Approvato dall’Ufficio di Presidenza della CTSS in data 16.12.2013 Linee Guida Valutazione Multidimensionale Area Anziani Coordinatori del Gruppo Clelia D’Anastasio Monica Minelli UOSD Geriatria Territoriale e Disturbi Cognitivi Dipartimento Cure Primarie AUSL di Bologna Dipartimento Attività Socio-Sanitarie AUSL di Bologna Gruppo di Redazione Francesco Bertoni Gabriele Cavazza Rosa Angela Ciarrocchi Maura Coveri Luca Cremonini Clelia D’Anastasio Barbara Donattini Simona Ferlini Mariarosa Ianuario Maria Lia Lunardelli Monica Minelli Barbara Niccoli Agnese Nori Manuela Petroni Gilberta Ribani Fiorenza Righi Rita Tinti Piera Viperini Sabina Ziosi Dicembre 2013 Ufficio di Piano Provinciale Servizio Politiche Sociali e per la Salute Provincia di Bologna Distretto di Committenza e Garanzia Città di Bologna AUSL di Bologna Dipartimento Attività Socio-Sanitarie AUSL di Bologna UOC Geriatria OM Dipartimento Medico AUSL di Bologna Comune di Crevalcore UOSD Geriatria Territoriale e Disturbi Cognitivi Dipartimento Cure Primarie AUSL di Bologna ASC Insieme Casalecchio di Reno Ufficio di supporto della Conferenza territoriale sociale e sanitaria di Bologna Provincia di Bologna Comune di San Lazzaro di Savena UOC Geriatria Dipartimento Medicina Interna, dell’invecchiamento e malattie nefrologiche Azienda Ospedaliero - Universitaria di Bologna Dipartimento Attività Socio-Sanitarie AUSL di Bologna UASS Distretto di Committenza e Garanzia Porretta Terme AUSL di Bologna Comune di Molinella SATeR UOSD Continuità Assistenza Dipartimento di Cure Primarie AUSL di Bologna ASP Circondario Imolese UASS Distretto di Committenza e Garanzia di Casalecchio di Reno AUSL di Bologna UASS Distretto di Committenza e Garanzia Pianura Est AUSL di Bologna Comune di Bologna UASS Distretto di Committenza e Garanzia Pianura Ovest AUSL di Bologna Pagina 1 di 15 Linee Guida Valutazione Multidimensionale Area Anziani Sommario 1. Obiettivo ........................................................................................................................3 2. Campo e luoghi di applicazione ....................................................................................3 3. Riferimenti normativi, bibliografici e documentali ..........................................................3 4. Definizioni e Abbreviazioni ............................................................................................3 5. Cosa si intende per Valutazione multidimensionale ......................................................4 6. Valutazione multidimensionale: assunti di base ............................................................4 7. Chi effettua la Valutazione Multidimensionale: Unità di valutazione Multidimensionale Semplificata e Complessa ...................................................................................................5 8. Accesso e Attivazione del percorso di Valutazione Multidimensionale..........................7 9. Quando attivare una Valutazione Multidimensionale Complessa: in sintesi..................8 10. Strumenti.......................................................................................................................9 Allegati All. n. 1 -CARATTERISTICHE CLINICHE FUNZIONALI E SOCIALI 10 All. n. 2 -SCHEDA B.I.N.A. H 11 All. n. 3 - SCHEDA NPI 13 All. n. 4 - SCHEDA VALUTAZIONE SITUAZIONE SOCIO-FAMILIARE 14 Dicembre 2013 Pagina 2 di 15 Linee Guida Valutazione Multidimensionale Area Anziani “Perché un gruppo multidimensionale risultati efficace, tutti i membri devono accettare che nessuno ha tutte le riposte per tutte le domande, dato che tutti, in qualche modo, dipendono dalla cultura e dalla competenza degli altri. Tutto quello che si ricava dall’assieme è più grande della semplice somma delle parti.” Goteborg 1987 Conclusione del Convegno sulla Valutazione Multifunzionale in Geriatria. 