Direzione Artistica Scenica Frammenti crespina 15 luglio - 02 agosto � festival �casciana �� �ponsacco �terme � ������ ��� ������lari Regione Toscana - Provincia di Pisa Comuni di Lari, Crespina, Casciana Terme e Ponsacco programma degli spettacoli Direzione Organizzativa Scenica Frammenti Piazza Matteotti, 7 56035 Lari –PI info +39.333.68.01.676 +39.320.11.37.908 tel/fax +39.0587.68.53.86 e-mail [email protected] [email protected] web www.scenicaframmenti.com www.collinarea.it Grafica: ZUPPAGRAFICA - RKC www.zuppagrafica.com - www.rkc.it Direzione Artistica Scenica Frammenti Presentazione Collinearea 2006 un cantiere artistico a cielo aperto dal 15 luglio al 02 agosto: musica, teatro, cinema, workshops, spazi dedicati al sociale. Tanti gli appuntamenti previsti in cartellone, tante le sorprese che danno voce a forme e linguaggi diversi che si incontrano, comunicano, nei percorsi artistici. Caratteristica fondamentale del Festival, l’incontro-scontro tra lo spettacolo popolare e quello di nuova generazione, il divertimento che lascia comunque spazio alla riflessione. In cartellone soprattutto opere che vivono la contaminazione tra le arti teatrali e musicali e cine-video. Il progetto risponde alla richiesta turistica di questo territorio, è parte integrante del progressivo aumento di iniziative di promozione culturale da parte dei Comuni interessati. Il programma lega il potenziale urbanistico, geografico, ambientale e culturale del territorio con l’attività di spettacolo. Per info sul festival in corso e notizie durante l’anno potrete collegarvi al nuovo blog di Scenica Frammenti: blog.scenicaframmenti.com Giovanni Lindo Ferretti Nomusic presentano Pascolare parole, allevare pensieri sabato 15 luglio Crespina - Villa Valdisonzi _ore 22.00 ingresso 12 euro “Camminando su ieri è domani che cammina davanti a me, fiorendo il mio giorno.” Un palcoscenico spoglio, luci bianche, quattro seggiole la voce legge, recita, salmodia, canta. _due voci all’unisono, a controcanto, a contrasto voce suono, voce senso il racconto di una regressione genetica da casa nel mondo e dal mondo a casa transumanza nello spazio e nel tempo _due suoni organetto lo strumento che ha segnato l’accesso, nella musica popolare, alla modernità. Piccolo mantice sonoro, figlio della meccanizzazione del mondo. Al virtuosismo del suonatore la facoltà di commuovere nella dolcezza, eccitare nel ritmo. Ad accompagnare la voce.” Tessere la storia sull’ordito della memoria. violino nella dimensione classica, popolare, elettrificata comunque un archetto a stuzzicare, Giovanni Lindo Ferretti voce, senso strusciare corde in tensione. Lorenzo Esposito Fornasari canto Pastoso come il miele, pungente impetuoso Raffaele Pinelli organetto come un distillato. Ad accompagnare la voce. Ezio Bonicelli violino A ricucire, nella melodia, le antiche vie d’Europa alle piste dell’Asia Centrale. Un piccolo calvario spaesato e tragicomico in cinque stazioni, tra ipermercati soporiferi, cattedrali a pagamento, marciapiedi maleodoranti, televisioni grondanti di conformismo, con l’illuminazione finale, o forse il definitivo oscuramento al cospetto dell’enigmatico capolavoro dadaista di Marcel Duchamp: “Il Grande Vetro”, appunto. I grandi eventi epocali restano sullo sfondo, ma se ne coglie l’eco terrificante nelle minuzie del vivere quotidiano, nei segnali disperanti di un percorso marginale quanto enigmatico. Salvianti facendosi alter-ego dell’autore fin nei dettagli autobiografici piega ai propri particolari registri interpretativi quello che in una recente recensione Siro Ferrone ha definito “il dandismo anglo-fiorentino” di Severi: infonde “sangue” e “teatro” nell’arzigogolata letterarietà elzeviristica dei testi assemblati. “Il Grande Vetro” assume così un aspetto ibrido e originale a metà strada tra il cabaret e il teatro di affabulazione, il monologo- confessione e il pamphlet drammatizzato. http://www.arca-azzurra.it/ di Alberto Severi 5 note scritte per la rivista “Il Grandevetro” interpretate da Massimo Salvianti Musiche e suoni di Giovanni Cassori eseguite in scena dall’Autore Arca Azzurra Teatro presenta Grande vetro lunedì 17 luglio Ponsacco, Chiesa di Camugliano _ore 22.00 ingresso 3 euro Mario Pirovano presenta Mistero buffo di Dario Fo venerdì 21 luglio Lari - Piazza Matteotti _ore 22.00 ingresso 8 euro Un classico del Novecento Comico-drammatico è il testo “Mistero buffo” con cui Dario Fo si ricollega alla tradizione del teatro popolare risalente al Medio Evo. Il termine “mistero” indicava uno spettacolo, una rappresentazione sacra: un mistero buffo è dunque uno spettacolo grottesco. Mario Pirovano ripropone quattro delle numerose giullarate che compongono il “Mistero Buffo” allacciandole con fatti di cronaca e di costume, sino a trasportarci nella dimensione delle farse medioevali provocatorie e dissacranti. Parodistico e poetico allo stesso tempo è il racconto di due tra i più popolari miracoli tratti anche dai Vangeli apocrifi, quello di Lazzaro e quello di Gesù Bambino. Drammatica nella sua intensità è la descrizione dell’incontro-scontro fra Bonifacio VIII e Mario Pirovano e l’eredità di un Maestro Gesù in persona, nella giullarata Mario Pirovano nel 1983 è entrato stabilmente nella compagnia Dario Fo e Franca Rame come attore, che vede il papa