Sei Brillanti Le storie del Signor Keuner Non svegliate

stagione 2007-08, numero 8, 22 gennaio 2008
in questo
numero
Sei Brillanti
Le storie del Signor Keuner
Non svegliate Cecile...
A qualcuno piace carta!
Politeama
22-27 gennaio
Politeama
29-31 gennaio
Politeama
1-2 febbraio
Sala Bartoli
3 febbraio
www.regione.fvg.it
Moni Ovadia, attore teatrale
fare conoscenza
Filo diretto con i
cittadini
Governo
dell’ascolto
I cittadini hanno a disposizione nuove opportunità di dialogo con la Regione: possono
fare direttamente on line
segnalazioni, proposte, reclami e parlare in diretta con
il presidente e gli assessori
regionali su temi di attualità
attraverso un innovativo
sistema di video–chat.
Ascoltare per stabilire una
relazione fra amministratori
e cittadini e orientare l’azione
della Regione: alla comunità
regionale vengono proposte
a cadenza regolare domande
su temi diversi di interesse
per la collettività attraverso
questionari d’opinione on
line. I risultati sono resi
pubblici sul sito al termine di
ciascuna rilevazione. Esprimere e ascoltare le opinioni
dei cittadini aiuta a realizzare
una pubblica amministrazione sempre più moderna, a
misura di cittadino.
Accesso
E inoltre…
personalizzato
• Nuovi servizi
alle informazioni • Informazioni chiare e
Sul sito della Regione Friuli
Venezia Giulia ci sono nuovi
strumenti al servizio dei
cittadini, che possono iscriversi a “Avvisami” (fornisce
gratuitamente informazioni
via sms e via e-mail); podcast
(registrazioni audio/video);
feed RSS (news e approfondimenti costantemente
aggiornati).
multilingue
• Trasparenza sulle attività
dell’Ente
• Valorizzazione dei punti
di forza del territorio
regionale
www.regione.fvg.it
www.fvg.tv
Periodico del Teatro Stabile
del Friuli-Venezia Giulia
redazione Viale XX Settembre, 45
34126 Trieste
tel. 040-3593511 fax 040-3593555
www.ilrossetti.it [email protected]
Martedì 22 gennaio
8.30 Biglietterie
Prenotazioni abb. stelle per “La Tempesta”,
“Masaniello”, “La fin des terres”, “Miserabili”,
“Dollirio”, “Sala d’attesa”
10.30 Sala Bartoli, fuori abb.
Cenerentola all’Opera
Nell’ambito della rassegna di teatro per
bambini “Pomeriggi d’inverno”
20.30 Politeama Rossetti, turno PRI
Anno XVI - numero 158
22 gennaio 2008
Aut. Tribunale di Trieste n° 846 del 30.7.1992
stampa Stella Arti Grafiche,Trieste
direttore responsabile Stefano Curti
redazione Ilaria Lucari, Ivis Lasagna
Sabato 26 gennaio
17.00 Sala Bartoli, fuori abb.
I Piccoli di Podrecca “Varietà”
Nell’ambito della rassegna di teatro per
bambini “Pomeriggi d’inverno”
20.30 Politeama Rossetti, turno C
Sei brillanti
con Paolo Poli
Domenica 27 gennaio
Sei brillanti
con Paolo Poli
Mercoledì 23 gennaio
10.30 Sala Bartoli, fuori abb.
Cenerentola all’Opera
Nell’ambito della rassegna di teatro per
bambini “Pomeriggi d’inverno”
16.00 Politeama Rossetti, turno E
Sei brillanti
con Paolo Poli
Venerdì 1° febbraio
17.00 Sala Bartoli, fuori abb.
I Piccoli di Podrecca “Varietà”
20.30 Politeama Rossetti, turno AP
Non svegliate Cecile, è
innamorata con Antonio Cornacchione
Sabato 2 febbraio
16.00 Politeama Rossetti, turno D
Sei brillanti con Paolo Poli
17.00 Sala Bartoli, fuori abb.
I Piccoli di Podrecca “Varietà”
17.00 Sala Bartoli, fuori abb.
I Piccoli di Podrecca “Varietà”
20.30 Politeama Rossetti, turno libero
Non svegliate Cecile, è
innamorata con Antonio Cornacchione
Martedì 29 gennaio
Domenica 3 febbraio
Le storie del Signor Keuner
con Moni Ovadia
A qualcuno piace carta
con Ennio Marchetto
17.00 Sala Bartoli, fuori abb.
I Piccoli di Podrecca “Varietà”
10.30 Sala Bartoli, fuori abb.
I Piccoli di Podrecca “Varietà”
20.30 Politeama Rossetti, turno AP
16.00 Politeama Rossetti, turno FAM
Giovedì 24 gennaio
8.30 Biglietterie
Inizio prevendita biglietti per “La Tempesta”,
“Masaniello”, “La fin des terres”, “Miserabili”,
“Dollirio”, “Sala d’attesa”
20.30 Politeama Rossetti, turno A
Sei brillanti
con Paolo Poli
Venerdì 25 gennaio
18.30 Café Rossetti
Aperitivo con gli attori.
