LE FRONTIERE DEI DISTURBI DELL'ALIMENTAZIONE IX CONGRESSO NAZIONALE SISDCA Roma, 26-27 Febbraio 2016 Ruolo del medico di medicina generale nella prevenzione integrata dei disturbi dell'alimentazione GRAZIELLA RAITERI Ruolo del medico di medicina generale Partendo dal caso di Chiara........ il pediatra /medico di famiglia cosa può fare? Rilevare l'anamnesi familiare caratterizzata dal sovrappeso (madre,padre),obesità(nonna) Rilevare l'eccesso ponderale di Chiara fin dall'età infantile Quando iniziare una prevenzione nel setting delle cure primarie? • Una prevenzione primaria può essere organizzata a un primo livello rivolgendo l'attenzione alle attività centrali dell'infanzia: mangiare, dormire, giocare. • Per quanto riguarda l’alimentazione si devono focalizzare tre comportamenti: – L'allattamento al seno previene l'obesità (Owen,2005) (Li RW, 2010); – Mangiare appropriate porzioni; – Limitare il consumo di bevande dolcificate. Compiti pratici PLS e MMG • Per quanto riguarda l’alimentazione si devono focalizzare tre comportamenti: o L'allattamento al seno previene l'obesità (Owen,2005) (Li RW, 2010); o Mangiare appropriate porzioni; o Limitare il consumo di bevande dolcificate • Per quanto riguarda il dormire o La durata breve del riposo può essere un rischio di obesità infantile (Chen, 2008) o no TV in camera, biberon. • Per quanto riguarda i giochi: o Permettere il movimento in sicurezza; o Limitare il tempo davanti alla TV Gli adolescenti obesi sono a significativo rischio di sviluppare un disturbo dell’alimentazione, ma a causa del peso elevato i loro sintomi spesso non vengono riconosciuti e quindi non trattati. I pazienti con una storia di eccesso di peso, sia sovrappeso o obesi, rappresentano una cospicua percentuale di quanti si presentano per il trattamento dei DA. I sintomi in questi pazienti non sono limitati al binge eating o a comportamenti bulimici. E’ essenziale che i sintomi di DA siano sul radar di ogni professionista, indipendentemente dal peso del paziente. Vi sono molti esempi di DA che si sono sviluppati nel contesto dei tentativi di adolescenti obesi di ridurre il loro peso. Disordini del comportamento devono essere identificati precocemente al fine dell’intervento più adeguato e soprattutto integrato. "I risultati suggeriscono che gli adolescenti con una storia di sovrappeso o obesità rappresentano una percentuale significativa di adolescenti in cura per disturbi alimentari restrittivi. Negli adolescenti che hanno una storia di eccesso ponderale i DA impiegano più tempo ad essere identificati: di conseguenza possono avere una prognosi peggiore.” Ruolo del medico di medicina generale Partendo dal caso di Chiara........ il pediatra /medico di famiglia cosa può fare? Supportare la famiglia ad una presa in carico adeguata del problema “gestione di una sana alimentazione”(non ricorso a dieta ipocalorica rigida e acritica,incentivare la programmazione dei pasti,ecc) Ruolo di pediatri (PLS) e MMG Aiutano le famiglie a riconoscere le conseguenze sulla salute correlate al peso del loro bambino; Assistono le famiglie nel perseguire obiettivi di stili di vita salutari; Supportano le decisioni della famiglia nel fare cambiamenti salutari. Diez W, “Health plan's role in preventing overweight in children and adolescents”. Health Aff, 2007 Compiti pratici PLS e MMG (M.Vine,2013 Expanding the Role of Prymary Care in the Prevention and treatment of Childhood Obesity: A Review of clinic- and community-based recommendations and interventions): • Rilevazione BMI/carte di crescita in percentili (Koplan, 2005), (Colange, 2010, “Screening for obesity in children and adolescents: US preventive service task force recommendation statement”); • Anamnesi familiare e personale; • Monitoraggio dieta e attività fisica. Kubrik (“Providing obesity prevention counseling to children during a primary care clinic visit:result