BRASILE
dal 18 febbraio al 4 marzo 2008
Gruppo Luca
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da
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BRASILE
Pensate a un cronista, inviato in Brasile con l'incarico di realizzare quello che
nelle redazioni si chiama un pezzo "di colore": non avrebbe che l'imbarazzo
della scelta. In tutti i sensi.
Già, perché in un paese universalmente riconosciuto come tra i più belli da vedere è logico che gli occhi abbiano molto da fare. E che quindi proprio i colori regalino un filo conduttore al viaggio, legati come sono ai mille aspetti che fanno
del Brasile una terra unica ma mai uguale a se stessa.
Il Brasile è il Paese in cui si fondono tutte le razze del mondo.
Forse è questo che lo rende uno tra i paesi più belli e affascinanti. Chiunque visita il Brasile si trova a proprio agio con la
gente, col Samba, con le città, con le "mulheres", con le discoteche, con i locali di musica, con il mare, con le churrascarias. E' normale immergersi nella vita notturna carioca, fermarsi tutto il giorno sulle spiagge, bere agua de coco, caipirinha, chop, gustare abacaxi, camarão.
Ma, attenti!!!.... quando risalirete sull'aereo, per il viaggio di ritorno, comincerà ad assalirvi la "saudade"...... "a saudade", altro non è che il mal di Brasile. Come il mal d' Africa, chi visita il Brasile generalmente, resta con la Sua nostalgia
per tanto tempo.
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Para conhecer o Brasil
Para conhecer o Brasil ...
Leve pouca bagagem,
Coloque na mala somente roupas leves e coloridas;
Deixe em casa casacos, sapatos caros e livros de
leitura você não vai ter tempo para isso.
Per conoscere il Brasile
Per conoscere il Brasile ...
Porta con te solo l’indispensabile,
Metti in valigia vestiti leggeri e colorati;
Lascia a casa cappotti, scarpe costose e libri di lettura – non
avrai tempo -.
Para conhecer o Brasil ...
Per conoscere il Brasile ...
É preciso deixar para trás muitos dos seus credos,
Dovrai abbandonare molte idee preconcette,
Há de se despojar de preconceitos, ignorância, obtusidade Dovrai lasciar perdere stereotipi, pregiudizi, ignoranza, ottusità
e de qualquer outra resistência psicológica ou cultural,
e qualunque altra resistenza psicologica o culturale,
E estar pronto a se surpreender.
Ed essere pronto a lasciarti sorprendere.
Para conhecer o Brasil ...
Abra bem os olhos e aguce todos os sentidos,
Pois tudo é exuberância.
Per conoscere il Brasile ...
Apri bene gli occhi e sveglia tutti i sensi,
Perché tutto è esuberanza.
Para conhecer o Brasil ...
Per conoscere il Brasile ...
Deixe-se embalar pela música: mistura de índio e afro
Lasciati cullare dalla musica: infuso d’indio e afro con condicom tempero europeu,
menti europei,
Mergulhe em suas águas cristalinas
Tuffati nelle sue acque cristalline
E deite-se preguiçosamente numa praia de areia branquin- E sdraiati con pigrizia su una spiaggia di sabbia bianchissima,
ha, à sombra de um coqueiro,
all’ombra di un albero da cocco, conosci le sue fazendas, grotConheça suas fazendas, grutas, lagoas, montanhas e
te, laghi, montagne e foreste.
florestas.
Para conhecer o Brasil ...
Fuja dos destinos preestabelecidos e de programas
para gringos,
Saia às ruas e faça amizade com o povo,
Freqüente os botecos, rodas-de-samba e gafieiras,
Esqueça as pizzas e espaguetes e abandone-se ao
prazer de um churrasco a rodízio, uma suculenta feijoada
ou deliciosas moquecas,
Saboreie uma cerveja estupidamente gelada ou aquela
caipirinha ligeiramente estonteante,
Admire suas lindas mulheres e suas crianças encantadoras, mas não as use como mercadoria;
Viva um romance, se pintar, mas não carregue essa pessoa para casa, como um simples souvenir.
E se acontecer de você se apaixonar ...
É tudo culpa dos trópicos, ou quem sabe, da ausência de
Eros em sua vida.
De qualquer maneira, você vai ficar contagiado e, com
certeza, nunca mais será o mesmo.
Para conhecer o Brasil ...
É preciso escancarar o coração
E deixar-se contaminar por uma imensa alegria de viver!
Marta Helena da Mata Almeida
Per conoscere il Brasile ...
Scappa dai destini prescelti e dai programmi per gringos,
Esci nelle strade e fai amicizia con la gente,
Frequenta i botecos, rodas-de-samba e gafieiras,
Dimentica le pizze e spaghetti e lasciati sedurre dal piacere di
un churrasco a rodízio, una saporita feijoada o deliziose moquecas,
Assapora una birra stupidamente ghiacciata o quella caipirinha leggermente inebriante,
Ammira le sue donne stupende e i suoi bambini deliziosi, ma
non usarli come mercanzie;
Vivi un romanzo, se capita, ma non pensare di portare a casa
questa persona come un semplice souvenir.
E, se per caso, capita di innamorarti ...
Sarà tutta colpa dei tropici, o chissà, della mancanza di Eros
nella tua vita.
Comunque vada, tornerai cambiato e non sarai mai più lo
stesso.
Per conoscere il Brasile ...
Devi aprire il tuo cuore
E lasciarti contagiare da un’immensa allegria di vivere!
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Informazioni
Nome completo:
Repubblica Federale del Brasile
Nome ufficiale:
República Federativa do Brasil
Lingua ufficiale:
Portoghese
Capitale:
Brasilia (2.016.497 ab./2000)
Politica
Governo:
Repubblica federale
Presidente:
Luiz Inácio Lula da Silva
Capo di governo:
Indipendenza:
dal Portogallo nel 1822
Ingresso all'ONU:
24 ottobre 1945 1
Area
Totale:
8.514.876 km²
Pos. nel mondo:
5°
% delle acque:
0,65 %
Popolazione
Totale:
184.101.109 ab. (2004)
Pos. nel mondo:
5°
Densità:
22 ab./km²
Geografia
Continente:
America del Sud
Fuso orario:
UTC da -2 a -5
Economia
Valuta:
Real
Energia:
Varie
TLD:
.br
Prefisso tel.:
+55
Sigla autom.:
BR
Inno nazionale:
Hino Nacional Brasileiro
Festa nazionale:
7 settembre
1
È uno dei 51 Stati che hanno dato vita all’ONU nel 1945.
Mercoledì 13 Febbraio 2008
1 Euro = 2.55224 Real brasiliano
1 Real brasiliano (BRL) = 0.39181 Euro (EUR)
Il cambio medio é stato 2.54430 / 2.55224 (vendita/acquisto)
Cambio stimato in base al rapporto di cambio con il dollaro USA.
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PROGRAMMA DI VIAGGIO
LUNEDI -18 FEBBRAIO
CAGLIARI / MALPENSA
Incontro dei partecipanti e partenza con bus GT per Cagliari. Disbrigo delle formalità d’imbarco e
partenza con il volo della Easy Jet per Malpensa delle ore 15.30.
