Ricerche Sociali e di Marketing ASSOCIAZIONE LOMBARDA GIORNALISTI soddisfazione, vissuto, informazioni preparato per la spettabile Milano, 12 Novembre 2010 Celebrating 27 Years Quality ad hoc research Freni Ricerche Sociali e di Marketing - Via della Villa Demidoff 27 -I-50127 Firenze Italia tel. +39 055350773 fax +39 055351534 e-mail: [email protected] site: www.frenimkt.com Skype: frenimkt IL NOSTRO CODICE ETICO FRENI RICERCHE DI MARKETING SI IMPEGNA CON UN CODICE DI CONDOTTA CHE, OLTRE A RECEPIRE I CODICI DELLE ASSOCIAZIONI A CUI APPARTIENE (ESOMAR, MRS E AMA), INTENDE GARANTIRE ULTERIORE RESPONSABILITÀ SOCIALE AI SUOI CLIENTI, FORNITORI E COLLABORATORI. FATTI NON PAROLE 100% RICERCA AD HOC MADE IN ITALY (*) ! Rispetto dei collaboratori: Freni Ricerche di Marketing compensa, al più elevato livello di quotazione di mercato, tutti i collaboratori esterni (intervistatori, reclutatori, supervisor, location e facilities), sempre contestualmente alla fine dell’incarico, max entro 30 gg dal suo svolgimento. ! Field di qualità: Freni Ricerche di Marketing per le interviste face to face e telefoniche gestisce direttamente una rete di intervistatori selezionati, senza subappalti a società esterne e non ricorre a call center, né offshore, né stranieri e nemmeno italiani. ! Field non anonimo: Nel report dell’indagine, vengono menzionati tutti coloro che hanno collaborato al lavoro di ricerca sul campo compresi i supervisor e i rilevatori. ! Riservatezza, sicurezza e qualità del dato: Tutti i dati vengono totalmente trattati e conservati internamente all'Istituto, senza trasferirli a strutture di elaborazioni dati esterne, in modo da garantire la massima riservatezza e qualità. I dati statistici vengono trattati con software proprietario sviluppato internamente, in formato protetto. ! Indipendenza e autonomia: Freni Ricerche di Marketing è un Istituto indipendente che esegue solo ricerche ad hoc, professionalmente e finanziariamente, autonomo da gruppi economici e politici. ! Freni non dispone di una rete di vendita dei propri servizi. La gran parte del nostro business proviene dal passaparola tra i clienti serviti; sono i nostri clienti a raccomandare i nostri servizi ad altre aziende e ad elogiare la qualità del nostro impegno. ! Al servizio della Cultura della Ricerca. All’interno dell’istituto si trova una delle più ampie collezioni di materiale informativo sulle teorie e sull’applicazione della ricerca di marketing: una biblio-emeroteca che vanta migliaia di testi che ripercorrono la storia della ricerca di marketing dalla nascita ad oggi, disponibili gratuitamente, su richiesta, ai cultori della materia e ai tesisti. ! Solidità e Expertise: L’azienda, fondata nel 1983, è uno dei più anziani istituti impegnati nella ricerca sociale e di marketing d’Italia: il 66% delle aziende del settore sono state costituite più recentemente (fonte ESOMAR 2009). ! Una bottega rinascimentale fiorentina. Eseguiamo solo ricerche ad hoc (non ci occupiamo di panel e omnibus) . Applichiamo alla ricerca un modello efficiente di lavoro che proviene dai mestieri in uso nella bottega rinascimentale, nel pieno rispetto dell’etica del lavoro e sempre alla ricerca del fare meglio. Tutte le ricerche di pubblico dominio realizzate da Freni Ricerche Sociali e di Marketing sono presenti sul sito del Garante per le Comunicazioni http://www.agcom.it/Default.aspx?message=contenuto&DCId=302 così come lo sono, in ottemperanza alla Delibera 153/02/CSP, allegato A, art.3 pubblicato su G.U. 185 del 8/8/2002, quelle realizzate da tutti gli altri istituti che operano in Italia. Una vetrina che consente di valutare e confrontare oggettivamente l’impegno e lo standard qualitativo della produzione delle aziende che operano in questo settore. Motto Crediamo nell’importanza della ricerca scientifica e ne promoviamo i valori anche in ambito accademico perché riteniamo che la conoscenza sia un bene comune. A questo fine Sul sito www.frenimkt.com (attualmente in fase di rifacimento) nella sezione educational mettiamo a disposizione di studenti, tesisti e studiosi materiale didattico specialistico continuamente aggiornato. (*) La stampa specializzata riporta che il 90% delle interviste telefoniche realizzate dagli istituti di ricerca italiani oggigiorno vengono eseguite in Albania, Romania, Tunisia …. Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 2/ 32 Il seguente Documento Informativo Completo è in ottemperanza al regolamento dell’Autorità per le Garanzie in materia di pubblicazione e diffusione dei sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa : delibera 153/02/CSP. Allegato A, art.3 pubblicato su G.U. 185 del 8/8/2002 Titolo: Associazione Lombarda Giornalisti, soddisfazione, vissuto, informazioni Soggetto che ha realizzato il sondaggio: Freni Ricerche sociali e di Marketing Committente e acquirente: Associazione Lombarda Giornalisti Pubblicato su: www.alg.it Universo di riferimento - estensione territoriale del sondaggio: Lombardia – località dove è stata effettuata almeno un’intervista (vedi appendice statistica – struttura del campione) Responsabile della ricerca: Vincenzo Freni Responsabile Field: Rosaria Agnoletti Periodo di rilevazione: ultima settimana di settembre – prima settimana di Ottobre 2010 Rilevatori: Angela Coli, Caterina Frani, Sonia Morini, Enrica Pecchioli, Marta