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1. Miceti caratteristiche generali
C.i. medicina e chirurgia (Università degli Studi di Catania)
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MICROBIOLOGIA
La Micologia
A.A. 2009-2010
MICOLOGIA
è la branca della biologia
che studia i funghi (miceti).
1 . Caratteristiche
generali dei miceti
Prof.ssa Adriana Garozzo
Dipartimento di Scienze microbiologiche e Scienze ginecologiche
Via Androne, 81 – Catania - Tel. 2504716/720; E-mail: [email protected]
Il regno dei funghi
ƒ Quasi 100.000 specie descritte di cui molte ancora da
classificare.
ƒ Circa 150 specie patogene per l’uomo e animali.
ƒ Micromiceti:
Micromiceti
ƒ unicellulari (lieviti)
ƒ pluricellulari (muffe)
ƒ Macromiceti:
Macromiceti funghi eduli, funghi velenosi
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...cosa fanno per noi i funghi
…
funghi…
...cosa fanno per noi i funghi
…
funghi…
Cibo: funghi, pane, vino, birra, formaggi, etc.
ƒ Il lievito Saccharomyces cerevisiae:
ƒ Prodotti farmaceutici:
ƒ in presenza di ossigeno produce CO2 e fa lievitare il pane
ƒ in assenza di ossigeno fermenta gli zuccheri ad alcol nella produzione
produzione di
vino e birra.
ƒ Varie specie di Penicillum:
ƒ crescono alla superficie di alcuni formaggi (Camembert, Brie,
Brie, Roquefort)
Roquefort)
cui conferiscono il caratteristico aroma.
ƒ Vaccini, antibiotici, immunosoppressivi, etc.
ƒ Ambiente:
ƒ decompositori della materia organica.
ƒ Varie specie di Miceti
ƒ Penicillium
ƒP. notatum - Penicillium
chrysogenum:
chrysogenum: penicillina G
ƒP. griseofulvum dierkx:
dierkx:
griseofulvina
ƒ Cephalosporium acremonium
ƒ cefalosporina C
…
effetti dannosi dei funghi
…
…effetti
funghi…
…
effetti dannosi dei funghi
…
…effetti
funghi…
ƒ I miceti possono produrre micotossine
che vengono ingerite dall’uomo in
seguito a contaminazione di cibi
causando micotossicosi.
ƒ Alcune specie fungine
sono in grado di
provocare nell'uomo,
negli animali e nelle
piante malattie che
vengono denominate
micosi.
ƒ Quando vengono ingeriti funghi tossici
si parla di micetismo.
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...condizioni predisponenti ad infezione fungina.
ƒ Deficit immunologico (sia patologico che fisiologico)
ƒ Neoplasie
ƒ Farmaci citotossici
I Funghi: caratteristiche principali
ƒ Sono organismi immobili, eucarioti
ƒ Aerobi obbligati o anaerobi facoltativi
ƒ Sono organismi eterotrofi (privi di clorofilla):
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ Farmaci con azione immunodepressiva
ƒ Corticosteroidi
ƒ Denutrizione
ƒ Sindrome da malassorbimento
ƒ Sindrome da immunodeficienza acquisita
ƒ Malattie dell’apparato respiratorio
Saprofiti:
Saprofiti: vivono su materiale organico morto o in decomposizione
Simbionti:
Simbionti: vivono insieme, nell’
nell’associazione c’è
c’è mutuo vantaggio
Commensali:
Commensali: vivono in stretta relazione e solo uno ne trae beneficio
Parassiti:
Parassiti: vivono sopra o dentro un ospite da cui traggono benefici
senza dare nessun utile contributo in cambio; nel caso dei patogeni
la relazione è a danno dell’
dell’ospite.
ƒ Resistenti ampie variazioni condizioni
ambientali:
ƒ da pH 2 a pH 8 ( ottimale pH 5.6 )
ƒ da - 5°C a + 60°
60°C
ƒ Terapia antibiotica
I Funghi: caratteristiche principali
I Funghi: caratteristiche principali
ƒ Sono organismi unicellulari (lieviti) o
pluricellulari (muffe)
Dal punto di vista ecologico, i miceti
patogeni vengono distinti:
ƒ A riproduzione sessuata (forma perfetta o
teleomorfa) o asessuata (forma imperfetta o
anamorfa)
ƒ Geofili - saprofiti a spese di sostanze
inanimate.
ƒ Zoofili - parassiti o commensali di animali.
