Occhio secco
Occhio secco è un disturbo oggi estremamente comune. La sindrome
dell’occhio secco è caratterizzata da una alterazione della produzione
lacrimale sia in senso qualitativo che quantitativo. Causa bruciore,
sensazione di corpo estraneo, nei casi più lievi. Se il disturbo continua nel
tempo può provocare dolore, scarsa tolleranza alla luce, diminuzione della
capacità visiva. Naturalmente è assolutamente indispensabile farsi visitare
da un oculista. Intanto però possiamo scoprire insieme le cause e dare
qualche suggerimento di cura naturale.
Funzioni del film lacrimale
Il film lacrimale è la parte liquida che ricopre la superficie dei nostri occhi.
Serve da lubrificante tra le palpebre e il bulbo oculare, contribuisce a nutrire
i tessuti con cui è a contatto. Porta anche ossigeno, che dall’aria si scioglie
nelle lacrime per essere poi ceduto agli epiteli della superficie oculare. Il film
lacrimale ha serve anche per lavare gli occhi, porta via rapidamente polveri,
batteri ecc.
Composizione del film lacrimale
Il film lacrimale è un complesso acquoso in cui sono disciolte mucina e una
parte lipidica che deve lubrificare la parte più esterna dell’occhio che sono la
congiuntiva e la cornea. Il film lacrimale viene spalmato sulla superficie
esterna dell’occhio dal movimento delle palpebre. La parte che si trova più
internamente sulla superficie dell’occhio è lo strato mucoso che ha la
funzione di trattenere l’acqua. Lo strato intermedio infatti è costituito da
acqua, sali minerali, ed altre sostanze che hanno funzione di protezione e
pulizia. Infine troviamo lo strato lipidico, formato cioè da grassi che servono
ad evitare che lo strato acquoso evapori.
Il film lacrimale deve essere perfettamente trasparente. In condizioni normali
l’epitelio corneale è perfettamente ricoperto dal film lacrimale. Se questo
non avviene l’epitelio si secca e si ulcera. Fa male e si può formare un
ascesso quindi essere attaccata da batteri virus protozoi.
Cause occhio secco
L’occhio secco può essere dovuto a : malattie, lavoro, farmaci assunti. Al
giorno d’oggi moltissime persone passano molte ore davanti ad un terminale
per lavoro e nel tempo libero stanno davanti
al computer a…..leggere i blog!!!! Quando si sta davanti ad un
videoterminale l’ammiccamento è ridotto, cioè chiudiamo le palpebre meno
frequentemente e quindi spalmiamo meno la lacrima sull’occhio. E come se
non bastasse spesso abbiamo la presenza di riflessi sullo schermo dovuti a
luce naturale o artificiale. Questo comporta il costante accomodamento
dell’occhio per mettere a fuoco l’uno o l’altro ed anche questo provoca una
modificazione del film lacrimale. Inoltre questo tipo di lavoro, come molti
altri oggi, ci obbligano a stare in ambienti chiusi e questio aumenta la
secchezza dell’occhio!
Farmaci che alterano
Molti farmaci provocano una alterazione nella produzione delle lacrime.
Antidepressivi, antiparkinson, pillola anticoncezionale, diuretici,
antipertensivi, colliri per il glaucoma, colliri cortisonici sono tra i maggiori
imputati.
I colliri con conservanti andrebbero evitatisoprattutto perl’occhio secco.
Infatti i conservanti provocano un assottigliamento della congiuntiva.
Malattie che alterano
Anche alcune malattie predispongono alla sindrome dell’occhio secco. Tutte
le malattie autoimmuni, il diabete, la sindrome di Sjogren, l’ acne rosacea. Ci
possono essere anche delle malattie che turbano l’aspetto meccanico
dell’occhio. Nell’ipertiroidismo il bulbo oculare sporge ed è più esposto agli
agenti atmosferici e le palpebre non riescono a chiudere bene l’occhio.
Esistono anche delle condizioni ormonali che favoriscono la comparsa
dell’occhio secco come la gravidanza e la menopausa.
Sindrome dell’occhio secco per iperevaporazione del film lacrimale. Lo
riconosco perché la persona ha l’occhio secco ma quando si alza al mattino
non mai secrezioni che restano attaccate alle ciglia. In questo caso cala la
parte lipidica del film. Quindi se la parte grassa e più superficiale del film
lacrimale non trattiene più l’acqua devo risistemare le cose. Userò dei colliri
che abbiano componenti lipidiche.
Invece se cala la parte acquosa del film lacrimale avrò una blefarite cioè una
infiammazione della palpebra e si forma la secrezione secca sulle ciglia. In
questo caso è fondamentale la pulizia della palpebra e usare lacrime
ipotoniche perché manca la parte acquosa.
Curare l’occhio secco
Da tutto quello che ci siamo appena detti risulta chiaro che in caso di occhio
secco è necessario usare lacrime artificiali per ridurre il danno e il fastidio.
Ma come devono essere queste lacrime?
Assolutamente sempre senza conservanti per evitare l’irritazione provocata
da questi. Poi dobbiamo usare lacrime con componente lipidica se al mattino
ci alziamo con le ciglia pulite. Mentre se abbiamo secrezioni solide o
palpebre infiammate necessitiamo di lacrime con maggior componente
acquosa.
In commercio troviamo anche degli spray che vanno spruzzati a palpebra
chiusa. I liposomi (particelle dello spray) si depositano sulle palpebre e poi si
distribuiscono sulla superficie corneale con il movimento della palpebra.
