Cartella stampa - GAi - Giovani Artisti italiani

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 TriesteACT FESTIVAL 2015 Anche quest’anno il CUT -­‐ Centro Universitario Teatrale di Trieste -­‐, che dal 1987 si occupa di promuovere la cultura teatrale a Trieste partendo dalla formazione dei giovani, ha deciso di regalare alla città una nuova edizione del TriesteACT Festival, primo festival internazionale di teatro giovane della regione, che dal 7 al 14 Giugno 2015 porterà a Trieste dieci compagnie teatrali provenienti da tutto il mondo. Come lo scorso anno, al mattino si terranno dodici workshop, organizzati in diversi spazi della città, aperti a tutti gli appassionati o a chiunque si voglia avvicinare a questo mondo artistico, mentre la sera, a partire dalle ore 18:00 presso il Teatro Stabile Sloveno, è prevista una rassegna teatrale gratuita dove ogni gruppo partecipante metterà in scena una sua performance. Unica variazione al programma mercoledì 10 giugno per lo spettacolo intitolato “È guerra 2014! Gli ultimi giorni dell’umanità di Karl Krauss”, della compagnia Evoè! Teatro di Rovereto, selezionato per celebrare il centenario della Grande Guerra e ospitato dallo Stabile Rossetti. In programma anche un convegno presso l’Auditorium del Museo Revoltella, organizzato per mercoledì 10 giugno alle ore 10:00 che aprirà una riflessione sulla tematica dell’educazione teatrale e che vedrà come relatori: Fernand Garnier, direttore del Festival CRÈARC di Grenoble, Franco Però, direttore del Rossetti, Paolo Quazzolo, docente di Storia del Teatro presso l’Università degli Studi di Trieste, Marco Maria Pernich, direttore e fondatore dell’associazione culturale Studio Novecento e infine Maria Letizia Campatangelo, presidente del Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea. Questo festival nasce con il desiderio di uno scambio di tecniche teatrali, un vero e proprio baratto artistico, senza premi e senza una classifica. Al TriesteACT Festival convivono, l’uno accanto all’altro, compagnie di giovani professionisti, importanti scuole di teatro e gruppi amatoriali; tutti indispensabili gli uni agli altri. Il Festival è interamente curato dagli attori e dai ragazzi del CUT: dalla selezione delle compagnie teatrali alla ricerca dei luoghi, dall’organizzazione dell’accoglienza delle compagnie alla preparazione dei pasti, al fine di garantire agli ospiti la migliore assistenza per tutta la durata dell’evento. TriesteACT Festival ha l’appoggio e il patrocinio del festival Crearc di Grenoble che gestisce la rete di Jeune Théâtre Européen e dell’International University Theatre Association. TACT è stato finanziato dalla Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, dalla Fondazione Kathleen Foreman Casali, dalla Camera di Commercio di Trieste e dalla BCC di Staranzano ed è stato realizzato in coorganizzazione con l’Area, Educazione, Università, Ricerca, Cultura e Sport del Comune di Trieste, che vede in questo progetto rispecchiare la sua politica di trasformazione della città in un polo delle eccellenze giovanili credendo che possa diventare una grossa opportunità per il suo territorio. Il festival si avvale della collaborazione di altre associazioni e del patrocinio dell’Università degli Studi di Trieste, di PromoTrieste e dell’Alliance Française. La sede di Trieste -­‐ InformaGiovani ospiterà, dall’8 al 12 giugno, l’info-­‐point del festival. Per ulteriori informazioni consultare il sito www.cutrieste.com oppure chiamare il numero +39. 347.86.45.075 RASSEGNA TEATRALE DEL TriesteACT FESTIVAL > > > 8 _13 giugno 2015 < < < Undici sono gli spettacoli della rassegna in programma presso il Teatro Stabile Sloveno da lunedì 8 giugno a sabato 13 giugno e che andranno in scena in lingua originale (con sovra-­‐titoli in lingua inglese). In questo modo si vuole offrire la possibilità allo spettatore di cogliere la ricchezza della diversità linguistica dei numerosi Paesi partecipanti. Tutti il pubblico, giovane e adulto, potrà ampliare il proprio orizzonte di conoscenze linguistiche e apprezzare un teatro multilingue. Il programma prevede due spettacoli al giorno inframmezzati dai concerti di giovani musicisti interessati alla multiculturalità del festival. Spettacolo unico mercoledì 10 giugno presso il Politeama Rossetti. Presso il Teatro Stabile Sloveno sarà possibile visitare una mostra fotografica che documenta