Sound and Music - Novità discografiche Gennaio 2013
Franz
Lehar
una vita per l’Operetta
Columnsweb - Gennaio 2013
Indice
Hyperion
Gimell
Rewind
Aeon
Ricercar
CPO
Chandos
MDG
Signum
Playa Sound
Testament
Leonardo
Urania
Tactus
Linn
Clearaudio
OMR
Speakers Corner
Pure Pleasure
Proprius
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Primo piano
6
TRE NUOVI TITOLI DELLA SERIE BASSO PREZZO
REWIND
ERNO DOHNANYI
INTEGRALE DELLE OPERE PER PIANO - VOLUME 2
Martin Roscoe, piano
CDA67932 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571179322
E. Dohnanyi: Quattro Pezzi per pianoforte op. 2; Variazioni e
Fuga sul tema EG op. 4; Humoresques in forma di suite op. 17;
Valses nobles da Schubert
Il programma del secondo volume dell’integrale della produzione pianistica di Erno Dohnányi è incentrato su una serie
di opere giovanili composte tra il 1897 e il 1907, un decennio
nel quale il virtuoso ungherese iniziò ad affermarsi in maniera
sempre più autorevole nel panorama dei pianisti-compositori
di quegli anni. Grazie all’instancabile opera di apostolato che
compie da molti anni nei confronti delle opere e dei compositori
ingiustamente trascurati, Martin Roscoe è senza dubbio l’interprete più indicato per affrontare questa integrale, che si pone
come uno dei progetti di maggiore interesse presentati dall’industria discografica nel corso degli ultimi anni. Uno dei vertici
di questo nuovo disco della Hyperion è rappresentato dalle Variazioni e Fuga sul tema EG op. 4, un’opera monumentale che
i critici dei giornali viennesi salutarono come la più autorevole
addizione alla letteratura pianistica dai tempi di Brahms.
Erno Dohnányi su HYPERION:
INTEGRALE DELLE OPERE
PER PIANO - VOLUME 1
REW508
Martin Roscoe, piano
CDA67871 (CD alto prezzo)
2
Columnsweb - Gennaio 2013
GABRIEL JACKSON
BENJAMIN BRITTEN
A SHIP WITH UNFURLED SAILS E ALTRE OPERE CORALI
OPERE PER VIOLONCELLO
Kaspars Zemitis, chitarra elettrica
State Choir Latvija, Maris Sirmais
CDA67976 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571179766
Alban Gerhardt, violoncello; Steven Osborne, piano
BBC Scottish Symphony Orchestra, Andrew Manze
CDA67941/2 (2 CD alto prezzo) Barcode: 0034571179414
G. Jackson: The Voice of the Bard; Now I have known, O
Lord; O Doctor optime; Missa Triueriensis; Thomas, Jewel of
Canterbury; Sanctum est verum lumen; Angeli, archangeli; A
ship with unfurled sails; Aeterna caeli gloria; Ave regina caelorum
La tradizione corale della Lettonia vanta numerosi estimatori in ogni parte del mondo e i suoi compositori hanno scritto
opere pervase da uno straordinario afflato spirituale, secondo
alcuni studiosi come forma di rivalsa contro la messa al bando di questo genere di lavori imposta dal governo sovietico
per oltre settant’anni. In questo nuovo disco della Hyperion lo
State Choir Latvija diretto da Maris Sirmais rende omaggio a
Gabriel Jackson, un compositore inglese che si è formato e
imbevuto del fecondo microcosmo sonoro dei paesi baltici. Le
maestose architetture corali di Jackson e il suo splendido - per
quanto particolarissimo - linguaggio armonico vengono esaltati
al massimo grado dall’esecuzione dell’eccellente coro lettone.
B. Britten: Sinfonia per violoncello e orchestra op. 68; Sonata
per violoncello e pianoforte op. 65; Suite n. 1 per violoncello
solo op. 72; Suite n. 2 per violoncello solo op. 80; Suite n. 3 per
violoncello solo op. 87; Tema Sacher
Con questo cofanetto doppio la Hyperion dà ufficialmente
inizio alle celebrazioni per il primo centenario della nascita
di Benjamin Britten. La sincera amicizia che legò per molti anni il compositore inglese al violoncellista russo Mstislav
Rostropovich si concretizzò nella composizione di alcuni dei
più grandi capolavori della letteratura violoncellistica del XX
secolo. Ritenuto da molti addetti ai lavori uno dei violoncellisti
più ispirati e stimolanti del panorama concertistico internazionale, Alban Gerhardt esegue in questo cofanetto tutte le opere
per violoncello scritte da Britten. Nella Sonata per violoncello
e pianoforte Gerhardt è accompagnato da Steven Osborne, la
cui incisione del Concerto per pianoforte e orchestra di Britten
pubblicata dalla Hyperion è stata premiata con un prestigioso
Gramophone Award. La BBC Scottish Symphony Orchestra
diretta da Andrew Manze affianca Gerhardt nella Sinfonia op.
68, l’unica opera scritta da Britten per il violoncello di respiro
davvero sinfonico. Il programma è completato dalle tre celebri suites per violoncello solo, alle quali si aggiunge il Tema
Sacher, una miniatura di ammaliante bellezza. Le tre suites
presentano una incredibile varietà di tecniche compositive e
richiedono all’interprete una assoluta padronanza nella tecnica
dell’arco, due caratteristiche che dimostrano non solo la loro
diretta ascendenza dalle omonime opere composte due secoli
prima da Johann Sebastian Bach, ma anche tutta la fantasia e
l’intensità espressiva di cui Britten era dotato.
Già disponibile:
GABRIEL JACKSON
NOT NO FACELESS ANGEL
Polyphony, Stephen Layton
CDA67708 (CD alto prezzo)
3
Columnsweb - Gennaio 2013
AA.VV.
GEORG FRIEDRICH HANDEL
MISERERE - MUSICA PER LA QUARESIMA, LA FESTA DI SAN GIUSEPPE E L’ANNUNCIAZIONE
ARIE INGLESI
Westminster Cathedral Choir, Martin Baker
CDA67938 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571179384
Canto gregoriano: Attende, Domine; Audi benigne conditor; Evigila
super nos; Messa IX Cum iubilo; Credo IV; Salva nos, Domine G. Malcolm: Miserere mei, Deus; Scapulis suis; Veritas mea; Nunc dimittis
tertii toni W. Byrd: Emendemus in melius G.P. da Palestrina: Missa
Emendemus in melius G. Croce: In spiritu humilitatis D. Bevan: Magnificat quarti toni C. Mawby: Iustus ut palma R. Parsons: Ave Maria
F. Guerrero: Ave virgo sanctissima T. Tallis: Te lucis ante terminum
Questo nuovo disco del Westminster Cathedral Choir propone un
programma molto variegato che dimostra meglio di qualunque parola lo splendore della liturgia al tempo stesso solenne e gioiosa
del periodo quaresimale. I capolavori dei più grandi maestri del
Rinascimento si alternano piacevolmente a una serie di lavori degli
ex organisti della Westminster Cathedral (tutti eccellenti compositori di opere liturgiche) e sono collegati tra loro da versetti in gregoriano, che rappresenta da sempre il cuore spirituale di questo
repertorio. Concepito in questo modo - e registrato nella inimitabile
acustica della Westmister Cathedral - il programma di questo disco
riesce a ricreare in maniera estremamente verosimile le cerimonie
che si tengono nella suggestiva cattedrale londinese.
Il Westminster Cathedral Choir e Martin Baker su HYPERION:
TOMAS LUIS DE VICTORIA
DE BEATA MARIA VIRGINE.
SURGE PROPERA
Westminster Cathedral Choir
Martin Baker
CDA67891 (CD alto prezzo)
4
James Bowman, controtenore; Susan Gritton, soprano
The King’s Consort, Robert King
CDH55419 (CD basso prezzo) Barcode. 0034571154190
G.F. Händel: Yet, can I hear that dulcet lay (The Choice of
Hercules); How can I stay, when love invites (Esther); O fairest of ten thousand fair (Saul); Great God! who, yet but darkly
known (Belshazzar); The raptur’d soul (Theodora); Father of
heav’n! (Judas Maccabaeus); Esther (Ouverture); O Lord,
whose mercies numberless (Saul); What though I trace each
herb (Solomon); Martial Symphony - Destructive war Symphony (Belshazzar); Welcome as the dawn of day (Solomon); Kind
heaven, if virtue be thy care (Theodora); Almighty pow’r (Solomon); Now persecution shall lay by her iron rod - Tune your
harps (Esther)
Questo nuovo disco della Helios presenta una vasta antologia di arie, duetti e ouvertures tratte dagli oratori inglesi più
famosi di Georg Friedrich Händel tra cui Esther, Saul, Belshazzar, Theodora, Judas Maccabaeus e Solomon, nella splendida interpretazione del celebre controtenore inglese James
Bowman, accompagnato dall’ensemble di strumenti originali
The King’s Consort e affiancato dall’eccellente soprano Susan
Gritton. «Questa meravigliosa silloge di arie e di duetti tratti
dagli oratori più famosi di Händel vede il cinquantaduenne controtenore inglese sfoggiare un’emissione di incredibile purezza
[…] A dispetto dell’inesorabile trascorrere degli anni, la voce di
Bowman ha conservato una fenomenale agilità. Un disco assolutamente imperdibile» (The Sunday Times) «Un disco alla
maggior gloria di James Bowman» (Ritmo, Spagna) «Un disco
apprezzabile sotto tutti i punti di vista» (Diario de Jerez, Spagna) «Un recital nobile e di radiosa bellezza» (Fanfare, Stati
Uniti) «Un vero prodigio» (La Voz de Galicia, Spagna).
Columnsweb - Gennaio 2013
ANTONIN DVORAK
AA.VV.
QUINTETTO E SESTETTO PER ARCHI
RENAISSANCE RADIO
The Raphael Ensemble
CDH55405 (CD basso prezzo) Barcode: 0034571154053
The Tallis Scholars, Peter Phillips
CDGIM212 (2 CD al prezzo di 1) Barcode: 0755138121225
A. Dvorák: Quintetto per archi op. 97; Sestetto per archi op. 48
Le opere di Antonín Dvorák sono considerate tra i più grandi
caposaldi della letteratura cameristica della seconda metà del
XIX secolo e contemplano alcuni dei massimi capolavori della
storia della musica. Pervasi da una vena di viscerale romanticismo, caratterizzati da una inesauribile invenzione melodica e
intrisi del tipico vigore slavo, il Quintetto e il Sestetto per archi
ci vengono proposti in questo nuovo disco della Helios nell’elegante e virtuosistica interpretazione dei membri del Raphael
Ensemble. «Opere deliziose, eseguite in una maniera veramente splendida» (Gramophone) «Una interpretazione pervasa da un’espressività calda e avvolgente, che la Hyperion ci
propone con un’eccellente qualità sonora» (American Record
Guide).
Opere di Gregorio Allegri, Josquin Desprez, Cipriano de Rore,
Jacobus Clemens non Papa, Jean Mouton, Orlande de Lassus, Hieronymus Praetorius, Antoine Brumel, Giovanni Pierluigi da Palestrina, Carlo Gesualdo principe di Venosa, Francisco
Guerrero, Tomás Luis de Victoria, Thomas Tallis, John Taverner, William Cornysh, Robert White, John Sheppard, William
Byrd, Thomas Tomkins
Questo cofanetto doppio offerto a un prezzo particolarmente
vantaggioso celebra il quarantesimo anniversario dei Tallis
Scholars, quarant’anni nel corso dei quali l’ensemble fondato e diretto da Peter Phillips ha fatto conoscere il repertorio
sacro del Rinascimento europeo sino ad allora pressoché sconosciuto e si è conquistato in ogni parte del mondo schiere
di fedelissimi ammiratori. Come dice giustamente Phillips, nel
1973 ben poche radio si sarebbero sognate di trasmettere un
mottetto di Josquin Desprez o una messa di Victoria, mentre
oggi queste opere di straordinaria bellezza ammaliano non
solo i frequentatori delle chiese e delle sale da concerto ma un
pubblico vastissimo, che trova pace e serenità nelle armoniose architetture polifoniche di Palestrina, Mouton, Byrd e Tallis,
il grande compositore inglese a cui Phillips ha deciso in quel
lontano giorno di quarant’anni fa di dedicare il suo ensemble.
Renaissance Radio è una compilation dal generosissimo minutaggio (oltre 152 minuti) comprendente tutti i brani più belli
e significativi della vasta discografia dei Tallis Scholars pubblicata dalla Gimell, pagine che per la loro importanza storica e il
loro sublime afflato spirituale meriterebbero di essere proposti
regolarmente dalle radio di tutto il mondo. Tanti auguri, Tallis
Scholars e grazie infinite per le meravigliose opere che ci avete
fatto conoscere e amare. Che il vostro cammino di scoperta
possa essere ancora molto lungo.
