Concetto di diversità su canali radio Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 1 Concetto di diversità su canali radio Se il ricevitore è in grado di discriminare più repliche del segnale trasmesso e fare una media (pesata) di queste (cosidetto combining), la probabilità di “deep fades” diminuisce e con essa la probabilità di errore, a parità di potenza trasmessa o di SNR. Alternativamente, si possono ottenere le stesse prestazioni in termini di BER diminuendo la potenza trasmessa o lavorando a SNR minore. Questa tecnica è chiamata diversità e può notevolmente migliorare le prestazioni dei sistemi che lavorano su canali caratterizzati da fading per cammini multipli. Grossolanamente: se posso trasmettere lo stesso simbolo su L canali indipendenti caratterizzati dalla stessa Pe ≤ 1 allora la probabilità di errore sul simbolo sarà: PeL < Pe Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 2 Concetto di diversità su canali radio Vari tipi di diversità disponibili in canali radio: Diversità temporale: lo stesso segnale è trasmesso in instanti di tempo diversi, separati da un intervallo maggiore del tempo del coerenza del canale. Tecniche di diversità temporale: codifica di canale con interleaving!!!! h (t ) tempo No interleaving Codeword x0 Codeword x1 Codeword x2 Codeword x3 Interleaving Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 3 Concetto di diversità su canali radio Esempio di diversità temporale nel GSM Global System for Mobile (GSM) è uno standard per comunicazioni digitali cellulari sviluppato in Europa negli anni 80’. E’ un sistema FDD (Frequency Division Duplex) e usa due bande di 25MHz, una per l’uplink (mobile to base station) e una per il downlink (base station to mobile). Le bande sono ulteriormente suddivise in sottocanali di 200kHz e ogni canale è condiviso da 8 utenti in modalità TDMA I dati degli utenti vengono mandati su time slots di 577microseconds e i time slots degli 8 utenti formano una trama di 4.615ms La voce, l’applicazione principale del GSM, è codificata da un codificatore vocale in trame di 20ms Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 4 Concetto di diversità su canali radio Esempio di diversità temporale nel GSM I bits in ogni trama vocale sono codificati da un codice convoluzionale di rate ½ e il numero di bit codificati per trama vocale è 456. Per avere un guadagno di diversità temporale, questi bit codificati vengono “interlacciati” (interleaved) su 8 time slots consecutivi assegnati allo specifico utente: il bit 0, 8, ….., 448, vengono messi nel primo time slot, i bit 1, 9, …., 449 nel secondo time slots ect. Poiché i time slot sono separati da un intervallo pari alla lunghezza della trama 4,615ms per ogni utente, l’interleaving introdurrà un ritardo di approssimativamente 40ms, che è tollerabile per un’applicazione vocale Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 5 Concetto di diversità su canali radio Esempio di diversità temporale nel GSM Il massimo guadagno di diversità ottenibile è 8, ma il guadagno effettivo dipende dal canale, in particolare, da quanto il canale “varia nel tempo” (ossia, è selettivo nel tempo) e questo dipende principalmente dalla velocità ν del terminale mobile. Se n è la velocità del terminale, il massimo Doppler spread sarà: Ds=2fcν/c e il tempo do coerenza approssimativamente: 1/4Ds Perché si abbia il massimo guadagno di diversità nello schema descritto del GSM, il canale deve variare su ogni trama e quindi il tempo di coerenza dovrà essere approssimativamente di 5ms (4.615ms è la durata di una trama e anche la distanza tra due time slots consecutivi). Se fc=900MHz, allora ν dovrà essere ALMENO 30km/h. Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 6 Concetto di diversità su canali radio Esempio di diversità temporale nel GSM Per i “pedoni”, che hanno una velocità media di 3km/h, il guadagno di diversità temporale è molto PICCOLO In tal caso il GSM va nella modalità “frequency hopping” dove trame consecutive saltano (hop in inglese) da un canale di 200kHz all’altro……cosi cercando di ottenere un guadagno di diversità in frequenza. Se il delay spread è di 1µs, la banda di coerenza è circa 500kHz e la banda totale assegnata all’uplink o downlink, su cui si puo’ fare “hopping”, è 25MHz >> 500kHz Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 7 Concetto di diversità su canali radio Vari tipi di diversità disponibili in canali radio: Diversità in frequenza: il segnale è trasmesso in sottobande di frequenza diverse, larghe almeno quanto la banda di coerenza del canale. Tecniche di diversità in frequenza: ricevitore RAKE, OFDM, equalizzazione Efficace in canali selettivi in frequenza (alto delay spread!) che sono sempre più comuni nei futuri sistemi di comunicazione per le elevate data rate coinvolte. Per questo motivo queste tecniche (si pensi all’OFDM), hanno assunto grande importanza di recente Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 8 Concetto di diversità su canali radio Diversità di polarizzazione: si usano due antenne con differenti polarizzazioni per trasmettere e/o ricevere Diversità spaziale: antenne multiple, spaziate tra loro in modo che il guadagno di canale su ogni antenna sia indipendente (distanza di coerenza), vengono usate per trasmettere e/o ricevere. Nota: la separazione tra gli elementi d’antenna perché il canale tra due diverse coppie di antenne di possa considerare “indipendente” dipende dalla frequenza della portante ma anche dalle caratteristiche propagative dell’ambiente circostante. Per un terminale mobile posto ad altezza uomo e con molti “scatterers” attorno, tale distanze deve essere di mezza lunghezza d’onda. Per le stazioni base, poste su alte torri, la separazione spaziale degli elementi d’antenna deve essere maggioree pari a diverse decine di lunghezze d’onda. Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 9 Concetto di diversità su canali radio Esempio introduttivo: diversità in ricezione Le diverse antenne del ricevitore (opportunamente spaziate), ricevono delle repliche indipendenti del segnale trasmesso. Il ricevitore le “rifasa” e combina in modo opportuno (coherent combining). α1 A1e jθ1 s (t ) + n1 (t ) α i = a i e − jθ i α2 A2 e jθ 2 s (t ) + n2 (t ) combiner . . . αM Schema di un generico combinatore lineare AM e jθ M s (t ) + nM (t ) Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 10 Concetto di diversità su canali radio Esempio introduttivo: diversità in ricezione Con antenne multiple in ricezione, opportunamente spaziate, è possibile ottenere due tipi di guadagno: 1- Guadagno di array definito come l’aumento del valore medio del SNR combinato rispetto alla media dell’SNR sul singolo ramo: G array = γΣ γi Questo guadagno deriva dalla combinazione COERENTE di più segnali e si ha anche se non è presente multipath! Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 11 Concetto di diversità su canali radio Esempio introduttivo: diversità in ricezione 1- Guadagno d’array Indichiamo con M il numero di antenne in ricezione. Caso di non presenza di fading: Ai = E S dove E S è l’energia oer simbolo del segnale trasmesso. Assumendo la stessa densità spettrale di potenza di rumore N 0 / 2 su ogni ramo, allora su ogni ramo di ricezione osservo lo stesso SNR γ i = γ = ES / N 0 Scegliendo a i = a (stesso peso a tutti rami), l’SNR totale: 2 ∑ a i Ai 2 E ( ) Ma γ Σ = i =1 M = S = ME S / N 0 = M γ 2 N 0 Ma N 0 ∑ a i2 M M-volte maggiore dell’SNR sul singolo ramo i =1 Con M antenne in ricezione, il massimo guadagno di array è M Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 