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Francia 500 600

La Francia tra ’500 e ’600
Guerre di religione. Enrico IV.
Richelieu. Mazarino.
Le difficoltà francesi
• Dal 1559 si susseguono reggenze e
deboli sovrani, privi di autorità e capacità.
• L’aristocrazia recupera l’influenza politica,
profittando delle divisione religiose:
 I cattolici hanno come leader i duchi di Guisa
(imparentati con gli Stuart),
 mentre gli ugonotti (8% dei Francesi) fanno
riferimento all’Ammiraglio di Coligny e ai
Borbone, sovrani di Navarra.
Re di Francia tra XVI e XVII secolo
Borbone
Valois - Angoulême
Enrico II
Caterina de’
Medici
(1547-1559)
(†1589)
Francesco II
Enrico III
(1559-1560)
(1574-1589)
Carlo IX
Margherita
(1560-1574)
(†1615)
Maria de’
Medici
Enrico IV
Re di Navarra
(1589-1610)
(†1642)
Luigi XIII
Anna
d’Austria
(1610-1643)
(†1666)
Luigi XIV
(1643-1715)
Caterina de’ Medici
• La vedova di Enrico II,
esercita la reggenza ed
influenza fortemente la
politica dei figli.
• Tra cattolici e ugonotti
tenta una via di equilibrio
 perché una vittoria cattolica
avrebbe favorito il
predominio dei Guisa.
Le guerre di religione
• Nel 1562 la strage di Vassy,massacro di
ugonotti ad opera dei Guisa, provoca
l’inizio di una guerra civile.
• Le ostilità si interrompono con la pace di
Saint Germain del 1570:
 Gli ugonotti, pur sconfitti, ottengono la libertà
di culto in alcune regioni;
 il possesso di quattro piazzerforti (la
Rochelle);
 l’entrata di Coligny nel consiglio reale.
La notte di San Bartolomeo
• La crescente influenza di Coligny su
Carlo IX porta la regina madre ad un
rapido voltafaccia.
• Nella notte del 23/24 agosto 1572 le forze
rege e il popolo fanno strage degli ugonotti
venuti a Parigi per il matrimonio tra Enrico
di Borbone e Margherita di Valois.
• Enrico si salva fingendosi cattolico, ma poi
prende la guida degli ugonotti in guerra.
La Strage di San Bartolomeo a Parigi
La guerra dei “tre Enrichi”
• Dopo una nuova tregua la guerra riprese
sotto Enrico III (1584), coinvolgendo altri
paesi come la Spagna di Filippo II.
• Nel 1588 il re fa uccidere Enrico di Guisa
per porre fine allo strapotere dei cattolici,
• ma è a sua volta assassinato (1589).
• Unico successore è Enrico di Borbone,
Filippo II e la lega cattolica rifiutano però di
riconoscere un re scomunicato.
“Parigi val bene una messa”
• Tra i francesi, stanchi e impoveriti dai
conflitti, prevale il desiderio di pace.
• Enrico IV, per essere accettato come re,
si converte al cattolicesimo (1593) e
ottiene il perdono del papa.
• Nel 1598:
 Filippo II lo riconosce (Pace di Vervins);
 con l’Editto di Nantes Enrico concede agli
ugonotti la libertà di culto in alcune regione e
il possesso di alcune piazzeforti.
Enrico IV (1589-1610)
• Favorisce la pacificazione nazionale
• e la ripresa economica della Francia:




riduce le tasse ai contadini;
protegge la produzione industriale;
costruisce infrastrutture (canali);
promuove commercio e la colonizzazione.
• Per risanare le finanze ricorre alla
vendita delle cariche pubbliche, favorendo
il sorgere della nobiltà di toga.
Crisi dinastica
• Nel 1610, mentre cerca di unire le forze
antiasburgiche, Enrico IV è assassinato.