Bonifacio come assistente alla regia e direttore di scena. Nei tanti anni di protagonista. Attuale e sferzante è stretta collaborazione, da loro ha assimilato la passione la rappresentazione della fame ne- per il teatro, le tecniche e le capacità. Da loro ha appreso gli sproloqui e le contorsioni dello la lezione di un teatro vivo, fatto di parole e movimento, “Zanni”, povero contadino vittima radicato nella realtà sociale, strumento di consapevolezdi guerra e carestia. Prendendo za attraverso il riso. Nel 1992 ha iniziato a recitare i più come base il grammelot dei giullari famosi monologhi di Dario Fo nei teatri, nelle scuole, nelle medioevali e la sua universalità, i piazze. Nel 2002 ha personalmente tradotto in inglese il vari dialetti della nostra penisola “Johan Padan a la Descoverta de le Americhe”, che ha portato in scena in prima nazionale nel Regno Unito. vengono qui assemblati ed arricchiTeatri e Festival tra i più prestigiosi in Spagna, Francia, ti da una gestualità vivacissima che Grecia, Argentina, Canada, Australia e ultimamente rende il linguaggio del tutto com- Hong Kong lo hanno voluto a rappresentare l’Italia con i prensibile. Suscitando il riso, il rac- testi di Dario Fo recitati in italiano o in spagnolo o in conto svela il presente e ne dissacra inglese. le false ingenuità. http://www.mariopirovano.it “Quali sono i punti di forza e gli scheletri nell’armadio della Lega Nord? Come si è arrivati all’approvazione della Devolution, la riforma costituzionale che riorganizza lo Stato Italiano su base federale?” Lo scopriamo in un lungo viaggio tra fiaccolate, ronde e bagni di folla, al seguito di Mario Borghezio, di Roberto Calderoli e degli altri leader padani. Ascoltando Corinto Marchini, il primo comandante delle Camicie Verdi, accusato dalla Procura di Verona di aver costituito, assieme a Bossi e agli altri capi della Lega, una vera e propria organizzazione paramilitare. Marchini racconta, per la prima volta, di quando Bossi gli chiese di essere pronto a sparare ai Carabinieri e di bruciare il tricolore alle manifestazioni. O di quel complotto, interno alla Lega, per uccidere Borghezio e farlo diventare un eroe da spendere sulle piazze. Dove sta andando la Lega Nord? Perché al suo interno la componente di estrema destra è sempre più forte e l’involuzione xenofoba sempre più virulenta? Se vinceranno i SI, il 25 giugno, la Lega Nord avrà ottenuto un risultato impensabile fino a qualche anno fa: la riorganizzazione dello Stato italiano su base federale. Ma qual è il vero volto della forza politica che ci sta vendendo la devolution? Quali sono i suoi veri obbiettivi? Nel film Camicie Verdi. Bruciare il Tricolore ho cercato di dare una risposta a queste domande. Il viaggio che ho affrontato all’interno delle anime del movimento leghista è stato lungo e difficile. Ho capito che potevo farcela quando ho ottenuto la disponibilità di una guida all’altezza dell’impresa: l’europarlamentare Mario Borghezio, protagonista fin dall’inizio dell’avventura che ha portato, il 17 novembre 2005, all’approvazione della riforma costituzionale che sancisce la devolution. Borghezio, a differenza del segretario della Lega Bossi, che ora, almeno a parole, ha cambiato linea e sembra accontentarsi del federalismo, si è sempre battuto per l’opzione più radicale: la secessione della Padania dallo Stato italiano. La prima cosa che si scopre, esplorando la mitica Padania, andando alle manifestazioni, parlando coi simpatizzanti, ascoltando quello che i leader dicono apertamente oppure lasciano capire ammiccando, è che la Lega, malgrado Bossi si sforzi di simulare il contrario, continua a pensarla come Borghezio. Non a caso lo slogan più gridato e più sincero ai cortei della Lega è sempre il vecchio, ritmato: “Se / ces / sio / ne”. http://www.camicieverdi.it Proiezione. Con la presenza del regista Camicie verdi bruciare il tricolore di Claudio Lazzero sabato 22 luglio Lari - Giardino del Comune _ore 22.00 ingresso gratuito Scenica Frammenti presenta R&G RomeoeGiulietta Nuova versione - Produzione Collinarea Festival 2006 domenica 23 luglio Lari - piazza Matteotti _ore 22.00 ingresso 8 Euro Al settimo anno dalla nascita viene riproposto a Lari, luogo che per primo lo ha ospitato, R&G lo spettacolo esilarante che ha girato in tutta Italia accompagnato da critiche entusiasmanti. Per l’occasione R&G viene proposto in una nuova versione, semi acustica, in prima assoluta a Lari, come da tradizione, per poi ripartire in viaggio. Alcuni cambiamenti nella sezione teatrale ed una nuova esecuzione musicale dove vengono cambiati anche alcuni brani. R&G non si fermerà mai grazie alla sua struttura sempre rinnovabile. Come dire, a grande richiesta...R&G - Romeo e Giulietta il musical! L’attenta rilettura dei testi del repertorio storico della compagnia da parte di Loris Seghizzi e Marco Mencacci, fa riemergere la parodia di “Romeo e Giulietta” di Franco Seghizzi, messa in scena per la prima volta nel lontano 1964 e rappresentata per anni da tutti gli elementi della famiglia. Il testo viene rielaborato e modificato; all’originale viene aggiunto un nuovo personaggio: la narratrice Mary Arden, madre di William Shakespeare, interpretata da Enza Barone. Il successivo incontro della compagnia con il giovane musicista Carlo De Toni, decide