stagione 2007-08, numero 5, 11 dicembre 2007 in questo numero Faccio del mio meglio L’una e l’altra Quale droga fa per me? Un certo signor G Politeama 11 dicembre Politeama 12-16 dicembre Sala Bartoli 14-23 dicembre Politeama 18-20 dicembre www.regione.fvg.it Moni Ovadia, attore teatrale fare conoscenza Filo diretto con i cittadini Governo dell’ascolto I cittadini hanno a disposizione nuove opportunità di dialogo con la Regione: possono fare direttamente on line segnalazioni, proposte, reclami e parlare in diretta con il presidente e gli assessori regionali su temi di attualità attraverso un innovativo sistema di video–chat. Ascoltare per stabilire una relazione fra amministratori e cittadini e orientare l’azione della Regione: alla comunità regionale vengono proposte a cadenza regolare domande su temi diversi di interesse per la collettività attraverso questionari d’opinione on line. I risultati sono resi pubblici sul sito al termine di ciascuna rilevazione. Esprimere e ascoltare le opinioni dei cittadini aiuta a realizzare una pubblica amministrazione sempre più moderna, a misura di cittadino. Accesso E inoltre… personalizzato • Nuovi servizi alle informazioni • Informazioni chiare e Sul sito della Regione Friuli Venezia Giulia ci sono nuovi strumenti al servizio dei cittadini, che possono iscriversi a “Avvisami” (fornisce gratuitamente informazioni via sms e via e-mail); podcast (registrazioni audio/video); feed RSS (news e approfondimenti costantemente aggiornati). multilingue • Trasparenza sulle attività dell’Ente • Valorizzazione dei punti di forza del territorio regionale www.regione.fvg.it www.fvg.tv Periodico del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia redazione Viale XX Settembre, 45 34126 Trieste tel. 040-3593511 fax 040-3593555 www.ilrossetti.it [email protected] Martedì 11 dicembre Anno XVI - numero 155 11 dicembre 2007 Aut. Tribunale di Trieste n° 846 del 30.7.1992 stampa Stella Arti Grafiche,Trieste direttore responsabile Stefano Curti redazione Ilaria Lucari, Ivis Lasagna 21.00 Sala Bartoli, turno libero 8.30 Biglietterie Prenotazioni abbonamenti stelle per “I Cosacchi del Don”, “Lo Schiaccianoci”, “I Gormiti”, “Instinto - tango y musical” 20.30 Politeama Rossetti, fuori abb. Mercoledì 19 dicembre 20.30 Politeama Rossetti, turno libero Un certo Signor G con Neri Marcorè 21.00 Sala Bartoli, turno libero Quale droga fa per me? con Anna Galiena Quale droga fa per me? con Anna Galiena - TUTTO ESAURITO - Sabato 15 dicembre Faccio del mio meglio con Giorgio Panariello Mercoledì 12 dicembre 20.30 Politeama Rossetti, turno PRI 21.00 Politeama Rossetti, turno libero Quale droga fa per me? con Anna Galiena 20.30 Politeama Rossetti, turno C L’una e l’altra di Botho Strauss 21.00 Sala Bartoli, turno libero Quale droga fa per me? con Anna Galiena Domenica 16 dicembre 16.00 Politeama Rossetti, turno D L’una e l’altra di Botho Strauss 17.00 Sala Bartoli, turno libero Quale droga fa per me? con Anna Galiena Giovedì 20 dicembre 17.00 Café Rossetti, ingresso libero Presentazione del libro “La forma delle forme. Il teatro di Italo Svevo” di Cristina Benussi. Interverranno Antonio Calenda e Giuseppe O. Longo 19.00 Sala Bartoli, turno libero Quale droga fa per me? con Anna Galiena 20.30 Politeama Rossetti, turno libero Un certo Signor G con Neri Marcorè Venerdì 21 dicembre 20.30 Politeama Rossetti Lunedì 17 dicembre L’una e l’altra di Botho Strauss Giovedì 13 dicembre 8.30 Biglietterie Inizio prevendita biglietti per “I Cosacchi del Don”, “Lo Schiaccianoci”, “I Gormiti”, “Instinto - tango y musical” 16.00 Politeama Rossetti, turno E 20.30 Politeama Rossetti, turno A L’una e l’altra di Botho Strauss 20.30 Politeama Rossetti Che spettacolo la televisione Serata d’onore per il trentesimo anniversario di Telequattro Martedì 18 dicembre 20.30 Politeama Rossetti, turno AP Un cuore alpino per Natale 21.00 Sala Bartoli, turno libero Quale droga fa per me? con Anna Galiena Sabato 22 dicembre Venerdì 14 dicembre 20.30 Politeama Rossetti, turno B L’una e l’altra