stagione 2007-08, numero 8, 22 gennaio 2008 in questo numero Sei Brillanti Le storie del Signor Keuner Non svegliate Cecile... A qualcuno piace carta! Politeama 22-27 gennaio Politeama 29-31 gennaio Politeama 1-2 febbraio Sala Bartoli 3 febbraio www.regione.fvg.it Moni Ovadia, attore teatrale fare conoscenza Filo diretto con i cittadini Governo dell’ascolto I cittadini hanno a disposizione nuove opportunità di dialogo con la Regione: possono fare direttamente on line segnalazioni, proposte, reclami e parlare in diretta con il presidente e gli assessori regionali su temi di attualità attraverso un innovativo sistema di video–chat. Ascoltare per stabilire una relazione fra amministratori e cittadini e orientare l’azione della Regione: alla comunità regionale vengono proposte a cadenza regolare domande su temi diversi di interesse per la collettività attraverso questionari d’opinione on line. I risultati sono resi pubblici sul sito al termine di ciascuna rilevazione. Esprimere e ascoltare le opinioni dei cittadini aiuta a realizzare una pubblica amministrazione sempre più moderna, a misura di cittadino. Accesso E inoltre… personalizzato • Nuovi servizi alle informazioni • Informazioni chiare e Sul sito della Regione Friuli Venezia Giulia ci sono nuovi strumenti al servizio dei cittadini, che possono iscriversi a “Avvisami” (fornisce gratuitamente informazioni via sms e via e-mail); podcast (registrazioni audio/video); feed RSS (news e approfondimenti costantemente aggiornati). multilingue • Trasparenza sulle attività dell’Ente • Valorizzazione dei punti di forza del territorio regionale www.regione.fvg.it www.fvg.tv Periodico del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia redazione Viale XX Settembre, 45 34126 Trieste tel. 040-3593511 fax 040-3593555 www.ilrossetti.it [email protected] Martedì 22 gennaio 8.30 Biglietterie Prenotazioni abb. stelle per “La Tempesta”, “Masaniello”, “La fin des terres”, “Miserabili”, “Dollirio”, “Sala d’attesa” 10.30 Sala Bartoli, fuori abb. Cenerentola all’Opera Nell’ambito della rassegna di teatro per bambini “Pomeriggi d’inverno” 20.30 Politeama Rossetti, turno PRI Anno XVI - numero 158 22 gennaio 2008 Aut. Tribunale di Trieste n° 846 del 30.7.1992 stampa Stella Arti Grafiche,Trieste direttore responsabile Stefano Curti redazione Ilaria Lucari, Ivis Lasagna Sabato 26 gennaio 17.00 Sala Bartoli, fuori abb. I Piccoli di Podrecca “Varietà” Nell’ambito della rassegna di teatro per bambini “Pomeriggi d’inverno” 20.30 Politeama Rossetti, turno C Sei brillanti con Paolo Poli Domenica 27 gennaio Sei brillanti con Paolo Poli Mercoledì 23 gennaio 10.30 Sala Bartoli, fuori abb. Cenerentola all’Opera Nell’ambito della rassegna di teatro per bambini “Pomeriggi d’inverno” 16.00 Politeama Rossetti, turno E Sei brillanti con Paolo Poli Venerdì 1° febbraio 17.00 Sala Bartoli, fuori abb. I Piccoli di Podrecca “Varietà” 20.30 Politeama Rossetti, turno AP Non svegliate Cecile, è innamorata con Antonio Cornacchione Sabato 2 febbraio 16.00 Politeama Rossetti, turno D Sei brillanti con Paolo Poli 17.00 Sala Bartoli, fuori abb. I Piccoli di Podrecca “Varietà” 17.00 Sala Bartoli, fuori abb. I Piccoli di Podrecca “Varietà” 20.30 Politeama Rossetti, turno libero Non svegliate Cecile, è innamorata con Antonio Cornacchione Martedì 29 gennaio Domenica 3 febbraio Le storie del Signor Keuner con Moni Ovadia A qualcuno piace carta con Ennio Marchetto 17.00 Sala Bartoli, fuori abb. I Piccoli di Podrecca “Varietà” 10.30 Sala Bartoli, fuori abb. I Piccoli di Podrecca “Varietà” 20.30 Politeama Rossetti, turno AP 16.00 Politeama Rossetti, turno FAM Giovedì 24 gennaio 8.30 Biglietterie Inizio prevendita biglietti per “La Tempesta”, “Masaniello”, “La fin des terres”, “Miserabili”, “Dollirio”, “Sala d’attesa” 20.30 Politeama Rossetti, turno A Sei brillanti con Paolo Poli Venerdì 25 gennaio 18.30 Café Rossetti Aperitivo con gli attori. Incontro con Paolo Poli e la compagnia di “Sei brillanti”. Ingresso gratuito 20.30 Politeama Rossetti, turno B Sei