Beni pubblici e analisi costi
benefici
Arch. Laura Gabrielli
Valutazione economica del progetto
a.a. 2005/06
Economia pubblica
†
†
L’Economia pubblica è quella branca della
scienza economica che spiega come vengono
compiute scelte e allocate risorse avendo come
riferimento i beni pubblici (pubblici dal punto
di vista economico, non giuridico)
Dell’Economia pubblica fa parte anche
l’Economia ambientale, che ha per oggetto i
beni ambientali, un sottoinsieme dei beni
pubblici
Valutazione economica del progetto – a.a. 2005/06
1
Beni pubblici: definizione
†
I beni pubblici sono detti anche a consumo collettivo, e
sono caratterizzati dal fatto che il loro consumo da
parte di un individuo non è rivale – e dunque
compatibile – con quello di altri soggetti:
x = x1 = x 2 = x n
dove:
„
„
†
x rappresenta la quantità totale consumata del bene
x1, x2, xn sono le quantità consumate dai singoli individui
Pertanto, il bene pubblico può essere goduto
contemporaneamente da consumatori diversi
„
„
senza che sia possibile impedire loro il consumo del bene
e senza che venga diminuita l’utilità ritraibile da ciascuno di
essi
Valutazione economica del progetto – a.a. 2005/06
Beni pubblici: caratteristiche
†
†
†
La prima caratteristica che distingue un bene pubblico da
un bene privato è costituita dalla non rivalità nel
consumo: dunque i beni pubblici si caratterizzano per il
fatto che la loro fruizione da parte di un individuo non è
incompatibile – per questo si dice “non rivale”– con la
fruizione da parte di altri individui
La seconda caratteristica è costituita dalla non
escludibilità nel consumo, che indica l’impossibilità – o
comunque la difficoltà – di escludere determinati
individui dalla fruizione del bene
La non escludibilità può essere
„
„
tecnica: l’esclusione non è tecnicamente possibile (es.
fruizione di un paesaggio, di una spiaggia)
economica: l’esclusione comporta un costo troppo elevato
(es. accessibilità ad un centro storico)
Valutazione economica del progetto – a.a. 2005/06
2
Beni pubblici e beni privati: uno
schema
non escludibilità
i
lic
Be
ni
bb
pu
m
is
ti
ni
Be
città d'arte ambiente naturale faro -
- appartamento
- ufficio
- garage
non rivalità
rivalità
- strada congestionata
Be
ni
i
at
iv
pr
m
is
ti
ni
Be
- giardino pubblico recintato
- museo
escludibilità
Valutazione economica del progetto – a.a. 2005/06
non rivalità
Beni misti: ancora uno schema
Beni pubblici puri
Piazza di un
centro storico
Paesaggio
Lezione
universitaria
Titolo professionale
di architetto
Personal computer
Studio professionale
non escludibilità
Beni privati
Valutazionepuri
economica del progetto – a.a. 2005/06
3
Esternalità
†
Un altro concetto fondamentale nell’economia
pubblica è costituito dalle esternalità:
„
gli effetti – vantaggiosi (esternalità positive o
economie esterne) o svantaggiosi (esternalità
negative o diseconomie esterne) – provocati
sull’attività di produzione o di consumo di un
individuo dall’attività di produzione o di consumo di
un altro individuo, che non si riflettono sui prezzi
pagati o ricevuti
„
(Fonte: Brosio, Economia e finanza pubblica)
Valutazione economica del progetto – a.a. 2005/06
Esternalità positive e negative
†
†
Tra le esternalità positive figurano
l’incremento dei valori immobiliari in presenza
di risorse storico-architettoniche, lo sviluppo
locale indotto dalla presenza di attività
commerciali, ecc.
Tra le esternalità negative figurano i danni a
beni storici prodotti dal sovraffollamento
turistico, l’abusivismo edilizio nelle zone di
pregio paesaggistico, l’inquinamento idrico
connesso con l’uso di pesticidi in agricoltura,
ecc.
