Falconara 27/28 Settembre 2013 COMORBIDITA’ TRA PSICOPATOLOGIA E DISTURBI DELLO SVILUPPO Sandra Maestro NPI RICERCATRICE IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS I LEZIONE MAGISTRALE Presentazione della LA CLASSIFICAZIONE DC:0-3 R • Per dare alle nostre osservazioni un contenitore (temporaneo) • Per scambiare informazioni tra diversi clinici • Per raccogliere dati su specifici disturbi • Per valutare i fattori naturali che influenzano il decorso del disturbo • Per la pianificazione dei trattamenti • Per valutare l’efficacia degli interventi La diagnosi è un tentativo di dare ordine alle nostre osservazioni • Intervista con la famiglia • Osservazione delle interazioni e delle relazioni • Seduta di gioco col bambino ( 18 m) • Scale di valutazione dello sviluppo • Dati derivanti da altre fonti d’informazione • La maturazione è determinata dal rapporto tra aspetti costituzionali intrinseci e contesto ambientale estrinseco. • Lo sviluppo è particolarmente rapido (gli ‘anni magici’ di Selma Fraiberg). • La relazione genitori/bambino è centrale come fattore che può favorire od ostacolare lo sviluppo. ASSESSMENT: metodologia clinica codificata che utilizza strumenti standardizzati e non, finalizzata a descrivere in modo sistematico e completo: • i sintomi psicopatologici, • le capacità positive, • i fattori di rischio e quelli di protezione sia endogeni che ambientali. OBBIETTIVO : formulazione di ipotesi relative alla patogenesi e al trattamento. nell’aggancio tra la • Difficoltà costituzione e il temperamento del bambino, e le attese dei genitori (‘Goodness of fit’, Thomas 1968) Sviluppo Periodi sensibili • Periodi dello sviluppo durante i quali la maturazione geneticamente determinata si realizza attraverso l’esperienza. • Si tratta di uno degli argomenti più forti a sostegno dell’importanza della diagnosi tempestiva e degli interventi precoci/preventivi, i quali attraverso una azione sull’ambiente possono condizionare l’espressività genetica. Sviluppo Behavioural shifts • Momenti dello sviluppo in cui si ha una riorganizzazione qualitativa delle capacità biologiche, cognitive, affettive e sociali. • 2-3 mesi • 7-9 mesi • 12-13 mesi • 18-20 mesi DIVERSE INTERPRETAZIONI DEL SINTOMO Indice maturativo Funzione adattativa SINTOMO Interazione sintomatica Espressione psicopatologica DIVERSI PARAMETRI PER LA VALUTAZIONE DEL SINTOMO Linea evolutiva Età del bambino SINTOMO Associazione con altri sintomi Stabilità nel tempo Diagnostic Classification: DC:0-3R 2005 Asse I Diagnosi primaria Asse II Disturbo della relazione Asse III Disturbi e condizioni fisiche Asse IV Agenti psicosociali di stress Asse V Funzionamento emotivo I - Diagnosi primaria 100Disturbo Post-traumatico da stress 200Disturbo dell’affettività 300Disturbo dell’adattamento 400Disturbi della regolazione e dei processi sensoriali 500Disturbi del sonno 600Disturbi della alimentazione 700Disturbi della relazione e della comunicazione 800Altre diagnosi (DSM IV o ICD10 Disturbo Post-traumatico da stress Aspetti connessi direttamente al trauma • • • • • Continuo ritorno al tema traumatico Gioco post-traumatico Incubi Angoscia al momento del racconto Episodi dissociativi 100. Disturbo Post-traumatico da stress Nella D-C-R viene introdotto un sottotipo del Disturbo post traumatico da stress che è: 150.Deprivazione e Disturbo da Maltrattamento Questo disturbo si verifica in un contesto di deprivazione e maltrattamento, incluso persistente e grave trascuratezza genitoriale, o documentato abuso fisico e/o psicologico 150.Deprivazione e Disturbo da Maltrattamento Tre principali pattern: • Inibito e emotivamente ritirato • Indiscriminato o disinibito • Misto Prima della diagnosi il clinico deve escludere che i sintomi del bambino siano espressione di un Disturbo Pervasivo dello Sviluppo 200. Disturbi dell’affettività • 210 Reazione a lutto o perdita • 220 Disturbi d’ansia La reazione ansiosa deve essere 221 Ansia di separazione presente in più 222 Fobie specifiche relazioni 223 Disturbo d’ansia sociale (fobie e contesti sociale) 224 Disturbo d’ansia generalizzata 225 Disturbo d’ansia non altrimenti specificato 200. Disturbi dell’affettività • 230 Depressione nella I e II Infanzia 231 Tipo I Depressione maggiore 232 Tipo II Disturbo depressivo NAS • 240 Disturbo Misto nella Espressione delle Emozioni 300.Disturbo di adattamento • Sintomi transitori (e lievi) di natura affettiva o comportamentale. • Presenza di un evento ambientale identificabile • Natura transitoria dei sintomi (non più di 4 mesi) • Assenza di un pattern familiare stabile (es. maltrattamento, carenza di cure affettive) 400 Disturbi della Regolazione dei Processi Sensoriali 410 - Ipersensibile Caratteristiche comuni 420 - Iporeattivo Difficoltà di processazione sensoriali, difficoltà motorie, pattern comportamentali specifici. 