brillanti con Paolo Poli Mercoledì 30 gennaio 10.30 Sala Bartoli, fuori abb. I Piccoli di Podrecca “Varietà” 20.30 Politeama Rossetti, turno libero Le storie del Signor Keuner con Moni Ovadia Lunedì 4 febbraio Giovedì 31 gennaio 8.30 Biglietterie Prenotazione abb. stelle per “Parlami di me”, “Le lacrime amare di Petra von Kant”, “Il Contrabbasso” 17.00 Sala Bartoli, fuori abb. I Piccoli di Podrecca “Varietà” 10.30 Sala Bartoli, fuori abb. I Piccoli di Podrecca “Varietà” 20.30 Politeama Rossetti, turno libero Le storie del Signor Keuner con Moni Ovadia 20.30 Politeama Rossetti Società dei concerti. Prasak Caramella Martedì 5 febbraio Sei Brillanti. Giornaliste d Parrucche, paillettes, un numero notevole di splendidi costumi, un trucco sapiente, una dose di insuperabile ironia e la scrittura – paradossalmente concepita per l’uso immediato, e non per essere “ripresa” nel tempo, né, tantomeno, per vivere sul palcoscenico dei teatri – di sei brillanti giornaliste del Novecento… Come legare “ingredienti” apparentemente così disparati, in un grande successo teatrale? Ci ha pensato – riuscendoci con la naturalezza che gli è propria – il grande Paolo Poli, che ha creato in Sei brillanti uno degli spettacoli più applauditi e attesi dei cartelloni 2007-2008. Attore dalla spiccata e singolarissima personalità, Paolo Poli si è imposto nel mondo del teatro fin dal debutto per il proprio stile unico, tutto basato su una versatilità e una duttilità rare cui si accompagnano altissime doti di trasformista, una eccellente inclinazione alla comicità e alla surrealtà e una finissima intelligenza e sensibilità. Sono questi gli strumenti con cui ha costruito – oltre all’ottimo Sei brillanti – una carriera tutta in crescendo, punteggiata di successi: dopo la laurea con una tesi su Henry Beque, Poli si è diviso fra l’insegnamento e la dimensione artistica. Ha lavorato per la radio, in compagnie vernacolari, poi ne “La Borsa di Arlecchino”, teatrino d’avanguardia fondato a Genova da Aldo Trionfo, ma si è rivelato veramente nel 1961 al Teatro La Cometa con Il Novellino. Da questo momento la sua creatività, la sua acuta irrisione del mondo, non trovano argini: negli anni Sessanta con Rita da Cascia fa scandalo, negli anni Settanta crea spettacoli propri e divertenti rivisitazioni di classici “a suo modo”, poi arriva la saga parodistico-letteraria che ha per oggetto i grandi miti (al Rossetti è stato dato un memorabile L’Asino d’Oro)… Regista, autore oltre che interprete, ha alternato al teatro interessanti esperienze televisive fra cui vanno citate almeno Canzonissima e tanti bei programmi per ragazzi, ed ha la soddisfazione di vedersi costantemente seguito da un pubblico sempre numerosissimo e affezionato, che apprezza il suo funambolismo e la malinconia, il guizzo farsesco e la sua critica contro l’ipocrisia e la retorica, il divertissement e l’amore per la cultura. E ama in lui l’unicità di un artista che a teatro fonde con un gioco di prestigio, intelligenza critica e divertimento puro. Magia che accade anche in Sei Brillanti. Per inventarlo, Poli – che ne è anche il regista – ha cercato la complicità di sei firme femminili del giornalismo delicate, spiritose e attente: Mura, Paola Masino e Irene Brin, Camilla Cederna, Natalia Aspesi, Elena Giannini Belotti. Sono loro i Sei Brillanti di cui Poli s’adorna per compiere una corsa lungo il Novecento, apparentemente lieve ma in grado di ritrarre l’Italia con un’incisività da saggio sociologico, mettendone in luce nodi avvolti da un’attualità mai sopita. Poli, affiancato da numerosi attori-cantanti, costruisce personaggi sempre nuovi per ognuna delle narrazioni e per legare ogni “brillante” al successivo: si inizia con Mura che in Perfidie dà conto delle esperienze saffiche vissute nei salotti borghesi “per bene” degli anni Venti, per passare poi a Fame l’inchiesta di Paola Masino sulla crisi del ’29. Irene Brin in Visite firma un quadro 4 dolente e quotidiano della gu pronto a trasparire e trova t Cederna tutto incentrato sull