Incontro con Paolo Poli
e la compagnia di “Sei brillanti”.
Ingresso gratuito
20.30 Politeama Rossetti, turno B
Sei brillanti
con Paolo Poli
Mercoledì 30 gennaio
10.30 Sala Bartoli, fuori abb.
I Piccoli di Podrecca “Varietà”
20.30 Politeama Rossetti, turno libero
Le storie del Signor Keuner
con Moni Ovadia
Lunedì 4 febbraio
Giovedì 31 gennaio
8.30 Biglietterie
Prenotazione abb. stelle per “Parlami di me”,
“Le lacrime amare di Petra von Kant”, “Il
Contrabbasso”
17.00 Sala Bartoli, fuori abb.
I Piccoli di Podrecca “Varietà”
10.30 Sala Bartoli, fuori abb.
I Piccoli di Podrecca “Varietà”
20.30 Politeama Rossetti, turno libero
Le storie del Signor Keuner
con Moni Ovadia
20.30 Politeama Rossetti
Società dei concerti.
Prasak Caramella
Martedì 5 febbraio
Sei Brillanti. Giornaliste d
Parrucche, paillettes, un numero notevole di splendidi costumi, un trucco
sapiente, una dose di insuperabile ironia e la scrittura – paradossalmente
concepita per l’uso immediato, e non per essere “ripresa” nel tempo, né,
tantomeno, per vivere sul palcoscenico dei teatri – di sei brillanti giornaliste
del Novecento…
Come legare “ingredienti” apparentemente così disparati, in un grande
successo teatrale? Ci ha pensato – riuscendoci con la naturalezza che gli è
propria – il grande Paolo Poli, che ha creato in Sei brillanti uno degli spettacoli più applauditi e attesi dei cartelloni 2007-2008.
Attore dalla spiccata e singolarissima personalità, Paolo Poli si è imposto
nel mondo del teatro fin dal debutto per il proprio stile unico, tutto basato
su una versatilità e una duttilità rare cui si accompagnano altissime doti
di trasformista, una eccellente inclinazione alla comicità e alla surrealtà e
una finissima intelligenza e sensibilità. Sono questi gli strumenti con cui ha
costruito – oltre all’ottimo Sei brillanti – una carriera tutta in crescendo,
punteggiata di successi: dopo la laurea con una tesi su Henry Beque, Poli
si è diviso fra l’insegnamento e la dimensione artistica. Ha lavorato per la
radio, in compagnie vernacolari, poi ne “La Borsa di Arlecchino”, teatrino
d’avanguardia fondato a Genova da Aldo Trionfo, ma si è rivelato veramente
nel 1961 al Teatro La Cometa con Il Novellino.
Da questo momento la sua creatività, la sua acuta irrisione del mondo, non
trovano argini: negli anni Sessanta con Rita da Cascia fa scandalo, negli anni
Settanta crea spettacoli propri e divertenti rivisitazioni di classici “a suo
modo”, poi arriva la saga parodistico-letteraria che ha per oggetto i grandi
miti (al Rossetti è stato dato un memorabile L’Asino d’Oro)… Regista, autore
oltre che interprete, ha alternato al teatro interessanti esperienze televisive
fra cui vanno citate almeno Canzonissima e tanti bei programmi per ragazzi,
ed ha la soddisfazione di vedersi costantemente seguito da un pubblico
sempre numerosissimo e affezionato, che apprezza il suo funambolismo e la
malinconia, il guizzo farsesco e la sua critica contro l’ipocrisia e la retorica, il
divertissement e l’amore per la cultura. E ama in lui l’unicità di un artista che
a teatro fonde con un gioco di prestigio, intelligenza critica e divertimento
puro.
Magia che accade anche in Sei Brillanti. Per inventarlo, Poli – che ne è anche il
regista – ha cercato la complicità di sei firme femminili del giornalismo delicate, spiritose e attente: Mura, Paola Masino e Irene Brin, Camilla Cederna,
Natalia Aspesi, Elena Giannini Belotti.
Sono loro i Sei Brillanti di cui Poli s’adorna per compiere una corsa lungo il
Novecento, apparentemente lieve ma in grado di ritrarre l’Italia con un’incisività da saggio sociologico, mettendone in luce nodi avvolti da un’attualità
mai sopita.