Valutazione economica del progetto – a.a. 2005/06
4
Rapporto tra beni pubblici ed
esternalità
†
†
L’esistenza di esternalità, ovvero effetti esterni
positivi e negativi, è connessa alla natura dei beni
pubblici, beni a consumo collettivo non rivale e non
escludibile
Ad esempio, l’abusivismo edilizio nelle zone di pregio
paesaggistico:
„
„
è una attività di produzione da parte di alcuni individui, che
genera esternalità negative, ovvero effetti sull’attività di
consumo di altri individui, in quanto impedisce a questi
ultimi di godere del paesaggio
tali esternalità non si riflettono in un prezzo pagato per
esse, e ciò è connesso proprio al fatto che il paesaggio
costituisce un bene a consumo collettivo
Valutazione economica del progetto – a.a. 2005/06
Valore dei beni pubblici
†
†
†
Il valore dei beni privati è dato da:
Vm = f(D, O)
Il valore dei beni pubblici è invece
rappresentato da:
V = f(Utilità Sociale)
Le preferenze circa il consumo di beni e servizi
pubblici non sono rivelate dai consumatori
attraverso il prezzo: beni e servizi sono “senza
mercato” e dunque “senza prezzo”
Valutazione economica del progetto – a.a. 2005/06
5
Valore di scambio, d’uso e di non
uso
†
†
I beni pubblici, per gli elementi che li caratterizzano, non
hanno un mercato di riferimento in cui si determinano i
prezzi; sono dunque privi di un valore di scambio, ma
possiedono comunque un valore d’uso
Oltre al valore di scambio e al valore d’uso, gli autori che
si sono occupati della materia individuano i seguenti
valori di non uso:
„
valore di opzione:
•
„
valore di esistenza:
•
„
ovvero il valore connesso alla semplice esistenza del bene
slegato dalla possibilità di utilizzarlo o meno
valore di lascito:
•
†
ovvero il valore connesso ad un ipotetico utilizzo futuro del
bene
ovvero il valore attribuito alla possibilità di utilizzo del bene da
parte delle generazioni future
L’insieme dei valori d’uso e di non uso dà luogo al
Valore economico totale (Vet)
Valutazione economica del progetto – a.a. 2005/06
Procedimenti di valutazione
monetaria
†
†
†
Esistono diversi procedimenti per la stima di beni che
non hanno un mercato di riferimento, e dunque per la
stima dei valori – d’uso o di non uso – non legati allo
scambio
Si tratta di procedimenti fondati sulla nozione di surplus
del consumatore, ovvero la differenza tra la massima
disponibilità a pagare per un bene e la spesa
effettivamente sostenuta per fruirne
Tra i metodi di tipo indiretto figurano
„
„
†
il procedimento edonimetrico
il metodo del costo di viaggio
Tra i metodi di tipo diretto il più frequentemente
utilizzato è costituito dalla
„
la valutazione contingente
Valutazione economica del progetto – a.a. 2005/06
6
Surplus del consumatore
P
†
†
†
†
†
P prezzo
Q quantità
D funzione di domanda
C costo sostenuto dal
consumatore
S surplus del
consumatore
D
S
p’
C
q’
Q
Valutazione economica del progetto – a.a. 2005/06
Procedimento edonimetrico
†
†
L’assunto alla base del procedimento edonimetrico
consiste nell’ipotesi che il valore di un bene dipenda
dall’utilità attribuita dagli operatori economici alle
caratteristiche possedute dal bene stesso
Ad esempio: il valore attribuito ad una piazza è
incorporato nel valore degli immobili che vi si affacciano,
