Faccio del mio meglio L`una e l`altra Quale droga fa per

annuncio pubblicitario
stagione 2007-08, numero 5, 11 dicembre 2007
in questo
numero
Faccio del mio meglio
L’una e l’altra
Quale droga fa per me?
Un certo signor G
Politeama
11 dicembre
Politeama
12-16 dicembre
Sala Bartoli
14-23 dicembre
Politeama
18-20 dicembre
www.regione.fvg.it
Moni Ovadia, attore teatrale
fare conoscenza
Filo diretto con i
cittadini
Governo
dell’ascolto
I cittadini hanno a disposizione nuove opportunità di dialogo con la Regione: possono
fare direttamente on line
segnalazioni, proposte, reclami e parlare in diretta con
il presidente e gli assessori
regionali su temi di attualità
attraverso un innovativo
sistema di video–chat.
Ascoltare per stabilire una
relazione fra amministratori
e cittadini e orientare l’azione
della Regione: alla comunità
regionale vengono proposte
a cadenza regolare domande
su temi diversi di interesse
per la collettività attraverso
questionari d’opinione on
line. I risultati sono resi
pubblici sul sito al termine di
ciascuna rilevazione. Esprimere e ascoltare le opinioni
dei cittadini aiuta a realizzare
una pubblica amministrazione sempre più moderna, a
misura di cittadino.
Accesso
E inoltre…
personalizzato
• Nuovi servizi
alle informazioni • Informazioni chiare e
Sul sito della Regione Friuli
Venezia Giulia ci sono nuovi
strumenti al servizio dei
cittadini, che possono iscriversi a “Avvisami” (fornisce
gratuitamente informazioni
via sms e via e-mail); podcast
(registrazioni audio/video);
feed RSS (news e approfondimenti costantemente
aggiornati).
multilingue
• Trasparenza sulle attività
dell’Ente
• Valorizzazione dei punti
di forza del territorio
regionale
www.regione.fvg.it
www.fvg.tv
Periodico del Teatro Stabile
del Friuli-Venezia Giulia
redazione Viale XX Settembre, 45
34126 Trieste
tel. 040-3593511 fax 040-3593555
www.ilrossetti.it [email protected]
Martedì 11 dicembre
Anno XVI - numero 155
11 dicembre 2007
Aut. Tribunale di Trieste n° 846 del 30.7.1992
stampa Stella Arti Grafiche,Trieste
direttore responsabile Stefano Curti
redazione Ilaria Lucari, Ivis Lasagna
21.00 Sala Bartoli, turno libero
8.30 Biglietterie
Prenotazioni abbonamenti stelle
per “I Cosacchi del Don”, “Lo Schiaccianoci”,
“I Gormiti”, “Instinto - tango y musical”
20.30 Politeama Rossetti, fuori abb.
Mercoledì 19 dicembre
20.30 Politeama Rossetti, turno libero
Un certo Signor G
con Neri Marcorè
21.00 Sala Bartoli, turno libero
Quale droga fa per me?
con Anna Galiena
Quale droga fa per me?
con Anna Galiena
- TUTTO ESAURITO -
Sabato 15 dicembre
Faccio del mio meglio
con Giorgio Panariello
Mercoledì 12 dicembre
20.30 Politeama Rossetti, turno PRI
21.00 Politeama Rossetti, turno libero
Quale droga fa per me?
con Anna Galiena
20.30 Politeama Rossetti, turno C
L’una e l’altra
di Botho Strauss
21.00 Sala Bartoli, turno libero
Quale droga fa per me?
con Anna Galiena
Domenica 16 dicembre
16.00 Politeama Rossetti, turno D
L’una e l’altra
di Botho Strauss
17.00 Sala Bartoli, turno libero
Quale droga fa per me?
con Anna Galiena
Giovedì 20 dicembre
17.00 Café Rossetti, ingresso libero
Presentazione del libro
“La forma delle forme.
Il teatro di Italo Svevo”
di Cristina Benussi.
Interverranno Antonio Calenda
e Giuseppe O. Longo
19.00 Sala Bartoli, turno libero
Quale droga fa per me?
con Anna Galiena
20.30 Politeama Rossetti, turno libero
Un certo Signor G
con Neri Marcorè
Venerdì 21 dicembre
20.30 Politeama Rossetti
Lunedì 17 dicembre
L’una e l’altra
di Botho Strauss
Giovedì 13 dicembre
8.30 Biglietterie
Inizio prevendita biglietti
per “I Cosacchi del Don”, “Lo Schiaccianoci”,
“I Gormiti”, “Instinto - tango y musical”
16.00 Politeama Rossetti, turno E
20.30 Politeama Rossetti, turno A
L’una e l’altra
di Botho Strauss
20.30 Politeama Rossetti
Che spettacolo la televisione
Serata d’onore
per il trentesimo anniversario di Telequattro
Martedì 18 dicembre
20.30 Politeama Rossetti, turno AP
Un cuore alpino per Natale
21.00 Sala Bartoli, turno libero
Quale droga fa per me?
