Vivere la psoriasi, prevenire i disagi: consigli utili La psoriasi è una malattia infiammatoria della cute cronica e persistente: la pelle presenta chiazze arrossate e secche, o altri sintomi, con implicazioni sociali sulla qualità di vita di chi ne è affetto. Ne soffrono circa 130 milioni di persone. La psoriasi non coinvolgimento è una malattia cutaneo, ma è a ad esclusivo interessamento «sistemico», ossia è associata ad altre patologie (c.d. comorbidità) articolare come l’artrite infiammatoria psoriasica cronica), (patologia alcune malattie metaboliche (diabete, obesità e sindrome metabolica), l’aumentato rischio cardiovascolare etc. etc. Capire se si soffre di altre patologie correlate consente di attivare un percorso multidisciplinare e la terapia più idonea. Alcune cure possono infatti risultare controindicate se in presenza di altre malattie oppure peggiorare una comorbidità non ancora evidenziata. E’ comunque consigliabile adottare stili di vita corretti, come l’astensione dal fumo e dal consumo di alcolici e la riduzione del peso corporeo, che è dimostrato diminuisca il processo infiammatorio della malattia. Al di là dell’aspetto medico, la psoriasi è un problema sociale: spesso causa disagio in chi ne soffre, conducendolo a evitare luoghi come palestre, piscine, locali, oltre ad avere ripercussioni nelle relazioni interpersonali. La qualità di vita viene alterata e spesso si soffre di alti livelli di ansia e depressione. Alle volte non ci si rende conto come la presenza delle chiazze di psoriasi limiti la propria vita e porti ad isolarsi e ad evitare il contatto con gli altri. Secondo la Dott.ssa Patrizia Martini, Direttore della Sezione Complessa di Dermatologia alla USL2 di Lucca, le risposte ad alcune semplici domande possono aiutare a capire quanto la psoriasi impatti nella propria vita sociale: – Riesco a dormire bene? – Quando vado in palestra, in piscina o al mare ho difficoltà a spogliarmi di fronte agli altri? – Sono spesso stanco e ho difficoltà nel lavoro? – Mi vergogno durante i rapporti sessuali? – Ho aumentato il numero di sigarette o bicchieri di alcool (se fumo e bevo alcolici)? Occorre parlarne col proprio dermatologo, che potrebbe non aver nella compreso l’impatto quotidianità. relazionali si Spesso hanno che la infatti anche malattia le con ha difficoltà il proprio specialista impedendo quel rapporto che contribuisce al raggiungimento dei risultati. Il dermatologo deve andare al di là della diagnosi, offrendo quella collaborazione che porti a rafforzare la propria autostima. Ecco di seguito qualche suggerimento dall’ADIPSO (Associazione per la difesa degli psoriasici): – Indossare indumenti leggeri per stare freschi ed evitare la pressione della stoffa che sfrega la pelle. – Evitate gli abiti troppo stretti, con elastici e bottoni che possono creare piccoli traumi o irritazioni. – Attenzione ai traumi fisici che possono indurre o riacutizzare la psoriasi. – Mantenere la pelle il più possibile pulita e ben idratata con creme emollienti per prevenire prurito e arrossamenti. – Non grattare le lesioni, alleviando il prurito mediante l’applicazione di creme e oli idonei. – Per asciugarsi tamponare con un asciugamano senza strofinare. – Usare detergenti adeguati, che non favoriscano l’insorgere della psoriasi. – Seguire un regime alimentare equilibrato e mantenere il peso-forma. – Diffidare delle cure “miracolose”, soprattutto quelle proposte su internet, che promettono la guarigione. – Non vergognarsi mai della propria condizione e non sentirsi mai in colpa.