from a pilot study”, Journal of the American Dietetic Association, 2008) → Brochures educazionali in sala d'attesa: “Kid's goal board”, “Parent Tip Board”. Perrin (“Obesity prevention and the primary care pediatrician's office”, Current Opinion in Pediatrics, 2007) → MMG ed educazione terapeutica. Step Intervention activity Approximate time Step 1 Mother completes Steps to Growing Up Healthy Survey in the 5 minutes waiting room providing information on child’s eating, activity, and health habits Step 2 Clinician/nurse reviews Steps Survey with mother, affirms areas of positive health behaviors Step 3 Clinician/nurse focuses mother’s attention on 4 key behavioral 1 minute targets, assesses interest and confidence in addressing areas where mother reports obesogenic behaviors Step 4 Clinician/nurse and mother agree upon behavior the mother is ready and able to change 30 seconds Step 5 Behavioral goal is document using a written contract signed by clinician/nurse and mother 30 seconds Step 6 Clinician/nurse provides mother with an educational handout specific to the selected goal 30 seconds 1 minute Clinician/nurse provides monthly self-monitoring calendar for 30 seconds track goal “Steps to Growingmother up Healthy:to a pediatric primaryprogress care based obesity prevention program for young children”, Gorin, BMC Public Health, 2014 Step 7 MMG ed educazione terapeutica. • Informare gli adolescenti che le diete, ed in particolare i comportamenti non salutari di controllo del peso, possono essere controproducenti. • Promuovere comportamenti positivi di alimentazione ed attività fisica che possano essere mantenuti regolarmente nel tempo. • Non usare l’insoddisfazione corporea come una motivazione al cambiamento. Invece, • Aiutare i giovani a prendersi cura dei loro corpi di modo che essi vogliano crescere mangiando e muovendosi in modo sano e parlando bene di sé • Incoraggiare le famiglie ad avere pasti regolari e piacevoli • Incoraggiare le famiglie a non parlare del peso, ma agire in modo da aiutare i giovani a raggiungere un peso che corretto • Prendere atto che i giovani in sovrappeso hanno avuto esperienze di derisione per il peso e affrontare il problema con loro e le loro famiglie raccomandazione di grado A, livello della prova 1, Neumark-Sztainer 2009 e 2009 Prevenzione dei disturbi alimentari Impegnarsi nella formazione continua in materia di comportamenti sani, pratiche e credenze sul cibo, alimentazione, esercizio fisico e peso corporeo per i giovani (“Eating disorders: A Professional Resource for General Practitioners” www.nec.com.au) Parlando con gli adolescenti, è bene essere consapevoli di possibili rischi, fattori scatenanti e perpetuanti collegati con i problemi di alimentazione e di esercizio fisico. (The Canadian Pediatric Society, Best practice guidelines, 2004) Scoraggiare la mania delle diete, digiuno, saltare i pasti, assumere integratori per raggiungere la perdita di peso; Avvisare gli adolescenti di evitare qualsiasi schema di perdita di peso che cerchi di vendere a loro pillole, integratori vitaminici o sostitutivi alimentari. Ruolo del medico di medicina generale Partendo dal caso di Chiara........ il pediatra /medico di famiglia cosa può fare? Individuare i fattori predisponenti un DCA (oltre all'obesità in età infantile ,situazione familiare di separazione,commenti negativi sul corpo da parte dei coetani) Intercettare i segnali precoci del DCA DA e MMG Raramente o mai una paziente ci dirà: “SONO ANORESSICA O BULIMICA” ma ci porterà segni e sintomi da cui potremo sospettarlo DCA e MMG Sintomi e segni rilevabili in un ambulatorio di MG - perdita di peso corporeo (variazioni in anamnesi di 5 kg) - Assenza di mestruazioni - Vomito (dopo attenta ed esperta anamnesi) - Abuso di lassativi e diuretici (dopo attenta ed esperta anamnesi) - Ipotensione, bradicardia - Freddo agli arti - Alterazione