con Anna Galiena
Sabato 22 dicembre
Venerdì 14 dicembre
20.30 Politeama Rossetti, turno B
L’una e l’altra
di Botho Strauss
Un certo Signor G
con Neri Marcorè
20.30 Politeama Rossetti, turno DANZA
I Cosacchi del Don
con il Balletto Statale Russo
21.00 Sala Bartoli, turno libero
Quale droga fa per me?
con Anna Galiena
Faccio del mio meglio
patico Giorgio Panariello, che questa volta,
ritorna al Politeama Rossetti – dove ha già
recitato nel classico repertorio di prosa, nel
2003, quale protagonista del molièreiano Il
borghese gentiluomo – con un vero e
proprio one man show, intitolato
Faccio del mio meglio.
L’appuntamento con il comico toscano è straordinario: unica occasione per
applaudirlo in uno
spettacolo che possiede la verve del
varietà, l’ironia
graffiante tipica di
Panariello, e anche
un po’ di poesia.
Il titolo scelto per lo spettacolo
non è affatto casuale: Giorgio
Panariello vi propone proprio
“il suo meglio”. I personaggi più
amati, i monologhi più riusciti
nella sua carriera televisiva e
teatrale si succedono a ritmo
incalzante in una serata che
appare quasi un greatest hits
dell’artista.
In questa sfilata di personaggi,
verranno toccati gli argomenti
più diversi: dalla cronaca, all’attualità, alla satira del costume. È lo stesso Panariello a
spiegarcelo «Di cosa parlerò? – svela infatti nelle sue
note allo spettacolo – Di
come è cambiato l’essere
umano, della sua evoluzione
sia al maschile che al femminile; dei paradossi della
incomunicabilità nell’era
della comunicazione; delle
mode, che rincorriamo
ad ogni costo, nell’era
dell’apparire per la paura
di non essere; dell’amore, dell’odio, dei bambini,
Un pianoforte in scena,
un allestimento minimale
con un grande schermo
al centro... Da lì irrompono
in palcoscenico Renato Zero,
Merigo, Naomo, Mario il
bagnino della Versilia, l’anziano Raperino… È un
vero fuoco d’artificio di
volti conosciuti e divertimento.
A rendere possibili
queste pirotecniche
apparizioni è ovviamente un grande e
versatile comico
delle nostre
scene,
il
sim-
4
durata
2 ore
senza intervallo
degli anziani; dell’abbandono degli animali, di
come le cose cambiano e di come non cambiano affatto…»
Temi di sicura pregnanza, che si possono affrontare in modo intelligente anche
attraverso il sorriso. E lo testimonia la
vitalità e l’acutezza di tutto il suo one
man show, che se da un lato promette un incalzante raffica di
momenti esilaranti, dall’altro
offre riflessioni interessanti, come quelle sull’incomunicabilità. Una problematica che ci appare
come un controsenso
nell’era di internet e
del digitale terrestre,
dove si comunica in
tempo reale, a qualsiasi
distanza e con i mezzi più disparati. Eppure è una problematica vera:
comunicare con il nostro vicino di
casa sembra diventata un’impresa
impossibile, come pure ammettere
con gli altri le nostre debolezze,
parlare per risolvere una crisi di
coppia, trovare il modo giusto per
dichiarare l’amore… comunicazioni
semplici, istintive, naturali che però
sono diventate ardue.
Eppure le parole sono il nostro dono
più grande: compongono le canzoni,
raccontano le fiabe, esaltano i poeti,
fanno compagnia quando c’è troppo silenzio… fanno divertire, come
accade con quelle di Panariello. Che
in Faccio del mio meglio restituisce
alle parole il loro ruolo naturale: le
libera dagli schermi dei computer,
dalle discutibili abbreviazioni degli
sms e le riconsegna alla voce, al
teatro, chiamando in aiuto per
l’operazione, addirittura i canti di
Dante e i sonetti di Shakespeare.
Prodotto da Bibi Ballandi, Faccio
del mio meglio vanta un’eccellente
Politeama Rossetti
11 dicembre 2007
eventi speciali
squadra di autori brillanti, in cui
figurano Carlo Pistarino, Riccardo
Cassini e Giampiero Solari,
che ha curato anche la regia. In
scena con il comico ammireremo il bravissimo ed inquietante pianista Dino Mancino
fondamentale “spalla” in
un vortice di momenti di revival musicali,
sketch, monologhi e
improvvisazioni,
dove – promette Panariello –
anche il pubblico
sarà chiamato a
fare la sua parte!