1. Obiettivo Valorizzazione della Valutazione Multidimensionale quale strumento per una più adeguata ed efficace presa in carico territoriale attraverso l’integrazione socio sanitaria professionale. 2. Campo e luoghi di applicazione Distretti e Comuni dell’Azienda USL di Bologna 3. Riferimenti normativi, bibliografici e documentali - L. R. 3 febbraio 1994 n. 5; L. R.12 marzo 2003, n. 2; - Dossier n. 218 del 2012 “La valutazione multidimensionale del paziente anziano Applicazione di strumenti nei percorsi di continuità assistenziale” Agenzia Sociale e Sanitaria Regionale; - Regolamento Assegno di Cura Anziani AUSL Bologna - approvato con deliberazione aziendale n. 66 del 15/04/2011 ad oggetto: “Approvazione nuovo regolamento aziendale per l’erogazione di contributi alle famiglie disponibili a mantenere l’anziano non autosufficiente nel proprio contesto e dei contributi aggiuntivi finalizzati alla regolarizzazione delle assistenti famigliari”. 4. Definizioni e Abbreviazioni UVM UVMS UVMC AS PCAP SAA BINA NPI ADL IADL UASS INF SST Dicembre 2013 Definizioni - Abbreviazioni Unità di Valutazione Multidimensionale Unità di Valutazione Multidimensionale Semplificata Unità di Valutazione Multidimensionale Complessa Assistente Sociale Punto Coordinamento Assistenza Primaria Servizio Assistenza Anziani Breve Indice della Non Autosufficienza Neuropsychiatric Inventory Activities of Daily Living Instrumental Activities of Daily Living Scale Unità delle Attività Socio Sanitarie Infermiere Servizio Sociale Territoriale Pagina 3 di 15 Linee Guida Valutazione Multidimensionale Area Anziani 5. Cosa si intende per Valutazione multidimensionale La valutazione multidimensionale può essere definita come un processo di tipo dinamico e interdisciplinare volto a identificare e descrivere, o predire, la natura e l’entità dei problemi di salute di natura fisica, psichica e funzionale di una persona non autosufficiente, e a caratterizzare le sue risorse e potenzialità. Questo approccio diagnostico globale, attraverso l’utilizzo di scale e strumenti validati, consente di individuare un piano di intervento sociosanitario coordinato e mirato al singolo individuo1. La valutazione multidimensionale, in termini generali, ha l'obiettivo di definire in modo complessivo lo stato di salute fisico cognitivo affettivo e sociale della persona non autosufficiente finalizzato all’elaborazione del Progetto individualizzato. Col termine "valutazione", infatti, si intende l’espressione di un “giudizio valutativo” sulla base di un’accurata analisi delle capacità funzionali e dei bisogni che la persona presenta a vari livelli: - livello fisico: forza, mobilità, resistenza, destrezza, equilibrio, ecc.; - livello cognitivo: attenzione, orientamento, linguaggio, memoria, percezione viso - spaziale, capacità di giudizio, capacità di risolvere problemi; - livello affettivo: interesse, qualità del sonno, stato dell’umore, sensazione di benessere; - livello sociale: supporti familiari, amicizie, aiuti sociali, situazione economica. Poiché il primo elemento alla base di un qualsiasi processo di valutazione è la raccolta di dati ed informazioni, l’analisi dei diversi livelli viene effettuata attraverso una preliminare raccolta di dati ed informazioni attraverso strumenti qualitativi e quantitativi specifici. 