Politecnico di Milano - Academic Year 2010-2011 Statistica 086449 Docente: Alessandra Guglielmi Esercitatore: Stefano Baraldo Esercitazione 3 5 Aprile 2011 Esercizio 1. Diciamo che X ha distribuzione Gamma(α, λ), con α > 0, λ > 0, se la sua densità ha la seguente forma: fX (x) = λα α−1 −λx x e I(0,+∞) (x). Γ(α) dove Γ(α), per α > 0, è la funzione Gamma definita come Z +∞ tα−1 e−t dt. Γ(α) = 0 La densità di una distribuzione Gamma è rappresentata in Figura 1 per diverse scelte dei parametri α e λ. Si noti che Gamma(1, λ) = Exp(λ). Figure 1: Densità Gamma 1. Si verifichi che fX è una densità. 2. Si verifichi la seguente proprietà della funzione Gamma: Γ(α+1) = αΓ(α). 3. Si verifichi la proprietà della funzione Gamma per la quale Γ(n) = (n − 1)! per n ∈ N. 1 4. Si verifichi che E[X] = α λ e Var(X) = α λ2 . Soluzione. 1. fX (x) è una densità perché è sempre non negativa e Z R +∞ +∞ fX (x)dx = 0 −∞ λα xα−1 e−λx dx =1 R +∞ tα−1 e−t dt 0 grazie al cambio di variabile λx = t nell’integrale al numeratore. Si noti che dx = dt/λ. R +∞ R +∞ +∞ 2. Γ(α + 1) = 0 tα e−t dt = 0 αtα−1 e−t dt − [tα e−t ]0 = αΓ(α). R +∞ 3. Γ(1) = 0 e−t dt = 1, e utilizzando la proprietà al punto 2 otteniamo Γ(n) = (n − 1)Γ(n − 1) = (n − 1)(n − 2) × Γ(n − 2) = (n − 1)(n − 2)(n − 3) · · · 2 · 1 Γ(1) = (n − 1)! 4. Poiché R +∞ 0 λα α−1 −λx e dx Γ(α) x = 1, otteniamo che R +∞ 0 xα−1 e−λx dx = Γ(α) λα . +∞ λα λα α−1 −λx x e dx = Γ(α) Γ(α) 0 α λα Γ(α + 1) = . = Γ(α) λα+1 λ Z E[X] = Z +∞ x(α+1)−1 e−λx dx x 0 È anche possibile calcolare E[X] tramite integrazione per parti. +∞ λα λα α−1 −λx x e dx = E[X ] = x Γ(α) Γ(α) 0 α λ Γ(α + 2) α(α + 1) = = . Γ(α) λα+2 λ2 2 Z 2 E otteniamo Var(X) = E[X 2 ] − E[X]2 = Z α(α+1) λ2 +∞ x(α+2)−1 e−λx dx 0 − α2 λ2 = α λ2 Esercizio 2. Stando alle statistiche riguardanti la Divisione di Pronto Soccorso del Desert Samaritan Hospital di Mesa, AZ, si trova che, dalle 6 del pomeriggio, il tempo (in ore) di ingresso di attesa per l’ingresso del terzo paziente segue una distribuzione Gamma di parametri α = 3 e λ = 6.9. 1. Si calcoli la funzione di ripartizione. Si valuti la probabilità che, a partire dalle 6 del pomeriggio, il terzo paziente arrivi 2. prima delle 7; 3. tra le 6:15 e le 6:30. 2 Soluzione. Sia X il tempo di attesa (in ore) fino all’entrata del terzo paziente: X ∼ Γ(3, 6.9); quindi la sua densità è data da f (x) = 6.93 3−1 −6.9x x e I(0,+∞) (x). Γ(3) 1. Se α ∈ N, α = 3 in questo caso, la funzione di ripartizione può essere calcolata tramite integrazioni per parti successive come FX (x) = 1 − α−1 X k=0 e−λx (λx)k I(0,+∞) (x). k! In questo caso otteniamo FX (x) = 1 − 3−1 −6.9x X e (6.9x)k k! k=0 I(0,+∞) (x) 2. P(0 < X < 1) = FX (1) − FX (0) = FX (1) = 0.968048 3. P(1/4 < X < 1/2) = FX (1/2) − FX (1/4) = 0.420415 Esercizio 3. Durante la 30esima settimana di gravidanza, il tasso di sedimentazione X segue una legge Γ(5, 0.1). 1. Si calcolino la densità e la funzione di ripartizione di X; 2. Si calcoli la probabilità che durante la 30esima settimana di gravidanza il tasso di sedimentazione sia almeno pari a 60; 3. Si calcoli la probabilità che durante la 30esima settimana di gravidanza il tasso di sedimentazione sia compreso tra 40 and 50. 