Appunti di Storia: Nazismo e inizio della Secoda Guerra Mondiale Con il termine totalitarismo si intende un sistema di governo dove, in opposizione al sistema dei partiti e alle istituzioni democratiche, tutto il potere è concentrato nelle mani di un partito, il partito unico, ed il suo leader. La dittatura di Hitler fu un totalitarismo in quanto il Partito Nazionalsocialista al potere controllava in modo totale l’organizzazione politica, economica e sociale della nazione e dominava ogni momento della vita dei cittadini, per mezzo di una organizzazione militare le SA (Reparti d’assalto) eliminate poi dalle SS, squadre di protezione del Fuhrer e dei suoi gerarchi.Le SS erano formate da corpi scelti che assicuravano al nazismo il dominio delle piazze, attaccavano le sedi dei partiti e uccidevano i rappresentanti del movimento operaio. Dopo la Prima Guerra Mondiale, l’esercito tedesco doveva essere tutto ricostruito, ma successivamente diventerà un esercito molto potente, pronto sempre a combattere. Hitler prese il potere dopo Mussolini, a cui si ispirò, anche se in realtà si riteneva superiore. L’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale non aveva i mezzi bellici adatti a combattere, a differenza dell’esercito tedesco che, quando invase la Polonia, era il più forte di tutti. Nel suo libro, MeinKampf (La mia battaglia), del 1925 Hitler parla della conquista di uno Spazio Vitale tedesco, a spese delle popolazioni dell’Europa Orientale, per recuperare tutto quello che la Germania aveva perso durante la Prima Guerra Mondiale. I Punti Forza di Hitler: -La Germania era la potenza dominatrice dell’Europa -I Tedeschi rappresentavano la pura razza ariana, programmata per dominare il mondo ed avevano il diritto di riprendersi lo ‘spazio vitale’ che a loro era stato tolto. Un’ altra questione molto importante riguardava quei paesi che impedivano la crescita della Germania. Anche il popolo ebraico costituiva un problema, perché anche se non aveva una propria patria, manteneva vivo un ruolo di appartenenza e ricopriva ruoli importanti nella società tedesca. Hitler poi era alla ricerca dell’oro degli ebrei, risorse tolte in maniera indebita alla Germania. Un altro problema per lui, era il peso delle persone disabili che rappresentavano una zavorra da cui si doveva liberare. Questi costituivano un alto costo per lo stato tedesco e alla fine farà proprio una propaganda apposita per eliminarli. Di questa sua intenzione si parlava nei cinema, nelle scuole,ecc…Non furono i soli ad essere eliminati nei campi di sterminio, ma anche i disabili, gli oppositori, gli omosessuali. Chi appoggiava Hitler? Hitler era sostenuto da industriali ed ex combattenti, oltre a tutti i suoi gerarchi. Lui soffriva di problemi legati alla psiche, ma era dotato di capacità sovraumane e per anni studiò come fare a portare a livelli più elevati una nazione intera. I tedeschi erano convinti che tutto quello che faceva Hitler era giusto e capirono i suoi errori solo alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando furono mandati in guerra i ragazzi di quattordici anni. Hitler aveva creato una perfetta macchina di sterminio, alla base della quale c’era la Soluzione Finale. L’ incendio del Reichstag, sede del Parlamento tedesco, del 1933 è considerato il momento cruciale dell’affermazione del Nazismo, seguito dal rogo dei libri che non erano graditi al regime e dall’esilio di molti intellettuali,fino ad arrivare alle leggi di Norimberga del 1935 che consentivano la repressione del popolo ebreo. Esse privarono gli ebrei della cittadinanza tedesca e impedirono loro di sposarsi con cittadini di razza ariana e di esercitare alcune professioni e diverse attività economiche. Tra i tre dittatori (Mussolini, Stalin e Hitler)quest’ultimo era quello che esercitato più timore e che nello stesso tempo era riuscito a portare dalla sua parte un’intera popolazione. Il discorso con