MATERA-PISTICCI-POLICORO-COLOBRARO - Ore 7:30 partenza dalla sede dell’Università degli Studi della Basilicata in Via Lazzazzera per Pisticci (46 Km). 1. PISTICCI-PISTICCI MARINA. CHIESA MADRE DEI SS. PIETRO E PAOLO E PORTO DEGLI ARGONAUTI Arrivo a Pisticci centro alle ore 8:20 Colazione - Ore 9:00 visita alla Chiesa Madre dei Santi Pietro e Paolo (Rione Terravecchia) Il tempio della Chiesa Madre, dedicato ai SS. Pietro e Paolo, è stato costruito, sui luoghi di un preesistente edificio religioso duecentesco, di cui resta solo la torre campanaria, dai maestri Antonio e Pietro La Viola, di origine lombarda, tra il 1540 e il 1550. I due maestri muratori si rifugiarono in territorio Pisticcese, verso la metà del XVI sec., per sfuggire ad un mandato di cattura, accusati di omicidio. La costruzione, dall’aspetto grandioso, presenta facciata in stile romanico e copertura a doppio spiovente. L’interno, pianta a croce latina e divisione in tre navate con cappelle laterali e altari in stile barocco. Sotto gli altari si trovano una serie di ipogei, destinati, dalla seconda metà del Cinquecento, all’inumazione in parte del clero, in parte dei fedeli e proprietari. Pregevoli all’interno le tele del Seicento e Settecento Napoletano, alcune delle quali attribuite al pittore Domenico Guarino, attivo nel XVIII sec.; la sacrestia, arredata con stipetti in legno colorato; l’organo Settecentesco, recentemente restaurato; il presepe artistico, attualmente conservato nella cripta, ispirato al paesaggio dei Calanchi e realizzato da Salvatore Sacquegna; la Via Crucis, in placche d’argento, dell’artista locale Marisa Gullotta. Il tempio è stato più volte rimaneggiato e abbellito nel corso dei secoli. In seguito al terremoto del 1980 fu chiuso per alcuni anni al culto e restituito alla pietà dei fedeli solo nella seconda metà degli anni Novanta, grazie all’interessamento della Soprintendenza per le Belle Arti di Basilicata. Ore 11:00 partenza per Marina di Pisticci (23 Km) - Ore 11:30 visita al Porto degli Argonauti (Marina di Pisticci) Si tratta del primo porto turistico per la nautica da diporto della costa jonica lucana e sorge a Marina di Pisticci in una posizione ideale per andare alla scoperta delle coste regionali ma anche di Calabria, Puglia, Eolie e Sicilia, oltre che della Turchia e della Grecia. Progettato dall’architetto Luigi Vietti e dall’ingegnere Antonio De Nicolò, progettisti anche del Resort che lo accoglie, e dai professori Alberto Noli e Alessandro Togna che hanno curato, invece, la progettazione delle opere idrauliche e marittime, è stato inaugurato pochi anni fa e offre tutta una serie di servizi che vanno dall’assistenza agli ormeggi, dai pontili fissi alle infrastrutture nautiche, dal varo delle imbarcazioni alla manutenzione dei natanti. Un approdo per imbarcazioni di piccolo-medio cabotaggio in grado di ospitare 450 natanti. Munito di un comodo canale di accesso il porto si sviluppa in due darsene interne, profonde fino a tre metri e mezzo con pontili fissi e mobili. - Ore 12:30 partenza per Policoro (17 Km) Pranzo presso ristorante sito sulla SS. 106 2. POLICORO CENTRO-POLICORO LOC. TORRE MOZZA. CASTELLO, SANTUARIO DI MARIA SANTISSIMA DEL PONTE, GIARDINI MURATI E PORTO TURISTICO IL MARINA - Ore 15: 00 visita al Castello Baronale Il castello baronale sorge in posizione dominante non solo sulla modesta borgata di casupole a punta, ma sull’area un tempo ricoperta dall’imponente Bosco Pantano e rispetto all’odierna città. I monaci Basiliani furono gli iniziatori della costruzione dell'edificio eretto nell’anno 1000 con funzioni di monastero fortificato e centro produttivo agricolo. Nel 1791 l'edificio, con l'intero latifondo, viene acquistato dalla principessa Maria Grimaldi Gerace Serra, che lo trasforma in casale nobiliare e vi costruisce intorno il borgo. Nel 1893 il feudo di Policoro diventa proprietà barone Luigi Berlingieri di Crotone, proprietario del feudo fino all'esproprio avvenuto in seguito