di Botho Strauss Un certo Signor G con Neri Marcorè 20.30 Politeama Rossetti, turno DANZA I Cosacchi del Don con il Balletto Statale Russo 21.00 Sala Bartoli, turno libero Quale droga fa per me? con Anna Galiena Faccio del mio meglio patico Giorgio Panariello, che questa volta, ritorna al Politeama Rossetti – dove ha già recitato nel classico repertorio di prosa, nel 2003, quale protagonista del molièreiano Il borghese gentiluomo – con un vero e proprio one man show, intitolato Faccio del mio meglio. L’appuntamento con il comico toscano è straordinario: unica occasione per applaudirlo in uno spettacolo che possiede la verve del varietà, l’ironia graffiante tipica di Panariello, e anche un po’ di poesia. Il titolo scelto per lo spettacolo non è affatto casuale: Giorgio Panariello vi propone proprio “il suo meglio”. I personaggi più amati, i monologhi più riusciti nella sua carriera televisiva e teatrale si succedono a ritmo incalzante in una serata che appare quasi un greatest hits dell’artista. In questa sfilata di personaggi, verranno toccati gli argomenti più diversi: dalla cronaca, all’attualità, alla satira del costume. È lo stesso Panariello a spiegarcelo «Di cosa parlerò? – svela infatti nelle sue note allo spettacolo – Di come è cambiato l’essere umano, della sua evoluzione sia al maschile che al femminile; dei paradossi della incomunicabilità nell’era della comunicazione; delle mode, che rincorriamo ad ogni costo, nell’era dell’apparire per la paura di non essere; dell’amore, dell’odio, dei bambini, Un pianoforte in scena, un allestimento minimale con un grande schermo al centro... Da lì irrompono in palcoscenico Renato Zero, Merigo, Naomo, Mario il bagnino della Versilia, l’anziano Raperino… È un vero fuoco d’artificio di volti conosciuti e divertimento. A rendere possibili queste pirotecniche apparizioni è ovviamente un grande e versatile comico delle nostre scene, il sim- 4 durata 2 ore senza intervallo degli anziani; dell’abbandono degli animali, di come le cose cambiano e di come non cambiano affatto…» Temi di sicura pregnanza, che si possono affrontare in modo intelligente anche attraverso il sorriso. E lo testimonia la vitalità e l’acutezza di tutto il suo one man show, che se da un lato promette un incalzante raffica di momenti esilaranti, dall’altro offre riflessioni interessanti, come quelle sull’incomunicabilità. Una problematica che ci appare come un controsenso nell’era di internet e del digitale terrestre, dove si comunica in tempo reale, a qualsiasi distanza e con i mezzi più disparati. Eppure è una problematica vera: comunicare con il nostro vicino di casa sembra diventata un’impresa impossibile, come pure ammettere con gli altri le nostre debolezze, parlare per risolvere una crisi di coppia, trovare il modo giusto per dichiarare l’amore… comunicazioni semplici, istintive, naturali che però sono diventate ardue. Eppure le parole sono il nostro dono più grande: compongono le canzoni, raccontano le fiabe, esaltano i poeti, fanno compagnia quando c’è troppo silenzio… fanno divertire, come accade con quelle di Panariello. Che in Faccio del mio meglio restituisce alle parole il loro ruolo naturale: le libera dagli schermi dei computer, dalle discutibili abbreviazioni degli sms e le riconsegna alla voce, al teatro, chiamando in aiuto per l’operazione, addirittura i canti di Dante e i sonetti di Shakespeare. Prodotto da Bibi Ballandi, Faccio del mio meglio vanta un’eccellente Politeama Rossetti 11 dicembre 2007 eventi speciali squadra di autori brillanti, in cui figurano Carlo Pistarino, Riccardo Cassini e Giampiero Solari, che ha curato anche la regia. In scena con il comico ammireremo il bravissimo ed inquietante pianista Dino Mancino fondamentale “spalla” in un vortice di momenti di revival musicali, sketch, monologhi e improvvisazioni, dove – promette Panariello – anche il pubblico sarà chiamato a fare la sua parte! (i.lu.) scritto da Giorgio Panariello, Giampiero Solari, Riccardo Cassini, Carlo Pistarino e da Enzino Cortese, Alberto Di