basi denti (perimolisi) - Fragilità ossea (osteoporosi) e unghie - Frequenti recidive fenomeni flogistico infettivi - Disfagia, dispepsia SCOFF (Positivo se >2 risposte) Cotton, Ball, Robinson, 2003, riportano come meglio identificative nello screening le seguenti domande: Il peso influenza il modo con cui ti senti? Sei soddisfatto delle tue abitudini alimentari? Screening per gruppi ad alto rischio Adolescenti Donne, soprattutto in periodi particolari di transizione della loro vita (indirizzare gli interventi preventivi nei confronti delle donne con ideazione nei confronti del peso e della forma) Donne con PCO o diabete Atlete (fitness competitivo, danza); nei maschi valutare con attenzione l'esercizio fisico praticato con lo scopo di rendere il corpo più muscoloso Persone con storia familiare di un disturbo alimentare Persone alla ricerca di aiuto per perdere peso Screening per gruppi ad alto rischio Adolescenti e giovani donne con IMC basso o elevato preoccupazioni per il peso e la forma del corpo disturbi mestruali o amenorrea sintomi dispeptici e problemi psicologici. Documento di consenso degli esperti italiani su Obesità e Disturbi dell’Alimentazione Setting di cura - Indicazioni essenziali per il primo livello di cura PRIMO LIVELLO Cure primarie (PLS, MMG) e SIAN: promozione di stili di vita sani Capacità di riconoscere i fattori di predisposizione Capacità di sorvegliare e valutarne l’evolutività Capacità di effettuare Interventi di correzione di stili di vita non salutari Saper riconoscere i segnali di allarme Monitorare e indirizzare verso livelli di cura pluridisciplinari integrati Evitare il ritardo diagnostico 21 Trattamento dei casi lievi Intervento motivazionale ed educativo Intervento strutturato in modo idoneo al contesto della medicina generale (incontri brevi e frequenti e forte rapporto di fiducia) Il colloquio motivazionale deve essere affiancato da un intervento educativo che informi in modo scientifico e non terroristico la paziente dei rischi medici e psicologici del suo disturbo, delle opzioni terapeutiche disponibili e dei risultati che può ottenere (Quaderni del Ministero della Salute) INTERVENTI PER MODIFICARE I FATTORI DI RISCHIO COLLEGATI ALLO STILE DI VITA NELLE CURE PRIMARIE The role of primary health care in preventing the onset of chronic disease, with a particular focus on the lifestyle risk factors of obesity, tobacco and alcohol. Mark Harris, Centre for Primary Health Care and Equity, UNSW, January 2008 RACGP SNAP guide. Available at www.racgp.org.au. FOLLOW UP Rinforzare il paziente a perseverare nel seguire il programma specialistico intrapreso •Stabilire un contatto con lo specialista qualora si verifichino crisi nell'adesione al trattamento Monitorare il buon andamento dei comportamenti del paziente dopo la remissione e la conclusione della terapia specialistica, rassicurandolo e consigliandolo a perseverare nell'attuazione del percorso prescritto e a diffidare dei pensieri disfunzionali circa il peso e la forma del corpo che dovessero riaffiorare (Quaderni del Ministero della Salute) Follow up del paziente Condivisione degli obbiettivi Azione di rinforzo Possibilità di colloquiare (numeri tel dedicati / cellulari / vie preferenziali) Conoscenza dei segnali di scompenso della patologia Stringere e rinforzare buona alleanza terapeutica col paziente Documento di consenso degli esperti italiani su Obesità e Disturbi dell’Alimentazione Setting di cura - Principi generali: - team approach - setting multipli PRIMO LIVELLO Cure primarie (PLS, MMG) e SIAN: promozione di stili di vita sani SECONDO LIVELLO Ambulatorio specialistico (ambulatorio nutrizionale SIAN, ambulat. endocrinologico) TERZO LIVELLO Day hospital, day service, centro diurno, (Centro provinciale DCA) QUARTO LIVELLO Riabilitazione intensiva residenziale o riabilitazione psichiatrica QUINTO LIVELLO Ricoveri H24 26