La presente raccolta di elaborati, segnalazioni ed immagini è una newsletter realizzata con il contributo di vari amici aderenti ed ex-aderenti alla Magix.Info Community, con lo scopo di mantenere vivo lo spirito di gruppo e l’interesse per la musica e l’arte in genere. La newsletter è un allegato ai sottoelencati siti che vengono aggiornati senza periodicità e pertanto ciò non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62 del 7/3/2001. http://eventijazz.jimdofree.com www.facebook.com/eventijazz Eventi Jazz è protetto dalla licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale -Non opere derivate. Per leggere una copia della licenza visita il sito web: http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it EJ PROT. N. 10_2022 – PAG. 1 di 12 NOTIZIE IN QUESTA NEWSLETTER: Album in vetrina: -Alius Aliena Mundi di S. Glavina & Pradahand Dune Band Concerti: -LIGANDALIVE Concerto della Banda Liganda Progetti Speciali: -Radio Mits, Compilation e altre cose Musikmakkeroni: -VST e VSTi Spazio letterario: -L’arte di Fukai (racconto illustrato di Sandro Glavina) Scene estive: -Le foto di Jack Obbardi La prima traccia che dà il titolo a all’album è un bel tappeto di musica minimalista e sperimentale (un po’ nello stile di Lunarman) e fa intuire che con l’album si va fuori dagli schemi convenzionali. Diciamo che si va oltre i generi, per cui parlare di elettronica, di rock prog, eccetera, è riduttivo. Sono molto belli gli organi di “Ab imis” e l’uso degli arpeggiatori in «Omnia mutantur» è geniale. In questo album viene fatto ampio uso degli arpeggiatori, dominanti nella prima e nella seconda parte di «Occurrens». Non a caso, l’album è andato in lavorazione dopo l’incontro con Gerrycix. Dunque sonorità più moderne e adattate alle nuove generazioni. L’intento di S. Glavina è stato quello di sperimentare con la PDB trame musicali che potrebbero in seguito essere rielaborate e riproposte da L’Uomo e L’Ombra. Appare interessante anche il riff in stile post punk di «Hic sunt leones» che fa ricordare lo stile di Seraphin (Non sarà che Seraphin, Gerrycix, Lunarman… hanno presenziato in incognita nella PDB?). L’ascolto dell’album è gratis, si possono scaricare liberamente tutti i brani. Riguardo la copertina, «opera d’arte», non v’è dubbio. https://www.reverbnation.com/6857997/album/295962 Music composed and arranged by Sandro Glavina Executions w ith VSTi by S. Glavina & Pradahand Dune Band Label: Ovo Sodo Distributed by Radio MITS Reg.MTKKI15-090922 All rights reserved Creative Commons License: (CC BY–NC-ND) Album Artwork “Mixed eggs” by S. Glavina. EJ PROT. N. 10_2022 – PAG 2 di 12 The first track that gives the album its title is a beautiful carpet of minimalist and experimental music (a bit in the style of Lunarman) and suggests that with the album you go outside the conventional box. Let's say that we go beyond genres, so talking about electronics, rock prog, etc. is an understatement. The organs of "Ab imis" are very beautiful and the use of the arpeggiators in "Omnia mutantur" is brilliant. This album makes extensive use of arpeggiators, dominant in the first and second part of «Occurrens». Not surprisingly, the album went into production after meeting Gerrycix. Therefore more modern sounds and adapted to the new generations. S. Glavina's intent was to experiment musical textures with the PDB that could later be reworked and re-proposed by L'Uomo e L’Ombra. The post-punk riff of «Hic sunt leones» is also interesting, recalling the style of Seraphin (Could it be that Seraphin, Gerrycix, Lunarman… have attended the PDB secretely?). Listening to the album is free, you can freely download all the songs. Regarding the cover, "work of art", there is no doubt. BANDA LIGANDA è un progetto estem poraneo diretto da Nora Neumen che ha reclutato Sandro Glavina, Lunar Man, Ivo Bobolik e Salvo Draganni per formare assieme a lei il quintetto. Con fusioni di etno-jazz ed elettronica, Banda Liganda ha realizzato due album nei primi mesi di questo anno: Carota Atomica (musica per far crescere bene gli ortaggi) e Vega Vaganza (musica per una salutare vacanz a in campagna). Notevolmente divertenti i brani contenuti negli album. La Banda Liganda ha lavorato in estate per la realizzazione di un concerto c on i brani degli album e il concerto ora è in scena alla Muktagons House. Sono venti i pezzi del concerto. I primi 18 sono accorpati a due a due, ins eriti in 9 tracce. Qui a fianco potete leggere la scaletta del concerto. In alcune parti il quintetto è supportato di alcuni elementi del gruppo di ance e ottoni della Banda Municipale di Brajavost. Sperimentazioni molto interessanti, contaminazioni balcaniche, giocos e dissonanz e, improvvisazioni, pervadono i 70 minuti del conc erto della Banda Liganda che si auto presenta con la voce di Nora Neumen. Nora, Glavina e Lunarm an sono i compositori delle musiche. C’è l’inedito «Popoiak» nella s esta parte ed il brano di maggior spessore è «Zucca e cous cous» dove c’è pure l’accenno alla melodia de «I folletti di Lotrim» de L’Uomo e L’Ombra. Qui c’è il link di accesso diretto gratuito al concerto (tutti i brani sono anche scaricabili). https://www.reverbnation.com/6857997/album/295925 Banda Liganda (VSTI) Nora Neumen: synth, organ, accordion, guitar Sandro Glavina: synth, piano, organ - Ivo Bobolik: drums - Salvo Draganni: bass, double bass, guitar Lunarman: synth, aerophones. EJ PROT. N. 10_2022 – PAG 3 di 12 BANDA LIGANDA is a project directed by Nora Neumen who recruited Sandro Glavina, Lunar Man, Ivo Bobolik and Salvo Draganni to form the quintet with her. With fusion of ethno-jazz and electronics, Banda Liganda released two albums in the first months of this year: Carota Atomica (music to grow vegetables well) and Vega Vaganza (music for a healthy holiday in the countryside). The songs contained in the albums are remarkably funny. The Banda Liganda worked in the summer for the realization of a concert with the songs from the albums and the concert is now staged at Muktagons House. There are twenty pieces in the concert. The first 18 are merged two by two, inserted in 9 tracks. On the side you can read the concert schedule. In some parts the quintet is supported by some elem ents of winds and brass group of the Brajavost Municipal Band. Very interesting experiments, Balkan contam inations, playful dissonances, improvisations, pervade the 70 minutes of the concert of the Banda Liganda which presents itself with the voice of Nora Neumen. Nora, Glavina and Lunarman are the composers of the music. There is the unpublished "Popoiak" in the sixth part and the most important piece is "Zucca e cous cous " where there is also the reference to the melody of "I folletti di Lotrim" of L'Uomo e L'Ombra . Here is the free direct access link to the concert (all songs are also downloadable). https://www.reverbnation.com/6857997/album/295925 Banda Liganda (VSTI) Nora Neumen: synth, organ, accordion, guitar Sandro Glavina: synth, piano, organ - Ivo Bobolik: drums - Salvo Draganni: bass, double bass, guitar Lunarman: synth, aerophones. EJ PROT. N. 10_2022 – PAG 4 di 12 E’ già da un po’ di tempo che agli Amici di Jazz Project è nota l’esistenza del “Bar Mits”, luogo di personaggi che si scambiano opinioni e che ogni tanto si esprimono anche nella Magix.Info Community. Nel Bar Mits c’è un vecchio juke box per ascoltare musica e vige l’assoluto divieto di tenere acceso il telefono cellulare, ma non è un problema. Tutti I clienti del Bar Mits non possiedono un telefono cellulare. Per iniziativa di alcuni clienti del Bar Mits è nata Radio Mits che non è…una radio. Radio Mits è una derivazione della MITS, un progetto per attivare compilation “personalizzate” promuovendo pezzi singoli di artisti “transitori” che non hanno sufficienti risorse per realizzare un album intero o che non vogliono effettuare un percorso contrattualmente troppo impegnativo con la MITS. E’ sicuramente un progetto interessante che piano, piano si svilupperà. Per il momento Radio Mits sta sponsorizzando alcuni album usciti per conto di altre etichette. Ne vedremo delle belle. I volti dei DJ di Radio Mits sono stati realizzati grazie all’intelligenza