Progetti teatrali per gli studenti delle scuole primarie e secondarie
Assessorato alla Cultura del comune di Messina
Assessorato alla Cultura provincia di Reggio Calabri a
proposta 2014 - 2015
Teatro nelle scuole
Catalogo
dell’offerta
teatrale
per l’area
dello
Stretto di
Messina
Teatro ne lle scuole
Catalogo dell’offe rta teatrale pe r l’area de llo
Stre tto di Me ssina
Proposte 2014-2015
A cura di
STATI GENERALI DELLA C ULTURA
Assessorato alla Cultura de l Comune di Messina
18 ottobre 2014 re l. 0.2
Teatro nelle scuole
Catalogo dell’offerta teatrale
per l’area dello Stretto di Messina
Progetti teatrali per gli studenti delle
scuole primarie e secondarie
Edizione 2014-2015
Progetto grafico di Renzo Di Chio
Teatro nelle scuole
Messina
Gli spettacoli
Cento sigarette
• C'era una volta un prepotente
• Cirano
• In Volo
• I segreti dello specchio
• Il Gabbiano
• Improvvisare vite riciclate
• La fata Morgana
• La Favola di Frya
• La notte di Giufà
• L’albero
• La patente & Altre istruttorie
• La storia di Pinocchio
• L’ ora di chiusura
• Orione tra le stelle
• Pinocchio, il bambino di legno
•
4
(regia: Lorenzo Pizzurro)
(progetto di Cinzia Ferrara)
(regia: Domenico Cucinotta)
(regia: Domenico Cucinotta)
(regia: Alessandro Alù)
(regia: Donatella Venuti)
(regia: Roberto Zuccalà)
(regia: M immo Giuliano)
(spettacolo di burattini )
(regia: M ariapia Rizzo)
(regia: Domenico Cucinotta)
(regia: Enzo Cicero)
(regia: Domenico Cucinotta)
(regia: Domenico Cucinotta)
(progetto di Cinzia Ferrara )
(regia: Carmelo Impalà)
Area dello Stretto di Messina
Accademia Sarabanda
Associazione Paradiso dei calzini
Teatro dei naviganti
Teatro dei naviganti
Vaudeville
Associazione Teatro di Morman
Vaudeville
Ledimigi
Lunaria Cooperativa Sociale
Teatro dei naviganti
Teatro dei naviganti
Compagnia degli Sdrammaticati
Teatro dei naviganti
Teatro dei naviganti
Associazione Paradiso dei calzini
Associazione culturale Lu 61
Stagione 2014 - 2015
10
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16
22
24
26
30
32
34
38
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42
44
52
58
60
5
Teatro nelle scuole
Messina
Gli spettacoli
Renzo e Lucia, promessi sposi
(regia: Carmelo Impalà)
• Sperso per il mondo
(spettacolo di burattini )
• Teatrino TV presenta: Nel paese dei caldo morbidi, un giorno… (regia: E Bovo)
• Tiriti, Ti
(regia: Gianni Fortunato Pisani)
• Tosca, e lucevan le stelle
(regia: Carmelo Impalà)
• Una notte di Salomè
(regia: Gianni Fortunato Pisani)
•
6
Area dello Stretto di Messina
Performance Creations
Lunaria Cooperativa Sociale
Associazione Paradiso dei calzini
Accademia Sarabanda
Performance Creations
Accademia Sarabanda
Stagione 2014 - 2015
62
70
72
74
76
78
7
Teatro nelle scuole
Reggio
Gli spettacoli
Ciao amore ciao Le canzoni e la vita di Luigi Tenco
(di Nino Racco)
• Il figlio della pioggia d’oro (M .Grazia Bono, S.Frisina, C.M orano)
• Il Re è nudo
(di Nino Racco)
• La Baronessa di Carini
(di Nino Racco)
• La leggenda di Colapesce
(di Nino Racco)
• La vera storia del pifferaio di Hamelin (di Gaetano Tramontana)
• L’epico viaggio di ‘Ndria Cambria
(regia: M assimo Barilla)
• L’isola di Calibano
(regia: M assimo Barilla)
• Memorie di Antigone
(di Gaetano Tramontana)
• Opera Aperta Storia di Rocco Gatto vittima della mafia
(di Nino Racco)
• ’70voltesud
(regia: M assimo Barilla)
• Storia di Salvatore Giuliano
(di Nino Racco)
• Streghe contro fate
(di Valentina De Grazia)
• Verso Betlemme
(M .Grazia Bono, S.Frisina, C.M orano)
•
8
Area dello Stretto di Messina
Piccolo Teatro Umano
Associazione Culturale Le Rane
Piccolo Teatro Umano
Piccolo Teatro Umano
Piccolo Teatro Umano
Associazione Culturale Spazio Teatro
Mana Chuma Teatro
Mana Chuma Teatro
Associazione Culturale Spazio Teatro
Piccolo Teatro Umano
Mana Chuma Teatro
Piccolo Teatro Umano
Associazione Culturale Spazio Teatro
Associazione Culturale Le Rane
Stagione 2014 - 2015
14
18
20
28
36
46
48
50
54
56
64
66
68
80
9
Teatro nelle scuole
Messina
Cento sigarette
da un racconto di
Marco Anello
adattamento e regia
Lorenzo Pizzurro
con
Gianni Fortunato
e
Gabriella La Fauci
Accademia Sarabanda
Dall’85 ‘Sarabanda’ svolge attività in vari settori, interlocutori privilegiati i
giovani Prosa - Ricerca e Nuova drammaturgia Te atro pe r Ragazzi e
Te atro-Scuola Te atro pe r ‘Spazi Aperti’ , Formazione .
Direttore artistico: Gianni Fortunato Pisani
Altri membri della compagnia:
Vittoria Micalizzi, dal 2001; Lorenzo Pizzurro, dal 2007; Francesca Andò
dal 2008;
Mariachiara Millimaggi, dal 2008; Gabriella La Fauci, Carmelo Alati e
Adele Penna,dal 2011.
Contatti della compagnia
Gianni Fortuna to Pisani tel. 328 9577128
[email protected]
www.sites.google.com/site/accademiasarabanda
10
Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
MARCO ANELLO è nato nel 1984 ed è siciliano. Vive e lavora a Torino. Ha una band con cui suona la chitarra e canta, gli Anelli Soli. Scrive tante cose: sceneggiature, filastrocche, cose in rima, musica, roba
per siti internet e blog, canzoni e racconti. Questo è il suo esordio.
Spettacolo adatto agli studenti dei licei e istituti superiori.
Si può prevedere un laboratorio con gli studenti che parta da un racconto, passi ad una scrittura drammaturgica e arrivi ad una messa in
scena. Importante qui è comprendere il lavoro di adattamento svolto
per portare sulla scena un racconto. Verificare quindi la differenza di
linguaggi tra la scrittura e la messa in scena. Il tema affrontato è quello, molto attuale, della assenza totale di benevolenza dell’uomo
d’oggi.
Sinossi: Jaq non fa nulla nella vita, ma è un tipo metodico. Cerca di
non farsi influenzare dalle cose da fare per forza e allora ha deciso di
non fare niente. Fa solo una cosa: fuma cento sigarette al giorno.
Lo fa tutti i giorni senza mai uno sgarro, senza mai uno strappo alla
regola. Da vent'anni non fa altro che fumare tutto il giorno. Cento sigarette è l'obiettivo di ogni sua giornata. Nient'altro. Jaq non prova
nemmeno più il sentimento della paura verso alcuni eventi. Il suo nichilis mo è la sua salvezza.
Nella vita apparentemente senza scosse né sorprese di Jaq, irrompe
la visita di sua figlia Elena. L'ultima volta che l'ha vista la piccola aveva 7 anni, adesso ne ha 23. Lui non la riconosce nemmeno. Lei ha
quasi ribrezzo nei confronti della riscoperta figura di suo padre. Il dialogo è breve, poche parole, molto silenzio, qualche filo di rabbia e
tanto squallore. Elena, di nascosto, ruba le chiavi di casa di Jaq. I due
si salutano senza particolare affetto e con la consapevolezza di non
vedersi più per chissà quanto. La notte di Jaq trascorre tra banconi di
bar e le solite sigarette. Rientrato a casa trova la figlia sdraiata sul
divano, la osserva, si compiace della sua bellezza, si pente, decide di
cambiare e di migliorare quantomeno la vita di sua figlia, ma....
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Messina
C’era una volta
un prepotente
Liberamente tratto
dal racconto
Il prepotente
di Ian MacEwan
Adattamento e regia
Cinzia Ferrara
con
Cinzia Ferrara
Eleonora Bovo
Associazione Il Paradiso dei calzini
È un'associazione d'intenti culturali, educativi e artistici, nonché
uno spazio-tempo in cui costruire pomeriggi d'incontro, scambio, gioco libero, attività creative fantasiose, e in cui favorire una crescita sana non solo dei bambini, ma anche del rapporto
genitore-figlio.
"il paradiso dei calzini" offre e promuove laboratori artistici a fini
educativi (teatro, atti vità motoria e giocoleria, riciclo, arteterapia e altro) e spettacoli di teatro per l'infanzia.
.
Il Paradiso dei calzini
Cinzia Ferrara, 349 1722142 - [email protected]
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Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
Si rivolge alla scuola primaria a partire dalle classi III, e scuola
secondaria inferiore. I bambini sognano e a partire dai propri
sogni giocano a costruire la loro identità.
Il nostro protagonista è un ragazzino di 10 anni, che si confronta in questo spettacolo didattico con il bullismo. La narrazione
entra in contatto in modo diretto con la capacità d'immaginare.
Ognuno è in grado di partecipare alla costruzione della realtà
che lo circonda e di modificarla a partire dal proprio modo di immaginarla.
La capacità di adattamento degli esseri umani usa anche i meccanismi di difesa grazie ai quali ciascuno costruisce un ruolo,
che gli permette di entrare in relazione con il mondo esterno.
Crescere significa anche smantellare e risignificare quel ruolo,
per costruire un sè ogni volta più adulto e forte.
Lo spettacolo di teatro didattico “C'era una volta un prepotente”,
racconta il percorso grazie al quale Peter smette di essere succube di un suo compagno di classe, perchè riesce ad immaginarsi più forte e a vedere il bambino che lo terrorizza per ciò
che è, un bambino proprio come lui.
Il racconto della storia si sviluppa seguendo due diversi livelli, la
messa in scena che si fonde con un secondo livello laboratoriale, e quindi interattivo, che vede i ragazzi coinvolti attra verso il
gioco di ruolo e a partire dall'immedesimazione con i personaggi della storia. Lo spettacolo per sua stessa natura prevede un
numero di partecipanti prefissato da un minimo 15 bambini a un
massimo di 50 bambini.
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Reggio
Ciao Amore Ciao
Le canzoni e la vita di Luigi Tenco
Scritti, diretto e
interpretato da
Nino Racco
allestimento e videoproiezioni
Antonella Iemma
Piccolo Teatro Um ano
Nino Racco si forma come attore a Roma negli anni ottanta. Decisivo è
l’incontro col maestro Jerzy Grotowski che segnerà fortemente la sua formazione.
Alla fine degli ottanta fa rifluire la ricca esperienza professionale in una ricerca che lo condurrà alle radici della teatralità meridionale: la riscoperta
della figura del cantastorie. Nasce così lo spettacolo Storia di Salvatore Giuliano (1989) che conoscerà migliaia di repliche. Seguiranno altri spettacoli
neocantastoriali: La Baronessa di Carini (1998), La Leggenda di Cola Pesce
(1999), ‘Ntricata Storia di Peppe Musolino (2001).
Nel 2001 riceve il Paladino d’Oro (Siracusa) “per il recupero e il rinnovamento dell’a rte cantastoriale”.
Attualmente il suo lavoro si arricchisce dell’incontro con l’artista e scenografa Antonella Iemma.
Contatti della compagnia
Nino Ra cco tel. 328 9007736
[email protected]
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Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
Le canzoni e la vita di Tenco nel clima culturale e musicale degli anni sessanta: il suo decisivo contributo alla nascita e allo
sviluppo della canzone d’autore.
Lo spettacolo è incentrato sull’ultima canzone di Tenco Ciao
amore ciao e sulle diverse elaborazioni che il testo ha avuto prima della stesura finale. All’inizio si trattava di una canzone antimilitarista e informata alla cultura pacifista: ma per Sanremo
“era troppo”. Senonché Tenco, con una certa sofferenza, perverrà ad un lavoro di trasformazione e adattamento: ne verrà
fuori quel manifesto esistenzialista finale “non saper fare niente
in un mondo che sa tutto”.
Più che sui risvolti di cronaca nera o rosa, il lavoro di Nino Racco vuol mettere in risalto il valore poetico e politico di Luigi Tenco, così profondamente comunicante alle generazioni di allora
come a quelle presenti. Nell’arco del racconto poetico, oltre
Ciao amore ciao, troviamo le canzoni più significative del cantautore: Io sì, Vedrai Vedrai, Se stasera sono qui, Mi sono innamorato di te, La b allata dell’amore.
Per gli Istituti di Istruzione Superiore e le Università.
Durata dell’intera lezione-spettacolo 2 ore.
• Introduzione sui fermenti artistici e politici degli anni sessanta;
• Spettacolo corredato da video-proiezioni a cura di Antonella Iem-
ma;
• Analisi musicale e linguistica di una fra le canzoni dello spettacolo.
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Messina
Cirano
liberamente tratto da
“Cirano de Bergerac”
di Edmond Rostand
regia
Domenico Cucinotta
con
S.Tavano
Domenico Cucinotta
Mariapia Rizzo
Com pagnia Teatro dei Naviganti
È un gruppo di ricerca teatrale nato a Messina nel 1996.