cui si insediò nel Parlamento fece capire a tutti cosa voleva ottenere dalla Germania. La notte tra l’8 e il 9 novembre del 1938 culminò in una serie di violenze contro gli ebrei:vetrine di negozi, sinagoghe, case private furono incendiate e distrutte e per questo fu chiamata la “Notte dei cristalli”. Hitler aveva in mente un conflitto mondiale e si avvalse della propaganda sfruttando il cinema e i mezzi di comunicazione. Le ragazze oltre ad essere impegnate come madri di famiglia, dovevano essere in grado di affrontare tutte le difficoltà. Una forte attenzione era rivolta all’ istruzione per inculcare sin da piccoli i principi del Nazismo. La propaganda veniva fatta in maniera subdola,facendo emergere i valori positivi della Grande Germania.Durante le olimpiadi del ’36 vennero esclusi gli atleti di colore. Hitler in pochi anni riuscì a creare uno Stato forte, dotato di un’aviazione potentissima. Come si arriva alla Seconda Guerra Mondiale? Mussolini era impegnato con l’Italia nell’ impresa di Abissinia e voleva conquistare tutto il Corno d’ Africa,dopo avere conquistato l’Eritrea. Ad un certo punto Hitler decise di allearsi con il duce che già ventilava questa possibilità. Nel 1936 importante fu la creazione dell’Asse Roma-Berlino-Tokyo. Si stava quindi formando un collegamento fra tre paesi totalitari e aggressivi. Mussolini e Hitler avevano l’obiettivo comune di combattere il Comunismo, che rappresentava un grosso pericolo per entrambi. Quando Mussolini diventò alleato di Hitler, fu costretto ad accettare una condizione:nel 1938 furono firmate da Vittorio Emanuele III le leggi antiebraiche, improntate su un linguaggio simile a quello della politica della Germania nazista. Per esempio ci fu il divieto per gli ebrei di frequentare le scuole pubbliche e di avere degli incarichi politici nelle pubbliche amministrazioni.Non potevano svolgere neanche il servizio militare. Nacque in questo periodo la rivista ’Lavazza’ in cui venivano veicolate queste idee di inferiorità razziale. Lo Stato italiano divenne complice di questi soprusi,delle violenze e delle deportazioni nei campi di concentramento, da cui pochissimi fecero ritorno e dove finirono anche molti intellettuali,tra cui emerge il nome di Primo Levi, deportato ad Auschwitz. Come reagirono le altre nazioni a tutto questo? La Spagna aveva già la sua dittatura con Francisco Franco, Francia e Gran Bretagna inizialmente non credevano che Hitler potesse essere un problema per l’Europa e pensarono di non intervenire. Questo consentì al dittatore di dilagare ed espandersi. Gli Stati Uniti, anche dopo la crisi del’29, si tenevano a debita distanza. Passo dopo passo però si arrivò alla guerra: da una parte c’era Mussolini che voleva far rivivere i fasti dell’Impero Romano, dall’ altra Hitler che aveva come obiettivo lo Spazio Vitale, occupando tutti questi paesi. Una delle zone che più gli faceva gola era quella del Mar Baltico, infatti l’espansione italiana si indirizzava versoiterritori del Mediterraneo, mentre quella tedesca verso Est, in particolare verso Danzica, già molto importante nel Medioevo, luogo strategico, perché molto vicina alla repubblica scandinava e alla Russia. Nel marzo 1938 Hitler giunse all’invasione e all’annessione dell’Austria alla Germania(Anschluss), perché era una nazione molto vicina al popolo tedesco per cultura, tradizioni e storia e successivamente rivendicò la zona dei Sudeti, abitata da una forte minoranza tedesca. Egli giustificò le annessioni perché voleva riunire in un unico Stato tutti i territori europei abitati da popolazioni di lingua tedesca. Continuò nel 1939 con l’occupazione di alcuni i territori della Cecoslovacchia, andando contro il Trattato di Versailles che aveva posto fine alla Prima Guerra Mondiale. Francia e Gran Bretagna non approvarono, ma non si opposero e restarono a guardare. Lo faranno solo una settimana dopo, quando ormai era troppo tardi.