“Purtroppo è molto più facile creare un deserto che un bosco”

“Purtroppo è molto più facile creare un deserto che un bosco”
J.E. LOVELOCK, Gaia: a new look at life on earth, Oxford university press (2000)
James Ephraim Lovelock (chimico ambientalista inglese nato nel 1919)
A. Tonina, Natura morta, 07/08/2010
L’attività umana può essere costruttiva o distruttiva. Anche la natura, allo stesso modo, può esserlo.
Da sempre lo sforzo umano è stato quello di piegare la natura alle proprie esigenze e di prevenire o monitorare gli
eventi più distruttivi.
Tuttavia il progresso raggiunto non permette ancora di controllare eventi come un’eruzione vulcanica che nel corso di
pochi momenti può distruggere un bosco frutto di decenni di paziente e silenziosa crescita.
Nell’immagine il visitatore e il ranger sono sbigottiti davanti alle conseguenze di questo drammatico evento che
colpisce non solo la flora ma anche la fauna. Tuttavia la natura è più clemente. Pochi mesi dopo l’eruzione del vulcano
Pacaya (Guatemala, avvenuta nel maggio 2010), la cenere fertile e le intense piogge consentivano la lenta rinascita del
bosco.
Lo sconcerto per tale fatto, tuttavia, non è paragonabile con lo sdegno che si prova laddove la distruzione derivi da
attività volontarie, attentamente pianificate, nell’ambito di una rapace attività umana di sfruttamento condotta in
altre zone dell’America latina con tecniche che non sono degne dell’intelligenza umana.