I fondatori, Domenico Cucinotta e Mariapia Rizzo, decidono di dar
vita a un gruppo orientato soprattutto verso la ricerca teatrale e volto
alla realizzazione di un’esperienza laboratoriale per manente.
Interesse del gruppo è quello di approfondire i diversi aspetti della
pedagogia teatrale, tenendo presente il valore educativo del teatro.
L’Associazione non si limita solo a produrre spettacoli, ma svolge anche un’intensa attività di laboratori: presso il proprio teatro, con due
classi di formazione per attori; nelle scuole di Messina e provincia; si
occupa di teatro/scuola, realizza animazioni, anche in strada, per
grandi e piccini.
Teatro dei naviganti
tel. 090 2924580 - 339 5035152 - 380 4243568
[email protected]
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Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
Oltre alla struggente e appassionante storia d’amore che coinvolge il triangolo Rossana/Cristiano/Cirano, il “Cirano de Bergerac” propone un livello di lettura direttamente connesso a tematiche teatrali e denso di spunti di riflessione sulla vita dell’artista.
Per questo il Teatro dei Naviganti propone una sorta di lezione
spettacolo che, oltre a portare avanti i punti salienti della trama
(la storia d’amore che sicuramente fa immediata presa sui giovani spettatori; il sacrificio di un nobile cuore per la felicità
dell’amata, esempio per grandi e piccoli; la bellezza dell’anima
a confronto con quella esteriore), si apre ad una dinamica lezione su alcuni principi dell’arte teatrale e dell’arte in generale: il
paradosso dell’artista ed i suoi conflitti interiori ed alcune considerazioni etiche e pratiche sul teatro in un’epoca in cui l’artista
viene letto prevalentemente come un fenomeno mediatico.
L’amore, l’ambizione, le trappole del successo, la coerenza con
se stessi e l’anelito verso una bellezza che sia armonia tra anima e corpo, sono gli ingredienti di questa “lezione spettacolo”.
Sono questi temi che non mancheranno certo di appassionare
ragazzi in un’età di formazione, epoca in cui questi argomenti si
rendono urgenti e pressanti e diventano un lasciapassare per
l’età adulta.
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Reggio
Il figlio della pioggia
d’oro
Spettacolo di marionette
e ombre tratto
dal Mito di Perseo
testo, regia, marionette,
ombre e animatrci
M. Grazia Bono
Sabina Frisina
Caterina Morano
Scenografia e luci
Aldo Zucco
L’Associazione culturale “LE RANE”
da oltre 1 anni indirizza la propria attività di ricerca verso il teatro di figura straordinariamente idoneo alla sperimentazione didattica. Per i riconoscimenti (ad esempio: Perseo, premiato al
Festival Internazionale delle FIGURE ANIMATE di Perugia nel
‘96 e Piccolo Blu e piccolo Giallo, primo premio al Festival Internazionale MANI VUOTE di Amalfi del 2000) e le attività svolte come rassegne, allestimenti, convegni, corsi e laboratori, oggi è un punto di riferimento per Scuole, Associazioni ed Enti che
operano sul territorio regionale e non solo.
Contatti della compagnia
Associazione Culturale Le Rane , Reggio Calabria
Aldo Zucco tel. 347 9676109
[email protected]
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Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
Spettacolo tratto dal mito di Perseo ed ispirato alla leggenda
dell’eroe greco.
Ne “Il figlio della pioggia d’oro” si narra gran parte del mito di
Perseo secondo quanto viene tramandato dalle
più accreditate tradizioni mitologiche. Il protagonista è l’eroe
che, guidato dagli Dei, compie il volere del fato.
Perseo, che fin dalla nascita dimostra la sua natura divina (la
pioggia d’oro è proprio Zeus), sostenuto
dall’amore materno di Danae compie atti di grande coraggio uccidendo la Gorgone e salvando Andromeda.
Nello spettacolo si fondono insieme diverse tecniche del teatro
di figura: dalle ombre, capaci di creare
un mondo irreale, onirico; alle marionette che, con la loro presenza e materialità, trascinano chi guarda
attraverso la continua trasformazione della scena.
L’impianto scenico è come il mare: dapprima preserva la vita
dell’eroe e poi lo segue, gli si oppone, si apre e
si chiude, si trasforma per la lotta e si modifica per il viaggio.
Parole ed immagini si aiutano e si fondono senza
mai illustrarsi a vicenda, si seguono e si suggeriscono correndo
su binari espressivi differenti ma paralleli,
spinte dal vento del mito.
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Reggio
Il Re è nudo
da
“I vestiti nuovi
dell’imperatore”
di H. C. Andersen
di e con
Nino Racco
Disegno scenico
e proiezioni video
Antonella Iemma
Piccolo Teatro Umano
Nino Racco si forma come attore a Roma negli anni ottanta. Decisivo è
l’incontro col maestro Jerzy Grotowski che segnerà fortemente la sua formazione.
Alla fine degli ottanta fa rifluire la ricca esperienza professionale in una ricerca che lo condurrà alle radici della teatralità meridionale: la riscoperta
della figura del cantastorie. Nasce così lo spettacolo Storia di Salvatore Giuliano (1989) che conoscerà migliaia di repliche. Seguiranno altri spettacoli
neocantastoriali: La Baronessa di Carini (1998), La Leggenda di Cola Pesce
(1999), ‘Ntricata Storia di Peppe Musolino (2001).
Nel 2001 riceve il Paladino d’Oro (Siracusa) “per il recupero e il rinnovamento dell’a rte cantastoriale”.
Attualmente il suo lavoro si arricchisce dell’incontro con l’artista e scenografa Antonella Iemma.
Contatti della compagnia
Nino Ra cco tel. 328 9007736
[email protected]
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Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
Ispirato alla favola di Andersen (I vestiti nuovi dell’Imperatore) Il
re è nudo del cantastorie Nino Racco è un adattamento culturale e linguistico alla dimensione mediterranea. Di un Re vanaglorioso ed eccentrico si trova infatti traccia anche nei nostri racconti popolari. Quest’ultimo aspetto ci permette di far luce sul
fenomeno del “cunto” legato sì a narratori professionali ma che
ha la sua radice nel “semplice intrattenimento” perpetuato da
nonne e vegliardi davanti al focolare.
Giusto una citazione per affondare uno sguardo al passato e
ritrovare altresì un “racconto nuovo” con l’ausilio della tecnologia: da qui le proiezioni del disegno artistico di Antonella Iemma.
Dinamica dello spettacolo è l’intreccio tra racconto orale e uso
delle immagini proiettate nel corso dello spettacolo.
Sul finale si apre una discussione con gli alunni per decidere
insieme i diversi finali possibili, alla maniera del maestro Gianni
Rodari.
Disponibile per tutto l’anno scolastico 2014/15 lo spettacolo è
per gli alunni della Scuola Primaria. La durata è di 30 min. per
cui è da associare a “La leggenda di Cola Pesce” sempre di e
con N. Racco anche questo di 30 min.
L’evento si caratterizza come una lezione-spettacolo, con una
introduzione di Nino Racco, segue lo spettacolo vero e proprio,
conclude un dialogo/confronto con alunni e docenti.
Target e tipologia: Spettacolo per la scuola primaria, stile teatro-cantastorie
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Messina
In volo
verso B-612
liberamente tratto da
“Il Piccolo Principe”
di
A. de Saint Exupery
adattamento
Mariapia Rizzo
regia
Domenico Cucinotta
Com pagnia Teatro dei Naviganti
È un gruppo di ricerca teatrale nato a Messina nel 1996.
I fondatori, Domenico Cucinotta e Mariapia Rizzo, decidono di dar
vita a un gruppo orientato soprattutto verso la ricerca teatrale e volto
alla realizzazione di un’esperienza laboratoriale per manente.
Interesse del gruppo è quello di approfondire i diversi aspetti della
pedagogia teatrale, tenendo presente il valore educativo del teatro.
L’Associazione non si limita solo a produrre spettacoli, ma svolge anche un’intensa attività di laboratori: presso il proprio teatro, con due
classi di formazione per attori; nelle scuole di Messina e provincia; si
occupa di teatro/scuola, realizza animazioni, anche in strada, per
grandi e piccini.
Teatro dei naviganti
tel. 090 2924580 - 339 5035152 - 380 4243568
[email protected]
22
Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
Perché ispirarsi proprio a “Il Piccolo Principe” nel pensare a uno spettacolo destinato ai ragazzi?
Perché è un libro dedicato ad un adulto quando era bambino. Durante le
nostre esperienze di lavoro con bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie inferiori, il momento più complesso è stato quello del primo
approccio, dell’incontro, della scoperta di avere, nonostante la differenza
di età, un linguaggio ed un cuore comuni. Il mondo dell’infanzia e
dell’adolescenza è un mondo misterioso, che ogni individuo ha vis suto,
ma che sembra aver dimenticato quando ha decis o (o è stato costretto a
decidere) di essere diventato grande.
Sembra un passaggio senza interregno, ma non è così. Il terreno neutro
esiste ed è talmente semplice da essere ignorato: la poesia.
Nel “Piccolo Principe” un adulto e un bambino si incontrano nel deserto,
un luogo limite, in cui è possibile il riavvic inamento tra la realtà adulte e
quella bambina, un luogo in cui ogni ottica quotidiana è inutile e
l’inversione è possibile.
La realtà si può guardare da un’angolazione dimenticata: quella di chi è
abituato al piccolo, al lineare, al singolare (un pianeta che può ospitare
un solo abitante, la necessaria lotta contro i baobab, un fiore creduto unico in tutto l’universo) ma è costretto a scontrarsi con il macroscopic o,
con l’artific iosamente complesso, con il molteplice indifferenziato. È un
miracolo per un adulto potersi trovare di nuovo a guardare con occhi capaci di una poesia semplice ed istintiva e potere pensare di nuovo con
una mente che segue la logica del cuore.
Il “ Piccolo Principe” ci è sembrato un fertile terreno d’incontro tra adulti
(ma siamo poi così adulti?) e bambini (ma sono davvero solo bambini?)
alla scoperta di cosa sia questo «essenziale invis ibile agli occhi ma vis ibile al cuore», attraverso la messa in scena di una favola che non parla
per metafore, ma propone un altro modo di guardare i fatti.
Non si tratta di voler tornare bambini, ma di ricordarci costantemente che
l’essenziale è visibile solo al cuore e di cercare continuamente
l’essenziale che ogni altro cuore riesce a vedere.
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Messina
I segreti dello specchio
Liberamente ispirato a
“Biancaneve e i sette nani”
di
Jacob e Wilhelm Grimm
regia
Alessandro Alù
La compagnia VAUDEVILLE
Nasce formalmente a Messina nell’estate del 2011 dall’esperienza
maturata nei quattro anni precedenti dai soci fondatori attraverso
l’associazione culturale Excursus. La passione per il teatro, i traguardi
raggiunti, e gli ampi consensi da parte del pubblico, hanno deter minato il passaggio da semplice associazione amatoriale a compagnia
professionale. Obiettivo di Vaudeville è promuovere il teatro, e più
esattamente una corrente teatrale siciliana, principalmente attraverso
il musical e la prosa. Presidente e Direttore Artistico della compagnia
è il giovane Alessandro Alù, attore e regista che dopo numerosi stage
e laboratori teatrali, ha iniziato la sua attività a conclusione del percorso di studi presso la Musical Theatre Academy nella sede di Catania.
Conta tti della compagnia
tel. 320 7586162 - [email protected]
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Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo I segreti dello specchio
Lo spettacolo I segreti dello specchio offre una rilettura del personaggio della matrigna di Biancaneve.
Attraverso il richiamo a leggende e fonti letterarie sviluppatesi
intorno alla fiaba classica, viene riscritta la vita della regina,
dall’infanzia fino alla morte, mettendo in evidenza le luci e le
ombre della donna nei suo rapporti umani. Da qui lo spessore
assunto nello spettacolo da personaggi trattati invece come
marginali nella storia di Biancaneve, quali, ad esempio, il cacciatore, il padre e la sorella della matrigna, lo Specchio. Proprio
quest’ultimo giocherà un ruolo decisivo nella vicenda, risultandone un artefice silenzioso, debitore al teatro shakespeariano,
che ordisce trame come Puck e tenta la sua vittima come Iago,
trasformandosi, infine, in allegoria del destino umano.
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Messina
Il Gabbiano
Liberamente tratto da
Il Gabbiano Jonathan Livingston
di Richard Bach
Scritto e diretto da
Donatella Venuti
con
Cristian Carcione,
Alessio Bonaffini
Elvira Ghirlanda, Donatella Venuti
Musiche originali
Arcadio Lombardo
scene e costumi Franco Lombardo
Luci e fonica Danilo Scuderi
Il TEATRO DI MORMAN
è una realtà presente nel territorio da 20 anni e si avvale della
direzione artistica di Donatella Venuti, attrice, autrice regista
insegnante di recitazione; presidente Francesco Lombardo scenografo e grafico, Arcadio Lombardo musicista. Oltre 20 spettacoli prodotti: Scirocco TAOARTE 1994, “Il pellicano”, Il malato
immaginario, I parenti terribili, Le Epoche, Mediterraneo o il silenzio delle sirene, Ritratti, Viaggio in Sicilia, Donne in nero, Lamicaducori, Notti bianche-Dreamers, Il ritorno di Leo (Premio
Vallecorsi per il Teatro), IAKTura, Mari d’Amuri, Cuerpo de Alma, Il Gabbiano.
Contatti della compagnia
Donatella Venuti Tel 3478620752
[email protected]
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Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
Lo spettacolo circoscritto in una partitura musicale che evidenzia i
vari momenti della storia, si dipana quasi come una commedia
musicale con i suoi divertimenti, le sue malinconie ma ha i tempi
del teatro comico. I personaggi allusivi, nel loro divertimento, trasmettono il senso più profondo dell’opera.