attraverso ad essa e alle pa signora all’epoca del boom s e la Cederna in Lato Debole c L’intelligente ironia di Natalia nostri e ci fa sorridere in Lu scapoli ma – complice un Po toccano anche i temi fondam tuti dell’aborto e del matrim suale. Infine la penna di Elena un poco Mosso ci presenta un terribile nel tener testa ai figl casa di riposo, che offrirà a indimenticabile prova interpr A scandire il tempo che passa lo spettacolo belle rivisitazion tesca firmate dall’indimentica che con eleganza si fanno ed i sontuosi costumi di Sa Musiche vintage (gli arrangia di Jacqueline Perrotin) evoca le voci della Radio, e passo ci accompagnano fino all’og Nannini. di Ila due tempi di Paolo Poli da Mura, Masino, Brin, Ced Aspesi, Belotti scene di Emanuele Luzzati costumi di Santuzza Calì aiuto regia e coreografia di Alfo con Paolo Poli e con Luca Altavilla, Albert Alfonso De Filippis, Giovan regia di Paolo Poli produzione Produzioni Teatr Politeama Rossetti dal 22 al 27 gennaio 2008 del Novecento prosa durata 2 ore con intervallo uerra… Ma lo humour è sempre terreno nel racconto di Camilla la frivolezza della moda. Anche agine delle prime riviste per si può raccontare un Paese ce lo insegna con maestria. Aspesi ci avvicina ai giorni ui visto da Lei: si parla di oli in veste ecclesiale – si mentali e quantomai dibatmonio… anche omosesGiannini Belotti in Adagio na vecchietta serena, ma li che la vorrebbero in una Poli materiale per una retativa. a, provvedono durante ni dell’arte novecenabile Lele Luzzati o scenografia, antuzza Calì. amenti sono ano il tabarin, o dopo passo ggi di Gianna aria Lucari derna, onso De Filippis to Gamberini, nni Siniscalco rali Paolo Poli 5 Le storie del Signor Keu più attuali del testo, in cui Brecht aveva preso in esame parecchi comportamenti che hanno a che fare con situazioni che oggi come ieri possono diventare esplosive. Fra gli exempla di Keuner, ne troveremo infatti uno sulla Costituzione che sembra scritto apposta per un paese come il nostro dove si sta consumando un feroce conflitto sulla possibilità di una modifica, mentre altri riguardano lo stato di polizia, il rapporto tra il cittadino e la guerra, il patriottismo, la xenofobia, il nazionalismo, c’è n’è anche uno sul minimo sindacale, sul lavoro, cioè su ciò che misura la dignità umana in ogni epoca… Anche sul piano della messinscena lo spettacolo è concepito come una fuga visionaria sul caos del Novecento: è immaginata come una mostra, «una «Non aspettarti/ Nessuna risposta/ Oltre la tua» scrive Bertolt Brecht e in questa piccola composizione condensa il monito che tutta la sua opera ha espresso e continua ad esprimere con lancinante attualità. La lezione del grande maestro di pensiero del Novecento – a oltre cinquant’anni dalla morte – è resa tutt’altro che opaca dal tempo, anzi: con incredibile efficacia e inquietante forza presaga ogni suo lavoro sa illuminare di riflessioni il nostro presente. Ne abbiamo prova ogni volta che incontriamo a teatro la produzione brechtiana: sia essa quella classica dei grandi drammi (come Vita di Galileo, che in apertura di stagione, nell’edizione firmata da Antonio Calenda e interpretata da Franco Branciaroli, ci è apparso in tutta la sua pregnanza di senso), oppure s’ispiri a una vena creativa tutta da scoprire, come nel caso de Le storie del Signor Keuner, al centro dell’omonimo spettacolo di Moni Ovadia e Roberto Andò. Presentato per la prima volta nel luglio 2006 al Mittelfest di Cividale del Friuli, Le storie del Signor Keuner pone all’attenzione del pubblico un Brecht insolito, che si distacca dalle linee del grande teatro epico per esprimersi attraverso la forma nuova e antica dell’exemplum. Il testo infatti consiste in una raccolta di parabole e racconti in parte ancora inediti in Italia, che Brecht scrisse – a partire dal 1929 – per tutta la vita, facendo di questo “catalogo” di riflessioni un vero capolavoro e del Signor Keuner una sorta di proprio alter ego. Nel Signor Keuner Brecht rappresenta l’alter ego di sé