6. Valutazione multidimensionale: assunti di base La valutazione multidimensionale: - non è unicamente un’attività certificatoria di uno stato di non autosufficienza, bensì un processo che, partendo dai bisogni della persona e del suo contesto socio-familiare e relazionale, ne considera le varie dimensioni per elaborare un progetto di “cura” personalizzato ed un monitoraggio nel tempo; - è volta a dare risposta ai bisogni della persona e non ad una precostituita richiesta di servizio; - non può essere un’attività standard effettuata da una equipe prestabilita di professionisti, ma una attività dinamica svolta di volta in volta da equipe adeguata alla situazione dell’anziano e del suo contesto socio famigliare; 1 Ferrucci L, Marchionni. N Dicembre 2013 Pagina 4 di 15 Linee Guida Valutazione Multidimensionale Area Anziani - non può essere esplicata esclusivamente attraverso l’utilizzo di un ristretto set di scale valutative, peraltro importanti. per dare evidenza ai problemi, quantizzarli e controllarli nel tempo, ma interroga la professionalità e la competenza di ciascun operatore professionista; - non è un mero automatismo derivante dalle raccolta di dati ed utilizzo di scale valutative ma scaturisce dal confronto corale da parte dei professionisti coinvolti nel processo di “cura”; - è la base, unitamente al confronto tra i professionisti e al successivo percorso di condivisione con l’anziano e i suoi famigliari sulla quale si delinea il “progetto personalizzato” con l’eventuale accesso ai servizi socio sanitari per anziani. 7. Chi effettua la Valutazione Multidimensionale: Multidimensionale Semplificata e Complessa Unità di Valutazione L'Unità di Valutazione Multidimensionale è un’équipe multidisciplinare che ha il compito di definire, attraverso la valutazione multidimensionale un progetto capace di garantire all'anziano la risposta più adeguata ai suoi bisogni. L’Unità di Valutazione Multidimensionale è composta da professionisti afferenti a diverse Istituzioni e Dipartimenti, nello specifico le figure professionali sono: Assistente Sociale, Infermiere, Geriatra e/o altri specialisti che si dovessero rendere necessari. La formulazione/composizione dell’equipe multi-professionale cambia in base alla tipologia di valutazione multidimensionale resa necessario dalla situazione specifica ossia valutazione: - semplificata realizzata dall’unità di valutazione composta dall’Assistente Sociale e dall’Infermiere, con il coinvolgimento del Medico di Medicina Generale (UVMS); - complessa, realizzata dall’unità di valutazione multidimensionale composta dall’Assistente Sociale, dall’Infermiere, dal Geriatra ed eventualmente da altri specialisti (UVMC). L’Unità di Valutazione (semplificata e/o complessa) oltre alla fase valutativa, sviluppa una funzione di orientamento e di consulenza all'utente e alla famiglia nel loro incontro con la rete dei servizi. Garantisce inoltre la continuità tra valutazione e gestione del caso, tra definizione e verifica nel tempo del progetto, attraverso la funzione del Responsabile del Caso che, di norma, è componente l’UVM. Dicembre 2013 Pagina 5 di 15 Linee Guida Valutazione Multidimensionale Area Anziani L'attività delle UVM è coordinata funzionalmente dalla UASS distrettuale che ha il compito di promuovere l'implementazione delle presenti linee guida, nonché l'organizzazione di relative iniziative formative e di aggiornamento nei rispettivi Distretti. Dicembre 2013 Pagina 6 di 15 Linee Guida Valutazione Multidimensionale Area Anziani 8. Accesso e Attivazione del percorso di Valutazione Multidimensionale L’accesso alla rete dei servizi socio-sanitari avviene dopo che l’utente o la sua famiglia hanno segnalato il bisogno allo Sportello sociale e sono stati indirizzati al Servizio Sociale Territoriale che, data la complessità socio-sanitaria della situazione, ritiene necessaria l’attivazione