(i.lu.)
scritto da
Giorgio Panariello,
Giampiero Solari,
Riccardo Cassini,
Carlo Pistarino
e da Enzino Cortese,
Alberto Di Risio,
David Lubrano
regia Giampiero Solari
accompagnamento musicale
Dino Mancino
costumi Loredana Vasconcelli
luci di Paolo Manti
con Giorgio Panariello
con la partecipazione
di Carlo Pistarino
produzione
Ballandi Entertainment S.p.A.
5
L’una e l’altra
spezioni a cui costringe i suoi personaggi. È quanto
tutto costruito come un “corpo a corpo” fra due
il destino si diverte a far incontrare, dividere, rinco
supremazia che sembr
vincitore. Lissie ru
dal quale ha av
scontro po
con la sco
vita ha i
nuovo
La f
rag
inc
Tim
dell
sup
raga
difes
inna
di ess
e di
qualche
stuoso.
Le due donn
vano a fare i co
un passato c
ne, ma sop
tutto
se ste
Un duello, un confronto all’ultimo respiro avviene nella scena neutra e imponente – che per la
forma potrebbe evocare una sorta di ring – che
Margherita Palli ha creato per L’una e l’altra di
Botho Strauss. Lo spettacolo è sui palcoscenici
italiani per la prima volta in assoluto, grazie alla raffinata cultura e al coraggioso progetto artistico
di Cesare Lievi, regista e drammaturgo di
fama europea che ha sempre guardato con
particolare sensibilità al mondo tedesco.
Rinnova questo feeling proponendo al pubblico italiano un testo recente (del 1989) e
complesso dell’autore forse più interessante e rappresentativo che la Germania possa
oggi vantare, il grandissimo Botho Strauss,
poeta della solitudine moderna, capace di
svelare dietro l’apparenza e gli stereotipi borghesi della nostra quotidianità la voragine di un
mondo chiuso, angosciante e vuoto.
Nato nel 1944, Strauss vive a Berlino, dove
– occupandosi di germanistica, sociologia e
teatro – appare per un periodo molto vicino
ad Adorno e, in seguito ad alcuni scritti sul
teatro, viene notato da Peter Stein che lo invita
a svolgere la fondamentale attività di Dramaturg
alla Schaubühne am Halleschen Ufer. Nascono da
questa collaborazione alcuni dei maggiori successi
del regista; contemporaneamente, l’autore scopre in sé la vocazione alla scrittura, che affascinerà registi della statura di Luc Bondy,
Peter Rudolf e Ingmar Bergman e che
lo porterà a scrivere veri e propri capolavori teatrali del nostro
tempo, ritratto spesso con ardua
durezza, denunciato attraverso le profonde e
laceranti intro-
6
durata
2 ore e 30’
con intervallo
Politeama Rossetti
dal 12 al 16 dicembre 2007
prosa
affrontandosi in uno scontro dialettico nel
quale danno sfogo a tutto il loro carico
di odio, amore, rancore, desiderio di
rivalsa, volontà di distruzione... Ma
anche a una profonda solitudine e
a una celata solidarietà. Nessuna
delle due ne uscirà vittoriosa nel
senso consueto. L’unica possibile
vittoria forse andrà a colei che
da questo confronto uscirà comprendendo meglio quella che è
stata e che è. Nell’impervio ruolo
delle due donne, ammireremo Paola
Mannoni e Ludovica Modugno, una
coppia tesa e formidabile, due attrici che sanno contemporaneamente
essere ironiche, drammatiche, precise,
toccanti, laconiche...
La loro prova e la concezione registica
di Lievi, di ampio respiro, sottile ambiguità,
profonda metaforicità rendono questo testo un
impegnativo e imperdibile momento di grande teatro
contemporaneo.
(i.lu.)
o accade anche ne L’una e l’altra,
donne – Lissie e Insa – che
ontrare in una lotta per la
ra non avere un vero
uba ad Insa il marito
vuto una figlia: il loro
otrebbe concludersi
onfitta di Insa, ma la
in serbo per loro un
o crudele sviluppo.
figlia di Insa, Elaine,
gazza problematica,
contra casualmente
mm, figlio di Lissie e
l’uomo, Henrik, in un
permercato, dove il
azzo prende le sue
se. I due giovani si
amorano, inconsapevoli
sere figli dello stesso padre
avviare un legame in
e modo ince-
ne si troonti con
comupratcon
esse,
di Botho Strauss
traduzione di Cesare Lievi
regia di Cesare Lievi
scene di Margherita Palli
costumi di Marina Luxardo
luci di Gigi Saccomandi
con Paola Mannoni, Ludovica Modugno,
Emanuele Carucci Viterbi, Leonardo De Colle,
Paola Di Meglio, Franco Sangermano, Giuseppina Turra
produzione CTB Teatro Stabile di Brescia
7
Quale droga fa per me?