Risio, David Lubrano regia Giampiero Solari accompagnamento musicale Dino Mancino costumi Loredana Vasconcelli luci di Paolo Manti con Giorgio Panariello con la partecipazione di Carlo Pistarino produzione Ballandi Entertainment S.p.A. 5 L’una e l’altra spezioni a cui costringe i suoi personaggi. È quanto tutto costruito come un “corpo a corpo” fra due il destino si diverte a far incontrare, dividere, rinco supremazia che sembr vincitore. Lissie ru dal quale ha av scontro po con la sco vita ha i nuovo La f rag inc Tim dell sup raga difes inna di ess e di qualche stuoso. Le due donn vano a fare i co un passato c ne, ma sop tutto se ste Un duello, un confronto all’ultimo respiro avviene nella scena neutra e imponente – che per la forma potrebbe evocare una sorta di ring – che Margherita Palli ha creato per L’una e l’altra di Botho Strauss. Lo spettacolo è sui palcoscenici italiani per la prima volta in assoluto, grazie alla raffinata cultura e al coraggioso progetto artistico di Cesare Lievi, regista e drammaturgo di fama europea che ha sempre guardato con particolare sensibilità al mondo tedesco. Rinnova questo feeling proponendo al pubblico italiano un testo recente (del 1989) e complesso dell’autore forse più interessante e rappresentativo che la Germania possa oggi vantare, il grandissimo Botho Strauss, poeta della solitudine moderna, capace di svelare dietro l’apparenza e gli stereotipi borghesi della nostra quotidianità la voragine di un mondo chiuso, angosciante e vuoto. Nato nel 1944, Strauss vive a Berlino, dove – occupandosi di germanistica, sociologia e teatro – appare per un periodo molto vicino ad Adorno e, in seguito ad alcuni scritti sul teatro, viene notato da Peter Stein che lo invita a svolgere la fondamentale attività di Dramaturg alla Schaubühne am Halleschen Ufer. Nascono da questa collaborazione alcuni dei maggiori successi del regista; contemporaneamente, l’autore scopre in sé la vocazione alla scrittura, che affascinerà registi della statura di Luc Bondy, Peter Rudolf e Ingmar Bergman e che lo porterà a scrivere veri e propri capolavori teatrali del nostro tempo, ritratto spesso con ardua durezza, denunciato attraverso le profonde e laceranti intro- 6 durata 2 ore e 30’ con intervallo Politeama Rossetti dal 12 al 16 dicembre 2007 prosa affrontandosi in uno scontro dialettico nel quale danno sfogo a tutto il loro carico di odio, amore, rancore, desiderio di rivalsa, volontà di distruzione... Ma anche a una profonda solitudine e a una celata solidarietà. Nessuna delle due ne uscirà vittoriosa nel senso consueto. L’unica possibile vittoria forse andrà a colei che da questo confronto uscirà comprendendo meglio quella che è stata e che è. Nell’impervio ruolo delle due donne, ammireremo Paola Mannoni e Ludovica Modugno, una coppia tesa e formidabile, due attrici che sanno contemporaneamente essere ironiche, drammatiche, precise, toccanti, laconiche... La loro prova e la concezione registica di Lievi, di ampio respiro, sottile ambiguità, profonda metaforicità rendono questo testo un impegnativo e imperdibile momento di grande teatro contemporaneo. (i.lu.) o accade anche ne L’una e l’altra, donne – Lissie e Insa – che ontrare in una lotta per la ra non avere un vero uba ad Insa il marito vuto una figlia: il loro otrebbe concludersi onfitta di Insa, ma la in serbo per loro un o crudele sviluppo. figlia di Insa, Elaine, gazza problematica, contra casualmente mm, figlio di Lissie e l’uomo, Henrik, in un permercato, dove il azzo prende le sue se. I due giovani si amorano, inconsapevoli sere figli dello stesso padre avviare un legame in e modo ince- ne si troonti con comupratcon esse, di Botho Strauss traduzione di Cesare Lievi regia di Cesare Lievi scene di Margherita Palli costumi di Marina Luxardo luci di Gigi Saccomandi con Paola Mannoni, Ludovica Modugno, Emanuele Carucci Viterbi, Leonardo De Colle, Paola Di Meglio, Franco Sangermano, Giuseppina Turra produzione CTB Teatro Stabile di Brescia 7 Quale droga fa per me? «Bellissimo e sconvolgente» così ha