Progetti teatrali per gli studenti delle scuole primarie e secondarie Assessorato alla Cultura del comune di Messina Assessorato alla Cultura provincia di Reggio Calabri a proposta 2014 - 2015 Teatro nelle scuole Catalogo dell’offerta teatrale per l’area dello Stretto di Messina Teatro ne lle scuole Catalogo dell’offe rta teatrale pe r l’area de llo Stre tto di Me ssina Proposte 2014-2015 A cura di STATI GENERALI DELLA C ULTURA Assessorato alla Cultura de l Comune di Messina 18 ottobre 2014 re l. 0.2 Teatro nelle scuole Catalogo dell’offerta teatrale per l’area dello Stretto di Messina Progetti teatrali per gli studenti delle scuole primarie e secondarie Edizione 2014-2015 Progetto grafico di Renzo Di Chio Teatro nelle scuole Messina Gli spettacoli Cento sigarette • C'era una volta un prepotente • Cirano • In Volo • I segreti dello specchio • Il Gabbiano • Improvvisare vite riciclate • La fata Morgana • La Favola di Frya • La notte di Giufà • L’albero • La patente & Altre istruttorie • La storia di Pinocchio • L’ ora di chiusura • Orione tra le stelle • Pinocchio, il bambino di legno • 4 (regia: Lorenzo Pizzurro) (progetto di Cinzia Ferrara) (regia: Domenico Cucinotta) (regia: Domenico Cucinotta) (regia: Alessandro Alù) (regia: Donatella Venuti) (regia: Roberto Zuccalà) (regia: M immo Giuliano) (spettacolo di burattini ) (regia: M ariapia Rizzo) (regia: Domenico Cucinotta) (regia: Enzo Cicero) (regia: Domenico Cucinotta) (regia: Domenico Cucinotta) (progetto di Cinzia Ferrara ) (regia: Carmelo Impalà) Area dello Stretto di Messina Accademia Sarabanda Associazione Paradiso dei calzini Teatro dei naviganti Teatro dei naviganti Vaudeville Associazione Teatro di Morman Vaudeville Ledimigi Lunaria Cooperativa Sociale Teatro dei naviganti Teatro dei naviganti Compagnia degli Sdrammaticati Teatro dei naviganti Teatro dei naviganti Associazione Paradiso dei calzini Associazione culturale Lu 61 Stagione 2014 - 2015 10 12 16 22 24 26 30 32 34 38 40 42 44 52 58 60 5 Teatro nelle scuole Messina Gli spettacoli Renzo e Lucia, promessi sposi (regia: Carmelo Impalà) • Sperso per il mondo (spettacolo di burattini ) • Teatrino TV presenta: Nel paese dei caldo morbidi, un giorno… (regia: E Bovo) • Tiriti, Ti (regia: Gianni Fortunato Pisani) • Tosca, e lucevan le stelle (regia: Carmelo Impalà) • Una notte di Salomè (regia: Gianni Fortunato Pisani) • 6 Area dello Stretto di Messina Performance Creations Lunaria Cooperativa Sociale Associazione Paradiso dei calzini Accademia Sarabanda Performance Creations Accademia Sarabanda Stagione 2014 - 2015 62 70 72 74 76 78 7 Teatro nelle scuole Reggio Gli spettacoli Ciao amore ciao Le canzoni e la vita di Luigi Tenco (di Nino Racco) • Il figlio della pioggia d’oro (M .Grazia Bono, S.Frisina, C.M orano) • Il Re è nudo (di Nino Racco) • La Baronessa di Carini (di Nino Racco) • La leggenda di Colapesce (di Nino Racco) • La vera storia del pifferaio di Hamelin (di Gaetano Tramontana) • L’epico viaggio di ‘Ndria Cambria (regia: M assimo Barilla) • L’isola di Calibano (regia: M assimo Barilla) • Memorie di Antigone (di Gaetano Tramontana) • Opera Aperta Storia di Rocco Gatto vittima della mafia (di Nino Racco) • ’70voltesud (regia: M assimo Barilla) • Storia di Salvatore Giuliano (di Nino Racco) • Streghe contro fate (di Valentina De Grazia) • Verso Betlemme (M .Grazia Bono, S.Frisina, C.M orano) • 8 Area dello Stretto di Messina Piccolo Teatro Umano Associazione Culturale Le Rane Piccolo Teatro Umano Piccolo Teatro Umano Piccolo Teatro Umano Associazione Culturale Spazio Teatro Mana Chuma Teatro Mana Chuma Teatro Associazione Culturale Spazio Teatro Piccolo Teatro Umano Mana Chuma Teatro Piccolo Teatro Umano Associazione Culturale Spazio Teatro Associazione Culturale Le Rane Stagione 2014 - 2015 14 18 20 28 36 46 48 50 54 56 64 66 68 80 9 Teatro nelle scuole Messina Cento sigarette da un racconto di Marco Anello adattamento e regia Lorenzo Pizzurro con Gianni Fortunato e Gabriella La Fauci Accademia Sarabanda Dall’85 ‘Sarabanda’ svolge attività in vari settori, interlocutori privilegiati i giovani Prosa - Ricerca e Nuova drammaturgia Te atro pe r Ragazzi e Te atro-Scuola Te atro pe r ‘Spazi Aperti’ , Formazione . Direttore artistico: Gianni Fortunato Pisani Altri membri della compagnia: Vittoria Micalizzi, dal 2001; Lorenzo Pizzurro, dal 2007; Francesca Andò dal 2008; Mariachiara Millimaggi, dal 2008; Gabriella La Fauci, Carmelo Alati e Adele Penna,dal 2011. Contatti della compagnia Gianni Fortuna to Pisani tel. 328 9577128 [email protected] www.sites.google.com/site/accademiasarabanda 10 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo MARCO ANELLO è nato nel 1984 ed è siciliano. Vive e lavora a Torino. Ha una band con cui suona la chitarra e canta, gli Anelli Soli. Scrive tante cose: sceneggiature, filastrocche, cose in rima, musica, roba per siti internet e blog, canzoni e racconti. Questo è il suo esordio. Spettacolo adatto agli studenti dei licei e istituti superiori. Si può prevedere un laboratorio con gli studenti che parta da un racconto, passi ad una scrittura drammaturgica e arrivi ad una messa in scena. Importante qui è comprendere il lavoro di adattamento svolto per portare sulla scena un racconto. Verificare quindi la differenza di linguaggi tra la scrittura e la messa in scena. Il tema affrontato è quello, molto attuale, della assenza totale di benevolenza dell’uomo d’oggi. Sinossi: Jaq non fa nulla nella vita, ma è un tipo metodico. Cerca di non farsi influenzare dalle cose da fare per forza e allora ha deciso di non fare niente. Fa solo una cosa: fuma cento sigarette al giorno. Lo fa tutti i giorni senza mai uno sgarro, senza mai uno strappo alla regola. Da vent'anni non fa altro che fumare tutto il giorno. Cento sigarette è l'obiettivo di ogni sua giornata. Nient'altro. Jaq non prova nemmeno più il sentimento della paura verso alcuni eventi. Il suo nichilis mo è la sua salvezza. Nella vita apparentemente senza scosse né sorprese di Jaq, irrompe la visita di sua figlia Elena. L'ultima volta che l'ha vista la piccola aveva 7 anni, adesso ne ha 23. Lui non la riconosce nemmeno. Lei ha quasi ribrezzo nei confronti della riscoperta figura di suo padre. Il dialogo è breve, poche parole, molto silenzio, qualche filo di rabbia e tanto squallore. Elena, di nascosto, ruba le chiavi di casa di Jaq. I due si salutano senza particolare affetto e con la consapevolezza di non vedersi più per chissà quanto. La notte di Jaq trascorre tra banconi di bar e le solite sigarette. Rientrato a casa trova la figlia sdraiata sul divano, la osserva, si compiace della sua bellezza, si pente, decide di cambiare e di migliorare quantomeno la vita di sua figlia, ma.... Stagione 2014 - 2015 11 Teatro nelle scuole Messina C’era una volta un prepotente Liberamente tratto dal racconto Il prepotente di Ian MacEwan Adattamento e regia Cinzia Ferrara con Cinzia Ferrara Eleonora Bovo Associazione Il Paradiso dei calzini È un'associazione d'intenti culturali, educativi e artistici, nonché uno spazio-tempo in cui costruire pomeriggi d'incontro, scambio, gioco libero, attività creative fantasiose, e in cui favorire una crescita sana non solo dei bambini, ma anche del rapporto genitore-figlio. "il paradiso dei calzini" offre e promuove laboratori artistici a fini educativi (teatro, atti vità motoria e giocoleria, riciclo, arteterapia e altro) e spettacoli di teatro per l'infanzia. . Il Paradiso dei calzini Cinzia Ferrara, 349 1722142 - [email protected] 12 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo Si rivolge alla scuola primaria a partire dalle classi III, e scuola secondaria inferiore. I bambini sognano e a partire dai propri sogni giocano a costruire la loro identità. Il nostro protagonista è un ragazzino di 10 anni, che si confronta in questo spettacolo didattico con il bullismo. La narrazione entra in contatto in modo diretto con la capacità d'immaginare. Ognuno è in grado di partecipare alla costruzione della realtà che lo circonda e di modificarla a partire dal proprio modo di immaginarla. La capacità di adattamento degli esseri umani usa anche i meccanismi di difesa grazie ai quali ciascuno costruisce un ruolo, che gli permette di entrare in relazione con il mondo esterno. Crescere significa anche smantellare e risignificare quel ruolo, per costruire un sè ogni volta più adulto e forte. Lo spettacolo di teatro didattico “C'era una volta un prepotente”, racconta il percorso grazie al quale Peter smette di essere succube di un suo compagno di classe, perchè riesce ad immaginarsi più forte e a vedere il bambino che lo terrorizza per ciò che è, un bambino proprio come lui. Il racconto della storia si sviluppa seguendo due diversi livelli, la messa in scena che si fonde con un secondo livello laboratoriale, e quindi interattivo, che vede i ragazzi coinvolti attra verso il gioco di ruolo e a partire dall'immedesimazione con i personaggi della storia. Lo spettacolo per sua stessa natura prevede un numero di partecipanti prefissato da un minimo 15 bambini a un massimo di 50 bambini. Stagione 2014 - 2015 13 Teatro nelle scuole Reggio Ciao Amore Ciao Le canzoni e la vita di Luigi Tenco Scritti, diretto e interpretato da Nino Racco allestimento e videoproiezioni Antonella Iemma Piccolo Teatro Um ano Nino Racco si forma come attore a Roma negli anni ottanta. Decisivo è l’incontro col maestro Jerzy Grotowski che segnerà fortemente la sua formazione. Alla fine degli ottanta fa rifluire la ricca esperienza professionale in una ricerca che lo condurrà alle radici della teatralità meridionale: la riscoperta della figura del cantastorie. Nasce così lo spettacolo Storia di Salvatore Giuliano (1989) che conoscerà migliaia di repliche. Seguiranno altri spettacoli neocantastoriali: La Baronessa di Carini (1998), La Leggenda di Cola Pesce (1999), ‘Ntricata Storia di Peppe Musolino (2001). Nel 2001 riceve il Paladino d’Oro (Siracusa) “per il recupero e il rinnovamento dell’a rte cantastoriale”. Attualmente il suo lavoro si arricchisce dell’incontro con l’artista e scenografa Antonella Iemma. Contatti della compagnia Nino Ra cco tel. 328 9007736 [email protected] 14 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo Le canzoni e la vita di Tenco nel clima culturale e musicale degli anni sessanta: il suo decisivo contributo alla nascita e allo sviluppo della canzone d’autore. Lo spettacolo è incentrato sull’ultima canzone di Tenco Ciao amore ciao e sulle diverse elaborazioni che il testo ha avuto prima della stesura finale. All’inizio si trattava di una canzone antimilitarista e informata alla cultura pacifista: ma per Sanremo “era troppo”. Senonché Tenco, con una certa sofferenza, perverrà ad un lavoro di trasformazione e adattamento: ne verrà fuori quel manifesto esistenzialista finale “non saper fare niente in un mondo che sa tutto”. Più che sui risvolti di cronaca nera o rosa, il lavoro di Nino Racco vuol mettere in risalto il valore poetico e politico di Luigi Tenco, così profondamente comunicante alle generazioni di allora come a quelle presenti. Nell’arco del racconto poetico, oltre Ciao amore ciao, troviamo le canzoni più significative del cantautore: Io sì, Vedrai Vedrai, Se stasera sono qui, Mi sono innamorato di te, La b allata dell’amore. Per gli Istituti di Istruzione Superiore e le Università. Durata dell’intera lezione-spettacolo 2 ore. • Introduzione sui fermenti artistici e politici degli anni sessanta; • Spettacolo corredato da video-proiezioni a cura di Antonella Iem- ma; • Analisi musicale e linguistica di una fra le canzoni dello spettacolo. Stagione 2014 - 2015 15 Teatro nelle scuole Messina Cirano liberamente tratto da “Cirano de Bergerac” di Edmond Rostand regia Domenico Cucinotta con S.Tavano Domenico Cucinotta Mariapia Rizzo Com pagnia Teatro dei Naviganti È un gruppo di ricerca teatrale nato a Messina nel 1996. I fondatori, Domenico Cucinotta e Mariapia Rizzo, decidono di dar vita a un gruppo orientato soprattutto verso la ricerca teatrale e volto alla realizzazione di un’esperienza laboratoriale per manente. Interesse del gruppo è quello di approfondire i diversi aspetti della pedagogia teatrale, tenendo presente il valore educativo del teatro. L’Associazione non si limita solo a produrre spettacoli, ma svolge anche un’intensa attività di laboratori: presso il proprio teatro, con due classi di formazione per attori; nelle scuole di Messina e provincia; si occupa di teatro/scuola, realizza animazioni, anche in strada, per grandi e piccini. Teatro dei naviganti tel. 090 2924580 - 339 5035152 - 380 4243568 [email protected] 16 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo Oltre alla struggente e appassionante storia d’amore che coinvolge il triangolo Rossana/Cristiano/Cirano, il “Cirano de Bergerac” propone un livello di lettura direttamente connesso