Poli, affiancato da numerosi attori-cantanti, costruisce personaggi sempre
nuovi per ognuna delle narrazioni e per legare ogni “brillante” al successivo:
si inizia con Mura che in Perfidie dà conto delle esperienze saffiche vissute
nei salotti borghesi “per bene” degli anni Venti, per passare poi a Fame l’inchiesta di Paola Masino sulla crisi del ’29. Irene Brin in Visite firma un quadro
4
dolente e quotidiano della gu
pronto a trasparire e trova t
Cederna tutto incentrato sull
attraverso ad essa e alle pa
signora all’epoca del boom s
e la Cederna in Lato Debole c
L’intelligente ironia di Natalia
nostri e ci fa sorridere in Lu
scapoli ma – complice un Po
toccano anche i temi fondam
tuti dell’aborto e del matrim
suale. Infine la penna di Elena
un poco Mosso ci presenta un
terribile nel tener testa ai figl
casa di riposo, che offrirà a
indimenticabile prova interpr
A scandire il tempo che passa
lo spettacolo belle rivisitazion
tesca firmate dall’indimentica
che con eleganza si fanno
ed i sontuosi costumi di Sa
Musiche vintage (gli arrangia
di Jacqueline Perrotin) evoca
le voci della Radio, e passo
ci accompagnano fino all’og
Nannini.
di Ila
due tempi di Paolo Poli
da Mura, Masino, Brin, Ced
Aspesi, Belotti
scene di Emanuele Luzzati
costumi di Santuzza Calì
aiuto regia e coreografia di Alfo
con Paolo Poli
e con Luca Altavilla, Albert
Alfonso De Filippis, Giovan
regia di Paolo Poli
produzione Produzioni Teatr
Politeama Rossetti
dal 22 al 27 gennaio 2008
del Novecento
prosa
durata 2 ore
con intervallo
uerra… Ma lo humour è sempre
terreno nel racconto di Camilla
la frivolezza della moda. Anche
agine delle prime riviste per
si può raccontare un Paese
ce lo insegna con maestria.
Aspesi ci avvicina ai giorni
ui visto da Lei: si parla di
oli in veste ecclesiale – si
mentali e quantomai dibatmonio… anche omosesGiannini Belotti in Adagio
na vecchietta serena, ma
li che la vorrebbero in una
Poli materiale per una
retativa.
a, provvedono durante
ni dell’arte novecenabile Lele Luzzati
o scenografia,
antuzza Calì.
amenti sono
ano il tabarin,
o dopo passo
ggi di Gianna
aria Lucari
derna,
onso De Filippis
to Gamberini,
nni Siniscalco
rali Paolo Poli
5
Le storie del Signor Keu
più attuali del testo, in cui Brecht aveva preso in
esame parecchi comportamenti che hanno a che
fare con situazioni che oggi come ieri possono
diventare esplosive. Fra gli exempla di Keuner, ne
troveremo infatti uno sulla Costituzione che
sembra scritto apposta per un paese come il
nostro dove si sta consumando un feroce
conflitto sulla possibilità di una modifica,
mentre altri riguardano lo stato di
polizia, il rapporto tra il cittadino e la
guerra, il patriottismo, la xenofobia, il
nazionalismo, c’è n’è anche uno sul
minimo sindacale, sul lavoro, cioè su
ciò che misura la dignità umana in
ogni epoca…
Anche sul piano della messinscena
lo spettacolo è concepito come
una fuga visionaria sul caos del
Novecento: è immaginata come una mostra,
«una
«Non aspettarti/ Nessuna risposta/ Oltre la tua»
scrive Bertolt Brecht e in questa piccola composizione condensa il monito che tutta la sua opera ha
espresso e continua ad esprimere con lancinante
attualità. La lezione del grande maestro di pensiero del Novecento – a oltre cinquant’anni dalla
morte – è resa tutt’altro che opaca dal tempo,
anzi: con incredibile efficacia e inquietante forza
presaga ogni suo lavoro sa illuminare di riflessioni il
nostro presente. Ne abbiamo prova ogni volta che
incontriamo a teatro la produzione brechtiana: sia
essa quella classica dei grandi drammi (come Vita di
Galileo, che in apertura di stagione, nell’edizione firmata da Antonio Calenda e interpretata da Franco
Branciaroli, ci è apparso in tutta la sua pregnanza
di senso), oppure s’ispiri a una vena creativa tutta
da scoprire, come nel caso de Le storie del Signor
Keuner, al centro dell’omonimo spettacolo di Moni
Ovadia e Roberto Andò.
Presentato per la prima volta nel luglio 2006 al
Mittelfest di Cividale del Friuli, Le storie del Signor
Keuner pone all’attenzione del pubblico un Brecht
insolito, che si distacca dalle linee del grande teatro
epico per esprimersi attraverso la forma nuova e
antica dell’exemplum. Il testo infatti consiste in una
raccolta di parabole e racconti in parte ancora inediti in Italia, che Brecht scrisse – a partire dal 1929
– per tutta la vita, facendo di questo “catalogo” di
riflessioni un vero capolavoro e del Signor Keuner
una sorta di proprio alter ego. Nel Signor Keuner
Brecht rappresenta l’alter ego di sé stesso, due
volte esule: esiliato perché oppositore eccellente
del regime nazista e poi esule deluso, smarrito, al
rientro a Berlino, nel constatare che il comunismo
– da lui tanto auspicato – si rivelava un sistema
di potere ottuso e autoreferenziale.
