1 Identità ed Equazioni Prof. Perugini 2 Indice – Introduzione – Identità – Equazione – Primo principio di equivalenza – Secondo principio di equivalenza – Risoluzione di una equazione – Discussione – Verifica – Applicazione delle equazioni 3 Cosa vedremo Uguaglianza tra espressioni algebriche di cui almeno una letterale Espressione algebrica: espressione matematica che presenta numeri sia positivi che negativi L’espressione algebrica nella quale alcuni numeri sono rappresentati da lettere viene definita espressione letterale espressione algebrica = espressione 1° membro 2° membro algebrica Almeno una delle due espressioni comprende anche lettere Esempi: 4x + 7 = 3 - x 3y = 2y +y 4 Perché le lettere? Se volessimo risolvere il seguente indovinello. Quale numero manca dove c’è il quadratino? –2=4 Il quadratino serve per indicare che lì ci va il numero mancante che permette di rendere vera l’uguaglianza. In matematica, però, non si usano le caselle vuote ma le lettere. (di solito la x ma anche la y o la z e altre lettere). Perché si usano le lettere? x–2=4 – Perché è più facile scrivere "x " che disegnare la casella vuota – Perché se ci sono più caselle vuote che rappresentano numeri differenti non potremmo indicarle con la stessa casella vuota e mentre si possono usare lettere diverse La lettera, in questo caso la x, significa "qui c’è un numero che ancora non sappiamo qual è". Questo numero sconosciuto e quindi la x prende il nome di INCOGNITA 5 Identità L’identità è una uguaglianza tra due espressioni algebriche, di cui almeno una letterale, sempre vera. L’uguaglianza non dipende dal valore assegnato alla lettera 3x = +x 2x 3· 1 = 2 · 1 +1 3· 2 = 2 · 2 +2 3· 3 = 2 · 3 3·+3 (-1) = 2 · (- x=1 x=2 x=3 x=-1 3=3 6=6 9=9 -3=-3 1) -1 Qualunque sia il valore della lettera x avremo sempre un’uguaglianza Le identità si usano per: - Esprimere delle proprietà o delle regole (a + b)2 = a2 + b2 + 2ab a+b=b+a (proprietà commutativa) (sviluppo di un quadrato) - Trasformare e/o semplificare le espressioni algebriche Perimetro rettangolo = b +b + h + h = 2b + 2h 6 L’identità è come una bilancia inizialmente in equilibrio sulla quale vengono poggiati, su entrambi i patti, lo stesso peso Se aggiungiamo lo stesso peso su entrambi i piatti della bilancia questa continuerà a rimanere in equilibrio indipendentemente dal peso presente nei sacchi 7 Equazione Un’equazione è una uguaglianza tra due espressioni algebriche, di cui almeno una letterale, verificata solo per particolari valori assegnati alle lettere presenti 3x = 2x +2 x = 1 x=2 x=3 x=-1 3· 1 = 2 · 1 +2 3· 2 = 2 · 2 +2 3· 3 = 2 · 3 3·+2 (-1) = 2 · (-1) 3≠4 6=6 9≠8 -3≠0 +2 Solo per un valore della lettera x l’uguaglianza risulta verificata Le equazioni si usano per: Esprimere in termini matematici regole, leggi, fenomeni, problemi, teorie, ecc., e sono delle condizioni che le variabili in gioco devono soddisfare 8 Le lettere che compaiono si dicono incognite In una equazione si distinguono: Il primo membro Il secondo membro Un segno di uguaglianza che separa il primo ed il secondo membro incognita segno di uguaglianza x + 2 == 6 1° membro 2° membro 9 Un’equazione si può rappresentare con una bilancia a due bracci inizialmente equilibrio sui cui piatti vengono posti pesi differenti (nel nostro caso mele ed un sacco da 1 kg) 1 kg Ci sarà solo un unico e solo valore del numero di mele che riporterà in equilibrio le braccia