a tematiche teatrali e denso di spunti di riflessione sulla vita dell’artista. Per questo il Teatro dei Naviganti propone una sorta di lezione spettacolo che, oltre a portare avanti i punti salienti della trama (la storia d’amore che sicuramente fa immediata presa sui giovani spettatori; il sacrificio di un nobile cuore per la felicità dell’amata, esempio per grandi e piccoli; la bellezza dell’anima a confronto con quella esteriore), si apre ad una dinamica lezione su alcuni principi dell’arte teatrale e dell’arte in generale: il paradosso dell’artista ed i suoi conflitti interiori ed alcune considerazioni etiche e pratiche sul teatro in un’epoca in cui l’artista viene letto prevalentemente come un fenomeno mediatico. L’amore, l’ambizione, le trappole del successo, la coerenza con se stessi e l’anelito verso una bellezza che sia armonia tra anima e corpo, sono gli ingredienti di questa “lezione spettacolo”. Sono questi temi che non mancheranno certo di appassionare ragazzi in un’età di formazione, epoca in cui questi argomenti si rendono urgenti e pressanti e diventano un lasciapassare per l’età adulta. Stagione 2014 - 2015 17 Teatro nelle scuole Reggio Il figlio della pioggia d’oro Spettacolo di marionette e ombre tratto dal Mito di Perseo testo, regia, marionette, ombre e animatrci M. Grazia Bono Sabina Frisina Caterina Morano Scenografia e luci Aldo Zucco L’Associazione culturale “LE RANE” da oltre 1 anni indirizza la propria attività di ricerca verso il teatro di figura straordinariamente idoneo alla sperimentazione didattica. Per i riconoscimenti (ad esempio: Perseo, premiato al Festival Internazionale delle FIGURE ANIMATE di Perugia nel ‘96 e Piccolo Blu e piccolo Giallo, primo premio al Festival Internazionale MANI VUOTE di Amalfi del 2000) e le attività svolte come rassegne, allestimenti, convegni, corsi e laboratori, oggi è un punto di riferimento per Scuole, Associazioni ed Enti che operano sul territorio regionale e non solo. Contatti della compagnia Associazione Culturale Le Rane , Reggio Calabria Aldo Zucco tel. 347 9676109 [email protected] 18 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo Spettacolo tratto dal mito di Perseo ed ispirato alla leggenda dell’eroe greco. Ne “Il figlio della pioggia d’oro” si narra gran parte del mito di Perseo secondo quanto viene tramandato dalle più accreditate tradizioni mitologiche. Il protagonista è l’eroe che, guidato dagli Dei, compie il volere del fato. Perseo, che fin dalla nascita dimostra la sua natura divina (la pioggia d’oro è proprio Zeus), sostenuto dall’amore materno di Danae compie atti di grande coraggio uccidendo la Gorgone e salvando Andromeda. Nello spettacolo si fondono insieme diverse tecniche del teatro di figura: dalle ombre, capaci di creare un mondo irreale, onirico; alle marionette che, con la loro presenza e materialità, trascinano chi guarda attraverso la continua trasformazione della scena. L’impianto scenico è come il mare: dapprima preserva la vita dell’eroe e poi lo segue, gli si oppone, si apre e si chiude, si trasforma per la lotta e si modifica per il viaggio. Parole ed immagini si aiutano e si fondono senza mai illustrarsi a vicenda, si seguono e si suggeriscono correndo su binari espressivi differenti ma paralleli, spinte dal vento del mito. Stagione 2014 - 2015 19 Teatro nelle scuole Reggio Il Re è nudo da “I vestiti nuovi dell’imperatore” di H. C. Andersen di e con Nino Racco Disegno scenico e proiezioni video Antonella Iemma Piccolo Teatro Umano Nino Racco si forma come attore a Roma negli anni ottanta. Decisivo è l’incontro col maestro Jerzy Grotowski che segnerà fortemente la sua formazione. Alla fine degli ottanta fa rifluire la ricca esperienza professionale in una ricerca che lo condurrà alle radici della teatralità meridionale: la riscoperta della figura del cantastorie. Nasce così lo spettacolo Storia di Salvatore Giuliano (1989) che conoscerà migliaia di repliche. Seguiranno altri spettacoli neocantastoriali: La Baronessa di Carini (1998), La Leggenda di Cola Pesce (1999), ‘Ntricata Storia di Peppe Musolino (2001). Nel 2001 riceve il Paladino d’Oro (Siracusa) “per il recupero e il rinnovamento dell’a rte cantastoriale”. Attualmente il suo lavoro si arricchisce dell’incontro con l’artista e scenografa Antonella Iemma. Contatti della compagnia Nino Ra cco tel. 328 9007736 [email protected] 20 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo Ispirato alla favola di Andersen (I vestiti nuovi dell’Imperatore) Il re è nudo del cantastorie Nino Racco è un adattamento culturale e linguistico alla dimensione mediterranea. Di un Re vanaglorioso ed eccentrico si trova infatti traccia anche nei nostri racconti popolari. Quest’ultimo aspetto ci permette di far luce sul fenomeno del “cunto” legato sì a narratori professionali ma che ha la sua radice nel “semplice intrattenimento” perpetuato da nonne e vegliardi davanti al focolare. Giusto una citazione per affondare uno sguardo al passato e ritrovare altresì un “racconto nuovo” con l’ausilio della tecnologia: da qui le proiezioni del disegno artistico di Antonella Iemma. Dinamica dello spettacolo è l’intreccio tra racconto orale e uso delle immagini proiettate nel corso dello spettacolo. Sul finale si apre una discussione con gli alunni per decidere insieme i diversi finali possibili, alla maniera del maestro Gianni Rodari. Disponibile per tutto l’anno scolastico 2014/15 lo spettacolo è per gli alunni della Scuola Primaria. La durata è di 30 min. per cui è da associare a “La leggenda di Cola Pesce” sempre di e con N. Racco anche questo di 30 min. L’evento si caratterizza come una lezione-spettacolo, con una introduzione di Nino Racco, segue lo spettacolo vero e proprio, conclude un dialogo/confronto con alunni e docenti. Target e tipologia: Spettacolo per la scuola primaria, stile teatro-cantastorie Stagione 2014 - 2015 21 Teatro nelle scuole Messina In volo verso B-612 liberamente tratto da “Il Piccolo Principe” di A. de Saint Exupery adattamento Mariapia Rizzo regia Domenico Cucinotta Com pagnia Teatro dei Naviganti È un gruppo di ricerca teatrale nato a Messina nel 1996. I fondatori, Domenico Cucinotta e Mariapia Rizzo, decidono di dar vita a un gruppo orientato soprattutto verso la ricerca teatrale e volto alla realizzazione di un’esperienza laboratoriale per manente. Interesse del gruppo è quello di approfondire i diversi aspetti della pedagogia teatrale, tenendo presente il valore educativo del teatro. L’Associazione non si limita solo a produrre spettacoli, ma svolge anche un’intensa attività di laboratori: presso il proprio teatro, con due classi di formazione per attori; nelle scuole di Messina e provincia; si occupa di teatro/scuola, realizza animazioni, anche in strada, per grandi e piccini. Teatro dei naviganti tel. 090 2924580 - 339 5035152 - 380 4243568 [email protected] 22 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo Perché ispirarsi proprio a “Il Piccolo Principe” nel pensare a uno spettacolo destinato ai ragazzi? Perché è un libro dedicato ad un adulto quando era bambino. Durante le nostre esperienze di lavoro con bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie inferiori, il momento più complesso è stato quello del primo approccio, dell’incontro, della scoperta di avere, nonostante la differenza di età, un linguaggio ed un cuore comuni. Il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza è un mondo misterioso, che ogni individuo ha vis suto, ma che sembra aver dimenticato quando ha decis o (o è stato costretto a decidere) di essere diventato grande. Sembra un passaggio senza interregno, ma non è così. Il terreno neutro esiste ed è talmente semplice da essere ignorato: la poesia. Nel “Piccolo Principe” un adulto e un bambino si incontrano nel deserto, un luogo limite, in cui è possibile il riavvic inamento tra la realtà adulte e quella bambina, un luogo in cui ogni ottica quotidiana è inutile e l’inversione è possibile. La realtà si può guardare da un’angolazione dimenticata: quella di chi è abituato al piccolo, al lineare, al singolare (un pianeta che può ospitare un solo abitante, la necessaria lotta contro i baobab, un fiore creduto unico in tutto l’universo) ma è costretto a scontrarsi con il macroscopic o, con l’artific iosamente complesso, con il molteplice indifferenziato. È un miracolo per un adulto potersi trovare di nuovo a guardare con occhi capaci di una poesia semplice ed istintiva e potere pensare di nuovo con una mente che segue la logica del cuore. Il “ Piccolo Principe” ci è sembrato un fertile terreno d’incontro tra adulti (ma siamo poi così adulti?) e bambini (ma sono davvero solo bambini?) alla scoperta di cosa sia questo «essenziale invis ibile agli occhi ma vis ibile al cuore», attraverso la messa in scena di una favola che non parla per metafore, ma propone un altro modo di guardare i fatti. Non si tratta di voler tornare bambini, ma di ricordarci costantemente che l’essenziale è visibile solo al cuore e di cercare continuamente l’essenziale che ogni altro cuore riesce a vedere. Stagione 2014 - 2015 23 Teatro nelle scuole Messina I segreti dello specchio Liberamente ispirato a “Biancaneve e i sette nani” di Jacob e Wilhelm Grimm regia Alessandro Alù La compagnia VAUDEVILLE Nasce formalmente a Messina nell’estate del 2011 dall’esperienza maturata nei quattro anni precedenti dai soci fondatori attraverso l’associazione culturale Excursus. La passione per il teatro, i traguardi raggiunti, e gli ampi consensi da parte del pubblico, hanno deter minato il passaggio da semplice associazione amatoriale a compagnia professionale. Obiettivo di Vaudeville è promuovere il teatro, e più esattamente una corrente teatrale siciliana, principalmente attraverso il musical e la prosa. Presidente e Direttore Artistico della compagnia è il giovane Alessandro Alù, attore e regista che dopo numerosi stage e laboratori teatrali, ha iniziato la sua attività a conclusione del percorso di studi presso la Musical Theatre Academy nella sede di Catania. Conta tti della compagnia tel. 320 7586162 - [email protected] 24 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo I segreti dello specchio Lo spettacolo I segreti dello specchio offre una rilettura del personaggio della matrigna di Biancaneve. Attraverso il richiamo a leggende e fonti letterarie sviluppatesi intorno alla fiaba classica, viene riscritta la vita della regina, dall’infanzia fino alla morte, mettendo in evidenza le luci e le ombre della donna nei suo rapporti umani. Da qui lo spessore assunto nello spettacolo da personaggi trattati invece come marginali nella storia di Biancaneve, quali, ad esempio, il cacciatore, il padre e la sorella della matrigna, lo Specchio. Proprio quest’ultimo giocherà un ruolo decisivo nella vicenda, risultandone un artefice silenzioso, debitore al teatro shakespeariano, che ordisce trame come Puck e tenta la sua vittima come Iago, trasformandosi, infine, in allegoria del destino umano. Stagione 2014 - 2015 25 Teatro nelle scuole Messina Il Gabbiano Liberamente tratto da Il Gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach Scritto e diretto da Donatella Venuti con Cristian Carcione, Alessio Bonaffini Elvira Ghirlanda, Donatella Venuti Musiche originali Arcadio Lombardo scene e costumi Franco Lombardo Luci e fonica Danilo Scuderi Il TEATRO DI MORMAN è una realtà presente nel territorio da 20 anni e si avvale della direzione artistica di Donatella Venuti, attrice, autrice regista insegnante di recitazione; presidente Francesco Lombardo scenografo e grafico, Arcadio Lombardo musicista. Oltre 20 spettacoli prodotti: Scirocco TAOARTE 1994, “Il pellicano”, Il malato immaginario, I parenti terribili, Le Epoche, Mediterraneo o il silenzio delle sirene, Ritratti, Viaggio in Sicilia, Donne in nero, Lamicaducori, Notti bianche-Dreamers, Il ritorno di Leo (Premio Vallecorsi per il Teatro), IAKTura, Mari d’Amuri, Cuerpo de Alma, Il Gabbiano. Contatti della compagnia Donatella Venuti Tel 3478620752 [email protected] 26 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo Lo spettacolo circoscritto in una partitura musicale che evidenzia i vari momenti della storia, si dipana quasi come una commedia musicale con i suoi divertimenti, le sue malinconie ma ha i tempi del teatro comico. I personaggi allusivi, nel loro divertimento, trasmettono il senso più profondo dell’opera. Il suo significato è chiaro: la Conoscenza è un percorso, un viaggio di crescita e approfondimento e per viverlo bisogna liberarsi da ogni sovrastruttura, alleggerirsi da ogni zavorra che impedisce di volare alto, osare l’impossibile. ”Scoprì che erano la noia e la paura e la rabbia a rendere così breve la vita d’un gabbiano. Ma, con l’animo sgombro da esse, lui, per lui, visse contento, e visse molto a lungo.” La globalizzazione dei saperi ci