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EJ PROT. N. 11_2022 – PAG. 1 di 9
NOTIZIE IN QUESTA NEWSLETTER:
Album in vetrina:
-La Repubblica dei Regni – L’Uomo e L’Ombra
-Cosmic Bridge – The Muktagons
Spazio letterario (Fiction of figurative art)
-Non sparate su Fukai
-Victor Gugarewski e il Linearismo Aleatorio Bicromatico
Video Music:
-Le City Nights della Jimmy Joe Band
Foto:
-Mare d’autunno di Virny
https://www.jamendo.com/album/495907/la-repubblica-dei-regni
In sostanza, il concetto dell’album è «Sono in tanti a voler salire sui loro
piccoli troni, con vari espedienti, per garantirsi, da incapaci, una fetta di
potere». Tutto è molto chiaro con il pezzo di apertura in cui il testo
recitato dice tutto, poi, a seguire, è solo musica.
Ed è musica
riconoscibile, fatta nella fucina de L’Uomo e L’Ombra, Quindi si tratta di
rock progressivo della scuola tentativista, dove tutte le possibili
contaminazioni concorrono a pavimentare la strada. Oltre agli abituali
VSTi in questo album si fa ricorso anche ai vecchi sintetizzatori del MM
2004 Deluxe (soprattutto nella seconda traccia). Affascinanti sono il terzo
brano «Primum zona» nella suo stile mediorientale ed il sinuoso quarto
brano «Perfectus praefecti». Belle le chitarre ed il synth in «Indietro
popolo». Giocoso ed ironico brano è il nono «La cena dei prefetti», una
sorta di danza che viene poi riproposta nella dodicesima traccia in
versione pianistica. L’undicesimo brano «Ferrous water, non si tocca la
poltrona» è piacevolmente salterellante. Stile inconfondibile de L’Uomo e
L’Ombra in «La coalizione» quindicesimo brano dell’album e chiusura rock
balcanica con «Mutantur nihil». Album disponibile su Jamendo (vedi link).
Music composed and arranged by Sandro Glavina
Words by Sandro Glavina
Produced by L’Uomo e L’Ombra- 2021
Reg.MTKKI15-010122 All rights reserved
Creative Commons License: (CC BY–NC-ND)
Album Artwork “Mixed eggs” by S. Glavina.
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Basically, the concept of the album is "There are many who want to take
the throne, with various gimmicks, to secure a slice of power, and then
mishandle the situation." Everything is very clear with the opening piece
where the recited text says everything, afterwards, it's just music. And it is
recognizable music, made in the forge of L'Uomo and L'Ombra. So it's
tempting school progressive rock, where all possible contaminations
combine to pave the way. In addition to the usual VSTi, this album also
uses the old synthesizers from the
MM 2004 Deluxe (especially in the
second track). The third piece
"Primum zona" in Middle Eastern
style and the sinuous fourth piece
"Perfectus praefecti" are fascinating.
Beautiful guitars and synthesizers in
«Indietro popolo». Playful and ironic
is the ninth track "La cena dei
prefetti", a sort of music for dance
that is then repeated in the twelfth
piece in a piano version. The
eleventh track "Ferrous water, don't
touch the chair" is pleasantly
hopping. Unmistakable style of
L'Uomo and L'Ombra in "La
coalizione" fifteenth track of the
album and Balkan rock closure with
"Mutantur nihil". Album available on
Jamendo (see link on previous
page).
EJ PROT. N. 11_2022 – PAG 3 di 9
Dopo "Songs" (2020), "Spaspaz" (2020), and "Gomez and the house of wax"
(2021), questo è il quarto album del sestetto dei «The Muktagons». Il primo brano è
quello presentato alla nona edizione del Festival di Musica Spaziale Larsec-Mits
che ha ricevuto il premio della critica «Silver Asteroid». Una voce baritonale
solfeggia in «Metamorfosis del nuevo mundo», canti femminili in lingue sconosciute
si diffondono nel terzo brano. Organo ed effetti acquatici fanno da cornice al quarto
brano che contiene anche una bella melodia di chitarra. Attraverso il ponte cosmico
si giunge su pianeti in guerra dove urla, raggi laser, trapani elettrici, tamburi e
atmosfere elettroniche sono chiaramente un marchio di fabbrica dei The
Muktagons. Il cantilenante easy-listening «OSOH Fly» precede «Jardins Astraux». I
giardini astrali sono un bell’esempio di ambient spaziale. L’album si chiude con
«Bagaginda Cromax» in cui Lunarman fa una bella esibizione con i suoi strani
strumenti «cinguettanti» e l’armonica. Album disponibile su Reverbnation (vedi link).
https://www.reverbnation.com/6857997/album/296036
Music composed and arranged by:
Mad Mom, Sk on Kuass, Lunar Man,
Galasyo, Kastor Rodent, Forcan
EJ PROT. N. 11_2022 – PAG 4 di 9
After "Songs" (2020), "Spaspaz" (2020), and "Gomez and the house of wax" (2021),
this is the fourth album of the sextet «The Muktagons». The first piece is the one
presented at the ninth edition of the Larsec-Mits Space Music Festival which
received the "Silver Asteroid" critics' prize. A baritone voice sings in «Metamorfosis
del nuevo mundo», female songs in unknown languages ​s pread in the third piece.