12 Concetto di diversità su canali radio Esempio introduttivo: diversità in ricezione Guadagno di array e guadagno di diversità Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 13 Concetto di diversità su canali radio Esempio introduttivo: diversità in ricezione 2- Guadagno di diversità che deriva dal fatto che l’SNR all’uscita del combinatore ha una distribuzione statistica più “favorevole” rispetto al caso di un singolo cammino e questo di traduce in una pendenza delle curve di BER rispetto all’SNR maggiore del caso in cui non ci sia un guadagno di diversità. Senza guadagno di diversità, tipicamente la BER decresce molto lentamente al crescere dell’SNR, con una velocità di 1/SNR. Per esempio: schema BER per alti SNR BPSK coerente 1/4SNR QPSK coerente 1/2SNR 16QAM coerente 5/2SNR Questo guadagno richiede che sia presente multipath e che i cammini tra il trasmettitore e le diverse antenne in ricezione possano considerarsi indipendenti. Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 14 Concetto di diversità su canali radio Esempio introduttivo: diversità in ricezione Denotiamo con γ Σ il rapporto segnale rumore all’uscita del combinatore il ricezione Espressione generica della probabilità d’errore media in presenza di diversità Pe = ∫ ∞ 0 p e (γ ) p γ Σ ( γ ) d γ p e (γ ) È la probabilità d’errore in funzione dell’SNR istantaneo per lo specifico schema di modulazione. Es. BPSK p e (γ ) = Q ( 2γ ) p γ Σ (γ ) È la funzione densità di probabilità relativa alla distribuzione statistica del SNR dopo la combinazione Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 15 Concetto di diversità su canali radio Esempio introduttivo: diversità in ricezione Richiami: Pγ Σ (γ ) = p (γ Σ ≤ λ ) È la funzione di distribuzione cumulativa (CDF, Cumulative Distribution Function) del rapporto segnale rumore all’uscita del combinatore in ricezione, che abbiamo denotato con γ Σ . La CDF è legata alla funzione di densità di probabilità dalla seguente relazione: p γ Σ (γ ) = dPγ Σ (γ ) dγ Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 16 Concetto di diversità su canali radio Esempio introduttivo: diversità in ricezione Per alcuni schemi di diversità la probabilità d’errore media ha, per alti valori di SNR, un’espressione del tipo: Pe = c γ −d La costante c è relativa allo specifico schema di modulazione e codifica e γ è l’SNR medio per ramo. log Pe (γ ) d = − γ lim ∞ log γ è detto ordine di diversità e di fatto indica la pendenza della curva di BER in funzione dell’SNR. Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 17 Concetto di diversità su canali radio Esempio introduttivo: diversità in ricezione Selection Combining: degli M segnali ricevuti, si seleziona il più “forte”. M Pγ Σ (γ ) = p (γ Σ < γ ) = p (max[ γ 1 , γ 2 ,......., γ M ] < γ ) = ∏ p (γ i < γ ) i =1 Funzione di distribuzione cumulativa (cdf) di γΣ Si assumano M rami scorrelati con fading alla Rayleigh L’SNR istantaneo sul ramo i è (con stessa potenza di rumore N0 su ogni ramo) Ai2 γi = N0 p(γ i ) = 1 γi e−γ i / γ i Distribuzione esponenziale Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 18 Concetto di diversità su canali radio Esempio introduttivo: diversità in ricezione Selection Combining P (γ i < γ ) = 1 − e − γ / γ i γi = γ E differenziando rispetto a γ si ottiene la distribuzione di γ Σ Se l’SNR medio è lo stesso su tutti i rami [ Pγ Σ (γ ) = 1 − e −γ / γ ] M p γ Σ (γ ) = M λ [1 − e ] − γ / γ M −1 e −γ / γ Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 19 Concetto di diversità su canali radio Esempio introduttivo: diversità in ricezione Selection Combining Guadagno di diversità non è facilmente calcolabile in forma chiusa. Si mostrano delle curve ottenute con delle simulazioni Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 