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PENSIERO CONVERGENTE E DIVERGENTE

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PENSIERO CONVERGENTE
E DIVERGENTE
Se disponessi di un mattone e una penna, cose ne faresti? O con una
spazzolino da denti e un bastone cosa inventeresti? Queste sono
domande che incentivano il pensiero divergente, ma che cos’è questo
pensiero divergente. Il pensiero divergente (o divergenza) è la capacità
di produrre una serie di possibili soluzioni alternative a una data
questione, in particolare un problema che non preveda un'unica
soluzione corretta. Esso è strettamente correlato al pensiero creativo,
all'atto creativo e alla creatività in generale nel pensiero invergente c'è
la risoluzione di un problema senza avere , invece alternative, cioè con
una sola soluzione. Tantissimi anni fa un mercante inglese si trovò
fortemente indebitato con un usuraio che gli fece un giorno una
curiosa proposta. L’usuraio avrebbe messo in una borsa vuota due
sassolini: uno bianco e uno nero, e la figlia del mercante avrebbe
dovuto estrarne uno. Se fosse uscito quello bianco egli avrebbe estinto
il debito, se invece fosse uscito quello nero avrebbe ottenuto la mano
della ragazza ed avrebbe comunque condonato il debito. Se non avesse
accettato alcuna delle due soluzioni, l’usuraio avrebbe denunciato il
mercante (erano tempi in cui un insolvente poteva finire in prigione).
Il mercante con riluttanza accettò. Si trovarono così tutti e tre in un
vialetto di ghiaia nel giardino del mercante. L’usuraio si chinò allora
in terra e prese due sassolini ma furbescamente entrambi dello stesso
colore: il nero. La ragazza, che si era tuttavia accorta dell’inganno,
dopo essere stata invitata dall’usuraio ad estrarre un sassolino, riuscì
con una soluzione creativa a risolvere il suo problema. Questo è un
esempio di pensiero divergente ma ora passiamo al pensiero
convergente.
Il pensiero convergente segue un percorso logico di tipo lineare e
consequenziale ed è ottimo per tutti quei ragionamenti procedurali
mediante i quali attuiamo strategie di soluzione note e consolidate per
affrontare criticità che già conosciamo. Pensate alla preparazione di un
piatto: potreste seguire pedissequamente la ricetta originale applicando
alla lettera tutti i passi specificati in modo ordinato sapendo che, così
facendo, otterrete un buon risultato.
Può darsi che non sia la prima volta che seguite questa ricetta e che i
passaggi che la compongono siano ormai per voi garanzia di successo!
Ma cosa accade se ad esempio vi accorgete di non avere alcuni
ingredienti?
Be' il pensiero convergente giungerebbe alla resa facendovi concludere
che semplicemente non avete modo di preparare la cena per quella
sera, ma, fortunatamente, il vostro emisfero destro potrebbe attivarsi,
sentirsi piacevolmente sollecitato, forse anche un po’incuriosito,dalla
situazione insolita e farvi aprire lo sportello del frigo.
Può darsi che vi venga in mente un nuovo accostamento, che alcuni
sapori possano essere sostituiti da altri e che, a conti fatti, la vostra
ricetta “rivisitata” si riveli un successone!
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