artificiale, con l’impiego di un generatore casuale di facce. The faces of Radio Mits DJs were created using artificial intelligence with a random face generator. EJ PROT. N. 10_2022 – PAG 5 di 12 For some time now, the Friends of Jazz Project have known the existence of the "Mits Bar", a place of characters who exchange opinions and who occasionally also express themselves in the Magix.Info Community. In Bar Mits there is an old juke box for listening to music and there is a strict ban on keeping the mobile phone on, but that's not a problem. All the customers of the Mits Bar do not have a mobile phone. Radio Mits was born on the initiative of some customers of Bar Mits, which is not… a radio. Radio Mits is a derivation of MITS, a project to activate “personalized” by promoting single tracks by “transitory” artists who do not have enough resources to make an entire album or who do not want to undertake a contractually demanding path with MITS. It is certainly an interesting project that will gradually develop. For the moment Radio Mits is sponsoring some albums released on behalf of other labels. We will see some good ones. https://gianlucaricciardi.com/ EJ PROT. N. 10_2022 – PAG 6 di 12 Nel bel sito del pianista e compositore romano Gianluca Ricciardi, che nell’arco della sua carriera ha realizzato numerosi arrangiamenti, composto e scritto brani e basi per cantanti c’è un interessante blog del 4 luglio 2018 su “VST e VSTi”. Sappiamo che VST è l’acronimo di Virtual Studio Technology e VSTi è l’acronimo di Virtual Studio Technology instrument. I VSTi, fantastici strumenti virtuali, sono sempre in miglioramento al punto tale che quasi non ci si accorge che non sono veri strumenti. Collegando la tastiera ad un computer attraverso scheda audio via midi o Usb-midi è possibile suonare ogni tipologia di strumento utilizzando la tastiera collegata. Dice Ricciardi che per quanto riguarda l’home recording tale tecnologia permette a tutti i musicisti di realizzare un prodotto di ottima qualità e fa una riflessione sul fatto che se uno non ha le idee chiare in fase compositiva, rischia di perdere il focus all’interno del labirinto fatato dei fantastici suoni VSTi. In base alla sua esperienza, Ricciardi fornisce 5 preziosi suggerimenti per ottimizzare una composizione: 1 decidere l’atmosfera (triste, drammatico, thriller, azione) un po’ come se si decidesse che genere di film guardare. 2 capire quanti attori (strumenti musicali) coinvolgere se si vuole una voce, un pianoforte, un synth, una linea di archi, ecc. come interprete principale. 3 costruire la linea melodica anche con un suono provvisorio e preparare le “scenografie” (suoni che andranno a formare la base) del caso per valorizzare la melodia. 4 riascoltare il brano con attenzione, per rendersi conto se in alcune parti può sembrare più lento anche se le battute per minuto sono le stesse. Questo può accadere se si usano suoni di contorno che appesantiscono il brano. E’ necessario procedere eliminando i suoni superflui fino a non sentire più l’effetto di rallentamento. 5 Quando si ritiene che il brano vada bene, si procede con il miglioramento della qualità delle singole tracce che compongono il brano, utilizzando gli effetti giusti. Conclude il Ricciardi nel suo blog “Ad oggi i VSTi hanno suoni perfetti e modificabili all’interno dei plug in stessi, quindi non andate a cercare rogne caricando effetti a caso se non siete tecnici del suono”. https://gianlucaricciardi.com/ EJ PROT. N. 10_2022 – PAG 7 di 12 On the beautiful site of the Roman pianist and composer Gianluca Ricciardi, who throughout his career has made numerous arrangements, composed and written songs and bases for singers, there is an interesting blog of 4 July 2018 on "VST and VSTi". We know that VST stands for Virtual Studio Technology and VSTi stands for Virtual Studio Technology instrument. The VSTi, fantastic virtual instruments, are always improving to the point that you hardly notice that they are not real instruments. By connecting the keyboard to a computer through a sound card via midi or Usb-midi, it is possible to play any type of instrument using the connected keyboard. Ricciardi says that as far as home recording is concerned, this technology allows all musicians to create a product of excellent quality and reflects on the fact that if one does not have clear ideas in the compositional phase, one risks losing the focus inside. of the fairy maze of fantastic VSTi sounds. Based on his experience, Ricciardi provides 5 valuable tips for optimizing a composition: 1 decide the atmosphere (sad, dramatic, thriller, action) a bit as if deciding what kind of film to watch. 