ƒ Antropofili - parassiti o commensali
esclusivi dell’uomo.
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L
’habitat dei Funghi
L’habitat
L
’habitat dei Funghi
L’habitat
ƒ La maggior parte dei funghi di rilevanza
clinica si trova nel suolo, negli escrementi
degli uccelli, nelle piante, nella pelle o
mucosa degli animali.
ƒ I funghi secernono enzimi (cellulasi,
endonucleasi e proteasi) che, liberati
nell’ambiente, degradano la materia
organica.
ƒ Molecole semplici vengono in seguito
assorbite dal fungo.
Similitudini & Differenze tra funghi e animali
ƒ Cryptococus
neoformans
(piccioni e volatili
in genere)
ƒ Hystoplasma
capsulatum
(storni, polli,
pipistrelli)
Principali differenze tra batteri e funghi
BATTERI
ANIMALI
FUNGHI
Struttura cellulare
Eucariotica
Eucariotica
DNA
Diploidi
Aploidi, diploidi, aneuploidi
Ribosomi
80S
80S
Parete cellulare
No
Si, chitina, mannani,
glucani*
Membrana cellulare
Colesterolo
Ergosterolo*
Metabolismo
Ingeriscono quindi
digeriscono
Digeriscono quindi
ingeriscono
Glicogeno come fonte di
carboidrati
Si
Si
Biosintesi della lisina
Dall’aspartato
Dall’alfa ketoglutarato
Microtubuli: affinità
affinità per la
griseofulvina
No
Si*
Citosina deaminasi
No
Si*
Squalene epossidasi
No
Si*
Struttura Cellulare
FUNGHI
Procarioti
Eucarioti
Diametro
1-5 micron (Staph)
Lieviti: 20-50 micron
Muffe: variabile
Membrana
Nucleare
No
Si
Ribosomi
70S
80S
Mitocondri Reticolo
endoplasmatico
No
Si
Parete Cellulare
Si, peptidoglicano
Si, Polisaccaridi: chitina,
glucani, mannani
Membrana
Cellulare
Assenza di steroli
(eccetto Mycoplasma)
Contiene steroli
(Ergosterolo)
Spore
Endospore per la
sopravvivenza, non per la
riproduzione
Deputate alla
riproduzione sessuata o
asessuata
Dimorfismo
Assente tranne rare eccezioni
(spore e Clamidie)
Caratteristica distintiva
Metabolismo
Eterotrofi o autotrofi; aerobi,
anaerobi obbligati o facoltativi
Solo eterotrofi
(richiedono carbonio
organico);aerobi o
anaerobi facoltativi
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Struttura della cellula fungina lievitiforme
CAPSULA
MEMBRANA
CITOPLASMATICA
PARETE
CELLULARE
NUCLEO
VACUOLO
MITOCONDRIO
RETICOLO
ENDOPLASMATICO
RUGOSO
Microfotografia
Microfotografia di
di una
una cellula
cellula fungina
fungina
((Cryptococcus
Cryptococcus neoformans)
neoformans)
Struttura della cellula fungina
Struttura della cellula fungina
ƒ Il nucleo contiene DNA ed è delimitato da una
doppia membrana che presenta numerosi pori. Essa
è spesso associata al reticolo endoplasmatico.
ƒ All’interno del nucleo è contenuto il nucleolo, ricco
di RNA.
ƒ Caratteristica è la presenza di una membrana
nucleare che, durante il ciclo mitotico, permane
dall’inizio alla fine della metafase, a differenza delle
cellule animali e vegetali dove si dissolve e si riforma
dopo la segregazione dei cromosomi.
ƒ Cromosomi: sono in numero variabile in relazione
alla specie, aploidi, diploidi, aneuploidi.
Struttura della cellula fungina miceliale
Sono presenti tutte le strutture citoplasmatiche proprie
delle cellule animali:
ƒ Reticolo endoplasmatico
Composto da strati di strutture microtubulari cui sono frammisti
numerosi ribosomi e in particolare, nelle cellule in attiva sintesi
proteica, appare costituito da vescicole associate alla
membrana nucleare.
ƒ Mitocondri
Presenza di DNA, variabilità della forma (da sferici ad allungati)
e delle dimensioni, minore e più irregolare contenuto in cisterne
rispetto alle cellule superiori.
ƒ Vacuoli
Delimitati da una propria membrana (tonoplasto); possono
contenere pigmenti e inclusioni di materiali nutritivi quali il
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glicogeno.