la prima edizione del festival. Lunedì 08/06_h 18:30 > Teatro Stabile Sloveno nTheatre Punkosipak (Zagabria – Croazia) “Punkošipak” è un gruppo teatrale fondato nel 2009 a Zagabria (Croazia). Il loro lavoro si basa sull’incontro delle varie arti visive con il teatro. Questo approccio deriva dalla formazione dell’assistente artistico Ivan Tudek, laureatosi all’Accademia delle Belle Arti di Zagabria. Il direttore artistico è Irena Bockay. Nel 2014 il loro spettacolo” Neckar” è stato selezionato per partecipare al XIV FITAG a Girona, Spagna, e ai Ludics Theatre DAYS a Iasi, Romania. > NECKAR diretto da Irena Bockay Performance visuale a partire dalle poesie del poeta d’avanguardia croato Drago Ivanisevic, le quali sottolineano come la convivenza con l’Altro venga marchiata dagli orrori della guerra. L’opera fa riflettere soprattutto sulla condizione dell’uomo intrappolato nelle convenzioni sociali e condannato a prendere decisioni sbagliate. Gli attori, con tono autoironico, si domanderanno se e come l’individuo potrà liberarsi da tali convenzioni e risollevarsi. Lunedì 08/06_h 21:00 > Teatro Stabile Sloveno nC.U.T. Trieste (Trieste – Italia) Il CUT (Centro Universitario Teatrale) di Trieste è un’associazione studentesca nata nel 1987. Negli ultimi quattro anni il Cut ha scelto di collaborare con il regista Aldo Vivoda e di immergersi in un teatro d’arte fondato sulla bellezza del lavoro di gruppo. Lo scopo dell’associazione e la creazione di uno “spazio” in cui vivere il teatro insieme, nel confronto di diversi linguaggi espressivi. > I GIGANTI DELLA MONTAGNA diretto da Aldo Vivoda Una compagnia teatrale errante, alla ricerca di un teatro dove poter finalmente mettere in scena il proprio spettacolo, giunge nelle vicinanze di una villa isolata: questo luogo e abitato da una comunità di persone, guidate da un certo Cotrone, che vive in questa abitazione in cui tutto può accadere e dove la fantasia e lasciata libera di esprimersi. Sara infatti proprio qui che riuscirà a prendere vita l’opera del gruppo di attori. La magia e la poesia della villa sembra tuttavia non poter bastare alla compagnia che proseguirà il suo viaggio fino all’incontro/scontro con un “vero” pubblico. MMartedì 09/06_h18:30 > Teatro Stabile Sloveno nCosmography (Atene – Grecia) Recente compagnia teatrale fondata da Androniki Tsetika, George Syrmas e Elektra Arsenidou, attori che amano creare, ispirare e comunicare la magia dell’arte del teatro. Amano il teatro che anima i corpi, le menti e gli stati d’animo ed e per questo che danno importanza a ogni segno del linguaggio teatrale, ma non solo. E l’immaginazione del singolo attore a fare il resto del lavoro. > NO FAIL RECIPE diretto da Niki Tseika Performance visuale a partire dalle poesie del poeta d’avanguardia croato Drago Ivanisevic, le quali sottolineano come la convivenza con l’Altro venga marchiata dagli orrori della guerra. L’opera fa riflettere soprattutto sulla condizione dell’uomo intrappolato nelle convenzioni sociali e condannato a prendere decisioni sbagliate. Gli attori, con tono autoironico, si domanderanno se e come l’individuo potrà liberarsi da tali convenzioni e risollevarsi. Martedì 09/06_h21:00 > Teatro Stabile Sloveno nMax Reinhardt Seminar ( Vienna – Austria) Max Reinhardt Seminar e l’Accademia Drammatica presso l’Universita di “Musica e Spettacolo” a Vienna. Il seminario e nato alla fine dell’Ottocento attraverso corsi di recitazione e mimica: offre le conoscenze per lo studio della recitazione e della regia. Ogni corso dura 8 semestri. Riceve il nome di Universita nel 1929. > DAS MISSVERSTÄNDNIS diretto da Evgenyi Titov Spettacolo liberamente tratto dall’opera “Il malinteso” di Albert Camus, esordio teatrale dello scrittore. Una piéce che parla di riconoscimenti e di non-­‐riconoscimenti, di identità e di finte identità. Un uomo, dopo aver vissuto la propria vita oltreoceano, torna a casa dalla madre e dalla sorella che gestiscono in modo insolito un albergo con la speranza di andar via da li. Queste non riconoscono il loro parente che decide di affittare una camera celando la sua vera identità. In questa piéce l’autore mostra come la creazione di un “personaggio” parta da un riconoscimento o un non riconoscimento da parte dell’altro. Il protagonista si trova immerso in una crisi profonda che affligge l’uomo che non viene riconosciuto nemmeno dalla propria madre. Mercoledì 