stesso, due volte esule: esiliato perché oppositore eccellente del regime nazista e poi esule deluso, smarrito, al rientro a Berlino, nel constatare che il comunismo – da lui tanto auspicato – si rivelava un sistema di potere ottuso e autoreferenziale. Tutto in Keuner assume dunque una forma dialettica, elastica, dubitativa. Brecht in questi racconti sposta l’attenzione dalla centralità politica alla centralità umana, guarda all’uomo nel caos, spaesato, esule in un’epoca sempre più priva di senso e di valori. Conosceremo dunque un Brecht dello smarrimento, che in questo senso riesce anche a illuminare la condizione dell’uomo di oggi: Andò e Ovadia mettono infatti in luce i nodi politici 6 durata 1 ora e 45’ senza intervallo uner Polliteama Rossetti dal 29 al 31 gennaio 2008 altri percorsi loro, artisti reali, che agiscono in una scenografia labirintica, piena di porte, citazione del tempo delle avanguardie. «I personaggi – spiega Andò – sono dei reperti: la cantate brechtiana, il custode del museo, l’attore manichino kantoriano, il mafioso russo appassionato d’arte, i musicisti clandestini vestiti da donna, come in Billy Wilder in fuga da possibili persecutori (interpretati dalla sempre entusiasmante Moni Ovadia Stage Orchestra)». In scena Moni Ovadia è un curatore di mostre intellettualoide, cultore dell’ebraismo kafkiano che cerca di conferire un senso impossibile all’esposizione, il cui unico esito però «è inesorabilmente post-morale». (i.lu.) mise en scene in forma di esposizione – dice Moni Ovadia - di reperti “d’arte”, alla maniera scomposta di certe esposizioni contemporanee dominate dalla virtualità, in cui i frammenti di realtà sono confinati in un esilio senza speranza… ».«Frammenti, citazioni, irruzioni, iridescenze, spostamenti – continua – e un linguaggio inestricabilmente legato alla società in cui viviamo: l’idea della lettura, della dichiarazione, dell’intervista, è stata cruciale; la chiave di volta per entrare in un teatro politico civile dell’oggi». I testi del Keuner sono infatti letti in video – come se fossero dei comunicati asciutti e stranianti – da personalità attuali, che creano un corto circuito fra Novecento e presente: da Alessandro Bergonzoni a Massimo Cacciari, da Gherardo Colombo a Philippe Daverio, da Dario Fo ad Arnoldo Foà, a Claudio Magris, a Sergio Romano e Gino Strada… Attorno a di Bertolt Brecht uno spettacolo di Roberto Andò e Moni Ovadia traduzione di Roberto Menin con Moni Ovadia, Lee Colbert, Roman Siwulak, Maxim Shamkov, Ivo Bucciarelli e con la Moni Ovadia Stage Orchestra: Luca Garlaschelli (contrabbasso), Janos Hasur (violino), Massimo Marcer (tromba), Albert Mihai (fisarmonica), Vincenzo Pasquariello (pianoforte), Paolo Rocca (clarinetto), Marian Serban (cymbalon), Emilio Vallorani (flauti/percussioni) portavoce del signor Keuner (in video) Alessandro Bergonzoni, Massimo Cacciari, Gherardo Colombo, Philippe Daverio, Daniele Del Giudice, Oliviero Diliberto, Dario Fo, Arnoldo Foà, Don Gallo, Claudio Magris, Michele Michelino, Milva, Eva Robin’s, Sergio Romano, Carlo Rivetti, Sabina Rivetti, Roberto Scarpinato, Gino Strada scene Gianni Carluccio costumi Elisa Savi luci Gigi Saccomandi direzione musicale Emilio Vallorani realizzazione video Elisa Savi produzione Nuova Scena - Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna, Emilia Romagna Teatro Fondazione in collaborazione con Mittelfest 2006 7 Non svegliate Cecile, è in dall’amore è Françoise, la prima persona ad apparire nell’appartamento che fa da sfondo alla vicenda: è notte e fra rumori ovattati e bisbigli, la ragazza ha fatto le valige e con la complicità di Monique, l’amica di sempre, sta lasciando la casa che divide con Alain, il suo compagno. È lui la causa delle sue lacrime e dei suoi nervi tesi: impenitente tombeur des femmes, l’uomo non sa rinunciare a certe tentazioni e continua a trascurare, tradire e dimenticare colei che invece lo ama davvero. Così a Françoise non resta che partire, lasciando al fedifrago una lettera d’addio. La luce