Organ and water effects frame the fourth song which also contains a beautiful guitar
melody. Across the cosmic bridge you reach warring planets where screams, laser
beams, electric drills, drums and electronic atmospheres are clearly a trademark of
The Muktagons. The easy-listening singsong «OSOH Fly» precedes «Jardins
Astraux». The astral gardens are a beautiful example of a spatial ambient. The
album ends with "Bagaginda Cromax" in which Lunarman gives a beautiful
performance with his strange "chirping" instruments and harmonica. The album is
available on Reverbnation (see link above).
Nella scorsa newsletter (10_2022) avevamo inserito un breve racconto
illustrato intitolato «L’arte di Fukai»., Una sorta di stesura di una
immaginaria recensione di una mostra d’arte. C’era l’evidenza dello
«spazio letterario» ed in calce al racconto era chiaramente stato
dichiarato che «Il personaggio del racconto è immaginario ed
immaginarie sono la sua biografia e la maternità delle opere figurative
esposte». Non volevamo accadesse come nel 1938, con la
trasmissione radiofonica de «La guerra dei mondi» dove molti
radioascoltatori, malgrado gli avvisi trasmessi prima e dopo il
programma, non si accorsero che si trattava di una finzione, credendo
che stesse veramente avvenendo uno sbarco di extraterrestri ostili. E
invece abbiamo ricevuto alcune richieste su dove poter acquistare i
quadri di Fukai, qualche elogio alle «sue» opere, qualche dissenso.
Probabilmente l’equivoco è stato generato da lettori «disattenti». Non
volevamo sperimentare il noto fenomeno sul fatto che vi sono persone
che possono collocare nella realtà cose che non esistono, ma
involontariamente ne abbiamo avuto conferma. Non volevamo fare uno
scherzo di fake art come quello ideato dai parodisti radiofonici
americani Pat Kelly e Peter Oldring riguardo «l’arte invisibile di Lana
Newstrom», ma involontariamente abbiamo fatto qualcosa che può
fare ridere. Io e Max-Ter, amico di Jazz-Project, all’inizio del nuovo
millennio avevamo giocato inventandoci una serie di particolari artisti e
le loro opere, che siamo anche riusciti in alcuni casi ad esporre per un
pubblico selezionato. Ci piaceva l’idea di giocare con delle opere
«degne di considerazione» in un’epoca in cui nelle trasmissioni
televisive di vendita di opere d’arte (ma anche oggi), come ha detto il
banditore d’arte televisivo M. Broli «le trasmissioni le si guarda anche
con un minimo di sorriso, perché nota una certa ripetitività
terminologica nella descrizione delle opere: sono tutte uniche, belle,
magnifiche, incommensurabili e incomparabili…».
Dunque, dopo l’arte di Fukai, proseguiamo con la nostra carrellata nel
«mondo» dell’arte contemporanea e stavolta vogliamo proporre le
opere di Victor Gugarewski. Non scriveteci per chiedere quanto
costano i suoi quadri. E’ il prezzo di una fotocopia se vorrete stamparvi
la pagina delle sue opere.
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In the last newsletter (10_2022) we had included a short illustrated story
entitled "The art of Fukai". A sort of drafting of a recension of an
imaginary art exhibition. There was evidence of the "literary space" and
at the bottom of the story it was clearly stated that "The character of the
story is imaginary and her biography and the motherhood of the
figurative works on display are imaginary". We did not want to happen as
in 1938, with the radio broadcast of "The War of the Worlds" where many
radio listeners, despite the warnings sent before and after the program,
did not realize that it was a fiction, believing a real landing of hostile
extraterrestrials. Instead, we received some requests on where to buy
Fukai's paintings, some praise to his "his" works, some dissent. Probably
the misunderstanding was generated by "inattentive" readers. We did not
want to experience the well-known phenomenon that there are people
who can place things that do not exist in reality, but we have involuntarily
received confirmation of this. We didn't want to make a fake art like the
one devised by American radio parodists Pat Kelly and Peter Oldring
about "the invisible art of Lana Newstrom", but we inadvertently did
something that can make you laugh. Max-Ter, a friend of Jazz-Project,
and I, at the beginning of the new millennium we had played by inventing
a series of particular artists and their works, which we even managed in
some cases to exhibit for a selected audience. We liked the idea
of ​playing with works that are "worthy of consideration" in an era when in
television shows selling works of art (but also today), as the television art
auctioneer M. Broli said " the broadcasts are watched even with a
minimum of smile, because you notice a certain terminological repetition
in the description of the works: they are all unique, beautiful, magnificent,
incommensurable and incomparable…».