Tutto in Keuner assume dunque una forma
dialettica, elastica, dubitativa. Brecht in questi
racconti sposta l’attenzione dalla centralità politica
alla centralità umana, guarda all’uomo nel caos,
spaesato, esule in un’epoca sempre più priva di
senso e di valori.
Conosceremo dunque un Brecht dello smarrimento, che in questo senso riesce anche a
illuminare la condizione dell’uomo di oggi: Andò
e Ovadia mettono infatti in luce i nodi politici
6
durata
1 ora e 45’
senza intervallo
uner
Polliteama Rossetti
dal 29 al 31 gennaio 2008
altri percorsi
loro, artisti reali, che agiscono in una scenografia
labirintica, piena di porte, citazione del tempo delle
avanguardie. «I personaggi – spiega Andò – sono
dei reperti: la cantate brechtiana, il custode del
museo, l’attore manichino kantoriano, il mafioso
russo appassionato d’arte, i musicisti clandestini vestiti da donna, come in Billy Wilder
in fuga da possibili persecutori (interpretati dalla sempre entusiasmante
Moni Ovadia Stage Orchestra)».
In scena Moni Ovadia è un
curatore di mostre intellettualoide,
cultore
dell’ebraismo kafkiano
che cerca di conferire
un senso impossibile all’esposizione, il
cui unico
esito però
«è inesorabilmente
post-morale». (i.lu.)
mise en scene in forma di esposizione – dice Moni
Ovadia - di reperti “d’arte”, alla maniera scomposta di certe esposizioni contemporanee dominate dalla virtualità, in cui i frammenti di realtà
sono confinati in un esilio senza speranza…
».«Frammenti, citazioni, irruzioni, iridescenze, spostamenti – continua – e un
linguaggio inestricabilmente legato
alla società in cui viviamo: l’idea della
lettura, della dichiarazione, dell’intervista, è stata cruciale; la chiave
di volta per entrare in un teatro
politico civile dell’oggi».
I testi del Keuner sono infatti letti
in video – come se fossero dei
comunicati asciutti e stranianti – da
personalità attuali, che creano un corto
circuito fra Novecento e presente: da
Alessandro Bergonzoni a Massimo
Cacciari, da Gherardo Colombo a
Philippe Daverio, da Dario Fo ad
Arnoldo Foà, a Claudio Magris,
a Sergio Romano e
Gino Strada…
Attorno a
di Bertolt Brecht
uno spettacolo di Roberto Andò e Moni Ovadia
traduzione di Roberto Menin
con Moni Ovadia,
Lee Colbert, Roman Siwulak, Maxim Shamkov, Ivo Bucciarelli
e con la Moni Ovadia Stage Orchestra:
Luca Garlaschelli (contrabbasso), Janos Hasur (violino),
Massimo Marcer (tromba), Albert Mihai (fisarmonica),
Vincenzo Pasquariello (pianoforte), Paolo Rocca (clarinetto),
Marian Serban (cymbalon), Emilio Vallorani (flauti/percussioni)
portavoce del signor Keuner (in video)
Alessandro Bergonzoni, Massimo Cacciari, Gherardo Colombo,
Philippe Daverio, Daniele Del Giudice, Oliviero Diliberto, Dario Fo,
Arnoldo Foà, Don Gallo, Claudio Magris, Michele Michelino,
Milva, Eva Robin’s, Sergio Romano, Carlo Rivetti,
Sabina Rivetti, Roberto Scarpinato, Gino Strada
scene Gianni Carluccio costumi Elisa Savi
luci Gigi Saccomandi
direzione musicale Emilio Vallorani
realizzazione video Elisa Savi
produzione Nuova Scena - Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna,
Emilia Romagna Teatro Fondazione
in collaborazione con Mittelfest 2006
7
Non svegliate Cecile, è in
dall’amore è Françoise, la prima persona ad
apparire nell’appartamento che fa da sfondo alla
vicenda: è notte e fra rumori ovattati e bisbigli,
la ragazza ha fatto le valige e con la complicità
di Monique, l’amica di sempre, sta lasciando la
casa che divide con Alain, il suo compagno. È lui
la causa delle sue lacrime e dei suoi nervi tesi:
impenitente tombeur des femmes, l’uomo non sa
rinunciare a certe tentazioni e continua a trascurare, tradire e dimenticare colei che invece
lo ama davvero. Così a Françoise non resta che
partire, lasciando al fedifrago una lettera d’addio.
