STRUTTURE CLINICA QUARENGHI Virtual Reality Rehabilitation System: la nuova frontiera della riabilitazione Quando la realtà virtuale è al servizio della salute a cura di Maria Castellano S i chiama VRRS (Virtual Reality Rehabilitation System) ed è una delle apparecchiature più all'avanguardia nel campo della riabilitazione. Studiata per facilitare il percorso di riabilitazione motoria e/o neurologica (ad esempio a ictus, traumi, interventi protesici, malattie neurologiche), sfrutta la tecnologia della realtà virtuale. Ma cosa si intende per realtà virtuale? E in che modo un macchinario “virtuale” può dare benefici concreti in questo ambito? Ne parliamo con il dottor G. Pietro Salvi, Responsabile dell’U.O. di Riabilitazione della Clinica Quarenghi di San Pellegrino Terme, struttura da sempre particolarmente sensibile alle innovazioni tecnologiche sanitarie volte al miglioramento dei trattamenti clinici e riabilitativi, fra i primi centri medici in Italia a dotarsi di questa metodica. In paziente al centro di un “gioco” sicuro e vario Realtà virtuale, risultati reali e verificabili «Per realtà virtuale si intende una simulazione mediata da computer che offre la possibilità di vedere, sentire, manipolare ed interagire con un ambiente artificiale, mediante programmi in grado di offrire scenari che ri- 20 Bergamo Salute conseguimento di eccellenti risultati in termini di efficacia e di tempo impiegato per il recupero funzionale». Tutti gli esercizi e i relativi movimenti eseguiti nel corso di ogni singola sessione riabilitativa vengono registrati dall’apparecchiatura VRRS e contribuiscono alla costituzione di un database attraverso il quale si possono generare report utili alla verifica dell’efficacia degli esercizi attuati e alla pianificazione progressiva della strategia riabilitativa da impostare di volta in volta in relazione ai livelli di recupero del paziente. Numerose sono ormai le pubblicazioni scientifiche internazionali relative alla metodica VRRS e agli ottimi risultati riabilitativi ottenuti grazie al suo utilizzo. Tra queste, per citarne alcune, quelle inserite nella prestigiosa Cochrane Reviews (il più autorevole network internazionale di analisi di dispositivi e metodiche medicali) che ha certificato l’effettivo valore dell’utilizzo della realtà virtuale applicata alla riabilitazione neurologica e/o motoria e ha dimostrato che per alcune tipologie di pazienti la VRRS associata alla riabilitazione tradizionale ha un’efficacia ancora maggiore rispetto alla sola attuazione di quest’ultima. producono contesti di vita reale» spiega il dottor Salvi. «Il VRRS con cui lavoriamo non solo permette di creare scenari simulati, ma possiede anche un’innovativa funzione che consente al terapista di predisporre un percorso riabilitativo personalizzato per il paziente e specifico per patologia. È possibile infatti ponderare la difficoltà delle attività riabilitative proposte sulla base delle reali capacità della persona presa in carico, consentendo così il «L’efficacia riabilitativa del VRRS amplificata dalla straordinaria compliance che i pazienti mostrano rispetto all’innovativa metodica, in quanto percepiscono il complesso degli esercizi riabilitativi da eseguire alla stregua di un gioco, condizione per cui Tramite sensori applicati alle diverse parti del corpo (in relaEfficace per patologie zione alle necessità di rilevazioortopediche e neuromotorie ne) la realtà virtuale consente Le aree applicative della realtà di visualizzare sullo schermo la virtuale in riabilitazione sono: il trattamento delle patologie orproiezione dei movimenti comtopediche (interventi di protesi piuti dai pazienti, rappresentanall’anca, al ginocchio ed esiti di doli virtualmente come gesti e fratture), la riabilitazione delle azioni che si compiono nella patologie neuromotorie (esiti di trauma cranico, di ictus, la Malatvita quotidiana, come quella di tia di Parkinson, la Sclerosi Multiprendere o spostare un oggetto pla e gli eventuali disturbi cogni(ad esempio immettere la palla tivi ad esse correlati). in un cestino, portare un bicchiere alla bocca, appoggiare un colsi innesta un meccanismo mo- tello su un tavolo etc.). Grazie a tivazionale fondamentale per il feedback visivi e uditivi immeraggiungimento degli obiettivi diati, questo strumento di "gioriabilitativi» sottolinea ancora il co" permette così di migliorare il dottor Salvi. L’ambiente virtuale controllo del movimento con un all’interno del quale il pazien- ritorno preciso della correttezza te agisce infatti consente di o meno dell’esercizio» continua sviluppare un numero infinito lo specialista. I cicli di terapia di scenari da proporre per l’e- virtuale offerti ai pazienti dalle secuzione dell’esercizio; esso equipes riabilitative della clinicostituisce inoltre un ambiente ca Quarenghi si svolgono quodi lavoro sicuro non essendo tidianamente e hanno la durata presenti all’interno delle aree di circa un’ora. «I risultati sinora d’azione ostacoli e ingombri ottenuti in termini di recupero che potrebbero compromet- funzionale ci confermano l’eftere la sicurezza del paziente. ficacia dell’utilizzo della meto«L’esercizio terapeutico eseguito dica VRRS, senza però mai diin realtà virtuale è in grado di menticare che le macchine sono indurre un riarrangiamento fun- programmate dagli uomini ed è zionale della corteccia motoria quindi anche l’abilità dei terapie delle reti neuronali danneggia- sti nell’utilizzare appieno le pote dall’evento patologico, anche tenzialità dell’apparecchiatura grazie alla mediazione dei co- a garantirci risultati gratificanti» siddetti neuroni mirror (secon- conclude il dottor Salvi. do la nota teoria dello scienziato parmigiano Rizzolati), alcune particolari cellule del nostro cervello che ci permettono di comprendere le dinamiche di un movimento, più o meno complesso, semplicemente attraverso l'osservazione. 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