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Struttura della cellula fungina
La capsula
ƒ Capsula: struttura non costante, di natura muco
polisaccaridica.
ƒ Parete: struttura costante, prevalentemente
polisaccaridica (circa 75% peso secco). Assenza di
peptidoglicano.
ƒ Membrana citoplasmatica: struttura tristratificata,
lipoproteica, contenente ergosterolo.
ƒ La cellula fungina può essere rivestita (nella forma
parassitaria) da una capsula, variamente ispessita,
formata da strutture di natura muco-polisaccaridica.
ƒ É una struttura non costante presente in qualche
lievito patogeno (in Cryptococcus neoformans è
costituita
da
galattoxilomannano
e
glicuronxilomannano).
Cryptococcus
Cryptococcus neoformans
neoformans
Parete della cellula fungina
Parete della cellula fungina
ƒ La parete è una struttura rigida e conferisce stabilità
morfologica alla cellula, proprietà antigeniche oltre a
mediarne l’interazione con l’ambiente esterno, con le altre
cellule e con l’ospite infetto.
ƒ Polisaccaridi:
ƒ Chitina (polimero della NN-acetil glucosamina con legami β 1-4).
ƒ Glucani (polimeri di DD-glucosio con legami β 1-3 e β 1-6 in alcuni
funghi sono α).
ƒ Mannani (polimeri di DD-mannosio)
mannosio) spesso complessati con proteine a
formare mannoproteine.
mannoproteine.
ƒ Chitosano (polimero a lunga catena della DD-glucosammina con
legame β-glicosidico 1-4 presente soltanto negli Zigomiceti).
Zigomiceti).
ƒ Lipidi e proteine
FUNZIONE
ANTIGENICA
Chitina
Mannani
Contribuiscono alla rigidità
della parete ed hanno
funzione antigenica e di
adesione.
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Legata covalentemente al
glucano con conformazione β
1-3, il complesso chitinaglucani costituisce lo strato
fibrillare più interno della
parete.
Glucani
Conferiscono rigidità
alla cellula. In C.albicans
costituiscono il 45% del
peso secco della parete.
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Parete: composizione in alcuni patogeni fungini
Parete: mannani e mannoproteine
ƒ Immunomodulazione: i primi antigeni che il nostro
sistema immunitario riconosce sono mannanoproteine
esterne.
Esse
hanno
un
importante
ruolo
immunomodulatorio, perché sono in grado di regolare
molte attività del sistema immune (cellule natural-killer,
cellule fagocitiche, immunità cellulo-mediata ed
umorale).
ƒ Adesività: tali proteine mediano l’adesione sia a
substrati inerti come la plastica, sia a cellule umane o
animali, evidenziando una notevole importanza quali
fattori di virulenza.
È da notare che la loro espressione varia in
funzione della temperatura, del terreno di coltura
e dello stato lievito-ifa (C. albicans).
Membrana citoplasmatica
ƒ Il citoplasma è
racchiuso da una
membrana
chiamata
plasmalemma,
costituita da
glicoproteine,
fosfolipidi ed
ergosterolo.
Sintesi dell
’ergosterolo
dell’ergosterolo
Nella biosintesi dell’Ergosterolo
si distinguono tre fasi
metaboliche principali:
n dall’acetil CoA si produce
squalene attraverso il 3-idrossi3-metil-glutaril-CoA e il
mevalonato;
o conversione dello squalene in
lanosterolo per mezzo
dell’enzima squalene epossidasi;
p il lanosterolo viene convertito
in ergosterolo, con un processo
multiplo catalizzato da enzimi
della membrana plasmatica.
L’attività di molti enzimi dipende
dal citocromo P450.
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Sintesi dell
’ergosterolo
dell’ergosterolo
I Funghi: morfologia
La biosintesi dell’ergosterolo è fondamentale
per la formazione di nuove citomembrane.
Per la stretta somiglianza tra ergosterolo e
colesterolo, la maggior parte degli enzimi
della
via
biosintetica
che
conduce
all’ergosterolo nei funghi, assomigliano
strettamente agli enzimi corrispettivi per la
sintesi del colesterolo nei mammiferi.
Le dimensioni della cellula fungina sono 20-50 volte più grandi
delle cellule dei batteri ma inferiori a quelle delle cellule
umane.
ƒ Il corpo cellulare di qualsiasi micete viene denominato
TALLO ed è caratterizzato da una grande varietà di aspetti
morfologici, correlata alle varie modalità di riproduzione.