sottrae sicurezza e se accorcia le distanze tra gli uomini, non è vero che ci rende migliori, più umani, più veri; l’abisso che separa i nostri poveri mondi individuali accentua la paura, l’invidia, la corsa al successo, al potere, al denaro, tutte cose che non hanno niente a che fare con la natura dell’uomo, con il percorso che a ognuno di noi è dato fare. Il giovane gabbiano Jonathan si rifiuta di essere come gli altri, ama volare e impara ad eseguire il volo come atto di perizia e intelligenza, fonte di perfezione e di gioia. Per lui la vita non è riferita solo all’attività del cibarsi ma fondamentale è il volo, librarsi in cielo, conoscere le leggi che fanno si che un corpo superi sempre più ostacoli, si cimenti in acrobazie sempre più audaci per conoscere la “Perfezione”. Il gabbiano diventa così un simbolo, la guida ideale di chi ha la forza di ubbidire alla propria legge interiore. La scoperta, la curiosità, l’importanza dell’insegnamento come trasmissione di quella conoscenza che tempra il carattere e che permette il salto di qualità, porteranno Jonathan a travalicare i limiti della vita stessa; la sua scomparsa è vista come uno stadio, un passaggio, una porta che si apre su un presunto Paradiso ma che anch’essa dovrà essere superata. Stagione 2014 - 2015 27 Teatro nelle scuole Reggio La Baronessa di Carini di e con Nino Racco ricerca iconografica e proiezioni video Antonella Iemma Piccolo Teatro Umano Nino Racco si forma come attore a Roma negli anni ottanta. Decisivo è l’incontro col maestro Jerzy Grotowski che segnerà fortemente la sua formazione. Alla fine degli ottanta fa rifluire la ricca esperienza professionale in una ricerca che lo condurrà alle radici della teatralità meridionale: la riscoperta della figura del cantastorie. Nasce così lo spettacolo Storia di Salvatore Giuliano (1989) che conoscerà migliaia di repliche. Seguiranno altri spettacoli neocantastoriali: La Baronessa di Carini (1998), La Leggenda di Cola Pesce (1999), ‘Ntricata Storia di Peppe Musolino (2001). Nel 2001 riceve il Paladino d’Oro (Siracusa) “per il recupero e il rinnovamento dell’a rte cantastoriale”. Attualmente il suo lavoro si arricchisce dell’incontro con l’artista e scenografa Antonella Iemma. Contatti della compagnia Nino Ra cco tel. 328 9007736 [email protected] 28 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo Nino Racco - che da molti anni si occupa del recupero e del rinnovamento del cantastorie - ripropone un classico del repertorio: La Baronessa di Carini delitto d’onore nella Sicilia del ‘500. La storia tragica di Donna Laura, uccisa dal padre/barone Cesare Lanza, per aver intrattenuto relazione amorosa col Vernagallo suo giovanile e proibito amore. La tecnica usata da Nino Racco in questo spettacolo ripropone l’impostazione classica del cantastorie che alterna nel racconto canto e recitazione: troviamo sia il cartellone classico sia le proiezioni con l’ausilio dello schermo. Soprattutto all’inizio, quando il cantastorie invita il pubblico all’ascolto e nella introduzione generale alla storia, vi sono elementi di “improvvisazione attoriale” tesi ad adattare lo spettacolo al luogo ed alla particolare occasione. Disponibile per tutto l’anno scolastico 2014/15, è adatto per gli alunni della Scuola Secondaria e per il Biennio delle Superiori. Durata della lezione-spettacolo: 1h e trenta minuti. • Introduzione sulla figura e il ruolo dei cantastorie con l’ausilio di proiezioni-video curate dall’artista e scenografa Antonella Iemma; • Il racconto vero e proprio accompagnato da proiezioni tratte dai “cartelloni” dei cantastorie; • Microscopio sullo spettacolo. Differenze tra recitazione dei canta- storie e recitazione attoriale. Stagione 2014 - 2015 29 Teatro nelle scuole Messina Improvvisare vite riciclate Regia Roberto Zuccalà La compagnia VAUDEVILLE Nasce formalmente a Messina nell’estate del 2011 dall’esperienza maturata nei quattro anni precedenti dai soci fondatori attraverso l’associazione culturale Excursus. La passione per il teatro, i traguardi raggiunti, e gli ampi consensi da parte del pubblico, hanno deter minato il passaggio da semplice associazione amatoriale a compagnia professionale. Obiettivo di Vaudeville è promuovere il teatro, e più esattamente una corrente teatrale siciliana, principalmente attraverso il musical e la prosa. Presidente e Direttore Artistico della compagnia è il giovane Alessandro Alù, attore e regista che dopo numerosi stage e laboratori teatrali, ha iniziato la sua attività a conclusione del percorso di studi presso la Musical Theatre Academy nella sede di Catania. Conta tti della compagnia tel. 320 7586162 - [email protected] 30 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo Si presenta come uno spettacolo leggero e fresco che mette in scena la così attuale questione del riciclaggio di materiali come plastica, carta e vetro. Al fine di sensibilizzare il suo spettatore intorno alla problematica ambientale Improvvisare vite riciclate prende spunto da situazioni quotidiane di stallo (familiare, sentimentale, professionale, economico) che riescono a sbloccarsi proprio attraverso il riciclaggio. Il riutilizzo dei materiali diviene così simbolo della possibilità di reinventarsi, di “riciclare” la propria vita ed i propri sogni proprio quando l’esistenza sembra essersi consumata irrimediabilmente nel dolore, nella delusione e nell’apatia. La stessa struttura ciclica del testo, facilmente usufruibile per l’alternarsi di prosa e brani musicali, sottolinea, infatti, come ogni nuovo inizio sia, in realtà, profondamente legato al passato che lo precede, come nulla della propria esistenza vada gettato via, ma anzi, con coraggio, venga riesumato e potenziato per una nuova storia, di cui essere, indubbiamente, i protagonisti. Stagione 2014 - 2015 31 Teatro nelle scuole Messina La Fata Morgana di Emanuela Giuliano regia Mimmo Giuliano con Emanuela Giuliano Mimmo Giuliano Aurora Macrì Luigi Rao Scene Mimmo Giuliano Costumi Emanuela Giuliano Compagnia teatrale LEDIMIGI E’ un’Associazione culturale senza scopo di lucro, libera ed indipendente; nasce nel 1998 diretta artisticamente da Mimmo Giuliano. Porta alto il nome di Messina e della Sicilia organizzando rassegne teatrali, rappresentando fiabe, leggende, commedie brillanti sia in vernacolo che in italiano, ed anche commedie musicali. Con “Progetto Crescere Insieme” presso l’Istituto per Sordomuti A.M. di Francia seguiamo la scuola di TEATRO PER TUTTI (infanzia, adolescenza, adulti). C’impegniamo per creare relazioni e scambi pratici e fattivi, aprendo possibilità di confronto tra compagnie, che permettano produzioni indipendenti e nuove vie di sviluppo per il teatro e per gli autori di testi recitando opere altrimenti poco rappresentate. Aggreghiamo platee diverse e facciamo fruire momenti di cultura teatrale, di divertimento esaltando in tal modo il valore didattico dello spettacolo, ed allo stesso modo intendiamo continuare anche nel nostro motto “Divertendoci, Divertiamo”. Contatti della compagnia Mimmo Giulianao tel.368 3310000 – [email protected] www.ledimigi.it 32 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo Questa bellissima leggenda Messinese evidenzia un fatto reale testimoniato da Padre Ignazio Angelucci, il quale narra il fenomeno di “Fata Morgana” che rappresenta un miraggio in cui il mare improvvisamente si gonfia dando luogo ad una città fantasma che dura pochi istanti e poi scompare; fenomeno che si verifica solo nel tratto di mare dello stretto di Messina, ed in particolari condizioni meteorologiche. Rappresentare su un palcoscenico questa leggenda esalta il v alore didattico dello spettacolo facendo conoscere ai ragazzi delle elementari e medie un argomento che già studiano sui libri di scuola e che vedendolo capiscono quanto sono interessanti le leggende, in special modo quelle legate alla nostra meravigliosa terra. Inoltre con la proiezione di slide istruttive, sull’illusione ottica denominata “Fata Morgana”, si darà contezza sul fenomeno tecnico. “La leggenda si svolge nel 1060 quando gli Arabi dominavano tutto il mediterraneo, occupando già dal 967 la Sicilia; inizialmente senza repressioni e violenze, ma in seguito tiranneggiando il Popolo. A Messina alcuni cavalieri come: Cola Camuglia, Ansaldo da Patti e Jacopino Saccano si ribellarono a questi Arabi Mussulmani richiedendo l’aiuto di Ruggero d’Altavilla, di fede Cristiana detto il normanno, figlio del conte Tancredi, che si trovava nella dirimpettaia Calabria. Ruggero promise di aiutarli, e un giorno d’Agosto, passeggiando sul litorale Calabrese ammirava il bellissimo litorale Messinese, e rifletteva su come avrebbe potuto attraversare lo stretto non avendo neanche un battello; mentre rifletteva dal mare venne fuori una donna bellissima su un cocchio trainato da cavalli, era la Fata delle acque: “Morgana”, figura mitologica celtica, sorellastra di Re Artù. Ella aveva condotto Artù ai piedi dell’E tna, ed estasiata da questa terra decise di vivere nel centro delle acque dello stretto di Messina, ed avendo anche il potere di leggere il pensiero, propose a Ruggero di salire sul suo cocchio che l’avrebbe trasportato sulla costa Siciliana, dandogli anche un grosso esercito. Inoltre, per dimostrargli i suoi poteri, Ella lanciò in mare tre sassolini bianchi, e per incanto comparvero strade e palazzi che resero la costa Siciliana vicina e facilmente accessibile, ma Ruggero, essendo di fede Cristiana, rifiutò l’offerta dicendole che soltanto la Madonna ed i Santi l’avrebbero aiutato. Allora, Morgana fece sparire per magia i palazzi e le strade in mezzo allo Stretto, scomparendo anche Lei. L’anno successivo, Ruggero riuscì a sbarcare in Messina e con l’aiuto della Vergine Maria conquista liberandola tutta la Sicilia e come ringraziamento fece costruire sul braccio di San Raineri una chiesa ed un monastero divenuti in seguito i più importanti centri di studio della Sicilia e della Calabria”. Stagione 2014 - 2015 33 Teatro nelle scuole Messina La favola di Frya regia Margherita Smedile e Isolina Vanadia con Francesca Billè, Eleonora Bovo, Serena Dascola, Alessandra Licata, Margherita Smedile Interventi musicali Angelo Tripodo, Francesca Licata Allestimento Piero Botto Audioeditor Pierpaolo Cimino Il Teatrino di Lunaria È una compagnia teatrale integrata formata da persone abili e disabili appassionate di teatro di figura. E’promosso da Lunaria cooperativa sociale che ha affidato al suo laboratorio DArt l’invenzione e l’animazione dei burattini, la scrittura dei testi e la realizzazione delle scene. Azionano i burattini le socie fondatrici di Lunaria: Francesca Billè psicopedagogista, Serena Dascola educatrice e Alessandra Licata educatrice e videoartist, insieme a Eleonora Bovo attrice ed arte terapista. La compagnia si avvale dell’esperienza teatrale di Margherita Smedile attrice di prosa, di Piero Botto tecnico teatrale che cura gli allestimenti degli spettacoli, di Pierpaolo Cimino audio editor e della competenza pedagogica di Isolina Vanadia insegnante. Contatti della compagnia: Lunaria cooperativa sociale Francesca Billè Tel: 3388138293 - 0902403792 [email protected] 34 Area dello Stretto di Messina La favola di Frya è uno spettacolo di teatro di figura ideato prodotto e realizzato da Il teatrino di Lunaria una compagnia teatrale integrata composta da persone abili e disabili. Lo spettacolo di burattini a guanto e a bastone “La favola di Frya”, articolato in quattro atti, racconta le fantastiche avventure di Frya e delle sue metamorfosi da dea della pioggia a modella di un famoso pittore di Parigi. Il racconto è un’originale creazione del laboratorio DArt gestito dalla cooperativa Lunaria. Come nei grandi classici ci sarà il cattivo di turno che con un raggiro creerà il disastro ambientale (la desertificazione) che farà fuggire Frya dea della pioggia in cerca di una nuova casa dall’Africa, alla foresta di Camaro a Parigi. Non mancheranno effetti speciali di luci e suoni e formule magiche… ma anche personaggi buffi e divertenti come il gatto Coraggio. La storia, ambientata negli anni trenta del secolo scorso (forse…) accanto ad elementi fantastici accenna a personaggi realmente esistiti come il pittore Balthus, il poeta Jacques Prevert e l’illustratrice Elsa Henr iquez. Personaggi La Narratrice, Frya dea della pioggia, Abechechè dio della luce, Kaù dio del sole, L’Usignolo di fiume, Il pittore Balthus, Il gatto Coraggio. La favola di Frya è rivolta a bambini e ragazzi tra i 4 ai 12 anni . Ogni spettacolo è destinato ad un numero massimo di 40 spettatori. Lo spettacolo dura un’ora circa. Finalità didattiche: • Recuperare e interpretare con sensibilità contemporanea un modo di fare teatro antico e popolare. • Utilizzare come potente strumento pedagogico i burattini e le loro storie trasformate in azioni teatrali e basate