Tacchino Nero E' una delle razze Americane più vecchie essendo stata iscritta all'albo delle razze pure nel 1874. Fu ottenuta da animali selezionati sulle coste atlantiche degli Stati Uniti, e sembra che alla sua formazione abbiano concorso anche tacchini domestici provenienti dalla Spagna, da cui il sinonimo di Nero di Spagna. Riproduzione Il tempo della riproduzione incomincia verso la metà di febbraio. Femmine e maschi si separano, ed anche per il riposo notturno si scelgono, sugli alberi, delle sedi distinte anche se non lontane le une dalle altre. Al richiamo della femmina rispondono tutti i maschi, i quali rapidamente vanno a prendere posto vicino ad essa e incominciano il corteggiamento, facendo la ruota, rovesciando il capo all'indietro, strascicando le ali a terra e gridando confusamente. L'unione tra il maschio e la femmina si mantiene finché sopraggiunge il momento della deposizione delle uova, quando la prima si separa decisamente e si nasconde nell'intento di difendere le uova dalle violente manifestazioni d'amore del compagno, che potrebbero avere per esse conseguenze esiziali. Dal canto suo, il maschio cessa di interessarsi alla compagna non appena ha soddisfatto i propri istinti, e dal momento in cui ha inizio l' incubazione se ne dimentica completamente, diventando indifferente e pigro. Il tacchino può riprodursi, inoltre, per partenogenesi accidentale arrenotica. Una leggera escavazione del terreno, negligentemente rivestita di poche piume, è tutto ciò che viene approntato dalle femmine per accogliere la prole. Questi nidi vengono costruiti verso la metà del mese di aprile, nei luoghi più nascosti e adatti a difendere dalle insidie le dieci, quindici o venti uova della covata, punteggiate di rosso su fondo giallo-scuro. Alla loro cura la madre si dedica con attenzione e precauzione, ricoprendole diligentemente di foglie secche ogni volta che deve abbandonarle; se per effetto di qualche imprevista circostanza la femmina è costretta a disinteressarsi definitivamente del proprio nido, passa ad una seconda covata, mentre, se tutto procede regolarmente, l'incubazione si verifica un'unica volta nel corso dell' anno Appena sgusciati, i piccoli vengono dapprima tenuti dalla madre sotto le tiepide ali, e poi immediatamente condotti alla ricerca del cibo: dopo due settimane sono già in grado di alzarsi in volo, e la famiglia, che fino a quel momento aveva dovuto trascorrere le notti sul terreno, incomincia a recarsi sui bassi rami degli alberi. La crescita è rapida, e già in agosto i giovani sono abbastanza forti e prudenti per difendersi dagli attacchi dei loro nemici; le famiglie si sciolgono, o meglio si confondono nei branchi adulti, incominciando a partecipare alle loro escursioni. INDUSTRIALIZZAZIONE DELL'ALLEVAMENTO La notevole richiesta di carni bianche e gli interessanti indici di conversione dimostrati dalla specie hanno nel breve volgere di alcuni decenni mutato radicalmente sia il tipo di animale allevato che la tecnica di allevamento. La produzione moderna del tacchino da carne, attraverso un percorso di selezione dei genotipi più meritevoli e l'utilizzo della fecondazione artificiale, ha permesso di produrre ibridi commerciali 9 per lo più a piumaggio bianco in grado di sopperire alle richieste commerciali, compiendo l'intero ciclo in clausura con il metodo su lettiera permanente in capannoni a ventilazione forzata. L'allevamento estensivo all'aperto è stato completamente abbandonato, seppur utilizzato ancora negli Stati Uniti. La selezione volta ad aumentare la taglia degli animali è talmente spinta che alcuni ceppi non sono in grado di riprodursi se non tramite la fecondazione artificiale. CONFORMAZIONE E DIMENSIONI Con la domesticazione il tacchino è andato incontro ad un duplice percorso che ha portato alla formazione di razze notevolmente più grandi rispetto al selvatico come alla nascita di vere e proprie razze nane osservate già ai tempi dei Conquistadores presso le popolazioni Indios del Messico. Le esigenze produttive industriali hanno inoltre volto la selezione alla creazione di animali dotati di enormi masse pettorali (ibridi giganti) incapaci di riprodursi se non con la riproduzione artificiale.