10/06_h21:00 > Politeama Rossetti nEvoè! Teatro ( Trento – Italia) Evoe!Teatro e nata il 30 agosto 2011. Da Maggio 2013 ha avviato una collaborazione artistica con un gruppo berlinese LMN-­‐Liminale Raume e la casa di produzione olandese Small House Production da cui e nato lo spettacolo “Abissi/Abgrunde/Abysses”. Nel 2013 entra a far parte di Firestarter, network internazionale che riunisce un collettivo di artisti e operatori in ambito socio-­‐culturale, provenienti da 8 Paesi europei. > “ È GUERRA 2014” diretto da Nadja Grasselli A partire dalla prima guerra mondiale la guerra e. Non esiste per essa ormai la possibilità di un altro tempo verbale perche da allora ci ritroviamo in uno stato di guerra permanente, senza limiti spazio-­‐temporali. Dove e quando inizia una guerra? E soprattutto quando e dove finisce? Partendo da “Gli ultimi giorni dell’umanità” di Karl Kraus, l’opera analizza un processo nato dalla prima guerra mondiale vivo ancora oggi: per mettere in luce e soprattutto in dubbio i meccanismi di guerra, che hanno ormai assunto dimensioni quasi cibernetiche. Giovedì 11/06_h 18:30 > Teatro Stabile Sloveno nGlej Theatre (Lubiana – Slovenia) “Experimental Glej Theatre”, nato nel 1970, e stato il primo teatro sperimentale della penisola balcanica. La ricerca teatrale diventa una componente fondamentale per questo gruppo e da al loro teatro quella flessibilità in grado di rispondere rapidamente alle diverse esigenze teatrali richieste dal contesto in cui vivono. > THURSDAY diretto da Nina Šorak L’idea è venuta ascoltando la canzone chiamata “Thursday”. Dato che G-­‐FART ricerca i vari modi per incoraggiare la sensualità nello spettatore, abbiamo pensato fosse l’occasione ideale per portare in scena qualcosa che non può essere espresso a parole. Come ricreare e mostrare l’emozione che si prova ascoltando quella canzone? Come ricreare la solitudine dell’individuo mentre guarda verso l’orizzonte in silenzio? attraverso “Thursday” vogliamo ricordare che tutti abbiamo provato quel senso di solitudine”. Giovedì 11/06_h 21:00 > Teatro Stabile Sloveno nSTN. Studionovecento ( Milano – Italia) Studio Novecento è un’Associazione culturale e di formazione con sede a Milano, fondata da Marco Maria Pernich e i giovani attori della sua scuola di teatro. Studionovecento non è una normale compagnia teatrale ma un centro di trasformazione e innovazione dove si progettano e realizzano training innovativi e non convenzionali nel campo del teatro, della cultura, della crescita personale e dell’acquisizione di tecniche, modalità e linguaggi da spendere in ogni aspetto, campo e settore della vita. > GENESI diretto da M.M. Pernich All’inizio è la musica e solo la musica. Forse rappresenta la voce di Dio. Ma non è la musica paradisiaca che ci si aspetta. È musica razionale e spiazzante insieme. È Stravinskij. Poi le immagini. Come se fossero un tramite tra quella musica inesprimibile e le parole del mondo dell’uomo. Poi sono gli uomini, le donne e le parole. L’intera storia dell’umanità racchiusa nei capitoli 1, 11 della Genesi. Venerdì 12/06_h 18:30 > Teatro Stabile Sloveno nGrupo Subsuelo (Buenos Aires – Argentina) “Grupo Subsuelo” inizia la sua attività nel 2007 . Attualmente e composto da artisti specializzati in diverse discipline artistiche che lavorano insieme per raggiungere come un’armonia dei diversi linguaggi che convivono nel teatro: drammaturgia, regia, recitazione, illuminazione, scenografie, costumi e coreografie. Tutti gli artisti hanno un forte background nelle arti e nelle principali istituzioni artistiche del Paese, come l’UNA (National University of Art). > LAS IDIOTAS diretto da Analia Mayta “Las Idiotas”, e la storia di quattro amiche che ricevono contemporaneamente una lettera che le fa ripensare a tutto ciò in cui credevano. Ognuna vede l’amore in modo diverso. Solleva conflitti e opinioni soggettive sulla propria infanzia, l’amore, l’amicizia, la solitudine, la speranza e il dolore. Ma nonostante tutto questo, ogni ragazza riesce ancora a credere nell’amore. Uno spettacolo che scava a fondo sui rapporti e sulle ferite aperte dentro di noi. Venerdì 12/06_h 21:00 > Teatro Stabile Sloveno nTeatr Studjynj (Varsavia – Polonia) TEATR STUDYJNY e stato fondato da Anna Dziedzic nel novembre 2014. Questo gruppo e costituito da giovani attori, laureatosi alla scuola di recitazione Machulski. Alcuni di loro