Lezioni Psicologia dello Sviluppo 21.10.2015 e 28.10.2015

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LA SCIENZA
DELLO SVILUPPO INFANTILE
Linda A. Antonucci, PhD Candidate
[email protected]
STP, AA 2015/2016
Programma di esame
- Santrock J.W. Psicologia dello sviluppo.
Milano: McGraw-Hill, 2008.
- Sapin M., Spini D., Widmer E.: I percorsi di
vita: dall’adolescenza alla vecchiaia. Bologna:
Il Mulino, 2010
- R. Cassibba. Attaccamenti multipli. Milano:
Unicopli, 2003
Contatti
Indirizzo e-mail:
[email protected]
Ricevimento studenti
Giovedì 9.00-11.00
Che cos’è la Psicologia dello Sviluppo?
• E’ lo studio scientifico del comportamento e
dello sviluppo dei bambini
Non si basa su:
• Semplici intuizioni o buon senso
• Esperienza personale
• Consigli di esperti (basati spesso su
considerazioni soggettive o cliniche)
Oggetto di studio della Psicologia dello
Sviluppo
• Quando si sviluppano specifiche abilità
(età)
• Come si sviluppano (descrizioni)
• Perché si verifica lo sviluppo e perché
esistono le differenze tra individui
(cause)
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO
Lo studio scientifico dei cambiamenti sistematici che
definiscono l’evoluzione individuale
PROCESSI BIOLOGICI:
cambiamenti nel corpo
Processi
interagenti!!!!
PROCESSI COGNITIVI:
cambiamenti nel pensiero e
nel linguaggio
PROCESSI SOCIO-EMOTIVI:
cambiamenti nelle relazioni,
emozioni e personalità
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO
Suddivisione dell’arco di vita in PERIODI EVOLUTIVI
PERIODO PRENATALE
(9 mesi): dal concepimento
alla nascita
FANCIULLEZZA
(da 6 a 11anni)
capacità cognitive e
raggiungimento dei risultati
PRIMA INFANZIA:
(nascita a 8-24 mesi)
assoluta dipendenza
dall’adulto
SECONDA INFANZIA:
(fino a 5-6 anni):
aumento autonomia e
apertura al mondo
ADOLESCENZA
(da 11 a 18-22 anni)
cambiamenti fisici;
indipendenza e ricerca
dell’identità
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO: Psicologia del ciclo di vita!!!
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO
Il dibattito tra NATURA E CULTURA
NATURA: eredità biologica di un organismo; le forze che guidano lo
sviluppo sono genetiche; AMBIENTE ESTREMO
CULTURA: le esperienze vissute nel proprio ambiente; la principale
determinante dello sviluppo è di tipo esperienzale (es. poveri vs ricchi)
NATURA E CULTURA: l’avvento della genetica comportamentale il
cui obiettivo è studiare l’interazione dei fattori genetici ed
ambientali sullo sviluppo:
• Ricerche su gemelli monozigoti e dizigoti vissuti in ambienti
diversi
• Ricerche su bambini adottati, genitori adottivi e biologici
LA PREDOMINANZA DI UN FATTORE O L’ALTRO DIPENDE DAL
TRATTO CONSIDERATO!!
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO
Il dibattito tra CONTINUITA’ E DISCONTINUITA’
CONTINUITA’: cambiamenti graduali e continui, sviluppo
quantitativo (approccio culturale): LINGUAGGIO E PUBERTA’
DISCONTINUITA’: cambiamenti rapidi ed improvvisi (fasi), sviluppo
qualitativo (approccio genetico): PENSIERO LOGICO
Il dibattito tra PRIME ESPERIENZE E SUCCESSIVE
PRIME ESPERIENZE: Le esperienze della prima infanzia sono
determinanti per lo sviluppo ottimale (es Freud)
ESPERIENZE SUCCESSIVE: Lo sviluppo è continuo ed esperienze
successive sono altrettanto rilevanti (es. cure amorevoli,
temperamento, culture orientali)
Prospettive teoriche
1. PROSPETTIVA MATURAZIONISTA: lo sviluppo delle
funzioni psichiche e del comportamento sono il prodotto di
cambiamenti biologici (es. Piaget, teoria etologica);
2. PROSPETTIVA AMBIENTALISTA: Lo sviluppo dell’individuo
è interamente determinato dagli stimoli ambientali provenienti dal
contesto di vita (es. teorie dell’apprendimento).