La luce si spegne, passa qualche secondo ed
ecco apparire Alain in compagnia dell’inseparabile
Roland: entrambi ubriachi e in equilibrio pericolante, finiscono presto per cadere rovinosamente
trascinando a terra qualche mobile e facendo
scivolare la lettera chissà dove... Chi saprà mai
rimettere assieme i tasselli della storia? Difficile
che possano farlo i due amici: in vena di confidenze esistenziali e irrimediabilmente alticci restano
a chiacchierare nell’appartamento convinti che
Françoise sia a letto nella stanza adiacente. Alain
– fortunato al gioco e con le donne – racconta
di non sapersi risolvere fra la prospettiva di sposare la compagna o lasciar perdere, e continuare
a dedicarsi allegramente a tutte le altre donne
dell’universo... Roland – meno fortunato e molto
più serio – ascolta, senza svelare il suo amore
segretamente coltivato per Françoise. Dietro una
parete – che si è crepata a causa del peso assurdo
di una scultura che Françoise ha donato ad Alain
– Monsieu Chavignol, vicino impiccione, è testimone dell’intera serata e interviene creando uno
scompiglio che sembra peggiorare ulteriormente
la situazione. Un tourbillon esilarante di malintesi
ed equivoci, di apparizioni, di funambolismi che
solo l’arrivo di Cecile, una delle tante amiche di
Alain permetterà di ricomporre…
L’Alain di Cornacchione e il Roland di Gabriele
Calindri si confrontano con tempi comici affinati
al respiro attorniati da una compagnia piena di
energia e precisa nel restituirci una commedia
che magari farà riflettere qualcuno dei tanti
inguaribili ed eterni “Peter Pan” dei nostri giorni!
(i.lu.)
Antonio Cornacchione, che il grande pubblico
conosce soprattutto per le sue irresistibili gag sul
“Povero Silvio”, ha sempre guardato con interesse al teatro di prosa e finalmente, lasciati per un
po’ da parte gli impegni cabarettistici, che pure gli
hanno regalato fino ad ora enormi soddisfazioni,
riesce a dedicargli tempo ed energie. Una scelta
felicissima, a giudicare dall’esito che con il pubblico e la critica ha ottenuto il suo debutto in Non
svegliate Cecile, è innamorata, deliziosa commedia
scritta negli anni Ottanta da Gèrard Lauzier,
drammaturgo, regista e fumettista di cui gli appassionati ricorderanno le belle strisce su Linus.
Protagonista, ma anche autore dell’adattamento e
della traduzione del testo, Antonio Cornacchione
si è affidato per la regia della commedia, alla
mano sicura e raffinata di Elio De Capitani, un
nome che nel mondo della prosa non ha bisogno
di presentazioni: il regista, legato alla Compagnia
dell’Elfo di Milano, ha nel suo carnet titoli di
notevole valore di autori contemporanei e classici (ha diretto anche una premiata produzione
dello Stabile regionale, il pasoliniano I Turcs tal
Friul) ed è inoltre uno stimato attore teatrale e
cinematografico (la sua più recente apparizione
è stata nel ruolo del titolo, nel film Il Caimano di
Nanni Moretti).
Dall’incontro fra la verve comica di Cornacchione
e la raffinatezza di De Capitani, scaturisce dunque
uno spettacolo piacevolissimo, dove si ride senza
cadere nella volgarità né nel banale e dove ogni
interprete ha spazio per costruire un proprio personaggio che non si riduce
a mera maschera, ma possiede una propria plausibilità
psicologica. E dove al
centro degli intrighi
ci sono due dei
sentimenti che è
bello poter mettere in primo
piano: l’amore
e l’amicizia.
Ad essere
terribilmente
delusa
8
Politeama Rossetti
dal 1° al 2 febbraio 2008
nnamorata
altri percorsi
durata 2 ore e 30’
con intervallo
di Gèrard Lauzier
regia di Elio De Capitani
con Antonio Cornacchione,
Gabriele Calindri, Giovanni Palladino,
Chiara Verzola,Ylenia Malti, Stefania Medri
addattamento e traduzione di
Antonio Cornacchione
scene e costumi di Carlo Sala
musiche originali di Jean Christhophe Potvin
produzione Cornilio Sghez S.A.S
9
A qualcuno piace carta!
scuola d’arte e tanta esperienza creativa fatta
inventando fantastici costumi per il Carnevale
e realizzandoli con materiali di recupero, ed è
diventato una vera star internazionale, capace
di riempire i teatri più grandi e prestigiosi
d’Europa e d’America per settimane.