3 Soluzione. 1. La densità è fX (x) = 0.15 4 −0.1x x e I(0,+∞) (x); Γ(5) la funzione di ripartizione è FX (x) = 1 − 5−1 −0.1x X e (0.1x)j j! j=0 I(0,+∞) (x). 2. P(X ≥ 60) = 1 − FX (60) = 0.28506 3. P(40 ≤ X ≤ 50) = FX (50) − FX (40) = 0.188343 Esercizio 4. Diciamo che X ha distribuzione Weibull di parametri α > 0 (parametro di scala) e β > 0 (parametro di forma) se la sua densità ha la seguente forma: β fX (x) = αβxβ−1 e−αx I(0,+∞) (x). La densità di una variabile Weibull è rappresentata nella Figura 2, per diverse scelte dei parametri α e β. La variabile aleatoria Weibull ha media E[X] = Figure 2: Densità Weibull 2 1 2 α− β Γ 1 + β1 e varianza Var(X) = α− β Γ 1 + β2 − Γ 1 + β1 1. Si calcoli la funzione di ripartizione FX ; 2. Si mostri che se X ∼ exp(λ), allora Y = X 1/γ ha legge W eibull(λ, γ), dove γ > 0. Soluzione. 4 1. Per X ∼ W eibull(α, β) abbiamo β FX (x) = 1 − e−αx I(0,+∞) (x) 2. Utilizziamo il teorema di trasformazione di variabili aleatorie: y = g(x) = x1/α ⇒ x = g −1 (y) = y α , quindi fY (y) = fX (g −1 −1 dg (y) = λγy γ−1 e−λyγ (y)) dy che è la densità di una variabile aleatoria Weibull(λ, γ). Esercizio 5. Si supponga che il tempo di vita di un componente elettronico segua una distribuzione Weibull di parametri α = 2 e β = 1/9, col tempo espresso in anni. 1. Si disegni il grafico della densità e si calcoli la funzione di ripartizione del tempo di vita del componente; 2. si calcoli la probabilità che il componente duri almeno 6 mesi; 3. si calcoli la probabilità che il tempo di vita di un componente sia compreso tra 6 mesi e un anno. Soluzione. 1. La densità è rappresentata in Figura 3 e la funzione di ripartizione è FX (x) = 1 − e−2x 1/9 2. P(X ≥ 0.5) = 1 − FX (0.5) = e−2(0.5) 1/9 I(0,+∞) (x) = 0.1569623 1/9 3. P(0.5 ≤ X ≤ 1) = FX (1) − FX (0.5) = e−2(0.5) − e−2 = 0.02162705 Esercizio 6. Tema d’esame del 17/11/2008 Sia X una variabile aleatoria assolutamente continua uniforme sull’intervallo (0, 1). 1. Verificare che Y = − λ1 log(X), dove λ è un parametro positivo e log indica il logaritmo naturale, ha distribuzione Exp(λ). Si supponga ora che il tempo di vita di una ventola di raffreddamento √ di un computer, espressa in migliaia di ore, sia una variabile aleatoria U = Y , con Y ∼ Exp(λ) e λ = 0.03. 2. Calcolare esplicitamente la funzione di ripartizione di U , verificare che corrisponde ad una distribuzione assolutamente continua e ricavare la densità di U . 3. Calcolare la probabilità che la ventola duri almeno 2500 ore. Soluzione. 5 Figure 3 1. Se X ∼ U ([0, 1]), Y = − λ1 log(X) ≥ 0 q.c.. Quindi, se y ≤ 0, FY (y) = 0, mentre, se y > 0, 1 FY (y) = P(Y ≤ y) = P − log(X) ≤ y = P(log(X) ≥ −λy) λ = P(X ≥ e−λy ) = 1 − FX (e−λy ) = 1 − e−λy . Dunque la funzione di ripartizione di Y coincide con quella di una esponenziale di parametro λ. 2. Se u ≤ 0, FU (u) = 0; se, invece, u > 0: √ 2 FU (u) = P( Y ≤ u) = P(Y ≤ u2 ) = FY (u2 ) = 1 − e−λu . La funzione di ripartizione FU è differenziabile per ogni u 6= 0 e quindi la sua densità siottiene nel seguente modo: 2 fU (u) = FU0 (u) = 2λue−λu I(0,+∞) (x). U ha distribuzione Weibull(2, λ). 