si spegne, passa qualche secondo ed ecco apparire Alain in compagnia dell’inseparabile Roland: entrambi ubriachi e in equilibrio pericolante, finiscono presto per cadere rovinosamente trascinando a terra qualche mobile e facendo scivolare la lettera chissà dove... Chi saprà mai rimettere assieme i tasselli della storia? Difficile che possano farlo i due amici: in vena di confidenze esistenziali e irrimediabilmente alticci restano a chiacchierare nell’appartamento convinti che Françoise sia a letto nella stanza adiacente. Alain – fortunato al gioco e con le donne – racconta di non sapersi risolvere fra la prospettiva di sposare la compagna o lasciar perdere, e continuare a dedicarsi allegramente a tutte le altre donne dell’universo... Roland – meno fortunato e molto più serio – ascolta, senza svelare il suo amore segretamente coltivato per Françoise. Dietro una parete – che si è crepata a causa del peso assurdo di una scultura che Françoise ha donato ad Alain – Monsieu Chavignol, vicino impiccione, è testimone dell’intera serata e interviene creando uno scompiglio che sembra peggiorare ulteriormente la situazione. Un tourbillon esilarante di malintesi ed equivoci, di apparizioni, di funambolismi che solo l’arrivo di Cecile, una delle tante amiche di Alain permetterà di ricomporre… L’Alain di Cornacchione e il Roland di Gabriele Calindri si confrontano con tempi comici affinati al respiro attorniati da una compagnia piena di energia e precisa nel restituirci una commedia che magari farà riflettere qualcuno dei tanti inguaribili ed eterni “Peter Pan” dei nostri giorni! (i.lu.) Antonio Cornacchione, che il grande pubblico conosce soprattutto per le sue irresistibili gag sul “Povero Silvio”, ha sempre guardato con interesse al teatro di prosa e finalmente, lasciati per un po’ da parte gli impegni cabarettistici, che pure gli hanno regalato fino ad ora enormi soddisfazioni, riesce a dedicargli tempo ed energie. Una scelta felicissima, a giudicare dall’esito che con il pubblico e la critica ha ottenuto il suo debutto in Non svegliate Cecile, è innamorata, deliziosa commedia scritta negli anni Ottanta da Gèrard Lauzier, drammaturgo, regista e fumettista di cui gli appassionati ricorderanno le belle strisce su Linus. Protagonista, ma anche autore dell’adattamento e della traduzione del testo, Antonio Cornacchione si è affidato per la regia della commedia, alla mano sicura e raffinata di Elio De Capitani, un nome che nel mondo della prosa non ha bisogno di presentazioni: il regista, legato alla Compagnia dell’Elfo di Milano, ha nel suo carnet titoli di notevole valore di autori contemporanei e classici (ha diretto anche una premiata produzione dello Stabile regionale, il pasoliniano I Turcs tal Friul) ed è inoltre uno stimato attore teatrale e cinematografico (la sua più recente apparizione è stata nel ruolo del titolo, nel film Il Caimano di Nanni Moretti). Dall’incontro fra la verve comica di Cornacchione e la raffinatezza di De Capitani, scaturisce dunque uno spettacolo piacevolissimo, dove si ride senza cadere nella volgarità né nel banale e dove ogni interprete ha spazio per costruire un proprio personaggio che non si riduce a mera maschera, ma possiede una propria plausibilità psicologica. E dove al centro degli intrighi ci sono due dei sentimenti che è bello poter mettere in primo piano: l’amore e l’amicizia. Ad essere terribilmente delusa 8 Politeama Rossetti dal 1° al 2 febbraio 2008 nnamorata altri percorsi durata 2 ore e 30’ con intervallo di Gèrard Lauzier regia di Elio De Capitani con Antonio Cornacchione, Gabriele Calindri, Giovanni Palladino, Chiara Verzola,Ylenia Malti, Stefania Medri addattamento e traduzione di Antonio Cornacchione scene e costumi di Carlo Sala musiche originali di Jean Christhophe Potvin produzione Cornilio Sghez S.A.S 9 A qualcuno piace carta! scuola d’arte e tanta esperienza creativa fatta inventando fantastici costumi per il Carnevale e realizzandoli con materiali di recupero, ed è diventato una vera star internazionale, capace