A regalargli preziose suggestioni sono stati
Lindsay Kemp che lo ha guidato in uno stage
di teatro, mimo e danza e il lavoro svolto per
un anno nei cabaret parigini, alla fine degli anni
Ottanta… Il resto viene tutto dalla sua mente,
dalla sua sensibilità, da uno humor dirompente, che gli appartiene così come la poesia, e
da quella creatività che gli
permette in pochi istanti di
ricavare costumi strabilianti
da semplici
Che spettacolo sarà quello proposto allo
Stabile regionale da Ennio Marchetto? Provate
a chiederlo a New York o a Londra, a Miami
o a Edimburgo, a Parigi o a Berlino… Oppure
chiedetelo alla famiglia reale inglese (che
nel 1998 lo ha applaudito al Royal Variety
Performance, assieme alle Spice Girls e a Brian
Adams), o a Elton John (suo fan al punto d’invitarlo, assieme ad Anastacia e a Diana Krall,
nel 2001 al White Tie and Tiara Ball, sua annuale
festa di beneficenza), o ancora a Tina Turner,
Jean Michel Jarre, Liza Minelli, José Carreras
che in più occasioni si sono esibiti assieme
a lui… Tutti sicuramente risponderanno che
si tratta di un artista geniale,
dalla spiccata fantasia,
capace di inventare
dal nulla qualcosa
eccezionale e di
unico nel mondo
del teatro.
Ennio Marchetto
è partito dalla
sua Venezia
con in mano il
diploma della
uno spettacolo di
Ennio Marchetto
e Sosthen
Hennekam
con
Ennio Marchetto
produzione
Terry Chegia
10
Polliteama Rossetti
3 febbraio 2008
durata
1 ora e 10’
senza intervallo
fuori abbonamento
pezzi di carta colorata e di trasformare sé
stesso in personaggi dei più diversi.
Li accosta in modo divertente e sorprende
gli spettatori passando rapidissimo dall’uno
all’altro: Freddy Mercury dei Queen si trasforma nella Regina Elisabetta, poi si passa a
Marilyn Monroe, ai Tre Tenori, alla Gioconda
o alla Venere di Milo, a Britney Spears o a
George Michael... Lo spettacolo è tutto in
questa incredibile successione, che conquista
il pubblico di ogni lingua, cultura ed età. Il
repertorio di Marchetto è sterminato e in
continuo aggiornamento e da questa enorme
galleria, sceglie per ogni
spettacolo una
cinquantina di
personaggi
da far sfilare sul palcoscenico.
Accanto
a
lui,
nes-
suno: se Sosthen Hennecam collabora alla
fase creativa, Marchetto affronta invece le
platee da solo. Armato della sua simpatica
comunicatività, dei suoi incredibili origami e
di un CD per trovare ad ogni personaggio
una colonna sonora appropriata e allegra.
Accolto da un pubblico entusiasta nel 2003
– quando al Politeama Rossetti ha presentato
Cartoonissima – Marchetto vi fa ritorno ora
con A qualcuno piace carta: una serata da non
perdere per ridere e sorprenderci ancora
delle incredibili magie che una mente fantasiosa e materiali semplici come carta e musica,
possono creare.
11
19-23 febbraio 13 -17 febbraio 10-13 febbraio
6 -10 febbraio
3 febbraio
1-2 febbraio
29-31 gennaio
26 gen - 9 feb
22-27 gennaio
i prossimi appuntamenti
Sei Brillanti
diretto e interpretato da Paolo Poli
Platea A-B Interi € 28 Ridotti € 23 Platea C Interi € 20 Ridotti € 16
Gallerie Interi € 15 Ridotti € 12
Platea A-B 2★★ Platea C - Gallerie 1★
Varietà
Rassegna di teatro di Figura per bambini e famiglie “Pomeriggi d’inverno”
produzione Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia
Interi € 5 Abbonamento a 4 spettacoli € 15
Non è possibile acquistare i biglietti con l’abbonamento stelle.
Le storie del Signor Keuner
di Bertolt Brecht uno spettacolo di Roberto Andò e Moni Ovadia
Platea A-B Interi € 28 Ridotti € 23 Platea C Interi € 20 Ridotti € 16
Gallerie Interi € 15 Ridotti € 12
Platea A-B 2★★ Platea C - Gallerie 1★
Non svegliate Cecile, è Innamorata
di Gérard Lauzier con Antonio Cornacchione
Platea A-B Interi € 28 Ridotti € 23 Platea C Interi € 20 Ridotti € 16
Gallerie Interi € 15 Ridotti € 12
Platea A-B 2★★ Platea C - Gallerie 1★
Ennio!
con Ennio Marchetto
Platea A-B Interi € 28 Ridotti € 23 Platea C Interi € 20 Ridotti € 16
Gallerie Interi € 15 Ridotti € 12
Platea A-B 2★★ Platea C - Gallerie 1★
Le voci di Dentro
di Eduardo De Filippo con Luca de Filippo regia Francesco Rosi
Platea A-B Interi € 28 Ridotti € 23 Platea C Interi € 20 Ridotti € 16
Gallerie Interi € 15 Ridotti € 12
Platea A-B 2★★ Platea C - Gallerie 1★
Anima Blu
Rassegna di teatro di Figura per bambini e famiglie “Pomeriggi d’inverno”
Produzione Tam teatromusica - Padova
Interi € 5 Abbonamento a 4 spettacoli € 15
Non è possibile acquistare i biglietti con l’abbonamento stelle.