Arrivo a Malpensa e trasferimento in hotel.
Cena e pernottamento.
MARTEDI -19 FEBBRAIO
ITALIA / BRASILE
Prima colazione e trasferimento in aeroporto. Partenza da Milano con volo TAM su Rio de Janeiro,
via Sao Paulo. Pasti a bordo.
Arrivo a Rio de Janeiro, incontro con la guida parlante italiano e trasferimento all’Hotel Astoria
Palace. Welcome drink e sistemazione nelle camere riservate.
MERCOLEDI - 20 FEBBRAIO
RIO DE JANEIRO
Prima colazione in hotel, mattinata a disposizione, pranzo in hotel .
Nel pomeriggio partenza per l’escursione con guida parlante italiano al Corcovado: in cima alla
famosa roccia alta 710 mt. si erge la grande statua del Cristo Redentore che sovrasta la città, raggiungibile con un trenino a cremagliera che attraversa la grande foresta urbana da Tjuca.
Rientro in hotel, cena.
GIOVEDI - 21 FEBBRAIO
RIO DE JANEIRO
Prima colazione in hotel, partenza con guida parlante italiano per la visita di citta’: centro antico,
cattedrale, sambodromo ed il famoso Stadio Maracana’.
Pranzo in hotel , pomeriggio a disposizione.
In serata, cena in churrascaria tipica e show al Plataforma.
VENERDI - 22 FEBBRAIO
RIO DE JANEIRO
Prima colazione in hotel, giornata interamente dedicata all’escursione alle Isole Tropicali con pranzo incluso.
Rientro in hotel in serata, cena in hotel e pernottamento .
SABATO - 23 FEBBRAIO
RIO DE JANEIRO /BELO HORIZONTE
Prima colazione in hotel, incontro con la guida e trasferimento in aeroporto, partenza per Belo Horizonte .
All’arrivo, incontro con la guida e trasferimento all’Hotel Liberty.
Sistemazione nelle camere riservate.
Cena e pernottamento .
DOMENICA - 24 FEBBRAIO
BELO HORIZONTE / SAO JOAO DEL REY
Dopo la prima colazione, incontro con la guida parlante italiano e partenza per il tour delle città
coloniali. Prima tappa Congonhas: a 72 km. a Belo Horizonte, città dal passato coloniale di cui è
rimasto lo straordinario gruppo statuario dei Profeti realizzato da Aleijadinho per la Basilica do Bom
Jeus de Matosinhos. Pranzo e proseguimento per Tiradentes: deliziosa cittadina che sorge ai piedi
delle montagne è cambiata pochissimo negli ultimi due secoli riuscendo a conservare quella magica atmosfera d’altri tempi. Visita della città e proseguimento per Sao del Rey a bordo della vecchia
locomotiva d’epoca “maria Fumaça. Arrivo a Sao Joao del Rey, sistemazione presso la Pousada do
Bispo (o similare), Cena e pernottamento.
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LUNEDI - 25 FEBBRAIO
SAO JOAO DEL REY / OURO PRETO
Dopo la prima colazione, partenza per Ouro Preto. All’arrivo, visita di questa bellissima cittadina
coloniale, perfettamente conservata, dichiarate patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Sistemazione alla Pousada Arcanjo . Visita della città, con pranzo in corso d’escursione.
Cena e pernottamento in Pousada.
MARTEDI - 26 FEBBRAIO
OURO PRETO / MANAUS
Prima colazione in pousada e mattinata libera. Primo pomeriggio trasferimento all’aeroporto di
Belo Horizonte partenza per Manaus (via Brasilia).
All’arrivo, incontro con la guida e trasferimento all’Hotel Tropical Manaus.
Sistemazione nelle camere riservate, pernottamento.
MERCOLEDI - 27 FEBBRAIO
MANAUS / AMAZZONIA
Prima colazione in hotel, mattina libera. Verso le ore 14.00 incontro con la guida e trasferimento
al Lodge Amazon Village. Welcome drink e sistemazione nelle camere riservate.
Servizio di pensione completa.
Nel giorno di arrivo verrà fatto un incontro per spiegare le attività e le escursioni in Amazzonia.
GIOVEDI - 28 FEBBRAIO
AMAZZONIA
Pensione completa presso il lodge.
Intera giornata dedicata ad escursioni nella foresta (inclusa uscita notturna per l’avvistamento dei
caimani).
VENERDI - 29 FEBBRAIO
MANAUS /SALVADOR
Dopo la prima colazione, trasferimento a Manaus e poi in aeroporto.
Partenza per Salvador,via Brasilia.
All’arrivo, trasferimento all’hotel Mercure e sistemazione nelle camere riservate. Pernottamento.
SABATO - 01 MARZO
SALVADOR
Dopo la prima colazione, partenza per la visita storica della città con guida parlante italiano.
Pranzo in corso di escursione.
Rientro in hotel, alcune ore di relax, nel tardo pomeriggio trasferimento per la cena in ristorante e
poi show al Teatro Santana .
DOMENICA - 02 MARZO
SALVADOR
Tempo a disposizione per attività balneari e relax, o per escursioni facoltative.
Pranzo e cena in hotel.
LUNEDI - 03 MARZO
SALVADOR BAHIA / ITALIA
Prima colazione in hotel, mattinata a disposizione per gli ultimi acquisti.
In tempo utile, trasferimento in aeroporto e partenza per l’Italia, via Sao Paulo.
MARTEDI - 04 MARZO
Arrivo in Italia in mattinata proseguimento con volo Volare Web per Alghero.
Trasferimento con bus GT per Oristano e Cagliari.
ITALIA
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dal 19 al 22 febbraio
(compreso)
Rio De Janeiro
Astoria Palace Hotel
Belo Horizonte
Liberty Palace Hotel
Sabato 23
febbraio
Liberty Palace Hotel è a comoda distanza da
tutto quello che Belo Horizonte ha da offrire, e si trova a solo 8 km (5 miglia) da dall'aeroporto internazionale di Belo Horizonte.
Ciascuna delle 94 camere di questo hotel a
4-stella mette a disposizione tutti i comfort e
le comodità di casa. Incluse in tutte le camere sono Asciugacapelli, Radiosveglia, Televisione , Aria condizionata, Camere non
fumatori.
24 e 25
febbraio
Sao Joao del Rey
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Manaus
Hotel Tropical
Martedi 26 febbraio
Manaus
27 e 28 febbraio
Salvador
hotel Mercure
29 febbraio
1 e 2 marzo
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P
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er molti il Brasile vuol dire Rjo de Janeiro. Alcuni vi soggiornano solo per pochissimi giorni, spesso nel periodo di Carnevale che certamente con le sue feste di musica e colori rappresenta un’occasione speciale per visitare il paese.
Del resto la città è un vortice brulicante di energia, in continuo movimento dai grattacieli
del centro alle spiagge incantevoli del litorali. Rjo de Janeiro sembra non dormire mai e la
vita notturna è intensa e coinvolgente.
Ma altrettanto bella e caratteristica è Salvador, considerata la Roma nera per
la sua cultura africana da visitare a ritmo di samba!
