L’Europa verso la guerra 5DM Un clima di tensione tra le nazioni europee ● Imperialismo ● Nazionalismo ● Squilibrata distribuzione della ricchezza ● Società di massa 2 Pangermanesimo e imperialismo in Germania ● ● Il concentrato di problemi divenne il secondo Reich dove nel 1890 il nuovo Kaiser, Guglielmo II, aveva allontanato dal governo il cancelliere Otto Von Bismark. Questo statista al fianco di Guglielmo I, era stato l’artefice dell’unificazione della Germania e della sconfitta della Francia, aveva lavorato con le armi della diplomazia per mantenere la pace in Europa e permettere così all’industria tedesca un tranquillo sviluppo. 3 Pangermanesimo e imperialismo in Germania Il sistema di alleanze di Bismarck: Bismarck promosse in Europa una politica di stabilità e conservazione. Per mantenere la pace e raggiungere il pieno controllo tedesco della diplomazia del continente, egli elaborò un sistema di alleanze allo scopo di impedire alla Francia di occupare una posizione di egemonia ed isolarla rispetto a tutte le altre potenze europee. 4 Pangermanesimo e imperialismo in Germania Governo di Bismarck: La Germania era composta da 25 Stati, presieduti da un governo centrale: il cancelliere, l'imperatore e lo stato maggiore avevano totalmente nelle proprie mani il potere imperiale. Il Parlamento non esercitava nessun controllo, e ciò impedì una partecipazione politica da parte della classe dirigente tedesca. Non di maggiore importanza era il Consiglio federale, costituito dai rappresentanti degli Stati. Bismarck realizzò un'intesa, di tipo conservatore, tra le classi dominanti del periodo: gli Junker (aristocrazia agraria) e gli industriali. Tale alleanza si era consolidata grazie all'esito favorevole delle guerre e il raggiungimento dell'unità nazionale. 5 Pangermanesimo e imperialismo in Germania I partiti che Bismarck si trovava a contrastare erano: PARTITO NAZIONAL-LIBERALE: Fu l'unico ad essere egemonizzato dal cancelliere. PARTITO SOCIALDEMOCRATICO: La lotta repressiva di Bismarck nei confronti degli operai tedeschi prevedeva contemporaneamente leggi che impedivano la libertà di stampa, di riunione, ecc. e leggi di difesa sociale (assicurazioni, previdenze per la vecchiaia, ecc.). Tale atteggiamento paternalistico e allo stesso tempo autoritario aveva come scopo quello di subordinare la classe operaia all'interno dello Stato e sottrarle l'egemonia del partito. CENTRO: Era il partito cattolico, avverso sia alla politica accentratrice della Prussia, sia alla politica bismarckiana. Tra il 1872 e il 1879 Bismarck conduce nei confronti dei cattolici una cosiddetta "battaglia per la civiltà", dipingendo il partito di Centro come una forza nemica dello Stato. Tuttavia il cancelliere, preoccupato davanti all'avanzamento del partito socialista, preferì rinunciare a tale lotta ed allearsi con i cattolici. 6 Pangermanesimo e imperialismo in Germania Le dimissioni di Bismarck erano state provocate sia dall'attrito presente tra l'imperatore e il cancelliere, sia dalle pressioni esercitate dagli industriali che reclamavano una politica di espansione economica e territoriale. 7 Pangermanesimo e imperialismo in Germania ● ● ● ● ● La politica prudente di Bismark aveva creato un’ irratazione nell’animo di Guglielmo II, impaziente di realizzare le sue ambizioni. Dopo essere riuscito a liberarsi del cancelliere, il giovane Kaiser si erano circondato di uomini più simili a lui. Due linee principali della sua politica: La prima coinvolgeva molti milioni di persone di lingua e di tradizioni tedesche che vivevano fuori dai confini della Germania. Guglielmo II sosteneva che bisognava assorbire all’interno del Reich tutti i territori esteri abitati da tedeschi Grande Germania che si contrapponeva alla Piccola Germania voluta da Bismark ed era in sintonia con un vasto movimento d’opinione chiamato pangermanesimo 8 Pangermanesimo e imperialismo in Germania ● ● La seconda: aspirazione di trasformare la Germania in un impero coloniale . Guglielmo II destinò immense risorse approvando la costruzione di una gigantesca flotta da guerra 9 LA FRANCIA REPUBBLICANA La vita della Terza Repubblica, tuttavia, era turbata da una serie di scandali e di colpi di Stato, che rivelavano la debolezza della Francia e il clima di sfiducia presente nell'opinione pubblica. Tra questi, l'Affaire Dreyfus. La politica pangermanista del Kaiser ebbe l’effetto immediato di mettere in stato di allarme la Francia. Governo e borghesia non dimenticavano né l’umiliazione subita nella Guerra franco-prussiana né la perdita di due regioni di lingua francese come l’Alsazia e la Lorena 10 LA FRANCIA REPUBBLICANA 11 Il revanscismo in Francia ● ● Tutto il paese fu percorso dal revanscismo che esplose in violente manifestazioni antitedesche. Il governo, intanto cominciò a destinare somme più cospicue al riarmo dell’esercito. La Francia della terza repubblica (nata nel 1870) dopo la destituzione di Napoleone III, sconfitto a Sedan divenne una nazione sempre più dominata dall’autoritarismo del governo e, inoltre, dal nazionalismo che, tra gli ufficiali dell’esercito e nei settori più reazionari della popolazione, fu accompagnato dalla sua naturale conseguenza , l’antisemitismo. 