2 understand how many actors (musical instruments) to involve if you want a voice, a piano, a synth, a string line, etc. as main interpreter. 3 build the melodic line even with a provisional sound and prepare the “scenographies” (sounds that will form the basis) to enhance the melody. 4 listen to the piece again carefully, to realize if in some parts it may seem slower even if the beats per minute are the same. This can happen if you use contour sounds that weigh down the piece. It is necessary to proceed by eliminating unnecessary sounds until you no longer feel the slowing effect. 5 When you believe that the piece is going well, you proceed with improving the quality of the individual tracks that make up the piece, using the right effects. Ricciardi concludes in his blog "To date the VSTi have perfect and editable sounds within the plug-ins themselves, so don't go looking for trouble by loading random effects if you are not a sound engineer“. Fukai aveva 5 anni quando il terremoto di Kōbe nel 1995 distrusse la casa in cui viveva con i suoi genitori. Con la sua famiglia dovette trasferirsi nella casa dei nonni a Sukagawa, cittadina che nel 2011 venne travolta dall’acqua dopo la rottura della diga di Fujinuma a sua volta danneggiata dal terremoto di Sendai. Fukai, al di là delle disavventure, è cresciuta e maturata artisticamente a metà strada tra Kobe e Sendai, frequentando l’Università delle arti a Tokyo. Già da ragazzina Fukai aveva iniziato ad allenare la mano, affiancata dal nonno che coltivava la passione del «sumi-e» l’arte giapponese della pittura a inchiostro. Il termine giapponese «sumi» significa inchiostro nero, «e» invece significa pittura ed indica una delle forme d'arte in cui i soggetti sono dipinti con l'inchiostro nero in gradazioni variabili dal nero puro a tutte le sfumature che si possono ottenere diluendolo con l'acqua. EJ PROT. N. 10_2022 – PAG 8 DI 12 Fukai was 5 years old when the Kobe earthquake in 1995 destroyed the house where she lived with her parents. With her family she had to move to her grandparents' home in Sukagawa, a town that was engulfed by water in 2011 after the breaking of the Fujinuma dam, which was in turn damaged by the Sendai earthquake. Beyond her misadventures, Fukai grew up and matured artistically halfway between Kobe and Sendai, attending the University of the Arts in Tokyo. Already as a young girl, Fukai had begun to train her hand, flanked by her grandfather who cultivated a passion for "sumi-e", the Japanese art of ink painting. The Japanese term "sumi" means black ink, "e" instead means painting and indicates one of the art forms in which the subjects are painted with black ink in varying shades from pure black to all the shades that can be obtained by diluting it with water. Fukai ha fruito degli insegnamenti preziosi del nonno, ha appreso e raffinato le tecniche grafiche e pittoriche frequentando l’università e ulteriori corsi di specializzazione, ma il vero percorso di ricerca artistica lo ha fatto dentro se stessa. Un ricerca introspettiva, una ricerca, attraverso le sue elaborazioni mentali, della visione del mondo, dell’ambiente che la circonda. La pittura concettuale di Fukai, è un connubio tra le sue vibrazioni emotive e la profondità della meditazione da lei praticata. Una delle sue prime significative opere, nella sua prima fase creativa, molto incentrata sul ricordo emotivo, è «Tsunami» che rappresenta il ricordo delle drammatiche esperienze vissute. EJ PROT. N. 10_2022 – PAG 9 