alla Riforma Fondiaria degli anni '50. Il feudo era caratterizzato da un'ampia tenuta delimitata dal Mar Jonio e dai fiumi Agri e Sinni, con la mensa arcivescovile di Anglona e Tursi, e dal complesso di edifici rurali che oltre al casale comprendeva un casone, dei casalini, entrambi atti ad ospitare i salariati fissi e stagionali impiegati nella conduzione del fondo, ed una cappella, attualmente visibili. Le innumerevoli trasformazioni subite dall'edificio nei secoli, volute progressivamente dagli illustri proprietari che vi si sono susseguiti. Attualmente l'edificio si presenta a due piani e la torre quadrata risulta essere inglobata alla struttura del secondo piano. La facciata principale del palazzo presenta ancora oggi al piano terra delle iscrizioni collocate sugli architravi delle finestre, importanti ai fini della ricostruzione storica dell'edificio; il portale settecentesco sormontato dallo stemma gentilizio della famiglia Berlingieri introduce in una corte interna a pianta rettangolare dalla quale si accede ai locali di servizio del piano terra, del seminterrato ed alla scala monumentale che conduce ai piani superiori. Attualmente, al piano terra, esso ospita ristoranti, pizzerie e boutique. Tra gli ospiti illustri del castello si ricordano nel 1233 Federico II di Svevia, nel 1735 Carlo II di Borbone, nel 1799 il cardinale Ruffo, nel 1806 Giuseppe Bonaparte, nel 1869 Guglielmo di Baden, gli statisti Emilio Visconti-Venosta e Silvio Spaventa nella primavera del 1876, il filosofo Francesco Fiorentino nel marzo del 1878, l’ammiraglio inglese Seymur nella primavera del 1893 e nel 1902 il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Zanardelli. Il Santuario di Maria Santissima del Ponte risale al Settecento e sorge lungo il pendio dei casalini. La facciata dell’edificio ha linee tondeggianti ed è delimitata da una sottile cornice. Al centro si apre un portale in muratura in asse con il finestrone. L’interno, ad unica navata, contiene la statua della Madonna col Bambino in trono. La statua lignea, di cm 83, veste una tunica rosa su cui scorre un vestito minuziosamente ricamato e coperto quasi interamente da un ampio manto azzurro, punteggiato di stelle dorate e con gli orli ricamati di stelle e fiori. Sorregge sul lato sinistro il Bambino, anch’egli con veste rossa in posa benedicente. Entrambe le figure indossano una corona. Il culto della Madonna, detta anche Madonna del Ponte, risale al XIII-XIV secolo, periodo al quale risale anche la suddetta statua. Alla statua è legata una leggenda la quale narra che: «un pastore, solito a pascolare il suo gregge nei pressi del fiume Agri, un giorno per potersi riparare da un improvviso temporale si rifugiò in una grotta posta sotto un ponte. In questa grotta avrebbe trovato una piccola statua lignea della Vergine col Bambino che successivamente fu trasferita in una cappella appositamente costruita nel XVIII secolo dal feudatario del tempo». I Giardini Murati Il nome è legato alla presenza del muro che li recingeva, oggi completamente ricostruito, residuo di un antico acquedotto che corre su cinque suggestive arcate in mattoni rossi, oggi ingresso principale al parco e fondale di uno spazio per rappresentazioni. I giardini murati rappresentano un’oasi verde all’interno della città. Quando Policoro era un immenso feudo baronale, facevano parte della cornice di verde che circondava la sovrastante zona del castello, residenza nobiliare del barone Berlingieri e vi si coltivavano ortaggi e frutteti. Oggi al loro posto si trovano campi da bocce e un anfiteatro. L’area è sempre stata caratterizzata dalla presenza di acque sorgive, che ancora sgorgano abbondantemente ed alimentano la nuova fontana e lo stagno. Vi è inoltre una statua in bronzo di Tonino Cortese, scultore locale. Il progettista ha cercato di coniugare il passato al presente, attraverso linee e spazi ben distribuiti e messi a servizio del tempo libero dei cittadini. - Ore 16:30 partenza per il