Ma l’altra faccia del Brasile si sviluppa fuori dai centri urbani…nella fitta vegetazione della Foresta Amazzonica, nelle sorprendenti cascate di Iguacu…per chi ricerca
l’avventura!
Ma ricordate che prima di tutto
il Brasile è nei sorrisi della
gente del posto: lasciatevi
coinvolgere e conoscerete il
Paese oltre i luoghi comuni,
oltre i fenomeni del calcio e
nella stravaganza del carnevale! Vi affascinerà!
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dal 19 al 22
febbraio
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IL BRASILE PER IL SUO CLIMA, PER LE SPIAGGE IMMENSE, PER IL POPOLO COSI' ALLEGRO E OSPITALE HA UNA VOCAZIONE TURISTICA INNATA , MA OGNI CITTA' HA CARATTERISTICHE DIFFERENTI CHE QUI ABBIAMO CERCATO DI RIASSUMERE.
Perché
Rio
SI
•
Perché il popolo Carioca è stato recentemente nominato il più simpatico e cordiale del Mondo.
•
Per gli 83 km di spiagge urbane.
•
Per praticare sport estremi come Surf, Parapendio, Deltaplano e Sub.
•
Perché a Capodanno si riuniscono solo 2 Milioni di persone sulla spiaggia di Copacabana e vengono
sparate decine di Tonnellate di Fuochi d'artificio in 17 minuti.
•
Perché il Carnevale di Rio è la più grande produzione artistica del mondo ed è difficile non farsi coinvolgere dal Samba.
•
Per il panorama incantevole che si può ammirare dalla cima della montagna del Corcovado (Cristo Redentore). I turisti ci dicono che il viaggio a Rio ne vale la pena anche solo per ammirare quel panorama.
•
Per il suo clima Tropicale.
•
Per la frenetica e agitatissima vita notturna.
•
Per la facilità di relazioni sociali.
•
Non sei mai solo, non sei mai triste.
•
Per l'unica foresta tropicale (in parte vergine) urbana del Mondo.
•
Per vedere perchè tutti la chiamano Città Meravigliosa.
•
Perché a partire dal mese di Giugno del c.a. è in corso l'iniziativa "Zona Sul Legal" atta ad aumentare la
sicurezza degli abitanti e dei turisti con ottimi risultati (Effettivamente i turisti ci dicono che camminando
per la città si sentono sicuri e tranquilli per via dell'alto numero di forze dell'ordine presenti sulle strade)
de)
Perché
Rio
NO
•
Qualche piccolo inconveniente dovuto alla miseria e alla prostituzione
•
Se godi ad esser triste
•
Se non vuoi essere coinvolto dall'allegria e dalla musica
•
Se non ti piace il mare e le spiagge
•
.....e poi non conosciamo ragioni per non venire a Rio, bisogna chiedere a chi c'è stato e non gli è
piaciuto
Rio de Janeiro significa Fiume di Gennaio in portoghese).
La città è famosa per le sue spiagge turistiche (Copacabana e Ipanema) su cui si affacciano file di alberghi, per la gigantesca statua
di Gesù, nota come Cristo Redentore ("Cristo Redentor") sul monte Corcovado, e per il suo annuale carnevale. Rio de Janeiro contiene anche la più grande foresta all'interno di un'area urbana. L'attuale sindaco è Cesar Maia.
Rio si trova a 22° 54' Sud di latitudine e 43° 14' Ovest di longitudine. La città ha una popolazione di circa 6.150.000 abitanti (al
2006), e occupa una superficie di 1.256 km². La popolazione compresa l'area metropolitana è circa 12 milioni. Rio è la seconda città
del Brasile dopo San Paolo e fu la capitale della nazione fino al
1960, quando Brasilia ne prese il posto.
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L
a città viene comunemente divisa nel
Centro Storico; la Zona Sud turistica,
con le rinomate spiagge; l'industriale Zona
Nord; la Zona Ovest; e la nuova regione della
Barra da Tijuca.
CENTRO
Il Centro è la parte storica della città. Tra i
luoghi di interesse si trovano la Chiesa della
Candelaria e la Cattedrale in stile moderno, il
Teatro municipale e diversi musei. Il Centro rimane il cuore della comunità finanziaria della città. Il "Bonde", un tram giallo,
parte da una stazione del centro nei pressi della nuova Cattedrale, attraversa l'ex acquedotto in stile romano - l'"Arcos da Lapa" costruito nel 1750 e converito in un viadotto tramviario nel 1896 - e corre lungo le strade in pendenza del vicino sobborgo di Santa Teresa.
ZONA SUD
La zona meridionale di Rio de Janeiro è composta da diversi distretti, tra i quali São Conrado, Leblon, Ipanema, Arpoador,
Copacabana, Leme, Botafogo e Flamengo, che compongono la famosa linea costiera di Rio.
Il quartiere della spiaggia di Copacabana ostenta una delle più spettacolari feste di Capodanno del mondo, con più di due
milioni di festeggianti che si affollano sulla sabbia per guardare i fuochi d'artificio. I fuochi vengono sparati da delle barche,
per garantire la sicurezza dell'evento.
Oltrepassando Copacabana e Leme, nel distretto di Urca si trova il Pan di Zucchero ("Pão de Açúcar"), il cui nome caratterizza la famosa gobba che si erge dal mare. La cima può essere raggiunta con una funivia accessibile dal Colle di Urca ("Morro
da Urca"), e offre una vista seconda solo a quella del Corcovado.
La più alta montagna della città comunque, con 842 meteri, è la Pedra da Gávea di São Conrado. Il deltaplano è un'attività
popolare su questo picco. Dopo un breve volo di atterra alla Praia do Pepino a São Conrado.
Dal 1961, la Foresta di Tijuca è diventata parco nazionale.
ZONA NORD
La zona nord di Rio ospita lo Stadio Maracanã, il più grande stadio di calcio del mondo, in grado di contenere quasi 200.000
persone (comunque il più grande stadio in genere si trova a Praga, anche se non è adatto al calcio). Di recente la capacità è
stata ridotta per conformarsi alle moderne regole di sicurezza e con l'introduzione dei soli posti a sedere. Attualmente in via
di rinnovamento, finirà per contenere circa 120.000 posti. Il Maracanã sarà la sede delle cerimonie di apertura e chiusura e
degli incontri di calcio, per i Giochi Panamericani del 2007.
ZONA OVEST
La zona ovest è la regione metropolitana più distante dal centro di Rio de Janeiro. Comprende Barra da Tijuca, Jacarepaguá,
Campo Grande, Santa Cruz e Bangu. Barra da Tijuca è un'area a sviluppo accelerato, che attrae principalmente la parte più
ricca della popolazione, mentre i distretti confinanti della zona ovest rivelano nette differenze tra classi sociali. La zona è
dotata di aree industriali, ma rimangono ancora delle aree agricole. Oltre ai quartieri di Barra da Tijuca e Jacarepagua, un
altro distretto che ha mostrato una buona crescita economica è quello di Campo Grande. Alcuni degli eventi sportivi dei Giochi panamericani del 2007 si svolgeranno nel Centro Sportivo Miécimo da Silva, soprannominato Ginnasio "Algodão", e altri
nello Stadio Ítalo del Cima, a Campo Grande.