Il suo significato è chiaro: la Conoscenza è un percorso, un viaggio di crescita e approfondimento e per viverlo bisogna liberarsi da
ogni sovrastruttura, alleggerirsi da ogni zavorra che impedisce di
volare alto, osare l’impossibile.
”Scoprì che erano la noia e la paura e la rabbia a rendere così
breve la vita d’un gabbiano. Ma, con l’animo sgombro da esse, lui,
per lui, visse contento, e visse molto a lungo.”
La globalizzazione dei saperi ci sottrae sicurezza e se accorcia le
distanze tra gli uomini, non è vero che ci rende migliori, più umani,
più veri; l’abisso che separa i nostri poveri mondi individuali accentua la paura, l’invidia, la corsa al successo, al potere, al denaro, tutte cose che non hanno niente a che fare con la natura
dell’uomo, con il percorso che a ognuno di noi è dato fare. Il giovane gabbiano Jonathan si rifiuta di essere come gli altri, ama volare e impara ad eseguire il volo come atto di perizia e intelligenza,
fonte di perfezione e di gioia. Per lui la vita non è riferita solo
all’attività del cibarsi ma fondamentale è il volo, librarsi in cielo,
conoscere le leggi che fanno si che un corpo superi sempre più
ostacoli, si cimenti in acrobazie sempre più audaci per conoscere
la “Perfezione”. Il gabbiano diventa così un simbolo, la guida ideale di chi ha la forza di ubbidire alla propria legge interiore. La scoperta, la curiosità, l’importanza dell’insegnamento come trasmissione di quella conoscenza che tempra il carattere e che permette
il salto di qualità, porteranno Jonathan a travalicare i limiti della
vita stessa; la sua scomparsa è vista come uno stadio, un passaggio, una porta che si apre su un presunto Paradiso ma che
anch’essa dovrà essere superata.
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Reggio
La Baronessa di
Carini
di e con
Nino Racco
ricerca iconografica
e proiezioni video
Antonella Iemma
Piccolo Teatro Umano
Nino Racco si forma come attore a Roma negli anni ottanta. Decisivo è
l’incontro col maestro Jerzy Grotowski che segnerà fortemente la sua formazione.
Alla fine degli ottanta fa rifluire la ricca esperienza professionale in una ricerca che lo condurrà alle radici della teatralità meridionale: la riscoperta
della figura del cantastorie. Nasce così lo spettacolo Storia di Salvatore Giuliano (1989) che conoscerà migliaia di repliche. Seguiranno altri spettacoli
neocantastoriali: La Baronessa di Carini (1998), La Leggenda di Cola Pesce
(1999), ‘Ntricata Storia di Peppe Musolino (2001).
Nel 2001 riceve il Paladino d’Oro (Siracusa) “per il recupero e il rinnovamento dell’a rte cantastoriale”.
Attualmente il suo lavoro si arricchisce dell’incontro con l’artista e scenografa Antonella Iemma.
Contatti della compagnia
Nino Ra cco tel. 328 9007736
[email protected]
28
Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
Nino Racco - che da molti anni si occupa del recupero e del rinnovamento del cantastorie - ripropone un classico del repertorio: La Baronessa di Carini delitto d’onore nella Sicilia del ‘500.
La storia tragica di Donna Laura, uccisa dal padre/barone Cesare Lanza, per aver intrattenuto relazione amorosa col Vernagallo suo giovanile e proibito amore. La tecnica usata da Nino
Racco in questo spettacolo ripropone l’impostazione classica
del cantastorie che alterna nel racconto canto e recitazione: troviamo sia il cartellone classico sia le proiezioni con l’ausilio dello schermo. Soprattutto all’inizio, quando il cantastorie invita il
pubblico all’ascolto e nella introduzione generale alla storia, vi
sono elementi di “improvvisazione attoriale” tesi ad adattare lo
spettacolo al luogo ed alla particolare occasione.
Disponibile per tutto l’anno scolastico 2014/15, è adatto per gli
alunni della Scuola Secondaria e per il Biennio delle Superiori.
Durata della lezione-spettacolo: 1h e trenta minuti.
• Introduzione sulla figura e il ruolo dei cantastorie con l’ausilio di
proiezioni-video curate dall’artista e scenografa Antonella Iemma;
• Il racconto vero e proprio accompagnato da proiezioni tratte dai
“cartelloni” dei cantastorie;
• Microscopio sullo spettacolo. Differenze tra recitazione dei canta-
storie e recitazione attoriale.
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Messina
Improvvisare
vite riciclate
Regia
Roberto Zuccalà
La compagnia VAUDEVILLE
Nasce formalmente a Messina nell’estate del 2011 dall’esperienza
maturata nei quattro anni precedenti dai soci fondatori attraverso
l’associazione culturale Excursus. La passione per il teatro, i traguardi
raggiunti, e gli ampi consensi da parte del pubblico, hanno deter minato il passaggio da semplice associazione amatoriale a compagnia
professionale. Obiettivo di Vaudeville è promuovere il teatro, e più
esattamente una corrente teatrale siciliana, principalmente attraverso
il musical e la prosa. Presidente e Direttore Artistico della compagnia
è il giovane Alessandro Alù, attore e regista che dopo numerosi stage
e laboratori teatrali, ha iniziato la sua attività a conclusione del percorso di studi presso la Musical Theatre Academy nella sede di Catania.
Conta tti della compagnia
tel. 320 7586162 - [email protected]
30
Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
Si presenta come uno spettacolo leggero e fresco che mette in
scena la così attuale questione del riciclaggio di materiali come
plastica, carta e vetro. Al fine di sensibilizzare il suo spettatore
intorno alla problematica ambientale Improvvisare vite riciclate
prende spunto da situazioni quotidiane di stallo (familiare, sentimentale, professionale, economico) che riescono a sbloccarsi
proprio attraverso il riciclaggio. Il riutilizzo dei materiali diviene
così simbolo della possibilità di reinventarsi, di “riciclare” la propria vita ed i propri sogni proprio quando l’esistenza sembra essersi consumata irrimediabilmente nel dolore, nella delusione e
nell’apatia.
La stessa struttura ciclica del testo, facilmente usufruibile per
l’alternarsi di prosa e brani musicali, sottolinea, infatti, come ogni nuovo inizio sia, in realtà, profondamente legato al passato
che lo precede, come nulla della propria esistenza vada gettato
via, ma anzi, con coraggio, venga riesumato e potenziato per
una nuova storia, di cui essere, indubbiamente, i protagonisti.
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Messina
La Fata Morgana
di Emanuela Giuliano
regia
Mimmo Giuliano
con
Emanuela Giuliano
Mimmo Giuliano
Aurora Macrì
Luigi Rao
Scene
Mimmo Giuliano
Costumi
Emanuela Giuliano
Compagnia teatrale LEDIMIGI
E’ un’Associazione culturale senza scopo di lucro, libera ed indipendente;
nasce nel 1998 diretta artisticamente da Mimmo Giuliano. Porta alto il nome
di Messina e della Sicilia organizzando rassegne teatrali, rappresentando
fiabe, leggende, commedie brillanti sia in vernacolo che in italiano, ed anche
commedie musicali. Con “Progetto Crescere Insieme” presso l’Istituto per
Sordomuti A.M. di Francia seguiamo la scuola di TEATRO PER TUTTI
(infanzia, adolescenza, adulti). C’impegniamo per creare relazioni e scambi
pratici e fattivi, aprendo possibilità di confronto tra compagnie, che permettano produzioni indipendenti e nuove vie di sviluppo per il teatro e per gli autori
di testi recitando opere altrimenti poco rappresentate. Aggreghiamo platee
diverse e facciamo fruire momenti di cultura teatrale, di divertimento esaltando in tal modo il valore didattico dello spettacolo, ed allo stesso modo intendiamo continuare anche nel nostro motto “Divertendoci, Divertiamo”.
Contatti della compagnia
Mimmo Giulianao tel.368 3310000 – [email protected]
www.ledimigi.it
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Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
Questa bellissima leggenda Messinese evidenzia un fatto reale testimoniato
da Padre Ignazio Angelucci, il quale narra il fenomeno di “Fata Morgana”
che rappresenta un miraggio in cui il mare improvvisamente si gonfia dando
luogo ad una città fantasma che dura pochi istanti e poi scompare; fenomeno che si verifica solo nel tratto di mare dello stretto di Messina, ed in particolari condizioni meteorologiche. Rappresentare su un palcoscenico questa
leggenda esalta il v alore didattico dello spettacolo facendo conoscere ai
ragazzi delle elementari e medie un argomento che già studiano sui libri di
scuola e che vedendolo capiscono quanto sono interessanti le leggende, in
special modo quelle legate alla nostra meravigliosa terra. Inoltre con la proiezione di slide istruttive, sull’illusione ottica denominata “Fata Morgana”, si
darà contezza sul fenomeno tecnico.
“La leggenda si svolge nel 1060 quando gli Arabi dominavano tutto il mediterraneo, occupando già dal 967 la Sicilia; inizialmente senza repressioni e
violenze, ma in seguito tiranneggiando il Popolo. A Messina alcuni cavalieri
come: Cola Camuglia, Ansaldo da Patti e Jacopino Saccano si ribellarono a
questi Arabi Mussulmani richiedendo l’aiuto di Ruggero d’Altavilla, di fede
Cristiana detto il normanno, figlio del conte Tancredi, che si trovava nella
dirimpettaia Calabria. Ruggero promise di aiutarli, e un giorno d’Agosto, passeggiando sul litorale Calabrese ammirava il bellissimo litorale Messinese, e
rifletteva su come avrebbe potuto attraversare lo stretto non avendo neanche un battello; mentre rifletteva dal mare venne fuori una donna bellissima
su un cocchio trainato da cavalli, era la Fata delle acque: “Morgana”, figura
mitologica celtica, sorellastra di Re Artù. Ella aveva condotto Artù ai piedi
dell’E tna, ed estasiata da questa terra decise di vivere nel centro delle acque dello stretto di Messina, ed avendo anche il potere di leggere il pensiero, propose a Ruggero di salire sul suo cocchio che l’avrebbe trasportato
sulla costa Siciliana, dandogli anche un grosso esercito. Inoltre, per dimostrargli i suoi poteri, Ella lanciò in mare tre sassolini bianchi, e per incanto
comparvero strade e palazzi che resero la costa Siciliana vicina e facilmente
accessibile, ma Ruggero, essendo di fede Cristiana, rifiutò l’offerta dicendole
che soltanto la Madonna ed i Santi l’avrebbero aiutato. Allora, Morgana fece
sparire per magia i palazzi e le strade in mezzo allo Stretto, scomparendo
anche Lei. L’anno successivo, Ruggero riuscì a sbarcare in Messina e con
l’aiuto della Vergine Maria conquista liberandola tutta la Sicilia e come ringraziamento fece costruire sul braccio di San Raineri una chiesa ed un monastero divenuti in seguito i più importanti centri di studio della Sicilia e della
Calabria”.
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Messina
La favola di Frya
regia Margherita Smedile
e Isolina Vanadia
con
Francesca Billè, Eleonora
Bovo, Serena Dascola, Alessandra Licata, Margherita
Smedile
Interventi musicali
Angelo Tripodo,
Francesca Licata
Allestimento Piero Botto
Audioeditor Pierpaolo Cimino
Il Teatrino di Lunaria
È una compagnia teatrale integrata formata da persone abili e disabili appassionate di teatro di figura. E’promosso da Lunaria cooperativa sociale che ha affidato al suo laboratorio DArt
l’invenzione e l’animazione dei burattini, la scrittura dei testi e la
realizzazione delle scene. Azionano i burattini le socie fondatrici di
Lunaria: Francesca Billè psicopedagogista, Serena Dascola educatrice e Alessandra Licata educatrice e videoartist, insieme a Eleonora Bovo attrice ed arte terapista.
La compagnia si avvale dell’esperienza teatrale di Margherita
Smedile attrice di prosa, di Piero Botto tecnico teatrale che cura gli
allestimenti degli spettacoli, di Pierpaolo Cimino audio editor e della competenza pedagogica di Isolina Vanadia insegnante.
Contatti della compagnia: Lunaria cooperativa sociale
Francesca Billè Tel: 3388138293 - 0902403792
[email protected]
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Area dello Stretto di Messina
La favola di Frya è uno spettacolo di teatro di figura ideato prodotto
e realizzato da Il teatrino di Lunaria una compagnia teatrale integrata composta da persone abili e disabili.
Lo spettacolo di burattini a guanto e a bastone “La favola di Frya”,
articolato in quattro atti, racconta le fantastiche avventure di Frya e
delle sue metamorfosi da dea della pioggia a modella di un famoso
pittore di Parigi.
Il racconto è un’originale creazione del laboratorio DArt gestito dalla
cooperativa Lunaria. Come nei grandi classici ci sarà il cattivo di turno
che con un raggiro creerà il disastro ambientale (la desertificazione)
che farà fuggire Frya dea della pioggia in cerca di una nuova casa
dall’Africa, alla foresta di Camaro a Parigi. Non mancheranno effetti
speciali di luci e suoni e formule magiche… ma anche personaggi
buffi e divertenti come il gatto Coraggio. La storia, ambientata negli
anni trenta del secolo scorso (forse…) accanto ad elementi fantastici
accenna a personaggi realmente esistiti come il pittore Balthus, il
poeta Jacques Prevert e l’illustratrice Elsa Henr iquez.
Personaggi
La Narratrice, Frya dea della pioggia, Abechechè dio della luce, Kaù dio del
sole, L’Usignolo di fiume, Il pittore Balthus, Il gatto Coraggio.
La favola di Frya è rivolta a bambini e ragazzi tra i 4 ai 12 anni .
