Le origini della civiltà greca L’Egeo tra Minoici e Micenei La civiltà egeo-cretese o minoica (2300-1400 a.C.) fu la prima civiltà avanzata del continente europeo Fu il tramite della cultura del Vicino Oriente e dell’Egitto in occidente Principe dei gigli, Cnosso (1550 a.C.) Si definisce micenea la civiltà degli Achei (19001200 a.C.), che ebbe a Micene il suo centro più significativo Carro da guerra, Pilo (1350 a.C.) Gli Achei si sostituirono ai Cretesi nel dominio dell’Egeo Le origini della civiltà cretese Nell’Età del bronzo l’isola di Creta fu la culla della prima civiltà europea Creta si trova al centro dell’Egeo e occupa una superficie di 8336 km2 I primi insediamenti risalgono al Neolitico (6000 a.C.) Dame in blu, Cnosso (1525-1450 a.C.) I contatti con il Vicino Oriente stimolarono lo sviluppo di una civiltà autonoma (2300 a.C.) I Cretesi erano di stirpe anatolica ma produssero una cultura dai tratti fortemente originali Le fasi della storia cretese Nella storia di Creta sono distinguibili tre fasi segnate da violenti cataclismi: Antico minoico (2300-1700 a.C.) Costruzione dei primi palazzi Medio minoico (1700-1400 a.C.) Apogeo della civiltà minoica Tardo minoico (1400-1200 a.C.) Dominazione micenea Grecia Ceramica Stoffe Ceramica Anatolia Stagno Spagna Cnosso Haghìa Triada Festo Siti dei palazzi Ceramica Stoffe Santuari montani Italia Grotte sacre Olio Vino Egitto Mallia Rame Cipro Avorio Ceramica Olio Stoffe La struttura politica a Creta La civiltà cretese è una civiltà urbana ben organizzata e pacifica I grandi palazzi di Cnosso, Festo, Haghia Triada e Mallia sono i centri direttivi delle attività economiche e di culto Città del Vicino Oriente Cinte murarie imponenti Palazzi monumentali Città minoiche Assenza di mura cittadine Palazzi come centri amministrativi Palazzo di Cnosso (ricostruzione) I palazzi erano vere cittadelle con magazzini, laboratori e archivi L’impero marittimo di Creta Esportazione olio legname lana oreficeria ceramiche Miglioramento delle tecniche di navigazione (chiglia, doppio timone) Posizione geografica Talassocrazia Parata della flotta, affresco in una villa presso Thera (1600 a.C.) La Lineare A Alle tre fasi della civiltà minoica corrispondono tipi di scrittura diversi: Geroglifica Lineare A Lineare B Si dice lineare un sistema di scrittura che adopera segni a sviluppo lineare non riconducibili a ideogrammi Ogni segno corrisponde a una sillaba, come nel giapponese moderno La Lineare A è la scrittura ufficiale dei documenti minoici; è tuttora indecifrata La dea madre I riti religiosi a Creta erano incentrati sulla fertilità e venivano praticati all’aperto La divinità principale era la Grande Madre, una dea della fecondità raffigurata come una donna dai fianchi e dal seno abbondanti Dea dei serpenti, Cnosso Particolare dell’affresco della Casa delle dame, Thera Al culto della dea madre corrispondeva la rilevanza della donna nella società minoica L’enigma del disco di Festo Il disco di Festo fu rinvenuto nel 1908 dall’italiano Luigi Pernier È un disco di terracotta ricoperto su entrambi i lati da 204 simboli Risale al 1700 a.C.: funzione e significato sono ignoti I segni sono stati impressi con degli stampi quando l’argilla era ancora fresca, con una tecnica raffrontabile a quella dei caratteri di stampa mobili Creta nel mito: Minosse e Atlantide La storia di Creta è ricostruibile solo attraverso l’archeologia, ma i miti greci riflettono il passato glorioso della civiltà minoica Teseo e il Minotauro Dominazione minoica dell’Egeo e successivo declino Testa di toro, Cnosso (1500 a.C.) Minosse e i fratelli, che si contendono il regno di Creta Centralizzazione imposta da Cnosso Il mito della fine di Atlantide, narrato dal filosofo greco Platone, potrebbe aver tratto ispirazione dall’eruzione del vulcano di Thera La fine della civiltà minoica Nel 1500 a.C. la terribile eruzione del vulcano di Thera (l’attuale Santorini) contribuì al collasso della civiltà minoica Terremoti e maremoti Distruzione della flotta Fine del dominio marittimo Intorno al 1450 a.C. i Micenei si impadronirono dell’isola Resti di Akrotiri, Thera I Micenei: guerrieri e pastori Intorno al 2000 a.C. la Grecia continentale fu occupata da invasori indoeuropei noti ai Greci dei secoli successivi come Achei Tribù di pastori nomadi e guerrieri Contatti con gli indigeni Influenza minoica Sviluppo di un sistema di regni-città con al centro Micene La cultura micenea fiorì nell’Argolide, ad Argo, Pilo, Tirinto e Sparta, e si diffuse successivamente in Attica e in Beozia Scena di caccia, Tirinto (1250 a.C.) La guerra di Troia