IL FASCISMO AL POTERE Interventi nella società e nell’educazione: ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ Carta del lavoro: manifesto della politica sociale ed economica, mirante alla creazione di uno Stato corporativo, composto da corporazioni (associazioni di lavoratori divisi per categorie, create nel 1934) rappresentate da un solo sindacato legato al partito fascista. Opera nazionale balilla: figli della lupa (fino ad 8 anni), balilla (da 8 a 12 anni), avanguardisti (da 12 a 18 anni). Educazione fisica, istruzione premilitare e indottrinamento ideologico. Sciolta nel 1937, viene sostituita dalla Gioventù italiana del littorio che doveva creare la nuova classe dirigente del fascismo. Ministro della pubblica istruzione Giovanni Gentile: 1. Manifesto degli intellettuali fascisti 1925 2. Riforma Gentile 1923 (riforma della scuola: discipline umanistiche e esami di stato) Altri interventi di fascistizzazione della scuola: libro di testo unico, obbligo di giuramento di fedeltà per gli insegnanti Controllo sui mezzi di comunicazione: Minculpop. Provvidenze: aiuti economici alle famiglie numerose (campagna per incremento delle nascite, assicurazione e congedi per maternità). Il mito della romanità, il capo e lo stato totalitario ▪ ▪ ▪ ▪ Il fascismo prende come modello la Roma imperiale, dominatrice in continua espansione. Culto di Mussolini come duce e capo, nuovo Cesare, che riuniva in sé popolo, stato e partito. Stato totalitario: popolo come massa che si riconosce nel duce e nell’unico partito fascista Sistema repressivo delle opposizioni (vigilanza, confino) tramite il Tribunale speciale per la difesa dello Stato. Rapporti con la Chiesa ▪ Patti Lateranensi 1929 (papa Pio XI e Mussolini) Obiettivo: ottenere il consenso dei cattolici. I Patti sono costituiti da: 1. Trattato che riconosce reciprocamente Stato italiano e Stato del Vaticano 2. Convenzione finanziaria, pagamento di un indennizzo al Vaticano per la perdita del potere temporale 3. Concordato che regola aspetti di vita civile (religione cattolica come unica religione di stato e insegnamento obbligatorio a scuola). Politica economica Fase 1: LIBERISMO ’22-‘25 ▪ ▪ ▪ Diminuito il controllo dello Stato sull’economia Assicurazioni e telefoni in mano ai privati Obiettivo: ottenere il consenso dei liberali Fase 2: LOTTA ALL’INFLAZIONE ’26-‘28 ▪ “Battaglia della lira”: portare il cambio con la sterlina da 120/150 lire a 90 lire (quota 90) tramite controllo dei prezzi e misure protezionistiche. ▪ Conseguenze: stabilità della lira, malcontento della classe operaia e degli industriali con rapporti esteri, danni alle esportazioni. Fase 3: INTERVENTO DELLO STATO ▪ ▪ ▪ Depressione economia mondiale, arginata in Italia dell’intervento dello stato nell’economia: - battaglia del grano, aumento della produzione cerealicola tramite incentivi a chi produceva di più - bonifica integrale di zone paludose per renderle coltivabili e per combattere la disoccupazione. Creazione IMI (Istituto Mobiliare Italiano per finanziare l’industria privata) e IRI (Istituto Ricostruzione Industriale per risollevare banche e industrie in crisi). L’IRI impose il controllo su molte industrie strategiche creando l’industria di Stato. Nascita delle corporazioni (1934) e della Camera dei fasci e delle corporazioni (1939) che sostituì la Camera dei deputati. Fase 4: AUTARCHIA ▪ ▪ ▪ Conseguenza delle azioni in Etiopia, dell’ostilità della comunità internazionali e dalle sanzioni imposte dalla Società delle Nazioni Autosufficienza tramite maggior protezionismo e intervento statale, imposizione di prodotti nazionali e blocco importazioni. Risultato: avvio, con anticipo, di un’economia di guerra. Politica estera Imperialismo diretto verso l’Africa ▪ ▪ ▪ ▪ Imposizione del controllo italiano su Libia, Somalia ed Eritrea, basi di partenza per la spedizione in Etiopia Ricerca di una nuova colonia: l’Etiopia, ricca di risorse minerarie. Campagna in Etiopia 1925 (stesso anno della Conferenza di Stresa con cui si condanna l’imperialismo tedesco) – Conquista Etiopia 9 maggio 1936 Conseguenze: - politica di sanzioni da parte della Società delle Nazioni -avvicinamento dell’Italia alla Germania di Hitler Leggi razziali ▪ ▪ ▪ Cause: nazionalismo fascista tramutato in mito della razza civilizzatrice e avvicinamento ad Hitler. Luglio 1938 Manifesto della razza Settembre 1938 Leggi razziali