Ogni spettacolo è destinato ad un numero massimo di 40 spettatori.
Lo spettacolo dura un’ora circa.
Finalità didattiche:
• Recuperare e interpretare con sensibilità contemporanea un modo di fare
teatro antico e popolare.
• Utilizzare come potente strumento pedagogico i burattini e le loro storie
trasformate in azioni teatrali e basate su tematiche attuali come il valore
dell'acqua per i popoli, il tema dell'emigrazione, la conoscenza del nostro
territorio..etc..
• Sperimentare nella costruzione dei burattini a guanto e a bastone tecniche
inventive ma elementari. Recuperare pratiche artigianali tradizionali come
la cartapesta e la carta riciclata. Riutilizzare oggetti e materiali poveri spesso destinati a diventare rifiuti (bottoni, stoffe, abiti, carta, cartone…).
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Reggio
La leggenda di
Colapesce
di e con
Nino Racco
Piccolo Teatro Umano
Nino Racco si forma come attore a Roma negli anni ottanta. Decisivo è
l’incontro col maestro Jerzy Grotowski che segnerà fortemente la sua formazione.
Alla fine degli ottanta fa rifluire la ricca esperienza professionale in una ricerca che lo condurrà alle radici della teatralità meridionale: la riscoperta
della figura del cantastorie. Nasce così lo spettacolo Storia di Salvatore Giuliano (1989) che conoscerà migliaia di repliche. Seguiranno altri spettacoli
neocantastoriali: La Baronessa di Carini (1998), La Leggenda di Cola Pesce
(1999), ‘Ntricata Storia di Peppe Musolino (2001).
Nel 2001 riceve il Paladino d’Oro (Siracusa) “per il recupero e il rinnovamento dell’a rte cantastoriale”.
Attualmente il suo lavoro si arricchisce dell’incontro con l’artista e scenografa Antonella Iemma.
Contatti della compagnia
Nino Ra cco tel. 328 9007736
[email protected]
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Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
Partendo dalla tradizione popolare e culta ove di fatto si contano molte versioni di Cola Pesce, Nino Racco cantastorie propone la sua “quando Cola Pesce non si chiamava ancora così, ma
semplicemente Nicolino ed era un ragazzo come tutti gli altri,
poi un giorno…”
Il taglio didattico - una divertita e briosa “lezione-spettacolo” insiste sulla dimostrazione delle differenti versioni e sulla ricchezza della letteratura popolare. L’attore-cantastorie, dopo una prima parte introduttiva e generale, si soffermerà
“giocandole e recitandole” sulle tre più conosciute varianti: il Re
che perde la corona in fondo al mare, la principessa Brigida in
cerca di marito nel Mar Mediterraneo, Cola Pesce che sacrifica
se stesso per salvare la Sicilia.
Disponibile per tutto l’anno scolastico 2014/15 lo spettacolo è
per gli alunni della Scuola Primaria. La durata è di 30 min. per
cui è da associare a “Il re è nudo” sempre di e con N. Racco
anche questo di 30 min.
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Messina
La notte di Giufà
Spettacolo per
attrice e musicista
Ispirato a
“Molto poco eroiche gesta”
del personaggio di Giufà
di e con
Mariapia Rizzo
Com pagnia Teatro dei Naviganti
È un gruppo di ricerca teatrale nato a Messina nel 1996.
I fondatori, Domenico Cucinotta e Mariapia Rizzo, decidono di dar
vita a un gruppo orientato soprattutto verso la ricerca teatrale e volto
alla realizzazione di un’esperienza laboratoriale per manente.
Interesse del gruppo è quello di approfondire i diversi aspetti della
pedagogia teatrale, tenendo presente il valore educativo del teatro.
L’Associazione non si limita solo a produrre spettacoli, ma svolge anche un’intensa attività di laboratori: presso il proprio teatro, con due
classi di formazione per attori; nelle scuole di Messina e provincia; si
occupa di teatro/scuola, realizza animazioni, anche in strada, per
grandi e piccini.
Teatro dei naviganti
tel. 090 2924580 - 339 5035152 - 380 4243568
[email protected]
38
Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
Forse da troppo tempo le molto poco eroiche gesta di Giufà rimangono al di fuori della nostra tradizione favolistica. È tempo
di ritornare ad ascoltarle.
Giufà, lo sciocco per eccellenza, talmente sciocco da risultare
alcune volte geniale, è un personaggio che accomuna tutta
l’area del mediterraneo, declinandosi in variazioni a seconda
delle aree di riferimento.
Giufà é molto ignorante, che si esprime per frasi fatte ed è animato dal senso delle letteralità in ogni sua azione. Deuteragonista delle sue storie è la madre, ora aguzzina ora vittima di questo paradossale figlio. Nelle sue avventure egli si caccia spesso
nei guai, ma riesce quasi sempre a uscirne illeso, spesso involontariamente. Giufà vive alla giornata, in maniera candida e
spensierata, incurante di un mondo esterno che pare sempre
sul punto di crollargli addosso.
Mariapia Rizzo, attraverso la narrazione, l’interpretazione mimica ed il dialogo con la musica racconta alcune delle storie di
Giufà, coinvolgendo i piccoli spettatori con il fascino ancora incorrotto – a dispetto dei tempi- della narrazione orale.
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Messina
L’albero
regia
Domenico Cucinotta
Con
Stefania Pecora
Mariapia Rizzo
Cristian Carcione
Com pagnia Teatro dei Naviganti
È un gruppo di ricerca teatrale nato a Messina nel 1996.
I fondatori, Domenico Cucinotta e Mariapia Rizzo, decidono di dar
vita a un gruppo orientato soprattutto verso la ricerca teatrale e volto
alla realizzazione di un’esperienza laboratoriale per manente.
Interesse del gruppo è quello di approfondire i diversi aspetti della
pedagogia teatrale, tenendo presente il valore educativo del teatro.
L’Associazione non si limita solo a produrre spettacoli, ma svolge anche un’intensa attività di laboratori: presso il proprio teatro, con due
classi di formazione per attori; nelle scuole di Messina e provincia; si
occupa di teatro/scuola, realizza animazioni, anche in strada, per
grandi e piccini.
Teatro dei naviganti
tel. 090 2924580 - 339 5035152 - 380 4243568
[email protected]
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Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
La delicata storia di amicizia, amore e dimenticanza tra un essere umano nelle varie fasi della sua vita, ed un albero.
Una metafora attuale e poetica della generosità della natura nei
confronti dell’uomo; delle richieste che l’uomo fa alla natura,
spesso senza tenere in conto delle conseguenze che queste
suscitano.
Ma anche più semplicemente una storia di generosità.
Uno spettacolo pensato per i più piccoli, denso di immagini evocative e poetiche e ricco di spunti di riflessione che gli insegnanti potranno eventualmente sviluppare in classe.
Stagione 2014 - 2015
41
Teatro nelle scuole
Messina
La patente
& Altre istruttorie
di Luigi Pirandello
e di Enzo Cicero
regia di Enzo Cicero
progetto grafico
Oreste Fio
scenografia
Mimmo Caruso
Compagnia degli Sdrammaticati
Sono nati nel 1992, e dal 1996 costituiscono la sezione teatrale
dell’Associazione Il Cappellaio di Rometta Marea: tutti i suoi componenti sono rigorosamente dilettanti, anzi – come dice lo stesso nome
– dilettantissimi, ma in generale dotati di buona presenza e personalità scenica. Cinque sono state finora le opere allestite, tutte quante
sotto la regia di Enzo Cicero: Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello
(1992); Il malato immaginario di Molière (1993); M iseria e Nobiltà
di Eduardo Scarpetta, in dialetto messinese (1995); Trappola per
topi di Agatha Christie (1997); La patente & Altre istruttorie Luigi
Pirandello e Enzo Cicero, in dialetto messinese (2012).
Contatti della compagnia
Enzo Cicero, tel. 347 5526342 [email protected]
http://ilcappellaio.altervista.org/sdrammaticati/sdrammaticati.html
42
Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo - Il primo atto è La patente di Pirandello,
tradotto in dialetto messinese dall’originale agrigentino del
1917. La vicenda è nota: Rosario Chiàrchiaro, un uomo sulla
quarantina, esasperato dalla propria fama di iettatore che da
tempo percorre l’intero paese e gli ha fatto perdere il lavoro, s’è
messo in testa di ottenere dagli organi giudiziari la patente ufficiale di iettatore, così da poter infine sfruttare la sciagura personale in senso professionale. L’uomo trova nel giudice istruttore
D’Andrea l’unico interlocutore che non crede nella sua iettatura,
ma, nel corso di un drammatico dialogo tra il beffardo e il tremendo, il giudice verrà annientato sia psichicamente sia fisicamente dall’esuberanza quasi sovranaturale di Chiàrchiaro.
Il secondo atto, scritto in dialetto messinese da Enzo Cicero e
intitolato Altre istruttorie, è prosecuzione della vicendaChiàrchiaro. L’ipotesi di fondo è che l’esasperata esuberanza di
Chiàrchiaro abbia ridestato in D’Andrea quel desiderio vitale
che da anni un’esistenza grigia, ripiegata polverosamente su se
stessa, aveva soffocato. Il risveglio viene intersecato da una
emergenza metateatrale (veicolata da una lettera che, mittente
L.P., semina panico arcano tra i personaggi che l’avvistano) e
da due crossover finzionali (Cicca Stonchiti da Martoglio, Catarella da Camilleri). Il finale non è scontato.
Nel marzo 2014, il lavoro è andato in scena al teatro S. Annibale Di Francia, preceduto da un incontro propedeutico con gli
studenti dell’omonimo istituto, e seguìto da un fecondo dibattito
di un’ora e mezza con gli studenti di altre scuole medie e superiori. Questa modalità di relazionarsi al pubblico degli studenti
(incontro propedeutico + dibattito a fine spettacolo) è la migliore, perché non soltanto li prepara a una visione più matura e
consapevole del pezzo pirandelliano, ma anche li inizia alla difficile – eppure divertente, a tratti esilarante – vicenda metatetrale del secondo atto.
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Messina
La storia di
Pinocchio
spettacolo per attori e burattini
dal romanzo di
Carlo Collodi
Adattamento
Mariapia Rizzo
regia
Domenico Cucinotta
Com pagnia Teatro dei Naviganti
È un gruppo di ricerca teatrale nato a Messina nel 1996.
I fondatori, Domenico Cucinotta e Mariapia Rizzo, decidono di dar
vita a un gruppo orientato soprattutto verso la ricerca teatrale e volto
alla realizzazione di un’esperienza laboratoriale per manente.
Interesse del gruppo è quello di approfondire i diversi aspetti della
pedagogia teatrale, tenendo presente il valore educativo del teatro.
L’Associazione non si limita solo a produrre spettacoli, ma svolge anche un’intensa attività di laboratori: presso il proprio teatro, con due
classi di formazione per attori; nelle scuole di Messina e provincia; si
occupa di teatro/scuola, realizza animazioni, anche in strada, per
grandi e piccini.
Teatro dei naviganti
tel. 090 2924580 - 339 5035152 - 380 4243568
[email protected]
44
Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
«Come ogni individuo è composto di parti che si contraddicono,
ogni grande lib ro comprende in se’ molti strati o molte anime,
che talvolta si ignorano a vicenda. Possiamo leggere Pinocchio
sia come una crudele storia realistica, sia come una storia esoterica. Chi comincia a scrivere una favola per b ambini, non immagina mai dove finirà per giungere». Pietro Citati
Ciò che per noi è certo è che «Pinocchio» rimane una delle più
grandi composizioni fantastiche della storia della letteratura. Una favola intrigante che travolge in un vortice di incredibili avventure dal sapore a volte esoterico e misterico, certo, ma
dall’anima sinceramente bambinesca. Il burattino di Collodi è un
monello senza confronti, un eterno fuggiasco, un piccolo avventuriero che non cessa di commettere errori, ma che riesce a superare tutte le prove che lo condurranno al cambiamento, alla
mutazione in essere umano. Pinocchio non è solo un bambino
che diventa grande, è un essere umano che lotta per scoprire
un’altra parte di se’. Come sempre il Teatro dei Naviganti propone uno spettacolo tratto da una storia che unisce il divertimento alla riflessione. La novità di questo spettacolo consiste
nella compresenza di attori e di burattini. Una scelta quasi metateatrale rispetto al tema della favola, ma soprattutto una nuova sfida lanciata per il divertimento dei bambini, affinché
l’atmosfera di una giornata di teatro li coinvolga al massimo, come coinvolti saranno dagli attori e dagli altri protagonisti dello
spettacolo.
Stagione 2014 - 2015
45
Teatro nelle scuole
Reggio
La vera storia del
pifferaio di Hamelin
dalla fiaba dei fratelli Grimm
Adattamento e regia
Gaetano Tramontana
con
Gaetano Tramontana
musiche
Marco Modica
Associazione culturale SpazioTeatro
Nata a Reggio Calabria nel 1999, SpazioTeatro è sin dall’inizio volta a un
teatro contemporaneo, che coinvolga non solo la memoria e la parola ma
tutto il corpo e tutte le conoscenze anche extrateatrali dell’individuo.
Tra le produzioni più recenti: Spingi e respira, di e con Lorenzo Praticò (con
il patrocinio dalla Federazione Ciclistica Italiana); Chiamatemi per nome,
ispirato a “Lo spazio bianco” di Valeria Parrella; Memorie di Antigone, di e
con Gaetano Tramontana; Militante d’Occidente; scritto e diretto da Ernesto
Orrico; La nuova colonia; di Luigi Pirandello; La bottega del caffè, di Carlo
Goldoni; Muratori, di Edoardo Erba.