dell’UVM; laddove la segnalazione di un bisogno di natura socio-sanitaria è intercettata dal PCAP, il professionista si rivolge allo Sportello sociale o al SAA competente territorialmente per segnalare il caso ed eventualmente avviare la presa in carico integrata. In prima istanza il SAA (SST nel Distretto Città di Bologna) attiva la collaborazione tra Assistente Sociale Responsabile del caso e l’Infermiere competente territorialmente (UVMS) per avviare un processo valutativo congiunto facendo ricorso alla conoscenza diretta dell’utente ed alle informazioni reperibili dal MMG dell’anziano, dal sistema informativo e/o da altri professionisti/servizi sanitari/sociali. Nel caso in cui si rilevino elementi di non chiarezza e/o necessità di approfondimenti l’Unità di Valutazione Semplificata richiede l’intervento del geriatra e/o di altri professionisti (UVMC) per una valutazione complessa. Percorso Accesso e Attivazione Bisogno espresso dal cittadino PCAP SAA Servizio Sociale Professionale Progetto individualizzato Dicembre 2013 Presa in carico Integrata: AS e Inf Famiglia/ Utente Valutazione Semplificata (UVMS) Complessità del Caso Attivazione Geriatra e/o altro Specialista Valutazione Complessa (UVMC) COORDINAMENTO FUNZIONALE DELL’UASS DISTRETTUALE Sportello Sociale Pagina 7 di 15 Linee Guida Valutazione Multidimensionale Area Anziani Le UVM sulla base del processo valutativo effettuato elaboreranno il progetto individualizzato di cura. Il Progetto personalizzato elaborato dalla UVMS (AS; Inf.) sarà volto al mantenimento della persona a domicilio e può prevedere, di norma, l’attivazione dei seguenti servizi della rete socio-sanitaria: - ASSDI; - Centro Diurno per persona senza disturbi comportamentali; - Assegno di cura; - CRA ricoveri di sollievo. E’ necessario invece attivare l’Unità di Valutazione Complessa (AS, Inf., Geriatra) nelle situazioni di bisogno dell’anziano e della sua famiglia tali da prevedere di norma l’inserimento in: - Centro Diurno per persone dementi con disturbi comportamentali; - CRA definitiva; - CRA temporanea per motivi sanitari. 9. Quando attivare una Valutazione Multidimensionale Complessa: in sintesi L’Unità di Valutazione Complessa ai fini di una valutazione multidimensionale di II livello viene attivata dalla UVMS nei seguenti casi: 1. necessità di approfondimenti e maggiore chiarezza sulla situazione clinico funzionale; 2. necessità di inserimento della persona anziana in servizi residenziali in modo temporaneo per motivi di salute o in via definitiva; 3. necessità di inserimento della persona anziana in un servizio semiresidenziale specializzato per demenze; 4. nel caso in cui la situazione della persona in carico presenti un’elevata complessità clinico funzionale e sociale, ad esempio nel caso in cui la situazione corrisponda ai caratteristiche 2 e 3 incrociati con la caratteristica “a” (allegato n. 1). Dicembre 2013 Pagina 8 di 15 Linee Guida Valutazione Multidimensionale Area Anziani 10. Strumenti L’utilizzo di strumenti per la raccolta di informazioni e dati finalizzati alla valutazione multidimensionali fanno riferimento alla specificità delle singole professionalità coinvolte anche con l’ausilio del sistema informativo socio-sanitario GARSIA. Tutte le valutazioni devono, di base, prevedere l’utilizzo del BINA, della scheda sociale e, laddove appropriato, del NPI. La valutazione prevede la conoscenza diretta dell’anziano e del suo contesto sociofamiliare tramite colloqui e visite domiciliari o nei diversi setting di cura o residenza dell’anziano. Nel caso in cui l’anziano e la sua situazione sia già conosciuta da altri Servizi Sociali e/o Sanitari del territorio, l’UVM può