su tematiche attuali come il valore dell'acqua per i popoli, il tema dell'emigrazione, la conoscenza del nostro territorio..etc.. • Sperimentare nella costruzione dei burattini a guanto e a bastone tecniche inventive ma elementari. Recuperare pratiche artigianali tradizionali come la cartapesta e la carta riciclata. Riutilizzare oggetti e materiali poveri spesso destinati a diventare rifiuti (bottoni, stoffe, abiti, carta, cartone…). Stagione 2014 - 2015 35 Teatro nelle scuole Reggio La leggenda di Colapesce di e con Nino Racco Piccolo Teatro Umano Nino Racco si forma come attore a Roma negli anni ottanta. Decisivo è l’incontro col maestro Jerzy Grotowski che segnerà fortemente la sua formazione. Alla fine degli ottanta fa rifluire la ricca esperienza professionale in una ricerca che lo condurrà alle radici della teatralità meridionale: la riscoperta della figura del cantastorie. Nasce così lo spettacolo Storia di Salvatore Giuliano (1989) che conoscerà migliaia di repliche. Seguiranno altri spettacoli neocantastoriali: La Baronessa di Carini (1998), La Leggenda di Cola Pesce (1999), ‘Ntricata Storia di Peppe Musolino (2001). Nel 2001 riceve il Paladino d’Oro (Siracusa) “per il recupero e il rinnovamento dell’a rte cantastoriale”. Attualmente il suo lavoro si arricchisce dell’incontro con l’artista e scenografa Antonella Iemma. Contatti della compagnia Nino Ra cco tel. 328 9007736 [email protected] 36 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo Partendo dalla tradizione popolare e culta ove di fatto si contano molte versioni di Cola Pesce, Nino Racco cantastorie propone la sua “quando Cola Pesce non si chiamava ancora così, ma semplicemente Nicolino ed era un ragazzo come tutti gli altri, poi un giorno…” Il taglio didattico - una divertita e briosa “lezione-spettacolo” insiste sulla dimostrazione delle differenti versioni e sulla ricchezza della letteratura popolare. L’attore-cantastorie, dopo una prima parte introduttiva e generale, si soffermerà “giocandole e recitandole” sulle tre più conosciute varianti: il Re che perde la corona in fondo al mare, la principessa Brigida in cerca di marito nel Mar Mediterraneo, Cola Pesce che sacrifica se stesso per salvare la Sicilia. Disponibile per tutto l’anno scolastico 2014/15 lo spettacolo è per gli alunni della Scuola Primaria. La durata è di 30 min. per cui è da associare a “Il re è nudo” sempre di e con N. Racco anche questo di 30 min. Stagione 2014 - 2015 37 Teatro nelle scuole Messina La notte di Giufà Spettacolo per attrice e musicista Ispirato a “Molto poco eroiche gesta” del personaggio di Giufà di e con Mariapia Rizzo Com pagnia Teatro dei Naviganti È un gruppo di ricerca teatrale nato a Messina nel 1996. I fondatori, Domenico Cucinotta e Mariapia Rizzo, decidono di dar vita a un gruppo orientato soprattutto verso la ricerca teatrale e volto alla realizzazione di un’esperienza laboratoriale per manente. Interesse del gruppo è quello di approfondire i diversi aspetti della pedagogia teatrale, tenendo presente il valore educativo del teatro. L’Associazione non si limita solo a produrre spettacoli, ma svolge anche un’intensa attività di laboratori: presso il proprio teatro, con due classi di formazione per attori; nelle scuole di Messina e provincia; si occupa di teatro/scuola, realizza animazioni, anche in strada, per grandi e piccini. Teatro dei naviganti tel. 090 2924580 - 339 5035152 - 380 4243568 [email protected] 38 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo Forse da troppo tempo le molto poco eroiche gesta di Giufà rimangono al di fuori della nostra tradizione favolistica. È tempo di ritornare ad ascoltarle. Giufà, lo sciocco per eccellenza, talmente sciocco da risultare alcune volte geniale, è un personaggio che accomuna tutta l’area del mediterraneo, declinandosi in variazioni a seconda delle aree di riferimento. Giufà é molto ignorante, che si esprime per frasi fatte ed è animato dal senso delle letteralità in ogni sua azione. Deuteragonista delle sue storie è la madre, ora aguzzina ora vittima di questo paradossale figlio. Nelle sue avventure egli si caccia spesso nei guai, ma riesce quasi sempre a uscirne illeso, spesso involontariamente. Giufà vive alla giornata, in maniera candida e spensierata, incurante di un mondo esterno che pare sempre sul punto di crollargli addosso. Mariapia Rizzo, attraverso la narrazione, l’interpretazione mimica ed il dialogo con la musica racconta alcune delle storie di Giufà, coinvolgendo i piccoli spettatori con il fascino ancora incorrotto – a dispetto dei tempi- della narrazione orale. Stagione 2014 - 2015 39 Teatro nelle scuole Messina L’albero regia Domenico Cucinotta Con Stefania Pecora Mariapia Rizzo Cristian Carcione Com pagnia Teatro dei Naviganti È un gruppo di ricerca teatrale nato a Messina nel 1996. I fondatori, Domenico Cucinotta e Mariapia Rizzo, decidono di dar vita a un gruppo orientato soprattutto verso la ricerca teatrale e volto alla realizzazione di un’esperienza laboratoriale per manente. Interesse del gruppo è quello di approfondire i diversi aspetti della pedagogia teatrale, tenendo presente il valore educativo del teatro. L’Associazione non si limita solo a produrre spettacoli, ma svolge anche un’intensa attività di laboratori: presso il proprio teatro, con due classi di formazione per attori; nelle scuole di Messina e provincia; si occupa di teatro/scuola, realizza animazioni, anche in strada, per grandi e piccini. Teatro dei naviganti tel. 090 2924580 - 339 5035152 - 380 4243568 [email protected] 40 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo La delicata storia di amicizia, amore e dimenticanza tra un essere umano nelle varie fasi della sua vita, ed un albero. Una metafora attuale e poetica della generosità della natura nei confronti dell’uomo; delle richieste che l’uomo fa alla natura, spesso senza tenere in conto delle conseguenze che queste suscitano. Ma anche più semplicemente una storia di generosità. Uno spettacolo pensato per i più piccoli, denso di immagini evocative e poetiche e ricco di spunti di riflessione che gli insegnanti potranno eventualmente sviluppare in classe. Stagione 2014 - 2015 41 Teatro nelle scuole Messina La patente & Altre istruttorie di Luigi Pirandello e di Enzo Cicero regia di Enzo Cicero progetto grafico Oreste Fio scenografia Mimmo Caruso Compagnia degli Sdrammaticati Sono nati nel 1992, e dal 1996 costituiscono la sezione teatrale dell’Associazione Il Cappellaio di Rometta Marea: tutti i suoi componenti sono rigorosamente dilettanti, anzi – come dice lo stesso nome – dilettantissimi, ma in generale dotati di buona presenza e personalità scenica. Cinque sono state finora le opere allestite, tutte quante sotto la regia di Enzo Cicero: Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello (1992); Il malato immaginario di Molière (1993); M iseria e Nobiltà di Eduardo Scarpetta, in dialetto messinese (1995); Trappola per topi di Agatha Christie (1997); La patente & Altre istruttorie Luigi Pirandello e Enzo Cicero, in dialetto messinese (2012). Contatti della compagnia Enzo Cicero, tel. 347 5526342 [email protected] http://ilcappellaio.altervista.org/sdrammaticati/sdrammaticati.html 42 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo - Il primo atto è La patente di Pirandello, tradotto in dialetto messinese dall’originale agrigentino del 1917. La vicenda è nota: Rosario Chiàrchiaro, un uomo sulla quarantina, esasperato dalla propria fama di iettatore che da tempo percorre l’intero paese e gli ha fatto perdere il lavoro, s’è messo in testa di ottenere dagli organi giudiziari la patente ufficiale di iettatore, così da poter infine sfruttare la sciagura personale in senso professionale. L’uomo trova nel giudice istruttore D’Andrea l’unico interlocutore che non crede nella sua iettatura, ma, nel corso di un drammatico dialogo tra il beffardo e il tremendo, il giudice verrà annientato sia psichicamente sia fisicamente dall’esuberanza quasi sovranaturale di Chiàrchiaro. Il secondo atto, scritto in dialetto messinese da Enzo Cicero e intitolato Altre istruttorie, è prosecuzione della vicendaChiàrchiaro. L’ipotesi di fondo è che l’esasperata esuberanza di Chiàrchiaro abbia ridestato in D’Andrea quel desiderio vitale che da anni un’esistenza grigia, ripiegata polverosamente su se stessa, aveva soffocato. Il risveglio viene intersecato da una emergenza metateatrale (veicolata da una lettera che, mittente L.P., semina panico arcano tra i personaggi che l’avvistano) e da due crossover finzionali (Cicca Stonchiti da Martoglio, Catarella da Camilleri). Il finale non è scontato. Nel marzo 2014, il lavoro è andato in scena al teatro S. Annibale Di Francia, preceduto da un incontro propedeutico con gli studenti dell’omonimo istituto, e seguìto da un fecondo dibattito di un’ora e mezza con gli studenti di altre scuole medie e superiori. Questa modalità di relazionarsi al pubblico degli studenti (incontro propedeutico + dibattito a fine spettacolo) è la migliore, perché non soltanto li prepara a una visione più matura e consapevole del pezzo pirandelliano, ma anche li inizia alla difficile – eppure divertente, a tratti esilarante – vicenda metatetrale del secondo atto. Stagione 2014 - 2015 43 Teatro nelle scuole Messina La storia di Pinocchio spettacolo per attori e burattini dal romanzo di Carlo Collodi Adattamento Mariapia Rizzo regia Domenico Cucinotta Com pagnia Teatro dei Naviganti È un gruppo di ricerca teatrale nato a Messina nel 1996. I fondatori, Domenico Cucinotta e Mariapia Rizzo, decidono di dar vita a un gruppo orientato soprattutto verso la ricerca teatrale e volto alla realizzazione di un’esperienza laboratoriale per manente. Interesse del gruppo è quello di approfondire i diversi aspetti della pedagogia teatrale, tenendo presente il valore educativo del teatro. L’Associazione non si limita solo a produrre spettacoli, ma svolge anche un’intensa attività di laboratori: presso il proprio teatro, con due classi di formazione per attori; nelle scuole di Messina e provincia; si occupa di teatro/scuola, realizza animazioni, anche in strada, per grandi e piccini. Teatro dei naviganti tel. 090 2924580 - 339 5035152 - 380 4243568 [email protected] 44 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo «Come ogni individuo è composto di parti che si contraddicono, ogni grande lib ro comprende in se’ molti strati o molte anime, che talvolta si ignorano a vicenda. Possiamo leggere Pinocchio sia come una crudele storia realistica, sia come una storia esoterica. Chi comincia a scrivere una favola per b ambini, non immagina mai dove finirà per giungere». Pietro Citati Ciò che per noi è certo è che «Pinocchio» rimane una delle più grandi composizioni fantastiche della storia della letteratura. Una favola intrigante che travolge in un vortice di incredibili avventure dal sapore a volte esoterico e misterico, certo, ma dall’anima sinceramente bambinesca. Il burattino di Collodi è un monello senza confronti, un eterno fuggiasco, un piccolo avventuriero che non cessa di commettere errori, ma che riesce a superare tutte le prove che lo condurranno al cambiamento, alla mutazione in essere umano. Pinocchio non è solo un bambino che diventa grande, è un essere umano che lotta per scoprire un’altra parte di se’. Come sempre il Teatro dei Naviganti propone uno spettacolo tratto da una storia che unisce il divertimento alla riflessione. La novità di questo spettacolo consiste nella compresenza di attori e di burattini. Una scelta quasi metateatrale rispetto al tema della favola, ma soprattutto una nuova sfida lanciata per il divertimento dei bambini, affinché l’atmosfera di una giornata di teatro li coinvolga al massimo, come coinvolti saranno dagli attori e dagli altri protagonisti dello spettacolo. Stagione 2014 - 2015 45 Teatro nelle scuole Reggio La vera storia del pifferaio di Hamelin dalla fiaba dei fratelli Grimm Adattamento e regia Gaetano Tramontana con Gaetano Tramontana musiche Marco Modica Associazione culturale SpazioTeatro Nata a Reggio Calabria nel 1999, SpazioTeatro è sin dall’inizio volta a un teatro contemporaneo, che coinvolga non solo la memoria e la parola ma tutto il corpo e tutte le conoscenze anche extrateatrali dell’individuo. Tra le produzioni più recenti: Spingi e respira, di e con Lorenzo Praticò (con il patrocinio dalla Federazione Ciclistica Italiana); Chiamatemi per nome, ispirato a “Lo spazio bianco” di Valeria Parrella; Memorie di Antigone, di e con Gaetano Tramontana; Militante d’Occidente; scritto e diretto da Ernesto Orrico; La nuova colonia; di Luigi Pirandello; La bottega del caffè, di Carlo Goldoni; Muratori, di Edoardo Erba. Dal 2011 SpazioTeatro si dedica anche al Teatro Ragazzi, tra gli spettacoli in repertorio: “Streghe contro fate”, “I vestiti nuovi dell’imperatore”, “La