Utente e-GdP: sport - Data e ora della consultazione: 17 luglio 2010 20:51 7 INSERTO DEL GIORNALEdelPOPOLO ANNO IV - NR. 36 www.gdp.ch SABATO 8 SETTEMBRE 2007 la colonna di don Mino Catholica GDP di Mons. Pier Giacomo Grampa vescovo di Lugano il Papa in Austria, intervista al cardinale Christoph Schönborn «Venite e vedete: i cristiani mostrano i fatti e non le parole» Per una speranza viva Avevo partecipato a Verona, in rappresentanza della Chiesa svizzera, al 4° Congresso nazionale della Chiesa italiana, che si svolge con scadenza decennale. Ora è uscita una nota pastorale dell’Episcopato italiano sul tema del Congresso: «Testimoni di Gesù risorto, speranza del mondo», in vista delle scelte operative che le Chiese particolari sono chiamate a compiere, come messa in pratica delle decisioni del Congresso. Si tratta di trenta punti in quattro capitoli di grande ricchezza e densità, che consiglio di leggere nella loro versione integrale. Voglio farne una presentazione sommaria. Attraverso i suoi diversi momenti infatti, il convegno ha messo in luce un’immagine significativa ed esemplare della Chiesa del Risorto: un popolo in cammino nella storia, posto a servizio della speranza dell’umanità intera, con la multiforme vivacità di una comunità ecclesiale animata da una sempre più robusta coscienza missionaria. L’incontro con il Risorto e la fede in lui ci rendono persone nuove, risorti con lui e rigenerati secondo il progetto di Dio sul mondo e su ogni persona. È questo il cuore della nostra vita e il centro delle nostre comunità. Non sono le nostre opere a sostenerci, ma l’amore con cui Dio ci ha rigenerati in Cristo e con cui, attraverso lo Spirito, continua a darci vita. Passati in rassegna i cinque ambiti nei quali rendere visibile il grande “sì” della fede - la vita affettiva, il lavoro e la festa, la fragilità umana, la tradizione e la cittadinanza - ci si sofferma sulla questione antropologica ritenuta centrale nell’impegno missionario della Chiesa. Da tempo assistiamo a tentativi volti a ridurre l’uomo a semplice prodotto della natura, mortificandone la dignità e la costitutiva vocazione alla trascendenza. Siamo provocati a ricuperare e riproporre l’autentica unicità e grandezza umana, segnata dal peccato, ma non irrimediabilmente compromessa nel suo tendere a orizzonti definitivi di vita, di libertà, di amore e di gioia. Deve continuare l’impegno profuso per contrastare con efficacia le molteplici applicazioni di tale riduzionismo nel campo della cultura, delle scienze e della tecnologia, dell’etica e del diritto. Appartiene alla tradizione della Chiesa italiana, ma possiamo ben dire anche svizzera italiana, il patrimonio di una fede e di una santità di popolo; un cristianesimo vissuto insieme, significativo in tutte le stagioni dell’esistenza, in comunità radicate nel territorio, capaci di plasmare la vita quotidiana delle persone, ma anche gli orientamenti sociali e culturali del Paese. Il carattere popolare del cattolicesimo “italofono” , ben diverso da un “cristianesimo minimo” o da una “religione civile”, è una ricchezza e una responsabilità che dobbiamo conservare e alimentare, promuovendo una pastorale sempre più integrata e la convergenza tra le diverse aggregazioni, dando nuovo valore alla vocazione laicale. Sabato prossimo vi attendo sul Monte Tamaro per dare ufficialmente inizio ad un nuovo anno pastorale, che sarà dedicato in particolare ai temi dell’educazione. + L’Arcivescovo di Vienna, il Cardinale Christoph Schönborn, propone la sfida di vivere la fede cristiana come «un’alternativa». In un ambiente secolarizzato, osserva, è necessario «offrire la fede quale autentica alternativa per la società odierna». Con il