La presente raccolta di elaborati, segnalazioni ed immagini è una newsletter realizzata con il contributo di vari amici aderenti ed ex-aderenti alla Magix.Info Community, con lo scopo di mantenere vivo lo spirito di gruppo e l’interesse per la musica e l’arte in genere. La newsletter è un allegato ai sottoelencati siti che vengono aggiornati senza periodicità e pertanto ciò non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62 del 7/3/2001. http://eventijazz.jimdofree.com www.facebook.com/eventijazz Eventi Jazz è protetto dalla licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale -Non opere derivate. Per leggere una copia della licenza visita il sito web: http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it EJ PROT. N. 11_2022 – PAG. 1 di 9 NOTIZIE IN QUESTA NEWSLETTER: Album in vetrina: -La Repubblica dei Regni – L’Uomo e L’Ombra -Cosmic Bridge – The Muktagons Spazio letterario (Fiction of figurative art) -Non sparate su Fukai -Victor Gugarewski e il Linearismo Aleatorio Bicromatico Video Music: -Le City Nights della Jimmy Joe Band Foto: -Mare d’autunno di Virny https://www.jamendo.com/album/495907/la-repubblica-dei-regni In sostanza, il concetto dell’album è «Sono in tanti a voler salire sui loro piccoli troni, con vari espedienti, per garantirsi, da incapaci, una fetta di potere». Tutto è molto chiaro con il pezzo di apertura in cui il testo recitato dice tutto, poi, a seguire, è solo musica. Ed è musica riconoscibile, fatta nella fucina de L’Uomo e L’Ombra, Quindi si tratta di rock progressivo della scuola tentativista, dove tutte le possibili contaminazioni concorrono a pavimentare la strada. Oltre agli abituali VSTi in questo album si fa ricorso anche ai vecchi sintetizzatori del MM 2004 Deluxe (soprattutto nella seconda traccia). Affascinanti sono il terzo brano «Primum zona» nella suo stile mediorientale ed il sinuoso quarto brano «Perfectus praefecti». Belle le chitarre ed il synth in «Indietro popolo». Giocoso ed ironico brano è il nono «La cena dei prefetti», una sorta di danza che viene poi riproposta nella dodicesima traccia in versione pianistica. L’undicesimo brano «Ferrous water, non si tocca la poltrona» è piacevolmente salterellante. Stile inconfondibile de L’Uomo e L’Ombra in «La coalizione» quindicesimo brano dell’album e chiusura rock balcanica con «Mutantur nihil». Album disponibile su Jamendo (vedi link). Music composed and arranged by Sandro Glavina Words by Sandro Glavina Produced by L’Uomo e L’Ombra- 2021 Reg.MTKKI15-010122 All rights reserved Creative Commons License: (CC BY–NC-ND) Album Artwork “Mixed eggs” by S. Glavina. EJ PROT. N. 11_2022 – PAG 2 di 9 Basically, the concept of the album is "There are many who want to take the throne, with various gimmicks, to secure a slice of power, and then mishandle the situation." Everything is very clear with the opening piece where the recited text says everything, afterwards, it's just music. And it is recognizable music, made in the forge of L'Uomo and L'Ombra. So it's tempting school progressive rock, where all possible contaminations combine to pave the way. In addition to the usual VSTi, this album also uses the old synthesizers from the MM 2004 Deluxe (especially in the second track). The third piece "Primum zona" in Middle Eastern style and the sinuous fourth piece "Perfectus praefecti" are fascinating. Beautiful guitars and synthesizers in «Indietro popolo». Playful and ironic is the ninth track "La cena dei prefetti", a sort of music for dance that is then repeated in the twelfth piece in a piano version. The eleventh track "Ferrous water, don't touch the chair" is pleasantly hopping. Unmistakable style of L'Uomo and L'Ombra in "La coalizione" fifteenth track of the album and Balkan rock closure with "Mutantur nihil". Album available on Jamendo (see link on previous page). EJ PROT. N. 11_2022 – PAG 3 di 9 Dopo "Songs" (2020), "Spaspaz" (2020), and "Gomez and the house of wax" (2021), questo è il quarto album del sestetto dei «The Muktagons». Il primo brano è quello presentato alla nona edizione del Festival di Musica Spaziale Larsec-Mits che ha ricevuto il premio della critica «Silver Asteroid». Una voce baritonale solfeggia in «Metamorfosis del nuevo mundo», canti femminili in lingue sconosciute si diffondono nel terzo brano. Organo ed effetti acquatici fanno da cornice al quarto brano che contiene anche una bella melodia di chitarra. Attraverso il ponte cosmico si giunge su pianeti in guerra dove urla, raggi laser, trapani elettrici, tamburi e atmosfere elettroniche sono chiaramente un marchio di fabbrica dei The Muktagons. Il cantilenante easy-listening «OSOH Fly» precede «Jardins Astraux». I giardini astrali sono un bell’esempio di ambient spaziale. L’album si chiude con «Bagaginda Cromax» in cui Lunarman fa una bella esibizione con i suoi strani strumenti «cinguettanti» e l’armonica. Album disponibile su Reverbnation (vedi