Dal 2011 SpazioTeatro si dedica anche al Teatro Ragazzi, tra gli spettacoli
in repertorio: “Streghe contro fate”, “I vestiti nuovi dell’imperatore”, “La vera
storia del pifferaio di Hamelin”.
Associazione Culturale SpazioTeatro
Gaetano T ramontana tel. 338 3019088
[email protected]; [email protected]
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Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
La ridente città di Hamelin è improvvisamente invasa dai topi.
I cittadini si mostrano incapaci di reagire e si rivolgono al sindaco che nega
l’evidenza dell’i nvasione perché non può ammettere che la sua città – amministrata a suo avviso nel migliore dei modi – possa avere simili problemi; ma
anche il primo cittadino cade vittima dei danni causati dai topi e si rinchiude
in municipio.
Hamelin diventa una città fantasma in cui vige il coprifuoco 24 ore su 24; fino
a quando un giovane artista arriva in città e fa una solenne promessa: liberare Hamelin dai topi nel giro di una giornata.
Il pifferaio mantiene la promessa, come si sa, però, il sindaco non mantiene
la propria, rifiutando di pagarlo; inoltre i cittadini, che lo avevano osannato
per la sua impresa, voltano le spalle al pifferaio senza prendere le sue difese; così il pifferaio mette in atto quella che sembra una vendetta: porta via
da Hamelin tutti i bambini.
Uno solo resta dietro perché, zoppo da una gamba, non riesce a star dietro
ai compagni quando corrono ipnotizzati dalla musica del pifferaio. Sarà lui a
sciogliere la vicenda e a raccontarla agli spettatori diventato adulto.
Lo spettacolo parte dalla fiaba dei fratelli Grimm e dalle tradizioni narrative a
loro antecedenti, riscrivendo una storia moderna e ricca di riferimenti alla
contemporaneità.
Target fasce d’età: Scuole Medie
Ricadute sulla didattica:
La riflessione sulla coscienza civile appare fortemente sollecitata da questa
fiaba, specie grazie alla lettura contemporanea di questa versione spettacolo. - La passione etica con cui il protagonista narra gli avvenimenti vissuti
direttamente anni prima non mette in secondo piano, anzi esalta, la fascinazione di una narrazione giocata tra il fantastico e il reale.
E’ uno spettacolo non direttamente legato ai programmi didattici ma concepito per creare fra artisti e spettatori un filo diretto di riflessione critica.
Attività collaterali
Lavoro sulle fiabe: rintracciare i punti di maggiore contemporaneità nelle fiabe conosciute dagli allievi; esercitare la capacità di correlazione fra elementi
antichi e moderni.
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Reggio
L’epico viaggio di
‘Ndria Cambria
testo e regia
Massimo Barilla
con
Massimo Barilla
scene e inserti video
Aldo Zucco
Mana Chuma Teatro
Nata a metà anni ’90, è oggi considerata una delle realtà più vivaci
del teatro di impegno civile italiano, che ha più volte rappresentato
in Francia e in Belgio. Ben 3 drammaturgie originali sono state selezionate e tradotte in francese. Frammenti dello spettacolo
’70voltesud sono stati utilizzati da “La Storia siamo noi”, andando
in onda numerose volte su Raidue, Raitre e RaiStoria e i suoi direttori artistici invitati a presentare il proprio lavoro da in più occasioni da Radiorai (Raistereonotte, Radio3suite, Hollywood Party,
Zazà). Finalista al premio Riccione e più volte al premio Ustica.
Socio promotore del Parco Horcynus Orca, ha ottenuto il Patrocinio morale dell’ETI e vanta importanti coproduzioni con storici Festival e Teatri Stabili di Innovazione.
Contatti della compagnia
Massimo Barilla tel. 380 3204740
manachumat [email protected]
48
Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
Una grande epopea contemporanea, tutta ambientata sullo
Stretto di Messina - lo “scill’e cariddi”- mito vivente, spazio
dell’anima che motiva e compenetra tutta l’opera. Un romanzo
straordinario, che muove enormi dibattiti, adorato o vilipeso dalla critica, che come pochissime altri nella letteratura contemporanea e con i quali dialoga dichiaratamente (Moby D yck,
l’Ulisse di Joyce) ha raggiunto la potenza del mito.
Una struttura narrativa semplicissima che si dipana in pochi
giorni nel periodo che segue l’8 settembre 1943, capace di raccontare un mondo e mezzo secolo di storia, attraverso continui
rimandi e flashback, memorie e miti, temi trasversali e microracconti.
La potenza creativa di Stefano D’Arrigo, la straordinaria genesi
durata circa trent’anni e le particolarità della lingua di uno dei
più importanti e meno conosciuti capolavori letterari del Novecento italiano, attraverso una lezione/spettacolo multimediale,
in cui video-proiezioni e tessuti sonori evocativi si mescolano
alla forza e alla musicalità della parola. Un percorso capace di
analizzare la struttura del romanzo e comprenderne la dimensione epica attraverso la potenza drammaturgica di ampi brani
e riletture di temi, il racconto della sua tormentata gestazione, la
rievocazione delle ossessioni letterarie del suo autore.
L’epico viaggio di ’Ndria Cambria mira inoltre a ripercorrere per
analogia e per contrasto il complesso parallelismo tra l’Odissea
e Horcynus Orca, tra l’Ulisse originale e l’ultimo grande ulisside
’Ndria Cambria.
Adatto a
Stagione 2014 - 2015
11/13 anni versione a)
14/18 anni versione b)
49
Teatro nelle scuole
Reggio
L’isola di Calibano
testo e regia
Massimo Barilla
voci recitanti
Massimo Barilla e
Salvatore Arena
Manovratori
Alice Alessi, Grazia Bono,
Giuseppe Dato, Martina Dato,
Sabina Frisina, Caterina Morano,
Marilena Sanfilippo
Musiche originali
Faisal Taher, Giacomo Farina
e Federico Chiofalo
Scene: Aldo Zucco
Mana Chuma Teatro
Nata a metà anni ’90, è oggi considerata una delle realtà più vivaci
del teatro di impegno civile italiano, che ha più volte rappresentato
in Francia e in Belgio. Ben 3 drammaturgie originali sono state selezionate e tradotte in francese. Frammenti dello spettacolo
’70voltesud sono stati utilizzati da “La Storia siamo noi”, andando
in onda numerose volte su Raidue, Raitre e RaiStoria e i suoi direttori artistici invitati a presentare il proprio lavoro da in più occasioni da Radiorai (Raistereonotte, Radio3suite, Hollywood Party,
Zazà). Finalista al premio Riccione e più volte al premio Ustica.
Socio promotore del Parco Horcynus Orca, ha ottenuto il Patrocinio morale dell’ETI e vanta importanti coproduzioni con storici Festival e Teatri Stabili di Innovazione.
Contatti della compagnia
Massimo Barilla tel. 380 3204740
manachumat [email protected]
50
Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
Una forma assolutamente originale di commistione tra teatro d’attore
e di figura, dove tutto è volutamente dichiarato e a vista, senza strutture scenografiche a fare da filtro, se non la magia e la poesia della
macchina teatrale denudata.
Teatro delle Rane (una delle più belle realtà del teatro di figura in Italia) e Mana Chuma fondono le proprie specificità ne “L’isola di Calibano”, opera originale liberamente ispirata a “La Tempesta” di W. Shakespeare. Nella r iscrittura di Massimo Barilla convivono la magia delle marottes (marionette di grandezza umana) e il teatro di attore e di
figura, senza rinunciare al fascino del teatro shakesperiano e a un
meridione traboccante di inflessioni e dialetti, nenie arabe e stornelli
napoletani. Con le marottes sul palco ci sono i manovratori a vista e
gli attori che prestano le loro le voci dal vivo e in registrato. E nessuno è una presenza neutra: tutti hanno un doppio o triplo ruolo, come
servi di scena e spiritelli, in un “gioco a incastro” in cui la componente
del teatro di figura si combina con l'elemento recitativo così da arricchire di un sottotesto drammaturgico l’espressività delle marionette e,
al contempo, accentuando il versante del fantastico di un'opera che è
considerata il testamento spirituale di Shakespeare e un affondo
nell'essenza stessa del gioco del teatro.
Un ruolo fondamentale in tutto questo ha la musica originale, che alterna repertorio popolare tradizionale e colto a testi originali,
all’interno di un contesto dichiaratamente mer idionale. Lo spettacolo
si dipana in un susseguirsi di note e voci con inflessioni campane,
siciliane, pugliesi, calabresi e innesti mediorientali, affidati al timbro
inconfondibile del cantante palestinese Faisal Taher.
Come i giganti nelle feste di paese del nostro sud, anche le nostre
marottes 'volano', si staccano dal terreno all'occorrenza, infrangendo
un vecchio tabù tramandato di generazione in generazione. Con 'La
Tempesta' Shakespeare ci ha voluto lasciare in dote il senso di leggerezza, pacificazione, semplicità, parvenza comica che è fondamentale nel gioco del teatro e delle arti in generale che vogliamo far rivivere e reinterpretare.
Adatto a: 10/18 anni
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Messina
L’ora di chiusura
tratto da
“Peter Pan nei giardini di
Kensington” di J.M.Barrie
Adattamento
Mariapia Rizzo
regia
Domenico Cucinotta
con
Mariapia Rizzo
musica dal vivo
Domenico Cucinotta
Com pagnia Teatro dei Naviganti
È un gruppo di ricerca teatrale nato a Messina nel 1996.
I fondatori, Domenico Cucinotta e Mariapia Rizzo, decidono di dar
vita a un gruppo orientato soprattutto verso la ricerca teatrale e volto
alla realizzazione di un’esperienza laboratoriale per manente.
Interesse del gruppo è quello di approfondire i diversi aspetti della
pedagogia teatrale, tenendo presente il valore educativo del teatro.
L’Associazione non si limita solo a produrre spettacoli, ma svolge anche un’intensa attività di laboratori: presso il proprio teatro, con due
classi di formazione per attori; nelle scuole di Messina e provincia; si
occupa di teatro/scuola, realizza animazioni, anche in strada, per
grandi e piccini.
Teatro dei naviganti
tel. 090 2924580 - 339 5035152 - 380 4243568
[email protected]
52
Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
“Quando hanno qualche cruccio i b ambini spesso si appartano
e sono tristi. Alcuni sommergono dentro di se le piccole sconfitte della vita, e sublimano con le attività del fantasticare la loro
amarezza. Anche se a tratti ostentano addirittura allegria, conica disinvoltura o giocano ad inventarsi paradisi di astrazione.”
I giardini di Kensington sono il paradiso di astrazione di J.M.
Barrie, uomo dalla biografia sofferta e controversa; da questo
animo tormentato, da questo uomo eternamente ragazzo, sgorga, come un fiore, la figura di Peter Pan, piccolo demone amato
da uccelli e fate, ed eroe di tutti i bambini che frequentano i celeberrimi giardini di Londra. Peter, racchiude in se’ natura umana e natura magica. È più felice di tutti gli altri bambini, nonostante non possa più tornare dalla sua mamma. Me crede di
essere davvero felice e la fede è la cosa che mette davvero le
ali agli esseri viventi. Le sue avventure nei giardini sono intrise
di magia, a dispetto di una piccola nota malinconica che le attraversa.
In questa versione del Teatro dei Naviganti, la storia diventa
una narrazione drammatizzata che prevede il coinvolgimento
dei piccoli spettatori, che diventano in diversi momenti a loro
volta narratori della storia, allo stesso modo in cui Barrie afferma di averla creata insieme a “David” il personaggio che nel
romanzo adombra i bambini Davies, i bambini che Barrie adottò
e ai quali è dedicata l’epopea di Peter Pan.
Lo spettacolo, come il romanzo da cui è tratto, ci dà modo di
essere naufraghi per un attimo sull’isola di un’infanzia straordinaria, dove basta premere per un momento le mani contro le
tempie per tornare ad avere le ali e volare e danzare in mezzo
alle fate.
Stagione 2014 - 2015
53
Teatro nelle scuole
Reggio
Memorie
di Antigone
Scritto, diretto e
interpretato
Gaetano Tramontana
realizzazioni video
Antonio Melasi
Associazione culturale SpazioTeatro
Nata a Reggio Calabria nel 1999, SpazioTeatro è sin dall’inizio volta a un
teatro contemporaneo, che coinvolga non solo la memoria e la parola ma
tutto il corpo e tutte le conoscenze anche extrateatrali dell’individuo.
Tra le produzioni più recenti: Spingi e respira, di e con Lorenzo Praticò (con
il patrocinio dalla Federazione Ciclistica Italiana); Chiamatemi per nome,
ispirato a “Lo spazio bianco” di Valeria Parrella; Memorie di Antigone, di e
con Gaetano Tramontana; Militante d’Occidente; scritto e diretto da Ernesto
Orrico; La nuova colonia; di Luigi Pirandello; La bottega del caffè, di Carlo
Goldoni; Muratori, di Edoardo Erba.
Dal 2011 SpazioTeatro si dedica anche al Teatro Ragazzi, tra gli spettacoli
in repertorio: “Streghe contro fate”, “I vestiti nuovi dell’imperatore”, “La vera
storia del pifferaio di Hamelin”.
Associazione Culturale SpazioTeatro
Gaetano T ramontana tel. 338 3019088
[email protected]; [email protected]
54
Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
Antigone detta le proprie memorie al suo carceriere, ripercorrendo tutta la
propria esistenza.
Antigone è il prototipo di “giovane di belle speranze” che i fatti della vita fanno maturare precocemente e che alla luce degli avvenimenti è capace di
mettere in gioco tutto quello che ha, e soprattutto quello che potrà avere, per
seguire i propri principi e la propria legge morale.
Il mito di Antigone non è solo al centro della dialettica “legge dell’uomo” vs.