LA TEORIA OGGI: LA PROSPETTIVA INTERAZIONISTA
Lo sviluppo individuale è l’esito di un complesso intreccio tra variabili
individuali ed ambientali (Natura E Cultura).
LA PROSPETTIVA
MATURAZIONISTA
Enfasi esclusiva su fattori biologici:
 Individuazione di un periodo critico (teorica ecologica di Lorenz) in
cui è necessario che si sviluppino certi comportamenti;
Considerazione solo degli aspetti evolutivi comuni e non delle
differenze individuali;

 Scarsa considerazione dell’azione di facilitazione/inibizione
dell’ambiente di vita che circonda il bambino (teoria socio-culturale di
Vygotskij);
 Sviluppo come percorso discontinuo che si scandisce in una
successione di fasi
×
Stadio
× Stadio
× Stadio
× Stadio
PIAGET (th cognitiva, assimilazione e accomodamento)
senso-motorio (entro 2 anni): conoscenza tramite l’esperienza;
pre-operatorio (2-7 anni): sviluppo rappresentazione simbolica;
operaz concrete (7-11 anni): prime operazioni mentali;
operaz formali (da 11 anni): astrazione e ragionamento logico.
LA PROSPETTIVA AMBIENTALISTA
COMPORTAMENTISMO: corrente teorica diffusa in
America negli anni venti grazie a Watson.
La mente è una tabula rasa
modellata dalle esperienze di vita e
dalle sollecitazioni ambientali:
 I genitori sono i principali
responsabili dello sviluppo
individuale;
 il bambino è un contenitore
vuoto, un soggetto passivo nel suo
percorso evolutivo.
L’obiettivo della psicologia è
la valutazione del
comportamento e non delle
strutture mentali inosservabili
AMBIENTE
MENTE (black box)
COMPORTAMENTO
IL Condizionamento classico
Riflesso condizionato: comportamento non geneticamente
determinato ma appreso sulla base di un’associazione tra
stimoli contigui (es. cane di Pavlov e Albert).
Stimolo incondizionato (cibo)+ stimolo neutro (suono)= processo
di apprendimento per cui alla fine lo stimolo neutro è di per se in
grado di produrre una risposta incondizionata
(salivazione=risposta condizionata).
× Successione temporale dei due stimoli: presentaz antecedente;
× Intervallo temporale ottimale: 1 secondo ;
× Estinzione: assenza di associazione nel tempo;
IL Condizionamento operante

Legge dell’effetto: la frequenza di un comportamento dipende dal
suo effetto;
Apprendimento: associazione tra un comportamento e la
sua risposta
Rinforzo (pos o neg; Skinner box).

Comportamento (pressione leva)+ effetto (cibo)= processo di
apprendimento che aumenta la frequenza di comparsa del
comportamento rinforzato.
× Contiguità temporale tra comportamento e rinforzo;
× Schema di rinforzo: ad intermittenza o parziale;
× Estinzione: assenza di associazione nel tempo;
La teoria socio-cognitiva
Approccio comportamentale che rivaluta la componente del
PENSIERO (Ambiente-persona/processi-comportamento).

BANDURA:
× Apprendimento osservativo: osservazione ed imitazione
(modeling): es. studio sull’effetto dell’aggressività in TV,
importanza del tipo di modello;
× Influenza reciproca tra i tre elementi:
comp
cogniz
amb
La prospettiva interazionista
Human Information Processing (HIP): la mente umana è come un
computer impegnato in un processo di elaborazione (input-menteoutput); Siegel: l’apprendimento delle strategie di elaborazione delle
informazioni è fondamentale per lo sviluppo cognitivo
STRUTTURE: HARDWARE
Registro sensoriale
Memoria breve
termine
Memoria lungo
termine
PROCESSI: SOFTWARE
Funzioni variabili a secondo
del soggetto, della fase di
vita e delle circostanze.