dunque può essere stimato scomponendo il valore
immobiliare nei prezzi edonici associati a ciascun
elemento che li caratterizza e prendendo in
considerazione il prezzo edonico della caratteristica
affaccio sulla piazza
Valutazione economica del progetto – a.a. 2005/06
7
Costo di viaggio (I)
†
Il metodo del costo di viaggio trova fondamento sui seguenti
concetti:
„
„
†
un bene ambientale costituisce una particolare categoria di bene
pubblico, privo di mercato e pertanto di un prezzo ma non di
valore (d’uso o di non uso)
per la fruizione di un bene ambientale gli utenti (i visitatori)
devono comunque sostenere una serie di costi – tra cui ad
esempio benzina, pedaggio stradale, vitto, pernottamento – per
beni che invece sono scambiati in mercati attivi, e i cui prezzi sono
noti o facilmente rilevabili
Questi ultimi sono, in linea teorica e a parità di altre condizioni,
proporzionali alla distanza percorsa per il raggiungimento del
sito ambientale – a maggior distanza corrispondono maggiori
costi, e dunque minor numero di visitatori – ed esprimono
l’apprezzamento dei frutori nei riguardi di quello
specifico bene
Valutazione economica del progetto – a.a. 2005/06
Costo di viaggio (II)
†
†
Il valore oggetto di stima in questo procedimento è dunque il
valore d’uso, ovvero il valore che i fruitori attribuiscono
all’utilizzo del bene (per esempio ai fini ricreazionali, sportivi,
ecc.), mentre i valori di non uso non vengono presi in
considerazione.
L’approccio si propone di ricostruire analiticamente la funzione
di domanda di un bene ambientale attraverso la stima di due
parametri:
„
„
†
saggio di frequenza
costo medio di viaggio
Dopo aver ricostruito la funzione di domanda è possibile
determinare il surplus del consumatore, che corrisponde al
valore attribuito al bene ambientale da parte dei visitatori per
la sua fruizione
Valutazione economica del progetto – a.a. 2005/06
8
Valutazione contingente (I)
†
†
†
La valutazione contingente si propone di valutare i beni
privi di mercato attraverso la simulazione di un mercato
ipotetico all’interno del quale i fruitori sono chiamati a
dichiarare la propria disponibilità a pagare per quel
particolare bene
Il procedimento si svolge prima di tutto con la
somministrazione di questionari attraverso interviste ad
un campione prestabilito di individui
Diversamente dal costo di viaggio permette la stima sia
dei valori d’uso che dei valori di non uso, che saranno
infatti delle porzioni del valore dichiarato nell’ambito del
questionario
Valutazione economica del progetto – a.a. 2005/06
Valutazione contingente (II)
†
Per risultare affidabile il procedimento necessita della
opportuna definizione di tutti i seguenti elementi:
„
„
„
„
„
†
descrizione del bene ambientale
stesura del questionario
selezione del campione da intervistare
scelta della modalità di somministrazione del questionario
precisa e verosimile descrizione delle modalità di
pagamento
Gli esiti ottenuti non sono indifferenti alle caratteristiche
del questionario:
„
„
„
risposte aperte (senza fornire valori di riferimento) o chiuse
(con valori di riferimento)
possibilità di reiterazione del “gioco”
modalità di somministrazione (face to face, per posta, ecc.)