430- Impulsivo 400. Disturbo della Regolazione dei Processi Sensoriali • 410 Ipersensitivo 411 Tipo A Pauroso o Cauto 412 Tipo B Negativo/ Diffidente 500. Disturbi del Sonno • 510 Disturbo dell’addormentamento (difficoltà di iniziare il sonno) • 520 Frequenti risvegli notturni (difficoltà a mantenere il sonno) L’uso di questa categoria diagnostica va riservato ai bambini di età superiore ai 12 mesi, quando si presuppone che il pattern del sonno sia sufficientemente stabile 600. Disturbi dell’alimentazione • 601 Disturbo dell’alimentazione legato agli stati di regolazione • 602 Disturbo dell’alimentazione legato alla reciprocità nella relazione genitore-bambino • 603 Anoressia Infantile • 604 Avversione sensoriale per cibi • 605 Disturbo dell’alimentazione conseguente a malattie intercorrenti • 606 Disturbo dell’alimentazione associato a malattie del tratto gastro-intestinale 700. Disturbi della Comunicazione e della Relazione • 710 Disturbo Multisistemico dello sviluppo Disturbi della regolazione che trascinano con sé un importante disturbo della relazione e della comunicazione, che li fa assomigliare dal punto di vista comportamentale ai disturbi pervasivi ma che rispetto a questi sono più mobili e sensibili al trattamento. Nota bene Questa diagnosi è ora applicabilefino ai 24mesi 800. Altri Disturbi • Questo codice va utilizzato quando il bambino presenta un disturbo non incluso nella Classificazione Diagnostica 0-3, ma incluso negli altri sistemi di classificazione DSM-IV e ICD10 Nessuna Diagnosi - Molto più frequente che in altre epoche della vita Israel: 55,2 % Paris: 23,5 % Lisboa: 23,3 % Montreal 21% Texas: 9,5 % Italy : 6,5 % Asse II - Disturbo della relazione Valutazione Globale del Disturbo della relazione (PIRGAS): 81-100 Relazioni adattate 41-80 Caratteristiche di un disturbo della relazione 0-41 Relazioni disturbate Check List dei problemi relazionali • Iper-coinvolta • Ipo-coinvolta • Ansiosa e tesa • Arrabbiata-Ostile • Verbalmente abusante • Fisicamente abusante Checklist dei problemi relazionali Qualità della relazione Ipercoinvolta Ipocoinvolta Ansiosa/tesa Arrabbiata/ostile Verbalmente abusiva Fisicamente abusiva Sessualmente abusiva Nessuna evidenza Qualche evidenza Sostanziale evidenza Checklist dei problemi relazionali Nota bene Ciascuna delle qualità della relazione genitore-bambino dovrebbe essere attribuita sulla base delle seguenti dimensioni: Qualità dei comportamenti Qualità del clima affettivo Qualità del coinvolgimento psicologico ASSE IV Eventi psico sociali stressanti • L’Asse IV fornisce una cornice per l’identificazione e la valutazione degli eventi ambientali che possono influenzare la presentazione, il decorso, il trattamento o la prevenzione di sintomi psichiatrici e di disturbi nei bambini piccoli. La valutazione dello stress • Eventi stressanti specifici e l’accumulo di più eventi stressanti cronici nei primi anni di vita influiscono non solo sullo sviluppo di disturbi, ma anche sul loro out-come. • Gli eventi stressanti nella vita dei bambini possono essere acuti o cronici. Per esempio condizioni quali la povertà, violenze familiari, abuso in famiglia possono avere un effetto duraturo. La valutazione dello stress • Inoltre lo stress può essere legato ad un’unica causa o ad un accumulo di cause, può essere diretto (p.e. una malattia che comporta ospedalizzazione) o indiretto (p.e.una improvvisa malattia del genitore che porta a separazione) • E’ anche vero che molti eventi possono far parte delle normali modificazioni delle famiglie e solo alcuni bambini sembrano reagire in modo stressato a questi cambiamenti, mentre altri si adattano con maggiore facilità. La valutazione dello stress • Obiettivo della valutazione è pertanto quello di un bilancio dei fattori di vulnerabilità, ma anche dei fattori protettivi e di resilienza ambientali e costituzionali. Asse IV Agenti psicosociali di stress L’impatto dello stress dipende