Per secoli il pensiero dell`uomo è passato attraverso la scrittura

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Corso di Tecniche dei Nuovi Media Integrati
Prof. F. Iandolo
Programma didattico
Per secoli il pensiero dell’uomo è passato attraverso la scrittura, come medium tra
l’io e il mondo organizzando tra l’altro, una struttura di potere tra chi era detentore
del sapere e chi no, che ha modificato antropologicamente i rapporti tra gli uomini.
Questa tecnologia, l’alfabeto, organizzata con una struttura lineare mediante segni ha,
per cosi dire, “modificato” attraverso una pratica secolare anche il nostro modo di
ragionare che si è spostato sempre di più verso un pensiero logico-analitico per certi
versi avulso dal mondo reale perché raccolto in un tempo astratto, in un tempo rigidofisso, in un tempo oggettivo.
Con l’avvento dei media, del telefono, della televisione, del cinema, l’aggancio ad un
esperienza sensoriale delle immagini, dei suoni, stravolge la fruizione delle
informazioni, offrendo così nuovi territori cognitivi di interazione tra il soggetto e il
mondo.
Queste tecnologie stravolgono radicalmente le strutture di comunicazione tanto da
operare, slargando lo spazio e il tempo, la nascita di mondi virtuali fruibili da tutti
attraverso i terminali casalinghi (vedi televisione), dandogli per altro un carattere di
simultaneità raggiungendo grandi masse di persone.
La svolta di questi anni invece, quella dei nuovi media, oltre ad avere caratteristiche
simili, come la circolarità dell’informazione, la simultaneità, l’accesso ad un vasto
pubblico, la comunicazione a distanza, è tutta da registrare sulle opportunità digitali
della comunicazione che ci permette una simultaneità intercognitiva delle
esperienze collettive dove uomini e donne collaborano a pratiche costruttive (vedi
blog) le cui architetture, i cui linguaggi, le scene virtuali, vengono definite “on line”.
Questa realtà multidimensionale integrata, complessa e multiforme non dà solo
accesso alle informazioni ma al “sapere” della conoscenza-coscienza-consapevolezza
multisensoriale, quella che più di tutte coinvolge il nostro corpo. Una esperienza, per
assurdo, più simile a quella naturale che incontriamo nel quotidiano, fatta del vedere,
del sentire, del parlare in un rapporto armonico che ci trova immersi nel paesaggio
che attraversiamo.
Il nuovo panorama che si definisce spinge necessariamente ad una ridefinizione del
ruolo dell’artista, consapevole del fatto che i new media liberano la creatività
rendendola accessibile a tutti, o meglio, praticabile da tutti grazie alla tecnica che di
base integra per sua vocazione tutti i sistemi linguistici, rendendola fruibile a-da
tutti.
Questa nuova disciplina è oggetto di studi da parte di molte discipline, come
l’antropologia, la sociologia, l’informatica, la filosofia, ma per quanto ci concerne,
noi l’attraverseremo con uno sguardo alle scienze cognitive (la percezione per
esempio o la comunicazione) ma anche con uno sguardo “pratico”, proprio
dell’artista il cui compito sarà quello di costruire la rete della comunicazione
multidimensionale del domani.
Uno studio, quindi, dedicato alla progettazione e all’analisi di quegli aspetti che
fanno dei nuovi media un accesso a spazi di elaborazione del sapere e non ad un
semplice accesso alla trasmissione tecnologica delle informazioni.
Uno studio che passerà dalle reti telematiche alla realtà virtuale, dal copyright
all’open source, dai podcast all’editoria elettronica, dai blog ai videogiochi, da
Garageband a Skype, seguendo un approccio fenomenologico su le nuove
metodologie di comunicazione e con lo scopo di approntare un laboratorio virtuale
che non abbia bisogno di alcuno spazio se non quello telematico del web.
Prof. F.Iandolo
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