hanno partecipato al festival CREARC di Grenoble, alla prima edizione del TACT Festival, e collaborano con l’Accademia Lituana di Musica e Teatro di Vilnius. TEATR STUDYJNY si basa sulla sperimentazione delle tecniche di recitazione, di sviluppo di diverse competenze teatrali e degli strumenti pedagogici. > PORT ROYAL diretto da Anna Dziezic Lo spettacolo, scritto nel 1954, e tratto da una storia vera e narra il conflitto interno della Chiesa Cattolica, tra la dottrina officiale e la nuova ideologia del vescovo olandese Cornelius Jansen (il giansenismo). In quest’opera, Henry de Montherlant si concentra nel ritrarre donne eccezionali, presentando la loro forza e le loro debolezze. E’ un mondo di donne cresciute per lottare contro un mondo controllato dagli uomini. “Port Royal” e un’opera sulla lotta per la liberta di culto e liberta di pensiero. Sabato 13/06_18:30 > Teatro Stabile Sloveno n Theatre 007 ( Skopje – Macedonia) THEATRE 007 è il primo teatro indipendente di Skopje avente un suo spazio per la creazione d’avant-­‐garde e la sperimentazione teatrale. Dal 2010, Theatre 007 continua a lavorare con un repertorio permanente allo “Universal Hall” di Skopje, creando così una grandissima scena teatrale indipendente, dove molti giovani professionisti hanno la possibilità di mostrare i loro lavori. > THE BALD SOPRANO diretto da Igor Ivkovic “Il teatro è magia” direbbe Eugenio Ionesco. “L’arte magica” è l’unico modo per cambiare la realtà. “La cantatrice calva” è il testo più attraente del teatro dell’assurdo di E.Ionesco; un testo che ci permette di imparare qualcosa sul nostro stile di vita nel mondo moderno. I protagonisti non sono persone, non il tipo di persone che siamo abituati a vedere in scena. Sono un tipo di persona che non è personaggio. “L’uomo moderno” vuole denaro facile, una carriera e amore, senza curarsi del TEMPO. Il TEMPO passa, e non lasciamo nessuna impronta. Sabato 13/06_h 21:00 > Teatro Stabile Sloveno nTheatre-­‐Studio Theomai ( Vilnius – Lituania) Theatre-­‐Studio “Theaomai”, guidato da Silvia Krivickienė, e stato fondato dagli studenti del primo anno del Master dell’Accademia Lituana di Musica e Teatro (LMTA). La compagnia ha partecipato a numerosi festival internazionali (per esempio a Mosca), ricevendo premi in particolare per la bellezza del lavoro di insieme. Teatro-­‐studio “Theaomai” collabora con diversi progetti multi-­‐lingua con attori e registi provenienti da diversi paesi stranieri. > THE SMUG CITIZEN diretto da Silva Krivickienė Lo spettacolo “ The smug citizen” e tratto dall’opera di Maksim Gorkij, scritta dall’autore per risaltare la “voglia di vivere” vista come l’unica cosa in grado di combattere la realtà opprimente, piena di noia e di dolore, in cui lo stesso autore viveva. CONVEGNO Mercoledì 10 giugno_h 10:00 Auditorium Museo Revoltella Un dibattito che non mira a trovare una soluzione alla “crisi del teatro” ma vuole riflettere e mettere in luce i differenti approcci al teatro oggi, declinati nelle varie esperienze, per poter trovare suggestioni e suggerimenti per il lavoro di domani. Partendo da un’analisi che mostra come, a partire dagli anni ’70, l’immagine del teatro visto come un possibile luogo di dibattito pubblico si sia trasformata, ci si interrogherà su quale sia la vera natura dell’arte, dello spettacolo del teatro negli anni 2000; quali le prospettive future di questa forma di espressione artistica e quali i percorsi, le esperienze formative per un giovane attore di oggi. Intervengono: Fernard Garnier > > > Direttore del “Festival di CREARC” di Grenoble Franco Pero > > > Direttore del Rossetti, Teatro Stabile del FVG. Paolo Quazzolo > > > Docente di Storia del Teatro, presso l’UNITS . Marco M. Pernich > > > regista e fondatore dell’Associazione STN900. Maria L. Compatangelo > > > Presidente CENDIC -­‐ Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea. WORKSHOP Tutti i giorni dalle ore 10:00 alle ore 13:00 >>> IL METODO SUZUKI A cura di Irena Bockay, visual artist che ha diretto lo spettacolo Neckar della compagnia croata Punkosipak. Dialogo tra l’alfabeto del corpo e il metodo Suzuki, due approcci diversi ma complementari per raffinare l’arte della recitazione. Il workshop vuole coniugare il metodo Suzuki del teatro tradizionale, con quello dell’Alfabeto del Corpo del teatro polacco. Mira ad aumentare la consapevolezza del proprio corpo e a