ƒ LIEVITI -Tallo con organizzazione unicellulare.
ƒ MUFFE (funghi filamentosi) -Tallo con organizzazione pluricellulare
TALLO FILAMENTOSO
TALLO UNICELLULARE
I farmaci che direttamente o
indirettamente agiscono
sull’ergosterolo possono
produrre effetti tossici per
l’ospite, a meno che non siano
sufficientemente selettivi
MUFFE
I Funghi: morfologia
LIEVITI
I Lieviti
ƒ Tempo di duplicazione:
ƒ Le cellule dei funghi con tallo unicellulare
sono di varia forma e dimensione, di solito
rotondeggianti o ovali.
ƒ LIEVITI - da 1 h a 24-48 h
ƒ MUFFE 1,67 – 100 µm/ min
ƒ Morfologia delle colonie:
ƒ LIEVITI - cremose
ƒ MUFFE - cotonose / polverose
Muffe
Muffe:: Colonie di
Coccidioides immitis
Lieviti
Lieviti:: colonie di Candida albicans
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I Lieviti
I Lieviti
ƒ Tallo unicellulare (BLASTOCELLULA)
PARETE
CELLULARE
MEMBRANA
CELLULARE
Budding
Candida
((Candida
Budding dei
dei Lieviti
Lieviti (Candida
albicans).
albicans). Notare
Notare forme
forme ovoidali.
ovoidali.
NUCLEO
VACUOLO
ƒ Le cellule di lievito (blastocellule) si riproducono
asessualmente con formazione di blastoconidi.
MITOCONDRIO
ƒ Si riproducono tramite gemmazione o budding (A:
blastogonia)
blastogonia o tramite scissione (B: schizogonia).
schizogonia
Lieviti e pseudoife
I Lieviti
ƒ Nelle pseudoife le blastocellule mantengono comunque la loro
individualità. A causa della scarsa coesione le pseudoife si
frammentano facilmente.
LIEVITI
ƒ Le blastocellule, in seguito a
imperfetti processi di
gemmazione, possono restare
unite, allungarsi ed assottigliarsi
per formare pseudoife (C).
PSEUDOIFE
Blastoconidi
comuni
Catena di
comuni
blastocellule
Blastocellule
estremamente
allungate
Blastoconidi
capsulati
Nelle pseudoife è tipica la gemmazione di blastoconidi che avviene nei
punti di contatto fra cellule, con formazione di grappoli caratteristici.
caratteristici.
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L’insieme di pseudoife
dà lo pseudomicelio.
pseudomicelio.
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Pseudomicelio di Candida albicans
Le pseudoife si distinguono dalle vere ife per la
presenza di restringimenti a livello delle giunzioni e le
cellule terminali sono più corte o di eguale lunghezza
di quelle che le precedono.
Lievito
Pseudoife
Vere ife
Miceti filamentosi (muffe)
Miceti filamentosi (muffe)
ƒ I funghi filamentosi o MUFFE sono funghi pluricellulari
costituiti da serie filiformi, lunghe e ramificate di cellule
(IFE: > 1 mm).
ƒ Il diametro delle IFE è variabile nelle diverse specie. Ad
es. negli Zigomiceti arrivano fino a 10 -15 mm di
diametro.
ƒ L’ifa viene prodotta quando l’unità riproduttiva di
un fungo (conidio o spora) si trova in un
ambiente permissivo di crescita.
Penicillum
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Miceti filamentosi (muffe)
Miceti filamentosi (muffe)
ƒ Un insieme di ife è definita MICELIO
ƒ Ife vegetative (responsabili dell’
dell’assorbimento di nutrienti:
crescono immerse o sulla superficie di un mezzo di coltura)
ƒ Ife aeree (si trovano al di sopra della superficie del mezzo di
coltura e a contatto con l’l’aria). Poichè
Poichè la parte aerea spesso
porta le cellule riproduttive è anche nota come micelio
riproduttivo.
riproduttivo.
Micelio aereo
Micelio vegetativo
Miceti filamentosi (muffe)
Miceti filamentosi (muffe)
ƒ Possono avere una cavità suddivisa in cellule per
mezzo di setti trasversali costituiti da introflessioni della
tunica: Ife settate (a) Ciascuna cellula può contenere
uno o più nuclei.
ƒ Le ife possono avere cavità unica, cioè i loro nuclei
sono circondati da masse continue di citoplasma: Ife
cenocitiche (b)
ƒ Nei setti è presente un
poro centrale che
assicura il flusso di
materiale citoplasmatico
ed anche nuclei
all’interno dell’ifa.