20 Concetto di diversità su canali radio Esempio introduttivo: diversità in ricezione Selection Combining Guadagno di array ∞ γ Σ = ∫ γ p γ (γ ) d γ = ∫ 0 Σ ∞ 0 γM [1 − e −γ / γ ] M −1 e − γ / γ γ M 1 i =1 i Cresce con M, ma NON LINEARMENTE Il maggiore guadagno si ottiene tra il caso M=1 e M=2 Crescere ulteriormente M non dà una significa crescita di guadagno di array =γ∑ Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 21 Concetto di diversità su canali radio Esempio introduttivo: diversità in ricezione Linear Combining α1 A1e jθ1 s (t ) + n1 (t ) α2 A2 e jθ 2 s (t ) + n2 (t ) combiner . . . αM AM e jθ M s (t ) + nM (t ) α i = a i e − jθ i Schema di un generico combinatore lineare 2 M ∑ a i Ai 1 i =1 γΣ = M N0 2 a ∑ i i =1 Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 22 Concetto di diversità su canali radio Esempio introduttivo: diversità in ricezione Maximum Ratio Combining (MRC) α1 A1e jθ1 s (t ) + n1 (t ) α2 A2 e jθ 2 s (t ) + n2 (t ) combiner . . . αM AM e jθ M s (t ) + nM (t ) α i = ai e − jθ i ai vengono scelte per massimizzare γ Σ Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 23 Concetto di diversità su canali radio Esempio introduttivo: diversità in ricezione Maximum Ratio Combining (MRC) Per trovare I coefficienti ottimi si usa la disugualianza di Cauchy-Schwartz: 2 M ∑ cid i ≤ i =1 Se definisco: M ∑ i =1 ci = a γ Σ = max ai c i2 i M ∑ d i2 N 0 i =1 ai Ai i =1 M M ∑ d 2 ∑ a i2 N 0 L’uguaglianza di ha per ci = di ≤ M ∑ a i2 N 0 i =1 N M i =1 ∑ Ai2 / N 0 M ∑ ai2 N 0 i =1 Scegliendo = Ai / i M M 2 = ∑ Ai / N 0 = ∑ γ i i =1 i =1 i =1 ai = ai tale che ci = d i γΣ = M ∑ i =1 M a i Ai ∑ a i2 N 0 i =1 2 = M ∑ i =1 M 0 Ai2 / N0 ∑ Ai2 / N 0 2 = Ai N0 M 1 M 2 A / N = ∑ i ∑γi 0 i =1 2 i =1 i =1 Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 24 Concetto di diversità su canali radio Esempio introduttivo: diversità in ricezione Se l’SNR dopo il combinatore si potesse scrivere come: γ Σ = αγ = ( ∑ l =1 hl )γ M 2 α è la somma di 2M v.a. Gaussiane reali indipendenti ed ha una distribuzione Chi-quadro con 2M gradi di libertà la cui densità è data da: p γ Σ (γ ) = 1 γ M −1e − γ ( M − 1)! γ ≥0 Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. M=1 M=2 M=3 M=4 M=5 25 Concetto di diversità su canali radio Esempio introduttivo: diversità in ricezione Maximum Ratio Combining (MRC) Come è intuitivo, il criterio MRC dà “maggior peso” ai rami con maggiore SNR sul guadagno di diversità La distribuzione statistica, per i.i.d fading alla Rayleigh è una χ 2 con 2M gradi di libertà M γΣ = ∑γi sul guadagno d’array i =1 Somma degli SNR sui singoli rami Il guadagno di array cresce LINEARMENTE con M Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 26 Concetto di diversità su canali radio Esempio introduttivo: diversità in ricezione Maximum Ratio Combining (MRC) La probabilità d’errore media è difficile da calcolare in forma chiusa Un limite superiore si può ottenere utilizzando: 1) la seguente approssimazione della pe per modulazioni coerenti p e (γ ) ≈ α M Q ( β M γ ) α M e β M dipendono dal tipo di modulazione e Dove approssimazione Per esempio, per la BPSK α M = 1 e β M un’approssimazione ,ma espressione esatta 2) Il Chernoff-bound = 2 e non è Q ( x) ≤ e − x2 / 2 Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 27 Concetto di diversità su canali radio Esempio introduttivo: diversità in ricezione Maximum Ratio Combining (MRC) p e (γ Σ ) ≈ α M Q ( β M γ Σ ) ≤ α M e − β M γ Σ / 2 2 Integrando sulla distribuzione χ si ottiene: M Pe ≤ α M ∏ i =1 1 1+ βMγ i / 2 Per alti SNR, assumendo βMγ Pe ≈ α M 2 γi = γ −M Lo schema MRC ottiene l’ordine di diversità PIENO (full diversity order), pari a M Modulo di Tecniche di Trasmissione a.a.2007-08 2009-2010 Modulo Avanzate di Informazione e Codifica a.a. 28