un ulteriore cambiamento, e dalla originale parodia nasce il musical. Ad arricchire la scena e le emozioni sono state affiancate al testo di Shakespeare, le suggestioni delle grandi storie d’amore del grande schermo: da “Biancaneve” a “Jesus Christ Su- Regia di Marco Mencacci perstar”, da “Love Story” a “Ce- Con Vincenza Barone, Gabriella Seghizzi, Iris nerentola”, dalla “Traviata” a Barone, Juri Barone, Loris Seghizzi, Mohared “James Bond”, da “Madarne But- Barone, Spencer Barone Massimiliano Nocelli, tastiere e violino terfly” a “West Side Story”. R&G, propone quindi un viaggio Carlo De Toni, basso e chitarre attraverso uno spettacolare sus- Walter Barone, chitarra acustica seguirsi di immagini, colori e suo- Giacomo Macelloni, batteria ni che si intrecciano alla prosa. Luci, Michele Fiaschi – Fonico, Simone Paoletti Coproduzione nata in occasione dell’incontro di due modi di pensare il teatro sul territorio: difatti la Compagnia Teatro delle Forme ed il Guascone Teatro da anni producono, distribuiscono e creano eventi di “Teatro fuori dai teatri”. Lì dove l’incontro con lo spettacolo diviene vitale confronto con il territorio che li ospita, dove il connubio con l’enogastronomia, il turismo e la bellezza del paesaggio sono un elemento essenziale dell’accoglienza. “Sentiero diVino” ed “Utopia del Buongusto”, oltre ad essere due festival che uniscono alla poesia del teatro la capacità di promuovere le terre toscane e piemontesi, sono anche ideate e pensate autonomamente dalle due compagnie teatrali. Il Barolo, il Nebbiolo, il Dolcetto incontrano il Chianti, il Brunello di Montalcino, il sangiovese, allo stesso modo in cui, tra colline ed aprichi pendii, due famiglie legate da avita amicizia si rincontrano, come spesso succede, ad un funerale assai particolare. Si svolge così un percorso comico-poetico che traspira del territorio e del suo prodotto principe – il vino – e che in un disarmonico divenire fa scontrare ed incontrare due culture in apparenza lontane ma mai così prossime, dove il disincanto tutto piemontese della malora fenogliana si affianca, compenetra e completa la dissacratoria ironia toscana. Se ne ha, pertanto, un connubio di sensi e personalità, una festa ilare e conscia del suo tempo, alla quale non si può rinunciare, poiché sarebbe come negarsi il piacere di gustare la vita, al di là del bene e del male. Da tutto questo nasce uno spettacolo brillante ed esplosivo, nel quale sono sapientemente svelate ricette tipiche e lavorazioni segrete del far vino, aneddoti e storielle tramandate da secoli in cascina e mille frammenti di citazioni colte , ironiche ed illuminanti. Uno spettacolo coinvolgente e sincero, lontano dalle edulcorate smancerie modaiole su prodotti tipici e territorio. Guide non accreditate e poco rassicuranti, tre musicisti d’eccezione e due attori legati da anni ad “affabulazione” e mondo Con Antonio Damasco, Andrea Kaemmerle, del clown , laureati all’università di violino Roberto Cecchetti, fisarmonica Emiliano birboneria e sbruffonaggine. Insom- Benassai, canto Paola Bertello ma una sana bottiglia di allegria. una coproduzione Piemonte/Toscana http://guasconeteatro.it Teatro Guascone e Teatro delle Forme presentano A chi non piace il vino, Dio gli tolga l’acqua lunedi 24 luglio Lari - piazza Matteotti _ore 22.00 ingresso 7 Euro Produzione Collinarea Festival 2006 “Mi affretto a ridere di tutto per la paura di essere costretto a piangerne” (Pierre-Augustin de Beaumarchais) Scenica Frammenti e Paolo Ruffini “Nessuno che una volta abbia riso veramente di cuore può essere irrimediabilmente cattivo” (Thomas Carlyle) 4 pt“Bisogna ridere prima di essere felici,per paura di morire senza aver riso” (Jean de La Bruyère) presentano “Un giorno senza ridere è un giorno sprecato” (Charles Chaplin) “Comico non è ridere sempre. Ma al di là del gusto e dell’idea una cosa mette tutti d’accordo: il riso è buono” (Paolino) Riso Il riso è un alimento vitale: aiuta a sentirsi più leggeri, a vivere meglio e a sviluppare la fantasia. I colori del riso sono i colori che connotano le astrazioni degli umori e della vita e i film più belli: il bianco e il nero. “Riso” è una ‘duegiorni’ dedicata all’umorismo con tutte le sfaccettature che può avere. A tutto il pubblico viene offerto un bicchiere di riso e un bicchiere di acqua. Il riso cambierà a seconda della specifica. martedi 25 e mercoledì 26 luglio Lari - piazza Matteotti _ore 22.00 ingresso 8 Euro 25/07 Riso Bianco È la serata in cui l’impostazione la sceglie il pubblico, il fato, il vento. È la serata del Varietà, al cui interno accadranno delle cose. Tutto può succedere. C’è uno schermo, una passerella, un collegamento telefonico, delle statue umane da assumere sul posto. Sul palco 4 sedie libere che verranno riempite dagli ospiti casuali che si succederanno durante la serata. Ci parleranno di loro e di quello che vogliono. Interventi di cabaret, video assurdi e storie divertenti; Inoltre “Voci Sole” : 7 ragazze sorridenti cantano un programma eclettico con arrangiamenti esclusivamente vocali. Canteranno ridendo. La prima serata si svolgerà nella Piazza di Lari. Al pubblico sarà offerto un bicchiere di riso bianco. 