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PAROLE italiane derivate dal greco, arabo, longobardo, franco

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ITALIA OSTROGOTA
<
489-554
d.C. ITALIA BIZANTINA
<
554-568
d.C.
Termini greco/bizantini entrati nel lessico italiano:
(galea, gondola, molo),
nomi di piante (anguria, basilico, indivia),
vocaboli che riguardano il commercio (bambagia, paragone),
la casa (androne, lastrico),
la vita militare e l ’amministrazione (duca).
Gli Arabi occuparono per secoli la Sicilia (dal IX al XI secolo), da dove furono espulsi poi dai
Normanni. A differenza dei Germani non si fusero mai con le popolazioni locali. Dall’arabo (arabismi)
provengono nomi di varie piante e di prodotti (arancia, limone, carciofo, melanzana, spinaci,
zafferano, zucchero, cotone), vocaboli relativi al commercio (dogana, magazzino, tariffa) e alla
navigazione (arsenale, libeccio, scirocco), all’industria e alle tecniche (talco, elisir), alla terminologia
scientifica (algebra, algoritmo, zero, almanacco), al gioco degli scacchi (alfiere, scacco matto) e
alcune parole comuni (azzurro, tazza). Nel XVI secolo passarono in italiano, attraverso il turco, parole
arabe e persiane (alcool, caffè, sorbetto, divano, chiosco). Nell’età moderna sono passati i vocaboli
riguardanti il Medio Oriente spesso ripetuti dai giornali (ayatollah, jihad, sharia, talebano).
PAROLE ITALIANE DERIVANTI DAL LONGOBARDO
a] aggrappare (anagrif) a iosa, dal toscano "a chiosa" (kiósa, scelta) antico sassone kiosan, scegliere
albergo (haribairgo, ostello, riparo per l'esercito) anca (hanka) arnesi (īsarnazzasi, ferramenta,
attrezzi di ferro) da īsarn, ferro arraffare (raffōn, raccogliere, strappare) attaccare (dal gotico stakkon,
stakka, inserito, infilato, appiccicato) azzannare (zann, dente)
[b] balcone (balko, trave) baldo (bald, abile, coraggioso) banca (banka, panca) bando (bando,
festone, insegna tessile, banner) bara (bāra, lettiga) benda (binta) birra (bior) bisticciare (biskīzan,
discutere) bisticcio (biskiz, discussione) brancolare (branka, ramo d'albero) figurato quando si agitano
le braccia procedendo a tastoni nel buio bricco [toscano] (brikko) recipiente di legno per il latte
brocco (brokko, bacchetto di legno) cosa o persona che vale poco bruschetta [toscano] (brusk, arbusto
spinoso usato per strofinare) fetta di pane arrostito preparata strofinandoci uno spicchio d'aglio e
condita con olio novo. burrone (boro, buco, fossa, voragine), veronese, parmigiano boròn (spina della
botte), cremonese bourella (fossetta nella guancia) bussare (bauzzan, bussare)
[c] crampo (krampf, spasmo, convulsione) crusca (krūska, buccia di grano) dal gotico krūska
[d] distaccare (stakka, stakkon, impilato, assemblato, inserito) + prefisso dis- = separare, tedesco
moderno stecken, inglese stick, dallo stesso etimo anche attaccare
[e] elmo (helm, copricapo in ferro) elsa (helza, tenere in pugno) impugnatura della spada
[f] fante (fantho, guerriero a piedi) fazzoletto (fazzo, ritaglio di stoffa, toppa) fèdera [toscano] (federa,
cuscino di piume) fiasca (flasca) figo (fagar, bello, attraente, brillante) fischio, fischiare (fiscla,
fischio) svedese vissla, in una vecchia glossa longobarda leggesi "fistula vulgo fiscla dicitur" flaccido
(flap, appassito, raggrinzito) fuffa [toscano] (flūfa, laniccio) si dice di chiacchiere inutili prive di
fondamento, si noti la somiglianza con l'inglese fluff
[g] già (figurato affermativo, avverbio di tempo) (gotico swa, così è, lituano jau, spagnolo ya, tedesco
ja) graffiare (krapfo, graffio) graffio [toscano] (krapfo, graffio) gruccia [toscano] (krukkja, stampella)
guardare (warda, guardia) guardia (warda) guerra (werra) guisa (wīsa, modo) dal gotico weisa,
antico sassone wīsa, tedesco moderno weise gufo (hūwo)
[i] intrappolare (trappa, trappola)
[l] léna [toscano] [romagnolo] sf; Forza, quella specie di forza che vale a reggere la fatica sostenere, antico sassone hlena lesto (list, agile, intelligente) liso [toscano] (slīz, usurato) dallo stesso
termine il lombardo sliss lucchetto (lok, serratura) lucciconi [toscano] (luhhilōn, lacrimare) quando si
