New antibody therapy dramatically improves psoriasis symptoms in

A6
New antibody therapy
dramatically improves
psoriasis symptoms in
clinical trial
Date: March 13, 2015
Source: Rockefeller University
Summary: Many patients suffering from
psoriasis showed significant recovery after just a
single dose of an experimental treatment with a
human antibody that blocks an immune signaling
protein crucial to the disease, researchers report.
By the end of the trial nearly all of the 31
patients to receive treatment saw dramatic, if not
complete, improvement in their symptoms.
La terapia con nuovo
anticorpo migliora
notevolmente i sintomi
della psoriasi nella
sperimentazione
clinica
Data: 13 marzo 2015
Fonte: Rockfeller University
Sommario: I ricercatori riportano che molti
pazienti affetti da psoriasi hanno mostrato un
recupero significativo dopo solo una singola
dose di un trattamento sperimentale con un
anticorpo umano che blocca una proteina di
segnalazione immunitaria, cruciale in questa
malattia. Alla fine del processo, quasi tutti i 31
pazienti che hanno ricevuto il trattamento hanno
visto un significativo, se non completo
miglioramento dei sintomi.
A sample from one psoriasis patient shows thickening of
the outer layer of skin, known as the epidermis (top).
Eight weeks after treatment, the epidermis has thinned to a
normal level (bottom).
Credit:
Laboratory of Investigative Dermatology at
Rockefeller University/Journal of Allergy and Clinical
Immunology
Un campione da un paziente con psoriasi mostra
ispessimento dello strato esterno della pelle, noto come
epidermide (in alto).
Otto settimane dopo il trattamento, l'epidermide si è
assottigliata ad un livello normale (in basso).
Accreditamenti:
Laboratory of Investigative Dermatology at
Rockefeller University/Journal of Allergy and Clinical
Immunology
A6
Many patients suffering from psoriasis showed
significant recovery after just a single dose of an
experimental treatment with a human antibody
that blocks an immune signaling protein crucial
to the disease, researchers report. By the end of
the trial, conducted at Rockefeller University and
seven other centers, nearly all of the 31 patients
to receive treatment saw dramatic, if not
complete, improvement in their symptoms.
"The striking result we achieved using a human
antibody that targets the signal interleukin-23
suggests we are on the threshold of doing
something very different from our current model
of treating psoriasis with immunosuppressive
drugs throughout an adult lifetime," says study
author James Krueger, director of the Milstein
Medical Research Program, D. Martin Carter
Professor in Clinical Investigation and head of
the Laboratory of Investigative Dermatology. "It
raises the possibility of working toward longterm remission -- in other words, a cure." The
Journal of Allergy and Clinical Immunology
published the results on March 12.
Psoriasis is a debilitating disease in which the
body's immune system mistakenly turns on the
skin, producing red, itchy, scaly patches. In
2004, Krueger and colleagues suggested a
dominant role for interleukin-23 in the disease,
and research since then has supported this
hypothesis. It appears that interleukin-23, a type
of immune signaling molecule known as a
cytokine, kicks off a cascade of interactions that
leads to inflammation in the skin and excessive
growth of skin cells and dilation of blood
vessels.
The discovery of interleukin-23's role has led to
tests of a number of new antibody-based
therapies that target it, but the compound, known
as BI 655066, stands out. BI 655066 is a human
antibody that targets interleukin-23 and blocks it
from binding to the receptors on cells that
respond to it. Only a single treatment produced
what the team describes as "rapid, substantial,
and durable clinical improvement in patients
with moderate-to-severe psoriasis." On average,
patients who received the treatment had a more
than 80 percent improvement in the severity and
extent of their skin lesions that continued until
Molti pazienti affetti da psoriasi hanno mostrato
un recupero significativo dopo solo una singola
dose di un trattamento sperimentale con un
anticorpo umano che blocca una proteina di
segnalazione immunitaria, cruciale nella psoriasi.
Alla fine della sperimentazione, condotta alla
Rockefeller University ed in altri sette centri,
quasi tutti i 31 pazienti trattati, hanno visto un
drastico, se non completo miglioramento dei
sintomi della malattia.
"Il sorprendente risultato, ottenuto utilizzando un
anticorpo umano che ha come bersaglio la
proteina segnale interleuchina-23, suggerisce
che siamo all’inizio di fare qualcosa di molto
diverso dall’attuale modello di trattamento della
psoriasi basato su farmaci immunosoppressori
somministrati per tutta la vita ad un adulto", dice
l'autore dello studio James Krueger, direttore del
Medical Research Program Milstein, D. Martin
Carter Professore in Clinical Investigation e
responsabile del Laboratorio di Investigative
Dermatology. "Si pone la possibilità di lavorare
verso una remissione a lungo termine - in altre
parole, una cura." Il Journal of Allergy e
Immunologia Clinica ha pubblicato i risultati il
12 marzo.
La psoriasi è una malattia debilitante in cui il
sistema immunitario del corpo porta errate
informazioni alla pelle, producendo, prurito e
macchie rosse squamose. Nel 2004, Krueger e
colleghi hanno ipotizzato un ruolo dominante
dell'interleuchina-23 nella psoriasi, e la ricerca
da allora ha sostenuto questa ipotesi. Sembra che
l'interleuchina-23, un tipo di molecola di
segnalazione immunitaria conosciuta come una
citochina, inizi una cascata di interazioni che
conduce ad infiammazione della pelle, eccessiva
crescita delle sue cellule e dilatazione dei vasi
sanguigni.
La scoperta del ruolo di interleuchina-23 ha
portato a sperimentare un certo numero di nuove
terapie basate su anticorpi che colpiscono questa
molecola, e tra questi spicca il composto noto
come BI 655066. BI 655066 è un anticorpo
umano che colpisce appunto l’interleuchina-23,
impedendole di legarsi ai recettori delle cellule
con cui reagisce. Solamente un singolo
trattamento produce ciò che il team di ricercatori
A6
tracking ended six weeks after treatment.
Meanwhile, genetic sequencing from skin
samples revealed that the antibody's action
reduced the expression of many of the cytokines
and other molecules that define psoriasis.
Source:
The above story is based on Materials provided
by Rockefeller University
Note:
Materials may be edited for content and length.
descrive come “un rapido, sostanziale e duraturo
miglioramento clinico nei pazienti affetti da
psoriasi moderata e severa”.
In media, i pazienti che hanno ricevuto questo
trattamento, hanno avuto oltre l’80% di
miglioramento dell’entità delle loro lesioni
cutanee ed hanno continuato a migliorare fino a
quando il monitoraggio si è concluso, sei
settimane dopo il trattamento.
Nel frattempo, la sequenza genetica di campioni
di pelle ha rivelato che l'azione dell’anticorpo ha
ridotto il manifestarsi di molte citochine ed altre
molecole che causano la psoriasi.
Sorgente:
Questo articolo è basato su Materiale fornito
dalla Rockefeller University.
Note:
Il Materiale può essere modificato in contenuto e
lunghezza.