DI 12 Fukai benefited from the precious teachings of her grandfather, learned and refined graphic and painting techniques by attending university and further specialization courses, but the real artistic research path did so within herself. An introspective research, her research of her mental elaborations of the vision of the world, of the environment that surrounds her. Fukai's conceptual painting is a combination of her emotional vibrations and the depth of her meditation. One of his first significant works, in his first creative phase, very centered on emotional memory, is "Tsunami" which represents the memory of the dramatic experiences he had lived. «Movimenti», «Divano usato» e «Substrati» sono tre opere ricche di colore dove le geometrie (quadrati, rettangoli, linee) non condizionano l’interpretazione di chi le osserva in qualcosa di preordinato, contenitivo. Al contrario, le geometrie invitano a sviluppare una proiezione immaginativa, complici anche le stratificazioni virtuali che Fukai «disegna» nelle sue opere. Le opere di Fukai non sono mai ripetitive, ogni lavoro rappresenta qualcosa di unico in quanto riferito ad esperienze di vita. Le opere di Fukai sono anche ricerca ed accostamento di materiali eterogenei presenti nell’ambiente. "Movements" “Used sofa” and "Substrates" are three colorful works where the geometries (squares, rectangles, lines) do not conditioned the interpretation of the observer in something preordained, containing. On the contrary, the geometries invite us to develop an imaginative projection, also thanks to the virtual stratifications that Fukai “draws” in his works. Fukai's works are never repetitive, each work represents something unique as it refers to life experiences. Fukai's works are also research and combination of heterogeneous materials present in the environment EJ PROT. N. 10_2022 – PAG 10 DI 12 Col tempo Fukai ha raffinato la sua tecnica espressiva. Impatto meno aggressivo, maggiore aria sulla tela, migliore armonia cromatica, razionalizzazione spaziale degli elementi, migliore articolazione figura-s fondo. In una delle sue ultime opere (Sayonara) viene introdotta la figura del cerchio. L’opera, più simbolica che concettuale, rappresenta la partenza di Fukai dal Giappone (si è recentemente tras ferita in Canada). Il cerchio è l’oblò dell’aereo. Sono presenti anche le foglie di acero (l’acero è coltivato in Giappone e naturalmente abbonda in Canada). Ultima cosa….non meno importante, Fukai realizza i suoi lavori ascoltando la musica jazz contemporanea di cui è appassionata. I migliori auguri alla nostra amica di Jazz Project. Over time, Fuk ai refined her expressive technique. Less aggressive impact, more air on the canvas, better chromatic harmony, spatial rationalization of the elements, better figure-back ground articulation. In one of her last work s (Sayonara) the figure of the circle is introduced. The work , more symbolic than conceptual, represents Fuk ai's departure from Japan (she recently moved to Canada). The circle is the aircraft porthole. There are also maple leaves (maple is grown in Japan and naturally abounds in Canada). Last thing… .not least, Fuk ai realizes her work s by listening to the contemporary jazz music she is passionate about. Best wishes to our friend of Jazz Project. EJ PROT. N. 10_2022 – PAG 11 DI 12 Il personaggio di questo racconto è immaginario ed immaginarie sono la sua biograf ia e la «maternità» delle opere figurativ e qui esposte. Le opere utilizzate in qualità di illustrazioni del racconto sono state realizzate da Sandro Glav ina. The character of this story is i maginary an d her bi ography an d the "motherh ood" of the figur ative works exhibited here are i magin ary. The works used as illustrations of the story were created by Sandro Glavina. Ecco due scene di fine estate nelle foto dell'amico Jack Obbardi. Here are two late summer scenes in the photos of our friend Jack Obbardi. IL SITO DI EVENTI JAZZ IL SITO DI EVENTI MITS https://eventijazz.jimdofree.com/ https://eventi-mits.jimdosite.com/ EJ PROT. N. 10_2022 – PAG 12 di 12