scoprire nuove capacità d‘espressione. Il lavoro si baserà su esercizi fisici e vocali. http://punkosipak.wix.com/punkosipak >>> CENTRI IDIOMATICI IMMAGINARI A cura di Marco Maria Pernich, regista e fondatore dell’associazione STN-­‐StudioNovecento. Ogni personaggio ha un centro da cui irradia il suo movimento. Diventa la caratteristica di fondo del personaggio. In italiano esistono espressioni idiomatiche che possono fare da guida (“andarci coi piedi di piombo”, “stare sulle spine”, “ficcare il naso dappertutto”…). Un lavoro alla ricerca di un modo diretto e concreto per creare un personaggio. http://www.studionovecento.com/ >>> LA MASCHERA DELL’ATTORE A cura di Aldo Vivoda e Valentina Milan, direttore artistico e attrice/coreografa del CUTrieste. In seguito a un lavoro sulla preparazione fisica e sull’improvvisazione dell’attore, si verrà a contatto con il magico mondo delle maschere. Si sperimenteranno vie e poetiche teatrali che lasceranno liberi gli interpreti di giocare. La maschera obbliga l’attore alla ricerca della verità che si incarna in un corpo e in voce portatori di emozioni. http://petitsoleil.org/ >>> LA COSTRUZIONE: DA ATTORE A PERSONAGGIO A cura di Analia Mayta e Leticia Tómaz, regista e attrice della compagnia argentina Grupo Subsuelo. Il workshop intende guidare nella costruzione di un personaggio utilizzando diversi metodi e tecniche. In ogni giornata verrà inserita una parte di preparazione fisica dell’attore, in modo da raggiungere la necessaria flessibilità di ricerca di tutti quegli elementi che possono servire alla costruzione di un personaggio: voce, corpo, movimento, ritmo interno ed esterno, respiro, abbigliamento, spazio tempo e situazione. http://gruposubsueloteatro.blogspot.it/ >>> UNA NARRAZIONE ATTRAVERSO IL CORPO A cura di Niki Tsetika, attore e fondatore della compagnia greca Cosmography. Questo workshop è un gioco di immagini, di movimenti, di ascolto che mira a portare i partecipanti a risvegliare il proprio corpo attraverso un approccio fisico al teatro. Verranno create delle improvvisazioni senza suoni o verranno utilizzati degli oggetti sullo scritto di Bertolt Brecht “Se gli squali fossero uomini”. I partecipanti devono indossare vestiti comodi. >>> L’UMANO/INUMANO GIOCO DEL TEATRO A cura di Nadja Grasselli, regista della compagnia EVOÉ! TEATRO. Una settimana per sperimentare l’arte istintiva e basilare dei caratteri della Commedia dell’arte, alla base del lavoro dell’attore e del teatro a tutte le latitudini: il lavoro sulla scomposizione e ricomposizione del corpo, il training per raggiungere un respiro e un ascolto comune e dall’improvvisazione alla creazione di un soggetto teatrale. https://evoeteatro.wordpress.com/ >>> A LOVER’S DISCOURSE – FRAGMENTS A cura di Nina Šorak, direttrice artistica di Glej Theatre. Il punto di partenza del workshop sarà “Frammenti di un discorso amoroso” di Roland Barthes. Si leggeranno diversi frammenti e ogni partecipante sceglierà quello che più lo colpisce. Tradurremo lo scritto in situazioni concrete sulla scena, attraverso diverse situazioni emotive che fanno parte del cuore del testo, ottenendo così un nuovo testo, una nuova scena, che porterà con sé l’emozione del frammento letto. http://www.glej.si/en/ >>> SINGING IN THEATRE A cura di Davide Calabrese, attore e cantante triestino che fa parte della compagnia Oblivion. Nel workshop si partirà da una panoramica sul metodo Estill VoiceCraft E.V.T.: un sistema di allenamento per la voce che promuove la conoscenza della fisiologia per giungere a un controllo cosciente del lavoro muscolare connesso all’emissione sonora, sviluppando così una vera padronanza e sicurezza nell’espressione delle qualità vocali. http://www.oblivion.it/oblivion/118 >>> ANOTHER HAMLET A cura di Silva Krivickienė, regista della compagnia lituana Theatre-­‐Studio “Theaomai”. Preparazione e studio di alcuni dei dialoghi tra Amleto e Gertrude, preparazione vocale e fisica a partire dal sistema Grotowski. >>> LET’S IMAGIN — LALEK A cura di Anna Dziedzic, regista e fondatrice della compagnia Teatr Studjnjy. Il workshop è finalizzato allo sviluppo dell’immaginazione e del corpo dell’attore. Questo workshop consiste di quattro parti: 1) Da una figura fissa all’improvvisazione. 2) Improvvisazione realista e surrealista. 