Il Forestale n. 60 - Corpo Forestale dello Stato

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INCONTRI CON LA NATURA
regolare svolgimento delle attività umane, come il traffico
veicolare e le pratiche agricole. In queste aree è facile
imbattersi accidentalmente nel cervide, che una volta
avvertita la nostra presenza si pone nella posizione di
allarme, orecchie sollevate e sguardo attento, pronto per
darsi alla fuga. Ma se vogliamo godere a pieno
dello splendore dell’animale è consigliabile appostarsi, in zone piuttosto
tranquille, dove il bosco è alternato
a frequenti radure e coltivi.
Occorre osservare da un punto di
vista prospettico, meglio con un
cannocchiale, attendendo pazientemente che gli animali inizino
le
loro attività. I caprioli usciranno
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dai
loro
rifugi timidamente, brucando
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l’erba ma senza mai perdere l'attenzione
nei confronti di eventuali pericoli in agguato.
Generalmente solitari e territoriali, tuttavia non è raro
osservare piccoli gruppi nel periodo invernale, quando i
maschi interrompono le ostilità per recuperare il peso
perso durante la stagione degli accoppiamenti.
Simone Cecchini
S
Nel bosco l'incontro diretto con un animale selvatico
rappresenta un evento tanto emozionante quanto raro.
Più facile sarà percepire i suoi movimenti dal ritmico fruscio prodotto dalle foglie della lettiera. L'esperienza può
aiutarci a distinguere i rumori generati dalle
varie specie. Il capriolo, per esempio, ci
osserva ma sa rimanere invisibile. Il
bosco è il suo rifugio prediletto, dal
quale si allontana solamente al
tramonto. Nei luoghi più tranquilli però non è raro vedere caprioli
che, soprattutto nei periodi primaverili, escono dal bosco anche
nelle ore calde per nutrirsi della fresca erba. I meravigliosi riflessi color
ruggine del mantello estivo bruno rossastro
spiccano sul verde dei prati, mentre in inverno, il colore grigio bruno dei peli è criptico, ma pone in risalto la
tipica macchia perianale bianca, che assume una forma a
rene nel maschio, a cuore nella femmina. Ormai il capriolo è presente in gran parte della penisola, in alcune
regioni è talmente abbondante da creare problemi al
Cf
Ritmici fruscii nel bosco
pa
Uno degli spettacoli più belli che offre il bosco deciduo
all’inizio della primavera, è la fioritura dei ciliegi selvatici. Quando gli altri alberi non sono ancora verdi di foglie,
questa pregiata essenza sviluppa rapidamente una chioma densa e bianca, tanto bella quanto effimera
e fugace. Dopo l’impollinazione operata
dagli insetti, i fiori decadono velocemente, le gemme fogliari
cominciano a schiudersi e, alla
fine della primavera, i frutti rossi
sono generalmente già maturi.
Come posso fare per trovarlo? Il
Prunus avium (letteralmente:
pruno degli uccelli, poiché rappresenta per essi una grande risorsa
alimentare) cresce sporadico, isolato o in
piccoli gruppi, all’interno dei boschi mesofili caducifogli, dal limite del bosco sempreverde, fino alla zona del
faggio. Non è una specie pioniera, pertanto ha bisogno del
microclima dei boschi fertili e maturi. Lo si incontra di frequente nelle cerrete e nei castagneti abbandonati, su suoli
freschi e profondi, indipendenti dal substrato geologico.
Come posso riconoscerlo? Sono molti i caratteri che permettono il riconoscimento. La corteccia è liscia e chiara,
con lenticelle allungate, disposte orizzontalmente sul tronco. La foglia è ellittica, con margine dentato. Ma il
carattere che permette di distinguerlo da altre specie del
genere Prunus, è la presenza di due ghiandole nettarifere
rosse sul picciolo della foglia. Queste curiose strutture
hanno la forma di due piccoli fagioli, e producono sostanze zuccherine, in grado di attirare gli insetti
impollinatori. Cosa ci posso fare? Tutte le
parti della pianta, ad eccezione dei
frutti, sono più o meno tossiche per
il contenuto di sostanze in grado
di liberare acido cianidrico. Il
ciliegio selvatico produce ciliegie
belle e saporite, ma non come le
cultivar domestiche. Le proprietà
benefiche sono comunque le stesse, e vanno dalla spiccata azione
lassativa, rinfrescante e depurativa, ad un
effetto antipiretico e stimolante della circolazione, per
la presenza di sostanze simili all’acido salicilico (costituente dell’aspirina). L’infuso dei piccioli dei frutti ha, al
contrario, effetto astringente. Con i noccioli si possono
riempire dei cuscini che, riscaldati vicino al fuoco o in
forno (anche a microonde), sostituiscono efficacemente la
borsa dell’acqua calda.
Cristiano Manni
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Il ciliegio degli uccelli utile
anche agli uomini
Il Forestale n. 67 - 49
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