di riempire i teatri più grandi e prestigiosi d’Europa e d’America per settimane. A regalargli preziose suggestioni sono stati Lindsay Kemp che lo ha guidato in uno stage di teatro, mimo e danza e il lavoro svolto per un anno nei cabaret parigini, alla fine degli anni Ottanta… Il resto viene tutto dalla sua mente, dalla sua sensibilità, da uno humor dirompente, che gli appartiene così come la poesia, e da quella creatività che gli permette in pochi istanti di ricavare costumi strabilianti da semplici Che spettacolo sarà quello proposto allo Stabile regionale da Ennio Marchetto? Provate a chiederlo a New York o a Londra, a Miami o a Edimburgo, a Parigi o a Berlino… Oppure chiedetelo alla famiglia reale inglese (che nel 1998 lo ha applaudito al Royal Variety Performance, assieme alle Spice Girls e a Brian Adams), o a Elton John (suo fan al punto d’invitarlo, assieme ad Anastacia e a Diana Krall, nel 2001 al White Tie and Tiara Ball, sua annuale festa di beneficenza), o ancora a Tina Turner, Jean Michel Jarre, Liza Minelli, José Carreras che in più occasioni si sono esibiti assieme a lui… Tutti sicuramente risponderanno che si tratta di un artista geniale, dalla spiccata fantasia, capace di inventare dal nulla qualcosa eccezionale e di unico nel mondo del teatro. Ennio Marchetto è partito dalla sua Venezia con in mano il diploma della uno spettacolo di Ennio Marchetto e Sosthen Hennekam con Ennio Marchetto produzione Terry Chegia 10 Polliteama Rossetti 3 febbraio 2008 durata 1 ora e 10’ senza intervallo fuori abbonamento pezzi di carta colorata e di trasformare sé stesso in personaggi dei più diversi. Li accosta in modo divertente e sorprende gli spettatori passando rapidissimo dall’uno all’altro: Freddy Mercury dei Queen si trasforma nella Regina Elisabetta, poi si passa a Marilyn Monroe, ai Tre Tenori, alla Gioconda o alla Venere di Milo, a Britney Spears o a George Michael... Lo spettacolo è tutto in questa incredibile successione, che conquista il pubblico di ogni lingua, cultura ed età. Il repertorio di Marchetto è sterminato e in continuo aggiornamento e da questa enorme galleria, sceglie per ogni spettacolo una cinquantina di personaggi da far sfilare sul palcoscenico. Accanto a lui, nes- suno: se Sosthen Hennecam collabora alla fase creativa, Marchetto affronta invece le platee da solo. Armato della sua simpatica comunicatività, dei suoi incredibili origami e di un CD per trovare ad ogni personaggio una colonna sonora appropriata e allegra. Accolto da un pubblico entusiasta nel 2003 – quando al Politeama Rossetti ha presentato Cartoonissima – Marchetto vi fa ritorno ora con A qualcuno piace carta: una serata da non perdere per ridere e sorprenderci ancora delle incredibili magie che una mente fantasiosa e materiali semplici come carta e musica, possono creare. 11 19-23 febbraio 13 -17 febbraio 10-13 febbraio 6 -10 febbraio 3 febbraio 1-2 febbraio 29-31 gennaio 26 gen - 9 feb 22-27 gennaio i prossimi appuntamenti Sei Brillanti diretto e interpretato da Paolo Poli Platea A-B Interi € 28 Ridotti € 23 Platea C Interi € 20 Ridotti € 16 Gallerie Interi € 15 Ridotti € 12 Platea A-B 2★★ Platea C - Gallerie 1★ Varietà Rassegna di teatro di Figura per bambini e famiglie “Pomeriggi d’inverno” produzione Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia Interi € 5 Abbonamento a 4 spettacoli € 15 Non è possibile acquistare i biglietti con l’abbonamento stelle. Le storie del Signor Keuner di Bertolt Brecht uno spettacolo di Roberto Andò e Moni Ovadia Platea A-B Interi € 28 Ridotti € 23 Platea C Interi € 20 Ridotti € 16 Gallerie Interi € 15 Ridotti € 12 Platea A-B 2★★ Platea C - Gallerie 1★ Non svegliate Cecile, è Innamorata di Gérard Lauzier con Antonio Cornacchione Platea A-B Interi € 28 Ridotti € 23 Platea C Interi € 20 Ridotti € 16 Gallerie Interi € 15 Ridotti € 12 Platea A-B 2★★ Platea C - Gallerie 1★ Ennio! con Ennio Marchetto Platea A-B Interi € 28 Ridotti € 23 Platea C Interi € 20 Ridotti € 16 Gallerie Interi € 15 Ridotti € 12 Platea A-B 