5
Columnsweb - Gennaio 2013
JOHANN STRAUSS
VALZER, POLKE E OUVERTURES
Anima Eterna Brugge, Jos van Immerseel
REW505 (CD basso prezzo) Barcode: 3760195735053
Il brillante compositore argentino Astor Piazzolla ha dato un
contributo fondamentale all’evoluzione del tango, introducendo
in questo genere da sempre legatissimo alla tradizione stilemi
jazz, passaggi contrappuntistici, costruzioni armoniche molto
elaborate e frequenti dissonanze che hanno suscitato l’entusiasmo del pubblico di tutto il mondo e affascinato numerosi
musicisti classici. In questo disco l’ensemble Astoria, una formazione composta da un quintetto di archi, un pianoforte e
- ovviamente - un bandoneon guidata da Christophe Delporte,
ci offre una magnifica e vivace interpretazione dei brani più
famosi del tango nuevo di Piazzolla, enfatizzandone la coinvolgente ritmica e il delicato lirismo.
MAURICIO KAGEL
OPERE DA CAMERA CON PIANO
La vasta produzione di Johann Strauss riflette in maniera molto efficace l’eleganza e la raffinatezza che caratterizzarono la
Vienna degli ultimi decenni del XIX secolo, comunicando al
pubblico una coinvolgente joie de vivre e un desiderio quasi
irresistibile di mettersi a danzare sulle sue note. Con questo
bellissimo disco Jos van Immerseel e l’ensemble Anima Eterna
Brugge ci invitano a trascorrere una deliziosa ora con le opere
più famose del Re del Valzer tra sogni, sentimenti ed emozioni.
Rimanendo il più fedele possibile alle fonti originali, Immerseel
consente di ascoltare questi capolavori immortali come vennero concepiti in origine dal loro autore.
Alexandre Tharaud, piano
REW510 (CD basso prezzo) Barcode: 3760195735107
ASTOR PIAZZOLLA
ADIOS NONINO
Astoria
REW508 (CD basso prezzo) Barcode: 3760195735084
A. Piazzolla: Michelangelo 70; Otoño porteño; Tristeza de un
doble A; Nuestro tiempo; Escualo; Milonga sin palabras; Regreso al amor; Oblivion; Libertango; Primavera porteña; Adios
noniño
6
M. Kagel: Rrrrrr; Ludwig van; Der Eid des Hippokrates; Unguis
incarnatus est; MM 51
Questo disco ha avuto origine dall’incontro tra uno dei più
grandi compositori contemporanei, Mauricio Kagel, un pianista dotato di una tecnica impeccabile e di una straordinaria
sensibilità, Alexandre Tharaud, e alcuni dei musicisti con cui
si dedica abitualmente al repertorio cameristico, che riescono a conquistare il pubblico con un’interpretazione pervasa da
uno spiccato senso dell’umorismo e da una tenerezza molto
coinvolgente.
Columnsweb - Gennaio 2013
ROBERTO GERHARD
GIOVANNI BATTISTA VITALI - TOMASO ANTONIO VITALI
INTEGRALE DEI QUARTETTI PER ARCHI. CIACCONA
CIACONNA
Arditti Quartet
AECD1225 (CD alto prezzo) Barcode: 3760058360255
Ensemble Clematis
RIC326 (CD alto prezzo) Barcode: 5400439003262
Grazie a questa splendida registrazione dell’Arditti Quartet il
mercato discografico può annoverare per la prima volta un’edizione integrale dei quartetti per archi del compositore spagnolo
Roberto Gerhard, considerato da molti addetti ai lavori l’autore
più brillante e innovativo del suo paese dopo Manuel de Falla. Unico allievo spagnolo del padre della dodecafonia Arnold
Schönberg, il catalano Gerhard lasciò la Spagna alla scoppio
della guerra civile e divenne cittadino britannico, terminando
i suoi giorni a Cambridge. In questo disco della Aeon l’Arditti
Quartet presenta un’eccellente interpretazione di quelle che
vanno considerate tra le opere più importanti e significative di
Gerhard.
T.A. Vitali: Parte del Tomaso Vitalino; Passo e mezzo in la
minore; Sonata prima in la minore; Sonata duodecima (Ciacona); Sonata in re maggiore G.B. Vitali: Capriccio di tromba;
Furlana; Barabano; Il violino sona in tempo ordinario; Rugiero;
Bergamasca per il violone; Bergamasca per il violino; Passo, e
mezzo; Toccata; Sonata seconda in la minore
A partire dal periodo romantico tutti i violinisti misero nel loro
repertorio la Ciaccona di Tomaso Antonio Vitali. Va però detto
che l’opera che eseguivano era basata su un’edizione radicalmente riveduta dal celebre virtuoso Ferdinand David intorno
al 1860. Alcune bizzarrie e talune modulazioni inattese di
quest’opera hanno suscitato la sorpresa di molti specialisti del
repertorio barocco, che hanno finito invariabilmente per ritenerla poco fedele a quello che doveva essere il pensiero del
compositore. Con questa registrazione basata sul manoscritto
originale, Stéphanie de Failly getta nuova luce su quest’opera
controversa, presentando anche una bella silloge di altre opere
di Tomaso Antonio Vitali e di suo padre Giovanni Battista, la cui
incontenibile fantasia gli consentì di scrivere danze e brani di
vario genere che si riallacciano direttamente alle stravaganze
del genere della ciaccona. Nel complesso, questo disco consente di ripercorrere il cammino seguito dalla grande tradizione
violinistica italiana, dall’arte della diminuzione alla nascita delle
prime sonate.
7
Columnsweb - Gennaio 2013
FELIX WEINGARTNER
SINFONIA N. 7
Solisti, Babette Mondry, organo; Tschechischer Philharmonischer Chor
Brünn Sinfonieorchester Basel Marko Letonja
CPO777103 (SACD alto prezzo) Barcode: 0761203710324
Felix Weingartner non fu solo il direttore d’orchestra celebrato
in tutto il mondo, ma anche un compositore prolifico e molto
fantasioso. In considerazione della sua grande importanza per
il panorama musicale di Basilea, la CPO ha chiesto alla Brünn
Sinfonieorchester e al suo direttore Marko Letonja di registrare
tutte le sinfonie di questo esponente del Tardo Romanticismo
tanto poco conosciuto dal pubblico quanto apprezzabile per la
sua brillante ispirazione. Per celebrare degnamente la realizzazione di questa prima registrazione mondiale, il 15 febbraio
2012 al Casino di Basilea è stata eseguita la Settima Sinfonia
di Weingartner, un’opera di ampio respiro che era stata proposta al grande pubblico solo una volta oltre settant’anni prima.
L’organico di questa sinfonia prevede un’orchestra di grandi dimensioni con tre trombe, tre tromboni e quattro corni, un coro,
quattro cantanti solisti e un organo. In particolare, il secondo
movimento è basato sulla poesia Zwei Wanderer di Friedrich
Hebbel, mentre il quarto e ultimo tempo presenta alcuni versi
della moglie del compositore Carmen Studer e l’Inno all’amore
di Friedrich Hölderlin.
8
NORTHERN GERMAN BAROQUE ORGAN - VOLUME 10
Friedhelm Flamme, organo
CPO777502 (SACD alto prezzo) Barcode: 0761203750221
Integrale delle opere per organo di Georg Wilhelm Dietrich
Saxer, Andreas Dueben, Gustav Dueben, Martin Dueben, Gottlieb Nittauff, Ewald Hintz, Johann Christian Schieferdecker e
Andreas Neunhaber
Il decimo volume della collana dedicata alla produzione organistica dei compositori attivi nella Germania settentrionale presenta i lavori di ben otto autori che svolsero la loro carriera nelle città affacciate sul Mar Baltico. Sebbene a rigore questo significhi che questi compositori non possano essere identificati
con la Germania settentrionale, tutti si inseriscono nel solco
della tradizione organistica di questa parte del paese a causa
della loro origine oppure per i loro legami musicali. Friedhelm
Flamme esegue queste opere sull’organo della Mariae Kirke di
Helsingør, uno strumento costruito intorno al 1641 da Johann
Lorentz, l’organaro di fiducia del re di Danimarca Cristiano IV.
La scelta dello stile e dei materiali utilizzati per la successiva
ricostruzione di quest’organo fu fatta pensando alla concezione del suo costruttore, un fatto che consentì di ottenere un
organo dalle sonorità quasi cameristiche, reso possibile da un
ingegnoso ed elegante registro grave, da un sistema di canne
ad ance dal carattere vocale e da un registro acuto che sembra
evocare la voce umana. Gli elementi originali sopravvissuti che risalgono ai tempi di Buxtehude - sono stati integrati nella
consolle ricostruita. Come era già successo con i primi volumi
di questa straordinaria collana, con questo disco Friedhelm
Flamme riuscirà a portare all’entusiasmo tutti gli appassionati
del repertorio organistico della Germania del XVII secolo.
Columnsweb - Gennaio 2013
JOHANN GRABBE
JOHAN GOTTFRIED HENDRIK MANN
INTEGRALE DEI MADRIGALI E DELLE OPERE STRUMENTALI
OPERE ORCHESTRALI
Weser-Renaissance Bremen, Manfred Cordes
CPO777662 (CD alto prezzo) Barcode: 0761203766222
Sebastian Manz, clarinetto; Akiko Yamada, violino
Osnabrücker Symphonieorchester, Hermann Bäumer
CPO777620 (CD alto prezzo) Barcode: 0761203762026
Nel 2013 l’ensemble di strumenti originali Weser-Renaissance
Bremen diretto da Manfred Cordes taglia il prestigioso traguardo del venticinquesimo anno di attività, nel corso della quale
ha realizzato molti dischi di alto livello per la CPO. Per celebrare questa importante ricorrenza, la casa discografica tedesca
presenta un nuovo disco con l’integrale dei madrigali e delle
opere strumentali di Johann Grabbe, compositore di grande
talento che con Cornelius Conradi esercitò una grande influenza sul microcosmo musicale della corte del conte Simone VI di
Lippe. Paragonabile sotto il profilo stilistico a Heinrich Schütz
ma non altrettanto famoso, Grabbe ebbe il merito di diffondere
lo stile vocale italiano nelle regioni nord-occidentali della Germania. Accortosi del grande talento del giovane Grabbe, il conte Simon VI decise di finanziare un suo soggiorno a Venezia
perché potesse completare i suoi studi musicali con il celebre
Giovanni Gabrieli. Detto per inciso, questo disco rappresenta
il secondo volume della nuova serie della CPO Rinascimento nella Germania settentrionale, che nei prossimi mesi vedrà
l’uscita di due nuovi dischi dedicati alla produzione di diversi
compositori attivi nelle corti del Weser-Renaissance.
J.G.H. Mann: Feest Preludium per orchestra op. 95; Concerto
per clarinetto e orchestra op. 90; Concerto per violino e orchestra op. 101; Troisième Suite op. 98
Deve essere accaduto circa sei anni fa. Dieter Klöcker e io
eravamo impegnati in una delle nostre solite discussioni sul repertorio e all’improvviso lui mise sulla mia scrivania la partitura
di un concerto per clarinetto e orchestra dicendomi: «Questo
concerto è un’opera veramente sensazionale. Un concerto
per clarinetto e orchestra in stile romantico scritto nel 1885,
con una scrittura virtuosistica, una serie di melodie di grande
bellezza simili in tutto e per tutto a quelle di Franz Lehár e
- per finire in maniera clamorosa - scritto da un compositore olandese!». Con queste parole Klöcker mi descrisse per la
prima volta il concerto di Gottfried Hendrik Mann. Naturalmente decidemmo subito di inserire quest’opera nel nostro piano
di produzione, ma la malattia e la successiva scomparsa di
Klöcker non gli permisero di portare a termine questo progetto. Nonostante tutte le difficoltà, il grande virtuoso tedesco
trovò il tempo di passare quest’opera a Sebastian Manz, tra
gli astri nascenti del panorama clarinettistico internazionale.
Questo disco segna così la riscoperta di un capolavoro che in
passato ha goduto di una grandissima fama dalla Russia agli
Stati Uniti. Per ragioni del tutto sconosciute, a un certo punto
quest’opera scomparve dal peraltro tutt’altro che vasto repertorio di concerti per clarinetto e orchestra, un triste destino che
la accomuna agli innumerevoli lavori che nel corso di oltre tre
decenni Klöcker e la CPO hanno riproposto al grande pubblico.
Le altre opere in programma - anch’esse del tutto inedite - contribuiscono a rendere questo disco una chicca assolutamente
imperdibile per tutti gli appassionati di rarità del XIX secolo.
9
FRANZ LEHAR
DER GÖTTERGATTE
Solisti, Wiener Rundfunkorchester und Chor Max Schönherr
CPO777029 (2 CD medio prezzo) Barcode: 0761203702923
Nel corso della sua lunga carriera Franz Lehár si cimentò con
una parodia mitologica sulla vita degli dèi dell’Olimpo nello stile
di Offenbach solo una volta con Goettergatte. Commentando
questo lavoro, un critico dell’epoca scrisse: «Anche se non
può essere paragonato in alcun modo a Offenbach, Lehár è
un compositore dotato di una straordinaria fantasia». Lehár
conferma questo giudizio proprio con questa brillante operetta,
nella quale quasi tutte le arie e i brani d’insieme si inseriscono
gradevolmente nell’azione, l’orchestra sfoggia sonorità scintillanti in tutte le sue sezioni e ogni personaggio è perfettamente
caratterizzato in chiave musicale. Inoltre - al di là degli immancabili spunti comici - Lehár delinea tutti i protagonisti con
assoluta serietà, invece di sommergerli nel ridicolo. Questa
registrazione storica realizzata nel 1945 è una gemma di inestimabile valore, che difficilmente finirà per essere oscurata da
un’edizione moderna. Il cast vocale è semplicemente sensazionale, con Anton Dermota a interpretare il ruolo di Anfitrione,
Franz Borsos nei panni di Giove e Liesl Andergast in quelli di
sua moglie Giunone. La parte del servo Sosia venne invece affidata a Fred Liewehr, uno dei più famosi attori del Burgtheater.