• Fino al 1617 per il figlio Luigi XIII governa
la madre Maria de’ Medici,
• Maria è succuba dei suoi ministri e in
difficoltà con l’aristocrazia e gli ugonotti.
• La debolezza della monarchia si manifesta
nella convocazione degli Stati generali
(1614: l’ultima volta prima del 1789).
Verso lo stato moderno
• Luigi XIII (1610-1643) non è più abile
della madre, ma ha il merito di affidarsi ad
un abile ministro:
• Il Cardinale Richelieu dal 1624 alla morte
nel 1642 è la vera guida della Francia
• ed è protagonista, insieme al successore
Mazarino, di un rafforzamento del potere
regio che aprirà la strada all’assolutismo
di Luigi XIV.
• Armand du Plessis
de Richelieu.
• A 22 anni interruppe
la carriera militare e
subentrò al fratello
come vescovo di
Luçon.
• Nel 1622 divenne
cardinale.
Politica di Richelieu
• Toglie agli ugonotti la forza militare, ma
consente loro il culto (1629).
• Limita il potere della nobiltà feudale con
l’ausilio di funzionari regi, gli intendenti.
• Interviene in economia in difesa della
produzione francese.
• Sostiene le finanze dello stato con nuove
tasse e la vendita delle cariche.
• Riporta la Francia sulla scena europea.
Il cardinale Mazarino
• Richelieu e Luigi XIII muoiono a breve
distanza (1642-43):
 Anna d’Asburgo è reggente per Luigi XIV.
 Il nuovo ministro è uno straniero.
• Mazarino continua la politica di Richelieu:
 Ottiene successi in politica estera.
 Ma le conseguenze delle difficoltà
finanziarie producono malcontento e
ribellioni.
Il cardinal Mazzarino si trova a
imporre pesanti tasse al popolo, per
far fronte alle ingenti spese della
guerra che era in corso (Guerra dei
Trent’Anni).
2 proteste
•FRONDA
•(del Parlamento)
•Opposizione del
Parlamento a Mazzarino
• FRONDA
•
(dei principi )
•Opposizione dei nobili a
Mazzarino
Le due “fronde”
• 1648-49: fronda parlamentare
 il Parlamento di Parigi si ribella in difesa
dei propri interessi con l’appoggio del
popolo.
 la famiglia reale e Mazarino devono
fuggire dalla capitale e ricorrere
all’esercito.
• 1650-53: fronda dei principi
 La nobiltà, guidata dal principe di Condè
coalizza temporaneamente gli scontenti:
Mazarino si rifugia in Germania.
Giulio Mazzarino (1602-1661)
La presa del potere
• Alla morte di Mazarino, il Re
dichiara che governerà senza primo
ministro; “L’Etat c’est moi”
• Forte delle dolorose esperienze
infantili, Luigi realizza un governo
pienamente assolutistico.
• Si fida veramente solo di JeanBaptiste Colbert, cui affida il
ministero delle Finanze.
Politica interna
• Luigi riorganizza gli organi del governo
centrale, estromettendo i nobili e
scegliendo collaboratori borghesi.
• Affida agli intendenti l’amministrazione
locale dei territori, esautorando la
feudalità.
• Attira i nobili presso di sé, allontanandoli
dai loro feudi, creando una fastosa vita di
corte (Versailles) e assegnando loro
cariche nell’esercito e incarichi onorifici,
privi di potere.