2★★ Platea C - Gallerie 1★ Le voci di Dentro di Eduardo De Filippo con Luca de Filippo regia Francesco Rosi Platea A-B Interi € 28 Ridotti € 23 Platea C Interi € 20 Ridotti € 16 Gallerie Interi € 15 Ridotti € 12 Platea A-B 2★★ Platea C - Gallerie 1★ Anima Blu Rassegna di teatro di Figura per bambini e famiglie “Pomeriggi d’inverno” Produzione Tam teatromusica - Padova Interi € 5 Abbonamento a 4 spettacoli € 15 Non è possibile acquistare i biglietti con l’abbonamento stelle. La Tempesta di William Shakespeare diretto e interpretato da Tato Russo Platea A-B Interi € 28 Ridotti € 23 Platea C Interi € 20 Ridotti € 16 Gallerie Interi € 15 Ridotti € 12 Platea A-B 2★★ Platea C - Gallerie 1★ Dollirio di Nino Romeo Interi € 15 Ridotti € 12,50 Posto unico 1★ café Rossetti i cocktail Sweet Buddha South Winter Flying Lion Salsa Pimiento Dry Fly Blue Martini Caipiriña & Co. Margarita Sex on the Beach Midori Sour Stinger Martini Cocktail Hemingway Vodkatini Manhattan Cosmopolitan Alexander Long Island Ice Tea B 52 Piña Colada Daiquiri Mai-Tai Tequila Sunrise South Winter Snowing Orient Cocktail a richiesta Il Café Rossetti è aperto dal dalle 18 alle 01. lunedì al sabato Per informazioni e prenotazioni 040-578882. € 5,00 € 5,00 € 5,00 € 5,00 € 5,00 € 5,00 € 5,00 € 5,00 € 5,00 € 5,00 € 5,00 € 5,00 € 5,00 € 5,00 € 5,00 € 5,00 € 5,00 € 5,00 € 5,00 € 5,00 € 5,00 € 5,00 € 5,00 € 5,00 € 5,00 € 5,00 il menù Snacks Formaggi, Mostarde, Confetture e Mieli € 6,00 Musetto, ricotta, erbe e ortaggi in tempura € 7,00 Salame friulano, punta di coltello e formaggio di malga € 6,00 Puntarelle & acciughe € 7,00 Piatti Mistica ….”insalata d’erbe” alla nizzarda € 12,00 Mistica ….”insalata d’erbe” pesciolini e cereali € 12,00 Pesce & carne in crudo € 13,00 Carpaccio... nuova veste € 12,00 Caperozzoli scotadeo € 12,00 Cereali tostati, erbe, patate e crostacei € 12,00 Pastapadella.... calamarata, erbe, pomodoro, polpettine, olive taggiasche € 12,00 Pastapadella.... vermicelli, aglio, olio, crostacei, pesciolini e pomodoro € 14,00 Stracciatella 38°, Piovra Bruciata fave di cacao € 14,00 Brodetto, pesciolini e lenticchie € 14,00 Patate, ricotta, carciofi, pesciolini scottati e taggiasche € 14,00 Abbonamento... cibario a quattro portate € 28,00 Dolci Soufflè al cioccolato e gianduia € 7,00 Cremoso all’arancio € 6,00 Catalana € 6,00 Giocattolo al cioccolato € 8,00 i nostri piatti sono compensivi di coperto & servizio news diretto da Antonio Calenda “Lei dunque capirà” accolto trionfalmente nel tour in Austria e Ungheria Magris conquista Vienna e Budapest Il “Kurier” definisce «mozzafiato» l’interpretazione di Daniela Giovanetti È stata davvero trionfale l’accoglienza a Vienna e Budapest per “Lei dunque capirà”, il monologo di Claudio Magris diretto da Antonio Calenda e interpretato da Daniela Giovanetti, già presentato con grande successo alla Sala Bartoli e nei principali teatri italiani. Lo spettacolo ha fatto segnare il “tutto esaurito” nelle due recite andate in scena nella sala del Vienna’s English Theatre della capitale austriaca (teatro specializzato nella produzione e nell’allestimento di spettacoli in lingua originale) e presso la sede dell’Istituto Italiano di Cultura nella capitale magiara (nella foto a fianco), dove era presente anche l’autore. Notevole è stata l’accoglienza tributata alla compagnia zio a Vienna. Tra gli ospiti anche la Principessa Isabelle Metternich (al centro nella foto qui sopra), discendente diretta del Cancelliere. Considerevole anche l’attenzione della stampa: il prestigioso quotidiano austriaco “Kurier” ha dedicato allo spettacolo una recensione molto positiva (4,5 stelle su 5), elogiando in particolare l’interpretazione di Daniela Giovanetti, definita “mozzafiato”, e il testo di da parte delle autorità diplomatiche: l’ambasciatore d’Italia a Vienna Massimo Spinetti ha voluto festeggiare il debutto dello spettacolo con un grande ricevimento tenuto nella prestigiosa sede diplomatica di Palazzo Metternich (nelle foto in alto a sinistra), alla quale hanno