26/07 Riso Nero Viene proiettato “Cosa Vuoi?” un documentario sulle volontà della gente. A seguire l’Associazione Anfass presenterà “Crudo Crudele” il nuovo spettacolo di Lamberto Giannini.Lo spettacolo mette insieme 50 ragazzi: affetti da Sindrome di Down e attori. L’intensità e la comicità dello spettacolo è difficilmente illustrabile. Al pubblico viene offerto un bicchiere di riso nero. CRUDO CRUDELE La marginalità è vista spesso come un sottoprodotto della società, da accettare seppur con fatica, da sopportare, e il più possibile da mascherare, in un tentativo di integrazione e omologazione forzata che nel caso dell’handicap, per fortuna, non può riuscire. Il nostro teatro risulta così inevitabilmente in rottura con una civiltà che cerca rassicurazione nell’oblio dell’essere. L’originalità Attori: Elisa D’Amato - Alessio Porquier - Alexandra Barzi - Andrea Lo Schiavo - Angela Bagnoli Arianna Terreni - Aurora Fontanelli della nostra proposta, caratte- Barbara Doorfard - Barbara Voltini - Cecilia Daniselli - Chiara Gennai rizzata dall’unione di soggetti - Chiara Salvadori - Chiara Siviero - Claudia Pistolozzi - Claudia con handicap psichico e studen- Mazzeranghi - Cristina Scotto - Daniele Lombardi - Daniele Mazzi ti, lavoratori e disoccupati della - Dario Cintolesi - Diana Basso - 10 - Donella Fagni - Emiliano Vizzi città, è strettamente legata alla - Fiorella Manfredini - Flavia Demi - Francesca Vivarelli - Gabriele volontà di non nascondere l’han- Morelli - Gianni Pietra Caprina - Giusy Lo Re - Leandro Brandi - Luca dicap, ma anzi metterlo in scena Busonero - Luca Civitarese - Luca Vannucci - Lucia Catalucci - Lucia senza abbellimenti, attraverso Picchianti - Maria Grazia Gori - Maya Lombardi - Natasha Lombardi - Nino Badalucco - Paolo Ciucci - Precious Fatima Momodu - Said l’amplificazione delle stereotipie, Guerine - Selica Vicidomini - Simone Cavaleri - Stefania Chiavacci la rappresentazione non mediata - Valerio Mainardi - Walter Nenci della propria fisicità e la provoca- Con la partecipazione di Enrico Vitello zione trasgressiva, dando vita ad Regia di Lamberto Giannini e Azzurra Ruggeri un’operazione culturale visibile e Aiuto regia di Natascia Lombardi, Claudia Nannini, Ilaria Botta all’interno di Riso Nero Crudo crudele mercoledì 26 luglio Lari - piazza Matteotti _ore 22.00 ingresso 8 Euro Marco Parente presenta Neve ridens tour Il rumore dei libri giovedi 27 luglio Lari - Castello _ore 22.00 ingresso 8 euro Marco Parente è un cantautore immerso da anni in una caparbia sperimentazione sulle possibilità poetiche della canzone, passata attraverso il vaglio del C.P.I., del Premio Ciampi e del Grinzane-Cavour, e che ha sedotto anche la Patti Pravo di “Radiostation”; un militante instancabile di quella via italiana al rock da camera che gli ha affiancato di volta in volta compagni di viaggio come Cristina Donà, La Crus, Afterhours. E ora ha scoperto un tesoro. Si tratta di Baobab, un archivio di poesia sonora dove decine di poeti dal mondo intero hanno testimoniato nel corso degli anni la propria opera attraverso il nudo strumento della propria voce. Un tesoro che in seguito a vari travagli editoriali sarebbe certamente caduto nell’oblio, se questo artista non lo avesse ritrovato e salvato. E’ da tale ritrovamento che nasce l’idea della performance “Il rumore dei libri” dove Parente interagisce in una alchimia sofisticata con le voci di Baobab, inventando un concerto dove i vecchi “mangiacassette”con le voci registrate e la carta stessa dei libri diventano inediti strumenti musicali da affiancare a quelli tradizionali. Un evento, dunque, che ridà vita alle letture più disparate - da Ezra Pound a Elio Pagliarani, da Kurt Schwitters a Tommaso Kemeny, da William Burroughs a Ilmar Laaban - trasportandole direttamente alle orecchie del pubblico. Lo spettacolo “Il rumore dei libri” è strettamente legato al progetto discografico “Neve Ridens” (Mescal/Sony), di cui è uscito da poco il secondo cd, e al progetto letterario “Poiesis” (City Lights/Giunti), basato interamente sulla poesia sonora (formato libro+cd) che vede Marco Parente nella veste di direttore artistico. Il Rumore Dei Libri. La voce dei poeti. […] Sarà come riempire una stanza di oggetti che per un breve momento non avranno un nome ma solo un’ANIMA VOCIANTE. Ci saranno: un libro, una sedia, un occhio, molte anime registrate, cappelli, ma soprattutto Marco Parente, voce, chitarra e piano la loro voce. Asso Fontana, chitarra Marco Parente Enrico Gabrielli, fiati e piano http://www.marcoparente.it Una sedia e una lampadina, tutto il resto è Cioni Benvenuti sceglie il cantante Bobo Rondelli per riproporre lo storico monologo di Benigni. Sfigato, maschilista, sottoproletario, ma soprattutto arrabbiato, schietto e brutale. Torna, dopo trent’anni, “Cioni Mario di Gaspare fu Giulia” il monologo teatrale che interpretò un giovanissimo Roberto Benigni, facendolo conoscere al grande pubblico. Da quello stesso monologo teatrale qualche anno dopo, Giuseppe Bertolucci ne trasse il film “Berlinguer ti voglio bene”, protagonista lo stesso Benigni. A dar voce al dirompente personaggio in questa nuova versione teatrale, prodotta da Armunia Festival e Benvenuti s.r.l., il cantautore Bobo Rondelli, alla sua prima prova in teatro, diretto da un altro toscano doc Alessandro Benvenuti. Lo incontriamo a Castiglioncello, dove lo spettacolo ha debuttato in luglio, “Perché la