link). https://www.reverbnation.com/6857997/album/296036 Music composed and arranged by: Mad Mom, Sk on Kuass, Lunar Man, Galasyo, Kastor Rodent, Forcan EJ PROT. N. 11_2022 – PAG 4 di 9 After "Songs" (2020), "Spaspaz" (2020), and "Gomez and the house of wax" (2021), this is the fourth album of the sextet «The Muktagons». The first piece is the one presented at the ninth edition of the Larsec-Mits Space Music Festival which received the "Silver Asteroid" critics' prize. A baritone voice sings in «Metamorfosis del nuevo mundo», female songs in unknown languages s pread in the third piece. Organ and water effects frame the fourth song which also contains a beautiful guitar melody. Across the cosmic bridge you reach warring planets where screams, laser beams, electric drills, drums and electronic atmospheres are clearly a trademark of The Muktagons. The easy-listening singsong «OSOH Fly» precedes «Jardins Astraux». The astral gardens are a beautiful example of a spatial ambient. The album ends with "Bagaginda Cromax" in which Lunarman gives a beautiful performance with his strange "chirping" instruments and harmonica. The album is available on Reverbnation (see link above). Nella scorsa newsletter (10_2022) avevamo inserito un breve racconto illustrato intitolato «L’arte di Fukai»., Una sorta di stesura di una immaginaria recensione di una mostra d’arte. C’era l’evidenza dello «spazio letterario» ed in calce al racconto era chiaramente stato dichiarato che «Il personaggio del racconto è immaginario ed immaginarie sono la sua biografia e la maternità delle opere figurative esposte». Non volevamo accadesse come nel 1938, con la trasmissione radiofonica de «La guerra dei mondi» dove molti radioascoltatori, malgrado gli avvisi trasmessi prima e dopo il programma, non si accorsero che si trattava di una finzione, credendo che stesse veramente avvenendo uno sbarco di extraterrestri ostili. E invece abbiamo ricevuto alcune richieste su dove poter acquistare i quadri di Fukai, qualche elogio alle «sue» opere, qualche dissenso. Probabilmente l’equivoco è stato generato da lettori «disattenti». Non volevamo sperimentare il noto fenomeno sul fatto che vi sono persone che possono collocare nella realtà cose che non esistono, ma involontariamente ne abbiamo avuto conferma. Non volevamo fare uno scherzo di fake art come quello ideato dai parodisti radiofonici americani Pat Kelly e Peter Oldring riguardo «l’arte invisibile di Lana Newstrom», ma involontariamente abbiamo fatto qualcosa che può fare ridere. Io e Max-Ter, amico di Jazz-Project, all’inizio del nuovo millennio avevamo giocato inventandoci una serie di particolari artisti e le loro opere, che siamo anche riusciti in alcuni casi ad esporre per un pubblico selezionato. Ci piaceva l’idea di giocare con delle opere «degne di considerazione» in un’epoca in cui nelle trasmissioni televisive di vendita di opere d’arte (ma anche oggi), come ha detto il banditore d’arte televisivo M. Broli «le trasmissioni le si guarda anche con un minimo di sorriso, perché nota una certa ripetitività terminologica nella descrizione delle opere: sono tutte uniche, belle, magnifiche, incommensurabili e incomparabili…». Dunque, dopo l’arte di Fukai, proseguiamo con la nostra carrellata nel «mondo» dell’arte contemporanea e stavolta vogliamo proporre le opere di Victor Gugarewski. Non scriveteci per chiedere quanto costano i suoi quadri. E’ il prezzo di una fotocopia se vorrete stamparvi la pagina delle sue opere. EJ PROT. N. 11_2022 – PAG 5 DI 9 In the last newsletter (10_2022) we had included a short illustrated story entitled "The art of Fukai". A sort of drafting of a recension of an imaginary art exhibition. There was evidence of the "literary space" and at the bottom of the story it was clearly stated that "The character of the story is imaginary and her biography and the motherhood of the figurative works on display are imaginary". We did not want to happen as in 1938, with the radio broadcast of "The War of the Worlds" where many radio listeners, despite the warnings sent before and after the program, did not realize that it was a fiction, believing a real landing of hostile extraterrestrials. Instead, we received some requests on where to buy Fukai's paintings, some praise to his "his" works, some dissent. Probably the misunderstanding was generated by "inattentive" readers. We did not want to experience the well-known phenomenon that there are people who can place things that do not exist in reality, but we have involuntarily received confirmation of this. We didn't want to make a fake art like the one devised by American radio parodists Pat Kelly and Peter Oldring about "the invisible art of Lana Newstrom", but we inadvertently did something that can make you laugh. Max-Ter, a friend of Jazz-Project, and I, at the beginning of the new millennium we had played by inventing a series of particular