ƒ Il flusso è diretto verso la
porzione apicale
dell’ifa, a più elevato
metabolismo.
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Setto con poro
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Miceti filamentosi: pigmenti
ƒ Le ife fungine sono generalmente ialine.
ƒ Il colore della muffa viene dato dai pigmenti
presenti negli elementi riproduttivi.
ƒ Anche i lieviti possono essere pigmentati.
ƒ I pigmenti appartengono a gruppi chimici diversi
(carotenoidi, antrachinoni, melanine ecc.)
Aspergillus
variecolor
ƒ Alcuni pigmenti sono fluorescenti.
ƒ Non si conosce il significato biologico dei pigmenti.
Miceti filamentosi: melanina
Miceti filamentosi: melanina
ƒ La melanina (polimero fenolico strutturalmente
correlato alla lignina) è un pigmento nero che può
essere presente nella parete cellulare delle ife, negli
elementi riproduttivi (spore o conidi) o negli elementi
di sopravvivenza in ambienti sfavorevoli (sclerozi).
ƒ La melanina presente in Cryptococcus
neoformans ed in funghi filamentosi è stata
associata alla virulenza mediante lo studio di
mutanti Mel -.
ƒ Il significato biologico della melanina potrebbe essere
duplice:
ƒ aumentare l'impermeabilità
l'impermeabilità alla perdita di acqua e di metaboliti
essenziali, anche in condizioni di disidratazione ambientale
estrema;
I FUNGHI DOTATI DI MELANINA
VENGONO DETTI DEMATIACEI
ƒ proteggere le cellule fungine dalla irradiazione U.V.
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Accrescimento vegetativo ifale
Accrescimento vegetativo ifale
ƒ Nelle muffe l’accrescimento estensivo del
tallo avviene per:
ƒ Sviluppo delle ife in corrispondenza degli apici.
ƒ Ramificazione ifale
ƒL'apice fertile ha forma convessa e misura ∼
20 µm di lunghezza.
ƒ L'allungamento dell’ifa è dovuto a intensa
sintesi di protoplasma, che comporta un
aumentato turgore endocellulare, provocato da
accumulo di metaboliti osmoticamente attivi con
conseguente aumento della pressione idrostatica.
Ricco
complesso
vescicolare
Accrescimento vegetativo ifale
ƒ Il completamento della
parete cellulare è
assicurato da accumulo di
sostanze preformate e di
enzimi con attività di
sintetasi, contenuti in un
sistema di vescicole.
ƒ Le ramificazioni dell'ifa si
formano in corrispondenza
dei punti della parete
indeboliti da enzimi litici.
Vescicole
Vacuolo
Parete
cellulare
Aspergillus: ife in un
tessuto
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Zigomiceti: ife in un
tessuto
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Dimorfismo
Dimorfismo
ƒ Funghi dimorfi
patogeni Alcuni funghi
sono caratterizzati in
vitro ed in vivo da una
differente espressione
morfologica, lievitiforme
ed ifale, in relazione alle
condizioni ambientali di
sviluppo (es. variazioni di
temperatura).
ƒ Funghi dimorfi patogeni
Dimorfismo nei miceti patogeni
Dimorfismo
ƒ Histoplasma capsulatum
ƒ Coccidioides immitis
ƒ Blastomyces dermatitidis
ƒ Sporotthrix schenckii
ƒ Paracoccidiodes brasiliensis
ƒ Penicillum marneffei
ƒ Nella fase parassitaria tissutale e se coltivati
a 37°C hanno aspetto lievitiforme.
ƒ Crescono come muffe a temperatura
ambiente (25˚C), formando spore per la
riproduzione (risposta a condizioni
sfavorevoli).
Histoplasma capsulatum:
lievito nei tessuti.
Histoplasma capsulatum: forma
miceliale in coltura a 25 °C.
ƒ Le spore sono infettanti per aerosol e se
inalate dall’ospite crescono come lieviti a
temperatura corporea (37°C).
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Dimorfismo
Basi molecolari del dimorfismo
ƒ L’identificazione è basata sulla colorazione di
tessuti che evidenziano i lieviti (vengono
utilizzati tests immunologici per la ricerca di
antigeni ed anticorpi specifici).
ƒ Quando i campioni patologici vengono
coltivati a 25˚ C, crescono muffe con tipiche
colonie ed una morfologia caratteristica che
si evidenzia al microscopio.