Il risultato di questa registrazione si traduce in una pura gioia
d’ascolto, grazie alla presenza della compagnia del teatro migliore di Vienna, di una gloriosa tradizione e della forma allora
moderna dell’operetta radiofonica.
Franz Lehar e il mondo dell’Operetta
Con i loro toni lievi, le loro indimenticabili melodie e l’immancabile happy end, le operette costituirono uno dei simboli più
emblematici della Belle époque, il periodo di benessere e di sviluppo economico e culturale che venne spazzato via dagli
orrori della prima guerra mondiale. Uno degli esponenti più rappresentativi di questo genere fu Franz Lehár, autore non
solo della famosissima Vedova allegra, ma anche di una serie di lavori affascinanti che nel corso degli ultimi anni la CPO ha
proposto in esecuzioni vivaci, brillanti e ricche di arguzia, che catturano in maniera irresistibile lo spirito di un’epoca felice.
Oltre alle operette di Lehár, l’etichetta tedesca ha già in catalogo diversi lavori del Re del Valzer Johann Strauss, scrigni di
meraviglie tutti da scoprire.
WIENER FRAUEN
CPO326
FRÜHLING
CPO727
FATA MORGANA
CPO761
TATIANA
CPO762
ZIGEUNERLIEBE
CPO842
DER STERNGUCKER
CPO872
DER RASTELBINDER
CPO777038
SCHÖN IST DIE WELT
CPO777055
EVA
CPO777148
DAS LAND DES LÄCHELNS
CPO777303
FRIEDERIKE
CPO777330
DIE BLAUE MAZUR
CPO777331
DER ZAREWITSCH
CPO777523
FRASQUITA
CPO777592
IL CONTE DI LUSSEMBURGO
CPODVD194
Columnsweb - Gennaio 2013
DORA PEJACEVIC
OPERE CAMERISTICHE
Oliver Triendl, piano
Quatuor Sine Nomine
CPO777421 (2 CD medio prezzo) Barcode: 0761203742127
poste in questo disco da Sine Nomine Quartet, una brillante
formazione cameristica svizzera che si sta mettendo in grande
evidenza sia in Italia sia all’estero, e dall’eccellente pianista
Oliver Triendl.
FELIX DRAESEKE
INTEGRALE DELLE SINFONIE
NDR Radiophilharmonie Hannover, Jörg-Peter Weigle
CPO777786 (3 CD basso prezzo) Barcode: 0761203778621
D. Pejacevic: Quartetto per archi e pianoforte op. 40; Quartetto per archi op. 25; Quartetto per archi e pianoforte op. 58;
Impromptu op. 9
L’edizione delle opere di Dora Pejacevic prosegue con un nuovo volume - il secondo - dedicato ai lavori cameristici. La Pejacevic portò a termine la sua prima opera cameristica matura
nel 1908. Si tratta del Quartetto per archi e pianoforte op. 25,
un lavoro concepito secondo i dettami dello stile classico, come
si può capire già dal suo titolo e dalla sua struttura in quattro
movimenti. Il Quintetto per archi e pianoforte op. 40 costituisce
uno dei lavori più significativi di tutta la sua carriera. La Pejacevic portò a termine il primo e il terzo movimento verso la fine
del 1915, il secondo nel dicembre del 1917 e il quarto verso la
fine della primavera del 1918 e l’opera fu eseguita per la prima
volta il 4 aprile dello stesso anno. Il vertice assoluto di questo
lavoro è costituito dall’ultimo movimento, la cui solenne e al
tempo stesso gioiosa introduzione presenta già il vivace tema
principale, la cui coinvolgente energia anima il movimento fino
all’ultima battuta. La compositrice croata non visse abbastanza
per assistere alla prima esecuzione del suo Quartetto per archi
op. 58, un’opera composta secondo le regole della più pura
tradizione quartettistica, ricca di sostanza musicale, del tutto
esente da qualunque vuota retorica e spunto virtuosistico fine
a se stesso e caratterizzata da un magistrale sviluppo tematico
e da una scrittura densa e molto suggestiva. Il programma di
questo disco si chiude con l’Impromptu op. 9. Questa pagina
presenta un contrasto molto espressivo tra una parte drammatica, il cui incedere ricorda quello di una marcia funebre, e una
sezione centrale dai toni lirici e cantabili, che nei primi mesi
del 1903 la Pejacevic trascrisse per violino, viola, violoncello
e pianoforte. Le opere di questa compositrice ci vengono pro12
F. Draeseke: Sinfonia n. 1 op. 12; Sinfonia n. 4 WoO 38; Ouverture Gudrun; Sinfonia n. 2 op. 25; Serenata op. 49; Sinfonia
n. 3 op. 40 Symphonia tragica; Marcia funebre op. 79
Sebbene oggi il suo nome sia sconosciuto alla maggior parte
degli appassionati, Felix Draeseke fu uno dei compositori tedeschi più influenti della sua epoca, apprezzato sia per aver
creato un originale stile tardo romantico basato su ideali classici, sia per la sua intensa attività di didatta e di critico musicale.
Soprannominato da Liszt «il guerriero vittorioso», Draeseke
fu uno dei compositori più dotati e innovativi del gruppo dei
Giovani Tedeschi. Dalla fine del XIX secolo fino ai primi decenni del Novecento le opere di Felix Draeseke godettero di una
grande popolarità e vennero eseguite da alcuni dei più grandi
interpreti dell’epoca, tra cui Arthur Nikisch, Richard Strauss,
Hans Pfitzner, Edwin Fischer, Fritz Reiner e Karl Böhm. Per
ricordare questo grande compositore, la CPO presenta oggi
l’edizione integrale delle sue sinfonie in uno splendido cofanetto triplo offerto a un prezzo particolarmente conveniente, che
vede grande protagonista la NDR Radiophilharmonie Hannover diretta da un ispirato Jörg-Peter Weigle.
Columnsweb - Gennaio 2013
FRANZ VON SUPPE
OUVERTURES E MARCE DA OPERETTE
Royal Scottish National Orchestra, Neeme Järvi
CHANSA5110 (SACD alto prezzo) Barcode: 0095115511022
giorno e sera a Vienna, La regina di spade, Donna Juanita e La
modella, alcune arie tratte dalle opere più famose, la marcia da
concerto Über Berg, über Tal e le Variazioni umoristiche sul celebre tema studentesco “Chi arriva da lontano?”. Tutte queste
opere sono eseguite magnificamente da una eccellente Royal
Scottish National Orchestra diretta da Neeme Järvi.
Royal Scottish National Orchestra, Neeme Järvi su CHANDOS:
CAMILLE SAINT-SAENS
OPERE ORCHESTRALI
Royal Scottish National Orchestra, Neeme Järvi
CHANSA5104 (SACD alto prezzo)
KAROL SZYMANOWSKI
OPERE ORCHESTRALI
F. von Suppé: Cavalleria Leggera (ouverture); La Dama di
Picche (ouverture); La bella Galatea (ouverture); Mattina, mezzogiorno e sera a Vienna (ouverture); Il poeta e il contadino
(ouverture); Boccaccio (ouverture); Isabella (ouverture); Das
Modell (ouverture); Banditenstreiche (ouverture); Fatinitza
(Marziale); Donna Juanita (marcia); Boccaccio (marcia); Über
Berg, über Tal (marcia da concerto); Variazioni umoristiche
Francesco Ezechiele Ermenegildo Cavaliere di Suppé-Demelli
o - come è meglio conosciuto oggi - Franz von Suppé nacque
nel 1819 a Spalato in una famiglia di origine italiana, belga e
austriaca. Sebbene i genitori lo avessero scoraggiato dall’intraprendere una carriera musicale, Franz poté contare sull’inatteso incoraggiamento di un parente tanto lontano quanto
illustre, Gaetano Donizetti. Negli anni Quaranta il poco più che
ventenne Suppé era già riuscito a crearsi una nicchia come
compositore di successo e nei successivi quattro decenni non
passò quasi anno senza che nei teatri venisse messa in scena una sua opera nuova. Sebbene oggi le sue operette siano
cadute quasi tutte nell’oblio, le sue brillanti ouvertures continuano a essere eseguite con frequenza nelle sale da concerto
di tutto il mondo. La bella Galatea fu una delle prime opere di
Suppé composte secondo lo stile portato al successo da Offenbach e il modello - manco a dirlo - era costituito dalla Bella
Elena. Questo disco comprende anche le ouvertures del Poeta
e il contadino e di Boccaccio, considerata l’opera migliore mai
scritta da Suppé per il teatro, ispirata in maniera molto vaga
alla vita di Giovanni Boccaccio. Nella produzione di Suppé i
temi guerreschi e le atmosfere leggere della commedia vanno
spesso a braccetto, in parte per la presenza di una impettita
pomposità militare. Molte opere di Suppé presentano questi
elementi, tra cui Cavalleria leggera, Banditenstreiche, Isabella
e uno dei suoi capolavori, Fatinitza. Per finire, il programma di
questo disco propone anche le ouvertures di Mattino, mezzo-
Louis Lortie, piano
BBC Symphony Orchestra, Edward Gardner
CHANSA5115 (SACD alto prezzo) Barcode: 0095115511527
K. Szymanowski: Ouverture da concerto op. 12; Sinfonia n. 2
op. 19; Sinfonia n. 4 op. 60 Symphonie concertante
Questo disco dedicato alla produzione orchestrale di Karol
Szymanowski fa parte della serie dedicata dalla Chandos alla
musica polacca e vede grande protagonista la BBC Symphony Orchestra diretta da Edward Gardner. La Seconda Sinfonia
di Szymanowski è caratterizzata da una incontenibile energia
che si contrappone a una estrema semplicità formale e dalla
presenza di appassionanti contrasti nell’utilizzo degli strumenti
solisti. Scritta tra il 1909 e il 1910, quest’opera è considerata
il lavoro orchestrale più importante della prima fase creativa di
Szymanowski, nonché uno dei caposaldi della letteratura sinfonica polacca. Il pianista Louis Lortie si unisce all’orchestra
e al direttore nell’esecuzione della Quarta Sinfonia, un’opera
portata a termine nel 1932 che il compositore soprannominò
Symphonie concertante in considerazione del ruolo quasi solistico rivestito dal pianoforte. Se la maggior parte delle opere
13
Columnsweb - Gennaio 2013
GOFFREDO PETRASSI
MAGNIFICAT. SALMO IX
Sabina Cvilak, soprano
Orchestra e Coro del Teatro Regio di Torino, G. Noseda
CHAN10750 (CD alto prezzo) Barcode: 0095115175026
PRIMA SCELTA
i migliori a prezzo speciale
€
14.90
prezzo consigliato
fino al 28.02.2013
In questo nuovo disco Gianandrea Noseda con il Coro e
l’Orchestra del Teatro Regio di Torino propone due opere
di Goffredo Petrassi, un compositore italiano che, pur essendosi affermato relativamente tardi, seppe diventare una
delle personalità più autorevoli del panorama musicale italiano della seconda metà del XX secolo. Ispirata ai modelli
di Igor Stravinsky e Paul Hindemith, la produzione di Petrassi è dinamica e ricca di sfumature, per quanto alcuni addetti
ai lavori la trovino meno estroversa rispetto allo stile della
maggior parte dei compositori italiani attivi nella prima metà
del XX secolo. Petrassi iniziò a mettere in evidenza il suo
grande talento in giovanissimo età. Nel 1913, Petrassi entrò
a far parte di un coro di Roma, dove ebbe la possibilità di
conoscere le opere dei grandi maestri del Rinascimento e
del Barocco, che lasciarono in lui un’impressione duratura,
che molti anni più tardi avrebbe trovato piena espressione
in una serie di splendide opere corali di ampio respiro. Il
programma di questo disco comprende due di queste opere
corali: il Salmo IX, un ampio lavoro in due parti per coro,
orchestra d’archi, ottoni, percussioni e due pianoforti e - in
prima registrazione mondiale - il Magnificat per soprano,
coro e orchestra, che ci vengono proposte in maniera estremamente idiomatica dall’Orchestra e dal Coro del Teatro
Regio di Torino guidati da Gianandrea Noseda.
GIUSEPPE VERDI
QUATTRO PEZZI SACRI.