partecipato numerose autorità italiane e austriache, oltre a molti rappresentanti del corpo diplomatico in servi- 14 Claudio Magris, del quale è stata apprezzata l’intensità e l’originalità. Il debutto a Vienna e Budapest ha segnato un importante ritorno del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia in quello che storicamente è stato un territorio di riferimento per la propria attività culturale. L’ultimo spettacolo presentato dallo Stabile nella capitale austriaca (“Intrigo e amore”) risale a più di 12 anni or sono, e ancora più lontana nella storia è la presenza dello Stabile regionale al Burgtheater con “Storie del Bosco Viennese” di Odon Von Horvath, in una grande produzione diretta da Franco Enriquez e interpretata, tra gli altri, da Valeria Moriconi e Corrado Pani. un assaggio della prossima stagione “Sala d’attesa” anticipa di una settimana flash Visite guidate a “Strehler privato” Alla Sala Bartoli dal 27 febbraio Prosegue con successo la mostra “Strehler privato” a Palazzo Gopcevich. L’area Cultura del Comune di Trieste, organizzatore della mostra, informa che è possibile seguire le visite guidate in programma tutti i venerdì alle ore 17.30 e tutte le domeniche alle ore 11.00. Le visite guidate, tenute dalla dottoressa Erica Culiat, sono gratuite. Andrea Mitri in Fuorigioco di rientro Anticipa di una settimana lo spettacolo “Sala d’Attesa” di Corrado Travan, con la compagnia L’Argante, in programma alla Sala Bartoli nell’ambito del cartellone “altri percorsi”. Contrariamente a quanto annunciato a inizio stagione, lo spettacolo andrà in scena da mercoledì 27 febbraio a Singolare appuntamento a cavallo tra il teatro e lo sport il 15 e 16 febbraio alla Sala Bartoli. L’attore Andrea Mitri, ex giocatore di calcio professionista (militò anche nelle file della Triestina) presenterà il monologo “Fuorigioco di rientro - vita calcistica di Mirko Botteghi”. Utilizzando il teatro di narrazione, il cabaret, il lavoro sui personaggi e qualche brano di Sheakespeare, l’attore, solo in scena, proverà a raccontare per passaggi laterali la vita dell’immaginario Mirko Botteghi, calciatore troppo presto fermato dagli infortuni; cercando di regalare allo spettatore una visione dall’interno, di un mondo troppo spesso visto dall’esterno in maniera esaltativa oppure viceversa all’occorrenza denigratoria. domenica 2 marzo, con il seguente calendario: mercoledì 27, giovedì 28 febbraio e sabato 1 marzo alle 21, venerdì 29 febbraio alle 19 e domenica 2 marzo alle 17. La prevendita dei biglietti inizierà giovedì 24 gennaio presso i consueti punti vendita. Il “Varietà” delle marionette in scena alla Sala Bartoli fino al 9 febbraio Ritornano i Piccoli di Podrecca Dopo “Cenerentola all’Opera” che ha aperto la rassegna di teatro di figura Pomeriggi d’Inverno, alla Sala Bartoli vanno in scena dal 26 gennaio gli amatissimi Piccoli di Podrecca, con il loro allegro “Varietà”. Le antiche marionette a filo – patrimonio dello Stabile del Friuli-Venezia Giulia che ne cura l’attività – erano definite dal loro creatore Vittorio Podrecca, creature “intessute di musica, di sostanza melodica e sinfonica... di ritmo di vita ed arte”. 15 In “Varietà” le marionette sono infatti al centro di un succedersi di scene musicali spassose, ispirate a ricordi di viaggio che i marionettisti raccoglievano nel corso delle tournée, alle mode e ai miti del Novecento, o semplicemente frutto della fantasia degli animatori. Le repliche si succederanno fino al 9 febbraio. Adolfo Levier (Trieste, 1873-1953) - Caffè all’aperto, 1910 - olio su tela, cm 65x92 il colore del benessere sociale Non può esserci stabile ricchezza economica senza ricchezza spirituale. In qualsiasi ambito siano rivolti – dalla sanità allo sviluppo economico, dalla scienza alla cultura, all’arte, al tempo libero – gli interventi della Fondazione sono sempre caratterizzati da concreto impegno verso la collettività. In una società evoluta sono modulazioni che arricchiscono di felici tonalità il colore del benessere sociale.