3) Scene teatrali tratte dalla poesia polacca “Lalek” di Zbigniew Herbert (tradotto in inglese). La quarta parte (“Lalek”) raccoglie le esperienze acquisite nelle tre parti antecedenti. Sarà l’espressione finale di tutto il lavoro svolto. >>> ECRITURE DRAMATURGIQUE/PLAYWRITING A cura di Fernand Garnier, direttore del festival di CRÉARC di Grenoble. La creazione di una trama teatrale a partire dall’improvvisazione di gruppo. La creazione di una storia e dei suoi protagonisti, attraverso l’analisi di immagini e testi. http://www.crearc.fr/ CONCERTI ogni giorno tra uno spettacolo e l’altro >>> UNA VALIGIA PIENA DI NOTE Nel 2005 Chiara Gelmini è partita da Trieste, il suo viaggio l'ha portata da Venezia, sua città d'adozione, poi in Germania, Norvegia, Svezia, Francia, Turchia, attraverso i Balcani, in Argentina... al suo ritorno a Trieste la valigia le si era riempita di storie, immagini, canzoni. Insieme all'amico Tiziano Bole (alla chitarra) ha deciso di raccontare attraverso la musica, le cartoline dei suoi viaggi. Da allora la loro Valigia continua costantemente a riempirsi di Note, Racconti, Incontri, Paesaggi, tutti da ascoltare. >>> THE EASTERN BORDER QUARTET (ISTOCNA GRANICA QUARTET). Nato nell'inverno del 2015, è formato da Luka Vrbanec(sax alto), Marco Risolino(piano), Simone Lanzi(bass) e Mathias Butul(drums). I quattro si incontrano alle jam session e iniziano un percorso che, partendo dal be bop ora arriva ad esplorare sonorità più moderne, dal funky al jazz europeo attuale. Uniscono standard e blues a composizioni moderne nella stessa scaletta, creando così il loro sound, comunque fortemente basato sull'improvvisazione e sull'interplay. >>> CHARLES ANTHONY REEVE La sua passione per la musica trova le sue radici nella storia dei suoi antenati: padre antiguano e madre inglese, giovinezza travagliata e sordità. Cominciò a cantare in Inghilterra per il pubblico all'età di sedici anni: nei festival, nelle feste, nei club sociali, etc. Dopo qualche anno entrò a far parte di una band inglese, e in seguito andò all'estero, nella Francia meridionale e ad Amsterdam, dove continuai la mia esperienza musicale. Nel 1990 la sua voce trovò per la prima volta la libertà d'espressione quando entrò a far parte della band “Cat fish”. Attualmente, per motivi familiari, si è trasferito in Italia e lavora con l'improvvisazione, non scrive testi o né ripete nello stesso modo le medesime cose, creando magicamente un evento che riflette lo spirito di un determinato momento presente, passato o futuro. >>> FUNK O RAMA I Funk O Rama nascono nella primavera del 2014 dall'unione di cinque personaggi piuttosto inconsueti, come inconsueta è la loro giustapposizione nell'ambito di un gruppo musicale. Influenzati dai più disparati generi, dall'insano funk californiano alle sofisticherie dell'alternative rock britannico, dal funky di Disco Stu all'hard rock della Londra degli anni settanta, presentano un repertorio di brani originali intramezzati da qualche cover, rigorosamente arrangiata nuovamente in virtù del fatto che, a quanto pare, qualche membro del gruppo non ha neanche mai sentito le versioni originali dei pezzi che suona. Il gruppo, ampliato dal recentissimo arrivo del tastierista, attualmente è impegnato nelle registrazioni del primo album spesso e volentieri interrotte dalle esibizioni dal vivo. >>> MATTEO DELLA SCHIAVA Chitarrista dall’età di tredici anni e compositore di testi dall’età di sei, Matteo della Schiava è uno dei cantautori più amati ed esuberanti del panorama locale. All’inizio ha suonato con il gruppo dei “Diatriba”, successivamente nella band “I racconti di Sofia” e nel 2007, parallelamente ad esperienze teatrali, comincia la sua carriera da solista. Ha pubblicato tre album autoprodotti: Folle giovinezza (2010), Non c’è nessuno che mi ascolta (2012), Viva la semplicità (2015). >>> ALBERTO VISCONTI Alberto Visconti, cantante leader della band L’Orage con la quale pubblica tre album. Vincitore assoluto di Musicultura 2012. Francesco De Gregori ha cantato una sua canzone, La teoria del veggente, nel corso dello spettacolo “L’Orage e Francesco De Gregori insieme dal vivo”. Ha suonato al concerto del primo maggio in Piazza San Giovanni a Roma e in tutti i principali festival italiani (Italian Wave, Collisioni, Folk Est, Carroponte) e ha condiviso il Palcoscenico con Goran Bregovich, Lou Dalfin, Max Gazzé e tanti altri. Attualmente sta lavorando per un nuovo disco che uscirà per la casa discografica “Sony