INNO DELLE NAZIONI
B. Frittoli, F. Meli
Orchestra e Coro
del Teatro Regio di Torino
Gianandrea Noseda
CHAN10659
(CD alto prezzo)
14
scritte da Szymanowski nella prima parte della sua carriera
presenta chiari influssi di Wagner, Strauss e Scriabin, la Quarta
Sinfonia si colloca in maniera evidente nel solco della produzione di Prokofiev, un fatto che appare evidente soprattutto nel
Finale, un movimento agitato e ardito che ricorda sotto molti
aspetti il Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra del compositore russo, scritto circa un decennio prima. Composta tra il
1904 e il 1905 in uno stile molto vicino a quelli di Wagner e
di Strauss, l’Ouverture da concerto è pervasa da una intensa espressività che consente di espandere a dismisura i temi.
Nella partitura di quest’opera Szymanowski aggiunse alcuni
versi della poesia Witeź Włast del suo amico Tadeusz Miciński:
«Non vi scioglierò tristi canti, o Ombre! Ma vi dedicherò un
trionfo orgoglioso e fiero […]». Questa meravigliosa immagine
poetica si coniuga alla perfezione con il carattere esuberante e
vivace di questo lavoro.
Già disponibili:
WITOLD LUTOSLAWSKI
INTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOLUME 1
BBC Symphony Orchestra, Edward Gardner
CHANSA5082 (SACD alto prezzo)
EDITOR’S CHOICE
WITOLD LUTOSLAWSKI
INTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOLUME 2
Louis Lortie, piano
BBC Symphony Orchestra, Edward Gardner
CHANSA5098 (SACD alto prezzo)
WITOLD LUTOSLAWSKI
INTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOLUME 3
Paul Watkins, violoncello
BBC Symphony Orchestra, Edward Gardner
CHANSA5106 (SACD alto prezzo)
WITOLD LUTOSLAWSKI
OPERE VOCALI
Lucy Crowe, Toby Spence, Christopher Purves
BBC Symphony Orchestra, Edward Gardner
CHAN10688 (CD alto prezzo)
EDITOR’S CHOICE
Columnsweb - Gennaio 2013
Michael Collins su CHANDOS:
AA.VV.
OPERE PER CLARINETTO E ORCHESTRA
Swedish Chamber Orchestra
Michael Collins, clarinetto, corno di bassetto e direzione
CHAN10756 (CD alto prezzo) Barcode: 0095115175620
CARL MARIA VON WEBER
CONCERTI PER CLARINETTO E ORCHESTRA
Michael Collins, clarinetto; Stephen Stirling, corno
City of London Sinfonia, Michael Collins
CHAN10702 (alto prezzo)
AA.VV.
SONATE PER CLARINETTO E PIANO DI AUTORI INGLESI - VOLUME 1
Michael Collins, clarinetto
Michael McHale, piano
CHAN10704 (CD alto prezzo)
AA.VV.
CONCERTI PER CLARINETTO E ORCHESTRA DI AUTORI INGLESI - VOLUME 2
W.A. Mozart: Concerto per clarinetto e orchestra K.622 A. Copland: Concerto per clarinetto, arpa, pianoforte e archi E. KatsChernin: Ornamental Air per corno di bassetto e orchestra
In questo disco Michael Collins e la Swedish Chamber Orchestra accompagnano l’ascoltatore in un viaggio molto stimolante
che dall’Europa della fine del XVIII secolo rappresentata dal
Concerto per clarinetto e orchestra di Mozart prosegue negli
Stati Uniti degli anni Quaranta di Aaron Copland, fino ad arrivare ai giorni nostri con un’opera scritta nel 2007 per lo stesso Collins dalla compositrice australiana Elena Kats-Chernin.
Mozart compose il suo Concerto per clarinetto e orchestra
poche settimane prima della sua morte per Anton Stadler, il
primo grande virtuoso di clarinetto. Quest’opera è pervasa dalla stessa serena e rassegnata bellezza che contraddistingue il
Flauto magico e il Requiem, estremo capolavoro di Mozart. Il
Concerto per clarinetto e orchestra di Aaron Copland fu commissionato nel 1947 da Benny Goodman, uno dei jazzisti più
famosi dell’epoca d’oro dello swing. Parallelamente a quella di
jazzista, Goodman portò avanti una brillante carriera da clarinettista in ambito classico, un fatto che lo spinse a cercare in
tutti i modi di allargare il proprio repertorio, invitando i più grandi compositori dell’epoca a scrivere opere per un lui, un invito
che fu accolto con entusiasmo da Copland. La Kats-Chernin
scrisse la Ornamental Air nel 2007 su commissione di un gruppo di orchestre che comprendeva anche la Swedish Chamber
Orchestra. Da notare che quest’opera ricalca fedelmente sotto parecchi aspetti il modello del concerto mozartiano. Più in
particolare, non solo l’organico è identico, ma anche nel caso
del concerto della Kats-Chernin lo strumento solista è il corno
di bassetto, che esalta al massimo grado la scrittura lirica e
virtuosistica della compositrice australiana.
BBC Symphony Orchestra, Michael Collins, clarinetto e direzione
CHAN10739 (CD alto prezzo)
BELA BARTOK (1881-1945)
INTEGRALE DELLE OPERE PER VIOLINO E PIANO - VOLUME 2
James Ehnes, violino - Andrew Armstrong, piano
CHAN10752 (CD alto prezzo) Barcode: 0095115175224
B. Bartók: Sonata per violino solo; Sonata per violino e pianoforte BB 28; Danze popolari romene per violino e pianoforte;
Canti popolari ungheresi per violino e pianoforte; Melodie popolari ungheresi per violino e pianoforte; Sonatina per violino
e pianoforte
Grazie allo straordinario disco dei concerti per violino e per
viola e orchestra di Béla Bartók realizzato per la Chandos,
James Ehnes è oggi considerato uno degli interpreti più autorevoli dell’opera del compositore ungherese. Questo disco
rappresenta il secondo volume dell’integrale delle sue opere
per violino e pianoforte, che vede al fianco di Ehnes il pianista
Andrew Armstrong. Ispirata a celebri melodie popolari, la So15
Columnsweb - Gennaio 2013
nata per violino solo fu l’ultima opera che Bartók scrisse per
questo strumento, nonché una delle più ardite. Contrariamente
a quanto era solito fare, Bartók scrisse questa sonata non per
un musicista ungherese suo amico, ma per un grande artista
nato a New York: Yehudi Menuhin. Rimasto folgorato da un
recital di Menuhin, il cui programma comprendeva la sua Sonata n. 1 per violino e pianoforte e la Sonata in do maggiore
per violino solo di Bach, Bartók non ebbe alcuna esitazione ad
accettare la commissione del grande violinista di scrivere una
sonata che - come quella di Bach - avrebbe dovuto essere per
violino solo. Quasi mezzo secolo prima Bartók aveva scritto
la Sonata in mi minore per violino e pianoforte, un’opera che
era stata eseguita nel giugno del 1903 dagli studenti diplomati
dell’Accademia Franz Liszt e che aveva spinto un critico a salutare Bartók come «un giovane genio dal talento veramente
fenomenale che è destinato a rivestire un ruolo di importanza
fondamentale nella storia della musica ungherese». Il programma di questo disco è completato da tre serie di danze,
canti e melodie popolari ungheresi e romene, arrangiate per
violino da Zoltán Székely, Tivadar Országh e Joseph Szigeti,
in molti casi con la diretta partecipazione dell’autore, che contribuì a rendere i nuovi arrangiamenti eleganti e perfettamente
in linea con lo spirito magiaro. In questo disco James Ehnes
va anche alla scoperta degli elementi romeni presenti nella
Sonatina per pianoforte di Bartók, trascritta per violino dal suo
allievo André Gertler.
Già disponibile:
BELA BARTOK
CONCERTI N. 1 E 2 PER VIOLINO
CONCERTO PER VIOLA E ORCHESTRA
James Ehnes, violino e viola
BBC Philharmonic Orchestra
Gianandrea Noseda
CHAN10690 (CD alto prezzo)
CRITICS’ CHOICE
BELA BARTOK
INTEGRALE DELLE OPERE
PER VIOLINO E PIANO - VOLUME 1
James Ehnes, violino
Andrew Armstrong, piano
CHAN10705 (CD alto prezzo)
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DANIEL PURCELL
IL PURCELL SCONOSCIUTO
Hazel Brooks, violino - David Pollock, clavicembalo
CHAN0795 (CD alto prezzo) Barcode: 0095115079522
D. Purcell: Toccata; Chaconne; Solo in re maggiore; Solo in
si minore; Solo in la maggiore; Suite; Sonata in re maggiore;
Sonata in si minore; Sonata in re maggiore; Rondeau; Lovely
charmer; What ungrateful devil moves you; Alass when charming Sylvia’s gon
Questo disco presenta una bella antologia di opere per clavicembalo solo e per violino e basso continuo di Daniel Purcell,
la maggior parte delle quali in prima registrazione mondiale.
Tradizionalmente Daniel Purcell è conosciuto soprattutto per
essere il fratello più giovane del più celebre Henry ed è stato
detto che da questo legame familiare sarebbe venuto «quel
poco di fama postuma che Daniel Purcell può vantare come
compositore» (Sir John Hawkins). In realtà, oggi nessuno si
azzarda più ad affermare che la reputazione di Daniel sia basata esclusivamente sulla notorietà di Henry. Daniel sopravvisse
oltre vent’anni a Henry e adottò stili e forme musicali che si
diffusero in Inghilterra solo nei primi anni del XVIII secolo, tra
cui l’aria con il da capo, la cantata italiana e la sonata per strumento solista. Quasi tutti i brani per clavicembalo solo di Daniel giunti fino ai giorni nostri sono arrangiamenti, con l’unica
eccezione di una certa importanza rappresentata dalla breve
Toccata, un aforistico saggio composto seguendo il modello
dei preludi delle suites per clavicembalo di Henry Purcell. La
Suite è un semplice ma incisivo arrangiamento di una serie
di movimenti per orchestra d’archi a quattro parti scritti dallo
stesso Daniel per la commedia di Farquhar The Inconstant,
così come l’espressivo Rondeau. Il programma di questo disco
comprende anche sonate per violino e basso continuo ispirate
alle opere del compositore moravo Gottfried Finger, come si
può notare della loro gradevole vena melodica, dall’assoluta
assenza di contrappunto e da una netta propensione per i movimenti lenti legata al gusto “patchwork” dell’epoca.
Columnsweb - Gennaio 2013
LUDWIG VAN BEETHOVEN
SINFONIE N. 1 E 5
Beethoven Orchester Bonn, Stefan Blunier
MDGSA1756 (SACD alto prezzo) Barcode: 0760623175669
FRANZ SCHREKER
IRRELOHE
Solisti, Chor des Theater Bonn,
Beethoven Orchester Bonn,
Stefan Blunier
MDGSA1687 (3 SACD alto prezzo)
PREIS DER DEUTSCHEN
SCHALLPLATTEN KRITIK
AA.VV.
OPERE ORCHESTRALI DI COMPOSITORI
RUSSI DEL XX SECOLO
Dopo aver eseguito una serie di opere dell’ultima fase del Tardo Romanticismo, aver registrato opere liriche molto elaborate
ed essersi dedicata ai lavori di un gruppo di compositori russi,
la Beethoven Orchester Bonn si riappropria delle sue amate
radici. L’orchestra dell’ex capitale della Repubblica Federale
Tedesca esegue in questo disco due dei principali cavalli di
battaglia delle stagioni concertistiche di tutto il mondo, vale a
dire la Prima e la Quinta Sinfonia di Beethoven, con la raffinata e sensibilissima direzione di Stefan Blunier che conferisce
a queste celebri opere una sorprendente freschezza e una
grande fantasia. La stupefacente interpretazione di questi due
capolavori viene esaltata al massimo grado dalla tecnologia
2+2+2 della MDG, che garantisce un ascolto di sensazionale
realismo. Si tratta di un’esperienza d’ascolto veramente fantastica, con l’orchestra che sembra materializzarsi quasi per
magia nel salotto e l’ascoltatore seduto al centro a rendere il
tutto più eccitante. La MDG ci consente finalmente di ascoltare
un Beethoven in 3D!
Beethoven Orchester Bonn,
Stefan Blunier, direttore
MDGSA1761 (SACD alto prezzo)
FRANZ DANZI
QUARTETTI PER FLAUTO E ARCHI OP. 56
Karl Kaiser, flauto; Ardinghello Ensemble
MDG1791 (CD alto prezzo) Barcode: 0760623179124
La Beethoven Orchester Bonn su MDG:
EUGEN D’ALBERT
DER GOLEM
Solisti, Chor des Theater Bonn,
Beethoven Orchester Bonn,
Stefan Blunier
MDGSA1637 (SACD alto prezzo)
ECHO KLASSIK 2011
In questo gradevole disco l’Ardinghello Ensemble presenta al
pubblico degli appassionati di rarità sette-ottocentesche tre
quartetti per flauto e archi di Franz Danzi, il cui stile è basato da un lato sull’elegante perfezione formale del Classicismo
e dall’altro su una grande intensità espressiva che sembra
spalancare le porte al Romanticismo. Danzi crebbe e si formò come musicista nelle immediate vicinanze della famosa
orchestra di corte di Mannheim, un fatto che gli consentì di
conoscere le ultime tendenze che si stavano affermando nel
mondo della musica di quegli anni. I quartetti per flauto e archi
di Danzi sono basati su un concetto comune. La poco comune
varietà di forme espressive con cui furono scritti dimostra che
17
Columnsweb - Gennaio 2013
almeno in un primo tempo le ripetizioni e le analogie tra un
quartetto e l’altro non dovevano apparire evidenti agli ascoltatore dell’epoca. Sotto il profilo stilistico, ci troviamo infatti di
fronte a una drammatica scena d’opera, a un fascinoso concerto, alla canzone di un gondoliere veneziano, a un brano
che esplora i più reconditi recessi dell’animo umano e a una
deliziosa pagina dal sapore belcantistico. I quartetti di Danzi
hanno trovato i loro interpreti ideali nel flautista Karl Kaiser e
nell’Ardinghello Ensemble, che conducono l’ascoltatore alla
scoperta di questo mondo incantato con un approccio meravigliosamente romantico.
ordinario SACD registrato con l’innovativa tecnologia 2+2+2
della MDG. Un disco che rappresenta al tempo stesso una
appassionata dichiarazione d’amore e uno splendido omaggio
musicale.