«Bellissimo e sconvolgente» così ha concordato la
critica italiana nel giudicare Quale droga fa per me?,
testo-confessione di Kai Hensel, uno degli autori
contemporanei europei più giovani e innovativi
che giunge sui palcoscenici italiani grazie all’intuizione di una regista come Andrée Ruth Shammah
– sempre alla ricerca di drammaturghi non banali
e ferma nella volontà di far dire al teatro il massimo che può comunicare in termini di pensieri e
sentimenti – e grazie anche alla professionalità di
un’attrice come Anna Galiena, che non si è sottratta alla sfida di un’interpretazione che è anche
“gioco al massacro”, costruita sul difficile equilibrio
fra lucidità ed emozione.
Hensel, tedesco, appena quarantenne, pluripremiato (ha nel suo carnet il prestigioso Deutscher
Jugendtheaterpreis, nel 2002, e la Nominations del
Max-Ophüls-Preis e del Bundesdrehbuchpreis),
scrive secondo parametri di assoluta originalità,
ritraendo l’oggi non attraverso il teatro-documento ma creando uno choc della coscienza rispetto
alle vicende che quotidianamente abbiamo sotto
gli occhi.
Quale droga fa per me? sembrerebbe un monologo,
ma presto tradisce gli schemi consueti di questa
forma per porsi nei termini di una conferenza.
Tavolo, bicchiere d’acqua, schermo con diapositive che illustrano i meccanismi neuronali della
droga… ma poco dopo, cambia ancora, e svela
la sua vera natura, assumendo le forme laceranti
di un vero e proprio match fra attrice e pubblico,
un’introspezione che non può lasciarci indifferenti,
e mette a nudo molto della nostra realtà.
La protagonista, Hanna, è una donna assolutamente
normale: vive in una bella casa di periferia, un marito ingegnere, un bambino desiderato, le rate del
mutuo da assolvere… Un quadro sereno, se non
fosse che in Hanna si insinua una sottile infelicità.
Una solitudine sempre più profonda che incrina la
sua vita e la spinge verso la droga: la “conferenza”
su cui si apre lo spettacolo infatti tratta delle scelte
che Hanna ha fatto per dare una svolta alla sua vita.
E queste scelte sono la droga: tante droghe che la
donna ha iniziato ad assumere in
modo sempre più pressante
e che le hanno fatto conoscere l’euforia, la liberazione, il disvelamento di parti di sé rimaste in
ombra... All’esaltazione però sopravviene l’incubo,
la caduta e la presa di coscienza del devastante
labirinto chimico di cui è rimasta prigioniera. Tutto
forse solo a causa del suo inespresso bisogno di
amore, quell’amore che Seneca riassume in poche
ma grandi parole: “per essere amati bisogna darsi,
riempire la vita”.
Un testo scabroso e sincero a cui Anna Galiena –
sapientemente diretta – offre anima, voce, corpo,
senza permettere che vada perduta nemmeno la
più flebile sfumatura, nessun doloroso accento,
niente della scomoda verità e dell’umiliante denuncia che lo percorrono.
Hensel ha iniziato a scrivere Quale droga fa per
me? subito dopo la propria esperienza con gli
stupefacenti, durata oltre un anno: un anno passato
assumendo droga quotidianamente e - come per
la maggior parte dei consumatori di droghe - proseguendo la vita esteriormente in assoluta norma.
Una volta uscito dal gorgo, ha iniziato a guardare
la realtà in modo nuovo:«Droghe nel cuore della
società, droghe che diventano una faccenda normale, banale, di gente sola, desolata, un mondo
peggiore di quello che la gente, con l’aiuto delle
droghe, cercava di fuggire» scrive infatti. «Guardo
le riviste che promettono sempre i soliti miracoli:
“sei settimane e perdi la pancia”,“i quindici migliori
trucchi al mondo per far sesso” – aggiunge – Il
miglior programma per perdere la pancia è nutrirsi in modo sano e fare sport. Il trucco
migliore al mondo per il sesso è non
aver pancia. La gente lo sa benissimo, ma non vuole crederci.Vuole
essere illusa. E sperpera il
proprio tempo, i soldi, la
salute e a volte la propria vita dietro a frottole. La menzogna è la
nostra droga peggiore».
di Ilaria Lucari
8
durata
1 ora e 20’ senza
intervallo
Sala Bartoli
dal 14 al 23 dicembre
altri percorsi
di Kai Hensel
uno spettacolo di Andrée Ruth Shammah
con Anna Galiena
produzione Teatro Franco Parenti
Anna Galiena è bravissima nel rendere la falsa sicurezza e la vera
disperazione del suo personaggio, sostenuta da una regia attentissima ai ritmi, ai dettagli della recitazione, alla sua catastrofica
verosimiglianza. Bello e sconvolgente il testo di Hensel che rovescia sapientemente le sue premesse apparenti.