pensiero rivolto alla visita di Papa Benedetto XVI a Vienna, Mariazell e Heiligenkreuz, il presidente della Conferenza Episcopale Austriaca ha parlato a Zenit del ministero petrino e del lato umano di Benedetto XVI, dell’importanza vitale delle famiglie numerose per il futuro dell’Austria e dell’Europa e della presenza di Gesù nei cristiani. «Quando parla Papa Benedetto, è necessario fare molta attenzione, poiché ciò che ha da dire è sempre molto chiaro. - ha osservato - Io non so quello che ci dirà. E’ bene aprirsi alle sue parole». La visita di Papa Benedetto XVI è sulla bocca di tutti. Ma chi è veramente il Santo Padre? E’ molto semplice. Egli è il successore dell’Apostolo Pietro e perciò per noi è il Vicario di Cristo, il rappresentante del Signore qui sulla terra nella Chiesa visibile. E’ questo. Ciò è al contempo inconcepibile e immenso, ma è in fin dei conti il segreto del ministero petrino. Chiunque lo detenga, da qualsiasi Paese provenga, quale sia la sua lingua - tutto ciò è importante, ma è secondario. Egli è innanzitutto per noi, secondo la fede della Chiesa, semplicemente Pietro tra di noi, con tutto lo spessore, la grandezza e la forza di ciò che Gesù ha profetizzato a Pietro, del ministero che gli ha affidato, ministero che continua ad esistere al di là della figura storica di Pietro. (…) TSI 1 la settimana IL 29 SETTEMBRE Nuova nomina per Mons. Ravasi Benedetto XVI ordinerà i primi Vescovi del suo pontificato il 29 settembre, festa degli arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. Tra i sacerdoti che riceveranno il sacramento c’è monsignor Gianfranco Ravasi, nominato il 3 settembre presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura e presidente delle Pontificie Commissioni per i Beni Culturali della Chiesa e di Archeologia Sacra. DIOCESI DI COIRA Ordinazione di mons. Huonder Due importanti avvenimenti avranno luogo in questi giorni nella diocesi di Coira. Oggi ad Einsiedeln verrà ordinato il nuovo vescovo di Coira, mons. Vitus Huonder. A Zurigo invece si festeggerà la chiusura del 200° anniversario della Chiesa Cattolica da quando, il 10 settembre del 1807, nel cantone tedesco è stata autorizzata la celebrazione regolare dell’Eucarestia. UDIENZA DEL MERCOLEDÌ Il Papa chiede rispetto per il creato Il santuario mariano di Mariazell Nel corso del Suo incontro con Benedetto XVI a Castel Gandolfo avete discusso i dettagli del programma dell’imminente visita. Cosa si aspetta il Santo Padre? Ce lo farà sapere e ritengo che sia un bene. Quando Papa Benedetto parla, bisogna prestare molta attenzione, poiché ciò che ha da dire è sempre molto chiaro, importante, incisivo e molto personale e affascinante. Non so quello che ci dirà. E bene essere aperti. Ciò che posso dire con sicurezza è che riceveremo materiale sufficiente per ulteriori meditazioni. Che tipo di Chiesa troverà il Papa? Qual è a suo avviso la situazione della Chiesa in Austria? Com’è la situazione della Chiesa, lo può dire in fin dei conti solo Nostro Signore, poiché la fede è rivolta a Lui ed è in tal senso anche il mistero dei cuori nel loro rappor- to con Dio. Questo nessuna statistica è in grado di quantificarlo (…) Certamente dagli anni Cinquanta del secolo scorso c’è stato un enorme cambiamento, ma non solo nella Chiesa, anche nella società. (…) Ritengo che oggi, in una società altamente secolarizzata, la sfida sia quella di vivere il cristianesimo, la fede cristiana quasi come un’alternativa, una società di contrasto. Il motto della visita del Papa è “Volgere lo sguardo a Cristo”. In quali sfere Cristo dovrebbe essere più presente tra i cristiani? Penso che la presenza di Cristo fra di noi non sia più debole di una volta. Forse