× Processi controllati:
grande
quantità di attenzione perciò
lenti;
× Processi automatici: no
attenzione perciò rapidi.
LA PROSPETTIVA INTERAZIONISTA
La teoria dell’attaccamento sostiene che l’origine dello sviluppo
affettivo, emotivo e relazionale sia individuabile nella
primissima relazione del bambino con chi si prende cura di lui
(caregiver).
IL LEGAME DI ATTACCAMENTO
legame emotivo duraturo, biologicamente determinato (etologia), con una persona più
competente (figura di attaccamento).
1.Legame selettivo: figura di attaccamento attiva comportamenti di
attaccamento
2. Ricerca e mantenimento di vicinanza
3. Funzione psicologica: offre sicurezza e protezione nel momento del
pericolo
4. Ansia da separazione
LA PROSPETTIVA INTERAZIONISTA
IL MODELLO ECOLOGICO
Teoria dei sistemi
ecologici
MACROSISTEMA
Politica
Cultura
A1
scuola
×
C
lavoro
B
rete sociale
A2
Amm. locale
scuola-famiglia
MICROSISTEMA
coetanei
ESOSISTEMA
D
famiglia
famiglia-coetanei
(Bronfenbrenner, 1979)
Lo sviluppo del
bambino può essere
compreso solo alla
luce delle complesse
interazioni tra
molteplici fonti di
influenza diretta ed
indiretta.
MESOSISTEMA
CRONOSFERA: cambiamenti, derivanti da eventi ambientali e
transizioni, e rilevanti per lo sviluppo (es. divorzio);
× TEORIA BIO-ECOLOGICA: rivalutazione fattori genetici
I metodi per la raccolta di informazioni
Osservazione diretta
Domande (interviste e questionari)
Sperimentazione
Per raccogliere informazioni sul cambiamento:
Disegni trasversali
Disegni longitudinali
Ruolo delle teorie
Le teorie servono a:
 collegare e spiegare fatti isolati
 classificare le informazioni ottenute dalle
ricerche
 guidare alla formulazione di nuove ipotesi
(domande)
- Esistono teorie più o meno ampie
- Non necessariamente sono in contraddizione tra
loro
- Se diventano inadeguate vengono abbandonate
PROSPETTIVE STORICHE
• PROSPETTIVA DEL PECCATO ORIGINALE – medioevo:
bambini come creature malvagie. L’educazione salva e
rimuove il peccato
• PROSPETTIVA DELLA TABULA RASA – Locke, fine 1600: le
esperienze infantili determinano le caratteristiche della
persona adulta
• PROSPETTIVA DELLA BONTA’ INNATA – Rousseau, fine
1700: poiché sono innatamente buoni, ai bambini deve
essere permesso di crescere in modo naturale
GLI APPROCCI CONTEMPORANEI
• Accento su periodi distinti in cui i bambini si
impadroniscono di capacità che li preparano alla
vita adulta
• Infanzia non più come periodo di attesa ma di
valorizzazione di un momento speciale di
crescita e cambiamento su cui investire
GLI APPROCCI CONTEMPORANEI
i contributi fondamentali
• Binet: compiti per studiare attenzione e memoria
– basi per il moderno test del quoziente
intellettivo
• Hall: pioniere nell’uso dei questionari. Lo sviluppo
infantile procede per fasi
• Gesell: cupola fotografica per osservazione
sistematica. Sostiene l’ipotesi biologica
GLI APPROCCI CONTEMPORANEI
i contributi fondamentali
• Freud: fasi – conflitto tra pulsioni biologiche ed
esigenze sociali
• Watson: il comportamento dei bambini può essere
trasformato in qualsiasi cosa la società desideri
• Baldwin: epistemologia genetica – studio dei modi in
cui le conoscenze dei bambini cambiano nel corso
dello sviluppo
• Piaget: serie di stadi cognitivi. Il pensiero dei bambini
è qualitativamente diverso da quello degli adulti
SVILUPPO INFANTILE – LA RICERCA
• Metodo scientifico
• Metodi Prescientifici o Pseudoscientifici:
1.