La Tempesta
di William Shakespeare diretto e interpretato da Tato Russo
Platea A-B Interi € 28 Ridotti € 23 Platea C Interi € 20 Ridotti € 16
Gallerie Interi € 15 Ridotti € 12
Platea A-B 2★★ Platea C - Gallerie 1★
Dollirio
di Nino Romeo
Interi € 15
Ridotti € 12,50
Posto unico 1★
café Rossetti
i cocktail
Sweet Buddha
South Winter
Flying Lion
Salsa Pimiento
Dry Fly
Blue Martini
Caipiriña & Co.
Margarita
Sex on the Beach
Midori Sour
Stinger
Martini Cocktail
Hemingway
Vodkatini
Manhattan
Cosmopolitan
Alexander
Long Island Ice Tea
B 52
Piña Colada
Daiquiri
Mai-Tai
Tequila Sunrise
South Winter
Snowing Orient
Cocktail a richiesta
Il Café Rossetti
è aperto dal
dalle 18 alle 01.
lunedì al sabato
Per informazioni e prenotazioni
040-578882.
€ 5,00
€ 5,00
€ 5,00
€ 5,00
€ 5,00
€ 5,00
€ 5,00
€ 5,00
€ 5,00
€ 5,00
€ 5,00
€ 5,00
€ 5,00
€ 5,00
€ 5,00
€ 5,00
€ 5,00
€ 5,00
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€ 5,00
€ 5,00
€ 5,00
€ 5,00
€ 5,00
il menù
Snacks
Formaggi, Mostarde,
Confetture e Mieli
€ 6,00
Musetto, ricotta, erbe
e ortaggi in tempura
€ 7,00
Salame friulano, punta di coltello
e formaggio di malga
€ 6,00
Puntarelle & acciughe
€ 7,00
Piatti
Mistica ….”insalata d’erbe”
alla nizzarda
€ 12,00
Mistica ….”insalata d’erbe”
pesciolini e cereali
€ 12,00
Pesce & carne in crudo
€ 13,00
Carpaccio... nuova veste
€ 12,00
Caperozzoli scotadeo
€ 12,00
Cereali tostati, erbe,
patate e crostacei
€ 12,00
Pastapadella.... calamarata, erbe,
pomodoro, polpettine,
olive taggiasche
€ 12,00
Pastapadella.... vermicelli, aglio, olio,
crostacei, pesciolini e pomodoro € 14,00
Stracciatella 38°, Piovra Bruciata
fave di cacao
€ 14,00
Brodetto, pesciolini
e lenticchie
€ 14,00
Patate, ricotta, carciofi,
pesciolini scottati e taggiasche € 14,00
Abbonamento... cibario
a quattro portate
€ 28,00
Dolci
Soufflè al cioccolato e gianduia € 7,00
Cremoso all’arancio
€ 6,00
Catalana
€ 6,00
Giocattolo al cioccolato
€ 8,00
i nostri piatti sono compensivi
di coperto & servizio
news
diretto da Antonio Calenda
“Lei dunque capirà”
accolto trionfalmente nel tour in Austria e Ungheria
Magris conquista Vienna e Budapest
Il “Kurier” definisce «mozzafiato» l’interpretazione di Daniela Giovanetti
È stata davvero trionfale
l’accoglienza a Vienna e
Budapest per “Lei dunque
capirà”, il monologo di
Claudio Magris diretto da
Antonio Calenda e interpretato da Daniela Giovanetti,
già presentato con grande
successo alla Sala Bartoli e
nei principali teatri italiani. Lo spettacolo ha fatto
segnare il “tutto esaurito”
nelle due recite andate in
scena nella sala del Vienna’s
English Theatre della capitale austriaca (teatro specializzato nella produzione
e nell’allestimento di spettacoli in lingua originale) e
presso la sede dell’Istituto
Italiano di Cultura nella
capitale magiara (nella foto
a fianco), dove era presente
anche l’autore.
Notevole è stata l’accoglienza tributata alla compagnia
zio a Vienna. Tra gli ospiti
anche la Principessa Isabelle
Metternich (al centro nella
foto qui sopra), discendente diretta del Cancelliere.
Considerevole anche l’attenzione della stampa: il prestigioso quotidiano austriaco
“Kurier” ha dedicato allo
spettacolo una recensione
molto positiva (4,5 stelle
su 5), elogiando in particolare l’interpretazione di
Daniela Giovanetti, definita
“mozzafiato”, e il testo di
da parte delle autorità
diplomatiche: l’ambasciatore
d’Italia a Vienna Massimo
Spinetti ha voluto festeggiare il debutto dello
spettacolo con un grande
ricevimento tenuto nella
prestigiosa sede diplomatica
di Palazzo Metternich (nelle
foto in alto a sinistra),
alla quale hanno partecipato numerose autorità
italiane e austriache, oltre
a molti rappresentanti del
corpo diplomatico in servi-
14
Claudio Magris, del quale è
stata apprezzata l’intensità
e l’originalità.