Il nuovo ruolo delle nobiltà
Luigi XIV ridefinisce il rapporto Sovrano - nobiltà
1. rafforza il potere centrale a scapito delle autonomie
territoriali
2. riduce i poteri delle autorità locali a favore dei funzionari
regi (=intendenti)
3. esautora la nobiltà feudale sul suo territorio
4. allontana la nobiltà feudale dai propri territori:
• attirandola a corte
(Versailles)
• mandandola all’estero
(ambasciate)
• inviandola in guerra (comandi militari)
riconduce la nobiltà di sangue a tre funzioni essenziali
(subordinate al re):
1. ruoli di corte
2. incarichi diplomatici
3. alti gradi dell’ esercito
controlla la nobiltà di toga:
1. orientandone e determinandone la carriera
2. imponendo la registrazione degli editti ai Parlamenti
La reggia di Versailles nel 1668
La riorganizzazione dello Stato
• Luigi XIV crea le Segreterie di Stato:
1.Guerra
2.Marina
3.Esteri
4.Finanze
• rafforza il ceto dei funzionari
(officiers), non la «borghesia»
• rafforza il ruolo degli Intendenti
Jean-Baptiste Colbert
(1619 - 1683)
Colbert, nato da una
famiglia di grandi
mercanti, divenne nel
1651 segretario di
Mazzarino.
Entrato nel 1661 nel
Consiglio Reale, accumulò
le cariche di
sovrintendente alle
costruzioni e manifatture,
Controllore generale delle
finanze, ministro della
Casa Reale e della Marina.
Politica economica
• Rigido controllo dello stato sull’economia:
mercantilismo (colbertismo)
• …. per assicurarsi profitti provenienti da
pedaggi, imposte dirette e indirette
• La ricchezza di un paese si identifica
con le sue disponibilità di moneta e
metalli preziosi
• Promozione della marina mercantile
• Fondazione di Compagnie privilegiate
per il commercio con le colonie
• Impulso alle esplorazioni dell’America
Settentrionale
Politica commerciale
• Colbert favorisce il commercio
interno, eliminando i dazi, unificando le
misure e creando infrastrutture.
• Per sviluppare il commercio oltremare
fonda cinque compagnie di
navigazione privilegiate.
• Avvia la colonizzazione della Louisiana.
• Impone dazi doganali che scoraggiano
le importazioni di prodotti esteri.
Il “Colbertismo”
• Colbert dovette anzitutto affrontare i
problemi finanziari, razionalizzando il
fisco e colpendo gli evasori (falsi nobili).
• Ottenne così il pareggio del bilancio e
il raddoppio delle entrate dello stato.
• Attua una politica economica
decisamente mercantilistica.
 Esportare il più possibile merci pregiate
 Abolizione dei dazi interni e tariffe doganali
sulle importazioni (protezionismo)
I sudditi sottomessi
• Luigi accresce il ruolo della borghesia,
attribuendo ad essa cariche pubbliche,
ma ne accentua la subordinazione.
• Riduce il potere dei Parlamenti,
togliendo ad essi il controllo sull’attività
legislativa.
• Evita di consultare i sudditi attraverso la
convocazione degli “Stati Generali”.
• Il popolo, anche se in continua rivolta,
rimane fedele al re.
Politica religiosa
• Anche la religione diviene uno strumento
dell’assolutismo ,“instrumentum regni”;
Luigi XIV:
restringe l’Editto di Nantes poi lo abroga
nel 1685 (mezzo milione di ugonotti
emigra).
Favorisce la tendenza gallicana in
contrasto con il papato.
Si schiera però con il papa contro il
movimento Giansenista, disperdendone i
seguaci dal monastero di Port Royal.
Ingrandirsi
• La politica estera di Luigi è
apertamente aggressiva, senza
giustificazioni ideologiche o religiose.
• Le risorse finanziare racimolate da
Colbert saranno investite nella guerra.
• Costruisce lungo i confini un sistema di
cittadelle fortificate.
Le guerre
• 1948 annessione di Alsazia e Lorena
• 1667-68 di Guerra di Devoluzione, contro la
Spagna per annettere i Paesi Bassi spagnoli.
(riesce a sottrarre alcune città nelle Fiandre)
• 1672-78 contro l’Olanda (pace di Nimega)
 Luigi ottiene solo alcuni territori spagnoli, ma
usa cavilli giuridici per annettere domini.
• 1688-97: contro la Lega di Augusta (Olanda,
Inghilterra, Svezia, Austria) sconfitto è
costretto a restituire i domini annessi.
(1697 pace di Rijswijck)