Rizzardi, Barbara Vidili. Metodo di raccolta delle informazioni: Indagine di tipo estensivo realizzata tramite interviste telefoniche. Questionari cartacei (sistema tradizionale), trascrizione verbatim delle risposte aperte Verifica della coerenza delle risposte alle diverse domande: trascrizione manuale delle risposte raccolte precedentemente su questionario cartaceo. La metodica utilizzata prevede il controllo del dato sia al momento del caricamento nel database specializzato (proprietario dell’Istituto Freni) sia ex-post, al momento del cleaning, intercettando e risolvendo le presunte incongruenze (che talvolta corrispondono a “falsi positivi”). La metodica adottata è da considerarsi preferibile sul piano della qualità del dato ottenuto in quanto evita i blocchi e le filtrature ex-ante utilizzate dei programmi di somministrazione dei questionari assistiti dal computer (CATI, CAWI, etc.) che non possono tenere contro della totalità delle alternative di risposta riducendo quindi la ricchezza del dato. Criteri seguiti per la formazione del campione: estrazione casuale secondo un piano di campionamento a valanga-palla di neve (in chiusura d’intervista viene richiesto all’intervistato di indicare altri giornalisti (indifferentemente, iscritti e non iscritti al sindacato), al fine di ottenere altri nominativi intercettati casualmente, tecnica di campionamento per cui i primi membri del campione ne identificano altri.). Campione rappresentativo dell'universo di riferimento per aree territoriali. Il dato disaggregato consente la lettura secondo le variabili: iscrizione e non iscrizione (o mancato rinnovo della tessera associativa), utilizzo e non utilizzo dei servizi e tipologia professionale. Consistenza numerica del campione: 241 interviste validate (160 iscritti, 81 non iscritti) Totale contatti effettuati: 413. Interviste effettuate (58% sul totale contatti); rifiuti, sostituzioni o mancati recall: 172 (42% su totale contatti) Lo Standard di rappresentatività: la ricerca è rappresentativa dell’universo dei giornalisti della regione Lombardia impiegando un campione casuale. Con un campione di questa dimensione, l’errore statistico, la variabilità che accettiamo per avere delle informazioni da un campione piuttosto che dall’intero universo è compreso nell’intervallo ±6.3% al livello di confidenza del 95%. Modulo d’intervista utilizzato: Il testo integrale di tutte le domande rivolte ai rispondenti figura in Appendice La percentuale delle persone che hanno risposto a ciascuna domanda e la percentuale dei non rispondenti figurano nelle tabelle allegate. Località dove è stata effettuata almeno una intervista: vedi pag. 52 Il “documento” completo del sondaggio, come richiesto dall’Authority in caso di pubblicazione sui mezzi di comunicazione di massa, è disponibile, all’indirizzo dell’Istituto Freni www.frenimkt.com e, in forma sintetica per gli aspetti metodologici, privo dei risultati come richiesto dalla recente Delibera n. 237/03/CSP (Modifiche e integrazioni al regolamento in materia di pubblicazione e diffusione dei sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa), all’indirizzo dell’ Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni http://www2.agcom.it/sondaggi/sondaggi.htm. La presente ricerca è conforme alle norme del codice della MRS (The Market Research Society) e dell’A.M.A (American Marketing Association) per le Ricerche di Marketing e Sociali, di cui l’Istituto Freni è rispettivamente full e professional member, e, in quanto socio, del codice ESOMAR (European Society for Opinion and Marketing Research) Privacy. Le informazioni ed i dati raccolti nel corso delle interviste sono tutelati nel rispetto della legge 675 del 18.11.1996, utilizzati solo per gli scopi per i quali sono stati raccolti, e trattati e resi noti solo sotto forma di elaborati statistici rispettando l’anonimato dei singoli intervistati. I dati contenuti nel presente rapporto sono di esclusiva proprietà dell’Associazione Lombarda Giornalisti. I dati ed il rapporto contenuti nel presente documento possono venire riprodotti citando la fonte: ©Freni 2010 I dati sono stati elaborati con il package statistico proprietario di Freni Ricerche di Marketing SMART (Statistics for MARketing Test), le elaborazioni di tipo multivariato sono interfacciate con Cluto. Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 3/ 32 NOTE ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. 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Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 4/ 32 Premessa Il presente documento rappresenta il report finale di un’indagine telefonica condotta presso gli iscritti ed ex iscritti (giornalisti professionisti e freelance) all’Associazione Lombarda dei Giornalisti oltre che presso una quota di giornalisti non iscritti al sindacato il cui reclutamento, di tipo casuale, è avvenuto dietro segnalazione di altri intervistati. L’indagine si proponeva di verificare in primo luogo la soddisfazione per la tutela ed i servizi offerti dal sindacato, ma anche l’esperienza di navigazione nel sito www.alg.it e le fonti di informazione di riferimento per quanto concerne la professione del giornalista e del pubblicista. Nota alla lettura dei grafici e dei dati contenuti nel rapporto I grafici consentono una lettura più rapida dell’informazione ma, per limiti oggettivi, non possono essere così analitici quanto può essere una tabella numerica. Nei grafici, nella maggior parte dei casi, non vengono rappresentati i non-rispondenti pertanto i valori vengono riproporzionati alla base numerica dei soli rispondenti. Talvolta, a causa degli arrotondamenti di cifre prive di decimali eseguiti in via automatica, la somma dei valori contenuti nei grafici può diventare 101%. Nella lettura delle tabelle si tenga presente che nel caso di risposte singole la somma delle frequenze viene indicata come TOTALE mentre nel caso di risposte multiple (che cumulate possono superare il 100%) compare la scritta BASE (che indica il numero di rispondenti). Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 5/ 32 LE RISULTANZE Motivazioni per l’iscrizione La principale motivazione per l’iscrizione corrisponde ad un’esigenza di tutela, di difesa: “per avere una tutela sindacale in caso servisse”, “vedere l'associazione come tutela e come riferimento per le normative contrattuali”, “nelle piccole realtà se paghi il sindacato stanno più attenti”. L’altra principale motivazione è di tipo ideale, di adesione ai valori portati avanti dal sindacato: “condivido gli ideali del sindacato; mio padre ne faceva parte,era uno dei leader”, “credo nel sindacato e credo giusto che ci si iscriva”, “motivi filosofici: credo nel sindacato”. Il sindacato è inoltre nella percezione degli iscritti una fonte “autorevole” di informazioni su contratti e normative: “per la chiusura di un contratto ed avere quindi per le informazioni relative”, “il sindacato è il riferimento per le normative contrattuali”. L’iscrizione è motivata anche dall’aspirazione a confermare il raggiunto stato professionale (incremento dell’autostima) dopo il periodo di praticantato: “sembrava la cosa più naturale una volta diventato giornalista”, “per partecipare alla vita professionale”. Accanto a queste motivazioni sussistono comunque anche quelle di tipo più pratico o anche “opportunistico” (a prescindere dalle connotazioni negative della parola); ci si è iscritti per accedere ad un servizio (del tipo: fare il “730”) o usufruire di una consulenza oppure per attivare una causa legale (ad esempio: per reagire ad un licenziamento): “mi ero iscritta perché ero in causa con l'azienda con cui lavoravo”, “mi servivano dei conteggi per fare causa a chi mi aveva licenziato”, “avevo bisogno di un modulo con relative informazioni; l'iscrizione era stata finalizzata ad avere determinate informazioni”. Altre iscrizioni sono motivate dalla speranza di entrare con il supporto del sindacato nella professione (assunzione al termine della fase di praticantato oppure dalle liste dei disoccupati): “perché c'era la possibilità di iscriversi alle liste di disoccupazione”, “quando ho iniziato il praticantato era un passaggio obbligato iscriversi”. Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 6/ 32 C’è inoltre la spinta del passaparola tra colleghi: “suggerimento del fiduciario”, “colleghi che me ne hanno parlato”, “per conoscenza personale di una persona che precedentemente mi aveva fatto una consulenza trovandomi molto bene, ho poi deciso di iscrivermi”. Nella fascia dei freelance assume un particolare peso per l’iscrizione l’accesso ad una serie di facilitazioni o agevolazioni (“per motivi di lavoro mi serviva la tessera”), ad esempio il diritto di entrare in campo per i fotografi sportivi: “per accedere ai campi sportivi bisognava essere iscritto”. Si riscontra pertanto che l’iscrizione al sindacato avviene principalmente a livello spontaneo, passivamente, senza risentire dell’attività organizzata, informativa e “promozionale” dell’associazione nel reclutare nuovi aderenti. Il numero degli iscritti è quindi suscettibile di aumentare se venissero attivate iniziative di tipo “push” e di marketing diretto (anche del tipo “member get member”). In assenza di un’attività organizzata per il reclutamento di nuovi aderenti la base degli iscritti viene erosa in conseguenza del distacco di quanti si erano iscritti soltanto per accedere ad un servizio (l’assistenza legale, soprattutto). Motivazioni per il mancato rinnovo dell’iscrizione Si tratta principalmente di una percezione di inutilità del sindacato, specie in assenza di una redazione (soprattutto per i freelance), oppure a conclusione di una causa nei confronti del datore di lavoro: “dovevo fare una conciliazione per un licenziamento; poi non ho avuto altre esigenze”, “non essendo professionista non c'erano vantaggi per l'iscrizione”. Motivo critico ricorrente è rappresentato inoltre dalla insoddisfazione per l’esito della vertenza dell’ultimo rinnovo del contratto di lavoro: “non ho rinnovato la quota per l'insoddisfazione per l'ultimo contratto dei giornalisti” Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 7/ 32 Motivazioni per la rinuncia ad iscriversi al sindacato I freelance motivano la rinuncia all’iscrizione con la loro posizione esterna alla redazione o con la mancanza dei requisiti per l’iscrizione: “non ne vedo l'utilità in quanto freelance”, “credo di non avere i requisiti perché sono solo un collaboratore”. C’è anche risentimento per una tutela percepita come inadeguata o comunque inferiore a quella riservata ai giornalisti dipendenti: “per 10 anni sono stato freelance ed il sindacato non tutela i freelance; adesso che si è