concordato la critica italiana nel giudicare Quale droga fa per me?, testo-confessione di Kai Hensel, uno degli autori contemporanei europei più giovani e innovativi che giunge sui palcoscenici italiani grazie all’intuizione di una regista come Andrée Ruth Shammah – sempre alla ricerca di drammaturghi non banali e ferma nella volontà di far dire al teatro il massimo che può comunicare in termini di pensieri e sentimenti – e grazie anche alla professionalità di un’attrice come Anna Galiena, che non si è sottratta alla sfida di un’interpretazione che è anche “gioco al massacro”, costruita sul difficile equilibrio fra lucidità ed emozione. Hensel, tedesco, appena quarantenne, pluripremiato (ha nel suo carnet il prestigioso Deutscher Jugendtheaterpreis, nel 2002, e la Nominations del Max-Ophüls-Preis e del Bundesdrehbuchpreis), scrive secondo parametri di assoluta originalità, ritraendo l’oggi non attraverso il teatro-documento ma creando uno choc della coscienza rispetto alle vicende che quotidianamente abbiamo sotto gli occhi. Quale droga fa per me? sembrerebbe un monologo, ma presto tradisce gli schemi consueti di questa forma per porsi nei termini di una conferenza. Tavolo, bicchiere d’acqua, schermo con diapositive che illustrano i meccanismi neuronali della droga… ma poco dopo, cambia ancora, e svela la sua vera natura, assumendo le forme laceranti di un vero e proprio match fra attrice e pubblico, un’introspezione che non può lasciarci indifferenti, e mette a nudo molto della nostra realtà. La protagonista, Hanna, è una donna assolutamente normale: vive in una bella casa di periferia, un marito ingegnere, un bambino desiderato, le rate del mutuo da assolvere… Un quadro sereno, se non fosse che in Hanna si insinua una sottile infelicità. Una solitudine sempre più profonda che incrina la sua vita e la spinge verso la droga: la “conferenza” su cui si apre lo spettacolo infatti tratta delle scelte che Hanna ha fatto per dare una svolta alla sua vita. E queste scelte sono la droga: tante droghe che la donna ha iniziato ad assumere in modo sempre più pressante e che le hanno fatto conoscere l’euforia, la liberazione, il disvelamento di parti di sé rimaste in ombra... All’esaltazione però sopravviene l’incubo, la caduta e la presa di coscienza del devastante labirinto chimico di cui è rimasta prigioniera. Tutto forse solo a causa del suo inespresso bisogno di amore, quell’amore che Seneca riassume in poche ma grandi parole: “per essere amati bisogna darsi, riempire la vita”. Un testo scabroso e sincero a cui Anna Galiena – sapientemente diretta – offre anima, voce, corpo, senza permettere che vada perduta nemmeno la più flebile sfumatura, nessun doloroso accento, niente della scomoda verità e dell’umiliante denuncia che lo percorrono. Hensel ha iniziato a scrivere Quale droga fa per me? subito dopo la propria esperienza con gli stupefacenti, durata oltre un anno: un anno passato assumendo droga quotidianamente e - come per la maggior parte dei consumatori di droghe - proseguendo la vita esteriormente in assoluta norma. Una volta uscito dal gorgo, ha iniziato a guardare la realtà in modo nuovo:«Droghe nel cuore della società, droghe che diventano una faccenda normale, banale, di gente sola, desolata, un mondo peggiore di quello che la gente, con l’aiuto delle droghe, cercava di fuggire» scrive infatti. «Guardo le riviste che promettono sempre i soliti miracoli: “sei settimane e perdi la pancia”,“i quindici migliori trucchi al mondo per far sesso” – aggiunge – Il miglior programma per perdere la pancia è nutrirsi in modo sano e fare sport. Il trucco migliore al mondo per il sesso è non aver pancia. La gente lo sa benissimo, ma non vuole crederci.Vuole essere illusa. E sperpera il proprio tempo, i soldi, la salute e a volte la propria vita dietro a frottole. La menzogna è la nostra droga peggiore». di Ilaria Lucari 8 durata 1 ora e 20’ senza intervallo Sala Bartoli dal 14 al 23 dicembre altri percorsi di Kai Hensel uno spettacolo di Andrée Ruth Shammah con Anna Galiena