FEDERICO MOMPOU
MÚSICA CALLADA
Steffen Schleiermacher, piano
MDG1792 (CD alto prezzo) Barcode: 0760623179223
FELIX MENDELSSOHN
OPERE PER ORGANO
Yuval Rabin, organo
MDGSA1786 (SACD alto prezzo) Barcode: 0760623178660
F. Mendelssohn: Tre Preludi e Fughe op. 37; Sonata op. 65
n. 2; Sonata op. 65 n. 4; Andante Y. Rabin: Hommage à Mendelssohn
Per cinque lunghi anni gli uomini di Gersau lavorarono duramente mentre le loro mogli vendevano i loro gioielli e gli oggetti
dell’artigianato locale per raccogliere il denaro necessario per
costruire la loro nuova chiesa. Alla fine, questa comunità - che
per circa quattro secoli fu la repubblica più piccola del mondo - furono in grado di finanziare anche la costruzione di un
organo nuovo. Restaurato con estrema cura e infinito amore
dalla Mathis Company, questo organo del primo Romanticismo
costruito nel 1813 può essere ascoltato per la prima volta con
qualità audiophile in questo SACD con un programma che
comprende alcune delle opere per organo più belle di Felix
Mendelssohn. Organista di grande talento formatosi a Haifa,
Gerusalemme e Basilea, Yuval Rabin mette brillantemente in
evidenza in questo disco la fascinosa scrittura organistica di
Mendelssohn. Rabin è anche autore di Hommage à Mendelssohn, un’improvvisazione su un canto popolare ebraico per lo
Shabbat che chiude degnamente il programma di questo stra18
All’inizio degli anni Sessanta, quando le avanguardie musicali
erano impegnate a combattersi strenuamente a favore o contro la musica seriale e le musica elettronica e il rumore erano
entrate in un conflitto che pareva insanabile, Mompou continuò
a comporre con ammirevole indifferenza opere di straordinaria
trasparenza e di estatica bellezza. Per apprezzare i lavori proposti in questo disco della MDG che vede assoluto protagonista Steffen Schleiermacher in uno spazio acustico che esalta al
massimo grado le sonorità di queste splendide opere non sono
necessarie lunghe spiegazioni. Compositore imbevuto delle
tradizioni spagnole e basche, da giovane Mompou si avvicinò
a Parigi al Gruppo dei Sei, guidato da Jean Cocteau e composto tra gli altri da Stravinsky, Ravel, Gide e Valéry. Va però
detto che Mompou rimase sempre del tutto estraneo ai grandi
progetti e alle manifestazioni che videro coinvolto Cocteau. Il
compositore spagnolo fece eseguire le sue opere nei salotti
parigini ottenendo un certo successo, ma senza mai impegnarsi in prima persona. Il suo strumento principale fu sempre il
pianoforte e Música Callada fu l’ultimo e il più importante ciclo
dedicato a questo strumento. Il titolo Música Callada si riferisce
a un mistico spagnolo vissuto nel XVI secolo. Nella prefazione
di quest’opera Mompou scrisse: «Una voce silenziosa mentre
la solitudine diventa musica». Anche a cercare con attenzione,
in questo ciclo non si trova alcuna traccia di sviluppo motivo
o tematico né tanto meno ostentazioni virtuosistiche. Steffen
Schleiermacher è uno specialista dello speciale. La familiarità
con le opere di compositori come Morton Feldman, Giacinto
Columnsweb - Gennaio 2013
Scelsi e Erik Satie ha consentito al celebre pianista tedesco di
sviluppare una concezione e molto innovativa di questi lavori
che, pur nella loro semplicità, pongono un gran numero di insidie all’interprete. In questo modo, grazie alla sua naturale propensione a esaltare anche le nuances più sottili, questo mago
dei suoni riesce a far brillare in tutto il loro splendore queste
opere nascoste dietro patine apparentemente anonime.
AA.VV.
WHITHER MUST I WANDER? - SONGS INGLESI DI VAUGHAN WILLIAMS, FINZI E QUILTER
David John Pike, baritono; Isabelle Trub, piano
SIGCD314 (CD alto prezzo) Barcode: 0635212031421
Steffen Schleiermacher su MDG:
MORTON FELDMAN
OPERE PER VIOLINO E PIANO
Andreas Seidel, violino
Steffen Schleiermacher, piano
MDG1524 (CD alto prezzo)
JOSEF MATTHIAS HAUER
ETUDES OP. 22
Steffen Schleiermacher, piano
MDG1640 (CD alto prezzo)
JOSEF MATTHIAS HAUER
HOLDERLIN-LIEDER
Holger Falk, tenore;
Steffen Schleiermacher, piano
MDG1686 (CD alto prezzo)
R. Vaughan Williams: Songs of Travel; I got me flowers;
Love bade me welcome; The Call; Silent Noon; Linden Lea;
Blackmwore by the Stour G. Finzi: Let us garland bring op. 18
R. Quilter: Three Shakespeare Songs op. 8
La Signum arricchisce il proprio catalogo con una incantevole
antologia di opere vocali di tre dei massime protagonisti del
panorama musicale inglese del XX secolo. Accanto al celebre
ciclo Songs of Travel di Ralph Vaughan Williams basato sui
celebri versi di Robert Louis Stevenson, nel quale il tema del
viaggio viene esteso anche - e forse soprattutto - all’interiorità
dell’uomo, spiccano alcuni dei brani più famosi di William Shakespeare - tra cui i celebri O Mistress mine e It was a lover and
his lass, amatissimi dai compositori elisabettiani - nella brillante intonazione di Gerald Finzi e Roger Quilter. Il baritono David
John Pike si rivela un vero maestro in questo repertorio dai
toni quanto mai idiomatici e ce ne offre un’interpretazione da
incorniciare, anche grazie al sensibilissimo accompagnamento
della pianista Isabelle Trub.
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Columnsweb - Gennaio 2013
EDWARD ELGAR
CORSICA
GO SONG OF MINE
CHITARRE E MANDOLINI
Rodolfus Choir, Ralph Allwood, direttore
SIGCD315 (CD alto prezzo) Barcode: 0635212031520
Barthy Raffo, chitarra e mandolino
PSSA141241 (CD basso prezzo) Barcode: 3700089412417
Scegliendo fior da fiore nella vasta produzione di Elgar, questa
antologia di opere corali consente di farsi un’idea della straordinaria varietà dell’opera per coro del compositore inglese.
Accanto a opere ben note come Love e Deep in my soul, il
programma di questo disco comprende alcuni lavori giovanili
come O salutaris hostia, nei quali è già possibile notare qualche traccia di quello che sarà lo stile maturo di Elgar, e I sing
the Birth, una pagina scritta nel 1928 che dimostra come l’ormai sessantacinquenne Elgar avesse saputo adattarsi agli stili
corali più innovativi del XX secolo. Il Rodolfus Choir è considerato uno dei migliori cori giovanili del Regno Unito, composta
da cantanti di età compresa tra i 16 e i 25 anni, che sono stati
accuratamente scelti tra i ragazzi che hanno preso parte ora
o in passato ai corsi di preparazione corale organizzati dall’Eton College. Il Rodolfus Choir e il suo direttore Ralph Allwood
si sono messi in grande evidenza per i loro programmi fantasiosi e per il fatto di eseguire opere del tutto inedite, come
si può notare nel loro ultimo disco pubblicato dalla Signum,
che contiene opere di autori molti diversi tra loro come Herbert
Howells, Claudio Monteverdi, Francis Grier, Thomas Tallis e
alcuni compositori romantici tedeschi.
Monte Cinto; Solenzara; Valse à l’Île Rousse; Parfum du maquis; Île de Beauté; Bella tarentella; Companero; Berceuse; Nuit
à Saleccia; Ajaccio; Sérénade; La complainte corse; Soir d’été;
Tango d’amour; Chemins de Balagne
Nato in Corsica in una famiglia comprendente diversi musicisti di
notevole fama, Barthy Raffo può vantare al suo attivo una lunga
carriera internazionale, che lo ha visto accompagnare cantanti
del calibro di Juliette Gréco, Enrico Macias, Serge Réggiani e
Guy Marchand. Nonostante i grandi successi ottenuti all’estero,
Raffo non ha dimenticato le sue radici e in questo nuovo disco
della Playa Sound presenta una splendida antologia di brani per
chitarra e mandolino, che piacerà sicuramente a tutti gli amanti
della suggestiva tradizione musicale della Corsica.
ROMANIA
ZIGANI DI ROMANIA
Rommales
PSSA141242 (CD basso prezzo) Barcode: 3700089412424
I ritmi scatenati dei brani zigani eseguiti in questo disco rivelano l’influsso di un gran numero di tradizioni popolari, un
20
Columnsweb - Gennaio 2013
TESTAMENT
fatto che finirà per suscitare in qualche ascoltatore un pizzico
di nostalgia. L’interpretazione virtuosistica dei quattro componenti del gruppo romeno Rommales evoca atmosfere al tempo
stesso brillanti e intrise di un delicate languore, che trovano
piena espressione in brani dagli accenti fortemente sincopati
che sapranno conquistare anche i pubblici più esigenti.
PIERRE MONTEUX IN CONCERTO
Michel Schwalbé, violino
Berliner Philharmoniker, Pierre Monteux
TES1476 (2 CD prezzo speciale) Barcode: 0749677147624
L. van Beethoven: Ouverture Leonora n. 3, op. 72a R.
Strauss: Till Eulenspiegel op. 28 C. Saint-Saëns: Concerto
n. 3 per violino e orchestra op. 61 I. Stravinsky: Petrushka
Pierre Monteux diresse i Berliner Philharmoniker solo in due
occasioni, nel 1933 e poi nel 1960, anno in cui si tenne il
concerto riproposto in questo cofanetto doppio della Testament. Come solista del Concerto n. 3 per violino e orchestra
di Saint-Saëns venne scelto Michel Schwalbé, celebre prima
parte dell’orchestra berlinese scomparso il 9 ottobre del 2012
all’età di 92 anni. Nella recensione del concerto che scrisse
per Der Tagespiel, il critico Werner Oehlmann sottolineò che
Michel Schwalbé aveva ottenuto “un successo trionfale” con
l’interpretazione del Concerto di Saint-Saëns. Per il direttore
francese l’opera più impegnativa in programma era il balletto
Petrushka di Stravinsky. Heinz Joachim osservò sulle colonne
di Die Welt che mezzo secolo di storia della musica del XX secolo aveva ripreso magicamente vita quando l’ottantacinquenne Pierre Monteux aveva diretto quest’opera straordinaria. «In
fondo, era stato proprio Pierre Monteux a dirigere la memorabile première di quest’opera, concepita in un primo tempo
come concerto per pianoforte e orchestra e poi trasformata in
un balletto per i Ballets russes di Djaghilev […] Monteux ha
saputo superare questo lungo lasso di tempo con un’invidiabile
freschezza mentale e uno slancio assolutamente impensabile
[…] Questo balletto, eseguito nella brillantissima versione originale e non nell’edizione che Stravinsky realizzò in seguito
per tutelarsi contro le violazioni del diritto d’autore […] è apparso fresco, facilmente apprezzabile dai sensi e affascinante con
il suo linguaggio pittorico che il pubblico presente nella sala da
concerto ha potuto vivere un’esperienza d’ascolto quasi visiva
anche senza la presenza di scene».
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Columnsweb - Gennaio 2013
JOHANN MARTZY INTERPRETA MOZART, MENDELSSOHN E BEETHOVEN
Johanna Martzy, violino
Philharmonia Orchestra, Wolfgang Sawallisch, Paul Kletzki
TES1483 (CD alto prezzo) Barcode: 0749677148324
W.A. Mozart: Concerto n. 3 per violino e orchestra K.216 F.