vera storia del pifferaio di Hamelin”. Associazione Culturale SpazioTeatro Gaetano T ramontana tel. 338 3019088 [email protected]; [email protected] 46 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo La ridente città di Hamelin è improvvisamente invasa dai topi. I cittadini si mostrano incapaci di reagire e si rivolgono al sindaco che nega l’evidenza dell’i nvasione perché non può ammettere che la sua città – amministrata a suo avviso nel migliore dei modi – possa avere simili problemi; ma anche il primo cittadino cade vittima dei danni causati dai topi e si rinchiude in municipio. Hamelin diventa una città fantasma in cui vige il coprifuoco 24 ore su 24; fino a quando un giovane artista arriva in città e fa una solenne promessa: liberare Hamelin dai topi nel giro di una giornata. Il pifferaio mantiene la promessa, come si sa, però, il sindaco non mantiene la propria, rifiutando di pagarlo; inoltre i cittadini, che lo avevano osannato per la sua impresa, voltano le spalle al pifferaio senza prendere le sue difese; così il pifferaio mette in atto quella che sembra una vendetta: porta via da Hamelin tutti i bambini. Uno solo resta dietro perché, zoppo da una gamba, non riesce a star dietro ai compagni quando corrono ipnotizzati dalla musica del pifferaio. Sarà lui a sciogliere la vicenda e a raccontarla agli spettatori diventato adulto. Lo spettacolo parte dalla fiaba dei fratelli Grimm e dalle tradizioni narrative a loro antecedenti, riscrivendo una storia moderna e ricca di riferimenti alla contemporaneità. Target fasce d’età: Scuole Medie Ricadute sulla didattica: La riflessione sulla coscienza civile appare fortemente sollecitata da questa fiaba, specie grazie alla lettura contemporanea di questa versione spettacolo. - La passione etica con cui il protagonista narra gli avvenimenti vissuti direttamente anni prima non mette in secondo piano, anzi esalta, la fascinazione di una narrazione giocata tra il fantastico e il reale. E’ uno spettacolo non direttamente legato ai programmi didattici ma concepito per creare fra artisti e spettatori un filo diretto di riflessione critica. Attività collaterali Lavoro sulle fiabe: rintracciare i punti di maggiore contemporaneità nelle fiabe conosciute dagli allievi; esercitare la capacità di correlazione fra elementi antichi e moderni. Stagione 2014 - 2015 47 Teatro nelle scuole Reggio L’epico viaggio di ‘Ndria Cambria testo e regia Massimo Barilla con Massimo Barilla scene e inserti video Aldo Zucco Mana Chuma Teatro Nata a metà anni ’90, è oggi considerata una delle realtà più vivaci del teatro di impegno civile italiano, che ha più volte rappresentato in Francia e in Belgio. Ben 3 drammaturgie originali sono state selezionate e tradotte in francese. Frammenti dello spettacolo ’70voltesud sono stati utilizzati da “La Storia siamo noi”, andando in onda numerose volte su Raidue, Raitre e RaiStoria e i suoi direttori artistici invitati a presentare il proprio lavoro da in più occasioni da Radiorai (Raistereonotte, Radio3suite, Hollywood Party, Zazà). Finalista al premio Riccione e più volte al premio Ustica. Socio promotore del Parco Horcynus Orca, ha ottenuto il Patrocinio morale dell’ETI e vanta importanti coproduzioni con storici Festival e Teatri Stabili di Innovazione. Contatti della compagnia Massimo Barilla tel. 380 3204740 manachumat [email protected] 48 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo Una grande epopea contemporanea, tutta ambientata sullo Stretto di Messina - lo “scill’e cariddi”- mito vivente, spazio dell’anima che motiva e compenetra tutta l’opera. Un romanzo straordinario, che muove enormi dibattiti, adorato o vilipeso dalla critica, che come pochissime altri nella letteratura contemporanea e con i quali dialoga dichiaratamente (Moby D yck, l’Ulisse di Joyce) ha raggiunto la potenza del mito. Una struttura narrativa semplicissima che si dipana in pochi giorni nel periodo che segue l’8 settembre 1943, capace di raccontare un mondo e mezzo secolo di storia, attraverso continui rimandi e flashback, memorie e miti, temi trasversali e microracconti. La potenza creativa di Stefano D’Arrigo, la straordinaria genesi durata circa trent’anni e le particolarità della lingua di uno dei più importanti e meno conosciuti capolavori letterari del Novecento italiano, attraverso una lezione/spettacolo multimediale, in cui video-proiezioni e tessuti sonori evocativi si mescolano alla forza e alla musicalità della parola. Un percorso capace di analizzare la struttura del romanzo e comprenderne la dimensione epica attraverso la potenza drammaturgica di ampi brani e riletture di temi, il racconto della sua tormentata gestazione, la rievocazione delle ossessioni letterarie del suo autore. L’epico viaggio di ’Ndria Cambria mira inoltre a ripercorrere per analogia e per contrasto il complesso parallelismo tra l’Odissea e Horcynus Orca, tra l’Ulisse originale e l’ultimo grande ulisside ’Ndria Cambria. Adatto a Stagione 2014 - 2015 11/13 anni versione a) 14/18 anni versione b) 49 Teatro nelle scuole Reggio L’isola di Calibano testo e regia Massimo Barilla voci recitanti Massimo Barilla e Salvatore Arena Manovratori Alice Alessi, Grazia Bono, Giuseppe Dato, Martina Dato, Sabina Frisina, Caterina Morano, Marilena Sanfilippo Musiche originali Faisal Taher, Giacomo Farina e Federico Chiofalo Scene: Aldo Zucco Mana Chuma Teatro Nata a metà anni ’90, è oggi considerata una delle realtà più vivaci del teatro di impegno civile italiano, che ha più volte rappresentato in Francia e in Belgio. Ben 3 drammaturgie originali sono state selezionate e tradotte in francese. Frammenti dello spettacolo ’70voltesud sono stati utilizzati da “La Storia siamo noi”, andando in onda numerose volte su Raidue, Raitre e RaiStoria e i suoi direttori artistici invitati a presentare il proprio lavoro da in più occasioni da Radiorai (Raistereonotte, Radio3suite, Hollywood Party, Zazà). Finalista al premio Riccione e più volte al premio Ustica. Socio promotore del Parco Horcynus Orca, ha ottenuto il Patrocinio morale dell’ETI e vanta importanti coproduzioni con storici Festival e Teatri Stabili di Innovazione. Contatti della compagnia Massimo Barilla tel. 380 3204740 manachumat [email protected] 50 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo Una forma assolutamente originale di commistione tra teatro d’attore e di figura, dove tutto è volutamente dichiarato e a vista, senza strutture scenografiche a fare da filtro, se non la magia e la poesia della macchina teatrale denudata. Teatro delle Rane (una delle più belle realtà del teatro di figura in Italia) e Mana Chuma fondono le proprie specificità ne “L’isola di Calibano”, opera originale liberamente ispirata a “La Tempesta” di W. Shakespeare. Nella r iscrittura di Massimo Barilla convivono la magia delle marottes (marionette di grandezza umana) e il teatro di attore e di figura, senza rinunciare al fascino del teatro shakesperiano e a un meridione traboccante di inflessioni e dialetti, nenie arabe e stornelli napoletani. Con le marottes sul palco ci sono i manovratori a vista e gli attori che prestano le loro le voci dal vivo e in registrato. E nessuno è una presenza neutra: tutti hanno un doppio o triplo ruolo, come servi di scena e spiritelli, in un “gioco a incastro” in cui la componente del teatro di figura si combina con l'elemento recitativo così da arricchire di un sottotesto drammaturgico l’espressività delle marionette e, al contempo, accentuando il versante del fantastico di un'opera che è considerata il testamento spirituale di Shakespeare e un affondo nell'essenza stessa del gioco del teatro. Un ruolo fondamentale in tutto questo ha la musica originale, che alterna repertorio popolare tradizionale e colto a testi originali, all’interno di un contesto dichiaratamente mer idionale. Lo spettacolo si dipana in un susseguirsi di note e voci con inflessioni campane, siciliane, pugliesi, calabresi e innesti mediorientali, affidati al timbro inconfondibile del cantante palestinese Faisal Taher. Come i giganti nelle feste di paese del nostro sud, anche le nostre marottes 'volano', si staccano dal terreno all'occorrenza, infrangendo un vecchio tabù tramandato di generazione in generazione. Con 'La Tempesta' Shakespeare ci ha voluto lasciare in dote il senso di leggerezza, pacificazione, semplicità, parvenza comica che è fondamentale nel gioco del teatro e delle arti in generale che vogliamo far rivivere e reinterpretare. Adatto a: 10/18 anni Stagione 2014 - 2015 51 Teatro nelle scuole Messina L’ora di chiusura tratto da “Peter Pan nei giardini di Kensington” di J.M.Barrie Adattamento Mariapia Rizzo regia Domenico Cucinotta con Mariapia Rizzo musica dal vivo Domenico Cucinotta Com pagnia Teatro dei Naviganti È un gruppo di ricerca teatrale nato a Messina nel 1996. I fondatori, Domenico Cucinotta e Mariapia Rizzo, decidono di dar vita a un gruppo orientato soprattutto verso la ricerca teatrale e volto alla realizzazione di un’esperienza laboratoriale per manente. Interesse del gruppo è quello di approfondire i diversi aspetti della pedagogia teatrale, tenendo presente il valore educativo del teatro. L’Associazione non si limita solo a produrre spettacoli, ma svolge anche un’intensa attività di laboratori: presso il proprio teatro, con due classi di formazione per attori; nelle scuole di Messina e provincia; si occupa di teatro/scuola, realizza animazioni, anche in strada, per grandi e piccini. Teatro dei naviganti tel. 090 2924580 - 339 5035152 - 380 4243568 [email protected] 52 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo “Quando hanno qualche cruccio i b ambini spesso si appartano e sono tristi. Alcuni sommergono dentro di se le piccole sconfitte della vita, e sublimano con le attività del fantasticare la loro amarezza. Anche se a tratti ostentano addirittura allegria, conica disinvoltura o giocano ad inventarsi paradisi di astrazione.” I giardini di Kensington sono il paradiso di astrazione di J.M. Barrie, uomo dalla biografia sofferta e controversa; da questo animo tormentato, da questo uomo eternamente ragazzo, sgorga, come un fiore, la figura di Peter Pan, piccolo demone amato da uccelli e fate, ed eroe di tutti i bambini che frequentano i celeberrimi giardini di Londra. Peter, racchiude in se’ natura umana e natura magica. È più felice di tutti gli altri bambini, nonostante non possa più tornare dalla sua mamma. Me crede di essere davvero felice e la fede è la cosa che mette davvero le ali agli esseri viventi. Le sue avventure nei giardini sono intrise di magia, a dispetto di una piccola nota malinconica che le attraversa. In questa versione del Teatro dei Naviganti, la storia diventa una narrazione drammatizzata che prevede il coinvolgimento dei piccoli spettatori, che diventano in diversi momenti a loro volta narratori della storia, allo stesso modo in cui Barrie afferma di averla creata insieme a “David” il personaggio che nel romanzo adombra i bambini Davies, i bambini che Barrie adottò e ai quali è dedicata l’epopea di Peter Pan. Lo spettacolo, come il romanzo da cui è tratto, ci dà modo di essere naufraghi per un attimo sull’isola di un’infanzia straordinaria, dove basta premere per un momento le mani contro le tempie per tornare ad avere le ali e volare e danzare in mezzo alle fate. Stagione 2014 - 2015 53 Teatro nelle scuole Reggio Memorie di Antigone Scritto, diretto e interpretato Gaetano Tramontana realizzazioni video Antonio Melasi Associazione culturale SpazioTeatro Nata a Reggio Calabria nel 1999, SpazioTeatro è sin dall’inizio volta a un teatro contemporaneo, che coinvolga non solo la memoria e la parola ma tutto il corpo e tutte le conoscenze anche extrateatrali dell’individuo. Tra le produzioni più recenti: Spingi e respira, di e con Lorenzo Praticò (con il patrocinio dalla Federazione Ciclistica Italiana); Chiamatemi per nome, ispirato a “Lo spazio bianco” di Valeria Parrella; Memorie di Antigone, di e con Gaetano Tramontana; Militante d’Occidente; scritto e diretto da Ernesto Orrico; La nuova colonia; di Luigi Pirandello; La bottega del caffè, di Carlo Goldoni; Muratori, di Edoardo Erba. Dal 2011 SpazioTeatro si dedica anche al Teatro Ragazzi, tra gli spettacoli in repertorio: “Streghe contro fate”, “I vestiti nuovi dell’imperatore”, “La vera storia del pifferaio di Hamelin”. Associazione Culturale SpazioTeatro Gaetano T ramontana tel. 338 3019088 [email protected]; [email protected] 54 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo Antigone detta le proprie memorie al suo carceriere, ripercorrendo tutta la propria esistenza. Antigone è il prototipo di “giovane di belle speranze” che i fatti della vita fanno maturare precocemente e che alla luce degli avvenimenti è capace di mettere in gioco tutto quello che ha, e soprattutto quello che potrà avere, per seguire