Basi molecolari del dimorfismo
Il fenomeno della transizione dimorfa sembra essere
correlato ad un’attivazione o repressione selettiva di
Nel ciclo vitale dei funghi
geni che codificano per la sintesi della TUBULINA,
coinvolta nella morfogenesi dei microtubuli.
oltre la fase vegetativa
Nella transizione da muffa a lievito sono stati identificati
(di crescita) vi è una
3 distinti stadi:
fase riproduttiva.
ƒ Declino rapido dell’ATP intracellulare immediatamente
dopo l’incremento della temperatura, accompagnato a
progressivo
decremento della respirazione fino a
24-40 ore.
ƒ Periodo di latenza (4-5 gg) con ulteriore
abbassamento dei livelli respiratori.
ƒ Riattivazione della normale respirazione e transizione
alla forma a lievito.
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Ciclo vitale di un micete
Riproduzione nei miceti
I miceti si possono riprodurre secondo due distinte
modalità:
ƒ sessuata (perfetta o teleomorfa)
ƒ asessuata (imperfetta o anamorfa)
Esse si alternano nel ciclo vitale del fungo con ritmi e
frequenze diverse nelle varie specie.
ƒ La riproduzione sessuata è mediata da Spore.
ƒ La riproduzione asessuata è mediata da Conidi.
Conidi
Conidi
Le spore e i conidi sono responsabili della
diffusione dei funghi patogeni.
Il termine spora, spesso, è utilizzato indifferentemente per
indicare il prodotto sia della riproduzione sessuata sia di quella
asessuata.
Riproduzione nei miceti
Spore:
sessuate o teleomorfe,
risultanti da processi di
meiosi preceduti da
fusione di protoplasma e
nuclei:
ƒascospore
ƒ basidiospore
ƒoospore
ƒ zigospore
Le spore ed i conidi presentano lo stesso corredo cromosomico di tutte
le altre cellule miceliali,
miceliali, che sono ugualmente in grado di rigenerare l’l’intera
colonia fungina.
Riproduzione asessuata nei miceti
ƒ La riproduzione asessuata mediata da conidi
(conidiogenesi), è la principale forma di
asessuati o anamorfi,
riproduzione per la maggior parte dei funghi di
derivati da processi
interesse medico.
mitotici senza
ƒ Tutte le cellule dell’epitelio fungino sono totipotenti,
frammenti del tallo possono assicurarne la
fusione di gameti
replicazione.
differenziati:
ƒ Nelle muffe si possono formare propaguli
ƒsporangioconidi
asessuali.
ƒartroconidi
ƒ Nel caso della riproduzione asessuata l’assetto
ƒblastoconidi
cromosomico è perfettamente identico a quello
della cellula produttrice, perchè è derivante da
ƒ anelloconidi
replicazione mitotica.
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Conidi:
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Riproduzione asessuata nei miceti
Riproduzione asessuata nei miceti
ƒ I conidi sono distinti in:
ƒ CONIDI BLASTICI (budding o gemmazione): si ha la
formazione di nuove cellule (blastoconidi) per
estroflessione di nuovo materiale citoplasmatico da una
porzione indifferenziata del lievito o dell’ifa e neosintesi
di materiale parietale.
ƒ CONIDI TALLICI o talloconidi: si originano per
trasformazione di strutture ifali preesistenti. Le cellule
vegetative si separano dalle ife e si disperdono
nell’ambiente.
Esempi di conidiogenesi blastica
BLASTICA
(blastoconidi)
BLASTOGONIA o GEMMAZIONE
Riproduzione asessuata nei lieviti
I conidi si formano per gemmazione da una cellula
conidiogena che può essere morfologicamente simile al
conidio (lieviti) o diversa (funghi miceliali)
Gemmazione nei lieviti
ƒ Consiste nella formazione di
una estroflessione citoplasmatica,
in seguito a lisi della parete
cellulare di una cellula madre, il
cui nucleo si divide per mitosi.
Conidiogenesi in Aspergillus
ƒ Durante la divisione dei cromosomi la membrana nucleare
persiste.
ƒ Uno dei due nuclei della cellula parentale migra nella cellula
neoformata prima che questa si separi dalla cellula madre per
interposizione di un setto di origine parietale.