12 L’antisemitismo e il caso Dreyfus ● ● ● L’ antisemitismo che serpeggia in Francia esplose con il caso Alfred Dreyfus, era un capitano d’artiglieria, figlio di ricchi industriali tessili alsaziani, di religione ebraica. Nel 1894 venne arrestato con l’accusa di avere passato all’addetto militare dell’ambasciata tedesca a Parigi informazioni riservate. Condannato alla degradazione e all’ergastolo da scontarsi nell’Isola del Diavolo, una colonia penale all’interno della Guyana francese in America latina 13 ● ● ● ● ● Governi liberali e stato d’allarme in Inghilterra Nel 1901 era finito il lunghissimo regno della regina Vittoria entrò a sua volta in allarme per la diffusione delle notizie sul potenziamento della flotta tedesca, Ma l’impero britannico stava scricchiolando per motivi interni, scosso com’era dalle rivolte e guerre coloniali. Tuttavia il paese mantenne il suo governo liberale che si segnalò per una serie di riforma a favore dei lavoratori e per una riforma fiscale: I più ricchi avrebbero pagato sui loro redditi una percentuale che aumentava con l’accrescere del patrimonio 14 La crisi dell’impero russo ● ● ● ● L’impero russo veniva considerato dalle grandi nazioni europee una compagine statale forte e potente con il governo dello zar Colosso dai piedi di argilla Nel 1894 era salito al trono Nicola Romanov, era angosciato dalla salute del figlio ammalato di emofilia. Questa tragedia lo condusse ad affidarsi ad un santone con ambizioni politiche Rasputin 15 L’arretratezza della Russia ● L’economia russa era basata quasi interamente sui latifondi delle famiglie nobili le quali nel 1861 avevano subito la legge che aboliva la servitù della gleba ● Ma continuavano a tenere i contadini in una condizione di servaggio ● Poiché non avevano compreso la portata innovativa ● Le poche industrie erano quasi tutte concentrate a San Pietroburgo ● In Siberia erano stati scoperti i primi giacimenti di petrolio, all’apparato statale non era ancora in grado di sfruttarli appieno 16 ● ● ● Nel 1867 il governo aveva venduto agli Stati Uniti l’intera Alaska dimostrando la sua miopia e la sua capacità di controllare la vastità dei suoi possedimenti. Da circa tre secoli la Russia ospitava una delle più numerose minoranze ebraiche del continente (paragonabile solo a quella della Polonia), la cui convivenza con i Russi ortodossia subiva alti e bassi a causa dell’antisemitismo di fondo di questi ultimi. Nicola II incoraggiò questo atteggiamento ostile per cui sotto il suo regno si verificò un numero altissimo di pogrom (devastazioni), durante i quali intere comunità ebraiche furono assalite e perivate dei loro beni. 17 ● ● ● La Russia era anche il paese dove esisteva il più folto e agguerrito gruppo di anarchici. Per manifestare la loro opposizione,essi avevano scelto la strada degli attentati da quando, nel1881, un anarchico aveva ucciso Lo zar Alessandro II. Gli operai di San Pietroburgo avevano costituito nel 1898 un partito marxista , il Partito socialdemocratico russo di cui fa parte un rivoluzionario di professione Vladimir Ul’janov, detto Lenin. 18 La rivoluzione del 1095 ● ● ● ● Nel 1905 la fame indusse una folla di lavoratori con donne bambini e preti a radunarsi nell’immenso cortile della residenza dello zar il cosiddetto Palazzo d’inverno, per implorare il diritto alla sopravvivenza e la costituzione. Lo zar comandò la guardia reale di sparare sui manifestanti. La popolazione in Russia esplose in una grande rivoluzione che nelle città coinvolse operai, soldati, nelle campagne fu violentissima. Nel 1906, dopo più di un anno di successi, la rivoluzione fu stroncata, tra i dirigenti rivoluzionari troviamo Lenin che si adoperò per collegare la rivolte delle campagne con quelle di città e che i tribunali condannarono all’esilio. 19 Impero austro-ungarico ● Monarchia dualista di compromesso Francesco Giuseppe che aveva collezionato una serie di sconfitte militari e politiche ● Aveva perso la Lombardia ● Veneto ● Nel 1867 concesse una serie di autonomie agli ungheresi, un unico sovrano governava due stati diversi, l’impero austriaco e il regno di Ungheria 20 Balcani ● Mosaico di stati e staterelli polveriera d’ Europa ● Emergeva la Serbia 21 Irrendentismo in italia ● ● L’irredentismo era stato una semplice aspirazione al compimento dell’unità, vivissimo nei garibaldini e nei democratici di sinistra Gabriele d’Annunzio 22 Triplice Intesa Triplice alleanza ● Tra la fine dell’ 800 e il 1914 l’Europa dei nazionalisti finì per dividersi in due opposti schieramenti: ● Triplice intesa Gran Bretagna-Francia-Russia ● Triplice Alleanza Germania- Austria-Italia 23