A partire dal 1400 a.C. i Micenei si sostituirono ai Cretesi nel dominio del Mediterraneo orientale L’episodio più celebre dell’espansione micenea è la conquista della città di Troia nel 1250 a.C., per il controllo dello stretto dei Dardanelli Lo scontro è al centro dell’elaborazione poetica dell’Iliade Rhythón, Micene (XVI sec. a.C.) Il re di Micene era così influente da essere indicato nei documenti hittiti come Gran Re, lo stesso titolo riservato ai sovrani babilonesi ed egiziani La società micenea La società micenea era una società guerriera fortemente gerarchizzata Al vertice si trovava il sovrano (wánax): seguivano il lawagétas, il capo del láwos (l’aristocrazia guerriera), e i sacerdoti Il sovrano svolgeva le funzioni religiose più elevate in qualità di resacerdote e controllava tutte le attività economiche Il centro del palazzo era il mégaron, la sala del trono con il focolare al centro Le terre erano affidate in gestione collettiva ai contadini, che vivevano nei dámoi, le comunità di villaggio Porta dei leoni, Micene (XIV sec. a.C) La Lineare B I Micenei utilizzarono un sistema di scrittura sillabico derivato dalla Lineare A: la Lineare B Questa scrittura fu decifrata nel 1952 da Michael Ventris e John Chadwick, che vi riconobbero una forma di greco arcaico Oinochoe del Dypilon, con la più antica attestazione di greco alfabetico (740 a.C.) Legata alla burocrazia di palazzo, la scrittura scomparve nel XII sec. a.C. in seguito al declino dei regni micenei Fu reintrodotta agli inizi dell’VIII sec. a.C. La scoperta di Troia e Micene Seguendo le descrizioni dell’Iliade e dell’Odissea un archeologo dilettante, Heinrich Schliemann, intraprese nel 1871 gli scavi a Hissarlik, sullo stretto dei Dardanelli, alla ricerca di Troia I ritrovamenti confermarono la sua intuizione: nel 1873 ritenne di aver portato alla luce Troia e il tesoro di Priamo In realtà lo strato scavato da Schliemann era molto più antico della Troia omerica La moglie di Schliemann, con indosso i gioielli del tesoro di Priamo. Nel 1876 Schliemann si spostò in Grecia alla ricerca di Micene Maschera di Agamennone (XVI sec. a.C.) Il crollo dei regni micenei La civiltà micenea crollò all’apice del suo fulgore intorno al 1200.a.C. a causa di mutamenti climatici o di invasioni straniere Seguì un’epoca di sostanziale regresso: il Medioevo ellenico (XII-IX sec. a.C.) La fine dei palazzi determinò l’impoverimento della produzione artistica la rarefazione dei traffici E. Dodwell, Il tesoro di Atreo (1834) la scomparsa della scrittura La prima colonizzazione La decadenza dei regni micenei fu accompagnata da movimenti di popoli che, per i diversi dialetti greci parlati, si distinguono in Dori, nel Peloponneso Ioni, in Attica, Eubea e Asia Minore Eoli, in Beozia Inizia in Grecia l’Età del ferro Prima colonizzazione L’invasione dorica provocò a sua volta un movimento migratorio di comunità micenee in Anatolia La “civiltà della vergogna” I poemi omerici riflettono gli anacronismi e la stratificazione tipici della trasmissione orale, ma nel complesso forniscono un’immagine del Medioevo ellenico L’Iliade rappresenta più fedelmente la civiltà micenea all’apice della sua potenza “Civiltà della vergogna” Il modello sociale dominante era ispirato a una morale aristocratica competitiva basata sull’onore e sul timore del giudizio collettivo: al disprezzo pubblico era ritenuta preferibile la morte Nell’Odissea sono più forti gli echi dei cambiamenti avvenuti tra il IX e l’VIII sec. a.C. Il potere del sovrano (basiléus) si riduce progressivamente a vantaggio delle grandi famiglie aristocratiche Eroe con Centauro (VIII sec. a.C.) Uomini e dei Il tratto distintivo della religione omerica è l’antropomorfismo: gli dei sono in tutto simili agli uomini tranne che per la potenza e l’immortalità I rapporti tra uomini e dei sono regolati sull’offerta di sacrifici Non esistono caste sacerdotali né libri sacri L’anima (psyché) è il doppio “sbiadito” del corpo Triade apollinea, Drero (VIII sec. a.C.) Modello di tempio, Argo (700 a.C.) Dal mito di Europa all’Europa di oggi Il mito racconta Il mito ci dice Europa, figlia del re dei Fenici, fu rapita da Zeus sotto forma di toro e trasportata a Creta Un movimento di popoli da Oriente a Occidente stimolò il sorgere delle prime culture europee Fino al XX secolo l’Europa è stata un’espressione geografica e culturale Per secoli il continente europeo è stato teatro di conflitti sanguinosi Unione Europea Unione di Stati (oggi 28) in grado di bandire la guerra dal continente 1951: CECA 1957: CEE 2002: Euro F. Boucher, Il ratto di Europa (1732)