strutturato devo comunque essere convinto che il sindacato non tuteli solo i giornalisti di categoria "A" e le loro famiglie e conoscenze” I giornalisti professionisti che non si sono mai iscritti opinano per l’inutilità dell’iscrizione, per l’inefficacia del sindacato: “per esperienza personale non c'è alcuna tutela: è tutto pressappochista”, “non l'ho mai ritenuto opportuno o di qualche utilità”, “non avendo sindacati in azienda era inutile iscrivermi”. Anzianità di iscrizione Buona parte delle iscrizioni dei professionisti (freelance e specialmente giornalisti dipendenti) risale ad oltre 10 anni fa, quelle dei pubblicisti freelance si concentrano negli ultimi 5 anni. Anche questa situazione sembra confermare il modello “va e vieni” dell’iscrizione al sindacato dei pubblicisti freelance già evidenziato, a livello di dichiarazione spontanea, che si associano spesso per usufruire dei servizi (consulenza e assistenza legale principalmente) ma che poi, superata la criticità, non sono motivati a rinnovare l’iscrizione. Da quanto tempo lei è iscritto al sindacato dei giornalisti? (solo attuali iscritti) negli ultimi 1-2 anni 3-5 anni fa 6-10 anni fa oltre 10 anni fa professionista freelance pubblicista freelance professionista dipendente 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 8/ 32 90% 100% Soddisfazione per l’appartenenza al sindacato Si dichiarano (molto + abbastanza) soddisfatti circa 4 iscritti su 5; ma fra i pubblicisti freelance il livello di insoddisfazione sale significativamente (oltre 25%); fra le motivazioni per l’atteggiamento critico c’è l’esperienza di una assistenza inadeguata nelle cause di lavoro ma anche la percezione di una debole tutela. Permane fra gli iscritti il segno insoddisfacente dell’ultimo rinnovo del contratto di lavoro. Quanto è soddisfatto della sua scelta di essere parte dell'associazione? molto soddisfatto abbastanza soddisfatto così così soddisfatto poco soddisfatto per niente soddisfatto (solo attuali iscritti) professionista freelance pubblicista freelance professionista dipendente 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 9/ 32 80% 90% 100% I servizi dell’associazione Il fulcro dei servizi dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti è rappresentato dall’assistenza legale per problemi di lavoro, utilizzato da oltre la metà degli iscritti; è anche il servizio dal quale dipende l’immagine stessa dell’associazione, una situazione che la espone al rischio di una comunicazione negativa nel passaparola tra colleghi quando le performance del professionista esterno all’associazione non risultino soddisfacenti. Utilizzo dei servizi dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti (solo attuali iscritti) assistenza legale per problemi di lavoro ambulatorio medico Alg consulenza busta paga-fiscale iscrizione automatica al Circolo della Stampa consulenza denuncia dei redditi consulenza fiscale polizze assicurative assistenza legale per problemi personali 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% L’altro principale servizio, in termini di frequenza di utilizzo, è l’ambulatorio medico. Ci sono problemi ad usufruire dei servizi dell’associazione per quanti si collocano professionalmente all’esterno del capoluogo per motivi di distanza e percorrenza: “tutto quello che fuori Milano è servito male”; in particolare le critiche fanno riferimento all’ambulatorio medico ma obiezioni sono state rivolte anche agli orari delle riunioni al Circolo della Stampa che precludono l’accesso a chi lavora al di fuori di Milano: “il Circolo della Stampa si trova a Milano ed è difficile raggiungere la città per chi è decentrato, specie per gli orari ai quali si svolgono le riunioni”. Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 10/ 32 Assistenza legale per problemi di lavoro La soddisfazione per il servizio supera complessivamente l’80%, poco meno del 50% degli user si dichiara molto soddisfatto. Si riscontrano peraltro alcune esperienze negative: in particolare è stata lamentata incompetenza, impreparazione, inesperienza dell’avvocato segnalato dal sindacato. Alcuni user hanno riferito di essere stati dirottati verso gli studi privati e di aver dovuto sostenere costi elevati. Soddisfazione per il servizio di assistenza legale per problemi di lavoro (solo attuali iscritti user del servizio) per niente soddisfatto 13% poco soddisfatto 4% molto soddisfatto 47% abbastanza soddisfatto 36% Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 11/ 32 Percezione del rapporto costo/benefici dell’iscrizione La soddisfazione per il rapporto costo/benefici dell’iscrizione è significativamente migliore presso la fascia dei giornalisti professionisti dipendenti, specialmente rispetto ai pubblicisti. Osservazioni critiche sono state di nuovo espresse per l’accesso ai servizi da parte degli iscritti fuori Milano. Obiezioni sono state espresse per la quota troppo elevata per l’iscrizione di precari e freelance. Come reputa il costo dell'iscrizione tenendo conto dei servizi che le vengono offerti? (solo attuali iscritti) completamente giustificato abbastanza giustificato poco giustificato per niente giustificato professionista freelance pubblicista freelance professionista dipendente 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Suggerimenti per il sindacato Senz’altro l’area più intensamente critica nell’azione del sindacato riguarda la tutela di precari e dei freelance; sono state fra l’altro segnalate situazioni fuori della legalità, che sembravano appartenere alla realtà del lavoro manuale dequalificato invece che a quello del lavoro intellettuale e professionale (degrado della professione): “occuparsi della maggior parte dei giornalisti che sono senza contratto: gli editori ci sfruttano a meno del minimo sindacale”, “rifare tutto per quanto riguardo ai pubblicisti che sono ormai il 90% e a cui si nega i diritti dei professionisti”, “più controlli verso editori che offrono condizioni contrattuali inique o illegali”. Questa esigenza di tutela proviene non soltanto dalla fascia direttamente coinvolta ma anche da buona parte della categoria dei giornalisti professionisti dipendenti. Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 12/ 32 Si deve comunque prendere atto di uno spostamento dei rapporti di forza con gli editori, anche in riferimento alla conclusione (non soddisfacente) dell’ultimo rinnovo del contratto di lavoro: “avere più peso con gli editori a livello contrattuale; coordinarsi meglio con l'ordine dei giornalisti”, “dovrebbe tutelare i giornalisti che lavorano all'interno di testate poco serie; l'associazione dovrebbe controllare se i giornalisti hanno o meno un contratto”, “presenza più attenta ai comportamenti delle aziende: monitorare le aziende che si comportano scorrettamente”. C’è inoltre la percezione di un deficit di comunicazione, per cui l’azione del sindacato non viene percepita o risulta comunque indebolita: “comunicazione più efficace delle cose che fanno; non ho mai ricevuto informazioni”, “ascolto di tutte le voci che compongono l'editoria: dialogo e feed-back con la base dei giornalisti”, “maggiore informazione sulle loro iniziative”. Disagio è stato espresso per la lotta politica fra le componenti dell’associazione che ne indebolisce l’attività sindacale (e ne danneggia l’immagine): “dovrebbe fare sindacato e non politica”, “rendersi più credibile, uscire dalle dinamiche politiche”, “meno rissoso, esistono correnti sindacali che non si distinguono per il lavoro svolto ma per vendette personali”. Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 13/ 32 Le iniziative del sindacato Naturalmente tutte le tematiche di rivendicazione sindacale presentate agli intervistati sono di grande rilievo; la domanda intendeva appunto aggirare questa situazione “forzando” un’indicazione di priorità. Anche a livello di risposte suggerite le indicazioni di giornalisti e pubblicisti convergono sulla precedenza della tutela delle condizioni di lavoro delle fasce più deboli della professione e quindi più esposte alle pressioni degli editori. La stessa libertà di informazione viene percepita nell’attuale contesto dei rapporti di forza come non più assicurata. Percezione delle priorità dell'azione sindacale emergenza prioritaria problema da non trascurare tematica secondaria, può attendere tutela della libertà di informazione maggiore attenzione ai giovani aggiornamento professionale maggiore attenzione alle nuove tecnologie maggiore informazione sui problemi di categoria tutela in caso di problemi con l'azienda tutela dei freelance tutela dei disoccupati tutela della professione e della carriera migliore qualità della vita migliori stipendi 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 14/ 32 90% 100% Il sito dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti Sono complessivamente quasi 3 su 4 i giornalisti che hanno visitato il sito dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti; fra gli attuali iscritti la quota sale ad oltre 4 su 5 (82%). Il sito sembra comunque carente di novità/aggiornamenti, situazione che penalizza la frequenza di visita; in media il sito viene visitato dagli iscritti all’associazione una volta ogni 3 settimane. Presso i non iscritti all’associazione la frequenza media di visita si riduce ad una volta ogni 6 settimane. Lei conosce o ha visitato il sito Internet dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti http://www.alg.it ? Con quale frequenza lo ha visitato negli ultimi 12 mesi? (una visita ogni 3 settimane in media per gli iscritti) (una visita ogni 6 settimane in media per i non iscritti) mai visitato, non conosce non ha visitato negli ultimi 12 mesi iscritti non iscritti 1-2 volte l'anno 3-4 volte l'anno 5-6 volte l'anno almeno una volta al mese più volte al mese almeno una volta a settimana più volte alla settimana 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45% La contenuta frequenza di visita evidenzia la staticità dei contenuti; manca una comunicazione in tempo reale delle novità, mancano anche link alle notizie e agli aggiornamenti. La carenza di dinamicità del sito è dimostrata anche dall’intensità di visita ad altri siti alla ricerca di aggiornamenti ed informazioni (vedi più avanti). Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 15/ 32 Facilità di navigazione sul sito Nel caso di un visitatore su 5 sono state difficoltà o impossibilità a reperire l’informazione ricercata, talvolta in conseguenza di un mancato aggiornamento del sito piuttosto che per problemi di accesso alla sezione di interesse. La visita le è stata utile? Ha trovato quanto cercava? (solo chi ha visitato) 80% 70% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 11% 11% 9% 10% 0% non era alla ricerca di informazioni ha trovato quello che ha incontrato difficoltà a cercava senza troppe trovare quello che cercava difficoltà non ha trovato l'informazione che cercava Suggerimenti per migliorare il sito dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti La richiesta più frequente è quella di un più puntuale aggiornamento delle informazioni, a cominciare da quelle relative all’attività del sindacato: “maggiori informazioni su cosa fa e su come si muove”, “più notizie aggiornate a quello che fa l'associazione”. Viene richiesto anche di dare spazio più ampio alla “contrattualistica”: “più evidenza per le sentenze e le denunce”, “più chiarezza sulla parte dei contratti”, “più chiarezza sui contratti, sui premi”, “più informazione sugli accordi siglati con i dettagli per fare un dibattito più positivo”. C’è l’esigenza inoltre di aggiornare più frequentemente le informazioni di servizio (contatti, recapiti telefonici). La frequenza e/o il recapito della newsletter potrebbe essere utilmente migliorata: “non mi arrivano le newsletter!!”; fra le indicazioni a livello spontaneo sono stati invocati l’apertura sul sito di uno spazio di discussione (forum) sui problemi della categoria e di uno spazio dedicato alle offerte di lavoro. Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 16/ 32 Visita ad altri siti del mondo giornalistico Come precedentemente segnalato, anche la frequentazione di altri siti collegati alla professione evidenzia alcune carenze del sito dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti (risposte spontanee) Oltre al sito dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti le è capitato di visitare altri siti? 32% ordine giornalisti 30% Fnsi 16% Casagit 16% Inpgi 14% altri siti 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% In particolare il sito della FNSI viene consultato per reperire informazioni di tipo pratico quali recapiti di altri giornalisti, pagamenti, scadenziario (aggiornato), numeri di telefono ma anche comunicati istituzionali, panoramiche sulle varie questioni della professione, dibattiti nonché tariffario e tutto ciò che riguarda la parte dei contratti. Il sito dell’Ordine viene visitato alla ricerca di aggiornamenti sulla categoria, di informazioni sulle agevolazioni disponibili (viaggi, sconti), per elenchi ed indirizzi di colleghi, per le testate dei giornali on line. Il sito INPGI viene visitato alla ricerca di informazioni utili per la tematica previdenziale e per la modulistica disponibile (download). Il sito CASAGIT fornisce informazioni sui servizi del fondo di assistenza integrativa e notizie correlate (vantaggi fiscali, etc.). Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 17/ 32 Valutazione della comunicazione dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti La valutazione risulta complessivamente e largamente positiva ma si evidenziano spazi di miglioramento; quasi un iscritto su 5 esprime un apprezzamento di segno critico. Le principali carenze sono quelle già evidenziate a proposito del sito: aggiornamento insufficiente, mancanza di interattività (spazi di dibattito e discussione). Quale è il suo giudizio complessivo sulla comunicazione della Associazione Lombarda dei Giornalisti? 6% non riceve informazioni, non legge (solo attuali iscritti) 8% da rivedere, così non serve 6% non buona, da modificare 29% discreta, da migliorare 46% buona, complessivamente accettabile 6% ottima, serve allo scopo 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 18/ 32 45% 50% Immagine dell’associazione L’associazione dispone di un elevato livello di credibilità in termini di impegno e serietà ma si riscontra anche un’insoddisfazione in termini di risultati acquisiti dall’azione sindacale; il riferimento più frequente è stato all’ultimo contratto di lavoro. Dalle indicazioni raccolte a livello spontaneo sembra emergere la consapevolezza che il rapporto di forza si sta spostando a favore della controparte e che gli spazi di manovra del sindacato si stiano restringendo, obbligando ad accordi poco soddisfacenti. Immagine dell'associazione molto d'accordo abbastanza d'accordo cerca di capire costantemente i bisogni degli associati davanti alle richieste degli editori si accontenta di trovare un compromesso al ribasso riesce ad ottenere il massimo anche in situazioni difficili non ha difeso abbastanza i diritti dei giornalisti merita fiducia. è affidabile/seria 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 19/ 32 90% 100% L’insoddisfazione nei confronti dei risultati ottenuti dall’azione dell’associazione risulta particolarmente elevata nella fascia dei giornalisti freelance, che complessivamente tendono a sentirsi poco ascoltati, rappresentati e tutelati. Immagine dell'associazione (solo iscritti) professionista dipendente pubblicista freelance professionista freelance cerca di capire costantemente i bisogni degli associati davanti alle richieste degli editori si accontenta di trovare un compromesso al ribasso riesce ad ottenere il massimo anche in situazioni difficili non ha difeso abbastanza i diritti dei giornalisti merita fiducia, è affidabile/seria 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 20/ 32 90% 100% Il comitato di redazione Anche presso i giornalisti che dispongono di un contratto di lavoro alle dipendenze il comitato di redazione