i propri principi e la propria legge morale. Il mito di Antigone non è solo al centro della dialettica “legge dell’uomo” vs. “legge dello Stato”, è al centro della storia stessa dell’individuo, di colui che è capace di raccogliere tutto il proprio presente e il proprio passato fatto di amori, speranze, prospettive e farne nutrimento per affrontare il proprio destino: è proprio per il passato che ha di figlia e sorella, per il suo essere modello di positività, che Antigone è pronta, con naturalezza, ad accogliere il proprio sacrificio. Con naturalezza, ma non senza dolore. In un presente in cui i modelli comportamentali latitano, Antigone si propone come modello per le giovani generazioni: affronta il proprio sacrificio non perché non ama la vita, ma proprio perché la ama talmente tanto - nelle piccole cose, nella natura che la circonda, nel sorriso del prossimo – che non può tradire tale amore disobbedendo a quanto crede. Ricadute sulla didattica: La figura di Antigone, al centro insieme a quella di Edipo del cosiddetto “ciclo dei Labdacidi”, si presta ad un’analisi del mito classico e delle sue corrispondenze etiche e civili. Questa riscrittura per scena contemporanea, tiene conto dell’intero percorso di vita della protagonista, interessando trasversalmente più testi: dai sofoclei “Edipo re”, “Edipo a Colono” e naturalmente “Antigone”, passando attraverso “I sette contro Tebe” di Eschilo e tenendo conto delle riscritture moderne di Brecht e Anouilh. Aderente ai programmi didattici dei licei Classici e delle Scienze umane (ex Magistrale), lo spettacolo contiene molteplici elementi di riflessione che lo rendono adatto a tutti gli istituti scolastici, compresi gli istituti e le accademie di belle arti vista la componente video fondamentale nello spettacolo. • la legalità, tipica della storia di Antigone, con la riflessione su legge dello Stato vs. legge dell’uomo; • la condizione della donna; • l’impegno e la promessa da mantenere; • il rapporto padri-figli. Stagione 2014 - 2015 55 Teatro nelle scuole Reggio Opera aperta storia di Rocco Gatto vittima della mafia di e con Nino Racco disegno scenico e allestimento Antonella Iemma Piccolo Teatro Umano Nino Racco si forma come attore a Roma negli anni ottanta. Decisivo è l’incontro col maestro Jerzy Grotowski che segnerà fortemente la sua formazione. Alla fine degli ottanta fa rifluire la ricca esperienza professionale in una ricerca che lo condurrà alle radici della teatralità meridionale: la riscoperta della figura del cantastorie. Nasce così lo spettacolo Storia di Salvatore Giuliano (1989) che conoscerà migliaia di repliche. Seguiranno altri spettacoli neocantastoriali: La Baronessa di Carini (1998), La Leggenda di Cola Pesce (1999), ‘Ntricata Storia di Peppe Musolino (2001). Nel 2001 riceve il Paladino d’Oro (Siracusa) “per il recupero e il rinnovamento dell’a rte cantastoriale”. Attualmente il suo lavoro si arricchisce dell’incontro con l’artista e scenografa Antonella Iemma. Contatti della compagnia Nino Ra cco tel. 328 9007736 [email protected] 56 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo Il mugnaio Rocco Gatto venne ucciso dalla mafia nel 1978 a Gioiosa Jonica (RC) per aver detto No al pagamento del pizzo e per aver denunciato i suoi estortori: un autentico e consapevole oppositore della prepotenza mafiosa quando in Calabria la parola ndràngheta non la si poteva neanche pronunciare. L’omicidio Gatto provocò allora un sollevamento delle coscienze con manifestazioni popolari antimafia che si prolungarono per più di un anno in tutto il reggino. In più il Comune di Gioiosa Jonica fu il primo in Italia a costituirsi come parte civile in un processo contro la mafia. Il racconto di Nino Racco è fortemente poetico con al centro la figura di Pasquale Gatto, padre di Rocco, a cui nel 1982 il Presidente Sandro Pertini consegnò la medaglia d’oro al valore civile. • Introduzione sul contesto storico entro cui si svolsero i fatti. Cala- bria anni settanta, ruolo della ndràngheta e albor i del movimento antimafia. • Spettacolo. • Colloquio finale con gli alunni su argomento e stile dello spettaco- lo. Disponibile per tutto l’anno scolastico 2014/15, è adatto per gli Istituti Superiori e le Università. Durata della lezione-spettacolo 1 ora e 45 minuti. Stagione 2014 - 2015 57 Teatro nelle scuole Messina Orione tra le stelle Scritto e diretto da Cinzia Ferrara con Cinzia Ferrara e Mario Taviano Associazione Il Paradiso dei calzini È un'associazione d'intenti culturali, educativi e artistici, nonché uno spazio-tempo in cui costruire pomeriggi d'incontro, scambio, gioco libero, attività creative fantasiose, e in cui favorire una crescita sana non solo dei bambini, ma anche del rapporto genitore-figlio. "il paradiso dei calzini" offre e promuove laboratori artistici a fini educativi (teatro, atti vità motoria e giocoleria, riciclo, arteterapia e altro) e spettacoli di teatro per l'infanzia. Il Paradiso dei calzini Cinzia Ferrara, 349 1722142 - [email protected] 58 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo Il progetto si rivolge alla scuola primaria a partire dalle classi III, e alla scuola secondaria inferiore. L'impronta è quella del teatro di narrazione che prende vita grazie alla giocoleria, alle arti circensi, la musica e la danza con un approccio magico e multidisciplinare. Conoscere ed amare il proprio territorio è il fondamento per la costruzione del senso civico. Lo stretto ha una storia millenaria ed appassionante che ancor prima di essere documentata veniva tramandata attraverso il mito. Lo spettacolo “Orione tra le stelle”, racconta il mito di Orione nel suo collegamento agli albori della nostra civiltà. Orione è l'architetto leggendario che costruisce la falce e alzando lo sguardo al cielo ed alle stelle che compongono la sua costellazione, ci porteremo a respirare il mistero. Stagione 2014 - 2015 59 Teatro nelle scuole Messina Pinocchio, il bambino di legno di Carlo Lorenzini, detto Collodi regia e scene Carmelo Impalà Vocal Coach Marco Mondì Costumi Luisa Giacon Associazione culturale Lu 61 L' Associazione ha lo scopo di praticare promuovere e diffondere la cultura e l'arte nel settore del teatro, ispirando la sua attività ai valori umani e cristiani. Organizza manifestazioni e spettacoli di ogni genere per lo sviluppo la conoscenza e la conservazione delle tradizioni e del turismo. I costumi utilizzati nelle rappresentazioni teatrali sono realizzati all’interno della stessa associazione. Contatti della compagnia Patrizio Mondì tel. 349 5227299 [email protected] 60 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo Pinocchio è il protagonista del romanzo per ragazzi “Le avventure di Pinocchio. Stor ia di un Burattino” dello scrittore e giornalista fiorentino Carlo Lorenzini detto “Collodi”. Il romanzo, che ha avuto un successo straordinario in tutto il mondo, ebbe la sua prima edizione nel 1883 sul “Giornale per i bambini”, il primo periodico italiano per l'infanzia. Pinocchio è un personaggio dal carattere fondamentalmente buono, come tanti bambini è però incline alla menzogna. A causa di queste sue caratteristiche cade spesso nella tentazione di farsi coinvolgere da cattive compagnie ritrovandosi spesso in mezzo a guai, dai quali con italica inventiva sempre a tirarsi fuori. La vicenda narrata sul palcoscenico segue la storia che tutti conosciamo. In essa sono presenti tanti dei personaggi che hanno accompagnato il burattino nel suo percorso di maturazione che, alla fine della storia, lo porta a diventare un "bambino vero" Nello spettacolo musicale portato in scena, Il regista tende a rappresentare maggior mente quei quadri che per mettono l’evoluzione del “monello” che, attraverso le sue esperienze e gli stimoli prodotti dalla sua coscienza rappresentata dal “Grillo Parlante”, piano piano diventa un ragazzo maturo. Alleggerita da canti e danze, la rappresentazione regala al pubblico l’emozione del musical e la poesia del romanzo: una combinazione vincente che catalizza l’attenzione degli studenti sulle vicende rappresentate in palcoscenico. Il cast composto da 10 cantanti e 6 figuranti. Durata della rappresentazione circa 70 minuti. Stagione 2014 - 2015 61 Teatro nelle scuole Messina Renzo e Lucia, promessi sposi da I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni Regia e scene Carmelo Impalà Vocal Coach Marco Mondì Coreografie Sarah Lanza Costumi Luisa Giacon Compagnia Performance Creations Composta da giovani artisti siciliani, diplomati negli specifici settori. Selezionati con cura attraverso un rigido casting, vengono scelti per rappresentare al meglio il proprio ruolo all’interno dello spettacolo. Affrontano un lungo laboratorio diretto dal Maestro Impalà venendo a conoscenza delle varie tecniche e vi vendo lo spettacolo. Abituati a lavorare per anni sugli stessi prodotti, gli artisti riescono a perfezionarli facendo diventare la rappresentazione repertorio della stessa compagnia, rendendo precise le messe in scena e raggiungendo lo stile che caratterizza i la vori della “Performance Creations”. Contatti della compagnia Patrizio Mondì tel. 349 5227299 [email protected] 62 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo L'opera moderna “Renzo e Lucia, promessi sposi”, è tratta dal celebre romanzo “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni. Lo spettacolo musicale viene proposto alle scuole con l’intento di far appassionare gli alunni al capolavoro manzoniano, tradizionale argomento di studio dei programmi ministeriali. I protagonisti della storia sono due giovani innamorati il cui desiderio è sposarsi e creare una famiglia, ma il loro desiderio si scontra con la prepotenza di un "signorotto" che, invaghitosi della ragazza, fa di tutto per impedirne le nozze usando prepotenza e inganni. Nel romanzo la storia dei due innamorati si intreccia con quella di altri personaggi affascinanti e misteriosi che sono rappresentati nello spettacolo portato in scena, insieme a parecchi degli elementi e delle vicende che caratterizzano il capolavoro di Alessandro Manzoni. La music a accompagna gli studenti attraverso le tappe di quello che viene considerato il primo romanzo della letteratura italiana, agevolandone la comprensione e catturandone l’attenzione. L’opera musicale è ambientata nella Milano del Seicento, in essa vengono rappresentate numerose scene descritte dal Manzoni nel suo racconto: la protervia del prepotente e la codardia del Curato di fronte ai bravi; gli incubi di Don Abbondio; la corte di Don Rodrigo; l’Azzeccagarbugli che si inchina ai potenti; Frate Cristoforo redento dal suo discutibile passato; l’addio ai monti; la Monaca di Monza e il suo amante Egidio; il rapimento di Lucia; l’Innominato e la sua conversione; l’assalto ai forni; la peste a Milano ed i monatti; lo strazio della madre della piccola Cecilia; il Lazzaretto; la morte di Don Rodrigo ed il perdono di Renzo; il Cardinale Borromeo ed il ric ongiungimento finale di Renzo con Lucia. Alleggerita da canti, danze e scenografie mobili, la rappresentazione regala al pubblico l’emozione del musical e la poesia del romanzo: una combinazione vincente che catalizza l’attenzione degli studenti sulle vicende rappresentate in palcoscenic o. Lo spettacolo vanta un ottimo curriculum avendo partecipato alla Rassegna Nazionale palermitana “C’era una volta…Vito Zappalà” nell’anno 2012, ris contrando un successo di critica e di pubblico come certif ic ato da un artic olo apparso sul giornale “La Repubblica”. Più recentemente è stato selezionato per la rassegna estiva “Lif e in Milazzo 2014”. Stagione 2014 - 2015 63 Teatro nelle scuole Reggio ’70voltesud testo e regia Massimo Barilla e Salvatore Arena attore narrante Salvatore Arena musiche originali Luigi Polimeni inserti video felice d’agostino, arturo lavorato, caterina gueli Scene Aldo Zucco Mana Chuma Teatro Nata a metà anni ’90, è oggi considerata una delle realtà più vivaci del teatro di impegno civile italiano, che ha più volte rappresentato in Francia e in Belgio. Ben 3 drammaturgie originali sono state selezionate e tradotte in francese. Frammenti dello spettacolo ’70voltesud sono stati utilizzati da “La Storia siamo noi”, andando in onda numerose volte su Raidue, Raitre e RaiStoria e i suoi direttori artistici invitati a presentare il proprio lavoro da in più occasioni da Radiorai (Raistereonotte, Radio3suite, Hollywood Party, Zazà). Finalista al premio Riccione e più volte al premio Ustica. Socio promotore del Parco Horcynus Orca, ha ottenuto il Patrocinio morale dell’ETI e vanta importanti coproduzioni con storici Festival e Teatri Stabili di Innovazione. Contatti della compagnia Massimo Barilla tel. 380 3204740 manachumat [email protected] 64 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo C’è un luogo in questa storia, una città del sud aggrappata ai bordi di uno Stretto, che tutto a sé attira, a partire dallo sguardo. C’è una rivolta, spontanea e popolare, e poi fascista. La più imponente e duratura della storia repubblicana. E dentro la riv olta c’è un treno che deraglia su binari divelti da una bomba. Ci sono soprattutto dei giovani reggini, molto giovani ed anarchici, che a quel treno si interessano tra tante altre cose. C’è una mini morris gialla che viaggia in autostrada verso roma, con dentro quei ragazzi e il risultato di un’indagine che sparirà nel nulla. C’è un incidente strano, che tutto cancella, la vita di quei giovani, i loro volti, le loro storie piene di speranza e di passione. Note storic he e Cronologia essenziale: ottobre 1969: Il principe Junio Valerio Borghese, compie numerose vis ite a Reggio Calabria. Attraverso accordi con ‘ndrangheta e mafia siciliana, serviz i segreti deviati ed estremisti di destra prepara il terreno per un colpo di stato militare. 