Bartonellosi Oculare - Società Italiana Uveiti e Malattie

Bartonellosi Oculare
a cura di Marta Gilardi e Massimo Accorinti
La Bartonella henselae è un bacillo aerobio gram negativo e costituisce l’agente patogeno della
malattia da graffio di gatto. L’infezione è ubiquitaria e può interessare pazienti di tutte le età.
Gli esseri umani vengono generalmente infettati mediante il graffio o il morso di un gatto, ma la
puntura di una pulce può dare comunque origine all’infezione. Molto frequente nei bambini e nei
giovani adulti, è comunemente presente con un’ampia gamma di sintomi sistemici ed oculari.
Sono state descritte altre specie di Bartonella in grado di causare lesioni oculari, come mostra
la Tabella 1.
Tabella 1. Specie di Bartonella patogene per le strutture oculari
Specie
di Bartonella
Ospiti infetti
Sindromi batteriche acute
Sindromi oculari
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Lesioni vascolari croniche
Henselae
Gatti
Febbre ricorrente, endocardite
POGS
neuroretiniti
retinocoroiditi occlusioni vascolari vasculiti
uveiti intermedie
Angiomatosi bacillare
Quintana
Uomini
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Febbre quintana, endocardite
Neuroretiniti, POGS
Angiomatosi bacillare
Elizabethae
Roditori
Endocardite
Neuroretiniti
Grahamii
Roditori
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Neuroretiniti
I segni ed i sintomi sistemici generalmente precedono il coinvolgimento oculare e sono costituiti
dalla comparsa, 3 o 10 giorni dopo l’inoculazione della bartonella, di papule eritematose sulla
superficie cutanea in cui è avvenuta l’introduzione del microrganismo tramite il graffio o il morso
del gatto.
Tra i 7 ed i 14 giorni dall’esposizione può presentarsi una congiuntivite follicolare. Tra i 14 ed i
21 giorni dall’inoculazione può manifestarsi una linfoadenopatia regionale comunemente
associata a mialgia, astenia e febbricola.
L’associazione di congiuntivite e linfoadenopatia regionale è conosciuta con il nome di Sindrom
e oculoghiandolare
di
Parinaud (POGS).
Segni oculari
La più frequente manifestazione oculare, ove si eccettui la congiuntivite che non riveste
caratteristiche di specificità, è rappresentata da una neuro retinite, con formazione di una stella
maculare, generalmente unilaterale. Se la neuroretinite è bilaterale, si manifesta in maniera
piuttosto asimmetrica. Di rado il coinvolgimento del polo posteriore può essere caratterizzato
dalla presenza di una retinite focale della retina o di una papillite isolata, mentre a volte sono
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presenti occlusioni vascolari con emorragie intraretiniche ed essudati a fiocco di cotone.
Uno scotoma centrale o paracentrale o l’allargamento della macchia cieca fisiologica sono le
principali alterazioni del campo visivo, mentre la fluorangiografia presenta comunemente un
diffuso leakage della testa del nervo ottico e dei vasi retinici.
Nella bartonellosi possono essere osservate inoltre: uveiti anteriori, uveiti intermedie e ascessi
orbitari. In pazienti HIV-positivi sono stati riportati alcuni casi di angiomatosi bacillare e
granulomi sottoretinici complicati dalla formazione di membrane neovascolari.
Diagnosi e Diagnosi Differenziale
Test immunoenzimatici e Western Blot vengono solitamente utilizzati per la diagnosi
sierologica, associati all’analisi mediante PCR, sebbene un’anamnesi positiva per contatto con
gatti possa far sospettare la diagnosi appropriata. I test sierologici mostrano una specificità ed
una sensibilità del 90% in pazienti immunocompetenti e solo del 70% in soggetti
immunodeficienti.
La sindrome di Parinaud è un’entità clinica che può essere dovuta a numerose infezioni, incluse
tularemia, sporotricosi, tubercolosi, sifilide, mononucleosi, coccidiomicosi; mentre la
neuroretinite con stella maculare può essere osservata in disordini vascolari, toxoplasmosi,
sifilide, tubercolosi, malattia di Lyme e infezioni virali.
Trattamento
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La malattia da graffio di gatto, in pazienti immunocompetenti, è solitamente una patologia
autolimitantesi. La Bartonella henselae è sensibile a molti antibiotici in vitro, ma solo gli
aminoglicosidi hanno mostrato un’attività battericida. Nei pazienti immunocompetenti è
generalmente somministrata la doxiciclina 200 mg/die per la sua capacità di superare la
barriera emato-encefalica e quella emato-retinica. Bisogna porre cautela nel somministrarla ai
bambini, in quanto può causare modificazioni dei denti.
Ciprofloxacina (1,5 gr/die), gentamicina (3-5 mg/kg/die), eritromicina (2 gr/die),
trimetropin-sulfametoxazolo (Bactrim 2 compresse/die) sono una buona alternativa e come la
doxiciclina, vengono somministrate per 14-28 giorni.
Anche l’azitromicina è risultata efficace nei pazienti affetti da malattia da graffio di gatto al
dosaggio di 500 mg/die per 3-5 giorni.
I pazienti immunocompromessi invece necessitano di un trattamento più prolungato,
generalmente fino a 4 mesi.
Le lesioni oculari vengono trattate con antibiotici e steroidi topici per le lesioni congiuntivali,
steroidi topici e midriatici per il coinvolgimento del segmento anteriore e con iniezioni peribulbari
(sottotenoniane) di steroidi e/o terapia steroidea sistemica per l’interessamento retinico e del
nervo ottico. In questo ultimo caso è importante iniziare la terapia steroidea dopo almeno 48 ore
dall’inizio del trattamento antibiotico specifico, specialmente se dato localmente sottoforma di
preparati deposito.
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