produzione Teatro Franco Parenti Anna Galiena è bravissima nel rendere la falsa sicurezza e la vera disperazione del suo personaggio, sostenuta da una regia attentissima ai ritmi, ai dettagli della recitazione, alla sua catastrofica verosimiglianza. Bello e sconvolgente il testo di Hensel che rovescia sapientemente le sue premesse apparenti. Ugo Volli “La Repubblica” Una bravissima Anna Galiena guidata dalla regia di raffinata intelligenza di Andrée Ruth Shammah che restituisce al testo, al di là di facili provocazioni, una feroce, limpida e tragica verità, un sapore di quotidianità sconfitta, di viaggio interiore che termina con una terribile domanda “dove sto sbagliando?” Magda Poli “Corriere della Sera” Un notevole monologo per attrice sola che Anna Galiena affronta con bravura, non spezza neppure una lancia in favore della droga. Ce la descrive, invece, ce la racconta nelle sue false euforie e nelle sue devastazioni, nel suo penetrare a poco a poco dentro la psiche di una donna, garantendole un’apparente libertà che maschera in realtà una dipendenza sempre più forte. Maria Grazia Gregori “L’Unità” Anna Galiena è la brava interprete, capace di dare umane risonanze alla clinica oggettività “molto tedesca” del testo. Ugo Ronfani “Il Giorno” 9 Un certo Signor G quel filo che secondo noi lui stesso, insieme al prezioso compagno di scrittura Sandro Luporini, usava per cucire i suoi spettacoli». Diretto da Giorgio Gallione – regista che ha firmato alcuni fra i più interessanti spettacoli di autore contemporaneo visti negli ultimi anni (Il bar sotto il mare con Fabio De Luigi, I bambini sono di sinistra e Grazie con Bisio, Reperto Raiot con la Guzzanti, Alice con Lella Costa, per citare solo i più recenti applauditi al Politeama Rossetti) – Un certo signor G, che va in scena per il cartellone altripercorsi, è stato dunque l’occasione per rileggere e rivisitare con mano libera e pudica i primi lavori teatrali di Gaber, a ormai più di 35 anni di distanza (il suo Signor G nasceva infatti nel 1970). Fondamentale – anche in questa messinscena, che vede Neri Marcorè accompagnato davanti al pubblico solo dalle due pianiste Gloria Clemente e Vicky Schaetzinger, esecutrici della bella elaborazione musicale «Due estati fa Dalia Gaberscik, venuta a sapere del mio amore per Gaber, mi ha chiesto di partecipare al festival dedicato a suo padre che si svolge a Viareggio ogni anno. È stata una grande emozione per me, soprattutto cantare Il dilemma sull’accompagnamento della sua band storica» racconta Neri Marcorè. «Forse è stato quest’antefatto a portare all’operazione teatrale di Un certo signor G, nella quale interpreto a modo mio le canzoni e i monologhi dell’impareggiabile artista milanese: qualche mese dopo, infatti, Giorgio Gallione, con la produzione del Teatro dell’Archivolto di Genova, mi proponeva questa sfida ardua e affascinante, coi favori della stessa Dalia e di Paolo Dal Bon, presidente della Fondazione Gaber». Artista colto, intelligente e ironico, Neri Marcorè “incontra” Giorgio Gaber e il suo eccezionale repertorio con un’emozione ed un entusiasmo che le sue parole lasciano chiaramente trasparire: la sua interpretazione di Un certo signor G non rappresenta dunque soltanto un omaggio al bravissimo artista milanese, purtroppo scomparso prematuramente quattro anni fa, ma anche un impegno appassionato, assunto condividendo il punto di vista gaberiano e riconoscendo nella sua opera un “classico moderno” senza tempo di scadenza. «Siamo pronti – continua infatti Marcoré – a riportare in scena il mondo di Gaber, la sua musica, le sua ironia, la sua capacità di interrogarsi senza sosta sulle contraddizioni dell’individuo rispetto all’amore, la società, la libertà, la politica, con le sue paure e le sue aspirazioni, urlandole con la potenza dell’invettiva o sussurrandole col tarlo dell’introspezione. Abbiamo provato a realizzare un progetto partendo da una passione autentica e seguendo 10 durata 1 ora e 40 senza intervallo Politeama Rossetti dal 18 al 20 dicembre altri percorsi