2.
3.
4.
5.
Intuizione
Ostinazione
Ragionamento
Esperienza
Autorità
• Autorità ed Esperti
Quando basiamo le informazioni solo sull’esperienza possiamo
esprimere un giudizio finalizzato a proteggere il nostro ego
(McMillan, 2004).
L’APPROCCIO SCIENTIFICO
Il modo migliore di comprendere gli avvenimenti
del mondo reale nel quale viviamo è allestire un
progetto di ricerca che può essere definito
scientifico.
• Oggettivo
• Sistematico
• Può essere sottoposto a verifica
• Minimizza la possibilità che l’esperienza
personale e le opinioni influenzino i risultati
L’APPROCCIO SCIENTIFICO
le fasi (Mc Burney, 2001)
1. Concettualizzazione del problema: identificare il
problema aldilà di una descrizione generale –
isolare in maniera specifica l’oggetto di studio.

TEORIA: insieme di idee legate tra loro in
maniera coerente. Aiuta a spiegare un fenomeno
e fare previsioni

IPOTESI: supposizione o previsione scientifica
che può essere verificata
L’APPROCCIO SCIENTIFICO
le fasi (Mc Burney, 2001)
2. Raccolta dati: come raccogliere le informazioni?

Messa in atto di procedure statistiche per
comprendere il significato dei dati e i risultati
prodotti – sono o meno frutto del caso?
L’APPROCCIO SCIENTIFICO
le fasi (Mc Burney, 2001)
3. Tirare le conclusioni: dopo la raccolta e l’analisi,
il ricercatore confronta le sue conclusioni con
quelle di altre ricerche sullo stesso argomento
4. Rivedere dati della ricerca e la teoria
Le teorie aiutano a ispirare nuove ricerche e
pongono nuove domande di ricerca. A loro volta,
le teorie vengono verificate, riviste, rifiutate.
SVILUPPO INFANTILE - LE TEORIE
Nessuna teoria è in grado da sola di
spiegare tutti gli aspetti dello sviluppo
infantile.
Nonostante a volte si contraddicano, molte
delle informazioni che forniscono sono
complementari e non contraddittorie.
TEORIE PSICANALITICHE
o Descrivono lo sviluppo come prevalentemente
inconscio e influenzato dalla sfera emotiva.
o Comportamenti = caratteristiche di superficie.
Per raggiungere una vera comprensione dello
sviluppo bisogna analizzare i meccanismi
profondi della mente.
o Le prime esperienze con i genitori influenzano lo
sviluppo in modo significativo.
FREUD: TEORIA PSICO-SESSUALE
Personalità composta da tre strutture
(Freud, 1917):
1. ES: istinti primari – fonte di energia psichica.
Impulso sessuale, totalmente inconscio
1. IO: affronta le esigenze della realtà. Lato
esecutivo della personalità – usa il
ragionamento
2. SUPER-IO: lato morale della personalità. Ciò che
abitualmente chiamiamo «coscienza»
FREUD: TEORIA PSICO-SESSUALE
• Fasi dello sviluppo: a ogni fase, la sensazione di
piacere è maggiormente legata a una parte del
corpo.
• La nostra personalità adulta è determinata dal
modo in cui risolviamo i conflitti tra queste
diverse fonti di piacere.
• Se in qualunque fase il bisogno di piacere è poco
o troppo soddisfatto, un individuo può diventare
fissato (bloccato) a quella fase di sviluppo.
FREUD: FASI PSICO-SESSUALI
1. Fase orale (0-18 mesi): il piacere è concentrato sulla
bocca e riduce la tensione nel neonato
2. Fase anale (18-36 mesi): il piacere più grande
deriva dall’ano e le funzioni escretive
3. Fase fallica (3-6 anni): l’automanipolazione è
piacevole. Complesso di Edipo
4. Fase di latenza (6-11 anni): il bambino reprime ogni
interesse per la sessualità a favore delle abilità
sociali e intellettuali, dimenticando i conflitti della
fase fallica
5. Fase genitale: momento di risveglio sessuale. La
fonte del piacere è esterna al bambino
FREUD: IL COMPLESSO DI EDIPO
fase fallica
• Si manifesta nel bambino sottoforma di un intenso
desiderio di sostituirsi al genitore di sesso opposto.