avvalersi della documentazione di questi Servizi, anche contattando direttamente i professionisti che vi operano. Dicembre 2013 Pagina 9 di 15 Linee Guida Valutazione Multidimensionale Area Anziani All. N. 1 Caratteristiche Cliniche Funzionali e Sociali Caratteristiche cliniche-funzionali 1. Persona con patologia cronica inquadrata e stabile, mobilizzabile, necessità di aiuto/accompagnamento per svolgere una o più attività quotidiane e/o necessità di socializzazione e/o di interventi di tipo infermieristico/fisioterapico; 2. Persona con patologia cronica severa e/o instabile, non mobilizzabile al di fuori del domicilio o allettata, necessità di interventi assistenziali sociali e/o sanitari; 3. Persona affetta da demenza con disturbo comportamentale quali elementi prevalenti, mobilizzabile, necessità di interventi assistenziali/relazionali. Caratteristiche Sociali a. Assenza di rete familiare/sociale o incapacità della medesima a fronteggiare il bisogno socio-assistenziale; b. Capacità parziale della rete familiare/sociale a fronteggiare il bisogno socioassistenziale; c. Buona capacità della rete familiare/sociale a fronteggiare il bisogno socioassistenziale. Dicembre 2013 Pagina 10 di 15 Linee Guida Valutazione Multidimensionale Area Anziani All. N.2 SCHEDA B.I.N.A. H B.I.N.A. H Scheda di Valutazione della Non Autosufficienza per Anziani Non Istituzionalizzati 10 30 60 100 10 30 70 100 10 30 70 100 10 50 80 100 1. MEDICAZIONI ♣ non necessarie ♣ per ulcerazioni e distrofie cutanee ♣ per catetere a permanenza o stomia ♣ per ulcere da decubito 2. NECESSITA’ DI PRESTAZIONI SANITARIE ♣ buona salute ♣ necessità di prestazioni sanitarie (non continuative) ♣ necessità di prestazioni sanitarie esterne (terapia radiante, consulenza specialistica) ♣ necessità di prestazioni sanitarie continuative: A) anziani con patologie croniche in labile compenso con elevata necessità di tutela sanitaria: (es: cure mediche e/o infermieristiche quotidiane, trattamenti di recupero funzionale, somministrazione di terapie e. v. etc.) B) trattamenti specialistici: [1] alimentazione parenterale o idratazione mediante catetere venoso centrale (CVC); alimentazione parenterale o idratazione per periodi superiori a 15 giorni mediante catetere venoso periferico (CVP); [2] SNG/PEG; [3] tracheotomia; [4] respiratore/ ventilazione assistita; [5] ossigenoterapia ad intervalli definiti o continuativi, non in acuzie; [6] dialisi; [7] trasfusioni eseguite in struttura; [8] controllo dolore per via parenterale o sottocutanea tramite infusori elastomeri o pompe; [9] altri trattamenti specialistici 3. CONTROLLO SFINTERICO ♣ presente ♣ incontinenza urinaria o fecale episodica ♣ incontinenza urinaria o fecale permanente ♣ incontinenza totale (urinaria e fecale) 4. DISTURBI COGNITIVO E/O COMPORTAMENTALI ♣ assenti ♣ disturbi dell’umore (aspetto triste, malinconico, ansioso, chiede sempre nuovi farmaci); ♣disturbi della cognitività (non riesce a gestire i propri compiti e le proprie necessità ma non presenta gravi e costanti BPSD disturbi comportamentali) ♣ frequente/costante comportamento disturbante e/o atteggiamento aggressivo e/o violento (agitato, irrequieto, pericoloso per sé e per gli altri) 10 20 80 100 6. DEFICIT SENSORIALI (udito e vista) ♣ normale ♣ deficit correggibile con l’aiuto di protesi e/o occhiali ♣ grave deficit non correggibile ♣ cecità e/o sordità completa 7. MOBILITA’ (libertà di movimento) 10 ♣ cammina autonomamente senza aiuto 30 ♣ cammina con ausili e con aiuto programmato (o saltuario) 80 ♣ si sposta solo con l’aiuto di altre persone e con sedia a ruote 100 ♣ totalmente dipendente dagli operatori per le alzate e la mobilizzazione 10 20 