12 dicembre 1969: Strage di Piazza Fontana a Milano. Nasce la “Strategia della tensione”. Vengono ingiustamente arrestati anche i giovani anarchici reggini Angelo Casile e Gianni Aric ò. 14 luglio 1970: Scoppiano i “moti di Reggio Calabria”. La popolazione protesta in massa e in modo pacif ic o per la mancata assegnazione del Capoluogo di Regione. Dopo la violenta repressione delle forze dell’ordine la rivolta assume progressivamente toni sempre più violenti. 22 luglio 1970: Il treno Freccia del Sud Palermo-Torino deraglia a causa di un attentato collegato ai “moti di Reggio Calabria” nei pressi di Gioia Tauro (Reggio Calabria): 6 morti e settanta feriti. Notte tra il 26 e 27 settembre 1970: Cinque giovani anarchic i calabresi(Angelo Casile, Gianni Aricò, Franco Scordo, Annalise Borth, Luigi Lo Celso) muoiono in un incidente automobilistico provocato da un Camion guidato da due dipendenti del Principe Junio Valerio Borghese. Recavano a Roma un dossier di controinformazione sulla Strage di Gioia Tauro e, probabilmente, sul Golpe Borghese, allora nuovamente in preparazione. Adatto a 14/18 anni Stagione 2014 - 2015 65 Teatro nelle scuole Reggio Storia di Salvatore Giuliano di e con Nino Racco disegno scenico e allestimento Antonella Iemma Piccolo Teatro Umano Nino Racco si forma come attore a Roma negli anni ottanta. Decisivo è l’incontro col maestro Jerzy Grotowski che segnerà fortemente la sua formazione. Alla fine degli ottanta fa rifluire la ricca esperienza professionale in una ricerca che lo condurrà alle radici della teatralità meridionale: la riscoperta della figura del cantastorie. Nasce così lo spettacolo Storia di Salvatore Giuliano (1989) che conoscerà migliaia di repliche. Seguiranno altri spettacoli neocantastoriali: La Baronessa di Carini (1998), La Leggenda di Cola Pesce (1999), ‘Ntricata Storia di Peppe Musolino (2001). Nel 2001 riceve il Paladino d’Oro (Siracusa) “per il recupero e il rinnovamento dell’a rte cantastoriale”. Attualmente il suo lavoro si arricchisce dell’incontro con l’artista e scenografa Antonella Iemma. Contatti della compagnia Nino Ra cco tel. 328 9007736 [email protected] 66 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo Primo spettacolo cantastoriale di Nino Racco (anno 1989 e oltre 1.000 repliche) in una nuova versione nell’allestimento di Antonella Iemma. Il racconto del mitico bandito che alla fine degli anni quaranta imperversò nella Sicilia sud-occidentale. Dai primordi di una ribellione spontanea alle collusioni con mafia e politica fino al tradimento di Gaspare Pisciotta. Questo primo lavoro di Nino Racco si fonda anzitutto sulla tradizione cantastoriale. La drammaturgia vede un intreccio delle tre più importanti voci/versioni siciliane: Ciccio Busacca, Orazio Strano e Ignazio Buttitta (che coinvolse il cantastorie Vito Santangelo in una Vera storia di Salvatore Giuliano di dieci nutriti episodi). Altresì il montaggio di Nino Racco è tipicamente attoriale e teatrale. Primo frutto di una ventennale ricerca tesa alla fusione tra cantastorie e attore teatrale. • Introduzione sul contesto storico entro cui si svolse l’evento- Giuliano; • Spettacolo; • Colloquio finale con gli alunni su Salvatore Giuliano e il ruolo dei cantastorie nella società meridionale. Disponibile per tutto l’anno scolastico 2014/15, è adatto per gli Istituti Superiori e le Università. Durata della lezione-spettacolo 1 ora e 45 minuti. Stagione 2014 - 2015 67 Teatro nelle scuole Reggio Streghe contro fate testo e regia Valentina De Grazia con Domenico Chilà e Helena Pedone scene Francesca Chiappetta costumi Marilena Barreca Associazione culturale SpazioTeatro Nata a Reggio Calabria nel 1999, SpazioTeatro è sin dall’inizio volta a un teatro contemporaneo, che coinvolga non solo la memoria e la parola ma tutto il corpo e tutte le conoscenze anche extrateatrali dell’individuo. Tra le produzioni più recenti: Spingi e respira, di e con Lorenzo Praticò (con il patrocinio dalla Federazione Ciclistica Italiana); Chiamatemi per nome, ispirato a “Lo spazio bianco” di Valeria Parrella; Memorie di Antigone, di e con Gaetano Tramontana; Militante d’Occidente; scritto e diretto da Ernesto Orrico; La nuova colonia; di Luigi Pirandello; La bottega del caffè, di Carlo Goldoni; Muratori, di Edoardo Erba. Dal 2011 SpazioTeatro si dedica anche al Teatro Ragazzi, tra gli spettacoli in repertorio: “Streghe contro fate”, “I vestiti nuovi dell’imperatore”, “La vera storia del pifferaio di Hamelin”. Associazione Culturale SpazioTeatro Gaetano T ramontana tel. 338 3019088 [email protected]; [email protected] 68 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo Strega Chejella vive in una caverna buia e umida e vuole fare un incantesimo per scambiare la propria vita con quella allegra e felice delle fate. Fata Babbea, invece, vive felice nel bosco delle fate; vuole andare al ballo della Regina, ma non ha un vestito bellissimissimissimo! Così decide di rubarlo a Fata Modella. Così comincia la battaglia tra le streghe e le fate… tra ciò che sembra bene e ciò che sembra male. Sarà l’amore che scocca tra Alfred e Mildred, aiutanti rispettivamente di Chejella e Babbea, a rimettere tutto a posto e a far diventare amiche le due padrone. Un divertente gioco “double-face” tra cattivi e buoni, un gioco che tra gag esilaranti e colpi di scena, finisce per mostrare la complessità dell’animo umano. È possibile sostituire le streghe con le fate? La differenza tra buoni e cattivi è davvero così chiara? Cos’è bene? e cos’è male? Siamo sempre buoni? o siamo anche un po’ monelli? In ciascuno di noi c’è un po’ di bene e un po’ di male. Target fasce d’età: Alunni scuola primaria I personaggi della storia: • Strega Chejella: più che cattiva è solo un po’ sfortunata…e ha una bruttissima tosse • Fata Babbea: più che buona è molto fortunata…e vanitosa. Tratta malissimo la sua ancella Alfred: l’aiutante della strega è più buono del pane. Non farebbe del male nemmeno a una mosca • • Mildred: l’ancella della fata è intelligente e allegra. Sopporta i dispetti della fata. • L’indovino bifronte: una strana creatura del bosco che vuole sempre dormire. In lui bene e male convivono. Aiuterà Alfred e Mildred a mettere pace tra Chejella e Babbea. Stagione 2014 - 2015 69 Teatro nelle scuole Messina Sperso per il mondo Burattini, drammaturgia e scenografia regia Margherita Smedile e Isolina Vanadia con Francesca Billè Eleonora Bovo Serena Dascola Alessandra Licata Margherita Smedile Allestimento Piero Botto Audioeditor Pierpaolo Cimino Il Teatrino di Lunaria È una compagnia teatrale integrata formata da persone abili e disabili appassionate di teatro di figura. E’promosso da Lunaria cooperativa sociale che ha affidato al suo laboratorio DArt l’invenzione e l’animazione dei burattini, la scrittura dei testi e la realizzazione delle scene. Azionano i burattini le socie fondatrici di Lunaria: Francesca Billè psicopedagogista, Serena Dascola educatrice e Alessandra Licata educatrice e videoartist, insieme a Eleonora Bovo attrice ed arte terapista. La compagnia si avvale dell’esperienza teatrale di Margherita Smedile attrice di prosa, di Piero Botto tecnico teatrale che cura gli allestimenti degli spettacoli, di Pierpaolo Cimino audio editor e della competenza pedagogica di Isolina Vanadia insegnante. Lunaria coope rativa sociale Francesca Billè Tel: 3388138293 - 0902403792 [email protected] 70 Area dello Stretto di Messina Sperso per il mondo è uno spettacolo di teatro di figura ideato prodotto e realizzato da Il teatrino di Lunaria, una compagnia teatrale integrata composta da persone abili e disabili. Il testo è liberamente tratto dall’omonima fiaba siciliana riportata da Italo Calvino ne “Le fiabe italiane”. Racconta del viaggio e delle peripezie di Peppi picciotto sic iliano in cerca di fortuna che, dopo alterne vicende, grazie al suo coraggio e all'aiuto di un bue fatato e di altri personaggi magici conquisterà la ricchezza e da bovaro morto di fame diventerà reuzzo. Lo spettacolo è articolato in cinque atti. Oltre alla Narratrice e a Peppi saranno in scena altri diciannove burattini a guanto e a bastone. Destinatari Sperso per il mondo è rivolto a bambini e ragazzi tra i 4 ai 12 anni. Ogni spettacolo è destinato ad un numero massimo di 40 spettator i. Lo spettacolo dura un’ora circa. Finalità didattiche di Sperso per il mondo • Far conoscere una fiaba popolare, testimonianza storica delle aspirazioni e delle paure degli strati sociali più poveri. Il testo teatrale recupera infatti storie e canti della tradizione popolare siciliana e accenna alla condizione dei pastori nell' 800 in Sicilia intrecciando elementi mitici, fantastici e realistici • Utilizzare come potente strumento pedagogico i burattini e le loro storie per affrontare il tema dell’emigrazione e dei bisogni vitali che spingono i poveri del mondo ad andare “spersi” in cerca di fortuna. • • Interpretare con sensibilità contemporanea un modo di fare teatro antico e popolare. Valorizzare pratiche artigianali tradizionali come la cartapesta e la carta riciclata. Riutilizzare oggetti e mater iali poveri spesso destinati a diventare rifiuti (bottoni, stoffe, abiti, carta, cartone…). Stagione 2014 - 2015 71 Teatro nelle scuole Messina Teatrino TV presenta: Nel paese dei caldo morbidi, un giorno... Tratto da favole di C. Steiner, L. Dal Cin, G. Calvino Diretto e interpretato da Eleonora Bovo Suono Pierpaolo Cimino Scenografia Eleonora Bovo, Valentina Raffa, Yvonne. Blokker, Pierpaolo Cimino Associazione Il Paradiso dei calzini E’ un'associazione culturale nata nel 2011 per favorire spazi, tempi e dinamiche mirate a una crescita sana non solo dei bambini, ma anche della relazione genitore-figlio. Propone pomeriggi di attività ludico-artistiche, oltre che laboratori di creta, attività motoria, giocoleria, cucina in lingua, teatro e altri ancora... per piccoli e grandi. Realizza anche spettacoli e laboratori rivolti alla scuole dell'Infanzia e Primarie. Il Paradiso dei calzini Ele onora Bovo tel. 349 4079440 - [email protected] www.intrecci.me 72 Area dello Stretto di Messina Il TeatrinoTV ha un sipario colorato al posto dello schermo, dove un tempo scorrevano immagini in movimento. Sì, questa era proprio una TV! Poi non funzionò più, le immagini s’incastravano, le parole inciampavano. Forse quella TV che un tempo fu, era stanca di esser solo una TV. E scoprì con stupore di poter cambiar colore, di poter vivere una seconda vita, fatta anche di un altro spessore! E così si aprì il sipario e nuove storie ebbero inizio… La prima è tratta da LA FAVOLA DEI CALDOMORBIDI di C. Steiner, una favola sull’amore e sulla paura di perderlo: una strega invidiosa e una donna generosa sono esempi diversi per bambini un po’ spersi. Ma è più facile di quanto si pensi: basta seguire il proprio bisogno di affetto e il piacere del contatto e il gioco è fatto! La seconda storia si trova NEL BOSCO DELLA BABA JAGA di L. Dal Cin. Ecco la più spaventosa, la centenaria nonna di tutte le streghe dei boschi! Ma la bambina della storia riesce a superare ogni ostacolo e tornare a casa sana e salva. Anche la strega ha una storia preferita: LA STREGA DENTRO ME di G. Calvino… per capire che, in fondo, la paura sta dentro e invitar la a merenda è una buona soluzione per scoprirne la ragione! E sapere che anche le streghe più pestifere hanno il loro punto debole! E quando si chiude il sipario, se vogliamo, comincia il gioco: caldo morbido - freddo – ruvido e tante altre qualità tattili da sperimentare attraverso il piacere del contatto per costruire la propria autentica strega, quella che è dentro ognuno di noi. Oppure costruire le proprie marionette con il riciclo del cartone e dare vita a nuove storie! Marionette, burattini e libri sfogliati per percorrere tre storie che parlano in modo diverso di amore ma anche di invidie, timori e soprattutto di Streghe! Che stanno fuori