Ugo Volli “La Repubblica”
Una bravissima Anna Galiena guidata dalla regia di raffinata intelligenza di Andrée Ruth Shammah che restituisce al testo, al
di là di facili provocazioni, una feroce, limpida e tragica verità, un
sapore di quotidianità sconfitta, di viaggio interiore che termina
con una terribile domanda “dove sto sbagliando?”
Magda Poli “Corriere della Sera”
Un notevole monologo per attrice sola che Anna Galiena affronta con bravura, non spezza neppure una lancia in favore della
droga. Ce la descrive, invece, ce la racconta nelle sue false euforie
e nelle sue devastazioni, nel suo penetrare a poco a poco dentro
la psiche di una donna, garantendole un’apparente libertà che
maschera in realtà una dipendenza sempre più forte.
Maria Grazia Gregori “L’Unità”
Anna Galiena è la brava interprete, capace di dare umane risonanze alla clinica oggettività “molto tedesca” del testo.
Ugo Ronfani “Il Giorno”
9
Un certo Signor G
quel filo che secondo noi lui
stesso, insieme al prezioso
compagno di scrittura Sandro
Luporini, usava per cucire i
suoi spettacoli». Diretto da
Giorgio Gallione – regista
che ha firmato alcuni fra i
più interessanti spettacoli
di autore contemporaneo
visti negli ultimi anni (Il bar
sotto il mare con Fabio De
Luigi, I bambini sono di sinistra
e Grazie con Bisio, Reperto
Raiot con la Guzzanti, Alice
con Lella Costa, per citare
solo i più recenti applauditi
al Politeama Rossetti) – Un
certo signor G, che va in scena
per il cartellone altripercorsi,
è stato dunque l’occasione
per rileggere e rivisitare con
mano libera e pudica i
primi lavori teatrali di
Gaber, a ormai più di
35 anni di distanza (il
suo Signor G nasceva infatti nel 1970).
Fondamentale – anche
in questa messinscena,
che vede Neri Marcorè
accompagnato davanti
al pubblico solo dalle
due pianiste Gloria
Clemente e Vicky
Schaetzinger,
esecutrici
della bella
elaborazione
musicale
«Due estati fa Dalia Gaberscik, venuta a sapere del mio
amore per Gaber, mi ha chiesto di partecipare al festival dedicato a suo padre che si svolge a Viareggio ogni
anno. È stata una grande emozione per me, soprattutto cantare Il dilemma sull’accompagnamento della sua
band storica» racconta Neri Marcorè. «Forse è stato
quest’antefatto a portare all’operazione teatrale di Un
certo signor G, nella quale interpreto a modo mio le
canzoni e i monologhi dell’impareggiabile artista milanese: qualche mese dopo, infatti, Giorgio Gallione, con
la produzione del Teatro dell’Archivolto di Genova,
mi proponeva questa sfida ardua e affascinante, coi
favori della stessa Dalia e di Paolo Dal Bon, presidente
della Fondazione Gaber». Artista colto, intelligente e
ironico, Neri Marcorè “incontra” Giorgio Gaber e il
suo eccezionale repertorio con un’emozione ed un
entusiasmo che le sue parole lasciano chiaramente
trasparire: la sua interpretazione di Un certo signor
G non rappresenta dunque soltanto un omaggio al bravissimo artista milanese,
purtroppo scomparso prematuramente quattro anni
fa, ma anche un impegno
appassionato, assunto condividendo il punto di vista
gaberiano e riconoscendo
nella sua opera un “classico
moderno” senza tempo di
scadenza. «Siamo pronti – continua infatti Marcoré – a riportare
in scena il mondo di Gaber, la
sua musica, le sua ironia, la
sua capacità di interrogarsi
senza sosta sulle contraddizioni dell’individuo rispetto all’amore, la società, la
libertà, la politica, con le
sue paure e le sue aspirazioni, urlandole con
la potenza dell’invettiva o sussurrandole
col tarlo dell’introspezione. Abbiamo
provato a realizzare
un progetto partendo da una passione
autentica e seguendo
10
durata
1 ora e 40
senza intervallo
Politeama Rossetti
dal 18 al 20 dicembre
altri percorsi
dall’opera di Giorgio Gaber
e Sandro Luporini
con Neri Marcorè
al pianoforte Gloria Clemente
e Vicky Schaetzinger
elaborazione musicale
Paolo Silvestri
scene e costumi di Guido Fiorato
luci di Aldo Mantovani
regia di Giorgio Gallione
produzione Teatro dell’Archivolto
in collaborazione con
la Fondazione Giorgio Gaber
d i
Paolo Silvestri – è
stato il rifarsi costanle canzoni
temente al “teatro-can1. L’ingranaggio
zone” una vera e propria
2. C’è un’aria
invenzione di Giorgio Gaber,
3. L’odore
che attraverso a questa forma
4. La nave
stilistica continuamente perfezio5. Il narciso
nata ha potuto esprimere tutta a sua
6. Quando sarò capace d’amare
genialità, la sua coerenza e la sua asso7. Il dilemma
luta autonomia. In un brillante intreccio
8. Si può
di monologhi, melologhi, musica e canzoni,
9. Io non mi sento italiano
quindi, Marcorè ritrae il Signor G, maschera
10. Quello che perde i pezzi
di uomo comune che si interroga comicamen11. Se ci fosse un uomo
te impotente sul senso della propria vita, sempre
sfiorata dal pericolo dell’imbecillità e del qualunquismo,
a cui Gaber come nessun altro ha saputo irridere. Il Signor
G continua ad apparirci come un’icona attualissima, un personaggio sempre inadeguato nei confronti del mondo che lo circonda e
sovrasta e al centro di una sorta di tragicomica storia del nostro paese,
minato da falsa coscienza e ideali fasulli, come bene viene espresso nella
profetica ballata Io non mi sento italiano. (i.lu.)