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Riproduzione asessuata nei miceti
Riproduzione asessuata nelle MUFFE
Secondo
alcuni
autori
una
reduttasi
proteica
determinerebbe la demolizione di alcuni legami disulfurici
nel complesso gluco-mannano-proteina causando un
indebolimento della parete cellulare e la conseguente
estroflessione del materiale endocellulare.
Formazione di Blastoconidi in Candida
albicans
Riproduzione asessuata negli Zigomiceti
ƒ Negli zigomiceti
possono essere prodotte
spore asessuate dette
sporangiospore
all’interno di una struttura
specializzata chiamata
SPORANGIO il quale
assume, a completo
sviluppo, un tipico aspetto
di sacculo.
Rhizopus stolonifer
ƒ La denominazione
“sporangiospora” rappresenta
un’eccezione nella denominazione
delle cellule deputate alla
riproduzione asessuale,
convenzionalmente denominate
“conidi”.
ƒ Il processo di
formazione di conidi,
nei funghi filamentosi,
può avvenire in ife
specializzate:
conidiofori.
ƒ Le ife conidiofore
hanno una morfologia
caratteristica nelle
varie specie.
Riproduzione asessuata negli Zigomiceti
ƒ Un’ifa cenocitica polinucleata
non ramificata si erige dal
micelio.
ƒ Nella porzione apicale si
forma un setto e la cellula così
delimitata si allarga per formare
lo SPORANGIO.
ƒ All'interno dello sporangio si
organizzano le sporangiospore
per frammentazione zonale del
citoplasma e successivo suo
addensamento attorno ai nuclei.
ƒ Lo sporangio è sorretto da uno
sporangioforo.
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ƒ La denominazione
“sporangiospora” rappresenta
un’eccezione nella denominazione
delle cellule deputate alla
riproduzione asessuale,
convenzionalmente denominate
“conidi”.
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Riproduzione asessuata negli Zigomiceti
Riproduzione asessuata nei miceti
BLASTICA
(blastoconidi)
Esempi di aggregazione
conidiale:
ƒ a) Conidio isolato
ƒ b) Infiorescenza
ƒ c) Capitoli
ƒ d) Serie lineare
moniliforme
CONIDIOFORI
ƒ e) SPORULAZIONE tipo
Cladosporium
Riproduzione asessuata nei miceti
Riproduzione asessuata mediante FIALIDI
BLASTICA
Il fialide è un corpo cilindrico più o
(blastoconidi)
meno rigonfio, di dimensione diversa
BLASTOGONIA o
GEMMAZIONE
a seconda della specie, che si
restringe in corrispondenza della
porzione distale.
Il fialide può inserirsi direttamente su
Mediante:
un ifa vegetativa, lateralmente o
ƒ FIALIDI
distalmente, oppure essere sorretto
Phialophora verrucosa
da
un'ifa
conidiofora
nel
•
Tipo Aspergillus
genere Aspergillus (b), Penicillium(c)
•
Tipo Penicillum
e Fusarium (a).
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come
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Riproduzione asessuata mediante FIALIDI
Riproduzione asessuata nei miceti
BLASTICA
(blastoconidi)
BLASTOGONIA o
GEMMAZIONE
Aspergillus versicolor:
versicolor:
particolare osservato al ME a
scansione. Testa conidiale
composta da vescicola,
fialidi e catene di conidi
Mediante:
Penicillium:
Penicillium: particolare
osservato al ME a scansione. Ifa
conidiofora composta da
vescicola, fialidi e catene di
conidi
Conidiogenesi tallica
ƒ ANELLIDI
Exophiala jeanselmei
Conidiogenesi tallica
La modalità di riproduzione tallica prevede la
trasformazione della cellula vegetativa in conidio.
A) Aleurioconidi
(Macroconidi unicellulari e
pluricellulari)
A
D
ƒ Il conidio serve come cellula di resistenza (in
determinate condizioni ambientali) e di diffusione.
ƒ Questo è importante in medicina in quanto è il
conidio causa di infezione. Spesso i conidi diffusi
nell’ambiente sono trasportati dall’aria o da soggetti
infetti ad altri soggetti.
ƒ Una particolare modalità di conidiogenesi è quella
in cui conidi intercalari o terminali possono formarsi
lungo le ife:
Un primo esempio è
rappresentato dalla
formazione degli
aleurioconidi.
aleurioconidi.
B
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C
Alla maturità
maturità la cellula si
allunga e un setto si forma
alla base separando il
conidio dall’
dall’ifa originaria.