“legge dello Stato”, è al centro della storia stessa dell’individuo, di colui che
è capace di raccogliere tutto il proprio presente e il proprio passato fatto di
amori, speranze, prospettive e farne nutrimento per affrontare il proprio destino: è proprio per il passato che ha di figlia e sorella, per il suo essere modello di positività, che Antigone è pronta, con naturalezza, ad accogliere il
proprio sacrificio. Con naturalezza, ma non senza dolore.
In un presente in cui i modelli comportamentali latitano, Antigone si propone
come modello per le giovani generazioni: affronta il proprio sacrificio non
perché non ama la vita, ma proprio perché la ama talmente tanto - nelle piccole cose, nella natura che la circonda, nel sorriso del prossimo – che non
può tradire tale amore disobbedendo a quanto crede.
Ricadute sulla didattica: La figura di Antigone, al centro insieme a quella di
Edipo del cosiddetto “ciclo dei Labdacidi”, si presta ad un’analisi del mito
classico e delle sue corrispondenze etiche e civili. Questa riscrittura per scena contemporanea, tiene conto dell’intero percorso di vita della protagonista,
interessando trasversalmente più testi: dai sofoclei “Edipo re”, “Edipo a Colono” e naturalmente “Antigone”, passando attraverso “I sette contro Tebe”
di Eschilo e tenendo conto delle riscritture moderne di Brecht e Anouilh.
Aderente ai programmi didattici dei licei Classici e delle Scienze umane (ex
Magistrale), lo spettacolo contiene molteplici elementi di riflessione che lo
rendono adatto a tutti gli istituti scolastici, compresi gli istituti e le accademie
di belle arti vista la componente video fondamentale nello spettacolo.
•
la legalità, tipica della storia di Antigone, con la riflessione su legge
dello Stato vs. legge dell’uomo;
•
la condizione della donna;
•
l’impegno e la promessa da mantenere;
•
il rapporto padri-figli.
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Reggio
Opera aperta
storia di Rocco Gatto
vittima della mafia
di e con
Nino Racco
disegno scenico e allestimento
Antonella Iemma
Piccolo Teatro Umano
Nino Racco si forma come attore a Roma negli anni ottanta. Decisivo è
l’incontro col maestro Jerzy Grotowski che segnerà fortemente la sua formazione.
Alla fine degli ottanta fa rifluire la ricca esperienza professionale in una ricerca che lo condurrà alle radici della teatralità meridionale: la riscoperta
della figura del cantastorie. Nasce così lo spettacolo Storia di Salvatore Giuliano (1989) che conoscerà migliaia di repliche. Seguiranno altri spettacoli
neocantastoriali: La Baronessa di Carini (1998), La Leggenda di Cola Pesce
(1999), ‘Ntricata Storia di Peppe Musolino (2001).
Nel 2001 riceve il Paladino d’Oro (Siracusa) “per il recupero e il rinnovamento dell’a rte cantastoriale”.
Attualmente il suo lavoro si arricchisce dell’incontro con l’artista e scenografa Antonella Iemma.
Contatti della compagnia
Nino Ra cco tel. 328 9007736
[email protected]
56
Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
Il mugnaio Rocco Gatto venne ucciso dalla mafia nel 1978 a Gioiosa Jonica
(RC) per aver detto No al pagamento del pizzo e per aver denunciato i suoi
estortori: un autentico e consapevole oppositore della prepotenza mafiosa
quando in Calabria la parola ndràngheta non la si poteva neanche pronunciare. L’omicidio Gatto provocò allora un sollevamento delle coscienze con
manifestazioni popolari antimafia che si prolungarono per più di un anno in
tutto il reggino. In più il Comune di Gioiosa Jonica fu il primo in Italia a costituirsi come parte civile in un processo contro la mafia. Il racconto di Nino
Racco è fortemente poetico con al centro la figura di Pasquale Gatto, padre
di Rocco, a cui nel 1982 il Presidente Sandro Pertini consegnò la medaglia
d’oro al valore civile.
• Introduzione sul contesto storico entro cui si svolsero i fatti. Cala-
bria anni settanta, ruolo della ndràngheta e albor i del movimento
antimafia.
• Spettacolo.
• Colloquio finale con gli alunni su argomento e stile dello spettaco-
lo.
Disponibile per tutto l’anno scolastico 2014/15, è adatto per gli Istituti Superiori e le Università. Durata della lezione-spettacolo 1 ora e 45 minuti.
Stagione 2014 - 2015
57
Teatro nelle scuole
Messina
Orione tra le stelle
Scritto e diretto da
Cinzia Ferrara
con
Cinzia Ferrara
e
Mario Taviano
Associazione Il Paradiso dei calzini
È un'associazione d'intenti culturali, educativi e artistici, nonché
uno spazio-tempo in cui costruire pomeriggi d'incontro, scambio, gioco libero, attività creative fantasiose, e in cui favorire una crescita sana non solo dei bambini, ma anche del rapporto
genitore-figlio.
"il paradiso dei calzini" offre e promuove laboratori artistici a fini
educativi (teatro, atti vità motoria e giocoleria, riciclo, arteterapia e altro) e spettacoli di teatro per l'infanzia.
Il Paradiso dei calzini
Cinzia Ferrara, 349 1722142 - [email protected]
58
Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
Il progetto si rivolge alla scuola primaria a partire dalle classi III,
e alla scuola secondaria inferiore.
L'impronta è quella del teatro di narrazione che prende vita grazie alla giocoleria, alle arti circensi, la musica e la danza con un
approccio magico e multidisciplinare.
Conoscere ed amare il proprio territorio è il fondamento per la
costruzione del senso civico. Lo stretto ha una storia millenaria
ed appassionante che ancor prima di essere documentata veniva tramandata attraverso il mito. Lo spettacolo “Orione tra le
stelle”, racconta il mito di Orione nel suo collegamento agli albori della nostra civiltà.
Orione è l'architetto leggendario che costruisce la falce e alzando lo sguardo al cielo ed alle stelle che compongono la sua
costellazione, ci porteremo a respirare il mistero.
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Messina
Pinocchio,
il bambino di legno
di Carlo Lorenzini,
detto Collodi
regia e scene
Carmelo Impalà
Vocal Coach
Marco Mondì
Costumi
Luisa Giacon
Associazione culturale Lu 61
L' Associazione ha lo scopo di praticare promuovere e diffondere la cultura e l'arte nel settore del teatro, ispirando la sua attività ai valori umani e cristiani. Organizza manifestazioni e spettacoli di ogni genere per lo sviluppo la conoscenza e la conservazione delle tradizioni e del turismo.
I costumi utilizzati nelle rappresentazioni teatrali sono realizzati
all’interno della stessa associazione.
Contatti della compagnia
Patrizio Mondì tel. 349 5227299
[email protected]
60
Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
Pinocchio è il protagonista del romanzo per ragazzi “Le avventure di
Pinocchio. Stor ia di un Burattino” dello scrittore e giornalista fiorentino
Carlo Lorenzini detto “Collodi”. Il romanzo, che ha avuto un successo
straordinario in tutto il mondo, ebbe la sua prima edizione nel 1883
sul “Giornale per i bambini”, il primo periodico italiano per l'infanzia.
Pinocchio è un personaggio dal carattere fondamentalmente buono,
come tanti bambini è però incline alla menzogna. A causa di queste
sue caratteristiche cade spesso nella tentazione di farsi coinvolgere
da cattive compagnie ritrovandosi spesso in mezzo a guai, dai quali
con italica inventiva sempre a tirarsi fuori.
La vicenda narrata sul palcoscenico segue la storia che tutti conosciamo.
In essa sono presenti tanti dei personaggi che hanno accompagnato
il burattino nel suo percorso di maturazione che, alla fine della storia,
lo porta a diventare un "bambino vero"
Nello spettacolo musicale portato in scena, Il regista tende a rappresentare maggior mente quei quadri che per mettono l’evoluzione del
“monello” che, attraverso le sue esperienze e gli stimoli prodotti dalla
sua coscienza rappresentata dal “Grillo Parlante”, piano piano diventa un ragazzo maturo.
Alleggerita da canti e danze, la rappresentazione regala al pubblico
l’emozione del musical e la poesia del romanzo: una combinazione
vincente che catalizza l’attenzione degli studenti sulle vicende rappresentate in palcoscenico.
Il cast composto da 10 cantanti e 6 figuranti.
Durata della rappresentazione circa 70 minuti.
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Messina
Renzo e Lucia,
promessi sposi
da I Promessi Sposi
di Alessandro Manzoni
Regia e scene
Carmelo Impalà
Vocal Coach
Marco Mondì
Coreografie
Sarah Lanza
Costumi
Luisa Giacon
Compagnia Performance Creations
Composta da giovani artisti siciliani, diplomati negli specifici settori. Selezionati con cura attraverso un rigido casting, vengono
scelti per rappresentare al meglio il proprio ruolo all’interno dello spettacolo. Affrontano un lungo laboratorio diretto dal Maestro Impalà venendo a conoscenza delle varie tecniche e vi vendo lo spettacolo.
Abituati a lavorare per anni sugli stessi prodotti, gli artisti riescono a perfezionarli facendo diventare la rappresentazione repertorio della stessa compagnia, rendendo precise le messe in
scena e raggiungendo lo stile che caratterizza i la vori della
“Performance Creations”.
Contatti della compagnia
Patrizio Mondì tel. 349 5227299
[email protected]
62
Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
L'opera moderna “Renzo e Lucia, promessi sposi”, è tratta dal celebre
romanzo “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni.
Lo spettacolo musicale viene proposto alle scuole con l’intento di far appassionare gli alunni al capolavoro manzoniano, tradizionale argomento
di studio dei programmi ministeriali.
I protagonisti della storia sono due giovani innamorati il cui desiderio è
sposarsi e creare una famiglia, ma il loro desiderio si scontra con la prepotenza di un "signorotto" che, invaghitosi della ragazza, fa di tutto per
impedirne le nozze usando prepotenza e inganni. Nel romanzo la storia
dei due innamorati si intreccia con quella di altri personaggi affascinanti
e misteriosi che sono rappresentati nello spettacolo portato in scena,
insieme a parecchi degli elementi e delle vicende che caratterizzano il
capolavoro di Alessandro Manzoni. La music a accompagna gli studenti
attraverso le tappe di quello che viene considerato il primo romanzo della
letteratura italiana, agevolandone la comprensione e catturandone
l’attenzione.
L’opera musicale è ambientata nella Milano del Seicento, in essa vengono rappresentate numerose scene descritte dal Manzoni nel suo racconto: la protervia del prepotente e la codardia del Curato di fronte ai bravi;
gli incubi di Don Abbondio; la corte di Don Rodrigo; l’Azzeccagarbugli
che si inchina ai potenti; Frate Cristoforo redento dal suo discutibile passato; l’addio ai monti; la Monaca di Monza e il suo amante Egidio; il rapimento di Lucia; l’Innominato e la sua conversione; l’assalto ai forni; la
peste a Milano ed i monatti; lo strazio della madre della piccola Cecilia; il
Lazzaretto; la morte di Don Rodrigo ed il perdono di Renzo; il Cardinale
Borromeo ed il ric ongiungimento finale di Renzo con Lucia.
Alleggerita da canti, danze e scenografie mobili, la rappresentazione regala al pubblico l’emozione del musical e la poesia del romanzo: una
combinazione vincente che catalizza l’attenzione degli studenti sulle vicende rappresentate in palcoscenic o.
Lo spettacolo vanta un ottimo curriculum avendo partecipato alla Rassegna Nazionale palermitana “C’era una volta…Vito Zappalà” nell’anno
2012, ris contrando un successo di critica e di pubblico come certif ic ato
da un artic olo apparso sul giornale “La Repubblica”. Più recentemente è
stato selezionato per la rassegna estiva “Lif e in Milazzo 2014”.
Stagione 2014 - 2015
63
Teatro nelle scuole
Reggio
’70voltesud
testo e regia
Massimo Barilla
e Salvatore Arena
attore narrante
Salvatore Arena
musiche originali
Luigi Polimeni
inserti video
felice d’agostino, arturo lavorato, caterina gueli
Scene
Aldo Zucco
Mana Chuma Teatro
Nata a metà anni ’90, è oggi considerata una delle realtà più vivaci
del teatro di impegno civile italiano, che ha più volte rappresentato
in Francia e in Belgio. Ben 3 drammaturgie originali sono state selezionate e tradotte in francese. Frammenti dello spettacolo
’70voltesud sono stati utilizzati da “La Storia siamo noi”, andando
in onda numerose volte su Raidue, Raitre e RaiStoria e i suoi direttori artistici invitati a presentare il proprio lavoro da in più occasioni da Radiorai (Raistereonotte, Radio3suite, Hollywood Party,
Zazà). Finalista al premio Riccione e più volte al premio Ustica.
Socio promotore del Parco Horcynus Orca, ha ottenuto il Patrocinio morale dell’ETI e vanta importanti coproduzioni con storici Festival e Teatri Stabili di Innovazione.
Contatti della compagnia
Massimo Barilla tel. 380 3204740
manachumat [email protected]
64
Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
C’è un luogo in questa storia, una città del sud aggrappata ai bordi di
uno Stretto, che tutto a sé attira, a partire dallo sguardo. C’è una rivolta,
spontanea e popolare, e poi fascista. La più imponente e duratura della
storia repubblicana. E dentro la riv olta c’è un treno che deraglia su binari
divelti da una bomba. Ci sono soprattutto dei giovani reggini, molto giovani ed anarchici, che a quel treno si interessano tra tante altre cose. C’è
una mini morris gialla che viaggia in autostrada verso roma, con dentro
quei ragazzi e il risultato di un’indagine che sparirà nel nulla. C’è un incidente strano, che tutto cancella, la vita di quei giovani, i loro volti, le loro
storie piene di speranza e di passione.
