COMUNICATO STAMPA INAUGURATO A MILANO L’ISTITUTO NAZIONALE PER LA CHIRURGIA DELL’OBESITA’ Multidisciplinarietà e alta specializzazione i punti distintivi del nuovo centro di chirurgia bariatrica “a misura di paziente obeso” con affiliate sul territorio per seguire il follow up Milano, 25 ottobre 2011 – E’ stato inaugurato oggi a Milano l’Istituto Nazionale per la Chirurgia dell’Obesità, (INCO), il Centro altamente specializzato dedicato alla chirurgia bariatrica per i pazienti affetti da obesità grave. La popolazione italiana è tra quelle in Europa ad avere la più alta incidenza di obesità, Sono, infatti, oltre 20 milioni gli italiani con problemi legati al peso e di questi circa il 10% può essere definita obesa. Sovrappeso ed obesità non risparmiano neanche la popolazione infantile: secondo i dati forniti dall’ISTAT, in Italia, tra i bambini di 8 anni, ben il 36% ha problemi di eccesso di peso. Il livello medio di questi tassi di prevalenza si mantiene più o meno stabile dal 2003-2005. C’è una differenza di tendenza tra i due sessi: i tassi degli uomini mostrano un leggero aumento, mentre quelli delle donne tendono a scendere. Dal punto di vista geografico, è sempre il Sud a presentare la maggiore prevalenza di obesità e sovrappeso ma, per la prima volta, si osserva un aumento di incidenza nel Nord-Ovest, area tradizionalmente a più bassa prevalenza, che supera quello del Centro. “Nonostante lo scenario sia così allarmante, non sempre le strutture sanitarie risultano adeguate e pronte ad affrontare il fenomeno. Solo lo 0,4% degli obesi patologici italiani ha accesso a strutture in grado di intervenire anche a livello chirurgico nell’ambito di un approccio multidisciplinare, elemento imprescindibile alla luce della complessità e della natura multifattoriale della malattia - ha osservato il Prof. Giancarlo Micheletto, Responsabile scientifico dell’Istituto Nazionale per la Chirurgia dell’Obesità – La chirurgia bariatrica, se eseguita nel rispetto dello stato fisico del paziente, rappresenta un’importante opportunità per tutti quei pazienti che hanno in precedenza fallito con altri trattamenti e terapie. Permette di ridurre la massa corporea e far sì che il peso raggiunto venga mantenuto nel tempo”. Eppure su circa 1,5 milioni di soggetti obesi su cui si potrebbe intervenire efficacemente con la chirurgia, solo 6 mila nel 2008 hanno avuto accesso all’intervento. “L’esiguo numero di interventi, in aggiunta all’inadeguatezza di molte strutture sanitarie, induce a pensare che nel nostro Paese il problema dell’obesità non sia stato ancora affrontato con le stesse modalità con le quali dovrebbe essere affrontata qualsiasi patologia grave e fortemente invalidante” ha concluso il Dr. Alessandro Giovanelli, Responsabile dell’Istituto Nazionale per la Chirurgia dell’Obesità. Grazie alla stretta collaborazione con l’Istituto Clinico Sant’Ambrogio di cui fa parte, l’INCO mira a divenire un punto di riferimento per gli obesi di tutta la penisola. Una rete di strutture satellite dislocate in tutta Italia, infatti, permette di prendere in carico il malato sin dalla fase pre-operatoria, selezionando dopo attento esame coloro per i quali la chirurgia bariatrica rappresenta la cura migliore, e seguirlo nel follow up, assicurando a tutti i pazienti, in particolare a quelli che provengono da altre regioni d’Italia, la continuità assistenziale e lo stesso livello di specializzazione e di eccellenza che caratterizza il Centro di Milano. Presso il nuovo INCO, l’equipe chirurgica è in grado di eseguire tutte le tipologie di intervento, avvalendosi di strumentazione all’avanguardia. La tecnica mininvasiva video-assistita, grazie a una telecamera introdotta nell’addome, permette di ottenere risultati estetici migliori e una riduzione significativa del dolore e dei disagi post operatori. Nel 2010, quando gli