INCONTRI CON LA NATURA regolare svolgimento delle attività umane, come il traffico veicolare e le pratiche agricole. In queste aree è facile imbattersi accidentalmente nel cervide, che una volta avvertita la nostra presenza si pone nella posizione di allarme, orecchie sollevate e sguardo attento, pronto per darsi alla fuga. Ma se vogliamo godere a pieno dello splendore dell’animale è consigliabile appostarsi, in zone piuttosto tranquille, dove il bosco è alternato a frequenti radure e coltivi. Occorre osservare da un punto di vista prospettico, meglio con un cannocchiale, attendendo pazientemente che gli animali inizino le loro attività. I caprioli usciranno ta oS ici f f dai loro rifugi timidamente, brucando ©U l’erba ma senza mai perdere l'attenzione nei confronti di eventuali pericoli in agguato. Generalmente solitari e territoriali, tuttavia non è raro osservare piccoli gruppi nel periodo invernale, quando i maschi interrompono le ostilità per recuperare il peso perso durante la stagione degli accoppiamenti. Simone Cecchini S Nel bosco l'incontro diretto con un animale selvatico rappresenta un evento tanto emozionante quanto raro. Più facile sarà percepire i suoi movimenti dal ritmico fruscio prodotto dalle foglie della lettiera. L'esperienza può aiutarci a distinguere i rumori generati dalle varie specie. Il capriolo, per esempio, ci osserva ma sa rimanere invisibile. Il bosco è il suo rifugio prediletto, dal quale si allontana solamente al tramonto. Nei luoghi più tranquilli però non è raro vedere caprioli che, soprattutto nei periodi primaverili, escono dal bosco anche nelle ore calde per nutrirsi della fresca erba. I meravigliosi riflessi color ruggine del mantello estivo bruno rossastro spiccano sul verde dei prati, mentre in inverno, il colore grigio bruno dei peli è criptico, ma pone in risalto la tipica macchia perianale bianca, che assume una forma a rene nel maschio, a cuore nella femmina. Ormai il capriolo è presente in gran parte della penisola, in alcune regioni è talmente abbondante da creare problemi al Cf Ritmici fruscii nel bosco pa Uno degli spettacoli più belli che offre il bosco deciduo all’inizio della primavera, è la fioritura dei ciliegi selvatici. Quando gli altri alberi non sono ancora verdi di foglie, questa pregiata essenza sviluppa rapidamente una chioma densa e bianca, tanto bella quanto effimera e fugace. Dopo l’impollinazione operata dagli insetti, i fiori decadono velocemente, le gemme fogliari cominciano a schiudersi e, alla fine della primavera, i frutti rossi sono generalmente già maturi. Come posso fare per trovarlo? Il Prunus avium (letteralmente: pruno degli uccelli, poiché rappresenta per essi una grande risorsa alimentare) cresce sporadico, isolato o in piccoli gruppi, all’interno dei boschi mesofili caducifogli, dal limite del bosco sempreverde, fino alla zona del faggio. Non è una specie pioniera, pertanto ha bisogno del microclima dei boschi fertili e maturi. Lo si incontra di frequente nelle cerrete e nei castagneti abbandonati, su suoli freschi e profondi, indipendenti dal substrato geologico. Come posso riconoscerlo? Sono molti i caratteri che permettono il riconoscimento. La corteccia è liscia e chiara, con lenticelle allungate, disposte orizzontalmente sul tronco. La foglia è ellittica, con margine dentato. Ma il carattere che permette di distinguerlo da altre specie del genere Prunus, è la presenza di due ghiandole nettarifere rosse sul picciolo della foglia. Queste curiose strutture hanno la forma di due piccoli fagioli, e producono sostanze zuccherine, in grado di attirare gli insetti impollinatori. Cosa ci posso fare? Tutte le parti della pianta, ad eccezione dei frutti, sono più o meno tossiche per il contenuto di sostanze in grado di liberare acido cianidrico. Il ciliegio selvatico produce ciliegie belle e saporite, ma non come le cultivar domestiche. Le proprietà benefiche sono comunque le stesse, e vanno dalla spiccata azione lassativa, rinfrescante e depurativa, ad un effetto antipiretico e stimolante della circolazione, per la presenza di sostanze simili all’acido salicilico (costituente dell’aspirina). L’infuso dei piccioli dei frutti ha, al contrario, effetto astringente. Con i noccioli si possono riempire dei cuscini che, riscaldati vicino al fuoco o in forno (anche a microonde), sostituiscono efficacemente la borsa dell’acqua calda. Cristiano Manni m Il ciliegio degli uccelli utile anche agli uomini Il Forestale n. 67 - 49