scelta di Bobo Rondelli, per rifare il Cioni Mario”? “La prima volta che ho visto Bobo in concerto ho pensato che fosse un ibrido tra Paolo Conte e Charlie Chaplin. Un binomio di spontaneità graffiante e di una sensualità sanguigna che durante lo spettacolo si sarebbero espresse al meglio.” Se è vero che la lingua livornese è indigesta e più brutale del pratese in Cioni Mario, Bobo Rondelli mantiene “il sarcasmo delle sue canzoni e un retrogusto dostoevskijano”. L’autenticità del Cioni, come ribadisce Benvenuti, è il valore che si dovrebbe sempre tener presente, soprattutto in questi tempi in cui l’unica cosa essenziale sembra essere l’apparenza. “È uno degli spettacoli che più mi hanno influenzato. C’era dentro una grandezza assoluta, così disperata e disperante che mi chiesi anch’io se ne avevo una simile. Così tirai fuori la storia della mia famiglia e scrissi Benvenuti in casa Gori, che fu la mia risposta a quello spettacolo”. (Elisabetta Cosci) di Roberto Benigni e Giuseppe Bertolucci con Bobo Rondelli aiutato nella regia da Alessandro Benvenuti con la preziosa collaborazione di Gianni Clemente http://www.boborondelli.it Bobo Rondelli presenta Cioni Mario di Gaspare fu Giulia venerdì 28 luglio Lari - Castello _ore 22.00 ingresso 8 euro Donati Olesen presentano Comedy show Interpretato da due funambolici attori, rumoristi, musicisti, mimi, trasformisti e ciarlatani. Lo spettacolo si caratterizza per una marcata comicità fisica. Le scene si susseguono in un’atmosfera di comicità surreale, popolata da stralunati personaggi tra ragazze tenute prigioniere da un improbabile vampiro e motociclisti fanatici e rompicollo… Come nella migliore tradizione della Commedia dell’Arte, ma con la sintesi di un linguaggio moderno, gli attori utilizzano le più svariate tecniche teatrali per conquistare e stupire anche il pubblico più smaliziato. Si passa dal coinvolgimento del pubblico in una bizzarra danza popolare all’utilizzo improprio di oggetti d’uso comune, dalla parodia del cinema horror a fulminanti lazzi squisitamente musicali. Dal senso al nonsenso dei gesti. Sono mimiche e virtuosismi musicali, distorsioni della logica, giochi del paradosso, associazioni mentali e rime gestuali che definiscono salti nell’assurdo. Le gag si susseguono a ritmo serrato e lo spettacolo si rivela congeniale a qualsiasi tipo di pubblico. di Giorgio Donati, Jacob Olesen, Ted Kejiser con Giorgio Donati e Jacob Olesen regia Giorgio Donati, Jacob Olesen sabato 29 luglio http://www.donatiolesen.com Casciana Terme _ore 22.00 Si ringrazia per la collaborazione la Pro Loco Casciana Terme ingresso 8 euro Piccolo sillabario africano (Dieci piccoli racconti per capire l’Africa, scritti e diretti dai ragazzi di strada di Nairobi) Aline Herve, montatrice; Angelo Loy, regista Il Piccolo Sillabario Africano consiste in una serie di venti episodi da 3 minuti ispirati ad altrettante parole chiave per raccontare i temi, le storie, l’attualità della vita dei ragazzi di strada di Nairobi da un punto di vista interno, nuovo e autenticamente africano. La serie di brevi documentari vuole fornire un’introduzione all’Africa a partire dal microcosmo di una baraccopoli keniana, e grazie al lavoro di un gruppo di ragazzi che non hanno avuto la possibilità di studiare. Il progetto coinvolgerà i circa ottanta tra ragazzi e ragazze che frequentano il centro di AMREF Children in Need alla periferia di Nairobi. Bimbi Neri, Notti Bianche Italia/Uganda 2005 È nel drammatico contesto dei campi profughi che si verifica il terribile fenomeno raccontato nel film: quello dei “night commuters”, bambini e ragazzi dai 5 ai 15 anni costretti ogni notte a lasciare le proprie famiglie per pernottare nei centri urbani e sfuggire così agli arruolamenti forzati dei ribelli dell’Esercito di Resistenza del Signore del visionario Joseph Kony. Giobbe Covatta, uno dei testimonial storici di AMREF, ha voluto raccontare la vicenda a modo suo. Nel film interpreta un surreale DJ ambulante che, seduto nel cassone di una jeep con Di e con Giobbe Covatta un assai improbabile baracchino radio, gira in lungo e Sceneggiatura Paola Catella in largo le strade del Nord Uganda, per narrare la storia Regia Giulio Manfredonia vera di tre fratellini di etnia Achol, rimasti orfani molto produzione AMREF ITALIA/Mestiere Cinema presto, Pasquale e Jean-Paul. Proiezioni AMREF Piccolo sillabario africano _ore 21.30 Bimbi neri, notti bianche _ore 22.30 (Vedi anche Eventi collaterali) domenica 30 luglio Lari - Piazza Matteotti ingresso gratuito Produzione Collinarea Festival 2006 Atroce favola Equivoco Scenica Frammenti presenta imperfetto martedì 1 agosto Lari - Castello _ore 22.00 ingresso 8 Euro Come nel caso di R&G, parte da Lari Atroce Favola, una veste nuova per questo spettacolo, cambiamenti radicali nella struttura, negli attori che si scambiano e nella musica. Tratta dall’opera teatrale di John Long e David Belasco, dalla quale poi Giacomo Puccini prende spunto per creare la famosa opera lirica omonima. Lo spettacolo vive sulle commistioni degli elementi musicali, teatrali, tecnici e scenografici che lo compongono, il risultato è l’immagine di un ambiente che non vuol essere quello di una normale commedia musicale. La musica, senza mai fermarsi, si amalgama alla prosa lasciando all’attore la possibilità