LE FAVELAS
Rio è una città di contrasti, e anche se gran parte della città si possa affiancare alle più moderne metropoli del mondo, una
percentuale significativa dei 13 milioni di abitanti di Rio vive ancora in zone estremamente povere. La peggiori di queste
sono le baraccopoli note come favelas, spesso addossate sui fianchi delle colline, dove è difficile costruire edifici robusti, e
gli smottamenti, provocati principalmente dalle piogge intense, sono frequenti. Le favelas sono afflitte dalla diffusione dei
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crimini legati alla droga, dalle lotte tra bande e da altri problemi sociali legati alla povertà. La Favela da Rocinha é la piú
grande dell'America latina.
Il Carnevale di Rio de Janeiro, è sicuramente la più significativa delle espressioni culturali brasiliane, dove si fondono arte,
musica e divertimento in 4 giorni di "piacevole follia". Le sfilate si svolgono all'interno del Sambódromo, strada costeggiata
da gradinate installate appositamente, dove sfilano le migliori scuole di samba della città.
Il carnevale di Rio offre diversi eventi, tra cui le famose parate delle Escolas de Samba nel Sambodromo di Rio de Janeiro e i
popolari "blocos de carnaval" che sfilano praticamente in ogni angolo della città. I più famosi sono:
• Cordão do bola preta: sfila nel centro della città, è
uno dei più tradizionali "bloco de carnaval".
• Banda de Ipanema: nonostante includa persone di
tutte le età, estrazioni sociali e sesso, è oggi il bloco su
cui convergono gay, transessuali e drag queen. Attraversa la spiaggia di Ipanema.
• Suvaco do Cristo: Banda che sfila nel giardino
botanico, proprio sotto il braccio della Statua del redentore. Il nome si traduce in "Ascella di Cristo" ed è stato
scelto proprio per questo motivo.
• Bloco das Carmelitas: Banda che prende il nome
dal Convento delle Suore Carmelitane delle colline di
Santa Tereza, dove il bloco sfila dal 1991.
• Simpatia é quase amor: Banda storica creata nel
1985.
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Belo Horizonte (2.438.526 abitanti) è la capitale dello stato di Minas Gerais dal 1897, anno in cui venne ultimata la
sua costruzione, su progetto dell'ingegnere Aarão Reis. Circa 25% dei cittadini di Belo Horizonte sono oriundi italiani.
È la prima città brasiliana costruita su progetto, anche se nelle idee originarie non avrebbe dovuto superare i 200.000 abitanti. Oggi Belo Horizonte ha 2.438.526 abitanti, raggiungendo i 5.357.942 abitanti nell'intera regione metropolitana. La
città è un importante centro economico, industriale, commerciale e culturale: molte aziende brasiliane e multinazionali
hanno i loro uffici a Belo Horizonte, come Google. La FIAT ha una sua fabbrica nelle immediate vicinanze della città,
presso Betim.
Non moltissime ma di valore le attrattive turistiche: ideata per essere una città-giardino, all'interno di Belo Horizonte si
trovano molti parchi ed aree verdi, su tutti il lago artificiale di Pampulha, fatto costruire negli anni '40 su impulso dell'allora sindaco Juscelino Kubitschek insieme all'omonimo quartiere. Quasi in riva al lago spicca la chiesa di S. Francesco d'Assisi, ideata dall'architetto brasiliano Oscar Niemeyer. È la città brasiliana con la più grande concentrazione di bar, essendo
la maggior parte di loro localizzata nella zona sud, in particolare nel ricco e moderno (però ancora tradizionale) quartiere
Savassi, nome dovuto a un antico panificio italiano nella zona. Nonostante non sia una città prettamente turistica, Belo
Horizonte costituisce un ottimo punto di partenza per visitare le splendide città coloniali nei dintorni, ad esempio Ouro
Preto e Sabará.
E’ una città che offre una fra le migliori qualità di vita del
Brasile. Grandi viali, strade ariose, isolati simmetrici e un Stato federale:
parco centrale.
È affettuosamente chiamata Belô
o Beagá, la città
ha
un’intensa
produzione artistica e culturale,
eccellente
gastronomia, ricco
artigianato venduto nelle fiere e
botteghe specializzate, oltre alla
sua più tradizionale caratteristica: l’ospitalità.
Belo Horizonte
Minas Gerais
Mesoregione:
Belo Horizonte
Microregione:
Belo Horizonte
Coordinate:
19°49′01″S 43°57′21″W /
-19.816944, -43.955833
Altitudine:
858 m s.l.m.
Superficie:
330,9 km²
Abitanti :
2.438.526 (2006)
Densità:
7.325,1 ab./km²
CAP:
30000-000
Nome abitanti:
belo-horizontino
Sindaco:
Fernando Pimentel
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Congonhas do Campo
Il nome Congonhas deriva da tipo di vegetazione incontrata nei prati, è una pianta che gli indigeni chiamavano Congõi, che in tupi significa "ciò che sostiene, ciò che alimenta." Nome molto suggestivo. Situata in una
valle circondata da imponenti montagne, la città oggi nutre l’anima di coloro che desiderano rivivere l’epoca
d’oro della città. Il complesso architettonico e artistico della Chiesa do Bom Jesus dos Matosinhos è stato riconosciuto come Patrimonio dell’Umanitá della Unesco nel 1985. La città fu anche la culla dell’opera Marista
in Brasile.
Congonhas do Campo è stato un importante centro di miniere di lì ne uscirono immense ricchezze. Alcune pepite d’oro erano grandi come delle
patate, come quelle del famoso filone detto Batateiro. Nel 1796, la fama
dell’oro ha portato a Congonhas lo scultore detto Aleijadinho, già famoso
a quel tempo. Lì, Aleijadinho ha lasciato per sempre la manifestazione più
concreta della grandiosità della sua arte.
La città ha anche conosciuto fama negli anni ’60, date le cure realizzate
dal medium Zé Arigó, che, si dice, personificava lo spirito del medico tedesco Fritz. Gente di tutti i posti del Brasile e del mondo arrivavano a
Congonhas per farsi curare da lui.
Congonhas do Campo
Regione: Minas Gerais
Zona: Sud Est
Popolazione: 41.256 abitanti
Codice Telefono: (31)
Distanze
Belo Horizonte: 78 km
Rio de Janeiro: 370 km
São Paulo: 580 km
Brasília: 850 km
Clima
Nonostante sia una città con
clima caldo e con un’estate
piovosa, l’inverno registra
temperature abbastanza basse. In genere le sere sono
gradevoli tutto l’anno. Le stagioni dell’anno con temperature più piacevoli sono l’autunno
(marzo/giugno) e la primavera (settembre/ottobre).
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La singolare formazione di São João Del’Rei - evoluta da paese minerario a importante polo
commerciale della regione del Campo das Vertentes - è responsabile della sua più significativa caratteristica: in essa è possibile ammirare l’evoluzione urbana della ‘vila’ (rango inferiore
a quello di città) coloniale di Minas - cui il nucleo storico rimane abbastanza preservato, in
armonia con le costruzioni eclettiche del secolo XIX - e i cambiamenti avvenuti nel secolo XX.