non rappresenta la regola, in quanto spesso (51% dei casi) la redazione è troppo piccola e non raggiunge il numero minino di presenze per autorizzare la costituzione del comitato di redazione (frammentazione delle redazioni). Anche questa situazione indebolisce naturalmente la redazione a favore della controparte editoriale. Presenza del comitato di redazione professionista freelance 22% pubblicista freelance 29% professionista dipendente 49% La situazione dei freelance e dei collaboratori risulta comunque ulteriormente fragilizzata dall’assenza, o debolezza, del rapporto con il comitato di redazione. Anche quando il freelance collabora all’interno di una redazione (talune indicazioni spontanee suggerirebbero un contesto di aggiramento delle normative contrattuali da parte dell’editore) il comitato di redazione non raccoglie le sue esigenze. Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 21/ 32 Valutazione dell’impegno del Cdr Si evidenziano consistenti fasce di insoddisfazione anche fra i giornalisti dipendenti, comunque meglio tutelati dall’azione del Cdr: “buono per le categorie dei redattori; discreto per i collaboratori”, “abbastanza valido ma si interessa solo dei professionisti dipendenti”. Si conferma anche una certa percezione di debolezza delle redazioni: “si impegna ma con poco costrutto”. Sono state espresse alcune valutazioni intensamente critiche che attestano profonde difficoltà di rapporto: “parecchi hanno una testa debole; molti tirano l'acqua al proprio mulino”. Che giudizio dà dell'impegno del suo Cdr? (solo iscritti) ottimo buono sufficiente insufficiente professionista freelance pubblicista freelance professionista dipendente 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 22/ 32 90% 100% Rapporti personali con il Comitato di Redazione Presso i giornalisti che lavorano come dipendenti i rapporti personali in quasi il 90% dei casi sono molto positivi, anche quando l’apprezzamento dei risultati è contenuto: “il rapporto è buono ma i risultati sono scarsi”. La percezione dei rapporti del Cdr da parte di precari e freelance è condizionata dalla loro situazione “esterna” alla redazione: “sono freelance, quindi non ho tutti questi rapporti”, “ho rapporto solo con il mio fiduciario”, “non hanno mai preso contatti, sono distanti”. A livello personale ha un buon rapporto col suo Cdr? ottimo buono sufficiente insufficiente professionista freelance pubblicista freelance professionista dipendente 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 23/ 32 90% 100% Intenzione di voto “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare” Le dichiarazioni sull’intenzione di voto per essere predittive necessiterebbero di una domanda sul voto pregresso (che volutamente non abbiamo inserito per evitare polemiche sulla motivazione della ricerca). Si tenga presente che solitamente in ambito elettorale le dichiarazioni di non partecipazione al voto sono da moltiplicare per un fattore che varia da 2 a 3. L’intenzione di voto rimane invece interessante nella comparazione tra i diversi gruppi come indicatore della partecipazione attiva alla vita del sindacato. Si dichiarano sicuramente intenzionati a partecipare al voto circa 2 giornalisti professionisti su 3; solo uno su 10 esclude la sua partecipazione. Fra i professionisti freelance uno su 2 circa si dichiara sicuramente intenzionato a partecipare al voto ma uno su 3, circa esclude la sua partecipazione. Lei ha intenzione di andare a votare alle elezione del 26-29 Novembre? (solo iscritti) intende andare a votare incerto, perplesso, deve ancora decidere non intende andare a votare professionista freelance pubblicista freelance professionista dipendente 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Presso i pubblicisti freelance i sicuramente intenzioni ad esprimere il loro voto superano di poco il 40%, una quota leggermente inferiore esclude la propria partecipazione. L’intenzione di voto scende drasticamente all’esterno del capoluogo. Lei ha intenzione di andare a votare alle elezione del 26-29 Novembre? intende andare a votare incerto, perplesso, deve ancora decidere non intende andare a votare fuori Milano Milano 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 24/ 32 90% 100% CONCLUSIONI ED INDICAZIONI OPERATIVE Adesioni Come evidenziato, la raccolta di adesioni avviene a livello spontaneo, senza un’attività programmata e coordinata da parte del sindacato; dal momento che una parte delle adesioni è legata ad un’esigenza specifica (soprattutto consulenza legale) destinata ad esaurirsi dopo qualche tempo la base associativa è sottoposta ad un processo di erosione. Anche per questo motivo l’associazione dovrebbe rafforzare la base di aderenti con iniziative volte a sollecitare l’iscrizione. Azione: si tratta da una parte di sollecitare il rinnovo dell’iscrizione degli ex iscritti, dell’ingresso di nuovi aspiranti e del reclutamento di nuovi iscritti; il presupposto di queste iniziative è da una parte il possesso di un archivio informatizzato con informazioni suscettibili di utilizzo dinamico: cellulare, fax, e-mail dall’altra di una comunicazione attenta alle esigenze di questo particolare gruppo di insoddisfatti (tutela dei disoccupati e dei freelance). Dall’altra parte l’associazione deve puntare a fidelizzare (attività di retention) la base degli associati incrementando