Guardami negli occhi (quando mi abbandoni)

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LETTERATURA
Guardami negli occhi
(quando mi abbandoni)
e dimenticanze, addirittura botte. Questo libro è una struggente riflessione su uno
dei misteri più commoventi del regno animale: l’amore sconfinato che un cane
riesce a trasmettere al suo padrone. Ma è anche uno strumento di denuncia, un
tassello importante nella campagna contro la pratica infame dell’abbandono dei
cani, nella quale Panariello è schierato da anni in prima linea.
Q
Introduzione
Sapete cosa ha cambiato la mia vita?
La televisione, diranno i miei piccoli lettori.
Il Cinema, qualcun altro dirà.
Le donne! Direbbe qualche mio amico della versiglia.
No, niente di tutto questo.
Me l’ha cambiata Zeus. E chi è Zeus, vi chiederete voi?
Zeus è una cane, uno come tanti al mondo,
che mi ha insegnato il mondo dei cani.
Si perché per me i cani erano quelli della televisione.
Tipo Lassie. Chi non se lo ricorda il cane Lassie?
Quello che doveva sempre tornare a casa:
mai un giorno di ferie, una vacanza, una beauty farm…
E Rin TinTin! Ve lo ricordate?
Un pastore tedesco forte come un cinghiale,
bono come un panda, intelligente come una faina,
furbo come una volpe; insomma del cane non c’aveva nulla!
Il suo padrone si chiamava Rusty,
il bambino più sfigato del mondo. Orfano,
perchè i suoi genitori glieli hanno ammazzati gli indiani,
lo adottano a Fort Apache, che non è proprio il posto giusto
per dimenticare mamma e papà.
E come non citare il commissario Rex…
Bello come un cane greco (mai visto un cane greco in vita mia,
ma era solo per fare una citazione), possente, scattante,
più intelligente di tutti i poliziotti della tivù. Pensa che una volta
durante un’indagine con la polizia italiana,
il guinzaglio lo volevano mettere al Commissario Montalbano!
E poi è arrivato Marley, il protagonista di Marley & me,
prima libro e poi film campione di incassi. Devo confessare:
ho lasciato la sala cinematografica nel punto esatto
in cui avevo lasciato la lettura del libro.
Ma se qualcuno volesse sapere cosa si prova a perdere un amico,
veda il film fino in fondo o fino al fondo del libro,
perché quando si ha un cane, quello diventa uno della famiglia.
Il cane è l’unico parente che si ama in modo incondizionato
in cambio di poco. Per lui non importa chi sei, cosa fai,
se sei bello o sei brutto, se sei ricco o povero, sei un re o un guitto,
ti ama per il semplice piacere di farlo.
E’ grazie a Zeus (poi grazie alla piccola Crusca e il piccolo Zac)
che ho capito tutto questo. E’ guardandoli negli occhi che ho capito
che dovevo fare qualcosa per aiutare i cani meno fortunati.
Da anni mi impegno in favore degli animali, di tutti gli animali.
Ho appoggiato le iniziative di Animalisti italiani, Lega Anti Vivisezione,
Ente Nazionale Protezione Animali e
Lega Nazionale per la difesa del cane, e loro hanno appoggiato le mie.
Questo libro è dedicato a tutti quelli che trovano il coraggio
di abbandonare un cane.
Chi abbandona un cane sa cosa lascia ma non sa che cosa perde.
Perché chi abbandona un cane abbandona un pò anche se stesso. Bau!
uesto il titolo di un simpatico
volumetto di cui è autore Giorgio Panariello, edito da Mondadori,
che abbiamo ritenuto di sottoporvi.
Si tratta di una piccola grande opera
composta quasi esclusivamente da
simpatiche e tenerissime fotografie
di cani, corredate da una battuta
umoristica coniata dalla fervida fantasia del popolare attore e comico.
Questa la prefazione
Se un cane potesse parlare, cosa
direbbe dell’uomo che sta per abbandonarlo? Dalla genialità di Giorgio
Panariello, unita al suo grande amore per i cani, nasce questo magico
monologo, accompagnato da foto
tenerissime e divertenti come solo gli
amici a quattro zampe sanno essere.
Puoi essere un assassino o un santo,
un re o un barbone, un giovane o un
anziano, ma il tuo cane sarà sempre
sulla soglia di casa ad allungarti la
zampa, senza giudicarti e senza pretendere nulla in cambio. Non c’è animale
domestico altrettanto generoso nei nostri confronti, pronto a perdonare sciatterie
Commento
Le numerose
campagne di
sensibilizzazione
per scongiurare
l’abbandono degli
animali, le nuove
leggi e le sanzioni,
le sterilizzazioni
delle femmine,
un aumento della
crescita civile
della popolazione,
stanno dando i frutti desiderati.
Nel 2009 il numero degli abbandoni di animali è dimezzato!
Il dato è molto
incoraggiante,
dobbiamo pertanto continuare nella
strada intrapresa,
per diminuire ulteriormente questa
pratica incivile e
criminale, in quanto gli abbandoni
sono ancora ben
70.000.
P.S. i proventi di questo libro andranno a sostegno della campagna
contro l’abbandono degli animali domestici. Secondo la Lega Nazionale per la
difesa del cane ogni anno in Italia vengono abbandonati circa 150.000 cani.
Avete colto il messaggio?
Perché non dare il vostro concreto aiuto!
Donate ai vostri figli e amici questo divertente libro!
Nelle librerie a soli 13 euro.