70 100 10 20 70 100 5. FUNZIONI DEL LINGUAGGIO 10 40 70 100 ♣ comprende e si esprime normalmente (è in grado di usare il telefono) ♣ linguaggio menomato, ma esprime comunque il suo pensiero (non è in grado di usare il telefono) ♣ comprende solo ordini semplici, non riesce ad esprimere con coerenza il proprio pensiero ♣ non comprende, non si esprime Dicembre 2013 10 30 60 100 8. ATTIVITA’ DELLA VITA QUOTIDIANA (igiene personale, abbigliamento, alimentazione) ♣ totalmente indipendente ♣ aiuto programmato (o saltuario) ♣ aiuto quotidiano necessario ma parziale ♣ totalmente dipendente 9. FATTORI ABITATIVI E AMBIENTALI ♣ l’abitazione è idonea ed i servizi sono fruibili (negozi, uffici, ecc..) ♣ l’abitazione è idonea ma presenta barriere architettoniche e ambientali limitanti la fruibilità dei servizi esterni ♣ è impedita la fruibilità completa dei servizi indispensabili (cucina e bagno) all’interno dell’abitazione ♣ totale inadeguatezza dell’abitazione: assenza di servizi fondamentali 10. STATO DELLA RETE FAMILIARE E SOCIALE (valutazione della disponibilità relazionale, effettiva ed assistenziale della rete familiare e sociale) ♣ può contare sulla famiglia ♣ può contare parzialmente sulla disponibilità della famiglia ovvero dispone della rete informale ♣ famiglia e rete informale sono disponibili solo se interpellate dai servizi ♣ non può contare su nessuno Pagina 11 di 15 Linee Guida Valutazione Multidimensionale Area Anziani In data___/___/______ la Commissione certifica che il/la sig.___________________________________ ha un punteggio totale riportato nella valutazione di _______ed è: [1] autosufficiente [2] non autosufficiente Specificare se trattasi di : [1] Prima certificazione [2] Ulteriore certificazione n°________ Autosufficiente: punteggio < 230 La Commissione: 1)________________________________ Non autosufficiente: punteggio > 230 2)___________________________________ Patologia Prevalente_____________________________________ 3)___________________________________ Patologia Sanitaria Prevalente [1] Neoplasie [2] Ictus [3] Demenza [4] Traumi e Fratture [5] Malattie Cardiovascolari [6] Incontinenza Sfinterica [7] Cecità [8] Sordità [9] Cecità e Sordità [10] Altre Condizioni Invalidanti Apparato Locomotore [11] Condizioni Invalidanti Apparato Respiratorio [12] Condizioni Invalidanti Apparato Genito-urinario [13] Altre Condizioni Invalidanti Apparato Neurologico [14] Sindromi Psichiatriche [15] Grande Senilità [16] Altro Dicembre 2013 Pagina 12 di 15 Linee Guida Valutazione Multidimensionale Area Anziani All. N. 3 SCHEDA NPI UCLA Neuropsychiatric Inventory (NPI) (Cummings JL, Mega M, Gray K, Rosemberg-Thompson S, Carusi DA, Gornbei J: Neurology 1994;44:2308-2314) Dicembre 2013 Pagina 13 di 15 Linee Guida Valutazione Multidimensionale Area Anziani All. N. 4 SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE SOCIO-FAMILIARE Punteggio Descrizione 20 L’anziano può contare su una rete socio-familiare senza problematiche di rilievo e in grado di prendersi cura delle sue necessità assistenziali direttamente o anche avvalendosi di servizi assistenziali privati. 50 L’anziano può contare su una rete socio-familiare che è in grado solo parzialmente di prendersi cura in modo efficace delle sue necessità assistenziali (esempi: distanza abitativa di parenti e conoscenti, difficoltà di conciliare impegni di lavoro e familiari con l’assistenza all’anziano, etc…) 80 L’anziano presenta una rete socio-familiare in grave difficoltà nel prendersi cura in modo efficace delle sue necessità assistenziali (esempi: rete sociofamiliare in grado di garantire assistenza solo per tempo limitato e/o situazioni contingenti, etc…) 100 