1_INTRODUZIONE_amnesty 2013 - amnesty :: Rapporto annuale

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DUEMILA
AMNESTY INTERNATIONAL RAPPORTO 2013
LA SITUAZIONE DEI DIRITTI UMANI NEL MONDO
EUROPA E ASIA CENTRALE
MOLDOVA
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EUROPA E ASIA CENTRALE
MISSIONI E RAPPORTI DI AMNESTY INTERNATIONAL
S.O.S. Europe: Human rights and migration control (EUR 01/013/2012)
MOLDOVA
REPUBBLICA DI MOLDOVA
Capo di stato: Nicolae Timofti
(subentrato a Marian Lupu a marzo)
Capo del governo: Vladimir Filat
Ci sono state denunce di tortura e altri maltrattamenti commessi nell’impunità dalla polizia. Lo stato non ha protetto le persone dalla discriminazione per motivi d’orientamento
sessuale e condizioni di salute.
TORTURA E ALTRI MALTRATTAMENTI
Nonostante le modifiche apportate alla legislazione, è perdurata l’impunità per tortura e
altri maltrattamenti. Delle 128 denunce ricevute dall’ufficio del procuratore generale,
in relazione agli incidenti seguiti alle manifestazioni dell’aprile 2009, soltanto 43 sono
arrivate alla fase processuale e, a fine 2012, solo tre agenti di polizia erano stati condannati e tutti avevano ottenuto la sospensione della pena.
A novembre, il parlamento ha approvato alcune modifiche al codice penale e di procedura
penale per avvicinare la legislazione moldava all’obbligo di eliminare la tortura. La pena
massima per il reato di tortura è stata aumentata da 10 a 15 anni, la prescrizione è stata
abolita e i condannati per tortura non potevano più godere di amnistie o sospensioni di
pena. Altre modifiche procedurali hanno introdotto l’obbligo per la polizia di registrare
lo stato di salute degli arrestati al momento dell’ingresso nel luogo di detenzione e di
consegnare loro una notifica scritta con le ragioni dell’arresto.
L’8 maggio, la Corte suprema ha respinto l’appello presentato da Eugen Fedoruc contro la sua detenzione
nell’ospedale psichiatrico di Chişinău e, a luglio, la sua detenzione è stata prolungata per ulteriori sei
mesi. Eugen Fedoruc era stato arrestato dalla polizia il 2 aprile 2011, in relazione a una serie di omicidi.
Ha denunciato di essere stato torturato durante la detenzione presso la direzione generale della polizia di
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RAPPORTO 2013
Chişinău, dal 16 al 17 aprile 2011. Ha dichiarato di essere stato appeso con le mani legate alle gambe e
di aver ricevuto scosse elettriche per costringerlo a confessare. In seguito è stato trasferito all’ospedale
psichiatrico di Chişinău per 10 giorni, per una valutazione psichiatrica ed è rimasto in detenzione fino a
dicembre. Eugen Fedoruc era stato precedentemente curato per schizofrenia come paziente ambulatoriale
ma, nel giugno 2012, il suo medico ha dichiarato che era tranquillo e non rappresentava una minaccia
per la società e che non c’era motivo di ricoverarlo in ospedale. Le denunce di tortura non sono state oggetto
d’indagine.
PENE CRUDELI, DISUMANE E DEGRADANTI
Il 24 maggio, il parlamento ha approvato una nuova legge che ha introdotto la castrazione
chimica obbligatoria per chi compie violenze sui minori, malgrado ad aprile il presidente
della Repubblica avesse posto il proprio veto.
DISCRIMINAZIONE
A maggio, il parlamento ha approvato una legge sull’uguaglianza, in vigore dal 1° gennaio
2013. Tuttavia, le norme non hanno soddisfatto gli standard internazionali perché hanno
omesso l’orientamento sessuale, l’identità di genere e le condizioni di salute dalla lista
dei motivi per i quali vige il divieto di discriminazione. Alcune persone e alcuni gruppi
hanno continuato a essere discriminati.
A febbraio, I. H., una donna di 48 anni sieropositiva, affetta da un grave deterioramento dell’articolazione
coxofemorale (osteonecrosi), si è vista negare un intervento di protesi all’anca perché era sieropositiva. Il
21 novembre 2011, il vicedirettore dell’ospedale traumatologico e ortopedico di Chişinău le aveva detto
che tale intervento non poteva essere effettuato su pazienti sieropositivi. La Ngo Istituto per i diritti umani
e il rappresentante del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo sono intervenuti ricordando che gli
impianti di protesi all’anca sono regolarmente effettuati su pazienti sieropositivi in tutto il mondo e che
tali interventi non creano complicazioni se il sistema immunitario è in buone condizioni prima dell’operazione. L’ospedale si è rifiutato di effettuare l’intervento.
A marzo, nel periodo precedente all’adozione della legge sull’uguaglianza, varie amministrazioni comunali
in tutto il paese hanno adottato misure discriminatorie contro vari gruppi all’interno delle loro comunità.
I divieti contro “la propaganda aggressiva di orientamenti sessuali non tradizionali” hanno colpito le persone Lgbti, mentre i musulmani sono stati discriminati con divieti sul culto islamico in pubblico. Dopo
l’intervento del difensore civico, soltanto un’amministrazione comunale ha revocato le proprie disposizioni.
Il 12 giugno, la Corte europea dei diritti umani ha stabilito che il divieto imposto a una manifestazione
Lgbti nel maggio 2005 aveva violato i diritti alla libertà di riunione e alla non discriminazione e ha ordinato
al governo moldavo di risarcire gli organizzatori, il gruppo GenderDoc-M, versando loro entro tre mesi l’importo di 11.000 euro.
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EUROPA E ASIA CENTRALE
MISSIONI E RAPPORTI DI AMNESTY INTERNATIONAL
Una delegata di Amnesty International ha visitato la Moldova ad aprile e settembre.
Unfinished Business: Combating Torture and Ill-treatment in Moldova (EUR 59/001/2012)
Towards Equality: Discrimination in Moldova (EUR 59/006/2012)
MONTENEGRO
MONTENEGRO
Capo di stato: Filip Vujanović
Capo del governo: Milo Djukanović
(subentrato a Igor Luksić a dicembre)
Sono stati emessi verdetti per casi di crimini di guerra non in linea con il diritto internazionale. Giornalisti indipendenti hanno continuato a subire intimidazioni e aggressioni.
CONTESTO
Per tutto l’anno sono proseguite le manifestazioni contro le politiche economiche e sociali
del governo.
A giugno sono iniziati i negoziati per l’adesione del Montenegro all’Eu, che si sono concentrati sullo stato di diritto e, in particolare, sulla lotta al crimine organizzato e all’alto
livello di corruzione.
Dopo le elezioni di ottobre, il Partito democratico dei socialisti, al potere da lunga data,
è stato in grado di formare una coalizione di governo soltanto con l’appoggio di un partito
di una minoranza etnica. L’ex presidente Milo Djukanović è divenuto primo ministro per
la sesta volta.
CRIMINI DI DIRITTO INTERNAZIONALE
Sono continuati i processi per i crimini di diritto internazionale. In alcuni casi, i procedimenti non hanno rispettato pienamente gli standard internazionali e i verdetti emessi
non erano in linea con il diritto internazionale.
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