3. Si tratta di calcolare 2 P(U ≥ 2.5) = 1 − FU (2.5) = e−0.03×(2.5) = e−0.1875 ∼ = 0.8290. Esercizio 7. Sia X ∼ Exp(λ); si calcoli la legge della variabile aleatoria Y = (2X/λ)1/2 . Soluzione. Per il teorema di trasformazione di variabili aleatorie si ottiene facilmente che 2 2 fY (y) = λ2 ye−λ y /2 che è una distribuzione di Rayleigh di parametro λ2 . 6 Esercizio 8. Sia X il numero di corsi ai quali uno studente universitario scelto a caso risulta iscritto. La distribuzione di probabilità di X è la seguente x p (x) 1 0.02 2 0.03 3 0.09 4 0.25 5 0.40 6 0.16 7 0.05 1. Determinare la probabilità che lo studente sia iscritto a 4 corsi. 2. Determinare la probabilità che lo studente sia iscritto a non più di 3 corsi. 3. Determinare la probabilità che sia iscritto a più di 3 corsi e meno di 6. 4. Determinare la funzione di ripartizione di X e disegnarne il grafico. 5. Calcolare il valore atteso e la deviazione standard del numero di corsi. Soluzione. 1. P(X = 4) = p(4) = 0.25 2. P(X ≤ 3) = p(1) + p(2) + p(3) = 0.14 3. P(3 < X < 6) = p(4) + p(5) = 0.65 4. 0 0.02 0.05 0.14 F (x) = 0.39 0.79 0.95 1 se x < 1 se 1 ≤ x < 2 se 2 ≤ x < 3 se 3 ≤ x < 4 se 4 ≤ x < 5 se 5 ≤ x < 6 se 6 ≤ x < 7 se x ≥ 7 Pn Pn 2 5. E[X] = Xi p(i) = 4.66; E[X 2 ] = i=1 i=1 Xi p(i) = 23.16, da cui q p 2 V ar(X) = E[X 2 ] − E[X] = 1.20 Esercizio 9. Consideriamo le seguenti funzioni F e G: 0, x<0 1 , 0 ≤ x<1 2 F (x) = 3 , 1 ≤ x<4 4 1, x≥4 0, x<0 1 , 0 ≤ x≤1 2 G (x) = 3 , 1 < x<4 4 1, x≥4 1. Quale delle due è una funzione di ripartizione? Disegnarne il grafico. 2. Si determini la funzione di probabilità associata ad F . Inoltre si calcoli P(X < 4); P(X ≤ 3) e P(X = 1). 3. Calcolare il valore atteso di X. 7 Soluzione. 1. La funzione F è una funzione di ripartizione (infatti è non decrescente, continua a destra, e tale che limx→−∞ F (x) = 0 e limx→+∞ F (x) = 1). La funzione G invece non è una funzione di ripartizione perchè non è continua a destra. 2. p(0) = 1/2, p(1) = 1/4, p(2) = 0, p(3) = 0, p(4) = 1/4. P(X < 4) = p(0) + p(1) = 3/4; P(X ≤ 3) = F (3) = p(0) + p(1) = 3/4; P(X = 1) = p(1) = 1/4. 3. E[X] = 5/4 Esercizio 10. Determinare la costante c ∈ R tale per cui la seguente funzione è una densità discreta: p (x) = c x , per x = 0, 1, . . . , 120. 120 Calcolarne il valore atteso. Soluzione. Affinchè la funzione scritta sopra sia una densità discreta occorre che tutti i pesi siano non-negativi e che sommino ad uno, e quindi deve essere P120 1 2 1 c > 0 e 1 = c 120 121 × 60 , da cui c = 121 i = c . i=0 120 P120 Pn 120×121×241 2 1 2 1 2 = 80.333 perchè i=0 i2 = E[X] = 121 120 i = i=0 121 120 6 n(n+1)(2n+1) . 6 Esercizio 11. Si consideri la variabile aleatoria discreta X con legge data dalla funzione di ripartizione 0 x<0 1/3 0 ≤ x < 1 F (x) = 5/6 1 ≤ x < 3 1 x≥3 Disegnare la funzione di √ ripartizione di X. Calcolare la funzione di probabilità e i valori attesi di X e X. √ Soluzione. p(0) = 1/3, p(1) = 1/2, p(3) = 1/6; E[X] = 1; E[ X] = 0.7887 8