São João Del’Rei ha avuto origine a partire dall’antico Arraial Novo del Rio das Mortes ed è
sempre stata un passo più avanti riguardo agli altri paesi minerari di quel periodo. Il centro
urbano della città possiede opere d’architettura tra le più antiche della regione. Le sue edificazioni sono tuttora intatte, dopo quasi due secoli di vita.
Andare in giro per le strade di São João Del’Rei è trovarsi sui luoghi che hanno aiutato a costruire la storia di Minas Gerais e del Brasile. Vi si riunivano i leader del movimento dell’
“Inconfidência Mineira”, che hanno lottato contro le tasse abusive che erano imposte dalle
autorità portoghese. Le case e i luoghi di questi incontri sono tuttora preservati.
In quello stesso periodo, la città si è molto sviluppata economicamente e ciò si è riflettuto sul
suo sviluppo urbano. Le edificazioni di quel periodo - come la casa bancaria, l’ospedale, la
biblioteca, il teatro e il cimitero pubblico - aiutano a raccontare la bella e ricca storia di São
João Del’Rei.
I dintorni della città sono ricchi in attrazioni. Grotte, cascate e sentieri affascinano con la loro
bellezza e mostrano le strade percorse dai fondatori di São João Del’Rei.
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attrazioni
Centro di Preservazione della Storia Ferroviaria di São João Del’Rei
Insieme di edificazioni totalmente restaurate che appartenevano all’antica Strada di Ferro Ovest di Minas - EFOM, creata
per mezzo di concessione provinciale del 1872, con il nome di Strada di Ferro dell’ Ovest.
Palazzo della Stazione
Inaugurato nel 28 agosto 1881, è una bellissima struttura di ferro con un’elegante rifinitura. Funziona normalmente come
stazione ferroviaria.
Museo Ferroviario
La funzione originale del palazzo che ospita il museo era quella di magazzino della ferrovia. Tra altre reliquie, vi si trova la
locomotiva numero 1. È stato inaugurato nel 28 agosto 1981, quando si festeggiava il centenario del primo tratto ferroviario
della Strada di Ferro Ovest di Minas. Al viaggio inaugurale habbo preso parte l’Imperatore D. Pedro II e l’Imperatrice Tereza
Cristina.
Chiesa Nossa Senhora do Carmo
Uno dei templi che più colpiscono a São João Del’Rei è la Chiesa dell’Ordine 3° del Carmo. I primi rif erimenti alla sua costruzione risalgono al 1734, quando la cappella maggiore ha ricevuto la benedizione. I lavori sono durati più di un secolo.
Museo Regionale di São João Del’Rei
È installato in una delle imponenti case di São João Del’Rei. La casa è stata costruita nel 1859 come residenza della famiglia del Commendatore João Antônio Silva Mourão. Il processo per farla diventare patrimonio storico è iniziato negli anni
40, ma i suoi proprietari l’hanno venduta ad un’impresa edile che ha subito dato inizio alla demolizione per edificarvi un
hotel. L’ IPHAN è riuscito a bloccare la demolizione e l’ha dichiarata patrimonio storico nel agosto 1946.
Acquisti:
Oggetti in Stagno
Servizi di tè o caffè, candelabri, vasi e altri oggetti in stagno sono i prodotti principali della città. La fabbrica più tradizionale
è la John Sommers, che permette le visite al settore di produzione (9h/17h; chiuso sab/dom) e al Museo dello Stagno, accanto al negozio (9h/18h, dom. 9h/16h). Gli oggetti si trovano anche nei negozi dell’ Av. 31 de Março (uscita per Belo Horizonte).
Sculture di legno
A Prados (28km), la famiglia Julião ha raggiunto fama internazionale con gli animali di legno in misura naturale e le
colonne con gli animali intrecciati. I più famosi sono i cugini
Antônio, con atelier all’ingresso della città e Márcio, che
lavora in zona Caraça. Gli artigiani della zona Mãe Esperança fanno lo stesso tipo di scultura. A São João Del’Rei, i
fratelli Silva fanno mobili, animali, immagini, reliquario, oratori e altari per chiese. A Santa Cruz di Minas si producono
animali, mobili e oratori in Av. Min. Gabriel Passos. La maggior parte degli artigiani lavora su ordinazione.
Pezzi su telaio
Al municipio di Resende Costa (36 km) la popolazione vive
della confezione di pezzi su telaio manuale, come copriletto,
plaid per divani, tappeti e tende. La produzione è venduta
nei negozi dell’ Av. Alfredo Penido, la via principale della
città.
‘Abrolhos’ (pizzo), cachaça e scultura
A Coronel Xavier Chaves (15 km) le donne hanno ripreso la
tradizione degli ‘abrolhos’, tipo di pizzo intrecciato con le
mani. Tovaglie per vassoi, panni da cucina e altri prodotti
sono in vendita presso l’Associazione delle Artigiane. All’
Engenho Boa Vista, costruito nel 1755, si può degustare la
cachaça (acquavite di canna da zucchero), ogni sabato dalle 10h alle 12h. Durante la settimana, si può conoscere anche il mulino e l’alambicco. Lo scultore David, cui lo stile è
influenzato dall’ Aleijadinho, vende lavori in pietra saponaria
e granito a casa sua, all’ingresso della città.
São Francisco de Assis
BRASILE
Pagina 20
Ouro Preto
25
febbraio
La città di Ouro Preto costituisce una testimonianza unica del Brasile coloniale del XVIII secolo. Fondata nel 1698, ai piedi della catena montagnosa di Minas Gerais, conserva nelle stradine tortuose e
ripide l'atmosfera dei tempi passati. Ouro Preto (Oro Nero) era il cuore del Circuito dell'Oro, e le sue
chiese conservano grandi tesori: il prezioso metallo adorna altari, colonne e sculture, creando un mirabile contrasto con le immagini dei Santi e le scene bibliche. Il talento dei maestri Aleijadinho e Athayde si sviluppò in questa atmosfera, e giunse a conquistare fama mondiale.
La città rappresenta uno dei più importanti esempi di architettura barocca al mondo, dove alle chiese
si affiancano le semplici case bianche con porte e finestre variopinte. Questo è lo scenario ideale per
le numerose celebrazioni religiose e popolari, che fanno rivivere le tradizioni del Brasile coloniale. Nel
1980 Ouro Preto fu dichiarata dall' UNESCO parte del Patrimonio
Culturale dell'Umanità. Tra le caratteristiche che fanno di Ouro
Preto una città 'sui generis' troviamo le numerose fontane che decorano le sue strade e le piazze,
alcune intatte altre in rovina. Sono tutte in pietra, con decorazioni
o espressive scritte in latino, e
furono costruite per sopperire alla
mancanza d'acqua in città.