da tre fattori • Gravità, intensità, durata, subitaneità, frequenza e prevedibilità, numero • Livello di sviluppo del bambino (età, sviluppo sociale ed emotivo,vulnerabilità biologica, forza dell’Io) • Presenza di fattori protettivi familiari (capacità dell’adulto di proteggere ed aiutare il bambino ad affrontare lo stress) Asse IV Nuova lista dei lifeevent Lista degli eventi ambientali e psicosociali di stress Difficoltà nel gruppo di supporto primario del bambino (famiglia nucleare e allargata) Difficoltà nell'ambiente sociale (conflitti culturali) Difficoltà nelle cure educative del bambino (cambi frequenti di baby sitter) Difficoltà abitative (trasferimenti molteplici) Difficoltà economiche Difficoltà lavorative Difficoltà di accesso al sistema di cure Difficoltà di natura legale o giuridica Altre Età di insorgenza Commenti relativi alla durata e gravità dell'evento Impatto generale dello stress • 1/2 Nessun effetto • 3/4 Effetti lievi (tensione, ansia, irritabilità, rabbia, pianto) • 5/6 Effetti moderati sull’adattamento comunicazione e relazione) • 7 Effetti gravi terrore, (interferenza ma non sulla (evitamento della relazione, pianto inconsolabile, silenzioso) Asse V Scala per la valutazione del funzionamento sociale ed emotivo Capacità di funzionamento sociale ed emotivo 1 Attenzione e regolazione Forma relazioni/ coinvolgimento reciproco Comunicazione intenzionale biunivoca Gesti complessi e problemsolving Uso dei simboli per esprimere pensieri e sentiemtni Capacità di legame logico tra simboli e pensiero Punteggio del 2 3 funzionamento 4 5 6 n/a Asse V Livello di sviluppo del funzionamento emotivo • 1 • • • • • • Appropriato all’età 2 Appropriato all’età ma vulnerabile 3 Immaturo 4 Intermittente o inconsistente (la capacità è presente solo con sostegno) 5 Povero (la capacità è appena presente anche con sostegno) 6 La capacità non è stata raggiunta n/a Non applicabile se l’età del bambino è tale per cui la Per ciascuna capacità non è aspettata capacità vengono considerati sei livelli di funzionamento: ASSE I ASSE III ASSE IV FOCUS DELL’ASSESSMENT ASSE II ASSE V Il focus dell’a. varia a seconda del fattore di maggiore rilevanza clinica. Tale fattore può essere individuato in uno dei 5 assi della Classificazione Diagnostica: 0-3 Riassunto dei cambiamenti nella D.C.0-3 R • Nell’asse I non sono più inclusi i “Disturbi dell’Identità di genere” perché non ci sono evidenze sulla loro utilità in una fascia di età precoce • E’ stata abolita la categoria “Disturbo reattivo dell’attaccamento” (prima inclusa nei disturbi dell’affettività. Tale scelta è stata motivata dalla confusione che si creava tra diagnosi sull’ASSE I e diagnosi sull’ASSE II (Disturbo della relazione di tipo abusante). E’ stata invece introdotta una sotto-categoria del Disturbo Post-traumatico da Riassunto dei cambiamenti nella D.C.0-3 R • Modifica della denominazione del Disturbo Post-traumatico da stress, per enfatizzarne la congruenza con la categoria diagnostica del DSM IV • I disturbi della regolazione sono stati ridefiniti come “Disturbi della regolazione dei processi sensoriali, per evidenziare le difficoltà di processazione sensoriale come caratteristica principale di questi Riassunto dei cambiamenti nella D.C.0-3 R • Inclusione di alcuni sotto-tipi nei disturbi d’ansia • Inclusione di due categorie all’interno del disturbo depressivo • Descrizione ed inclusione di più sotto-tipi nei disturbi del sonno e dell’alimentazione • Restrizione dell’uso della categoria diagnostica MSDD ai soggetti di età non superiore ai 24 mesi, in sintonia con la possibilità di fare diagnosi D.C.0-3R Nuove Linee Guida • Se è presente una chiara condizione di stress che è associata ad un disturbo del comportamento o delle emozioni considerare come prima diagnosi il Disturbo Posttraumatico da stress • Se il bambino ha perso un genitore o una figura di riferimento importante considerare come prima diagnosi “Lutto prolungato/reazione di disperazione” D.C.0-3R Nuove Linee Guida • Se i problemi sono lievi o della durata inferiore ai 4 mesi e associati a chiari eventi ambientali, come il ritorno di un genitore al lavoro, o un trasferimento, o un cambiamento nelle modalità di accudimento del bambino, considerare come prima diagnosi “Disturbo di Adattamento” • Tale diagnosi è da considerare anche quando il bambino sperimenta difficoltà solo in relazione