Il debutto a Vienna e
Budapest ha segnato un
importante ritorno del
Teatro Stabile del Friuli
Venezia Giulia in quello che
storicamente è stato un
territorio di riferimento per
la propria attività culturale.
L’ultimo spettacolo presentato dallo Stabile nella
capitale austriaca (“Intrigo
e amore”) risale a più di
12 anni or sono, e ancora
più lontana nella storia è
la presenza dello Stabile
regionale al Burgtheater con
“Storie del Bosco Viennese”
di Odon Von Horvath, in una
grande produzione diretta da Franco Enriquez e
interpretata, tra gli altri, da
Valeria Moriconi e Corrado
Pani.
un assaggio della prossima stagione
“Sala d’attesa”
anticipa di
una settimana
flash
Visite guidate a “Strehler privato”
Alla Sala Bartoli dal 27 febbraio
Prosegue con successo la mostra “Strehler privato” a Palazzo
Gopcevich. L’area Cultura del Comune di Trieste, organizzatore
della mostra, informa che è possibile seguire le visite guidate in
programma tutti i venerdì alle ore 17.30 e tutte le domeniche
alle ore 11.00. Le visite guidate, tenute dalla dottoressa Erica
Culiat, sono gratuite.
Andrea Mitri in Fuorigioco di rientro
Anticipa di una settimana
lo spettacolo “Sala d’Attesa” di Corrado Travan, con
la compagnia L’Argante, in
programma alla Sala Bartoli
nell’ambito del cartellone
“altri percorsi”.
Contrariamente a quanto
annunciato a inizio stagione,
lo spettacolo andrà in scena
da mercoledì 27 febbraio a
Singolare appuntamento a
cavallo tra il teatro e lo sport
il 15 e 16 febbraio alla Sala
Bartoli. L’attore Andrea Mitri, ex
giocatore di calcio professionista
(militò anche nelle file della
Triestina) presenterà il monologo “Fuorigioco di rientro - vita
calcistica di Mirko Botteghi”.
Utilizzando il teatro di narrazione, il cabaret, il lavoro sui
personaggi e qualche brano di
Sheakespeare, l’attore, solo in scena, proverà a raccontare per
passaggi laterali la vita dell’immaginario Mirko Botteghi, calciatore
troppo presto fermato dagli infortuni; cercando di regalare allo
spettatore una visione dall’interno, di un mondo troppo spesso
visto dall’esterno in maniera esaltativa oppure viceversa all’occorrenza denigratoria.
domenica 2 marzo, con il
seguente calendario: mercoledì 27, giovedì 28 febbraio
e sabato 1 marzo alle 21,
venerdì 29 febbraio alle
19 e domenica 2 marzo
alle 17.
La prevendita dei biglietti
inizierà giovedì 24 gennaio
presso i consueti punti
vendita.
Il “Varietà” delle marionette in scena alla Sala Bartoli fino al 9 febbraio
Ritornano i Piccoli di Podrecca
Dopo “Cenerentola all’Opera”
che ha aperto la rassegna
di teatro di figura Pomeriggi
d’Inverno, alla Sala Bartoli
vanno in scena dal 26 gennaio gli amatissimi Piccoli di
Podrecca, con il loro allegro
“Varietà”. Le antiche marionette a filo – patrimonio
dello Stabile del Friuli-Venezia
Giulia che ne cura l’attività
– erano definite dal loro
creatore Vittorio Podrecca, creature “intessute di musica, di
sostanza melodica e sinfonica... di ritmo di vita ed arte”.
15
In “Varietà” le marionette
sono infatti al centro di un
succedersi di scene musicali
spassose, ispirate a ricordi
di viaggio che i marionettisti
raccoglievano nel corso delle
tournée, alle mode e ai miti
del Novecento, o semplicemente frutto della fantasia
degli animatori. Le repliche
si succederanno fino al 9
febbraio.
Adolfo Levier (Trieste, 1873-1953) - Caffè all’aperto, 1910 - olio su tela, cm 65x92
il colore del benessere sociale
Non può esserci stabile ricchezza economica
senza ricchezza spirituale.
In qualsiasi ambito siano rivolti
– dalla sanità allo sviluppo economico, dalla scienza alla cultura,
all’arte, al tempo libero –
gli interventi della Fondazione sono sempre caratterizzati
da concreto impegno verso la collettività.
In una società evoluta
sono modulazioni che arricchiscono di felici tonalità
il colore del benessere sociale.