Note storic he e Cronologia essenziale:
ottobre 1969: Il principe Junio Valerio Borghese, compie numerose vis ite a Reggio Calabria. Attraverso accordi con ‘ndrangheta e mafia siciliana, serviz i segreti deviati ed estremisti di destra prepara il terreno per un
colpo di stato militare.
12 dicembre 1969: Strage di Piazza Fontana a Milano. Nasce la
“Strategia della tensione”. Vengono ingiustamente arrestati anche i giovani anarchici reggini Angelo Casile e Gianni Aric ò.
14 luglio 1970: Scoppiano i “moti di Reggio Calabria”. La popolazione
protesta in massa e in modo pacif ic o per la mancata assegnazione del
Capoluogo di Regione. Dopo la violenta repressione delle forze
dell’ordine la rivolta assume progressivamente toni sempre più violenti.
22 luglio 1970: Il treno Freccia del Sud Palermo-Torino deraglia a causa di un attentato collegato ai “moti di Reggio Calabria” nei pressi di Gioia Tauro (Reggio Calabria): 6 morti e settanta feriti.
Notte tra il 26 e 27 settembre 1970: Cinque giovani anarchic i calabresi(Angelo Casile, Gianni Aricò, Franco Scordo, Annalise Borth, Luigi Lo
Celso) muoiono in un incidente automobilistico provocato da un Camion
guidato da due dipendenti del Principe Junio Valerio Borghese. Recavano a Roma un dossier di controinformazione sulla Strage di Gioia Tauro
e, probabilmente, sul Golpe Borghese, allora nuovamente in preparazione.
Adatto a 14/18 anni
Stagione 2014 - 2015
65
Teatro nelle scuole
Reggio
Storia di
Salvatore Giuliano
di e con
Nino Racco
disegno scenico e allestimento
Antonella Iemma
Piccolo Teatro Umano
Nino Racco si forma come attore a Roma negli anni ottanta. Decisivo è
l’incontro col maestro Jerzy Grotowski che segnerà fortemente la sua formazione.
Alla fine degli ottanta fa rifluire la ricca esperienza professionale in una ricerca che lo condurrà alle radici della teatralità meridionale: la riscoperta
della figura del cantastorie. Nasce così lo spettacolo Storia di Salvatore Giuliano (1989) che conoscerà migliaia di repliche. Seguiranno altri spettacoli
neocantastoriali: La Baronessa di Carini (1998), La Leggenda di Cola Pesce
(1999), ‘Ntricata Storia di Peppe Musolino (2001).
Nel 2001 riceve il Paladino d’Oro (Siracusa) “per il recupero e il rinnovamento dell’a rte cantastoriale”.
Attualmente il suo lavoro si arricchisce dell’incontro con l’artista e scenografa Antonella Iemma.
Contatti della compagnia
Nino Ra cco tel. 328 9007736
[email protected]
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Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
Primo spettacolo cantastoriale di Nino Racco (anno 1989 e oltre
1.000 repliche) in una nuova versione nell’allestimento di Antonella Iemma. Il racconto del mitico bandito che alla fine degli
anni quaranta imperversò nella Sicilia sud-occidentale. Dai primordi di una ribellione spontanea alle collusioni con mafia e politica fino al tradimento di Gaspare Pisciotta.
Questo primo lavoro di Nino Racco si fonda anzitutto sulla tradizione cantastoriale.
La drammaturgia vede un intreccio delle tre più importanti
voci/versioni siciliane: Ciccio Busacca, Orazio Strano e Ignazio
Buttitta (che coinvolse il cantastorie Vito Santangelo in una Vera storia di Salvatore Giuliano di dieci nutriti episodi).
Altresì il montaggio di Nino Racco è tipicamente attoriale e teatrale. Primo frutto di una ventennale ricerca tesa alla fusione
tra cantastorie e attore teatrale.
• Introduzione sul contesto storico entro cui si svolse l’evento-
Giuliano;
• Spettacolo;
• Colloquio finale con gli alunni su Salvatore Giuliano e il ruolo dei
cantastorie nella società meridionale.
Disponibile per tutto l’anno scolastico 2014/15, è adatto per gli
Istituti Superiori e le Università. Durata della lezione-spettacolo
1 ora e 45 minuti.
Stagione 2014 - 2015
67
Teatro nelle scuole
Reggio
Streghe contro fate
testo e regia
Valentina De Grazia
con
Domenico Chilà
e Helena Pedone
scene
Francesca Chiappetta
costumi
Marilena Barreca
Associazione culturale SpazioTeatro
Nata a Reggio Calabria nel 1999, SpazioTeatro è sin dall’inizio volta a un
teatro contemporaneo, che coinvolga non solo la memoria e la parola ma
tutto il corpo e tutte le conoscenze anche extrateatrali dell’individuo.
Tra le produzioni più recenti: Spingi e respira, di e con Lorenzo Praticò (con
il patrocinio dalla Federazione Ciclistica Italiana); Chiamatemi per nome,
ispirato a “Lo spazio bianco” di Valeria Parrella; Memorie di Antigone, di e
con Gaetano Tramontana; Militante d’Occidente; scritto e diretto da Ernesto
Orrico; La nuova colonia; di Luigi Pirandello; La bottega del caffè, di Carlo
Goldoni; Muratori, di Edoardo Erba.
Dal 2011 SpazioTeatro si dedica anche al Teatro Ragazzi, tra gli spettacoli
in repertorio: “Streghe contro fate”, “I vestiti nuovi dell’imperatore”, “La vera
storia del pifferaio di Hamelin”.
Associazione Culturale SpazioTeatro
Gaetano T ramontana tel. 338 3019088
[email protected]; [email protected]
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Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
Strega Chejella vive in una caverna buia e umida e vuole fare un incantesimo per scambiare la propria vita con quella allegra e felice delle fate.
Fata Babbea, invece, vive felice nel bosco delle fate; vuole andare al ballo
della Regina, ma non ha un vestito bellissimissimissimo! Così decide di rubarlo a Fata Modella.
Così comincia la battaglia tra le streghe e le fate… tra ciò che sembra bene
e ciò che sembra male. Sarà l’amore che scocca tra Alfred e Mildred, aiutanti rispettivamente di Chejella e Babbea, a rimettere tutto a posto e a far diventare amiche le due padrone.
Un divertente gioco “double-face” tra cattivi e buoni, un gioco che tra gag
esilaranti e colpi di scena, finisce per mostrare la complessità dell’animo umano.
È possibile sostituire le streghe con le fate?
La differenza tra buoni e cattivi è davvero così chiara?
Cos’è bene? e cos’è male?
Siamo sempre buoni? o siamo anche un po’ monelli?
In ciascuno di noi c’è un po’ di bene e un po’ di male.
Target fasce d’età: Alunni scuola primaria
I personaggi della storia:
•
Strega Chejella: più che cattiva è solo un po’ sfortunata…e ha una
bruttissima tosse
•
Fata Babbea: più che buona è molto fortunata…e vanitosa. Tratta malissimo la sua ancella
Alfred: l’aiutante della strega è più buono del pane. Non farebbe del
male nemmeno a una mosca
•
•
Mildred: l’ancella della fata è intelligente e allegra. Sopporta i dispetti
della fata.
•
L’indovino bifronte: una strana creatura del bosco che vuole sempre
dormire. In lui bene e male convivono. Aiuterà Alfred e Mildred a mettere pace tra Chejella e Babbea.
Stagione 2014 - 2015
69
Teatro nelle scuole
Messina
Sperso
per il mondo
Burattini, drammaturgia
e scenografia
regia
Margherita Smedile
e Isolina Vanadia
con
Francesca Billè
Eleonora Bovo
Serena Dascola
Alessandra Licata
Margherita Smedile
Allestimento Piero Botto
Audioeditor Pierpaolo Cimino
Il Teatrino di Lunaria
È una compagnia teatrale integrata formata da persone abili e disabili appassionate di teatro di figura. E’promosso da Lunaria cooperativa sociale che ha affidato al suo laboratorio DArt
l’invenzione e l’animazione dei burattini, la scrittura dei testi e la
realizzazione delle scene. Azionano i burattini le socie fondatrici di
Lunaria: Francesca Billè psicopedagogista, Serena Dascola educatrice e Alessandra Licata educatrice e videoartist, insieme a Eleonora Bovo attrice ed arte terapista.
La compagnia si avvale dell’esperienza teatrale di Margherita
Smedile attrice di prosa, di Piero Botto tecnico teatrale che cura gli
allestimenti degli spettacoli, di Pierpaolo Cimino audio editor e della competenza pedagogica di Isolina Vanadia insegnante.
Lunaria coope rativa sociale
Francesca Billè Tel: 3388138293 - 0902403792
[email protected]
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Area dello Stretto di Messina
Sperso per il mondo è uno spettacolo di teatro di figura ideato prodotto e realizzato da Il teatrino di Lunaria, una compagnia teatrale
integrata composta da persone abili e disabili.
Il testo è liberamente tratto dall’omonima fiaba siciliana riportata da
Italo Calvino ne “Le fiabe italiane”. Racconta del viaggio e delle peripezie di Peppi picciotto sic iliano in cerca di fortuna che, dopo alterne
vicende, grazie al suo coraggio e all'aiuto di un bue fatato e di altri
personaggi magici conquisterà la ricchezza e da bovaro morto di fame diventerà reuzzo.
Lo spettacolo è articolato in cinque atti. Oltre alla Narratrice e a Peppi saranno in scena altri diciannove burattini a guanto e a bastone.
Destinatari
Sperso per il mondo è rivolto a bambini e ragazzi tra i 4 ai 12 anni.
Ogni spettacolo è destinato ad un numero massimo di 40 spettator i.
Lo spettacolo dura un’ora circa.
Finalità didattiche di Sperso per il mondo
• Far conoscere una fiaba popolare, testimonianza storica delle
aspirazioni e delle paure degli strati sociali più poveri. Il testo
teatrale recupera infatti storie e canti della tradizione popolare
siciliana e accenna alla condizione dei pastori nell' 800 in Sicilia intrecciando elementi mitici, fantastici e realistici
• Utilizzare come potente strumento pedagogico i burattini e le
loro storie per affrontare il tema dell’emigrazione e dei bisogni
vitali che spingono i poveri del mondo ad andare “spersi” in cerca di fortuna.
•
•
Interpretare con sensibilità contemporanea un modo di fare
teatro antico e popolare.
Valorizzare pratiche artigianali tradizionali come la cartapesta e
la carta riciclata. Riutilizzare oggetti e mater iali poveri spesso
destinati a diventare rifiuti (bottoni, stoffe, abiti, carta, cartone…).
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Messina
Teatrino TV presenta:
Nel paese dei caldo morbidi, un giorno...
Tratto da favole di
C. Steiner, L. Dal Cin,
G. Calvino
Diretto e interpretato da
Eleonora Bovo
Suono
Pierpaolo Cimino
Scenografia
Eleonora Bovo, Valentina
Raffa, Yvonne. Blokker,
Pierpaolo Cimino
Associazione Il Paradiso dei calzini
E’ un'associazione culturale nata nel 2011 per favorire spazi,
tempi e dinamiche mirate a una crescita sana non solo dei
bambini, ma anche della relazione genitore-figlio. Propone pomeriggi di attività ludico-artistiche, oltre che laboratori di creta,
attività motoria, giocoleria, cucina in lingua, teatro e altri ancora... per piccoli e grandi. Realizza anche spettacoli e laboratori
rivolti alla scuole dell'Infanzia e Primarie.
Il Paradiso dei calzini
Ele onora Bovo tel. 349 4079440 - [email protected]
www.intrecci.me
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Area dello Stretto di Messina
Il TeatrinoTV ha un sipario colorato al posto dello schermo,
dove un tempo scorrevano immagini in movimento.
Sì, questa era proprio una TV! Poi non funzionò più,
le immagini s’incastravano, le parole inciampavano.
Forse quella TV che un tempo fu, era stanca di esser solo una TV.
E scoprì con stupore di poter cambiar colore,
di poter vivere una seconda vita, fatta anche di un altro spessore!
E così si aprì il sipario e nuove storie ebbero inizio…
La prima è tratta da LA FAVOLA DEI CALDOMORBIDI di C. Steiner,
una favola sull’amore e sulla paura di perderlo: una strega invidiosa e
una donna generosa sono esempi diversi per bambini un po’ spersi.
Ma è più facile di quanto si pensi: basta seguire il proprio bisogno di
affetto e il piacere del contatto e il gioco è fatto!
La seconda storia si trova NEL BOSCO DELLA BABA JAGA di L. Dal
Cin. Ecco la più spaventosa, la centenaria nonna di tutte le streghe
dei boschi! Ma la bambina della storia riesce a superare ogni ostacolo
e tornare a casa sana e salva.
Anche la strega ha una storia preferita: LA STREGA DENTRO ME di
G. Calvino… per capire che, in fondo, la paura sta dentro e invitar la a
merenda è una buona soluzione per scoprirne la ragione! E sapere
che anche le streghe più pestifere hanno il loro punto debole!
E quando si chiude il sipario, se vogliamo, comincia il gioco: caldo morbido - freddo – ruvido e tante altre qualità tattili da sperimentare
attraverso il piacere del contatto per costruire la propria autentica
strega, quella che è dentro ognuno di noi. Oppure costruire le proprie
marionette con il riciclo del cartone e dare vita a nuove storie!
Marionette, burattini e libri sfogliati per percorrere tre storie che parlano in modo diverso di amore ma anche di invidie, timori e soprattutto
di Streghe! Che stanno fuori e anche dentro di noi, che incarnano la
dimensione e l’intensità delle nostre paure, che non ci lasciano mai
soli, o almeno così pare.