ad una particolare persona D.C.0-3R Nuove Linee Guida • Senza una chiara vulnerabilità somatica, o un grave e recente evento stressante, o quando le difficoltà non sono lievi o di breve durata, considerare la diagnosi di “Disturbo dell’Affettività” • I Disturbi della Comunicazione e della relazione sociale sono chiaramente individuabili e coinvolgono pattern di maladattivi cronici ed in molteplici aree dello sviluppo. Segue D.C.0-3R Nuove Linee Guida • Questa diagnosi dovrebbe avere la precedenza su altre diagnosi come i Disturbi della Regolazione della Processazione Sensoriale o i Disturbi Post-traumatici da Stress. Tuttavia l’eventuale comorbidità con queste categorie deve essere considerata. D.C.0-3R Nuove Linee Guida • Se il bambino presenta difficoltà soltanto nella relazione con il genitore e non ci sono altri sintomi indipendenti dalla relazione, considerare la Diagnosi sull’ Asse II piuttosto che sull’Asse I. Una diagnosi sull’Asse II può essere appropriata, ad esempio, per un bambino che è depresso solo nei momenti dell’accudimento o nella interazione con il care-giver. D.C.0-3R Nuove Linee Guida • Riservare la diagnosi di Deprivazione o Disturbo da maltrattamento solo per descrivere cure gravemente inadeguate dal punto di vista fisico, psicologico o affettivo. Usare l’Asse II per registrare altre preoccupazioni relative alla relazione di accudimento D.C.0-3R Nuove Linee Guida • Quando sono presenti sintomi comuni come i disturbi dell’alimentazione e del sonno valutare le basi soggiacenti per scegliere se queste difficoltà possono rappresentare di per sé un problema o giustificare il ricorso ad altre categorie diagnostiche. Per esempio un disturbo dell’alimentazione conseguente ad un trauma può rappresentare una reazione transitoria di stress Segue D.C.0-3R Nuove Linee Guida • Queste difficoltà possono inoltre essere dei pattern ricorrenti di categorie diagnostiche come Disturbo da Deprivazione e Maltrattamento, Disturbo della Regolazione della Processazione Sensoriale, o Disturbo della Relazione e della Comunicazione. Queste difficoltà possono essere parte anche di un disturbo della relazione sull’Asse II D.C.0-3R Nuove Linee Guida • La classificazione 0-3 incoraggia il clinico a scegliere una unica categoria diagnostica dove è possibile. Malgrado ciò 10 anni di esperienza e di uso di questa classificazione indicano che la doppia diagnosi spesso può essere appropriata Pertanto D.C.0-3R Nuove Linee Guida • ad esempio, Disturbi del Sonno e Disturbo da Ansia di Separazione possono coesistere esattamente come Disturbo della Regolazione dei Processi Sensoriali e Depressione. In questi casi la rubricazione di entrambe le diagnosi è necessaria e utile ai fini della programmazione del trattamento. PER CONCLUDERE La “Classificazione Diagnostica 0-3” rappresenta il primo tentativo di categorizzazione sistematica nel campo della psicopatologia della prima infanzia. • Sistema diagnostico complementare e non sostitutivo agli approcci diagnostici esistenti (DSM IV e ICD 10) • Consente nella sua formulazione pluri-assiale una descrizione completa e approfondita del bambino, del suo sistema di relazioni, dei fattori di rischio e di protezione dell'ambiente che lo circonda. . • Fornisce un più solido ancoraggio della psicopatologia alla dimensione neurobiologica, essenziale nella prima infanzia. • Pone rilevanza a concetti legati ai processi di integrazione sensoriale e di maturazione dei sistemi di regolazione: • Suggerisce che un disturbo emotivo o comportamentale può essere la conseguenza di un difetto a questo livello • Introduce una semeiotica e una terminologia adatta alla descrizione dei comportamenti osservabili nel bambino piccolo. • Affina le nostre capacità di osservazione, attraverso l’elaborazione di checklists accurate che rendono più precise e comunicabili le nostre impressioni cliniche. • Consente la formulazione di profili diagnostici che creano “sottogruppi clinici”, “categorie discrete” con migliore definizione delle caratteristiche cliniche e maggiore accuratezza nella diagnosi differenziale • Permette l’integrazione dell’approccio categoriale con quello dimensionale. ASSESSMENT OF MENTAL DISORDERS IN PRESCHOOLERS: THE MULTIAXIAL PROFILES OF DIAGNOSTIC CLASSIFICATION 0-3 S.Maestro, G.Rossi, O.Curzio,B.Felloni, C.Grassi, C.Intorcia,A.Petrozzi,H.Salsedo, F.Muratori Grazie per l’attenzione