Tra i musei della città, che ospitano collezioni su diversi soggetti,
da non perdere è il Museo Inconfidencia, dedicato alla storia della
Cospirazione di Minas Gerais e
alle opere degli artisti dell'epoca,
animati da ideali di libertà. Le città
storiche dell'epoca dello sfruttamento delle miniere d'oro rappresentano la principale attrazione
turistica dello stato di Minas Gerais. Con le loro chiese, gruppi di
case e monumenti ben preservati,
formano parte del circuito dell'oro
oltre a Ouro Preto, Congonas do
Campo, Sao Joao del Rei, Tiradentes e Diamantina.
La città ha 66.277 abitanti (dati del censimento del 2000), distribuiti in 12 distretti; è una "città di montagna", con
un'altezza media di 1.116 metri (il punto
più elevato è il Pico de Itacolomi, 1.722
metri).
BRASILE
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Manaus
26/27/28
febbraio
nel cuore della
giungla
La città brasiliana impressiona per la natura, i parchi ecologici e le molte aree verdi che sembrano non avere mai fine, come il Parco Comunale di Mindù e il Giardino Botanico più grande del mondo. Ma sono il Teatro Amazonas e il
fenomeno della confluenza delle acque le attrazioni più note.
Tra le tante suggestioni che offre il Brasile la parte del nord ospita il polmone verde del mondo, la meravigliosa Foresta
Amazzonica. Ed è proprio nel cuore della giungla, alla confluenza tra il Rio Negro e il Rio delle Amazzoni, che sorge Manaus, la capitale dell’Amazzonia.
Città unica nel suo genere, deve il suo nome agli Indios Manaos: impressiona per le sue bellezze naturali, i parchi ecologici
e le molte aree verdi che sembrano non aver mai fine, accostate ad un polo industriale di alta tecnologia, permeato di un
passato glorioso quando fiorì il commercio internazionale della gomma. Le radici di Manaus risalgono alla seconda metà
del Settecento, in seguito alla costruzione del Forte de São José da Barra, che aveva come obiettivo quello di proteggere
la regione dall’invasione straniera.
E’ sul finire del
zie alla ricchezza
tazione della gombilità di finanziare
sontuosi palazzi in
tro Amazonas ne
nosciuto,
reso
essere il teatro in
ma anche perché
tutt’oggi presentacompagnie operiorchestre da tutto
ra, che comprencostruita con matEuropa, vetri franno.
XIX secolo che, graottenuta con l’esporma, si ebbe la possila costruzione di
stile europeo: il Teaè il simbolo più cofamoso non solo per
mezzo alla foresta,
vi hanno suonato e
no i loro spettacoli le
stiche teatrali ed
il mondo. La struttude 700 posti, è stata
toni importati dall’cesi e marmo italia-
Tra i punti turistici
anche la spiaggia
cui belvedere si
tramonti, la CaParicatuba,
sul
Rio Negro, formamentarie e circonte vegetazione, la
ha do Amor, con acque limpide e fredde, nascosta in un sentiero nella foresta.
della città spiccano
di Ponta Negra, dal
ammirano splendidi
scata Cachoeira do
margine destro del
ta da rocce sedidata da un’abbonanCascata Cascatin-
Il Parco Comunale del Mindú, nel rione Parque 10 de Novembre, è stato creato nel 1992 su un’area di foresta rimanente
nella città, ed è utilizzato per attività scientifiche, educative, culturali e turistiche: è famoso per essere uno degli ultimi rifugi
del sauim-de-coleira, scimmia piccola esistente soltanto nella zona di Manaus, e per ospitare ecosistemi diversi.
Altro punto di forza è il Giardino Botanico Adolpho Ducke, situato in una riserva ecologica: è il più grande del mondo, con
un’immensa ricchezza di specie vegetali e animali. Incanta chiunque abbia la possibilità di ammirarlo in battello o in idrante
lo straordinario fenomeno naturale provocato dalla confluenza delle acque, derivato dall’incontro tra quelle scure del fiume
Rio Negro e le acque marrone-chiaro del fiume Rio Solimões, che si incontrano per formare il fiume Rio delle Amazzoni.
Per un’estensione di 6 chilometri le acque dei due fiumi non si mescolano mai per la grande differenza tra le temperature e
la velocità delle loro correnti: l’effetto stupefacente è quello dell’imponente massa d’acqua chiara che scorre parallela a
quella scura, un ulteriore dono che solo il Brasile riesce a regalare.
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BRASILE
L’Amazzonia occupa nove
cento della superficie totaforesta tropicale del mon-
stati brasiliani e il 42 perle. Si tratta della maggior
do.
Quando si parla di Brasile
perché in questo paese,
è davvero mega. Prendiamo
nove stati brasiliani e il 42
totale. Si tratta della maggior
estesa su 6 milioni di km
l’Italia) in otto diversi stati
quarti in Brasile.
occorre pensare in grande,
esteso 28 volte l’Italia, tutto
l’Amazzonia, che occupa
percento della superficie
foresta tropicale del mondo,
quadrati (pari a 23 volte
del Sud America, per tre
Tra i suoi alberi alti fino a 50 metri, la giungla, i fiumi e i laghi vive un decimo delle specie animali e vegetali di
tutto il pianeta, ossigena un quinto totale dell’aria e contiene un quinto di tutta l’acqua dolce della terra. La sua
incredibile biodiversità cela 30 milioni di specie animali, 80 mila di vegetali, il 20 percento di uccelli e di piante
del mondo, il 10 di mammiferi, 1.800 specie diverse di farfalle, purtroppo anche 200 di zanzare, ma due terzi
dei suoi pesci sono ancora sconosciuti alla scienza.Un numero imprecisato di specie animali e vegetali, comprese migliaia di piante medicinali, scomparirà prima ancora di essere conosciuto; un grosso guaio, se si considera che un terzo dei nostri farmaci deriva dalle piante.
In Amazzonia piove tanto: circa 200 giorni all’anno, con una media di 2,3 m di pioggia, ma soltanto un terzo
alimenta i fiumi perché il resto viene assorbito dalla vegetazione che la rievapora poi nell’atmosfera. Foreste e
fiumi impediscono lo sviluppo delle strade e la mobilità avviene quasi tutta via acqua; vi sono 80 mila km di
fiumi navigabili, seppure molti corsi d’acqua sono ancora inesplorati. Si può dire che i fiumi sono le autostrade
della foresta, anche perché per metà dell’anno una superficie grande quanto l’intero bacino del Po viene allagata.
Spina dorsale del sistema idrico è il mitico Rio delle Amazzoni, il fiume maggiore del mondo, che nasce sulle
Ande e dopo un percorso di 6.700 km sbocca nell’Atlantico con una portata di 12 miliardi di litri al minuto, dieci
volte quella del Mississippi; in 4 secondi potrebbe dissetare Milano per un giorno. Lungo il suo corso, largo fino
ad 11 km, riceve qualcosa come 1.100 affluenti: non si tratta di fiumiciattoli, in quanto 3 superano i 3.000 km di
lunghezza e 17 i 1.600. E’ navigabile per 3.500 km dalla foce fino ad Iquito in Perù; su un suo ramo si trova
anche la maggior centrale idroelettrica del mondo. Le sue acque pescosissime ospitano almeno 2.400 specie
diverse di pesci, più che
in tutto l’Atlantico. Nonostante le dimensioni
gigantesche, presenta
una pendenza irrisoria:
a 1.500 km dalla foce si
trova infatti ad una altezza di soli 15 m slm e
compie
quest’ultimo
tratto con una pendenza
di appena un centimetro
per chilometro. In Amazzonia si trovano anche
le più ricche miniere di
oro e di ferro e nel 1800
è stata la maggior produttrice di cauciù del
mondo.