Valutazione economica del progetto – a.a. 2005/06
9
Dall’Acr all’Acb
†
†
L’operatore privato decide la realizzazione o
meno di un determinato investimento
esclusivamente sulla base del proprio utile,
cioè considerando la differenza tra costi
monetari diretti e benefici (ricavi) monetari
diretti
L’operatore pubblico deve invece
considerare oltre ai costi e ai benefici monetari
diretti anche i costi e i benefici sociali, che
derivano come conseguenza dalla realizzazione
dell’opera nei confronti dell’ambiente e della
collettività
Valutazione economica del progetto – a.a. 2005/06
Costi e benefici sociali
†
I costi sociali comprendono:
„
„
„
†
costi diretti, inerenti la realizzazione, manutenzione e
gestione dell’opera
costi indiretti, esterni, relativi a beni privi di un prezzo di
mercato ma che possono essere calcolati in via indiretta
costi intangibili, costi esterni che non possono essere
quantificati, ma solo descritti
I benefici sociali comprendono:
„
„
„
benefici diretti, ricavi derivanti dalla realizzazione,vendita
e/o gestione dell’opera
benefici indiretti, esterni, relativi a beni privi di un prezzo
di mercato ma che possono essere calcolati in via indiretta
benefici intangibili, benefici esterni che non possono
essere quantificati, ma solo descritti
Valutazione economica del progetto – a.a. 2005/06
10
Costi e benefici sociali: alcuni
esempi
†
Nell’ambito di un intervento di riqualificazione urbana,
sul versante dei costi:
„
„
„
†
costi diretti: costi di riqualificazione degli immobili
costi indiretti: disagio sostenuto dai fruitori abituali di quella
specifica area urbana
costi intangibili: disagio dovuto al rumore e più in generale
all’inquinamento generato dai cantieri
e per quanto concerne i benefici:
„
benefici diretti: incremento di valore degli immobili dopo
l’intervento di riqualificazione
„
benefici indiretti: miglioramento delle condizioni di sicurezza
nell’ambito urbano riqualificato
„
benefici intangibili: contributo alla riduzione di fenomeni di
degrado sociale
Valutazione economica del progetto – a.a. 2005/06
Modalità di utilizzo dell’Acb
†
†
†
L’analisi costi benefici è un’analisi di tipo economico, e prende
in considerazione solamente quei costi e quei benefici
sociali che, direttamente o indirettamente possono essere
espressi attraverso valori monetari
Nell’analisi costi benefici non vanno considerate tutte quelle
voci che, nell’ottica della collettività, rappresentano una mera
“partita di giro”, tra cui in particolare tasse e imposte; inoltre
sono da escludere tutte le voci puramente finanziarie, ovvero
che non comportano un effettivo utilizzo di risorse (es.
interessi passivi)
Per calcolare costi e benefici diretti e costi e benefici indiretti –
per i quali non esiste un mercato attivo (es. beni ambientali o
beni architettonici di pregio) – si ricerca il loro prezzo ombra,
ovvero una stima del probabile valore che rispecchi la reale
scarsità del bene
Valutazione economica del progetto – a.a. 2005/06
11
Criteri di decisione
†
†
†
Il Valore attuale netto deve essere maggiore o uguale
a zero. Se vi sono molteplice alternative sarà preferito il
progetto con il Van più elevato
Il Saggio di rendimento interno deve essere maggiore
del saggio di soglia o del saggio di interesse passivo. Se
vi sono più alternative, è preferibile il progetto che
presenta il Sri maggiore
Il Rapporto tra benefici e costi (B/C), risulta
ammissibile ogni progetto per il quale il rapporto è
positivo e preferito quel progetto che dà il rapporto più
elevato
Valutazione economica del progetto – a.a. 2005/06
Considerazioni sul tasso sociale di
sconto
†
Esistono molteplici soluzioni per la scelta del tasso di
sconto da utilizzare nell’analisi, tra cui:
„
„
†
il tasso di rendimento ottenuto sull’investimento privato al
netto delle imposte
la media ponderata tra il tasso precedente e il tasso di
rendimento del risparmio privato al netto delle imposte
All’estremo, alcuni economisti si chiedono se davvero
debba essere utilizzato un tasso di sconto, ovvero se non
vada piuttosto considerato pari a zero, o comunque
tendente a zero, motivando tale assunzione
considerando la collettività allargata alle generazioni
future
Valutazione economica del progetto – a.a. 2005/06
12
Bibliografia
†
L’ analisi costi benefici può essere approfondita
nei seguenti testi:
„
„
„
A. Realfonzo (1994), Teoria e metodo dell’estimo
urbano, Nis, Roma, capitoli 7 e 9
G. Brosio (1993), Economia e finanza pubblica, Nis,
Roma
G. Stellin e P. Rosato (1998), La valutazione
economica dei beni ambientali: metodologia e casi di
studio, Città Studi, Torino
Valutazione economica del progetto – a.a. 2005/06
13