Music” come i precedenti. Un nuovo giovane e talentuoso frontman della scena musicale italiana ha deciso di suonare al nostro festival onorandoci! OSPITALITÀ Tutte le compagnie teatrali che partecipano al festival saranno ospitati presso l’Ostello Alpe Adria di Santa Croce. L’associazione CUT si è occupata dell’organizzazione dell’intero soggiorno di questi giovani attori provenienti da tutto il mondo, anche grazie alla coorganizzazione del Comune di Trieste che ha reso possibili gli spostamenti dall’ostello alla città, oltre a mettere a disposizione gli spazi del Polo di Aggregazione Giovanile Toti per la realizzazione dei workshop. A questo va aggiunto che il CUT vede nel proprio progetto anche un laboratorio per la valorizzazione del territorio e dell’attività turistica della regione Friuli Venezia Giulia: sensibile alla promozione tout court del suo territorio, ha scelto di utilizzare alimenti a chilometro zero, ovvero prodotti di stagione che provengono da produttori locali, per la preparazione dei pasti da offrire agli ospiti. In questa prospettiva si vuole favorire non solo una forma di nutrizione più equilibrata, economica ed ecosostenibile, ma anche culturalmente più ricca, capace di rispecchiare il gusto, il sapore e la conoscenza del patrimonio culturale locale e farne una risorsa da vivere e da far vivere agli ospiti. GRATUITÀ Un altro concetto chiave del festival è la gratuità. In questo momento di crisi economica, questi giovani ragazzi vogliono dare valore al ruolo dello scambio gratuito, il baratto, riconoscendolo come unico strumento in grado di superare ogni ostacolo, di rompere qualsiasi barriera e, soprattutto, di far riscoprire a ciascuno la capacità di essere utili agli altri. PROGRAMMA RIASSUNTIVO CUTrieste Il CUT – Centro Universitario Teatrale – nato alla fine degli anni ’80, ha ripreso vigore e forza nel 2009 grazie all’entusiasmo di un direttivo formato dall’attuale Presidente Marco Palazzoni e l’allora Vicepresidente Federico Brogi. Attualmente il CUT di Trieste è una realtà in forte crescita dove ogni anno vengono proposte numerose attività per tutti i giovani che desiderano avvicinarsi al teatro o che vogliono coltivare e approfondire la loro passione teatrale. Mosso dall’entusiasmo di tutti i suoi associati e partecipanti, il CUT prende parte e si snoda nella realtà cittadina in modo creativo e continuo attraverso le varie attività; grazie ai contributi pubblici concessi, workshop e corsi annuali sono offerti con il fine di offrire a chiunque lo desideri uno sguardo ampio e diversificato nel mondo dell’arte teatrale. Cercando prima di tutto di formare spettatori consapevoli piuttosto che attori, il CUT in questi anni si è consolidato anche come significativa realtà sociale a cui molti giovani universitari e non, fanno riferimento ritrovando in esso un occasione di aggregazione sana e costruttiva. I giovani soci difatti sono allo stesso tempo creatori e partecipanti delle stesse iniziative proposte durante l’anno contribuendo con le loro energie e la forza di un gruppo compatto alla qualità degli eventi proposti. E’ Infatti all’insegna della qualità che negli ultimi quattro anni il Cut ha scelto il regista Aldo Vivoda, specialista di un teatro d’arte fondato sulla bellezza di un convinto lavoro di gruppo, per incaricarlo del corso annuale bisettimanale. All’insegna della qualità negli ultimi 4 anni si sono organizzati workshop con professionisti provenienti da tutta Italia e non solo, come Medhi Kraiem, Marise Flach, Gary Bracket, Silvio Catiglioni ,Marco Maria Pernich, Masaki Iwana e diversi altri. Aldo Vivoda (direttore artistico del CUT Trieste) Inizia la sua attività teatrale nel 1973 a Trieste, all’interno del Teatro O.P.P. con la compagnia teatrale CIRT, in cui è attore in diversi spettacoli tratti da testi di J. Osborne, K. Brown e S. Beckett. Dal 1981 si trasferisce a Parigi, dove continua la sua formazione (Hector Malamud, Polivka, Monique Pagneaux, Philippe Gaulier). Contemporaneamente lavora come attore e partecipa alla fondazione della compagnia di teatro comico–
gestuale Cosmocomics. Con i tre spettacoli del gruppo (“Babele”, “È pericoloso sporgersi”, “La vera storia di Isac J. Gagman”) prende parte a numerose tournée internazionali. Nel 1987 entra a far parte del prestigioso Théatre du Soleil diretto da Ariane Mnouchkine, dove rimane fino al 1993 e con cui partecipa al film “La nuit miraculeuse” e alla tournée mondiale di “Les Atrides”. Dopo il lavoro di gruppo si cimenta nella creazione di un one-­‐man-­‐