Il gel può essere una buona soluzione in chi non riesce a mettere le lacrime
artificiali. Però riduce la capacità visiva quindi è meglio mettere il gel di
notte. Durante il sonno la produzione di lacrime diminuisce. Quindi chi ha già
l’occhio secco può svegliarsi al mattino e dire che ha la sensazione di sabbia
che migliora dopo essersi lavati il viso.
Collirio naturale
Il collirio naturale può essere una soluzione vincente. In particolar modo il
collirio omeopatico può essere utile per l’occhio secco. Infatti in questi
prodotti sono quasi sempre in monodose e quindi privi di conservanti. Ed
abbiamo visto che questo è un requisito fondamentale per curare l’occhio
secco.
Inoltre contengono farmaci omeopatici che hanno la capacità di spingere
l’organismo a ritrovare il suo equilibrio fisiologico.
Questi colliri possono contenere:
EUPHRASIA
L’euphrasia in diluizione omeopatica ha la capacità di curare il sintomo di
irritazione palpebrale che si manifesta anche con presenza di secrezioni
solide sulle ciglia!!!! Abbiamo visto prima come questo sia il sintomo di
occhio secco da carenza della parte acquosa del film lacrimale. Inoltre ha la
capacità di ridurre il rossore e la sensazione di sabbia negli occhi.
CHAMOMILLA
Chamomilla in diluizione omeopatica, serve per calmare l’ipersensibilità al
dolore. L’occhio è una struttura ricchissima di terminazioni nervose quindi
qualunque situazione che provochi danno provocherà una grande risposta
dolorosa.
Nei colliri omeopatici possiamo trovare questi due rimedi insieme oppure
abbinati ad altri farmaci omeopatici. Chiediamo sempre spiegazioni del
farmaco al farmacista che ce lo consegna.
FARMACI OMEOPATICI
BRYONIA
Bryonia è il rimedio principe delle secchezze. Quindi risulta utilissima nella
sindrome dell’occhio secco, soprattutto se questo migliora con l’immobilità e
premendo l’occhio. Il consiglio è quello di assumerne 5 granuli per 3 volte al
giorno alla 9CH.
ALUMINA
Alumina è un farmaco di secchezza estrema. Quindi lo andremo a provare
quando Bryonia è risultata insufficiente. Anche in questo caso il consiglio è
quello di prendere 5 granuli alla 9CH per tre volte al giorno. Naturalmente la
terapia sarà molto lunga.
NUX MOSCHATA
Nux moschata è un altro farmaco di secchezza estrema ma a questo sintomo
si aggiunge quello della grande sonnolenza. Quindi potrebbe essere utile
nell’occhio secco da gravidanza poiché spesso questi due sintomi si
accompagnano in questa situazione. Il consiglio è di prenderne 5 granuli alla
9CH per tre volte al giorno.
Naturalmente, poiché questi farmaci omeopatici per la secchezza dell’occhio
curano la secchezza delle mucose in generale, risultano utilissimi in caso di
disturbi da menopausa o da sindromi tipo quella di Sjogren.
APIS
Apis è un farmaco da utilizzare quando oltre alla secchezza si gonfia anche la
palpebra, prude e si ha una sensazione di miglioramento mettendo un
impacco freddo. In questo caso potrei usare Apis alla 15CH, 5 granuli ogni
mezz’ora fino a scomparsa del pomfo.
RUTA
Ruta è un rimedio da utilizzare quando oltre la secchezza c’è una notevole
stanchezza oculare dovuta alla difficoltà di accomodamento. Infatti come
abbiamo visto nella problematica legata al lavoro al computer l’occhio secco
è provocato anche da un continuo sforzo di accomodamento. Il consiglio è
quello di usare 5 granuli di ruta alla 15 CH per 4 volte la giorno.
JABORANDI
Jaborandi è un farmaco utile quando alla secchezza oculare si associano
turbe visive (tipo vista annebbiata) causate da uno sforzo eccessivo. Quindi,
anche in questo caso, possiamo pensare ai videoterminalisti. Se pensate di
averne bisogno vi consiglierei di prenderne 5 granuli per 3-4 volte al giorno
alla 9CH.
GEMMOTERAPIA
CEDRUS LIBANI MG
Cedrus libani macerato glicerico è indicato per tutti i tipi di secchezza
cutanea. Quindi possiamo usarlo come aiuto per la secchezza oculare.
Questo gemmoderivato offre la possibilità di drenare la pelle e le mucose
andando a rimuovere alcune tossine che vi si depositano a causa della
secchezza del tessuto e peggiorano la stessa. Il consiglio è quello di usarne
50 gocce in acqua mattina e sera.
CONSIGLI NUTRIZIONALI
La sindrome dell’occhio secco riconosce molte cause come abbiamo già visto
molte cause. Però non dimentichiamoci di bere!!!! Bere almeno due litri di
liquidi al giorno è necessario per mantenere un buon stato di salute per tutti.
A maggior ragione è importante bere se soffriamo di secchezza.
OMEGA 3
Un altro consiglio nutrizionale di cura naturale dell’occhio secco è quello di
usare integratori a base di acidi grassi essenziali Omega 3. Questi acidi
grassi hanno un effetto antinfiammatorio riducendo così l’irritazione
corneale. Inoltre, sperimentazioni svolte in cliniche oculistiche, hanno
dimostrato che la loro assunzione aumenta l’elasticità del film lacrimale.
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