formano grosse lacrime sugli occhi lungo (lang, lungo)
[m] magone [toscano] (mago, stomaco) "avere i'magone", forte preoccupazione che opprime lo
stomaco magro, maghero [toscano] (proto-germanico magraz, magro) vedi onomastica germanica
cognome Mager e fiorentino Magherini, old norse magr, antico alto tedesco magaren malta (malta)
marchio (marka, segno di confine, proprietà) marroni (marh, cavallo) castagne, alimento stimolante
per cavalli melma [toscano] (melma) milza (milzi) morto (morth, omicidio)
[n] nappa (nappja, naso pronunciato) naso (nasa) nassa (nassa, rete per i pesci) finire nella nassa, in
trappola, situazione personale difficile da risolvere nocca (knohha, osso, giuntura) dal protogermanico knuck=osso, antico norvegese knùi=osso
[p] palco (balko, trave) palla (balla) fin dal proto-germanico balla, ballōn, antico alto tedesco balla
panca [toscano] (banka) pèrsico (parsik) piluccare (plukken) pizza (bizza, boccone) pizzicare (spizzen,
appuntire, affilare) pozza (puzzja, fontana) pozzanghera (puzzja, fontana)
[r] racconto, raccontare (rahhōn) razza (got. razda, lingua) nei popoli germanici il concetto di unità
era legato all'identità linguistica ricco (rīhhi, potente) riga (rīga) risparmiare (sparōn, risparmiare)
russare (hrūzzan, rūzzan, russare)
[s] sega (sega) sbeccare [toscano] (brehhan, rompere) scafo (skaf, piccola barca) alto tedesco antico
skaf scaffale (skafa) scaglia (skalja, dal gotico skalja) guscio protettivo, le scaglie del pesce, tegole
scandalo (skanta, vergogna, forte imbarazzo, dal gotico skandaz) scarpa (scarp, acuto, a punta, dal
gotico skairpan, affilare) scheggia (dal germanico skekkjan, antico norvegese e antico frisone skikka)
velocemente, subito, saltare, schizzare, rapido movimento da cui il toscano stecciare (andare veloce)
scherzare (skërzōn) schiacciare (klakjan) battere, rompere e frangere cose che hanno il guscio, antico
alto tedesco kleken. La s iniziale è dovuta ad un indurimento eufonico. schiena (skëna) schiuma
(skūma) scricchio [toscano] (skrikkjo) suono acuto di di cosa che sta per rompersi scricchiolare
[toscano] (skrikkjan) suono acuto di di cosa che sta per rompersi scroscio (gatrausjo) scuro (skūr)
sicario (skarrjo, messaggero) sfilza, (filz, tipo di cucitura per prendere più cose insieme) sfottò,
(spottōn, deridere) sgozzare (skiozzan, uccidere) sgraffignare, far griffe [toscano] (grīfan, prendere,
afferrare, arraffare) sgualcire (walkjan, pressare, sodare, mettere in forma) sguattero (wahtāri,
guardia) sléppa [toscano] (sleipha, scivolo per la legna) lunga fetta di pane toscano slitta (slit)
spaccare (spahhan, spaccare, dividere) spanna (spanna, larghezza della mano, spanna) spione
(spehōn, spiare) spranga (spanga, sbarra di ferro) sprangare (spanga, chiudere la porta con una
sbarra di ferro) spruzzare (spruzzjan, spruzzare) squillare (skilla, campana) staffa (staffo) stalla (stal
dal gotico stalla) stecco, stecca (stek, palo) stinco (skinkan) stormo (sturm, tempesta) stracchino
(strak, stanco) dal toscano stracco, lombardo stracch formaggio a pasta molle che si produce in
lombardia e toscana, il nome deriva dal fatto che le mucche quando tornavano dall'alpeggio erano
stracche cioé stanche e facevano poco latte. Con questo latte i contadini producevano lo stracchino.
stracco [toscano] (strak, stanco) da strakken, stirarsi, allungarsi, lombardo stracch stringa (stranga,
corda, cinghia) stucco (stuhhi)
[t] tappo (tappon, tappare) tònfo [toscano] (tumpf, rumore) tuffare (tauffjan, immergersi) trappola
(trappa, trappola) trincare (trinkan, bere, sbevazzare)
[u] urka! [esclamazione] (hulka, veloce nave da trasporto) dal germanico hulka, veloce nave da
trasporto, antico olandese hulke, antico inglese hulc, da cui deriva il nome dell'incredibile Hulk,
personaggio dei fumetti creato nel 1962 da Stan Lee e Jack Kirby per la Marvel.
[v] vanga (wanga)
[z] zaino (zainja, cesto di vimini che si portava a spalla) zanna (zann, dente) zattera (zattera) zeppa
[toscano] (zeppa, pieno, ripieno) zolla (zolla, massa compatta di terra) zuppa (supfa) brodo,
brodaglia, minestra zuppo (suppon) bagnato, mezzo
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