DOLORE AL GINOCCHIO O GONALGIA
COS’E’
Giovani o vecchi, atleti o sedentari, la maggior parte delle
persone soffre o ha sofferto di dolore alle gionocchia,
dettagonalgia. In uno studio effetuato su 120 pazienti ben il 70%
soffriva di dolori osteo-muscolari suddivisi in questo modo: il 45%
lombalgia, il 14% coxalgia, 36% gonalgia, il rimanente di podalgia.
Delle volte la causa del dolore alle ginocchia può essere
una sindrome da usura, altre volte sono dei muscoli non tonici, che non sono capaci di dare
pieno supporto al ginocchio, quindi tutte le tensioni finiscono per colpire i legamenti e questi
durante la fase di guarigione(anche da un micro-trauma) hanno sviluppato delle aderenze. A
causa del dolore, il ginocchio non viene usato con le sue massime escursioni articolari, così
facendo nel tempo, restringendo sempre di più la mobilità articolare, non si fa altro che
aggravare la sindrome dolorosa.
La soluzione a tale problema è quella di applicare delle riduzioni manipolative per scollare le
aderenze: ciò riporterà libertà dal dolore e nel movimento. Il paziente sarà istruito, poi, su
come rinforzare la muscolatura del quadricipite e dei muscoli della coscia per dare pieno
supporto al ginocchio, evitando così di sovraccaricare nuovamente i legamenti.
Il ginocchio è la più grande articolazione del nostro corpo ed ha la funzione di sostenere l’intero
peso del corpo, ha però uno svantaggio che è quello di avere bisogno di parecchio tempo per
guarire da un trauma. Tutte le articolazioni per guarire più rapidamente necessitano di riposo,
ma ciò non è altrettanto sufficiente per il ginocchio, perché, non appena ci si mette in piedi e
s’incomincia a camminare, mettiamo tutto il peso del corpo sulle ginocchia rischiando d’ irritare
nuovamente l’articolazione.
Talvolta la causa della gonalgia in una persona di mezz’età è l’usura della cartilagine dentro
l’articolazione. L’elasticità della cartilagine è essenziale, poiché protegge le ossa dai
costanti micro-traumi provocati dai movimenti che facilitano lo sfregamento di un osso contro
l’altro.
Se si osserva una cartilagine al microscopio, si nota la somiglianza con una spugna. Finchè
l’articolazione non è sollecitata essa è piena di liquido: non appena avviene un movimento od
una pressione il liquido scompare, come se una spugna piena d’acqua fosse spremuta.
Immaginiamo ora che questo liquido, nel tempo, scompaia gradualmente, la spugna si secca e
perde la sua elasticità. I micro-traumi e gli sfregamenti ripetuti nel tempo consumano la
cartilagine fino a farla scomparire lasciando l’osso direttamente esposto all’usura e
deformandolo. La conseguenza è il DOLORE!
Il dolore nella parte frontale delle ginocchia può anche essere causato da una lesione
nella bassa schiena. Qualsiasi disturbo biomeccanico, a livello del nervo della terza vertebra
lombare, può causare dolore alle ginocchia. In questi casi il paziente lamenta un dolore vago
all’intero ginocchio, non riuscendo a localizzarlo meglio. Anche un problema all’anche può
essere la causa della gonalgia, secondo le progressioni Osteopatiche.
DIAGNOSI
Una storia dettagliata del paziente viene presa dal fisioterapista, comprendente età,
occupazione, come il dolore è insorto, malattie e traumi pregressi, dopo di che si passa ad
un esame posturale, ed i rispettivi test Ortopedici per valutare la salute neuro-osteomuscolare del paziente. La diagnosi deve essere chiara prima d’iniziare un
qualsiasi trattamento fisioterapico, a volte necessitano esami supplementari come TAC,
RMN, Raggi X etc. Il terapistaa terrà sempre a mente l’eventualità di una diversa causa
della gonalgia tipo: gotta, ginocchio tubercolare, artrite settica, gonorrea, artrite
reumatoide, artrite infettiva etc. e se ve ne fosse bisogno consiglia al paziente di consultare
un collega specialista del caso.
trattamento terapeutico
La riduzione manipolativa aiuta notevolmente il paziente affetto da gonalgia a rimettersi
nella maniera più completa e rapida possibile. Lamanipolazione aiuta a riguadagnare il totale
movimento dell’articolzione del ginocchio ed il riallineamento delle ossa articolari libera da
ogni tensione legamentosa, permettendo in tal modo una guarigione completa. Le
manipolazioni possono essere fatte sia a giovani cha ad anziani, ovviamente le tecniche
verranno scelte in funzione del paziente. Tutti i casi d’osteoartrite, trauma cronico dei
legamenti, ed aderenze post traumatiche possono essere trattate da mani esperte. Il
risultato sarà un evidente miglioramento nel movimento e una riduzione del dolore.
L’ALLENAMENTO DEL QUADRICIPITE
Vi è un importante e facile esercizio che il paziente con gonalgia deve seguire per rinforzare il
suo muscolo quadricipite. Sebbene quest’esercizio è molto consigliato dai medici ai loro
pazienti, non è mai troppa l’enfasi che viene data alla sua importanza. E’ bene innanzitutto di
non esagerare con la pratica per non avere un effetto contrario.
Prima di incominciare l’esercizio si misuri la circonferenza della coscia e s’impari a riconoscere
la debolezza e la flaccidità del proprio muscolo quadricipite. Va ricordato che ci vuole del
tempo per sviluppare una buona tonicità del muscolo non meno di 2 mesi fino ad un anno
dipende dallo stato iniziale. Ed ora bisogna armarsi di costanza, ecco l’esercizio:
Giacete sulla schiena tenendo la gamba tesa. Contraete fortemente i muscoli della coscia senza
piegare il ginocchio, come i muscoli si contraggono vedrete salire e scendere la vostra rotula,
ciò deve essere fatto per 3 minuti alla volta e ripetuto più volte al giorno possibile, in media 20
volte. Volendo questo semplice esercizio lo potete fare anche stando in piedi, facendo un po’
d’attenzione. I primi effetti s’incominceranno a vedere dopo circa 4 settimane.
CONTROLLATE IL VOSTRO PESO
Tutto il peso del vostro corpo grava sulle ginocchia e ovviamente una perdita del peso
eccessivo, riduce la pressione già esistente, questo giova non solo alle ginocchia ma a tutto il
sistema osteo-articolare e non solo. Non appena il vostro dolore ed infiammazione
diminuiscono una leggera attività fisica è auspicabile, i famosi 10000 passi al giorno sono
ottimi, senza il bisogno di corse od altro. Non esitate a chieder al vostro osteopata di
fiducia dei consigli a riguardo.
Mft Roberto Nizzoli