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Conidiogenesi tallica
Conidiogenesi tallica
A
D
B) Artroconidi
A
D
C) Pseudoifa, blastocellule
e clamidoconidi
Un secondo tipo di
conidiogenesi tallica
prevede la
conversione per
frammentazione di
segmenti ifali in
catene di
artroconidi.
C
B
Un terzo tipo di
conidiogenesi tallica
prevede la dilatazione di
frammenti intercalari dell’ifa
con formazione di
clamidoconidi.
C
B
D) Endoconidi o sferule in
Coccidioides immitis
Ciclo vitale di un micete
Conidiogenesi tallica
Aleurioconidi
(Microsporum canis)
Sferule ed endoconidi
(Coccidioides immitis)
Conidi
Artroconidi
(Trichosporon,
Coccidioides
immitis)
Conidi
Clamidoconidi
(Candida albicans)
Artroconidi (Geotrichum
candidum)
Le spore ed i conidi presentano lo stesso corredo cromosomico di tutte
le altre cellule miceliali,
miceliali, che sono ugualmente in grado di rigenerare l’l’intera
colonia fungina.
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Riproduzione sessuata nei miceti
Riproduzione sessuata nei miceti
ƒ Le SPORE sono le strutture deputate alla riproduzione
sessuata.
ƒ La riproduzione sessuale può avvenire per fusione di
due cellule dette GAMETI o per la fusione di due ife
dette GAMETANGI
ƒ In ogni caso le strutture preposte alla
riproduzione sessuale hanno sempre nuclei
aploidi e vanno considerati come di segno
genetico complementare (+) e (-).
ƒ Se i due gameti sono cellule indifferenziate del tallo o i
gametangi
sono
ife
indifferenziate
parleremo
rispettivamente di ISOGAMETI o di ISOGAMETANGI.
ƒ Possono essere prodotti tre distinti tipi di
spore sessuali:
ƒ Se i due gameti o gametangi sono strutture
specializzate, distinguibili morfologicamente o per
dimensione,
parleremo
di
ETEROGAMETI
o
ETEROGAMENTAGI.
Riproduzione sessuata negli Zigomiceti
ƒ ZIGOSPORE (Zigomiceti)
ƒ ASCOSPORE (Ascomiceti)
ƒ BASIDIOSPORE (Basidiomiceti)
Zigomiceti: ciclo vitale
ƒ Durante il ciclo vitale negli zigomiceti si
osservano:
ƒ Sporangiospore fase asessuata
ƒ Zigospore fase sessuata
ƒ Rhizopus, Mucor (micosi opportunistiche e
sistemiche)
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Riproduzione sessuata negli Zigomiceti
Riproduzione sessuata negli Zigomiceti
ƒ Negli zigomiceti la riproduzione sessuata si
realizza mediante la coniugazione delle porzioni
apicali rigonfiate di ife cenocitiche multinucleate
(gametangi).
ƒ La fusione tra due cellule aploidi produce
una zigospora che si accresce, la parete
cellulare si ispessisce pigmentandosi.
Riproduzione sessuata negli Ascomiceti
Ascomiceti
ƒ Ife settate
ƒ Durante il ciclo vitale
negli ascomiceti si
osservano:
ƒ Aspergillus (opportunista, micosi sistemiche)
ƒ Blastomyces dermatitidis, Histoplasma capsulatum
(micosi sistemiche)
ƒ Microsporum, Trichophyton (micosi cutanee)
ƒ Conidiospore - fase
asessuata.
ƒ Ascospore in un
sacculo o asco - fase
sessuata.
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Ascomiceti: ciclo vitale
Ascomiceti: ciclo vitale
Basidiomiceti
Basidiomiceti: spore sessuate
ƒ Basidiospore: si formano esternamente in
un basidio.
ƒ Ife Settate
ƒ Durante il ciclo vitale nei basidiomiceti si
osservano:
ƒ Conidiospore - fase asessuata.
ƒ Basidiospore - fase sessuata.
ƒ Cryptococcus neoformans (micosi
sistemiche)
BASIDIOSPORE
MATURE
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Basidiomiceti: ciclo vitale
Classificazione dei miceti
Per convenzione la classificazione dei miceti si basa sulle modalit
à di
modalità
riproduzione sessuata.
sessuata.
1.
ZIGOMICETI
2.
ASCOMICETI
3.
BASIDIOMICETI
4.
DEUTEROMICETI
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Funghi perfetti:
perfetti: presentano
una fase sessuata e una fase
asessuata
Funghi imperfetti :
presentano solo una
fase asessuata