Perché la Paura, con tutto il suo valore, non rischi di inibire uno
sviluppo sano del bambino, ma gli consenta invece di riconoscersi
capace di ridimensionarla e trasformarla.
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Messina
Tiriti, Tì
Tratto da Luigi Capuana
Adattamento e regia di
Gianni Fortunato Pisani
Con
Gianni Fortunato,
Carmelo Alati, Adele Penna
e Lorenzo Pizzurro
Costumi di
Palmira Occhipinti
Scene di Carmelo Alati
Accademia Sarabanda
Dall’85 ‘Sarabanda’ svolge attività in vari settori, interlocutori privilegiati i giovani Prosa - Ricerca e Nuova drammaturgia Teatro per
Ragazzi e Teatro-Scuola Teatro per ‘Spazi Aperti’ , Form azione.
Direttore artistico: Gianni Fortunato Pisani
Altri membri della compagnia:
Vittoria Micalizzi, dal 2001; Lorenzo Pizzurro, dal 2007; Francesca
Andò dal 2008;
Mariachiara Millimaggi, dal 2008; Gabriella La Fauci, Car melo Alati e
Adele Penna,dal 2011.
Contatti della compagnia
Gianni Fortuna to Pisani tel. 328 9577128
[email protected]
www.sites.google.com/site/accademiasarabanda
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Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
Le fiabe di Luigi Capuana (Mineo, Catania 1839 – Catania
1915), scritte in una prosa svelta, semplificata al massimo, ricche di ritornelli, cadenze e cantilene rimangono forse l’opera più
felice del Capuana. Esse non nascono da un interesse per il
patrimonio folkloristico siciliano e non vengono raccolte come
documenti della psicologia popolare, ma nascono
dall’invenzione.
Tiriti,Tì, tratto da una splendida e divertente fiaba di uno dei
nostri autori siciliani più interessanti.
Con forti tinte e colori siculi senza scadere nel folcloristico. Narra di un misterioso contadino che riesce a far fiorire un arido
campicello pieno di pietre ed erbacce.
Personaggio protagonista è una mago;
Nel nostro allestimento il ruolo viene ricoperto da un attore
esperto di giochi di prestigio, e piccola magia, con grande
effetto per lo spettacolo e il divertimento.
“C’era una volta un contadino che aveva un campicello tutto
sassi, e largo quanto la palma della mano. Vi era rizzato un pagliaio e viveva lì, da un anno all’altro, zappando, seminando,
sarchiando, insomma facendo tutti i lavori campestri. Nelle ore
di riposo cavava di tasca un zufolo e, tì, tìriti, tì, si divertiva a
fare una sonatina, sempre la stessa; poi riprendeva il lavoro.
Intanto quel campicello sassoso gli fruttava più di un podere. Se
i vicini raccoglievano venti, e lui raccoglieva cento, per lo meno.
I vicini si rodevano. Una volta quel campicello non lo avrebbero
accettato neanche in regalo: da che lo aveva lui, non sapevan
che cosa fare per strapparglielo di mano”.
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Messina
Tosca
E lucevan le stelle
di Victorien Sardou
regia e scene
Carmelo Impalà
Vocal Coach
Marco Mondì
e Eleonora Minutoli
Coreografie
Danilo Anzalone
e Gianni Martino
Costumi
Luisa Giacon
Compagnia Performance Creations
Composta da giovani artisti siciliani, diplomati negli specifici settori. Selezionati con cura attraverso un rigido casting, vengono
scelti per rappresentare al meglio il proprio ruolo all’interno dello spettacolo. Affrontano un lungo laboratorio diretto dal Maestro Impalà venendo a conoscenza delle varie tecniche e vi vendo lo spettacolo.
Abituati a lavorare per anni sugli stessi prodotti, gli artisti riescono a perfezionarli facendo diventare la rappresentazione repertorio della stessa compagnia, rendendo precise le messe in
scena e raggiungendo lo stile che caratterizza i la vori della
“Performance Creations”.
Contatti della compagnia
Patrizio Mondì tel. 349 5227299
[email protected]
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Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
L’opera musicale, tratta dall’omonimo lavoro teatrale di Sardou, è concentrata sul triangolo Scarpia-Tosca-Cavaradossi e racconta la storia
drammatica di un amore perseguitato dalla protervia del potente di turno.
L’azione si svolge nell’anno 1800, in una Roma tesa che segue l’eco degli avvenimenti rivoluzionari francesi e la caduta della prima Repubblica
Romana. Il pittore Mario Cavaradossi all’insaputa di Tosca, la sua gelosa
amante, nasconde un prigioniero politico riuscito ad evadere da Castel
Sant’Angelo. Il crudele Scarpia, capo della polizia, lo scopre facendolo
arrestare e torturare. In cambio della libertà del pittore, Scarpia mette in
atto un ricatto a sfondo sessuale nei confronti dell’avvenente Tosca, promettendole un salv acondotto per fuggire e una falsa esecuzione per il
suo amante. Tosca finge di accettare la proposta ma, una volta ottenuto
il salvacondotto lo accoltella, uccidendolo. Subito dopo raggiunge Mario
rivelandogli che la sua esecuzione sarà solo simulata. Dopo gli spari Tosca corre verso il suo amante scoprendo, inorridita, che è stata tratta in
inganno e che la presunta messa in scena ha invece comportato la morte di Mario. Vistosi scoperta, ed in procinto di essere arrestata,la donna
si lancia nel vuoto per ric ongiungersi così con il suo amante, maledicendo Scarpia.
Alleggerita da canti, danze e scenografie mobili, la rappresentazione
suscita nel pubblico l’emozione del musical e mostra la drammaticità
della vicenda: una combinazione vincente che catalizza l’attenzione degli
studenti sulle scene rappresentate sul palc o.
Ricca di colpi di scena e di trovate che tengono lo spettatore in costante
tensione la narrazione della storia procede attraverso l’impiego delle maestose scenografie utilizzate dalla compagnia.
Incredibile la sinergia degli artisti con gli spazi e le scenografie mobili
sulle quali, sfidando le forze di gravità, danzano con maestria. I giovani
talenti della compagnia Performance Creations rendono dinamico tutto
ciò che è apparentemente statico attraverso movimenti e danze contemporanee.
Il regista Carmelo Impalà, attraverso il suo “Realismo dinamico” a cui fa
spesso rif erimento, trasforma una leggenda ambientata e riprodotta in
stile classic o, in una vis ione tradizionale ma con un dinamismo moderno.
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Messina
Una notte di Salomè
di Emanuele Vacchetto
regia di
Gianni Fortunato Pisani
con
Francesca Andò
Vittoria Micalizzi
Ass.te regia
Lorenzo Pizzurro
Accademia Sarabanda
Dall’85 ‘Sarabanda’ svolge attività in vari settori, interlocutori privilegiati i giovani Prosa - Ricerca e Nuova drammaturgia Teatro per
Ragazzi e Teatro-Scuola Teatro per ‘Spazi Aperti’ , Form azione.
Direttore artistico: Gianni Fortunato Pisani
Altri membri della compagnia:
Vittoria Micalizzi, dal 2001; Lorenzo Pizzurro, dal 2007; Francesca
Andò dal 2008;
Mariachiara Millimaggi, dal 2008; Gabriella La Fauci, Car melo Alati e
Adele Penna,dal 2011.
Contatti della compagnia
Gianni Fortuna to Pisani tel. 328 9577128
[email protected]
www.sites.google.com/site/accademiasarabanda
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Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
E' una notte buia e tempestosa. In uno squallido bar di per iferia la
barista, intenta alle ultime pulizie, impreca contro il marito che dorme
ubriaco su un tavolo. Ad un tratto, come un'apparizione, entra Veronica Lopez, grande attrice teatrale, alla r icerca dell'ultimo drink. Di fronte all'uomo praticamente in coma alcolico (e che tale resterà per tutto
il tempo), le due donne si raccontano fino a svelare l'una all'altra i più
intimi e atroci segreti. Finale a sorpresa.
////Spettacolo adatto agli studenti dei licei e istituti superiori.//////
Nonostante l‟argomento molto serio, il testo è godibile e ricco di momenti divertenti. Le due donne si raccontano e „giocano‟ trovando
una intensa intesa e solidarietà. Paradossale storia che, prendendo
spunto dal tema di Salomè, celebre figlia di Erodiade, concupita da
Erode, racconta la difficoltà di essere donna oggi. Se come dice qualcuno “il maschio è il nuovo sesso debole”, ecco che le due protagoniste, diversissime per storia personale e ceto sociale, vivono la situazione da borderline sentimentale. Entrambe, infatti, vengono da due
matrimoni sbagliati, difficili e privi del frutto massimo dell‟amore: un
figlio. Motivi diversi, aborto o sterilità, costringono le due donne a
questa orrenda solitudine. Da lì insoddisfazioni, follie, rivendicazioni. I
due partner d‟altra parte non sembrano aver assolto al loro ruolo di
uomini in senso archetipico; mentre Max il compagno di Veronica,
attrice di teatro, è la causa della perdita del bambino, Giovanni, il marito della donna che gestisce il bar, Desider ia, ha per anni incolpato la
moglie scoprendosi poi sterile. L‟incontro cambierà definitivamente le
vite delle due donne, in quell‟accezione di famiglia allargata che sempre più prende piede nel nostro nuovo mondo. Il maschio resta sconfitto, relegato al suo ruolo e alla sua eterna ricerca di status, mentre la
donna vive la sua maturità esprimendola nello svolgersi proprio
dell‟esistenza reale e fenomenica dell‟hic et nunc. Alla fine poi
un‟agnizione intellettuale riporterà l‟ar monia celeste nelle due anime
femminili fino a condurci ad un epilogo surreale, grottesco ma non
troppo lontano alla realtà che viviamo.
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
Reggio
Verso Betlemme
Spettacolo di marionette,
marottes e ombre ispirate alla
Natività di Gesù Bambino
testo, regia, marionette,
ombre e animatrci
Maria Grazia Bono
Sabina Frisina
Caterina Morano
scenografia e luci
Aldo Zucco
L’Associazione culturale LE RANE
da oltre 18 anni indirizza la propria attività di ricerca verso il teatro di figura straordinariamente idoneo alla sperimentazione didattica. Per i riconoscimenti (ad esempio: Perseo, premiato al
Festival Internazionale delle FIGURE ANIMATE di Perugia nel
‘96 e Piccolo Blu e piccolo Giallo, primo premio al Festival Internazionale MANI VUOTE di Amalfi del 2000) e le attività svolte come rassegne, allestimenti, convegni, corsi e laboratori, oggi è un punto di riferimento per Scuole, Associazioni ed Enti che
operano sul territorio regionale e non solo.
Contatti della compagnia
Associazione Culturale Le Rane , Reggio Calabria
Aldo Zucco tel. 347 9676109
[email protected]
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Area dello Stretto di Messina
Note sullo spettacolo
Spettacolo di marionette, marottes e ombre ispirate alla Natività
di Gesù Bambino.
Verso Betlemme riprende storie narrate e ascoltate tante volte;
si tratta della nascita di Gesù e di alcuni degli avvenimenti che
l’hanno accompagnata: miracoli ed eventi inspiegabili che sottolineano il mistero di questo bimbo.
La trama è costruita innestando episodi e leggende tratti dagli
scritti apocrifi sulla solida base delle pagine evangeliche.
La messa in scena si alterna tra la semplicità e la mitezza dei
personaggi e la complessità dei luoghi e dei tempi storici.
Lo spettacolo è particolarmente adatto al periodo natalizio ma
per l’argomento trattato, antico e sempre attuale, per la poesia
delle immagini delicatissime e fortemente evocative, ben si adatta ad ogni pubblico e ad ogni tempo.
Stagione 2014 - 2015
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Teatro nelle scuole
In copertina
Federica De Cola
In
I miei occhi cambieranno
(2012)
tratto da "Certo che mi Arrabbio" di Celeste Brancato
drammaturgia di Giampiero Cicciò e Giusi Venuti
regia di Giampiero Cicciò
Produzione
If Prana
Vanessa Gravina
In
Agata
(2004)
di Rocco Familiari
regia di Walter Manfrè
Produzione
Ente Teatro di Messina
Il contenuto di ciascuna scheda del relativo spettacolo è stato fornito dalla
compagnia proponente.
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Area dello Stretto di Messina
Teatro nelle Scuole
Progetto per la fruizione dell’offerta Teatrale
Questo progetto nasce dalla collaborazione degli Assessorati
alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del Comune di Messina,
l’Assessorato Provinciale di Reggio Calabria, nell’ottica della
condivisione delle risorse culturali dell’intera area dello Stretto di
Messina.
Gli “STATI GENERALI DELLA CULTURA”, organismo creato
dal Prof. Tonino Perna, Assessore alla Cultura del Comune di
Messina, hanno contribuito fattivamente ed in modo volontario
alla realizzazione di questo progetto.
Questo primo catalogo contiene gran parte delle proposte teatrali
allestite da organizzazioni, professioniste e non, di tutta l’area
dello stretto.
La divulgazione di questo opuscolo sarà a cura delle direzioni
didattiche che potranno utilizzarlo come strumento di informazione e confronto per le loro attività curriculari ed extracurriculari
rivolte alla formazione culturale degli studenti.
Stampato a cura di
ASSESSOR ATO ALLA CULTUR A DEL COMUNE DI MESSINA
Questo opuscolo è scaricabile in formato .pdf all’indirizzo:
www.lemaschere.net/palacultura/teatronellescuole.pdf
Stagione 2014 - 2015
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Con il patrocinio di:
Assessorato alla Cultura provincia di Reggio Calabria
Pri ma edizione rel. 0.2
Assessorato alla Cultura del Comune di Messina
Assessorato alla Pubblica Ist ruzione Comune di Messina