della bilancia- 10 In una equazione non tutti i valori numerici dell’incognita rendono vera l’uguaglianza. Per un valore l’uguaglianza è vera (il primo membro è uguale, ha lo stesso valore numerico, del secondo membro) per altri l’uguaglianza non è vera (come prima solo un determinato numero di mele riportava in equilibrio i piatti). x=1→1+2≠6 x=2→2+2≠6 Esempio X+2=6 x=3→3+2≠6 x = 4 → 4 + 2 = 6 L’uguaglianza è VERA x=5→2+2≠6 Il valore numerico che rende vera l’uguaglianza si dice soluzione La soluzione dell’equazione X+2=6 X=4 è 11 Due equazioni si definiscono equivalenti quando hanno la stessa soluzione soluzione dimostrazione 4x – 3 = 9 X=3 4· 3 – 3 = 9 12 – 3 = 9 9=9 3x – 2 = 7 X=3 3· 3 – 2 = 7 9– 2 = 7 7=7 l’uguaglianza è soddisfatta Da questa considerazione derivano due principi fondamentali per la risoluzione delle equazioni. 12 Primo principio di equivalenza Primo caso – Bilance alle quali si aggiungono gli stessi pesi su entrambi i piatti Si aggiungono 5 mele 8 mele 1 sacco + 2 mele 13 mele Se si aggiunge un peso ad uno dei due piatti per mantenere l’equilibrio si deve aggiungere un peso uguale anche sull’altro 1 sacco + 7 mele piatto Secondo caso – Bilance alle quali si sottraggono gli stessi pesi su entrambi i pi Si tolgono 2 mele 8 mele 1 sacco + 2 mele 6 mele 1 sacco Se si sottrae un peso ad uno dei due piatti, per mantenere l’equilibrio si deve sottrarre un peso uguale anche sull’altro piatto Addizionando o sottraendo a entrambi i membri di una equazione la stessa quantità (cioè lo stesso numero) si ottiene una equazione equivalente a quella di partenza cioè un’equazione che ha la stessa soluzione, lo stesso valore dell’incognita x 14 Secondo principio di equivalenz Primo caso – Bilance alle quali si moltiplicano i pesi su entrambi i piatti Si raddoppia 8 mele 1 sacco + 2 mele Se si moltiplica un peso ad uno dei due piatti per mantenere l’equilibrio si deve moltiplicare per lo stesso valore il peso 16 mele 2 sacco + 4 mele presente anche sull’altro piatto Secondo caso – Bilance alle quali si dividono i pesi su entrambi i piatti Se si divide un peso ad uno dei due piatti per mantenere l’equilibrio si deve dividere per lo stesso valore il peso presente anche sull’altro 8 mele 1 sacco + 2 mele 4 mele ½ sacco e 1 mela piatto Moltiplicando o dividendo entrambi i membri di una equazione per la stessa quantità (cioè per lo stesso numero) si ottiene una equazione equivalente a quella di partenza cioè un’equazione che ha la stessa soluzione, lo stesso valore dell’incognita x Si dimezza 15 Risoluzione di una equazione Scopo della risoluzione di una equazione è determinare il valore della lettera affinché l’uguaglianza risulti vera Grazie al primo e al secondo principio di equivalenza si lavora sull’equazione fino a ridurla in forma normale: Forma normale: rappresenta l’equazione più semplice nella Coefficiente della x Termine noto ax = b quale sono presenti un solo termine al primo membro (di solito quello con la x) ed un solo termine al secondo Esempi: 6x = 12 membro (di solito quello senza la x) Questo tipo di equazione è quella più semplice perché sono presenti solo due termini, uno a destra e uno a sinistra del segno dell’uguale, inoltre è anche quella più facile da risolvere. 