Mendelssohn: Concerto per violino e orchestra op. 64 L. van
Beethoven: Romanza n. 1 per violino e orchestra op. 40; Romanza n. 2 per violino e orchestra op. 50
Il programma di questo disco completa la ristampa curata
dalla Testament di tutte le registrazioni realizzate per la EMI
dalla violinista ungherese Johanna Martzy. Per sottolineare
l’importanza di questo disco, vale la pena di precisare che
sia il Concerto in sol maggiore di Mozart sia questa versione
del Concerto di Mendelssohn non furono pubblicate all’epoca e rimasero nel cassetto della casa discografica inglese e
che grazie alla Testament vengono oggi presentati per la prima volta in Europa e negli Stati Uniti. Dopo aver realizzato
alcune registrazioni per la Deutsche Grammophon, Johanna
Martzy venne notata da Walter Legge, il producer più influente
della EMI. Nel febbraio del 1954 nella cornice della Kingsway
Hall di Londra ebbe luogo la sua prima registrazione per la
Columbia, con la Philharmonia Orchestra diretta da Paul Kletzki che la accompagnò nel Concerto per violino e orchestra di
Johannes Brahms, un disco che la Testament ha riproposto
nel suo catalogo (TES1037). Nel mese di giugno si tennero
altre sessioni di registrazione, che videro la Martzy incidere la
Sonata in do maggiore per violino solo di Bach negli studios
di Abbey Road e poi il Concerto in sol maggiore di Mozart e
il Concerto in mi minore di Mendelssohn a Kingsway Hall con
la Philharmonia Orchestra diretta da un Wolfgang Sawallisch
allora appena trentenne. Nel mese di luglio la Martzy tornò ad
Abbey Road per proseguire la sua integrale dei capolavori per
violino di Bach con la Partita in re minore, che venne seguita dalle rimanenti quattro opere nel marzo, aprile e maggio
dell’anno successivo. Pochi giorni prima del Natale del 1955
la Martzy incise una seconda volta il concerto di Mendelssohn
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a Kingsway Hall con la Philharmonia Orchestra diretta da Paul
Kletzki (TES1037); una sessione di registrazione fu dedicata
alla cadenza e alla due celebri romanze per violino e orchestra
di Beethoven. Nei mesi di settembre e di novembre del 1956
la Martzy e Antonietti fissarono su disco presso gli studi della
Electrola di Berlino tutte le opere per violino e pianoforte di
Schubert. Questa integrale segnò però la fine della carriera
discografica della Martzy, perché nel frattempo il volubile Legge aveva perso interesse nei suoi confronti. È difficile trovare
valide ragioni artistiche che possano spiegare la mancata pubblicazione dei concerti di Mozart e di Mendelssohn durante la
vita della Martzy, perché si tratta di interpretazioni eccellenti
sotto tutti i punti di vista. La Martzy eseguì queste due opere
con grande temperamento e quando un’etichetta giapponese li
presentò molti anni dopo per la prima volta alcuni critici si spinsero al punto di affermare che l’interpretazione del concerto
di Mendelssohn era nettamente migliore rispetto alla versione
realizzata dalla Martzy con Kletzki.
Columnsweb - Gennaio 2013
JOHANNES BRAHMS
GIUSEPPE VERDI
OPERE CAMERISTICHE CON CLARINETTO
RIGOLETTO
Luigi Magistrelli, Claudia Bracco, Alessandro Andriani
LDV14011 (2 CD basso prezzo) Barcode: 8051776570114
R. Merrill, A. Kraus, A. Moffo, R. Elias, E. Flagello
Orchestra e Coro dell’Opera di Roma, Sir Georg Solti
URNWS241 (2 CD al prezzo di 1) Barcode: 8051776572415
J. Brahms: Sonata n. 1 per clarinetto e pianoforte op. 120 n. 1;
Sonata n. 2 per clarinetto e pianoforte op. 120 n. 2; Quintetto
per clarinetto e archi op. 115; Tre Marienlieder op.22; Due Geistliche Lieder op. 91; Due Lieder; Wiegenlied
Questo cofanetto doppio della Leonardo prende in esame alcuni
capolavori dell’ultima fase della parabola creativa di Johannes
Brahms. Negli ultimi anni della sua vita, il grande compositore
amburghese scelse il clarinetto come strumento di trasmissione
della sua musica ai posteri. Per trarre la giusta ispirazione e affrontare la sua ultima stagione compositiva fu fondamentale l’incontro con il clarinettista Richard Mühlfeld. Apprezzato da Liszt
e da Wagner e amico di Robert e Clara Schumann, Mühlfeld fu
una figura fondamentale sia nello sviluppo del clarinetto nel XIX
secolo sia nella divulgazione dell’opera di Brahms. Mühlfeld rimane ancor oggi un punto di riferimento nello studio del clarinetto e per queste esecuzioni sono stati scelti due strumenti identici
a quelli da lui utilizzati. I brani proposti in questo disco hanno
già una vasta discografia, ma alcuni sono stati incisi in nuove
versioni per clarinetto. Ci riferiamo in particolare ai tre dei sette
Marienlieder per coro senza accompagnamento strumentale,
proposti in questa edizione nell’arrangiamento per quattro fiati,
che furono composti da Brahms tra il 1859 e 1860 per il suo coro
di Amburgo di voci femminili. Ricoprono un carattere religioso
accompagnato però anche da una vena folkloristica e umorale.
I due Geistliche Lieder op. 91, scritti per mezzosoprano, viola e
pianoforte, sono proposti nella versione per clarinetto, perché
quale altro strumento sarebbe più adatto ad accompagnare una
voce femminile in queste splendide ninna nanne? Lo stesso discorso vale i due brevi Lieder Geheimnis e Sommerabend, in
origine per soprano e pianoforte e qui registrati su clarinetto, che
tra gli strumenti a fiato è da sempre descritto come il più vicino
alla voce umana. Il programma si conclude con la celebre Ninna
Nanna (Wiegenlied).
Il Rigoletto prodotto dalla RCA-Decca nel 1963 è sempre stato tra
le edizioni più famose di questo capolavoro di Verdi. Non ci sembra il caso di riconsiderare gli aspetti che fanno di questa edizione
ancora un punto di riferimento di quest’opera.
HERMANN SCHERCHEN DIRIGE LISZT
Orchestra della Staatsoper di Vienna, Hermann Scherchen
URNWS220 (2 CD al prezzo di 1) Barcode: 8051776572200
F. Liszt: Les Préludes; Mazeppa; La battaglia degli unni;
Mephisto Waltz n. 1; Sei Rapsodie ungheresi
Registrati tra il 1957 e il 1959 con la consueta eccellenza stereofonica dalla Westminster, questi celebri brani di Liszt non hanno
- anche se può sembrare il contrario - molte alternative sul mercato. Le rapsodie ungheresi e i poemi sinfonici proposti in questi due
dischi esauriscono buona parte del lascito sinfonico di Liszt. L’interprete, Hermann Scherchen, direttore di altissimo rilievo e dalla
discografia eterogenea, è per certi versi insuperato in questi brani,
che richiedono profonde capacità virtuosistiche ed espressive.
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Columnsweb - Gennaio 2013
ERMANNO WOLF-FERRARI
GIUSEPPE MARIA CAMBINI
OPERE ORCHESTRALI
OPERE CAMERISTICHE
Laura Marzadori, violino
Orchestra Città di Ferrara, Marco Zuccarini
TC872303 (CD alto prezzo) Barcode: 8007194105469
E. Wolf-Ferrari: Serenade per archi in mi bemolle maggiore;
Concerto per violino e orchestra op. 26
Lo stato di grazia della Serenade per orchestra d’archi è un
unicum - o quasi - nel panorama strumentale giovanile di WolfFerrari. Lo si può avvicinare, con i dovuti distinguo di ordine
estetico, a quello del Mendelssohn quindicenne all’atto di comporre l’Ottetto per archi. La Serenade in mi bemolle maggiore
fu eseguita ai saggi finali dell’Accademia Musicale di Lipsia e
suscitò una grande sensazione. Il direttore Ludwig Abel la inviò
all’editore Steingräber, che la pubblicò e riconobbe all’autore
un compenso di 150 marchi. Nessun concerto vide un rapportò
così simbiotico, intimo e sostanziale tra l’autore (Wolf-Ferrari)
e l’esecutore (Guila Bustabo) con l’op. 26, concepita nella tonalità violinistica per eccellenza di re maggiore. Questo lavoro
è davvero singolare - un caso a sé, come l’autore - per durata
(poco al di sotto dei 40 minuti), numero di movimenti (quattro
anziché i consueti tre) e la scrittura assolutamente tonale. Il
legame di Wolf-Ferrari con il passato discende dalla tradizione
del grande concerto romantico e la rinnova. Un lavoro singolare anche per il favore di una passione pur senile o forse tanto
più accesa e partecipata, visti i settant’anni di Wolf-Ferrari contri i ventisette della Bustabo (nata nel 1916).
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Sans Souci Ensemble
TC740303 (CD alto prezzo) Barcode: 8007194105322
G.M. Cambini: Quartetto n. 1 per cembalo concertato, violino,
oboe e violoncello; Quartetto n. 2 per cembalo concertato, violino, oboe e violoncello; Quartetto n. 3 per cembalo concertato,
violino, oboe e violoncello; Quartetto n. 4 per cembalo concertato, violino, oboe e violoncello; Quartetto n. 5 per cembalo
concertato, violino, oboe e violoncello; Trio n. 5 per violino,
oboe e violoncello op. 45
È molto probabile che Giuseppe Cambini abbia influenzato l’ambiente parigino con la propria originalità tutta italiana.
Cambini è considerato da molti studiosi un compositore preromantico, non tanto per essere stato anticipatore dell’era di
Beethoven, Schubert, Schumann e Chopin, quanto per la sua
ricerca espressiva più meditata. Cambini rappresenta il “preromanticismo all’italiana” che già Boccherini aveva anticipato nel
suo isolamento alla corte spagnola. Le sue opere appartengono a quello “stile galante, leggero e rococò” che non si presta a
sviluppare la drammaticità degli affetti, se non nei rari momenti
in tonalità minore: il clavicembalo domina, il violino e l’oboe
concertano con qualche movimento solistico e il violoncello
raddoppia il basso. La dicitura manoscritta “quartetti” indica
quindi uno stile diverso da quello della sonata barocca a tre,
dove il clavicembalo e il violoncello erano relegati all’accompagnamento. Il trio - in origine per flauto, oboe e fagotto - fa parte
di una raccolta di sei trii op. 45 di pregevole fattura, brillanti
e con qualche venatura malinconica. Più che preromantiche,
queste opere costituiscono invece l’apogeo della stagione
classica da camera.
Columnsweb - Gennaio 2013
LUIGI DE GRASSI
AA.VV.
SEI SONATE PER ORGANO
OPERE SACRE IN LATINO NELL’INGHILTERRA DEI TUDOR
Manuel Tomadin, organo
TC760401 (CD alto prezzo) Barcode: 8007194105193
Magnificat, Philip Cave
LINNCKD417 (SACD alto prezzo) Barcode: 0691062041720
L’ampia produzione di Luigi De Grassi comprende messe, salmi, mottetti e litanie sia con accompagnamento di organo sia a
cappella, per tutti gli organici vocali e di evidente destinazione
liturgica. Le numerose composizioni per organo solo testimoniano la sua attività di organista. In particolare, le sonate registrate in questo disco rappresentano uno dei momenti più
interessanti e più ambiziosi della produzione organistica del
maestro gradese. Sotto il profilo stilistico, queste sei sonate
non si discostano molto dalle parti organistiche presenti nelle
composizioni vocali di De Grassi. Esse si possono inquadrare
nel linguaggio organistico dei primi anni del XIX secolo in una
sede, quale la cappella musicale cividalese, non priva di contatti con il ricco mondo musicale contemporaneo circostante
sia italiano sia d’Oltralpe.
W. Byrd: Christe qui lux es et dies; Domine, qui habitabit; Quomodo cantabimus R. White: Lamentazioni a cinque; Christe
qui lux es et dies R. Parsons: Ave Maria; Domine qui habitabit
In questo disco la Linn presenta una splendida silloge delle
opere sacre di tre dei compositori più ispirati dell’epoca Tudor,
accostando a tre lavori ben noti di William Byrd una serie di
brani meno conosciuti di Robert White e Robert Parsons, autori che al di fuori del Regno Unito non godono ancora della fama
che meriterebbero. Come loro abitudine, Philip Cave e i membri dell’ensemble Magnificat hanno profuso anni di lavoro per
questo disco, che rappresenta il frutto del loro appassionante
lavoro di ricerca nel repertorio sacro del Rinascimento inglese.
Il meraviglioso impasto vocale dell’ensemble Magnificat viene
esaltato al massimo grado dalla acustica della St George’s
Church di Chesterton, che i tecnici della Linn hanno saputo
riprodurre con una fedeltà sensazionale.