So, after Fukai's art, let's continue with our roundup in the “world” of
contemporary art and this time we want to propose the works of Victor
Gugarewski. Do not write to us to ask how much his paintings cost. It is
the price of a photocopy if you want to print the page of his works.
a cura di S. Glavina e Max-Ter
Victor Gugarewski ha studiato pittura e forma plastica
all’Accademia Integrata delle Arti Figurative ed ha quindi
elaborato una forma personale d’arte che egli stesso ha
denominato Linearismo Aleatorio Bicromatico., la quale è
divenuta una vera e propria corrente artistica di cui
Gugarewski è riconosciuto il caposcuola.
Le pitture, o meglio, le soluzioni grafiche del Linearismo
Aleatorio Bicromatico (altrimenti noto come LAB), sono
basate su una tecnica di tracciatura di linee divergenti e
convergenti, con movimenti di chiusura e circolari, realizzate
senza che l’artista stesso visioni direttamente la tela, di solito
mentre egli è immerso in letture filosofiche od in situazioni
meditative. Le figure che ne escono sono espressioni
dell’animo e dell’inconscio, condizionate sia dall’ambiente
interiore che da quello esterno. L’artista poi completa l’opera
con l’aggiunta di «chiazze nere» che hanno la funzione di
caratterizzare «l’evidenza drammatica dell’agire consapevole
della quotidianità umana» come lo stesso Gugarewski
definisce l’impatto cromatico del colore nero. Nella pagina
seguente otto delle sue opere).
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Victor Gugarewski studied painting and plastic form at the
Integrated Academy of Figurative Arts and then developed a
personal form of art that he himself called Bicromatic Aleatory
Linearism, Which has become a real artistic current of which
Gugarewski is recognized the head of the school.
The paintings, or the graphic solutions of the Bicromatic
Aleatory Linearism (otherwise like LAB), are the expression on
a known technique of tracing divergent and convergent lines,
with circular movements, made without the artist himself
visions directly the canvas, usually while he is immersed in
philosophical readings or meditative situations. The figures that
emerge are expressions of the soul and the unconscious,
conditioned by both the internal and external environment. The
artist then completes the work with the addition of "black spots"
which have the function of characterizing "the dramatic
evidence of the conscious action of human everyday life" as
Gugarewski himself defines about the chromatic impact of the
black color. On the following page eight of his works.
FICTION OF
FIGURATIVE ART
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a cura di S. Glavina e Max-Ter
https://www.facebook.com/profile.php?id=100063774600891
Nella pagina Facebook della Jimmy Joe Band ci sono i collegamenti per
visionare i tre video realizzati nel corso di questa estate da Daniele
Destradi. Si tratta di «City Nights», serie di incontri serali in diverse location
della città di Trieste, della JJB in versione totalmente acustica con altri
musicisti. La prima serata in giugno è stata totalmente casuale ed
improvvisata assieme all'amico Andrea Scarcia all'armonica a bocca. Nella
seconda serata sul molo Audace Gianluigi Destradi e Paolo Amodio hanno
suonato con Frank Get (chitarre e voce). Nella terza serata Gianluigi e
Paolo hanno incontrato Matteo «Zecca». Belle performance di «Blues on
the road», piacevoli da vedere ed ascoltare.
On the Facebook page of the Jimmy Joe Band there are links to view the
three videos made during this summer by Daniele Destradi. It is «City
Nights», a series of evening meetings in different locations in the city of
Trieste, of the JJB in a totally acoustic version, with other musicians. The
first evening in June was totally random and improvised together with his
friend Andrea Scarcia at the harp. In the second evening on the Molo
Audace Gianluigi Destradi and Paolo Amodio played with Frank Get
(guitars and vocal). In the third evening Gianluigi and Paolo met Matteo
«Zecca». Beautiful performances of «Blues on the road», pleasant to see
and hear.
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Photos made by Virny
Ecco una composizione fotografica del mare autunnale realizzata da Virny
Here is a photographic composition of the autumn sea made by Virny
IL SITO DI EVENTI JAZZ
IL SITO DI EVENTI MITS
https://eventijazz.jimdofree.com/
https://eventi-mits.jimdosite.com/
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