dall’opera di Giorgio Gaber e Sandro Luporini con Neri Marcorè al pianoforte Gloria Clemente e Vicky Schaetzinger elaborazione musicale Paolo Silvestri scene e costumi di Guido Fiorato luci di Aldo Mantovani regia di Giorgio Gallione produzione Teatro dell’Archivolto in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber d i Paolo Silvestri – è stato il rifarsi costanle canzoni temente al “teatro-can1. L’ingranaggio zone” una vera e propria 2. C’è un’aria invenzione di Giorgio Gaber, 3. L’odore che attraverso a questa forma 4. La nave stilistica continuamente perfezio5. Il narciso nata ha potuto esprimere tutta a sua 6. Quando sarò capace d’amare genialità, la sua coerenza e la sua asso7. Il dilemma luta autonomia. In un brillante intreccio 8. Si può di monologhi, melologhi, musica e canzoni, 9. Io non mi sento italiano quindi, Marcorè ritrae il Signor G, maschera 10. Quello che perde i pezzi di uomo comune che si interroga comicamen11. Se ci fosse un uomo te impotente sul senso della propria vita, sempre sfiorata dal pericolo dell’imbecillità e del qualunquismo, a cui Gaber come nessun altro ha saputo irridere. Il Signor G continua ad apparirci come un’icona attualissima, un personaggio sempre inadeguato nei confronti del mondo che lo circonda e sovrasta e al centro di una sorta di tragicomica storia del nostro paese, minato da falsa coscienza e ideali fasulli, come bene viene espresso nella profetica ballata Io non mi sento italiano. (i.lu.) 11 8-13 gennaio 5-6 gennaio 2-3 gennaio 29-30 dicembre 22-23 dicembre 18-20 dicembre 14-23 dicembre 12-16 dicembre 11 dicembre i prossimi appuntamenti Faccio del Mio Meglio di e con Giorgio Panariello regia di Giampiero Solari Platea A-B Interi € 35 Ridotti € 29 Platea C Interi € 32 Ridotti € 25 I Gall Interi € 28 Ridotti € 22 II Gall Interi € 20 Ridotti € 17 Loggione € 7,50 Platea A-B 3★★★ Platea C - I Galleria 2★★ II Galleria 1★ L’Una e l’Altra di Botho Strauss regia di Cesare Lievi con Paola Mannoni Platea A-B Interi € 28 Ridotti € 23 Platea C Interi € 20 Ridotti € 16 Gallerie Interi € 15 Ridotti € 12 Platea A-B 2★★ Platea C - Gallerie 1★ Quale Droga fa per Me? di Kai Hensel uno spettacolo di Andrée Ruth Shammah con Anna Galiena Interi € 15 Ridotti € 12,50 Posto unico 1★ Un Certo Signor G dall’opera di Giorgio Gaber e Sandro Luporini regia di Giorgio Gallione Platea A-B Interi € 28 Ridotti € 23 Platea C Interi € 20 Ridotti € 16 Gallerie Interi € 15 Ridotti € 12 Platea A-B 2★★ Platea C - Gallerie 1★ I Cosacchi del Don con il Balletto Statale Russo Platea A-B Interi € 39 Ridotti € 33 Platea C Interi € 35 Ridotti € 29 I Gall Interi € 29 Ridotti € 24 II Gall Interi € 24 Ridotti € 19 Loggione € 7,50 Platea A-B 3★★★ Platea C - I Galleria 2★★ II Galleria 1★ Lo Schiaccianoci con Balletto di Stato della Siberia Platea A-B Interi € 39 Ridotti € 33 Platea C Interi € 35 Ridotti € 29 I Gall Interi € 29 Ridotti € 24 II Gall Interi € 24 Ridotti € 19 Loggione € 7,50 Platea A-B 3★★★ Platea C - I Galleria 2★★ II Galleria 1★ I Gormiti - lo Spettacolo regia di Maurizio Colombi Platea A-B Interi € 35 Ridotti € 29 Platea C Interi € 32 Ridotti € 25 I Gall Interi € 28 Ridotti € 22 II Gall Interi € 20 Ridotti € 17 Loggione € 7,50 Platea A-B 3★★★ Platea C - I Galleria 2★★ II Galleria 1★ Instinto coreografie di Adrian Aragon, Erica Boaglio Platea A-B Interi € 39 Ridotti € 33 Platea C Interi € 35 Ridotti € 29 I Gall Interi € 29 Ridotti € 24 II Gall Interi € 24 Ridotti € 19 Loggione € 7,50 Platea A-B 3★★★ Platea C - I Galleria 2★★ II Galleria 1★ Tre Metri Sopra il Cielo tratto dal libro di Federico Moccia con Massimiliano Varrese Platea A-B Interi € 39 Ridotti € 33 Platea C Interi € 35 Ridotti € 29 I Gall Interi € 29 Ridotti € 24 II Gall Interi € 24 Ridotti € 19 Loggione € 7,50 Platea A-B 3★★★ Platea C - I Galleria 2★★ II Galleria 1★ café Rossetti abbonamento “degustazione” 4 portate € 28,00 Per informazioni e prenotazioni 040-578882. ilmenù Snacks € 4,00 Friccoli Giardinetto € 6,00 Formaggi, Mostarde, € 6,00 Confetture e Mieli Frittole con