11
8-13 gennaio
5-6 gennaio
2-3 gennaio
29-30 dicembre 22-23 dicembre 18-20 dicembre 14-23 dicembre 12-16 dicembre
11 dicembre
i prossimi appuntamenti
Faccio del Mio Meglio
di e con Giorgio Panariello regia di Giampiero Solari
Platea A-B Interi € 35 Ridotti € 29 Platea C Interi € 32 Ridotti € 25
I Gall Interi € 28 Ridotti € 22 II Gall Interi € 20 Ridotti € 17 Loggione € 7,50
Platea A-B 3★★★ Platea C - I Galleria 2★★ II Galleria 1★
L’Una e l’Altra
di Botho Strauss regia di Cesare Lievi con Paola Mannoni
Platea A-B Interi € 28 Ridotti € 23 Platea C Interi € 20 Ridotti € 16
Gallerie Interi € 15 Ridotti € 12
Platea A-B 2★★ Platea C - Gallerie 1★
Quale Droga fa per Me?
di Kai Hensel uno spettacolo di Andrée Ruth Shammah
con Anna Galiena
Interi € 15 Ridotti € 12,50
Posto unico 1★
Un Certo Signor G
dall’opera di Giorgio Gaber e Sandro Luporini regia di Giorgio Gallione
Platea A-B Interi € 28 Ridotti € 23 Platea C Interi € 20 Ridotti € 16
Gallerie Interi € 15 Ridotti € 12
Platea A-B 2★★ Platea C - Gallerie 1★
I Cosacchi del Don
con il Balletto Statale Russo
Platea A-B Interi € 39 Ridotti € 33 Platea C Interi € 35 Ridotti € 29
I Gall Interi € 29 Ridotti € 24 II Gall Interi € 24 Ridotti € 19 Loggione € 7,50
Platea A-B 3★★★ Platea C - I Galleria 2★★ II Galleria 1★
Lo Schiaccianoci
con Balletto di Stato della Siberia
Platea A-B Interi € 39 Ridotti € 33 Platea C Interi € 35 Ridotti € 29
I Gall Interi € 29 Ridotti € 24 II Gall Interi € 24 Ridotti € 19 Loggione € 7,50
Platea A-B 3★★★ Platea C - I Galleria 2★★ II Galleria 1★
I Gormiti - lo Spettacolo
regia di Maurizio Colombi
Platea A-B Interi € 35 Ridotti € 29 Platea C Interi € 32 Ridotti € 25
I Gall Interi € 28 Ridotti € 22 II Gall Interi € 20 Ridotti € 17 Loggione € 7,50
Platea A-B 3★★★ Platea C - I Galleria 2★★ II Galleria 1★
Instinto
coreografie di Adrian Aragon, Erica Boaglio
Platea A-B Interi € 39 Ridotti € 33 Platea C Interi € 35 Ridotti € 29
I Gall Interi € 29 Ridotti € 24 II Gall Interi € 24 Ridotti € 19 Loggione € 7,50
Platea A-B 3★★★ Platea C - I Galleria 2★★ II Galleria 1★
Tre Metri Sopra il Cielo
tratto dal libro di Federico Moccia con Massimiliano Varrese
Platea A-B Interi € 39 Ridotti € 33 Platea C Interi € 35 Ridotti € 29
I Gall Interi € 29 Ridotti € 24 II Gall Interi € 24 Ridotti € 19 Loggione € 7,50
Platea A-B 3★★★ Platea C - I Galleria 2★★ II Galleria 1★
café Rossetti
abbonamento
“degustazione”
4 portate
€ 28,00
Per informazioni
e prenotazioni
040-578882.