• Si risolve intorno ai 5-6 anni, quando i bambini si
rendono conto che il genitore del loro stesso sesso
potrebbe punirli per i loro desideri «incestuosi».
• Il bambino quindi si identifica con il genitore dello
stesso sesso, desiderando di essere come lui/lei.
• Se il conflitto non è risolto, l’individuo può restare
fissato alla fase fallica.
FREUD: FASI PSICO-SESSUALI
I conflitti irrisolti con i genitori riemergono
durante l’adolescenza.
Se risolti, l’individuo può stabilire una
relazione amorosa matura e può agire in
autonomia.
TEORIA PSICANALITICA: CONTRIBUTI
• Sottolinea il ruolo delle prime esperienze
nello sviluppo
• Relazioni familiari centrali
• Approccio evolutivo alla personalità
• La mente non è fatta solo di processi
consci
TEORIA PSICANALITICA: CRITICHE
• Concetti difficili da testare
scientificamente
• La maggior parte dei dati derivano da
ricostruzioni individuali del passato
• Gli aspetti sessuali sono troppo centrali
• Il lato inconscio è troppo preponderante
• Immagine troppo negativa degli esseri
umani
ERIKSON: LA TEORIA PSICO-SOCIALE
Erikson (1950):
• L’individuo si sviluppa attraverso fasi
psicosociali e non psicosessuali.
• Il motore del comportamento è di tipo
sociale e non sessuale
• Pone l’accento sui cambiamenti evolutivi
lungo tutto l’arco di vita.
ERIKSON: LE FASI PSICOSOCIALI
• Ciascuna delle otto fasi è rappresentata da un
particolare comportamento evolutivo che
mette l’individuo di fronte a una crisi che deve
essere risolta.
• La crisi non è una catastrofe ma un punto di
svolta, caratterizzato da maggiore
vulnerabilità ma anche potenzialità
• Più l’individuo è in grado di superare la crisi,
più il suo sviluppo sarà sano
ERIKSON: LE FASI PSICOSOCIALI
LE TEORIE COGNITIVE
Si concentrano sui pensieri consci
• Piaget: sviluppo cognitivo
• Vygotskij: teoria socio-culturale
• Teoria sull’elaborazione delle
informazioni
PIAGET: LO SVILUPPO COGNITIVO
I bambini costruiscono attivamente la loro
visione del mondo attraverso
a. ASSIMILAZIONE: si verifica quando i
bambini incorporano nuove informazioni
in schemi cognitivi preesistenti
b. ACCOMODAMENTO: avviene quando i
bambini adattano i loro schemi cognitivi
in modo da includere nuove
informazioni ed esperienze.
PIAGET: LO SVILUPPO COGNITIVO
LE QUATTRO FASI
VYGOTSKIJ: TEORIA COGNITIVA
SOCIO-CULTURALE
• Lo sviluppo del bambino è inseparabile dalle
attività sociali e culturali
• Lo sviluppo di attenzione, memoria,
ragionamento, richiede che il bambino impari
ad usare gli strumenti e le convenzioni della
società in cui vive (linguaggio, matematica,
mnemotecniche)
• Conoscenza situata e collaborativa: costruita
nell’interazione con persone ed oggetti della
cultura
VYGOTSKIJ: TEORIA COGNITIVA
SOCIO-CULTURALE
• Le interazioni con i coetanei e gli adulti
sono indispensabili per il progresso dello
sviluppo cognitivo
TEORIA SULL’ELABORAZIONE
DELLE INFORMAZIONI
• Il cervello viene considerato simile
all’hardware di un PC e i processi cognitivi
sono paragonati a un software
• Gli individui manipolano informazioni, le
controllano e fanno scelte strategiche a partire
da queste
• Così si sviluppa una crescente abilità di
acquisire conoscenze e capacità sempre più
complesse
TEORIE COGNITIVE: CONTRIBUTI
• Immagine positiva dello sviluppo
• In rilievo la costruzione attiva della
conoscenza
• Importanza di esaminare i cambiamenti
evolutivi
• Descrizione dettagliata dei processi
cognitivi
TEORIE COGNITIVE: CRITICHE
• Le fasi di Piaget non descrivono
accuratamente lo sviluppo cognitivo, che è
più vario
• Poca attenzione alle variazioni individuali
• Poca attenzione ai cambiamenti evolutivi
nei singoli processi cognitivi
• Nessun credito ai processi inconsci
TEORIE COMPORTAMENTISTE
Il condizionamento classico di Pavlov:
Se uno stimolo neutro viene associato a
uno stimolo che produce una reazione
automatica, quella reazione sarà causata
anche solo dallo stimolo che in precedenza
era neutro.