16 Vediamo come si arriva alla forma normale. Si applicano il primo ed il secondo principio di equivalenza Esempio 4x – 2 = 3x + 6 4x – 2 + 2 = 3x + 6 + 2 Regola del trasporto I termini è come se si potessero 4x – 2 + 2 = 3x + 6 + 2 4x – 3x = 3x – 3x + 6 + spostare da un membro all’atro cambiando di segno 4x – 3x = 3x – 3x + 6 + 2 (applicazione del primo principio di equivalenza) X=8 Cambiamento dei segni Si possono cambiare tutti i segni (applicazione del secondo principio di equivalenza) – 6x = 12 6x = – 12 x = -- 2 Eliminazione dei denominatori 2 𝑥 = 4 3 6 Si possono eliminare alcuni o tutti i denominatori presenti 2 (6) 2 𝑥 = 4 (6) (applicazione del secondo 3 6 principio di equivalenza) – 6x · (– 1) = 12 · (– 1) 2 4 (6) · 3 𝑥 = 6 · (6) 17 ESEMPIO: come si risolve una equazione 5 3 7 𝑥+ = 8 4 2 Si riducono tutti i termini allo stesso denominatore (si trova il mcd: minimo comun denominatore) 5 6 28 8 𝑥+ 8 = 8 Si eliminano i denominatori (applicando il secondo principio di equivalenza) 8 · 5 8 6 8 𝑥+ 8 · = 24 8 · 8 · Si spostano i termini da un membro all’altro (applicando il primo principio di equivalenza) per avere al primo membro tutti i termini con la x e al secondo membro tutti i termini senza la x 5 x = 24 – 6 Si sommano i termini simili in entrambi i membri così da avere un solo termine sia a destra che a sinistra dell’uguale 5 x = 18 Si divide il termine noto per il coefficiente della x (secondo principio di 18 equivalenza) x= 5 18 Discussione di una equazione Equazione determinata a≠0 Ha una sola soluzione 8 b 𝑥 = x= 9x = 8 a 9 Attenzione! anche se b = 0 in questa caso è determina 5x = 0 x = 0 0 è una soluzione ax = b b=0 Equazione indeterminata Ha infinite soluzioni 0x = 0 Qualsiasi numero moltiplicato per 0 da come risultato 0 a=0 b≠0 Equazione impossibile Non ha soluzioni reali (cioè per quello che possiamo sapere noi) 0x = 4 Nessun numero moltiplicato per 0 da un numero diverso da 0 19 Verifica di una equazione Per verificare, se una equazione è stata risolta correttamente, e quindi per controllare se la soluzione è corretta si procede nel seguente modo. Esempio 6x – 4 = 5 + 3 x 6x – 3x = 5 + 4 3x = 9 x=3 Verifica 6· 3 – 4 = 5 + 3 · 3 18 – 4 = 5 + 9 14 = 14 Nel testo di partenza dell’equazione si sostituisce la x con il valore ottenuto, con la soluzione. Se dopo la sostituzione della x con la soluzione trovata e dopo aver svolto tutte le operazioni presenti nei due membri si ottiene che l’uguaglianza è verificata, e quindi ciò che sta a destra dell’uguale è identico a ciò che sta a sinistra, allora il valore della x trovato è corretto. Attenzione! I numeri che si otterranno alla fine della verifica non devono essere gli stessi della soluzione ma devono invece essere uguali 20 Applicazione delle equazioni Un problema reale Sofia ha comprato online 3 cover per il suo telefono. Il costo della spedizione è stato di €9 e il costo totale di €45. Quanto è costata ciascuna cover? Chiamiamo con x il costo di una cover e traduciamo il problema in linguaggio matematico: 3 volte x più € 9 + uguale a € 45 3 x + 9 = 45 21 Un problema reale 3 x + 9 = 45 Inizio: 3x + 9 = 45 Sottrarre 9 da ambo le parti: 3x + 9 – 9 = 45 – 9 Semplificare: 3x = 36 Dividere per 3 ambo le parti: 3x : 3 = 36 : 3 Semplificare: X = 12 22 Applicazione delle equazioni “Pensa un numero, aggiungi 5 e moltiplica il risultato per 2. X X+5 2 · (X + 5) Che numero hai ottenuto?” “Ho ottenuto 30” 2 · (X + 5) = 30 2 · X + 2 · 5 = 30 2 X + 10 = 30 2 X = 20 “Allora il numero che hai pensato è 10” X = 10 23 Applicazione delle equazioni 24 25 Mappa concettuale 26 Fine