ilmenù
Snacks
€ 4,00
Friccoli
Giardinetto
€ 6,00
Formaggi, Mostarde,
€ 6,00
Confetture e Mieli
Frittole con l’Anima
€ 5,00
Tempura in cartoccio
€ 7,00
Burrata e pomodorino candito € 4,00
Misticanza d’erbe alla nizzarda € 5,00
Piatti
Polenta e Salmone della Valrosandra
€ 12,00
in Savor
Mistica ….”insalata d’erbe”, cereali
€ 14,00
tostati, pesciolini e crostacei
Pesce & carne in crudo
€ 13,00
Lubianska in stecco
€ 12,00
Jota Box
€ 10,00
Minestra di Patate e Sedano,
Rapa, Crostacei,
€ 14,00
Extravergine “buran 2006”
Pastapadella.... Maccheroni
aglio, olio, pomodoro, taggiasche,
€ 12,00
erbe e pecorino
Pastapadella.... Spaghetti aglio, olio,
crostacei, pesciolini e pomodoro € 14,00
Burrata 38, Piovra Bruciata
€ 13,00
Patate, carciofi, pesciolini
€ 14,00
scottati e taggiasche
Brodetto di pesce
€ 12,00
Anatra in conserva
€ 12,00
Dolci
Soufflè al cioccolato fondente
€ 7,00
e gianduia
Mandarino
€ 6,00
Catalana
€ 6,00
news
diretto da Antonio Calenda
Ritornano in scena
anche i Piccoli di Podrecca con il classico “Varietà”
“Pomeriggi d’inverno” alla Bartoli
Rassegna di teatro di figura per bambini in collaborazione con il CTA
Approda per la prima volta
a Trieste Pomeriggi
d’Inverno, la fortunata
rassegna di teatro di figura
per l’infanzia e le famiglie
promossa da otto stagioni nel
capoluogo isontino dal CTA
- Centro Teatro Animazione
e Figure di Gorizia. Grazie
alla collaborazione con il
Teatro Stabile, gli spettacoli,
a firma delle migliori compagnie nazionali del settore,
approderanno anche alla Sala
Bartoli. La rassegna partirà
domenica 20 e lunedì 21
gennaio, con la produzione firmata dal CTA Gorizia
Cenerentola all’opera, liberamente tratto da
La Cenerentola di
Gioacchino Rossini. Ideazione,
testo e regia di Antonella
Caruzzi, con Serena Di Blasio
e con scene e figure di
Francesco Tullio Altan. Torna
poi in scena, per un ricco
calendario di repliche (dal
25 gennaio al 9 febbraio) il
grande classico della compagnia dei Piccoli di Podrecca,
Varietà: creature “intessute
di musica, di sostanza melodica e sinfonica, di ritmo
di vita ed arte” come li
definiva Vittorio Podrecca, i
Piccoli sono protagonisti in
Varietà di un succedersi
di scene musicali e spassose,
ispirate a ricordi di viaggio
che i marionettisti raccoglievano nel corso delle loro
tournée, oppure alle mode e
ai miti del Novecento, o sem-
plicemente frutto della fantasia degli animatori. Sempre
nella Sala Bartoli, domenica
10 e lunedì 11 febbraio sarà
presentato lo spettacolo di
Tam Teatro Musica Anima
Blu (Dedicato a
Marc Chagall), mentre
domenica 24 e lunedì 25
febbraio il testimone passerà
a Giocagiocattolo, del
Teatro del Buratto. Il prezzo
dei biglietti per assistere
agli spettacoli è di 5 euro.
L’abbonamento a 4 spettacoli costa 15 euro. Per gli
abbonati “junior” con le stelle
e per gli abbonati “junior”
dell’abbonamento famiglie il
prezzo del biglietto sarà di
3 euro. La prevendita inizierà
martedì 18 dicembre.
Gli abbonamenti “strenna” in vendita fino a domenica 23 dicembre
Ritornano le “Stelle di Natale”
Dopo il successo registrato nelle passate stagioni
ritornano gli abbonamenti
strenna Le Stelle di
Natale, pensati per tutti
coloro che desiderano regalarsi o regalare delle splendide serate a teatro. Gli
abbonamenti hanno lo stesso
funzionamento degli ormai
ben conosciuti “abbonamenti
con le stelle”. Rispetto a
quelli in vendita fino ai
primi giorni di novembre
diretto da Antonio Calenda
14
saranno però utilizzabili al
massimo da due persone
per ciascun spettacolo. Sono
disponibili diverse tipologie
di abbonamento, tutti a 10
stelle. Gli interi sono in vendita a 105 euro, gli “junior”
(under 14) a 60 euro, e le
“Stelle dell’Università” (under
25) a 50 euro.