Già disponibili dell’ensemble Magnificat :
PHILIPPE ROGIER
PHILIPPE ROGIER
OPERE CORALI
MESSE
LINNCKD348
LINNCKD387
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Columnsweb - Gennaio 2013
MARIN MARAIS - ANTOINE FORQUERAY
ALBAN BERG - WOLFGANG RIHM
LA GAMME ET AUTRES MORCEAUX DE SIMPHONIE
OPERE PER VIOLINO E ORCHESTRA
Trio Sonnerie
LINNCKD434 (CD alto prezzo) Barcode: 0691062043427
M. Marais: La Gamme en forme de petit Opéra; Sonnerie de
Sainte-Geneviève de Mont de Paris A. Forqueray: Pièces de
viole, avec la basse continue: Suite n. 1 in re minore
Da sempre paladino del repertorio barocco meno noto, il Trio
Sonnerie composto dalla violinista Monica Huggett, dalla gambista Emilia Benjamin e dal clavicembalista James Johnstone
va alla scoperta in questo disco di sorprendente bellezza della
produzione del Gran Siècle, epoca in cui la Francia di Luigi
XIV, il celebre Re Sole, dominò il mondo non solo con la forza
delle armi, ma anche - e forse soprattutto - con il gusto raffinato dei suoi artisti, poeti, architetti e compositori. Il programma
è incentrato sulle opere di Marin Marais, compositore che il
pubblico del grande schermo ha conosciuto grazie al film Tous
les matins du monde, e di Antoine Forqueray, autore di opere
sublimi passato alla storia per non aver dato alle stampe nulla nella convinzione che imparare da pagine stampate fosse
cosa per musicisti pigri. La altissima qualità della registrazione
ottenuta dai tecnici della Linn ci permette di apprezzare anche
le più piccole sfumature di questi incantevoli lavori e la straordinaria ricchezza timbrica degli strumenti originali del Trio
Sonnerie.
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Anne-Sophie Mutter, violino
Chicago Symphony Orchestra, James Levine
CLEDG0351 (LP da 180 grammi) Barcode: 0028947903512
A. Berg: Concerto per violino e orchestra Alla memoria di un
Angelo W. Rihm:Gesungene Zeit
La Clearaudio arricchisce il proprio catalogo con uno dei dischi
più famosi realizzati dalla grande violinista tedesca Anne-Sophie Mutter per la Deutsche Grammophon. Dopo aver esordito giovanissima per l’Etichetta Gialla grazie a Herbert von
Karajan, che aveva riconosciuto in lei le stimmate del genio,
la Mutter cominciò ad alternare i concerti del grande repertorio
classico e romantico con alcuni dei caposaldi della letteratura
violinistica del Novecento storico e dei compositori contemporanei. Il programma di questo imperdibile disco propone il
celebre concerto Alla memoria di un Angelo di Alban Berg e
Gesungene Zeit di Wolfgang Rihm, che la Mutter ebbe modo
di approfondire con l’autore. Al fianco della violinista tedesca si
disimpegna molto bene la Chicago Symphony Orchestra, diretta con piglio e molto buon gusto da un ispirato James Levine.
L’accuratissima rimasterizzazione della Clearaudio consente
di apprezzare anche le più piccole sfumature del violino della
Mutter, raggiungendo un livello di fedeltà sonora anche nel registro più acuto che saprà soddisfare anche gli ascoltatori dai
gusti più esigenti.
Columnsweb - Gennaio 2013
REM
DOCUMENT
REM
MFSL1-370 (LP da 180 grammi) Barcode: 0821797137010
originali e lo stampaggio è stato affidato alla RTI, un processo
di lavorazione lungo e impegnativo, che ha consentito di ottenere un’incredibile escursione dinamica, una resa timbrica
estremamente fedele e un palcoscenico sonoro dall’impatto
semplicemente sensazionale.
KC AND THE SUNSHINE BAND
KC AND THE SUNSHINE BAND
KC and The Sunshine Band
MOFI1-012 (LP da 150 grammi) Barcode: 0821797100120
Finest Worksong; Welcome to the Occupation; Exhuming McCarthy; Disturbance at the Heron House; Strange; Its the End
of the World as We Know It; The One I Love; Fireplace; Lightnin’ Hopkins; King of Birds; Oddfellows Local 151
Inserito al 470° posto della classifica dei 500 dischi più grandi
di tutti i tempi stilata dalla rivista Rolling Stone, l’ultimo album
realizzato dai R.E.M. prima di passare alla Warner Bros proiettò il complesso della Georgia nell’empireo della band rock
più famose di tutti i tempi, anche se - a detta di alcuni critici
- sarebbe anche il loro ultimo vero capolavoro. Document è il
disco che viene invariabilmente citato ogni volta che si pensa
ai R.E.M. come alla prima band rock che abbia saputo tenere
i piedi per terra ed evolvere il suo stile rimanendo sostanzialmente fedele a se stessa dopo aver conosciuto l’inebriante
successo degli stadi pieni di fan. La spettacolare produzione di
Scott Litt esaltò al massimo grado l’inconfondibile sound della
band, enfatizzandone le brillanti melodie e la tellurica performance del batterista Bill Berry. I R.E.M. non sono mai apparsi
muscolari e coinvolgenti come in questo album, dove suonano come se dovessero portare a termine una vera e propria
missione, profondendo una incontenibile energia e un fervore
contagioso che danno il giusto nerbo a brani dai contenuti politici come “Welcome to the Occupation”, “Exhuming McCarthy”,
“Disturbance at the Heron House” e “King of Birds”. In questi
lavori i R.E.M. appaiono perfettamente a loro agio, rifiutando
qualsiasi convenzionalismo e portandone al parossismo i contenuti con i testi estremamente diretti di Michael Stipe e i decisi
riff della chitarra amplificata di Mike Mills. Tra gli altri brani in
programma meritano di essere citati “The One I Love” e l’indimenticabile “It’s the End of the World as We Know It”. La OMR
ripropone questo straordinario capolavoro del 1987 in edizione
limitata e numerata su LP da 180 grammi. La rimasterizzazione è stata effettuata a velocità dimezzata utilizzando i master
Let It Go (prima parte); That’s The Way (I Like It); Get Down Tonight; Boogie Shoes; Ain’t Nothin’ Wrong; I’m So Crazy (’Bout You);
What Makes You Happy; I Get Lifted; Let It Go (seconda parte)
Bisogna ammetterlo. Se ancora oggi solo pochi sono disposti
a riconoscere il loro apprezzamento nei confronti di KC and
the Sunshine Band, chi di noi riesce a resistere più di un secondo appena sente la coinvolgente “Get Down Tonight” o la
maliosa “That’s the Way (I Like It)”? Su, ammettiamolo una
volta per tutte: un istante dopo averle sentite (per caso, ovviamente!) alla radio ci ritroviamo a canticchiarle nella mente e a
scandire il ritmo con il piede. Non si può resistere. Nessuno
ci riesce. Per questo la OMR ha capito che è finalmente arrivato il momento di riproporre su un LP da 180 grammi questo
classicissimo degli anni Settanta, un album che tutti noi abbiamo consumato a forza di ascoltarlo. Questa rimasterizzazione
consente di ascoltare il capolavoro di KC and the Sunshine
Band del 1975 con una qualità sonora finora assolutamente
inimmaginabile, con le squillanti trombe, le chitarre ammiccanti, le percussioni tropicali e le voci insinuanti che andranno a
collocarsi nel vostro salotto, trasformandolo quasi per magia in
una vera e propria discoteca.
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Columnsweb - Gennaio 2013
TEARS FOR FEARS
TEARS FOR FEARS
SONGS FROM THE BIG CHAIR
THE SEEDS OF LOVE
MOFI1-033 (LP da 150 grammi) Barcode: 0821797100335
MOFI1-034 (LP da 150 grammi) Barcode: 0821797100342
Shout; The Working Hour; Everybody Wants to Rule the World;
Mothers Talk; I Believe; Broken; Head over Heels; Listen
Poche canzoni degli anni Ottanta hanno raggiunto la fama degli irresistibili “Everybody Wants to Rule the World” e “Shout”
dei Tears for Fears. Lo straordinario successo di vendite ottenuto dai singoli spinse molti appassionati a volgere la propria
attenzione sui sofisticati arrangiamenti contenuti nell’album
Songs from the Big Chair, un mix molto creativo di catarsi
emotiva, sognante cantabilità e ipnotico lirismo. Avendo mantenuto per settimane il vertice delle hit-parade di molti dei paesi musicalmente più importanti del mondo, questo album del
1985 continua a essere giustamente ritenuto uno dei dischi più
significativi di quegli anni e uno dei titoli più amati dal pubblico
e dalla critica. Grazie all’accurata rimasterizzazione realizzata
facendo ricorso al master originale, questo LP da 180 grammi permette di apprezzare un’infinità di dettagli sonori in brani
come “Mother Talk” e “Head over Heels”, altri due straordinari
successi contenuti in questo album. Drammatici, colti, spontanei ed elaborati in maniera insospettabile, gli otto brani di
Songs from the Big Chair vengono esaltati al massimo grado
da un organico che appare collocato spazialmente in maniera
estremamente precisa, un fatto che consente di apprezzare i
toni gravi degli accordi di pianoforte, la brillantezza degli ottoni,
le note acute dei coristi e gli spunti grintosi degli assoli di chitarra con un’immediatezza fino a questo momento assolutamente
inimmaginabile.
Woman in Chains; Badman’s Song; Sowing the Seeds of Love;
Advice for the Young at Heart; Standing on the Corner of the
Third World; Swords and Knives; Year of the Knife; Famous
Last Words
Dopo aver deciso di sfidare la tradizione, quattro anni dopo
l’uscita di Songs from the Big Chair, il loro primo grande successo commerciale, i Tears for Tears diedero una convincente
prova della loro straordinaria creatività con l’album The Seeds
of Love. Dando la preferenza alle melodie grandiose rispetto
ai brani che in quegli anni mietevano facili ed effimeri successi
grazie alla radio e dimostrando di possedere un umore più ottimista rispetto all’album precedente, con gli otto brani di questo album i Tears for Fears stabilirono un rapporto ancora più
stretto con le loro radici soul e con qualche elemento gospel.
Roland Orzabal e Curt Smith trovarono una grande risorsa
inattesa in Oleta Adams. Questa rimasterizzazione della OMR
su LP da 180 grammi riesce a rendere con una trasparenza e
una chiarezza semplicemente sensazionali le infinite sfumature degne di un’opera orchestrale di brani dal sapore jazz come
“Standing on the Corner of the Third World” e di ballate come
“Year of the Knife”. Prodotto con una tecnologia avanzatissima per l’epoca, che come affermarono fonti ufficiali costò alla
casa discografica oltre un milione di sterline, questo album può
contare grazie a questa straordinaria riedizione audiophile su
un’ampiezza nettamente maggiore, su un palcoscenico sonoro
di gran lunga più ampio e profondo, su un’atmosfera assai più
coinvolgente e su un’escursione dinamica ampia in maniera
fino a ora inimmaginabile.
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Columnsweb - Gennaio 2013
IGOR STRAVINSKY
CHI COLTRANE
OPERE ORCHESTRALI
CHI COLTRANE
Orchestre de la Suisse Romande, Ernest Ansermet
SC-SXL2237 (LP da 180 grammi) Barcode: 4260019714060
C. Coltrane, piano, organo e voce; B. Benay, chitarra; D Pars, chitarra
L. Knechtel, basso; S. Lefever, basso; L. Sklaar, basso; J. Gordon, batteria
R. Tutt, batteria; K. Erison, conga; V. Feldman, percussioni; orchestra e coro
SC-KC31275 (LP da 180 grammi) Barcode: 4260019714251
I. Stravinsky: Sinfonia in do maggiore; Sinfonia in tre movimenti
Negli anni della maturità Stravinsky considerò parecchie opere
della sua giovinezza con un occhio a dir poco critico. Nonostante questo, il grande compositore russo riconobbe un certo
valore accademico alla sua prima sinfonia, se non altro per
dimostrare ai suoi interlocutori il modo in cui non bisogna scrivere musica. Negli anni successivi Stravinsky scrisse le sinfonie passate alla storia della musica con il titolo di neoclassiche,
che però non trovarono alcuna simpatia agli occhi e alle orecchie degli esponenti delle avanguardie più estreme, al punto
da essere oggi tra le composizioni orchestrali più sottovalutate
del XX secolo. La nuova aspirazione a scrivere musica semplice e comprensibile - lontana quindi dagli stili tardo romantico e
impressionista - appare evidente già nella tonalità di do maggiore, la cui armatura di chiave è del tutto priva di accidenti. A
dispetto delle apparenze, quest’opera è però basata su una
tecnica compositiva molto elaborata, con dissonanti melodie
politonali che nascono da isole tonali e che - nonostante tutti
gli sforzi - non sfociano mai in cadenze di gradevole ascolto.
Anche la Sinfonia in tre movimenti si pone in stridente contrasto con la tradizione, come si può notare dalla sua struttura
formale, che lo stesso Stravinsky definì «naïf». In ogni caso,
l’elemento più caratteristico di quest’opera è costituito dalla
sua geniale vena melodica, che viene sostenuta da ritmi che
ricordano quelli dei balletti eseguiti da tutta l’orchestra. Per
esprimere pienamente i loro contenuti, queste opere fresche
e piene di insidie devono essere eseguite da un ensemble
esperto e pieno di risorse, com’era l’Orchestre de la Suisse
Romande diretta da Ernest Ansermet, uno degli interpreti più
autorevoli del repertorio sinfonico del XX secolo.