l’Anima € 5,00 Tempura in cartoccio € 7,00 Burrata e pomodorino candito € 4,00 Misticanza d’erbe alla nizzarda € 5,00 Piatti Polenta e Salmone della Valrosandra € 12,00 in Savor Mistica ….”insalata d’erbe”, cereali € 14,00 tostati, pesciolini e crostacei Pesce & carne in crudo € 13,00 Lubianska in stecco € 12,00 Jota Box € 10,00 Minestra di Patate e Sedano, Rapa, Crostacei, € 14,00 Extravergine “buran 2006” Pastapadella.... Maccheroni aglio, olio, pomodoro, taggiasche, € 12,00 erbe e pecorino Pastapadella.... Spaghetti aglio, olio, crostacei, pesciolini e pomodoro € 14,00 Burrata 38, Piovra Bruciata € 13,00 Patate, carciofi, pesciolini € 14,00 scottati e taggiasche Brodetto di pesce € 12,00 Anatra in conserva € 12,00 Dolci Soufflè al cioccolato fondente € 7,00 e gianduia Mandarino € 6,00 Catalana € 6,00 news diretto da Antonio Calenda Ritornano in scena anche i Piccoli di Podrecca con il classico “Varietà” “Pomeriggi d’inverno” alla Bartoli Rassegna di teatro di figura per bambini in collaborazione con il CTA Approda per la prima volta a Trieste Pomeriggi d’Inverno, la fortunata rassegna di teatro di figura per l’infanzia e le famiglie promossa da otto stagioni nel capoluogo isontino dal CTA - Centro Teatro Animazione e Figure di Gorizia. Grazie alla collaborazione con il Teatro Stabile, gli spettacoli, a firma delle migliori compagnie nazionali del settore, approderanno anche alla Sala Bartoli. La rassegna partirà domenica 20 e lunedì 21 gennaio, con la produzione firmata dal CTA Gorizia Cenerentola all’opera, liberamente tratto da La Cenerentola di Gioacchino Rossini. Ideazione, testo e regia di Antonella Caruzzi, con Serena Di Blasio e con scene e figure di Francesco Tullio Altan. Torna poi in scena, per un ricco calendario di repliche (dal 25 gennaio al 9 febbraio) il grande classico della compagnia dei Piccoli di Podrecca, Varietà: creature “intessute di musica, di sostanza melodica e sinfonica, di ritmo di vita ed arte” come li definiva Vittorio Podrecca, i Piccoli sono protagonisti in Varietà di un succedersi di scene musicali e spassose, ispirate a ricordi di viaggio che i marionettisti raccoglievano nel corso delle loro tournée, oppure alle mode e ai miti del Novecento, o sem- plicemente frutto della fantasia degli animatori. Sempre nella Sala Bartoli, domenica 10 e lunedì 11 febbraio sarà presentato lo spettacolo di Tam Teatro Musica Anima Blu (Dedicato a Marc Chagall), mentre domenica 24 e lunedì 25 febbraio il testimone passerà a Giocagiocattolo, del Teatro del Buratto. Il prezzo dei biglietti per assistere agli spettacoli è di 5 euro. L’abbonamento a 4 spettacoli costa 15 euro. Per gli abbonati “junior” con le stelle e per gli abbonati “junior” dell’abbonamento famiglie il prezzo del biglietto sarà di 3 euro. La prevendita inizierà martedì 18 dicembre. Gli abbonamenti “strenna” in vendita fino a domenica 23 dicembre Ritornano le “Stelle di Natale” Dopo il successo registrato nelle passate stagioni ritornano gli abbonamenti strenna Le Stelle di Natale, pensati per tutti coloro che desiderano regalarsi o regalare delle splendide serate a teatro. Gli abbonamenti hanno lo stesso funzionamento degli ormai ben conosciuti “abbonamenti con le stelle”. Rispetto a quelli in vendita fino ai primi giorni di novembre diretto da Antonio Calenda 14 saranno però utilizzabili al massimo da due persone per ciascun spettacolo. Sono disponibili diverse tipologie di abbonamento, tutti a 10 stelle. Gli interi sono in vendita a 105 euro, gli “junior” (under 14) a 60 euro, e le “Stelle dell’Università” (under 25) a 50 euro. un assaggio della prossima stagione Telequattro festeggia 30 anni al Rossetti flash Concerto di Natale con gli Alpini Massimo Dapporto tra gli ospiti Massimo Dapporto, Anna Galiena, Paolo Triestino, Davide Calabrese, Alberta Izzo, Andrea Binetti: sono questi gli ospiti della serata “Che spettacolo la tivù” realizzata dal Teatro Stabile in collaborazione con Telequattro per celebrare il trentesimo anniversario dell’emittente triestina. La serata si terrà al Politeama Rossetti lunedì 17 dicembre con inizio alle Il 21 dicembre, per il quinto anno consecutivo, ritorna sul palcoscenico del Rossetti il tradizionale appuntamento con i Cori degli Alpini. L’Associazione Nazionale degli Alpini di Trieste proporrà un suggestivo concerto in cui il coro dell’ANA di Trieste, il coro “Vos de Mont” di Tricesimo e la Fanfara della Brigata Julia ripercorreranno i brani più affascinanti della tradizione. I biglietti per assistere al concerto sono in distribuzione gratuita presso la biglietteria del Politeama Rossetti. 