Manaus è la principale
città d'accesso per la
visita dell'interno dell’Amazzonia, non sempre
facile, per le condizioni di
clima e natura.
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BRASILE
29 febbraio
1/3 marzo
Salvador è la capitale dello stato di Bahia, appartenente alla regione nord orientale
del Brasile.
Il nome per esteso è São Salvador da Bahia de Todos os Santos ma per i brasiliani è più semplicemente Salvador de Bahia e, specie nel passato, anche solamente Bahia, dicitura, quest'ultima, che è
stata poi utilizzata per dare il nome all'intero stato di cui Salvador è la capitale. Salvador è la terza
città più popolosa del Brasile, dopo San Paolo e Rio de Janeiro, e la maggiore della regione del
Nord-Est. I suoi abitanti sono chiamati soteropolitani, dalla versione greca del nome Salvador
(Salvatore), vale a dire Soteropolis, traducibile letteralmente come "città del Salvatore".
Salvador merita di essere vista e gustata in molti suoi aspetti: nelle testimonianze architettoniche e
artistiche della sua storia, ben conservate nella città alta e nel famoso quartiere Pelourinho, che
raggruppa uno straordinario insieme di edifici coloniali del XVII e XVIII secolo (l'UNESCO li considera i meglio conservati delle due Americhe, tanto da aver inserito la città nell'elenco dei Patrimoni
dell'umanità); il quartiere antico si presenta oggi sapientemente ristrutturato e costituisce uno dei
complessi architettonici in stile coloniale meglio conservati al mondo. Nei suoi scorci paesaggistici,
ricchi di belle spiagge e di isole tropicali; nella gioiosa atmosfera delle sue notti musicali e danzanti.
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BRASILE
Nella Cidade Alta, contigua alla Praça da Sé incontrerete il Terreiro de Jesus (dove ogni domenica si
tiene un mercatino artigianale con bei pizzi fatti a mano, oggetti in pelle e cuoio, dipinti e altri articoli),
con le tre celebri chiese di Salvador: La grande Cattedrale, il cui altare centrale è lavorato in lamina
d'oro, la Chiesa Domenicana (XVII sec.) e la Chiesa di San Pietro (XVIII sec.).
Nelle vicinanze, a Praça Anchieta, si trova la Chiesa di San Francesco con l'annesso monastero dall'affascinante cortile: è una delle chiese barocche più ricche al mondo ed ospita uno splendido San
Pietro ligneo. Da visitare, nel centro della città, anche il Museo delle Arti Sacre: sicuramente uno dei
preziosi dell'America Latina.
Nella piazza centrale troverete la casa di Jorge Amado, il museo-biblioteca dello scrittore brasiliano
più amato e celebrato. Nei pressi potete anche visitare il piccolo Museo da Cidade, dove sono esposte
interessanti opere del folclore afro-brasiliano e della religione Candomblé.
Da piazza Pelourinho si può raggiungere la Chiesa di Nossa Senhora do Rosario dos Pretos, una chiesa realizzata dagli schiavi per gli schiavi, essendo nel passato a loro preclusa la frequentazione di altre chiese.
Di sicuro rilievo per importanza storica e costruttiva, sono la Chiesa Carmelitana e l'annesso convento, realizzati nel 1585. La città Alta è raggiungibile anche utilizzando L'Elevador Lacerda, un imponente ascensore realizzato nel 1930 seguendo i canoni estetici dell'Art Deco, che sale fino a 85 m.
La Cidade Baixa rappresenta il volto più moderno e commerciale di Salvador. Qui potrete immergervi
nel Mercado Modelo, il mercato artigianale più famoso della città: uno spazio pittoresco dove, oltre a
contrattare ed acquistare, si può assistere e divertirsi con spettacoli di musica e Capoeira. Poco più in
là si incontra la Chiesa di Nossa Senhora da Conceiçao che ospita, il 18 dicembre di ogni anno, una
delle più importanti processioni religiose della città. Di fronte si notano l´edificio dell´Ammiragliato ed
il forte di São Marcelo, che sembra galleggiare al centro dell´antico porto. Famose sono le spiagge di
Salvador, soprattutto quelle della costa settentrionale. Barra, la spiaggia della città, è nota per il clima
di accoglienza e allegria che i suoi caffè e bar sanno assicurare a tutte le ore. Procedendo verso nord,
s'incontrano numerosi altri lidi, qua e là costeggiati da alberghi e piantagioni di cocco. A Pituba potete
avvistare jangadas e frotte, le tipiche imbarcazioni a vela dei pescatori realizzate con tronchi di legno.
Piata e Itapoan (in quest'ultima il tramonto è uno spettacolo da non perdere) vengono considerate le
spiagge più belle di Salvador.
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BRASILE
cultura, tradizioni,
usanze,
usi e costumi.
L’arte trova in un paese come il Brasile terreno
fertile e prosperoso. I brasiliani infatti, a causa della
loro natura estroversa e al tempo stesso allegra e
triste, hanno sempre espresso picchi altissimi in
ogni campo dell’arte a partire dall’epoca precolombiana, con l’arte degli indios che ancora
oggi influenza la produzione artigianale.
Un campo dove sicuramente i brasiliani raggiungono
l’eccellenza è la musica, da sempre sottofondo (ad
alto volume) dei balli e della vita quotidiana locale,
che col tempo ha avuto modo di riscuotere grande
successo a livello mondiale grazie a generi come la
bossanova e il samba, colonna sonora del carnevale, e all’apporto di artisti come quelli della Scuola
di Bahia, vera e propria capitale della musica brasiliana grazie ad artisti del calibro di Caetano Veloso, Joao Gilberto e Gilberto Gil. Il Brasile vanta
inoltre una grande tradizione nel campo della letteratura, con scrittori del calibro di Jorge Amado e,
per risalire ai giorni nostri, Paolo Coelho, dell’architettura e della pittura.
La grande passione per il ballo e per la musica dei
brasiliani trova sfogo soprattutto in quella che viene
considerata la manifestazione brasiliana per antonomasia: il carnevale. Celebrato nel mese di febbraio, che in Brasile corrisponde alla fine dell’estate,
è sicuramente una delle manifestazioni popolari più imponenti e affascinanti, in cui le scuole di samba si sfidano a colpi di carri imponenti e balli sfrenati sino a tarda notte, per la felicità dei turisti, soprattutto in città come Rio
e Bahia, e dei brasiliani stessi, che alla preparazione della festa dedicano in alcuni casi tutto il resto dell’anno, tanta
è forte la rivalità tra le varie scuole e la felicità, da sbandierare in faccia agli avversari, per i vincitori.