Thunder And Lightning; Goodbye John; You Were My Friend; Turn
Me Around; Go Like Elijah; The Tree; Feelin’ Good; It’s Really Come
To This; I Will Not Dance; Time To Come In; The Wheel Of Life
All’inizio degli anni Settanta, quando Chi Coltrane iniziò a farsi notare
nelle televisioni europee cantando il suo grande successo “Thunder
and Lightning” i critici credettero di essere sul punto di celebrare l’ennesima diva del rock. Il pubblico americano - sempre molto esigente
quando si tratta di giudicare una aspirante star - sperò di trovare nella
Coltrane una cantante degna di seguire le orme di Janis Joplin, ma
purtroppo la ragazza bionda che sedeva al pianoforte fu giudicata
troppo scialba: una gran voce e un vigoroso stile pianistico non furono ritenuti sufficienti per condurre una cantante che si era messa in
evidenza nei locali notturni di Chicago nell’empireo del rock e del soul
degli Stati Uniti. Nonostante questi giudizi quanto meno ingenerosi,
questi anni di esibizioni live consentirono alla Coltrane di spianarsi la
strada con le case discografiche più importanti, come dimostra questo
splendido album. Il producer portò in studio di registrazione una band
di notevole livello, che con la sua brillante sezione di ottoni consentì
alla Coltrane di scatenare la sua giovane voce in tutta la sua potenza.
Nei brani dall’andamento più tranquillo la Coltrane esprime invece tutta
la sua delicata tenerezza. In particolare “Goodbye John” è pervasa da
un senso di sottile desiderio e la ballata “The Tree Glows” diventa grazie all’apporto della cornetta un romanzo silvestre in grado di scaldare
il cuore. In ogni caso, la voce della Coltrane dà il meglio di sé in brani
come “You Were My Friend” e nei coinvolgenti brani gospel come “Go
Like Elijah”, nei quali la cantante americana ha la possibilità di esaltare
il testo con il suo grande temperamento e con i robusti accordi del suo
pianoforte. Un’altra addizione di grande interesse della Speakers Corner, che in questo LP da 180 grammi ci fa apprezzare l’arte raffinata
della Coltrane con una qualità sonora veramente strepitosa.
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Columnsweb - Gennaio 2013
IT’S A BEAUTIFUL DAY
IT’S A BEAUTIFUL DAY
It’s a Beautiful Day
L. Laflamme, organo, piano, piano elettrico, celesta, armonica
D. Laflamme, violino, voce e flugelhorn; H. Wagenet, chitarra
M. Holman, basso, armonica e voce; V. Fuentes, batteria e voce
P. Santos, voce e percussioni; B. Marshall Steinberg, armonica
SC-CS9768 (LP da 180 grammi) Barcode: 4260019714244
White Bird; Hot Summer Day; Wasted Union Blues; Girl With No
Eyes; Bombay Calling; Bulgaria; Time Is
È lui o non è lui? Cerrrrto che è lui! Questa è la risposta che vi
verrà immediatamente data dai fan più sfegatati di It’s a Beautiful
Day, che sono assolutamente certi del fatto che scrivendo “Child
in Time”, uno dei più grandi successi dei Deep Purple, il grande
maestro dell’organo Hammond Jon Lord abbia “rubato” il tema
principale dell’esotico “Bombay Calling”. Ovviamente Lord respinse ogni critica con il suo caratteristico stile british, premurandosi di far sapere di essere sempre stato un grande fan di questo
gruppo. Un fatto del resto del tutto condivisibile, visto che questo
gruppo dal nome piuttosto banale diede un grande contributo a
risollevare sotto l’aspetto qualitativo gli organici strumentali delle
band che suonavano musica hippy. Come strumento solista, gli
It’s a Beautiful Day non scelsero le solite chitarre ma un violino,
le carezzevoli ma incisive sonorità dell’organo vennero utilizzate
per produrre effetti sfumati e le orecchie del pubblico furono letteralmente bombardate da note distorte e potentemente amplificate, come si può notare per esempio in “Wasted Union Blues”. Al
centro dell’immagine sonora c’erano però le brillanti melodie del
violino e le raffinate architetture armoniche delle due voci, con le
delicate sezioni ritmiche che si crogiolano alla luce del movimento hippy. Al tempo stesso sereno e pervaso da un’atmosfera che
rivela chiaramente le convinzioni alternative dei membri di questa
band, It’s a Beautiful Day costituisce una delle testimonianze più
autentiche dei rivolgimenti sociali che si verificarono nel corso dei
ruggenti anni Sessanta.
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CASSANDRA WILSON
BELLY OF THE SUN
Cassandra Wilson
PPBST35072 (2 LP da 180 grammi) Barcode: 5060149621653
The Weight; Justice; Darkness On The Delta; Waters Of
March; You Gotta Move; Only A Dream In Rio; Just Another
Parade; Wichita Lineman; Shelter From The Storm; Drunk As
Cooter Brown; Show Me A Love; Road So Clear; Hot Tamales
Con l’album Belly of the Sun Cassandra Wilson volse la propria attenzione a un gran numero di generi, dall’ardito “You Got
Move” del grande Fred McDowell, alla seducente “Waters of
March” dell’indimenticabile cantautore brasiliano Antonio Carlos Jobim e a una fascinosa versione femminilizzata del grande successo di Jimmy Webb “Wichita Lineman”. Rivelando
una insospettabile padronanza nell’interpretazione di brani dal
carattere narrativo, la Wilson dimostra di saper cogliere anche
i significati più reconditi di brani come “Shelter from Storm” di
Bob Dylan e “The Weight” di The Band. Con Kevin Breit e Marvin Sewell che suonano chitarre e strumenti a corda di ogni genere, questo album propone anche tre bellissimi brani originali
della Wilson, tra cui “Just Another Parade”, un duetto a metà
strada tra il jazz e il soul con India Arie, e “Show Me a Love”.
Columnsweb - Gennaio 2013
THE DIRTY DOZEN BRASS BAND
WHAT’S GOING
The Dirty Dozen Brass Band
Guest star: Chuck D, Bettye LaVette, Ivan Neville, G. Love, Guru
PPSF10178 (LP da 180 grammi) Barcode: 5060149621677
What’s Going On? (con la partecipazione di Chuck D); What’s
Happening Brother? (con la partecipazione di Bettye LaVette); Flyin’ High (In the Friendly Sky); Save the Children; God
Is Love (con la partecipazione di Ivan Neville); Mercy Mercy
Me (The Ecology; con la partecipazione di G. Love); Right On;
Wholy Holy; Inner City Blues (Make Me Wanna Holler; con la
partecipazione di Guru)
La Dirty Dozen Brass Band fu fondata nel 1977 da Benny
Jones con alcuni membri della Tornado Brass Band. Questo
ensemble rivoluzionò lo stile tradizionale delle bande di ottoni di New Orleans inserendo nel tipico stile della città della
Louisiana una serie di elementi funk e bebop ed esercitò una
grandissima influenza sulla maggior parte delle bande di ottoni
di New Orleans. Questo strepitoso LP da 180 grammi ci viene
oggi riproposto dalla Pure Pleasure nella magnifica rimasterizzazione realizzata da Ray Staff presso l’Air Mastering Studio.
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AA.VV.
NOW THE GREEN BLADE RISETH
Stockholm Cathedral Choir
PRCD9093 (CD alto prezzo) Barcode: 7391959190939
PRSA9093 (SACD alto prezzo) Barcode: 0822359390935
PRLP7853HQ (LP 180 grammi) Barcode: 0822359078536
Poor Butterfly; Memories Of You; Take The A-Train; Blowing In The
Wind; Lady Be Good; I’m Confessin’; It Don’t Mean A Thing; Jeep’s Blues; I’ve Got It Bad; Sometimes I Feel Like A Motherless
Child; Things Ain´t What They Used To Be; Hymn To Freedom; The
Midnight Sun Will Never Set; Autumn Leaves; Take Five; Jazz Me
Blues; Lush Life; Is God A Three Letter Word For Love; The Fable
Of A Fool; Hallelujah; That Old Black Magic; Out Of Nowhere
Questo imperdibile cofanetto doppio contiene una serie di brani tratti da alcuni leggendari album della Proprius come Jazz at
the Pawnshop, Live is Life, Sketches of Standards e altri. Arne
Domnerus è uno dei membri più autorevoli del gruppo di jazzisti
svedesi che ha aperto nuove prospettive a questo genere e che ha
contribuito a rendere la Svezia uno dei paesi più evoluti d’Europa
sotto il profilo jazzistico. Domnerus si è conquistato una grande
reputazione anche negli Stati Uniti “patria del jazz” ed è ormai
destinato a entrare nella storia della musica. Un nuovo strepitoso
titolo della Proprius, esaltato da una qualità sonora che sarebbe
riduttivo definire strepitosa.
There’s Wideness in God’s Mercy; When He Comes; There Is A Road
To Heaven; Thou Whom Shepherds Worshipped; Love Is Come Again;
When We Share The Bread That He Gives Us; God and Man at Table are
Sat Down; The Love of God is Broad like Beach and Meadow; Said Judas to Mary; God, when You Breathe; Your Name, o, Jesus, is a Comfort;
Sorrow and Joy Go Hand in Hand; I Know of a Dark and Gloomy Garden;
Walk Carefully, o, Christian; Jesus Mine, what Wrong Have You Done?;
Just One Day, One Moment at a Time; My Soul, You Must Now Forget;
O Christ, who are the Light and Day; Hope Gives Rest to my Redeemed
Soul; Spread your Wings Over Me; Many are the Lightbeams; How Great
Thou Art; In faith ’neath the Sky; Your Arms are Full of Flowers
In questo imperdibile disco della Proprius lo Stockholm Cathedral
Choir e il coro di voci bianche eseguono una bella antologia di
inni sacri sia antichi sia moderni arrangiati per organo, chitarra,
flauto e basso da Bengt Bergfor. Un disco davvero imperdibile,
sia per la qualità dell’interpretazione sia per l’eccelso livello della
registrazione.
ARNE DOMNERUS, GUSTAF SJOKVIST E RUNE GUSTAFSSON
ARNE DOMNERUS
O God, Source of Truth; By the Frog Pond; The Shepherd; TGTT;
Mood Indigo; Herding Call from Mörsil; Gymnopédie n. 3; Hymn
to Freedom; Sicilienne; I Let a Song Go Out of My Heart; Gymnopédie n. 1; Dedication; A Child Is Born; My Yearning; Tonight I
Shall Sleep; They Crucified My Lord
Organo e sax contralto, organo e clarinetto e organo e chitarra:
per quanto a prima vista possano sembrare abbinamenti quanto
meno improbabili, questo splendido disco della Proprius dimostra
che il loro impasto timbrico è perfettamente adeguato per il mondo rumoroso in cui viviamo, soprattutto se a suonare l’organo è
Gustav Sjokvist. Per una volta, è probabile che Arne Domnerus
non venga accusato di blasfemia, non con quello splendido colore
strumentale, non con quella sensibilità. Lo stesso discorso vale
per il chitarrista Rune Gustafsson, che con Domnerus forma una
coppia leggendaria e uno dei massimi esponenti del jazz svedese
(Oscar Hedlund). Se a questo aggiungiamo la proverbiale qualità
sonora della Proprius abbiamo l’immagine di un disco semplicemente imperdibile.
MEMORIES OF YOU
A. Domnérus, sax contralto e clarinetto; B. Hallberg, piano
L. Erstrand, vibrafono; G. Riedel, contrabbasso; E. Johansen, batteria e altri
PRCD2049 (2 CD prezzo speciale) Barcode: 0822359020498
HEARTFELT
Arne Domnerus, Gustaf Sjokvist, Rune Gustafsson
PRCD9110 (CD alto prezzo) Barcode: 0822359091108
BENNY GOODMAN
SABBATH HELA VECKAN
DOMNÉRUS SJÖKVIST
JAZZ ON THE PLATFORM
KLEZ
ANTIPHONE BLUES
Lars Erstrand e Sarpila Quintet
PRCD088 (CD alto prezzo)
PRCD024 (CD alto prezzo)
PRCD7744 (CD alto prezzo)
PRSA7744 (SACD alto prezzo)
ARNE DOMNÉRUS QUARTET
ARNE DOMNÉRUS QUARTET
JAZZ AT THE PAWNSHOP VOL. 3
PRCD9058 (CD alto prezzo)
ARNE DOMNÉRUS QUARTET
JAZZ AT THE PAWNSHOP VOL. 1
PRCD7778 (CD alto prezzo)
PRSA7778 (SACD alto prezzo)
PRLP7778/79HQ (2 LP 180 grammi)
JAZZ AT THE PAWNSHOP VOL. 2
PRCD9044 (CD alto prezzo)
PRSA7079 (SACD alto prezzo)
CANTATE DOMINO
JAZZ AT THE PAWNSHOP 30TH ANNIVERSARY
Oscar’s Motet Choir
PRCD7762 (CD alto prezzo)
PRSA7762 (SACD alto prezzo)
PRLP7762HQ (LP 180 grammi)
PRSA7879 (3 SACD + 1 DVD)
Via Mazzarosa, 105 - 55100 Lucca
Tel. 0583 581327 - Fax 0583 419115
[email protected] - www.soundandmusic.com
Sound and Music Columnsweb - Gennaio 2013