di parlare e non solo cantare; molto spesso i singoli suoni di uno strumento sono in completa sintonia con l’emozione dell’attore per formare un “corpo unico”, e altre volte danno vita a sequenze conflittuali, originate dall’ inevitabile incontro-scontro tra rock e classica, che poi si estendono al canto, alla prosa, alle ambientazioni. Una favola creata dalla fantasia di un bambino, la favola della vita, segnata da un filo indelebile che lega passato e presente, cambiano personaggi e periodi ma non la natura Rivisitazione e regia Loris Seghizzi dell’uomo, dove non può esserci Con amore senza odio né odio senza Vincenza Barone, Gabriella Seghizzi, Walter Barone, Iris Barone, Mohared Barone, Spencer amore. Barone, Denise Finozzi Musiche di Giacomo Puccini, CCCP, C.S.I., P.G.R., Listz. eseguite dal vivo da Massimiliano Nocelli, tastiere e violino Stefano Lunardi, violino Carlo De Toni, chitarre Giacomo Macelloni, batteria Francesco Oliviero, canto http://www.scenicaframmenti.it È la serata conclusiva, è la festa di Collinarea. Da Porta Maremmana a Porta Fiorentina, Castello , tutto, compreso. La parte più caratteristica del borgo medievale vivrà in ogni suo angolo, un’ambientazione surreale, una luce esclusiva. Sotto le mura scoscese ed oblique del Castello, animando le piazzette e le terrazze che si affacciano sulla vallata, su strade con selciati di secoli, un passo sopra la pianura e uno sotto il cielo stellato. Due concerti unplugged, performances, installazioni video e sonore. Tra gli altri: Altrocanto, Princess Chaos, Rojo (Rugo), Yogur, Scenica... Dal tramonto si può iniziare... È possibile mangiare e/o degustare prodotti tipici del luogo. In/Area mercoledì 02 agosto Lari - Borgo medievale _dalle 21.00 ingresso gratuito Eventi collaterali dal 21 Luglio al 1 Agosto – Castello di Lari Ingresso gratuito YOGUR ® 2006 thelaby bcn es contaminazione acustica per il Collinarea Festival 2006 Well 2006 è il progetto per la contaminazione sonora di uno spazio storico nel contesto artistico di più rappresentazioni che si vuole proporre al Collinarea Festival 2006 per celebrare l’unione dello spazio urbano con il pubblico che lo vive. Sensibilizzare l’autocoscienza del visitatore nel relazionarsi con lo spazio storico che lo circonda, un castello ad esempio, non solo attraverso le stimolazioni visive e olfattive già presenti, ma completandosi con la lettura dell’informazione sonora opportunamente distribuita e interpretata. si offre così la possibilità di percepire con maggior forza la plasticità volumetrica dello spazio architettonico. esistere attraverso l’interpretazione artistica dell’essere. Le differenti frequenze fisiche del suono così distribuite possono rappresentare oggettivamente l’idea di uno spazio vivo attraverso il coinvolgimento emotivo e soggettivo del visitatore. La parziale visibilità fisica della distribuzione sonora multicanale, stimola il visitatore a immergersi nell’esperienza soggettiva di integrazione con lo spazio sperimentale offerto dal contesto. Il materiale necessario per l’installazione verrà in parte offerto da Thelaby e in parte fornito da Scenica Frammenti. L’informazione sonora dell’installazione, soundesign, è progettata seguendo la stessa formula della distribuzione dell’impianto acustico installato, è coperta da diritti d’autore e viene offerta gratuitamente a tempo determinato per l’installazione. L’installazione dell’opera intenta rispettare la totale integrità del contesto architettonico, sia durante l’installazione che dopo lo smantellamento della stessa. Non si intende stravolgere lo spazio in questione ma solo integrarlo a tempo determinato in un contesto sonoro e artistico. YOGUR® esiste dal 14.04.1999 quale marchio registrato in Spagna, con sede a Barcelona. Opera nel campo artistico e architettonico confondendo spesso e volentieri le due situazioni. Con gli anni si è specializzato nel contaminare e in-contaminare acusticamente gli spazi architettonici esistenti, interpretandone i volumi anche attraverso la composizione di soggetti acustici che possano trasmettere, dall’inquietudine all’armonia, passione e coscienza volumetrica all’individuo presente nell’intorno spaziale considerato. 21/06 Lari - Piazza Vittorio Emanuele II Unicef Mostra permanente Mattatoio PERFOMANCES Sospensione N°I Due figure sospese come in sogno. Il sogno è percorso da allucinazioni sul tempo a partire da Dalì con i suoi orologi “sdraiati” inizia il “volo” attraverso la ripetività del quotidiano, la routine del vivere moderno. Risveglio. L’allucinazione è finita oppure no: inizia l’incubo del tran-tran di una giornata di lavoro. Da questa ossessione da “tempi moderni” ci si può liberare con un crescendo di evoluzioni acrobatiche e non solo....rimanendo a mezz’aria. Di volta in volta la performance viene arricchita di nuovi spunti suggeriti dall’architettura che la ospita. Durata ca 15 min. Mattatoio è un macello (pubblico). Mattatoio è dove succede di tutto. Mattatoio è costituito da due Matt’attori: Stefano Corrina & Marco Mannucci. Mattatoio dà visioni fuori del normale (“matte”): Sospese. Ci accomuna la passione per l’arrampicata sportiva, l’acrobatica, il teatro di strada, il teatro, la poetica del non ordinario. Da qui con echi lontani all’architettura a volume zero di Banham ci