un assaggio della prossima stagione
Telequattro
festeggia 30 anni
al Rossetti
flash
Concerto di Natale con gli Alpini
Massimo Dapporto tra gli ospiti
Massimo Dapporto, Anna
Galiena, Paolo Triestino,
Davide Calabrese, Alberta Izzo,
Andrea Binetti: sono questi
gli ospiti della serata “Che
spettacolo la tivù” realizzata
dal Teatro Stabile in collaborazione con Telequattro
per celebrare il trentesimo
anniversario dell’emittente
triestina. La serata si terrà
al Politeama Rossetti lunedì
17 dicembre con inizio alle
Il 21 dicembre, per il quinto anno consecutivo, ritorna sul
palcoscenico del Rossetti il tradizionale appuntamento con i
Cori degli Alpini. L’Associazione Nazionale degli Alpini di Trieste
proporrà un suggestivo concerto in cui il coro dell’ANA di Trieste,
il coro “Vos de Mont” di Tricesimo e la Fanfara della Brigata Julia
ripercorreranno i brani più affascinanti della tradizione. I biglietti
per assistere al concerto sono in distribuzione gratuita presso la
biglietteria del Politeama Rossetti.
20.30 e sarà trasmessa in
diretta tivù. Gli inviti gratuiti
per partecipare allo spettacolo saranno disponibili alla
biglietteria del Rossetti da
martedì 11 dicembre.
Lidia Kozlovich alla festa di Fernetti
L’attrice Lidia Kozlovich, attualmente impegnata nelle prove della
nuova produzione dello Stabile “La rigenerazione”, rappresenterà il
Rossetti nella festa per l’ingresso della Slovenia nell’area Shengen
in programma giovedì 20 dicembre a partire dalle ore 21 presso il
valico di Fernetti. L’attrice leggerà alcuni passi di Claudio Magris.
Il 2 e 3 gennaio arrivano i Gormiti
Biglietti in vendita da giovedì 13
Presentazione
del libro sul
teatro di Svevo
C’è grande attesa tra i bambini per lo spettacolo dei Gormiti, che
approderà al Politeama Rossetti il 2 e 3 gennaio. Il Teatro Stabile,
d’intesa con la produzione dello
spettacolo, ha effettuato alcune
variazioni dei prezzi comunicati
in precedenza, e ha previsto per
tutti i titolari di abbonamenti
con le stelle (non solo per i
junior) la possibilità di utilizzare
il proprio abbonamento per assistere allo spettacolo. Le prenotadal 2 al 3 gennaio 2008 zioni degli abbonamenti “stelle”
POLITEAMA ROSSETTI
iniziano martedì 11 dicembre; la
prevendita giovedì 13.
Al Café Rossetti giovedì 20 dicembre
Si terrà giovedì 20 dicembre
alle ore 17 presso il Café
Rossetti la presentazione
del libro di Cristina Benussi,
docente universitario e vicepresidente del Teatro Stabile
del Friuli Venezia Giulia, dal
titolo La forma delle
forme. Il teatro di
Italo Svevo.
Il volume, edito dalla EUT
- Edizioni Università di
Trieste, sarà presentato da
Antonio Calenda e Giuseppe
O. Longo.
Come scrive Cristina Benussi
nell’introduzione al volume, «Il teatro, la “forma
delle forme”, è il genere
cui Svevo avrebbe voluto
affidare la sua fama. Non
è andata così, ma intanto
l’analisi di quei testi rivela
un altro modo di impostare
il conflitto sveviano tra illusione e realtà: prende corpo
un personaggio che esprime
desideri e progetti di rivalsa
intellettuale e sociale, affiancandosi, in pagine rimaste
a lungo inedite, ai tipi
che ben conosciamo. Sullo
sfondo di altre prove di
scrittura, quali articoli, saggi,
racconti e favole, proprio
nel periodo di apparente
regia di Maurizio Colombi
Creatività di Leandro Consumi
Produzione esecutiva Teatro delle Erbe
Distribuzione
www.theblueapple.it
media partner
www.gormiticlub.it
www.ilrossetti.it
silenzio, Svevo prepara il
protagonista del suo terzo e
del suo quarto, incompiuto,
romanzo. E, involontariamente, svela qualcosa sulla
genesi di Una vita e
Senilità».
E proprio a Svevo il Teatro
Stabile dedicherà la sua
nuova produzione, realizzata
in collaborazione con gli
15
Artisti Associati di Gorizia:
sono infatti iniziate da
qualche giorno le prove
de La rigenerazione,
che vedrà in scena Gianrico
Tedeschi per la regia di
Antonio Calenda.
L’ingresso alla presentazione
del volume è gratuito fino
a esaurimento dei posti
disponibili.
Adolfo Levier (Trieste, 1873-1953) - Caffè all’aperto, 1910 - olio su tela, cm 65x92
il colore del benessere sociale
Non può esserci stabile ricchezza economica
senza ricchezza spirituale.
In qualsiasi ambito siano rivolti
– dalla sanità allo sviluppo economico, dalla scienza alla cultura,
all’arte, al tempo libero –
gli interventi della Fondazione sono sempre caratterizzati
da concreto impegno verso la collettività.
In una società evoluta
sono modulazioni che arricchiscono di felici tonalità
il colore del benessere sociale.
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