show “I fatti di un clown” che viene rappresentato in diverse città europee. Recita Arlecchino al Carnegie Hall di New York. Tornato in Italia, costituisce nel 1994 il gruppo teatrale Petit Soleil con sede a Trieste. Molti degli spettacoli della compagnia, tra cui spicca il cavallo di battaglia della compagnia “Hotel Babele” vengono rappresentati a livello internazionale (Londra, Manchester, Parigi, New York e Madrid). Collabora, contemporaneamente, con alcuni gruppi di artisti francesi, mettendo in scena gli spettacoli “A chacun son Minotaure”, rappresentato a Pontoise e a Parigi, “Si ON n’existait pas”, scritto da Serge Bouhris, in collaborazione con la Compagnia Souffleur de Verres e messo in scena nel.2007 al Theo Theatre di Parigi e infine “Putain de Rêve” con la compagnia Imrovisateur Involontaire rappresentato al Teatro Ogresse di Parigi nel 2008 e a Trieste nel 2010. Parigi rappresenta quindi una seconda casa per il regista e attore, dove spesso torna come insegnante di teatro. Recentemente (2008/2009) è stato protagonista di una tournée, in Libano e In Italia, come clown-­‐buffone a fianco della collaboratrice Valentina Milan. Il 2010 lo vede impegnato, in veste di regista e attore, sempre affianco a Valentina Milan, nella produzione di due spettacoli, “Il Canto di Cigno”, tratto da un atto unico di Anton Cechov del 1887 “Motel Babele”, rivisitazione a due del cavallo di battaglia della compagnia Petit Soleil. Il 2010 lo vede impegnato, in veste di regista e attore, sempre affianco a Valentina Milan, nella produzione di due spettacoli, “Il Canto di Cigno”, tratto da un atto unico di Anton Cechov del 1887, e “Motel Babele”, rivisitazione a due del cavallo di battaglia della compagnia Petit Soleil. Dal 2011 e il 2012 oltre alla messa in scena di diversi spettacoli si dedica all’attività pedagogica nelle scuole, nelle università e ai numerosi laboratori per la formazione degli attori.
Valentina Milan Inizia la sua attività teatrale nel 2000 all’interno della compagnia teatrale di Milano “Associazione Studio ‘900”. Con la regia di Marco M. Pernich, fondatore della compagnia ed ex allievo della scuola Paolo Grassi di Milano, partecipa a tre spettacoli: Pentesilea (2000), L’ultima recita del Demetrio Pianelli (2001) e Gli antefatti della guerra di Troia (2001). Quest’ultimo viene presentato all’edizione 2001 del Festival di Grenoble “Rencontres de la jeunesse”. Trasferitasi nel 2002 a Trieste, continua la sua formazione teatrale frequentando seminari diretti da Alessandro Marinuzzi, con il quale mette in scena lo spettacolo “De Rerum Natura” (2002-­‐2003), Aldo Vivoda (2003) e Serena Sinigaglia (2003). In parallelo, con i maestri Elena Boschi, Eleonora Zenero e Pier Paolo Koss, comincia a praticare la danza Butoh, passione che coltiva tutt’oggi Nel 2004-­‐2005 frequenta per un anno la scuola teatrale del Mitra Theater, diretta dall’iraniano Parviz Barid. Dal 2005 entra stabilmente a far parte della compagnia di Trieste del Petit Soleil, diretta da Aldo Vivoda, prima come collaboratrice e poi come animatrice in laboratori per la formazione dei più giovani e infine come attrice. Recita in vari spettacoli di teatro di strada (in festival italiani e internazionali). Prende poi parte agli spettacoli della compagnia, Sogno di una notte di mezza estate Parte 1 e 2, Antonio e Cleopatra, Se noi non esistessimo (work in progress), Cabaret Linguacce con gli occhiali da sole, fino ad arrivare ai recenti Motel Babele (co-­‐protagonista con Aldo Vivoda) e Il Canto del cigno (protagonista). Dal 2010 lavora come attrice e pedagoga teatrale all’interno del Petit Soleil. Lavoro parallelamente porta avanti stage e laboratori concentrati sul lavoro sul corpo teatrale in ambito universitario e non. Nel 2011 e 2012 partecipa come attrice agli spettacoli per ragazzi (Storia di una gallina, La fuga di Pietro, Il Piccolo Principe), come ballerina e attrice al Cabaret Linguaccecongliocchialidasole, come coregia e movimento allo spettacolo La cucina, tratto da Arnold Wesker, come attrice al Faust a partire dall’omonimo testo di Fernando Pessoa, come coregia e attrice negli spettacoli “Il gabbiano” di Cechov e il “Marat-­‐Sade” di Peter Weiss. 
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