stacchiamo dal suolo per invadere torri, palazzi, castelli. Ogni volta creiamo performances dedicate all’architettura che ci “ospita” di teatralizzando questo spazio alt(r)o. 26/07 Lari – Castello ore 21.00 prenotazione obbligatoria Scenica Frammenti Progetto INFEA L’ambiente a Teatro Eventi collaterali 25/07 Lari – piazza Matteotti (prima di Riso) Provincia di Pisa, Comuni di Capannoli, Lari, Palaia, Terricciola, Museo zoologico Villa Baciocchi, Associazione Olifante “L’Ambiente a Teatro” è la seconda edizione del progetto INFEA (Informazione, Formazione, Educazione Ambientale), che si inserisce nell’ambito di un percorso di ricerca di educazione ambientale tramite la metodologia del teatro iniziato da alcuni anni da Scenica Frammenti.Dalla raccolta dei ricordi legati alla tradizione del territorio, all’esperienza e alla memoria personale più profonda raccontati in “Come era verde la mia Valle”, lo spettacolo-studio di quest’anno esplora lo strano comportamento dell’animale-uomo e il suo stile di vita, molto spesso in contrasto con l’ambiente in cui vive e così anomalo da essere in contraddizione con la sua stessa sopravvivenza. Una riflessione partita da un’operetta morale incompiuta di Giacomo Leopardi del 1820, in cui la specie umana viene definita come “una delle razze animali” a cui era stata destinata la felicità “dalla natura in questo mondo come a tutti gli altri esseri, perduta da noi per essercene allontanati”. Con: Simona Alderighi,Roberta Del Prete, Patrizia Gambicorti, Virginia Lupo, Virginia Martini e Spencer Barone Laboratorio diretto da Francesca Gelli; Assistenti: Mohared Barone Musica: Massimiliano Nocelli; Luci e proiezioni video: Michele Fiaschi Montaggio video: Antonella Morichetti Giocombra Viaggio in Europa attraverso l’arte Classe 1°B Scuola Primaria Il Romito - I.C. Gandhi, Pontedera Regia e montaggio video: Antonella Morichetti - Riprese video: Marco Verdigi Musiche: Renzo Cavallini (contrabbasso), Franco Ceccanti (chitarra), Alessandro Lanini (pianoforte), Gabriele Lanini (flauto) Fabio Montomoli (chitarra), Massimiliano Nocelli (violino), Mimmo Mollica (armonica). I bambini della classe 1°B hanno iniziato il loro percorso di avvicinamento all’arte del teatro e del cinema con la lettura delle immagini, inventando storie su immagini di quadri di autori famosi, proiettati su uno schermo. In un secondo momento c’è stato l’avvicinamento fisico al quadro: i bambini sono entrati tra la proiezione e lo schermo producendo le ombre e, a seconda dell’immagine che veniva proiettata, si muovevano, parlavano, cantavano, facevano ciò che l’immagine suggeriva loro. Sono nati così ì sette quadri, con le ombre dei bambini, che formano il video. 1 – G. DE CHIRICO: “La malinconia della partenza”; una frugale merenda prima di partire, inizia il viaggio... 2 – R. MAGRITTE: “Golconde”; strana pioggia stamattina... meglio prendere l’ombrello. 3 – E. MUNCH: “Notte a Saint Cloud”; inquietanti presenze non fanno dormire. 4 – C. MONET: “La gazza”; cade la neve su delicate carezze. 5 – P. PICASSO: “Guernica; figure dilaniate urlano il proprio dolore per poi placarsi. 6 – V. KANDINSKY: “Composizione VIII”; sparire come bolle di sapone che non si lasciano prendere. 7 – V. VAN GOGH: “La notte stellata”; termina il viaggio, ma con un desiderio espresso. Il Cantiere Artistico nasce dall’esigenza di dare vita a un progetto multidisciplinare che coinvolga l’insieme delle arti e dei mestieri che tradizionalmente fanno lo Spettacolo. Si compone, come nelle edizioni precedenti, di una serie di laboratori e stages che trovano la loro naturale collocazione all’interno della rassegna Festival Collinarea 2006. Il paesaggio suggestivo di Lari e delle sue colline offre la cornice naturale ad un evento che vuole soprattutto costruire emozioni su cui edificare le diverse espressioni artistiche. Nell’edizione 2006 del Cantiere verranno realizzati i seguenti laboratori: FONICA Corso di fonica - programmazione (diretto da Antonio Inserillo): 19-23 Luglio 2006 Corso di fonica - specializzazione in studio (diretto da Dario Caglioni): 26-30 Luglio 2006 Corso di fonica - live (diretto da Simone Paoletti): 26-30 Luglio 2006 MUSICA per singoli e per bands Corso di Batteria (diretto da Giacomo Macelloni) 17-23 Luglio e 24-30 Luglio 2006 Corso di Basso (diretto da Ronny Aglietti): 17-23 Luglio e 24-30 Luglio 2006 TEATRO Laboratorio Teatrale (diretto da Loris Seghizzi): settembre 2006 per maggiori informazioni: http://cantiere.scenicaframmenti.com RADIOFRAMMENTI Progetti Eventi collaterali 26/07 – Lari- piazza Matteotti (prima di Riso) Proiezione video Tra i progetti che Scenica Frammenti svilupperà dopo l’estate, Radioframmenti ricopre un ruolo particolare: sarà infatti una webradio sui generis, progettata e realizzata insieme a RKC.it, dedicata prima di tutto al teatro e alla musica, luogo di sperimentazione e laboratorio. La sua programmazione punterà molto su registrazione di eventi live, in collaborazione con lo Studio SAM. Per maggiori informazioni: a.bonaccorsi@zuppagrafica.com Corpo Ludico è uno Stage teatrale intensivo alla ricerca di nuove forme espressive, per un teatro fisico, poetico e basato sul senso dello “humour” Si sperimenta il linguaggio dei gesti dove la forma, evocando lo spazio, struttura il corpo semplificando