La Cultura di Arras: le tombe a carro di Wetwang e Garton Slack Nell’età del Ferro, lo Yorkshire orientale si distingue dal resto della Britannia per l’abbondanza di sepolture rinvenute. In questa regione, a partire dalla media età del Ferro (IV-II a.C.), si sviluppa un rito funerario che prevede, generalmente, l’inumazione dei defunti in posizione rannicchiata all’interno di un tumulo singolo di forma circolare o quadrangolare, circondato da un fossato quadrato o circolare; spesso questi tumuli sono ordinati in necropoli e disposti in lunghe file. Questa usanza funeraria è ascrivibile alla così detta “Cultura di Arras”, che prende il nome da una vasta necropoli di piccoli tumuli situata nei pressi di Arras, vicino a Market Weighton, nello Yorkshire orientale scoperta all’inizio del XIX secolo. Le particolarità delle sepolture dell’età del Ferro dello Yorkshire orientale, così diverse dalle evidenze funerarie del resto dell’Inghilterra, hanno, per molto tempo, portato alcuni studiosi a considerarle come la prova dell’arrivo e del successivo stanziamento in queste zone di popolazioni provenienti dal continente all’inizio del IV secolo a.C.; la presenza di tombe a carro in particolare, rendeva queste necropoli molto simili a quelle della Francia nord-orientale, in un momento in cui nella regione della Champagne si registrava una diminuzione notevole di sepolture ed un successivo cambiamento nei rituali sepolcrali tra le genti note come Parisii. Il fatto che, forse già a partire dall’invasione di Cesare della Britannia (55/54 a.C.), le popolazioni dell’area orientale dello Yorkshire fossero conosciute con il nome di Parisii e che dal corredo di una sepoltura a carro (datata al IV sec. a.C.), pertinente al gruppo di Cowlam, provenisse un insieme di oggetti di origine continentale, rafforzò l’ipotesi di una migrazione di genti provenienti dalla Francia. Dal 1816 al marzo 2001 delle migliaia di tombe scoperte ascrivibili alla cultura di Arras soltanto 19 contenevano tra gli elementi del corredo un carro a due ruote. La tesi, partendo dall’analisi di quattro sepolture a carro scavate negli anni ’70 e ’80 a Garton e Wetwang Slack, cerca di individuare oltre alle analogie e alle differenze (sia nella struttura della sepoltura che negli oggetti componenti il corredo, che nella posizione del corpo del defunto ecc….) riscontrabili all’interno del gruppo delle tombe a carro inglesi, anche il sesso, ed il possibile ruolo ricoperto dai defunti all’interno della società, anche grazie alla possibilità di inserire le quattro tombe nel più ampio contesto della vasta necropoli di pertinenza. Si è inoltre cercato di attribuire loro una cronologia sulla base della rispettiva collocazione all’interno della necropoli e della datazione degli elementi componenti i corredi. Infine, in base ad un confronto accurato tra queste e le sepolture francesi ed all’analisi delle tradizioni sepolcrali dello Yorkshire orientale attestate nelle fasi cronologiche precedenti l’età del Ferro, si è tentato di stabilire se l’ipotesi dell’immigrazione di genti dal continente potesse essere l’unica spiegazione possibile per tali evidenze. In conclusione questa regione dell’Inghilterra è apparsa molto legata alle proprie tradizioni locali, le variazioni nella pratica funeraria, nel passaggio dall’età del Bronzo all’età del Ferro, sembrano riguardare essenzialmente gli oggetti che formano il corredo e la forma del tumulo. Queste constatazioni portano oggi a ritenere che soltanto due aspetti distintivi del rito funerario, vale a dire l’inclusione di un carro a due ruote e la forma quadrangolare dei tumuli e delle recinzioni, siano stati introdotti dal continente, probabilmente in un momento non posteriore all’inizio del III secolo a.C.; sembrerebbe dunque che il rituale funerario della cultura di Arras, sia frutto non di una migrazione di massa, ma di contatti e dell’introduzione di idee dal continente.