e anche dentro di noi, che incarnano la dimensione e l’intensità delle nostre paure, che non ci lasciano mai soli, o almeno così pare. Perché la Paura, con tutto il suo valore, non rischi di inibire uno sviluppo sano del bambino, ma gli consenta invece di riconoscersi capace di ridimensionarla e trasformarla. Stagione 2014 - 2015 73 Teatro nelle scuole Messina Tiriti, Tì Tratto da Luigi Capuana Adattamento e regia di Gianni Fortunato Pisani Con Gianni Fortunato, Carmelo Alati, Adele Penna e Lorenzo Pizzurro Costumi di Palmira Occhipinti Scene di Carmelo Alati Accademia Sarabanda Dall’85 ‘Sarabanda’ svolge attività in vari settori, interlocutori privilegiati i giovani Prosa - Ricerca e Nuova drammaturgia Teatro per Ragazzi e Teatro-Scuola Teatro per ‘Spazi Aperti’ , Form azione. Direttore artistico: Gianni Fortunato Pisani Altri membri della compagnia: Vittoria Micalizzi, dal 2001; Lorenzo Pizzurro, dal 2007; Francesca Andò dal 2008; Mariachiara Millimaggi, dal 2008; Gabriella La Fauci, Car melo Alati e Adele Penna,dal 2011. Contatti della compagnia Gianni Fortuna to Pisani tel. 328 9577128 [email protected] www.sites.google.com/site/accademiasarabanda 74 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo Le fiabe di Luigi Capuana (Mineo, Catania 1839 – Catania 1915), scritte in una prosa svelta, semplificata al massimo, ricche di ritornelli, cadenze e cantilene rimangono forse l’opera più felice del Capuana. Esse non nascono da un interesse per il patrimonio folkloristico siciliano e non vengono raccolte come documenti della psicologia popolare, ma nascono dall’invenzione. Tiriti,Tì, tratto da una splendida e divertente fiaba di uno dei nostri autori siciliani più interessanti. Con forti tinte e colori siculi senza scadere nel folcloristico. Narra di un misterioso contadino che riesce a far fiorire un arido campicello pieno di pietre ed erbacce. Personaggio protagonista è una mago; Nel nostro allestimento il ruolo viene ricoperto da un attore esperto di giochi di prestigio, e piccola magia, con grande effetto per lo spettacolo e il divertimento. “C’era una volta un contadino che aveva un campicello tutto sassi, e largo quanto la palma della mano. Vi era rizzato un pagliaio e viveva lì, da un anno all’altro, zappando, seminando, sarchiando, insomma facendo tutti i lavori campestri. Nelle ore di riposo cavava di tasca un zufolo e, tì, tìriti, tì, si divertiva a fare una sonatina, sempre la stessa; poi riprendeva il lavoro. Intanto quel campicello sassoso gli fruttava più di un podere. Se i vicini raccoglievano venti, e lui raccoglieva cento, per lo meno. I vicini si rodevano. Una volta quel campicello non lo avrebbero accettato neanche in regalo: da che lo aveva lui, non sapevan che cosa fare per strapparglielo di mano”. Stagione 2014 - 2015 75 Teatro nelle scuole Messina Tosca E lucevan le stelle di Victorien Sardou regia e scene Carmelo Impalà Vocal Coach Marco Mondì e Eleonora Minutoli Coreografie Danilo Anzalone e Gianni Martino Costumi Luisa Giacon Compagnia Performance Creations Composta da giovani artisti siciliani, diplomati negli specifici settori. Selezionati con cura attraverso un rigido casting, vengono scelti per rappresentare al meglio il proprio ruolo all’interno dello spettacolo. Affrontano un lungo laboratorio diretto dal Maestro Impalà venendo a conoscenza delle varie tecniche e vi vendo lo spettacolo. Abituati a lavorare per anni sugli stessi prodotti, gli artisti riescono a perfezionarli facendo diventare la rappresentazione repertorio della stessa compagnia, rendendo precise le messe in scena e raggiungendo lo stile che caratterizza i la vori della “Performance Creations”. Contatti della compagnia Patrizio Mondì tel. 349 5227299 [email protected] 76 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo L’opera musicale, tratta dall’omonimo lavoro teatrale di Sardou, è concentrata sul triangolo Scarpia-Tosca-Cavaradossi e racconta la storia drammatica di un amore perseguitato dalla protervia del potente di turno. L’azione si svolge nell’anno 1800, in una Roma tesa che segue l’eco degli avvenimenti rivoluzionari francesi e la caduta della prima Repubblica Romana. Il pittore Mario Cavaradossi all’insaputa di Tosca, la sua gelosa amante, nasconde un prigioniero politico riuscito ad evadere da Castel Sant’Angelo. Il crudele Scarpia, capo della polizia, lo scopre facendolo arrestare e torturare. In cambio della libertà del pittore, Scarpia mette in atto un ricatto a sfondo sessuale nei confronti dell’avvenente Tosca, promettendole un salv acondotto per fuggire e una falsa esecuzione per il suo amante. Tosca finge di accettare la proposta ma, una volta ottenuto il salvacondotto lo accoltella, uccidendolo. Subito dopo raggiunge Mario rivelandogli che la sua esecuzione sarà solo simulata. Dopo gli spari Tosca corre verso il suo amante scoprendo, inorridita, che è stata tratta in inganno e che la presunta messa in scena ha invece comportato la morte di Mario. Vistosi scoperta, ed in procinto di essere arrestata,la donna si lancia nel vuoto per ric ongiungersi così con il suo amante, maledicendo Scarpia. Alleggerita da canti, danze e scenografie mobili, la rappresentazione suscita nel pubblico l’emozione del musical e mostra la drammaticità della vicenda: una combinazione vincente che catalizza l’attenzione degli studenti sulle scene rappresentate sul palc o. Ricca di colpi di scena e di trovate che tengono lo spettatore in costante tensione la narrazione della storia procede attraverso l’impiego delle maestose scenografie utilizzate dalla compagnia. Incredibile la sinergia degli artisti con gli spazi e le scenografie mobili sulle quali, sfidando le forze di gravità, danzano con maestria. I giovani talenti della compagnia Performance Creations rendono dinamico tutto ciò che è apparentemente statico attraverso movimenti e danze contemporanee. Il regista Carmelo Impalà, attraverso il suo “Realismo dinamico” a cui fa spesso rif erimento, trasforma una leggenda ambientata e riprodotta in stile classic o, in una vis ione tradizionale ma con un dinamismo moderno. Stagione 2014 - 2015 77 Teatro nelle scuole Messina Una notte di Salomè di Emanuele Vacchetto regia di Gianni Fortunato Pisani con Francesca Andò Vittoria Micalizzi Ass.te regia Lorenzo Pizzurro Accademia Sarabanda Dall’85 ‘Sarabanda’ svolge attività in vari settori, interlocutori privilegiati i giovani Prosa - Ricerca e Nuova drammaturgia Teatro per Ragazzi e Teatro-Scuola Teatro per ‘Spazi Aperti’ , Form azione. Direttore artistico: Gianni Fortunato Pisani Altri membri della compagnia: Vittoria Micalizzi, dal 2001; Lorenzo Pizzurro, dal 2007; Francesca Andò dal 2008; Mariachiara Millimaggi, dal 2008; Gabriella La Fauci, Car melo Alati e Adele Penna,dal 2011. Contatti della compagnia Gianni Fortuna to Pisani tel. 328 9577128 [email protected] www.sites.google.com/site/accademiasarabanda 78 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo E' una notte buia e tempestosa. In uno squallido bar di per iferia la barista, intenta alle ultime pulizie, impreca contro il marito che dorme ubriaco su un tavolo. Ad un tratto, come un'apparizione, entra Veronica Lopez, grande attrice teatrale, alla r icerca dell'ultimo drink. Di fronte all'uomo praticamente in coma alcolico (e che tale resterà per tutto il tempo), le due donne si raccontano fino a svelare l'una all'altra i più intimi e atroci segreti. Finale a sorpresa. ////Spettacolo adatto agli studenti dei licei e istituti superiori.////// Nonostante l‟argomento molto serio, il testo è godibile e ricco di momenti divertenti. Le due donne si raccontano e „giocano‟ trovando una intensa intesa e solidarietà. Paradossale storia che, prendendo spunto dal tema di Salomè, celebre figlia di Erodiade, concupita da Erode, racconta la difficoltà di essere donna oggi. Se come dice qualcuno “il maschio è il nuovo sesso debole”, ecco che le due protagoniste, diversissime per storia personale e ceto sociale, vivono la situazione da borderline sentimentale. Entrambe, infatti, vengono da due matrimoni sbagliati, difficili e privi del frutto massimo dell‟amore: un figlio. Motivi diversi, aborto o sterilità, costringono le due donne a questa orrenda solitudine. Da lì insoddisfazioni, follie, rivendicazioni. I due partner d‟altra parte non sembrano aver assolto al loro ruolo di uomini in senso archetipico; mentre Max il compagno di Veronica, attrice di teatro, è la causa della perdita del bambino, Giovanni, il marito della donna che gestisce il bar, Desider ia, ha per anni incolpato la moglie scoprendosi poi sterile. L‟incontro cambierà definitivamente le vite delle due donne, in quell‟accezione di famiglia allargata che sempre più prende piede nel nostro nuovo mondo. Il maschio resta sconfitto, relegato al suo ruolo e alla sua eterna ricerca di status, mentre la donna vive la sua maturità esprimendola nello svolgersi proprio dell‟esistenza reale e fenomenica dell‟hic et nunc. Alla fine poi un‟agnizione intellettuale riporterà l‟ar monia celeste nelle due anime femminili fino a condurci ad un epilogo surreale, grottesco ma non troppo lontano alla realtà che viviamo. Stagione 2014 - 2015 79 Teatro nelle scuole Reggio Verso Betlemme Spettacolo di marionette, marottes e ombre ispirate alla Natività di Gesù Bambino testo, regia, marionette, ombre e animatrci Maria Grazia Bono Sabina Frisina Caterina Morano scenografia e luci Aldo Zucco L’Associazione culturale LE RANE da oltre 18 anni indirizza la propria attività di ricerca verso il teatro di figura straordinariamente idoneo alla sperimentazione didattica. Per i riconoscimenti (ad esempio: Perseo, premiato al Festival Internazionale delle FIGURE ANIMATE di Perugia nel ‘96 e Piccolo Blu e piccolo Giallo, primo premio al Festival Internazionale MANI VUOTE di Amalfi del 2000) e le attività svolte come rassegne, allestimenti, convegni, corsi e laboratori, oggi è un punto di riferimento per Scuole, Associazioni ed Enti che operano sul territorio regionale e non solo. Contatti della compagnia Associazione Culturale Le Rane , Reggio Calabria Aldo Zucco tel. 347 9676109 [email protected] 80 Area dello Stretto di Messina Note sullo spettacolo Spettacolo di marionette, marottes e ombre ispirate alla Natività di Gesù Bambino. Verso Betlemme riprende storie narrate e ascoltate tante volte; si tratta della nascita di Gesù e di alcuni degli avvenimenti che l’hanno accompagnata: miracoli ed eventi inspiegabili che sottolineano il mistero di questo bimbo. La trama è costruita innestando episodi e leggende tratti dagli scritti apocrifi sulla solida base delle pagine evangeliche. La messa in scena si alterna tra la semplicità e la mitezza dei personaggi e la complessità dei luoghi e dei tempi storici. Lo spettacolo è particolarmente adatto al periodo natalizio ma per l’argomento trattato, antico e sempre attuale, per la poesia delle immagini delicatissime e fortemente evocative, ben si adatta ad ogni pubblico e ad ogni tempo. Stagione 2014 - 2015 81 Teatro nelle scuole In copertina Federica De Cola In I miei occhi cambieranno (2012) tratto da "Certo che mi Arrabbio" di Celeste Brancato drammaturgia di Giampiero Cicciò e Giusi Venuti regia di Giampiero Cicciò Produzione If Prana Vanessa Gravina In Agata (2004) di Rocco Familiari regia di Walter Manfrè Produzione Ente Teatro di Messina Il contenuto di ciascuna scheda del relativo spettacolo è stato fornito dalla compagnia proponente. 82 Area dello Stretto di Messina Teatro nelle Scuole Progetto per la fruizione dell’offerta Teatrale Questo progetto nasce dalla collaborazione degli Assessorati alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del Comune di Messina, l’Assessorato Provinciale di Reggio Calabria, nell’ottica della condivisione delle risorse culturali dell’intera area dello Stretto di Messina. Gli “STATI GENERALI DELLA CULTURA”, organismo creato dal Prof. Tonino Perna, Assessore alla Cultura del Comune di Messina, hanno contribuito fattivamente ed in modo volontario alla realizzazione di questo progetto. Questo primo catalogo contiene gran parte delle proposte teatrali allestite da organizzazioni, professioniste e non, di tutta l’area dello stretto. La divulgazione di questo opuscolo sarà a cura delle direzioni didattiche che potranno utilizzarlo come strumento di informazione e confronto per le loro attività curriculari ed extracurriculari rivolte alla formazione culturale degli studenti. Stampato a cura di ASSESSOR ATO ALLA CULTUR A DEL COMUNE DI MESSINA Questo opuscolo è scaricabile in formato .pdf all’indirizzo: www.lemaschere.net/palacultura/teatronellescuole.pdf Stagione 2014 - 2015 83 Con il patrocinio di: Assessorato alla Cultura provincia di Reggio Calabria Pri ma edizione rel. 0.2 Assessorato alla Cultura del Comune di Messina Assessorato alla Pubblica Ist ruzione Comune di Messina