il gioco e organizza l’azione drammatica. L’improvvisazione, l’impulso creativo, il razionale e l’irrazionale sono gli elementi portanti della ricerca nelle diverse forme narrative. Il laboratorio è indirizzato ad attori professionisti, ad amanti del teatro e a tutti coloro che intendono coltivare la propria creatività e il desiderio di mettere in gioco se stessi, senza ignorare il senso dello “humour”. http://www.donatiolesen.com 29 e 30 luglio dalle ore 10 alle 13 e dalle 14 alle 17 Corpo Ludico Atelier teatrale condotto da Giorgio Donati e Jacob Olesen Workshop Elementi dello stage sono: • tecniche ed analisi del movimento con accenni ai metodi Feldenkrais e Alexander; • lo stato neutro, il quotidiano e il paradossale; • il mimo, il mimo-narratore e la pantomima; • la comicità di situazione, la ricerca della propria comicità. workshop workshop 22 e 23 luglio dalle ore 10 alle 13 e dalle 14 alle 17 2006 - Per gli ottanta anni di un Nobel Workshop Omaggio a Dario Fo Mario Pirovano (Compagnia teatrale Dario Fo- Franca Rame) Te.Ma. Produzioni-Teatro Mancinelli di Orvieto www.mariopirovano.it “Essere o non essere, questo il problema...” Il 28 Marzo 2006, il Nobel per laèLetteratura Dario Fo compirà ottant’anni, cinquanta dei qualiAttore spesi sul palcoscenico: una splendida che lo vede ancora Essere o fare l’Attore; fare l’Attore olongevità mostrareartistica “l’Attore”. oggi protagonista appassionato della scena civileeela senza dubbio l’autore Lo strano, ambiguo, sottile equilibrio tra teatrale essere ee fare coscienza italiano piùdifferenza rappresentato e tradotto mondo. la sua identità e possono di questa sono il gioconel dell’Attore, La proposta “Omaggio a Dariodel Fo”personaggio. si prefigge di celebrare straordinaria creare la base per l’essere Le unichelaarmi reali cheavventura umana ed artistica del grande Maestro, attraverso una serie di iniziative volte ad appossiede l’Attore sono la coscienza (conoscenza) e l’ approfondimento profondire la conoscenza della sua opera. dei suoi strumenti. Con questo corso andremo a scoprire la nostra voce: attraverso il movimento, attraverso la lettura e partendo dalla scrittura cercheremo di individuare e analizzare tutti quegli stimoli che permettoLABORATORIO TEATRALE no alla voce di essere, insieme al gesto, il mezzo espressivo che caratterizza la nostra professione di Attori. Dobbiamo dare voce alla parola, Il percorso“dare che qui di seguito proponiamo è diretto siaforma agli appassionati di dobbiamo gesto” al movimento; la parola è una del suono teatro sia a studenti, attori dilettanti o attori professionisti. come il gesto è una forma del movimento e il Teatro è per un Attore il rapporto, la sintonia, l’armonia e la sublimazione di questi mezzi di a) “Dai linguaggi della Commedia dell’Arte ai rappers americani e comunicazione. inglesi” (I teatrale comici della Commedia dell’Arte e la ricerca didue un linguaggio Il pubblico mette a disposizione (principalmente) sensi: la universale. Trasgredire le regole della lingua, parlare senza parole. ll grammelot vista e l’udito; l’Attore deve saper colmare questi “vuoti”. Lavoreremo reinventato da Dario Fo e la sua attualità. I rappers, i linguaggi deiessi giovani e particolarmente su questi due sensi per comunicare attraverso di e ilrendere loro valore identitario). “umana” una parola scritta o un gesto costruito. b) “Il segreto del giullare: il gesto, la parola, l’azione nei monologhi Calendario di 11 Dario Luglio:Fo” 15.00-20.00 (Il giullare: chi era e chi è. Voce, corpo, gestualità nelle tecniche dell’affabu12 Luglio: 9.30-14.30 lazione. Le motivazioni del Nobel a Dario Fo “che nella tradizione dei giullari medievali…”). c) “Nascita, evoluzione e rappresentazione di un testo” (Come nasce l’idea di un soggetto, come si costruisce un canovaccio, cosa vuol dire “andare all’improvviso”, la voce ed il movimento sulla scena, il rapporto con il pubblico, il legame con l’attualità). Le attività di laboratorio consistono in: conquista dello spazio scenico, recitazione di brevi pezzi di teatro, coinvolgimento diretto dei partecipanti all’azione teatrale nei modi dello spettacolo aperto. È consigliabile abbinare la parte didattica alla rappresentazione di uno dei classici del repertorio di Fo (“Mistero Buffo”, “Johan Padan a la Descoverta de le Americhe”, “Lu Santo Jullare Françesco”). http://www.mariopirovano.it I workshops si terranno presso la sala teatro di Lari. ISCRIZIONI AI WORKSHOP Contributo di partecipazione per ogni singolo workshop Euro 100,00 Modalità di iscrizione: Vaglia postale di Euro 50,00 intestato a Scenica Frammenti piazza Matteotti 7; 56035 Lari -PI In causale scrivere: Iscrizione al workshop di... e segnalare l’avvenuta iscrizione tramite sms al 333.68.01.676 oppure tramite e-mail all’indirizzo [email protected] Workshop d) “Interpretare, tradurre, rappresentare: come far vivere un testo teatrale in una nuova lingua” (La parola, il ritmo, l’onomatopea, la gestualità. L’esperienza di traduzione del“Johan Padan” in inglese; le ragioni del suo successo nei paesi di lingua inglese). Comune di Lari Comune di Casciana Terme Comune di Crespina Provincia di Pisa Comune di Ponsacco Regione Toscana si ringrazia per la preziosa collaborazione l’associazione Il Castello (www.castellodilari.it) Lariscena