CORTEGGIAMENTO DEGLI ANFIBI
RANA
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i ragni che si corteggiano a colpi di raggi
ultravioletti (leggi la notizia), ora uno
studio scopre che gli esemplari di Odorrana
tormota, un anfibio che vive vicino alle
sorgenti termali dei monti Huangshan
(Cina), durante il corteggiamento
comunicano tra loro con gli ultrasuoni,
vibrazioni così acute da superare la soglia
di udibilità umana. Perché tanta fatica? Per
farsi sentire nonostante il rumore infernale
delle acque torrentizie e delle cascate. Così
i maschi possono pubblicizzare la propria
virilità e le femmine la loro fertilità senza
interferenze. E non è tutto: registrandoli,
Peter Narins dell'università della California
e Jun-Xian Shen dell'Accademia Cinese
delle Scienze di Pechino, hanno anche
scoperto che gli ultrasonici aneliti d'amore
sono localizzati dalle minuscole rane (35
mm di larghezza) con un'invidiabile
precisione "radar". «Da un metro di
distanza», spiega Narins, «i maschi
riconoscono il suono e sono in grado di
raggiungere il suo esatto punto di origine.»
SALAMANDRA
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L'accoppiamento avviene a terra e il rituale di
corteggiamento prevede una specie di danza
tramite la quale il maschio si posiziona sotto la
femmina e depone una spermatofora sul terreno,
dopodiché di sposta permettendo alla femmina di
accogliere la spermatofora nella sua cloaca. Il
tempo che passa tra l'accoppiamento e il "parto" è
estremamente variabile. Quando la femmina è
pronta si reca presso un ruscello o un fontanile,
immerge la parte inferiore del corpo in acqua
(giacché non sa nuotare) e libera nell'ambiente
acquatico un numero di larve variabile da 10 a 30
(anche se talvolta rilascia uova, N.D.R.).
In alcune regioni la deposizione delle larve può
avvenire addirittura in autunno inoltrato (Ottobre).
Come già accennato in Italia vivono due sottospecie
di S.salamandra: S.s.salamandra, di grosse
dimensioni, diffusa su Alpi, Prealpi e negli
Appennini settentrionali. Cromaticamente questa
sottospecie presenta spesso un basso numero di
macchie gialle. S.s.giglioli è invece più piccola, più
gialla ed è diffusa esclusivamente sugli Appennini
del centro-sud.
TRITONE
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Il maschio tritone corteggia la femmina in
primavera, esso fa vibrare la coda in modo
che le sue spermatofore raggiungano la
femmina, la quale, circa sette giorni dopo
averle raccolte con labbra cloacali, inizia a
depositare le uova, una per volta.
Le uova dei tritoni vengono depositate
singolarmente sulle foglie delle piante
acquatiche tramite compressione della
regione cloacale (basso ventre) per mezzo
delle zampe posteriori, mentre il maschio
continua la sua opera di fecondazione L'uovo
viene generalmente appiccicato ai due lembi
della foglia mediante piegamento di questa a
protezione da eventuali predatori, appena
depositato esso e' trasparente con un piccolo
puntino bianco nel centro, ma che già dopo
alcuni giorni si può distinguere chiaramente
la sagoma dell'embrione.
La schiusa delle uova avviene circa 3/4
settimane dalla deposizione, ma e' molto
influenzata dalla temperatura dell'ambiente.
l'acqua si aggira sui 15°c bastano solo 2
settimane.
BUFO-BUFO
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Dopo il letargo invernale, in concomitanza con la primavera
inizia la stagione degli accoppiamenti: i rospi si recano vicino
ai luoghi di riproduzione (solitamente vicino a corsi d'acqua,
pozze o stagni) verso l'inizio di marzo e lì i maschi si
aggrappano alle ascelle delle femmine, che sono visibilmente
più grandi. Questo è il cosiddetto amplesso ascellare, a volte
la femmina può essere approcciata da cosi tanti maschi da
restare soffocata e morire.
La femmina depone in acqua circa 10 000 uova in un cordone
gelatinoso, contemporaneamente le uova vengono fecondate
dal maschio. Queste uova poi si schiuderanno, facendo uscire
dei minuscoli esserini neri acquatici: i girini. Questi,
nutrendosi soprattutto di alghe e altri minuscoli materiali
organici, crescono. La temperatura dell'acqua nella zona dove
si trovano deciderà la velocità della loro metamorfosi: più è
calda l'acqua, più veloce sarà la metamorfosi. Questo perché
l'alta temperatura dell'acqua è sintomo che la loro pozza si
sta prosciugando.
Ai girini spuntano dapprima le zampe inferiori, e
successivamente le zampe anteriori: da questo momento
iniziano a digiunare, perché il loro apparato boccale (e
digerente) si sta trasformando: infatti da onnivori diverranno
insettivori. La metamorfosi dura uno o due giorni; il
metamorfosando inizia ad assorbire la coda, e nel giro di
appunto 24 - 48 ore scomparirà. il neometamorfosato è il più
piccolo in assoluto fra gli anfibi: è lungo circa un cm. La sua
pelle è ancora liscia per favorire la traspirazione. Digiunerà
ancora per circa 4 giorni, dato che utilizzerà come fonte
nutrizionale le energie della coda riassorbita.