artists and their works, which we even managed in some cases to exhibit for a selected audience. We liked the idea of playing with works that are "worthy of consideration" in an era when in television shows selling works of art (but also today), as the television art auctioneer M. Broli said " the broadcasts are watched even with a minimum of smile, because you notice a certain terminological repetition in the description of the works: they are all unique, beautiful, magnificent, incommensurable and incomparable…». So, after Fukai's art, let's continue with our roundup in the “world” of contemporary art and this time we want to propose the works of Victor Gugarewski. Do not write to us to ask how much his paintings cost. It is the price of a photocopy if you want to print the page of his works. a cura di S. Glavina e Max-Ter Victor Gugarewski ha studiato pittura e forma plastica all’Accademia Integrata delle Arti Figurative ed ha quindi elaborato una forma personale d’arte che egli stesso ha denominato Linearismo Aleatorio Bicromatico., la quale è divenuta una vera e propria corrente artistica di cui Gugarewski è riconosciuto il caposcuola. Le pitture, o meglio, le soluzioni grafiche del Linearismo Aleatorio Bicromatico (altrimenti noto come LAB), sono basate su una tecnica di tracciatura di linee divergenti e convergenti, con movimenti di chiusura e circolari, realizzate senza che l’artista stesso visioni direttamente la tela, di solito mentre egli è immerso in letture filosofiche od in situazioni meditative. Le figure che ne escono sono espressioni dell’animo e dell’inconscio, condizionate sia dall’ambiente interiore che da quello esterno. L’artista poi completa l’opera con l’aggiunta di «chiazze nere» che hanno la funzione di caratterizzare «l’evidenza drammatica dell’agire consapevole della quotidianità umana» come lo stesso Gugarewski definisce l’impatto cromatico del colore nero. Nella pagina seguente otto delle sue opere). EJ PROT. N. 11_2022 – PAG 6 DI 9 Victor Gugarewski studied painting and plastic form at the Integrated Academy of Figurative Arts and then developed a personal form of art that he himself called Bicromatic Aleatory Linearism, Which has become a real artistic current of which Gugarewski is recognized the head of the school. The paintings, or the graphic solutions of the Bicromatic Aleatory Linearism (otherwise like LAB), are the expression on a known technique of tracing divergent and convergent lines, with circular movements, made without the artist himself visions directly the canvas, usually while he is immersed in philosophical readings or meditative situations. The figures that emerge are expressions of the soul and the unconscious, conditioned by both the internal and external environment. The artist then completes the work with the addition of "black spots" which have the function of characterizing "the dramatic evidence of the conscious action of human everyday life" as Gugarewski himself defines about the chromatic impact of the black color. On the following page eight of his works. FICTION OF FIGURATIVE ART EJ PROT. N. 11_2022 – PAG 7 DI 9 a cura di S. Glavina e Max-Ter https://www.facebook.com/profile.php?id=100063774600891 Nella pagina Facebook della Jimmy Joe Band ci sono i collegamenti per visionare i tre video realizzati nel corso di questa estate da Daniele Destradi. Si tratta di «City Nights», serie di incontri serali in diverse location della città di Trieste, della JJB in versione totalmente acustica con altri musicisti. La prima serata in giugno è stata totalmente casuale ed improvvisata assieme all'amico Andrea Scarcia all'armonica a bocca. Nella seconda serata sul molo Audace Gianluigi Destradi e Paolo Amodio hanno suonato con Frank Get (chitarre e voce). Nella terza serata Gianluigi e Paolo hanno incontrato Matteo «Zecca». Belle performance di «Blues on the road», piacevoli da vedere ed ascoltare. On the Facebook page of the Jimmy Joe Band there are links to view the three videos made during this summer by Daniele Destradi. It is «City Nights», a series of evening meetings in different locations in the city of Trieste, of the JJB in a totally acoustic version, with other musicians. The first evening in June was totally random and improvised together with his friend Andrea Scarcia at the harp. In the second evening on the Molo Audace Gianluigi Destradi and Paolo Amodio played with Frank Get (guitars and vocal). In the third evening Gianluigi and Paolo met Matteo «Zecca». Beautiful performances of «Blues on the road», pleasant to see and hear. EJ PROT. N. 11_2022 – PAG 8 DI 9 Photos made by Virny Ecco una composizione fotografica del mare autunnale realizzata da Virny Here is a photographic composition of the autumn sea made by Virny IL SITO DI EVENTI JAZZ IL SITO DI EVENTI MITS https://eventijazz.jimdofree.com/ https://eventi-mits.jimdosite.com/ EJ PROT. N. 11_2022 – PAG 9 di 9