Watson: Albert e il ratto bianco (+ rumore)
PAVLOV:
CONDIZIONAMENTO CLASSICO
TEORIE COMPORTAMENTISTE
Il condizionamento operante di Skinner:
Le conseguenze di un comportamento
producono cambiamenti nella probabilità
che questo comportamento si ripeta.
Un comportamento seguito da
gratificazione ha più probabilità di ripetersi
di un comportamento seguito da una
punizione.
SKINNER:
CONDIZIONAMENTO OPERANTE
TEORIA SOCIO-COGNITIVA
• Comportamento, ambiente e
persona/processo cognitivo
(caratteristiche personali) sono fattori
importanti nello sviluppo.
• Bandura: apprendimento osservativo
(imitazione, modeling). Le persone creano
una rappresentazione cognitiva del
comportamento altrui
TEORIE COMPORTAMENTISTE
E SOCIO-COGNITIVE: CONTRIBUTI
•
•
•
•
Enfasi sulla ricerca scientifica
Attenzione alle variabili ambientali
Basi per lo studio attraverso l’osservazione
Enfasi sulla persona
TEORIE COMPORTAMENTISTE
E SOCIO-COGNITIVE: CRITICHE
• Le teorie cognitive non prendono in
considerazione adeguatamente i processi
cognitivi
• Troppa concentrazione sulle variabili
ambientali?
• Poca attenzione ai cambiamenti evolutivi
• Analisi della creatività umana carente
TEORIA ETOLOGICA
Il comportamento è fortemente influenzato
dalla biologia e dall’evoluzione.
La nostra sensibilità verso determinate
esperienze varia nei diversi periodi di vita
Esistono periodi di vita critici o «sensibili»
per quanto riguarda alcune esperienze
TEORIA ETOLOGICA: Imprinting
(Lorenz, 1965)
Rapido e innato processo di apprendimento
limitato a un breve periodo critico che produce
attaccamento nei confronti del primo oggetto in
movimento visto
TEORIA ETOLOGICA: CONTRIBUTI
• Applicazioni: teoria dell’attaccamento
• Focus sulle basi biologiche dello sviluppo
• Evidenziati i periodi sensibili
TEORIA ETOLOGICA: CRITICHE
• Periodo sensibile: concetto troppo rigido?
• Eccessiva concentrazione sulla prospettiva
biologica
• Non esamina i processi cognitivi
• Più efficace negli animali che negli esseri
umani
TEORIA ECOLOGICA
Brofenbrenner, 1998
TEORIA ECOLOGICA
Contributi: esamina il sistema in modo
sistematico e presta attenzione alle
connessioni tra i sistemi
Critiche: non si concentra abbastanza sulle
basi biologiche, non prende in esame i
processi cognitivi.
UN APPROCCIO TEORICO ECLETTICO
APPROCCIO TEORICO ECLETTICO
Le teorie rappresentano uno strumento utile,
ma sarebbe un errore basarsi su una sola di
queste per spiegare lo sviluppo.
Un approccio teorico eclettico seleziona e
utilizza ciò che considera gli aspetti migliori di
ciascuna teoria.
Questo permette di analizzare lo sviluppo così
com’è nella realtà, evidenziando problemi
empirici differenti e utilizzando strategie di
raccolta dati diverse.
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