oggi è più anonima, meno consapevole, ma vi sono principalmente tre sfere dove sentiamo viva la presenza di Cristo. Innanzitutto la Sua parola. (...) > SEGUE A PAGINA 9 Oggi alle 18.25 appuntamento con Strada Regina Papa ha chiesto ai cristiani di «pregare e lavorare con lui» per la difesa dell’ ambiente ed ha rilanciato mercoledì, in piazza San Pietro, un appello per la tutela delle risorse idriche mondiali e per una maggiore consapevolezza dei rischi dei cambiamenti climatici, questioni «della massima importanza per l’intera famiglia umana». Spunto per la nuova esortazione di Benedetto XVI, che non manca in ogni occasione di ribadire la sua sensibilità ecologista, è stato l’inizio in Groenlandia di un convegno religioso su «L’Artico: specchio della vita», promosso dal patriarca ecumenico di Costantinopoli (Istanbul), l’ortodosso Bartolomeo I. Proprio a lui, Ratzinger, al termine dell’udienza generale tenuta sul sagrato della basilica vaticana, si è rivolto in modo particolare. «Voglio salutare - ha detto tutti i partecipanti (i vari leader religiosi, gli scienziati, i giornalisti) e voglio assicurare loro il mio sostegno per il loro impegno». DOMANI Bellinzona Dall’Agorà dei giovani a Loreto, ripartono le nuove puntate Una forte testimonianza dal Camerun “Notizie fresche” con il Settimanale cattolico in onda il sabato su TSI 1 alle 18.35. Novità: replica la domenica alle 7.20 sempre su TSI 1. I 300 giovani della Svizzera italiana a Loreto dal Papa; il compositore e poeta Bebi De Marzi: sono i temi in programma nella puntata n. 94 di “Strada Regina”, il Settimanale cattolico della Televisione svizzera. L’appuntamento come sempre è per sabato alle 18.30 circa su TSI 1. Ma da settembre ecco una gradita novità: la trasmissione andrà in replica la domenica mattina alle 7.20 sempre su TSI 1. Lo scorso fine settimana Papa Benedetto ha incontrato quasi mezzo milione di giovani italiani al santuario mariano di Loreto. Numerosi anche gli ospiti dall’estero, tra cui quasi 300 rappresentanti dalla Svizzera italiana. L’inviato di Strada Regina Federico Anzini ha fatto il viaggio con loro, per vivere l’evento Domani, domenica 9 settembre alle 10.30 nella chiesa di Gesù Cristo Redentore dell’uomo nel quartiere Semine di Bellinzona celebrerà la Messa padre Maurizio Bezzi, da vent’anni missionario impegnato in Camerun, in visita in questi giorni in Ticino. Nel pomeriggio, alle 15.30, al Liceo Diocesano di Breganzona, padre Bezzi racconterà della sua decennale esperienza con i ragazzi raccolti dalla strada e del Centro di accoglienza Edimar a Yaoundé, capitale del Camerun, nel quale lavora. Dal Centro sociale, inaugurato nel 2002, passano più di duecento giovani al giorno. Tra questi molti appena usciti dal carcere. Gli educatori li incontrano, li accolgono e cercano di orientarli a reinserirsi in famiglia e nella società. L’invito è aperto a tutti gli interessati. Il Centro Edimar è sostenuto da Avaid, l’associazione di aiuto allo sviluppo che organizza l’incontro. dall’interno e raccontarlo al nostro pubblico. Il secondo tema in programma è un incontro con un uomosimbolo del mondo musicale popolare contemporaneo: Bepi De Marzi, autore di una sterminata raccolta di canti della montagna, in coppia con grandi personalità culturali e spirituali del nostro tempo, come David Maria Turoldo o Mario Rigoni Stern. De Marzi, che esordì nel 1951 con “Signore delle cime”, era stato protagonista di una indimenticabile serata con la Vos da Locarno, alla Sopracenerina, la scorsa primavera. Ricordiamo che tutte le puntate di Strada Regina sono accessibili sul sito internet www.stradaregina.ch Per contattare la redazione c’è un indirizzo Emali: [email protected]