La mia povera vista mi fa vedere tutto come avvolto da una fitta nebbia… sono molto infelice. domenica 23 febbraio ore 16.00 Claude Monet (1840 - 1926) un pomeriggio insieme al dr. Antonello Pizzino, medico oculista dialogando di arte e malattia “Pittori malati” Mondo scientifico e mondo umanistico: due pianeti apparentemente diversi. L’arte figurativa si avvale della malattia nella rappresentazione della quotidiana sofferenza e la medicina si serve dell’arte come strumento terapeutico e diagnostico. Sensibilità, intuizione e creatività avvicinano l’occhio clinico del medico e del chirurgo all’occhio artistico del pittore e dello scultore. Il miracolo visivo inizia nell’occhio, ma i messaggi sensoriali in entrata, vengono elaborati, organizzati, trasformati nel cervello. La visione è pertanto un atto complesso, non semplice registrazione delle immagini ma anche interpretazione delle stesse basate su informazioni già presenti nella memoria cerebrale. Nell’arte questo processo può portare alla formazione di nuove realtà: i sogni, i ricordi rivivono nelle rappresentazioni cerebrali amplificandole. Conseguentemente la produzione artistica di un pittore, le tematiche delle opere d’arte, i colori, le mutazioni di tecnica sono influenzati oltre che dalla storia di vita, dalla presenza di patologie invalidanti. Sala Conferenze via Azzo Gardino 20/C—Bologna