L’anziano non può contare sull’aiuto di una rete socio-familiare in grado di prendersi cura delle sue necessità assistenziali (esempi: rete sociofamiliare assente o del tutto inefficace). Note interpretative della scheda di valutazione della situazione socio-familiare Oggetto della “Scheda di valutazione della situazione socio-familiare” è l’effettiva capacità della famiglia/rete sociale di fornire sostegno alla persona anziana interessata; tale valutazione produce un punteggio utilizzabile nelle richieste di ammissione ai servizi della rete integrata socio-sanitaria per i quali la regolamentazione vigente lo prevede. Deve essere pertanto chiaro che la Scheda non prende in esame tutti gli ambiti che costituiscono gli elementi della valutazione professionale dell’assistente sociale, ma solo quello specificamente riferito alla situazione socio-familiare. La compilazione della Scheda non prevede una semplice verifica della composizione della rete socio-familiare perché questa, anche se presente e numericamente significativa, può Dicembre 2013 Pagina 14 di 15 Linee Guida Valutazione Multidimensionale Area Anziani non potere/essere in grado di fornire l’aiuto adeguato alla situazione di bisogno dell’anziano. Nella compilazione della Scheda occorre quindi valutare l’effettiva capacità della rete socio-familiare di far fronte alle necessità assistenziali dell’anziano interessato. L’assistente sociale procede dunque nella valutazione tenendo conto: • • • • • dell’età, dello stato di salute e di autosufficienza delle persone della rete sociofamiliare; della loro coabitazione o della vicinanza o meno della loro abitazione/sede di lavoro o attività svolta al domicilio dell’anziano da assistere; del tempo a disposizione in rapporto agli impegni personali (lavoro, cure familiari, etc…); del grado di disponibilità a fornire supporto e della competenza/capacità pratica, organizzativa ed emotiva, anche avvalendosi di servizi privati; della capacità della rete socio-familiare nel rapportarsi con i servizi pubblici interessati per la corretta soluzione dei problemi. Si precisa che la presenza di un’assistente familiare e/o di una qualsiasi altra forma di assistenza privata domiciliare devono essere considerate risorse attivabili dalla rete sociofamiliare (al pari di altri servizi pubblici o privati) e non parte integrante della rete sociofamiliare. La scheda prevede la seguente articolazione (da un valore minimo 20 ad un valore massimo 100) in base alla crescente difficoltà della rete socio-familiare a rispondere in modo adeguato alle necessità assistenziali dell’anziano: • • • • punteggio 20 (minimo): situazione sostanzialmente adeguata in presenza di una rete socio-familiare che è in grado di prendersi cura dell’anziano (anche avvalendosi di servizi privati); punteggio 50: situazione in cui la rete socio-familiare, pur attestata su un livello di sufficienza nel prendersi cura dell’anziano, potrebbe trarre beneficio da un intervento integrativo/di supporto dei Servizi; punteggio 80: situazione in cui la rete socio-familiare non riesce a rispondere alle necessità assistenziali dell’anziano in modo adeguato e pertanto necessita dell’intervento dei Servizi; punteggio 100 (massimo): situazione di grave difficoltà che necessita dell’intervento dei Servizi laddove la rete socio-familiare si riveli assente e/o completamente inadeguata nel prendersi cura dell’anziano. La consapevolezza di questa gradualità di punteggio permette all’assistente sociale di identificare il punteggio più idoneo, anche nelle situazioni in cui non vi sia piena corrispondenza tra il caso esaminato e le descrizioni riportate nella scheda. Dicembre 2013 Pagina 15 di 15