Porto Turistico - Ore 16:40 visita al Porto Turistico Il Marina (Loc. Torre Mozza) ll Marina di Policoro è il porto turistico del complesso Marinagri, una città ecologica sul mare moderna ed attrezzata che comprende al suo interno anche il borgo marinaro Marina Village, un’area residenziale nella quale è possibile ormeggiare la propria barca sotto casa o nelle sue immediate vicinanze. Il porto è organizzato per accogliere in sicurezza e con massimo confort i diportisti ed offre posti barca da 8 a 30 metri con assistenza all’ormeggio, sorveglianza h24, cantiere nautico, servizi in banchina con rifornimento carburanti, yacht club, noleggio e charter, scuola nautica, shopping way con ristoranti, bar e boutique, area sport e collegamento wi-fi. Il Marina di Policoro è oggi il più grande ed attrezzato marina del Mar Ionio con i suoi 750 posti barca da 8 a 30 m distribuiti nel Porto Turistico (215) e nella darsena privata del Marina Village (535). Un Porto turistico che vanta servizi esclusivi pensati sia per la sicurezza e il comfort dei diportisti, con il Cantiere nautico e l’ampia gamma di servizi a terra, che per il tempo libero con l’esclusiva arteria commerciale Shopping Way ed i centri sportivi, il campo da golf, i laghi di pesca sportiva e la SPA dell’Hotel 5 stelle L presenti nel complesso Marinagri. Nel Porto Turistico Marina di Policoro si organizzano corsi per il conseguimento della patente nautica e per gli amanti della vela i corsi e le avventurose giornate in barca del Sailing Club. - Ore 17:30 partenza per Colobraro (32 Km) 3. COLOBRARO. IL CONVENTO DEI FRANCESCANI DELL’ OSSERVANZA E LA CHIESA DI SANT’ANTONIO DA PADOVA ED EVENTO “SOGNO DI UNA NOTTE A…QUEL PAESE Ore 18:15 visita al Convento dei Francescani dell’Osservanza e alla Chiesa di Sant’ Antonio da Padova. Già nel 1579 un devoto locale sì adoperò perché sì edificasse una casa per i Francescani della Regolare Osservanza. Fu poi costruito nel 1601, fuori dalla cinta urbana. Si sviluppa su due livelli intorno al chiostro interno e per un lato si addossa alla annessa Chiesa di Sant’ Antonio da Padova. Di recente è partito un progetto di restauro della parte inferiore del convento, per la realizzazione di un contenitore culturale denominato “Laboratorio Antropologico del Magico e del fantastico” al fine di avere un luogo dove sviluppare temi legati all’origine dell’astrologia, della magia popolare, delle danze popolari e alla ricerca di antiche tradizioni legate ai riti magici e propiziatori che hanno contraddistinto Colobraro fin dai tempi di ricerca di Ernesto De Martino. La Chiesa di Sant’Antonio da Padova, probabile rifacimento ed ampliamento seicentesco della vecchia cappella del S.S. Salvatore è a navata unica coperta a botte. Il pronao ad arco anteposto all’ingresso è sicuramente un volume aggiunto alla costruzione. Sui lati ci sono gli altari minori, numerose nicchie dei santi, nonché lesene decorative. Sul fondo si trova un altare maggiore in marmi policromi mentre sul lato sinistro, a mezza altezza, sporge un piccolo pulpito in pietra retto da mensoloni. - Ore 19:00 “Sogno di una Notte a…Quel Paese” Idea ispirata agli studi fatti tra gli anni ‘50 e ‘60 dal famoso antropologo Ernesto De Martino che, ripercorrendo una vasta area del nostro territorio Lucano, ha voluto fermare con scritti e immagini fotografiche quelli che erano gli usi e i costumi delle credenze popolari di un popolo prettamente radicato in una cultura contadina. Si tratta di un percorso teatralizzato lungo le vie del borgo fino al castello. Nella piazzetta antistante la Chiesa Matrice si possono degustare prodotti tipici locali. Nel primo anno di realizzazione l’evento ha visto la presenza di circa seimila persone, mentre nel 2012 grazie anche alla coincidenza di date, “venerdì 17” agosto, una presenza di oltre diecimila persone. Durante la stagione estiva 2013, l’evento si svolgerà dal giorno 2 al 31 agosto, ogni martedì e venerdì alle ore 19:00. Rientro a Matera