specialisti operavano all’interno dell’Unità Ospedaliera afferente all’Istituto Clinico Sant’Ambrogio, gli interventi effettuati sono stati 220, cresciuti a 500 nel 2011, ed il 30% dei pazienti proveniente da Fuori Regione. Sul totale interventi nel 41% dei casi si è trattato di By pass gastrico, nel 33% di Bendaggio, nel 15% di Sleeve gastrectomy e nell’11% dei casi si è proceduto con palloncino endogastrico. L’obiettivo per il 2012, con la nuova struttura, è di effettuare complessivamente 650 interventi. Il percorso clinico diagnostico, prevede una giornata di pre ricovero durante la quale vengono effettuati tutti gli esami necessari a stabilire l’idoneità all’intervento e, successivamente, stabilire la tipologia di intervento alla quale il paziente sarà sottoposto. “L’obesità non rappresenta solo un disagio fisico, il più delle volte provoca un rischio per lo stato di salute generale con gravi conseguenze psicologiche - ha evidenziato Giovanelli - Per queste ragioni il nuovo Centro coniuga, attraverso un metodo integrato, le molteplici competenze dell’equipe medica e infermieristica dalla fase di prevenzione, alla diagnosi, dal trattamento terapeutico al post operatorio con riabilitazione e mantenimento. Non solo. La persona obesa ha bisogno di essere costantemente seguita nel suo percorso di cura. Spesso arriva all’intervento chirurgico dopo il fallimento di altre terapie; può essere demotivata e non avere fiducia in se stessa. Questa nuova struttura è in grado di accogliere il paziente in spazi confortevoli a lui adeguati, garantire un’elevata qualità delle tecnologie utilizzate e offrirgli l’assistenza personalizzata e mirata di specialisti appositamente formati”. La multidisciplinarietà del Centro si concretizza nella presenza di figure professionali in grado di intervenire non solo sugli aspetti nutrizionali e psicologici ma anche sulle possibili comorbidità associate alla patologia, quali: diabete, sindrome metabolica, patologie cardiovascolari, respiratorie, ortopediche, articolari o, ancora più gravi, come i tumori. A disposizione dei pazienti, inoltre, sono state inserite due nuove figure, quella del Patient Manager, un ruolo nuovo nel panorama medico italiano che rappresenta il punto di riferimento organizzativo per il paziente, e il Case Manager, un infermiere dedicato a tutti gli aspetti clinici del paziente bariatrico. “L’Organizzazione Mondiale della Sanità classifica l’obesità nell’ambito delle malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche – ha osservato il Dr. Emanuel Mian, psicologo presso l’INCO – Eppure dal punto di vista clinico l’obesità si intreccia con la storia della persona e con il suo stile di vita, richiedendo un approccio globale e multidisciplinare che tenga conto anche degli aspetti psicologici e psicopatologici ad essa connessi. L’obesità è frequentemente associata a disturbi ansioso-depressivi, come l’ansia generalizzata, il panico, il disturbo ossessivo-compulsivo. I colloqui con il paziente permettono di rilevare la presenza di disturbi mentali, di sintomi psicologici, di peculiari tratti di personalità o stili di adattamento, la presenza di comportamenti disfunzionali e le reazioni psicologiche correlate allo stress. Questo permette di definire un approccio terapeutico che tenga in debita considerazione questi aspetti che hanno un notevole impatto nella gestione dell’obesità.” Il centro dispone di un nuovissimo reparto con 12 posti letto accreditati con il SSN . Il reparto è ampio e confortevole e realizzato “a misura di paziente obeso”. Per informazioni: Ufficio Stampa INCO Weber Shandwick Italia Germana Mancino Mob. +39 349 26 25 439 [email protected] Rosamaria Castiglione Angelucci Tel. +39 02 573 783 59 [email protected] Ufficio Stampa Gruppo Ospedaliero San Donato Image Building Vittoria Cereseto Mob. +39 331 57 58 346 [email protected]