20.30 e sarà trasmessa in diretta tivù. Gli inviti gratuiti per partecipare allo spettacolo saranno disponibili alla biglietteria del Rossetti da martedì 11 dicembre. Lidia Kozlovich alla festa di Fernetti L’attrice Lidia Kozlovich, attualmente impegnata nelle prove della nuova produzione dello Stabile “La rigenerazione”, rappresenterà il Rossetti nella festa per l’ingresso della Slovenia nell’area Shengen in programma giovedì 20 dicembre a partire dalle ore 21 presso il valico di Fernetti. L’attrice leggerà alcuni passi di Claudio Magris. Il 2 e 3 gennaio arrivano i Gormiti Biglietti in vendita da giovedì 13 Presentazione del libro sul teatro di Svevo C’è grande attesa tra i bambini per lo spettacolo dei Gormiti, che approderà al Politeama Rossetti il 2 e 3 gennaio. Il Teatro Stabile, d’intesa con la produzione dello spettacolo, ha effettuato alcune variazioni dei prezzi comunicati in precedenza, e ha previsto per tutti i titolari di abbonamenti con le stelle (non solo per i junior) la possibilità di utilizzare il proprio abbonamento per assistere allo spettacolo. Le prenotadal 2 al 3 gennaio 2008 zioni degli abbonamenti “stelle” POLITEAMA ROSSETTI iniziano martedì 11 dicembre; la prevendita giovedì 13. Al Café Rossetti giovedì 20 dicembre Si terrà giovedì 20 dicembre alle ore 17 presso il Café Rossetti la presentazione del libro di Cristina Benussi, docente universitario e vicepresidente del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, dal titolo La forma delle forme. Il teatro di Italo Svevo. Il volume, edito dalla EUT - Edizioni Università di Trieste, sarà presentato da Antonio Calenda e Giuseppe O. Longo. Come scrive Cristina Benussi nell’introduzione al volume, «Il teatro, la “forma delle forme”, è il genere cui Svevo avrebbe voluto affidare la sua fama. Non è andata così, ma intanto l’analisi di quei testi rivela un altro modo di impostare il conflitto sveviano tra illusione e realtà: prende corpo un personaggio che esprime desideri e progetti di rivalsa intellettuale e sociale, affiancandosi, in pagine rimaste a lungo inedite, ai tipi che ben conosciamo. Sullo sfondo di altre prove di scrittura, quali articoli, saggi, racconti e favole, proprio nel periodo di apparente regia di Maurizio Colombi Creatività di Leandro Consumi Produzione esecutiva Teatro delle Erbe Distribuzione www.theblueapple.it media partner www.gormiticlub.it www.ilrossetti.it silenzio, Svevo prepara il protagonista del suo terzo e del suo quarto, incompiuto, romanzo. E, involontariamente, svela qualcosa sulla genesi di Una vita e Senilità». E proprio a Svevo il Teatro Stabile dedicherà la sua nuova produzione, realizzata in collaborazione con gli 15 Artisti Associati di Gorizia: sono infatti iniziate da qualche giorno le prove de La rigenerazione, che vedrà in scena Gianrico Tedeschi per la regia di Antonio Calenda. L’ingresso alla presentazione del volume è gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. Adolfo Levier (Trieste, 1873-1953) - Caffè all’aperto, 1910 - olio su tela, cm 65x92 il colore del benessere sociale Non può esserci stabile ricchezza economica senza ricchezza spirituale. In qualsiasi ambito siano rivolti – dalla sanità allo sviluppo economico, dalla scienza alla cultura, all’arte, al tempo libero – gli interventi della Fondazione sono sempre caratterizzati da concreto impegno verso la collettività. In una società evoluta sono modulazioni che arricchiscono di felici tonalità il colore del benessere sociale.