Altra grande passione dei brasiliani è rappresentata dallo sport, che è ovunque seguito e praticato. Accanto al beach-volley e al beach-soccer, che proprio in Brasile sono nati, trovano grandissimo seguito la Formula Uno, anche
grazie alle figure di Fittipaldi e soprattutto Ayrton Senna, grandissimo campione scomparso tragicamente in un
Gran Premio di San Marino e la pallavolo, che sia in campo maschile che femminile duella da anni, assieme anche
all’Italia, per il ruolo di migliore al mondo.
Ma vera e propria passione sportiva dei brasiliani è naturalmente il calcio, che ha nel Maracanà di Rio uno dei suoi
“tempi” maggiori, che in questa nazione ha sempre trovato la sua forma più spettacolare e offensiva, grazie a nomi
come Pelè, Garrincha, Zico, Falcao, Romario, fino a giungere ai giorni nostri con campioni del calibro di Ronaldo, Rivaldo, Ronaldinho, Adriano e Kakà, da sempre costretti ad emigrare in Europa a causa delle difficoltà economiche del paese.
Ma quando questi campioni si ritrovano per vestire la maglia della nazionale verde-oro, conosciuta anche come
pentacampeao (a ricordare i cinque titoli mondiali vinti), lo spettacolo e i successi sono assicurati. Per capire la
passione per il futebol, basti pensare che nel 1958, i brasiliani, allora padroni di casa nei mondiali, persero in maniera beffarda la finale in casa contro i cugini dell’Uruguay, guidati dal grande campione Schiaffino, nel paese si
contarono centinaia di suicidi..
La religione ufficiale dello stato brasiliano è quella cristiana, che nel paese trova, come in tutto il Sud-America, uno
dei suoi maggiori serbatoi di fedeli e che si fonde localmente con riti voodoo di derivazione indigena e africana,
mentre la lingua ufficiale è il portoghese, che presenta migliaia di dialetti e accenti a seconda delle regioni.
BRASILE
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Gastronomia:
cosa e come si mangia,
le bevande e le specialità.
Gusti europei, conoscenze indigene e africane, e cibo di tutto il mondo:questa è la cucina brasiliana.
Il periodo della schiavitù ha dato vari contributi alla cultura brasiliana. Uno dei più importanti è stato quello alla gastronomia. L'influenza degli africani si fa notare nel modo di preparare gli alimenti e nell'uso dei loro ingredienti. Gli schiavi, catturati in Africa e portati in Brasile in cattive condizioni, trovandosi in un posto dove i “padroni” importavano il cibo, hanno dovuto ricorrere all'improvvisazione e alla creatività per poter mangiare. Così hanno dovuto adattare le abitudini culinarie agli
ingredienti trovati in loco. Usavano la “mandioca” (manioca), prodotto abbondante, il “azeite de dendê” (olio di palma) e
molta carne di caccia. Il brodo occupava un posto importante nella loro cucina, utilizzato nella miscela con la farina ottenuta dei vari elementi, come la farina di manioca e la farina di mais.
Dalla cucina portoghese, sono stati introdotti le galline e le uova, che all'inizio erano lasciati agli schiavi malati, perché si
credeva fossero alimenti rinvigoranti. Pian piano la gallina ha cominciato a far parte dei piatti afro-brasiliani come il
"Vatapá" ed il "Xinxin de galinha".
Dalla cucina indigena, la brasiliana ha ereditato, oltre l'essenziale “mandioca”, la frutta e l'erba. Il piatto afro-indigeno più
conosciuto è il "Caruru", preparato a base di gamberetti e un legume denominato “quiabo”.
È interessante osservare che molti piatti afro-brasiliani e tanti piatti africani modificati in Brasile sono tornati in Africa e fanno ancora parte della cucina di quel continente, ad esempio alcuni piatti preparati con la manioca.
Non possiamo dimenticare le icona dell'immagine del Brasile che sono venuti dall'Africa, tra altri: la banana, il caffè, il peperoncino chiamato "malagueta" e l'olio di palma. (continua...)
I portoghesi cercavano le Indie orientali e hanno trovato il "paese della manioca".
I portoghesi, al primo contatto che hanno avuto con gli indios, nel 1500, hanno presentato a loro quello che portavano nelle navi: pecora, gallina, pane di grano, pesce cotto, dolci, vino, miele e fichi secchi. Nel 1532, hanno portato lo zucchero.
È bene ricordare che è stato il cibo - specie i condimenti - che ha spinto i colonizzatori portoghesi a partire verso terre sconosciute. Cercavano le Indie orientali e hanno trovato il "paese della manioca". Dalla manioca si estraeva la farina, il polviglio, il "beiju" e delle bevande alcoliche. Si mangiava la manioca nella forma di farina pura, cotta o arrostita, mescolata
con la carne, con la frutta, con i vegetali. La manioca era ed è ancora fondamentale nell'alimentazione del paese.
Gli “indios” coltivavano altre cose, come le patate e l'arachide e non si può dimenticare i diversi tipi di frutta - come il
"caju". Siccome il grano europeo non si adattava al posto, i colonizzatori si sono dovuti abituare a mangiare le radici.
Prima dei portoghesi, la carne veniva dalla caccia ed era preparata come arrosto. Dai loro viaggi, i portoghesi hanno portato in Brasile varie specie di alimenti e ugualmente dal Brasile in Africa. La manioca e l'arachide hanno conquistato l'Africa
e la banana ed il cocco sono stati integrati al paesaggio brasiliano.
Dalla Europa, hanno portato in Brasile la gallina, la pecora, il bestiame vaccino, l'anatra, il maiale, ma è sopratutto nel condimento che il portoghese da il suo più importante contributo: Impone il gusto per il sale, poco utilizzato dagli “indios” e
africani, e insegna loro la proprietà del sale di conservazione della carne. Altre spezie (aromi) portate da loro sono: il garofano, il finocchio, la cannella. Le donne "indias" hanno dovuto cucinare d'accordo con il gusto europeo, con gli ingredienti
che avevano a disposizione.
Il piatto nazionale brasiliano
Feijoada
Nella versione originale, la feijoada
era una ricetta preparata dagli schiavi
africani deportati dai coloni in Brasile.
Alla tradizionale pentola di fagioli venivano aggiunti ritagli e avanzi del
maiale che non erano degni di essere
serviti sulle tavole dei signori. Di umili
origini quindi, questa preparazione,
nominata "piatto nazionale brasiliano",
oggi viene preparata con diversi tipi di
carne selezionata. I fagioli, quasi un
pretesto per mangiare il resto, vengono insaporiti con cipolla, aglio, alloro,
peperoncino e spezie varie. A contorno, riso in bianco, "couve", una verdura molto saporita, e la deliziosa
"farofa", preparato a base di farina di
manioca e spezie
altri piatti brasiliani
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BRASILE
IL
GRUPPO
Michele Atzeni
Giovanna Bonu
Cecilia Carta
Caterina Chessa
Anacleto Corda
Isabella Figus
Vincenzo Incani
Emanuele Marras
Maria Greca Onida
Paolo Onida
Annunziata Pepe
Giovannina Pinna
Viviana Salvi
Mario Silesu
Maria Talloru
Maria Rosaria Tomasi
Remo Tallu