l’autostima generata dall’orgoglio di appartenenza e migliorando la comunicazione di servizio. I servizi Per quanto la percezione del rapporto costo/benefici dell’iscrizione sia molto positiva, si potrebbe rispondere ad alcune critiche accentuando il differenziale di costo tra professionisti e la parte più fragile della categoria (precari, disoccupati). Il servizio di assistenza legale rappresenta il principale punto di forza dell’offerta di servizi dell’associazione ma ha suscitato qualche risentimento (esito della causa, scarsa assistenza in fase processuale, parcelle elevate) nei confronti dell’Associazione. Azione: per evitare un ritorno d’immagine negativo occorre quindi informare meglio gli iscritti sull’effettivo funzionamento del servizio (che prevede la consulenza gratuita ma non l’assistenza legale); sarebbe opportuno anche istituire un feedback sulla soddisfazione degli user per controllare possibili inefficienze, o comportamenti scorretti, che ricadono sull’immagine dell’associazione (invece che sugli studi legali). Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 25/ 32 Manca un effettivo accesso ai servizi (specie l’ambulatorio ma anche quelli contabili-fiscali) per gli iscritti operanti all’esterno di Milano; si dovrebbe valutare la possibilità di rendere disponibili i servizi (per un giorno alla settimana?) anche negli altri capoluoghi. Percezione di appartenenza Per quanto si riscontri una valutazione intensamente positiva dell’associazione non mancano indicazioni che la sua credibilità risulti indebolita, particolarmente a seguito della conclusione della vertenza dell’ultimo contratto di lavoro. Azione: l’associazione non dovrebbe rinunciare a comunicare la volontà di prevaricazione degli editori, la loro propensione a precarizzare l’intera professione. Comunicazione C’è un’insufficienza nella comunicazione verso gli iscritti; troppa parte degli iscritti non riceve/non legge la comunicazione del sindacato, la frequenza della newsletter dovrebbe utilmente essere incrementata ma soprattutto l’informazione deve risultare tempestiva. È necessario comunque comunicare anche all’esterno della base degli associati. Azione: paradossalmente, visto che siamo in casa di operatori del settore, è assolutamente necessario istituire un vero e proprio ufficio stampa e di p.r. e aprire (dandone adeguata comunicazione) un canale di comunicazione interattivo con la base degli associati e non. Incontri, giornate di formazione su specifici argomenti tecnici, new media e normative che interessano il settore (ad iniziare dagli obblighi per gli organi di comunicazioni di massa, modificati 2 mesi fa, che riguardano le modalità di pubblicazione dei risultati dei sondaggi e della trasmissione dell’uscita all’Authority garante da parte della testata). Ma soprattutto di dovrebbe puntare alla raccolta di informazioni sull’utilizzo del web e dei media più avanzati per la scelta del canale più impattante. Ed infine: fare ricorso a messaggi accattivanti impostati alla maniera pubblicitaria. Sito dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti Si riscontra una bassa frequenza di visita, motivata da un aggiornamento del sito insufficiente e da una staticità dei contenuti; mancano link ad altri siti e spazi di interattività. È stata sollecitata (a livello spontaneo) l’apertura di uno spazio di discussione tra iscritti. Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 26/ 32 Al fine di incrementare la frequenza di visita occorre inoltre informare puntualmente gli associati delle novità inserite sul sito attivando un sistema di alert tramite e-mail o SMS, ma anche Twitter per gli eventi. Da ipotizzare anche in un prossimo futuro un fan club, distinto dal sindacato, su Facebook per aumentare la partecipazione ed il dibattito. Creare una community per fare relazionare i soci su tematiche di interesse (i forum devono assolutamente supportare la passione dei partecipanti). Altri suggerimenti. Abbiamo scomposto la base degli associati e non in quattro gruppi distinti (vedi oltre i diversi cluster) al fine di mettere a punto una gamma di strategie comunicazionali per raggiungere le varie tipologie di giornalisti/pubblicisti (fotografi, uffici stampa, …), creando messaggi ed azioni diversificate. Portare il sindacato agli iscritti, promuovendo attività decentrate. Socializzare con i soggetti fuori Milano, organizzando interventi, cene, incontri nelle diverse città, anche obbligando i milanesi a spostarsi. Pensare giovane. Sollecitare la partecipazione e l’entusiasmo che contraddistingue il cluster “Orgoglio di Appartenenza”. Connettersi alle loro attese/speranze. Offrire riconoscimenti morali, con lo scopo di innalzare l’orgoglio di appartenenza con testimonianze, premi, etc… Tenere d’occhio, monitorare, le lamentele specie sul fronte dell’informazione che viene ricercata in altri siti. Smorzare ed evitare la conflittualità tra i soci, avvertita con fastidio da molti iscritti che vogliono un sindacato super partes. Attivare azioni di member-get-member. I soci più entusiasti devono essere coinvolti nell’ampliamento della base (banalizzando, “più siamo, più contiamo”). Accogliere le new entry dettagliando i vantaggi e i doveri. Le new entry non vedono l’ora di dire che cosa il sindacato dovrebbe a loro parere fare. Puntare sul coinvolgimento, chiedere di suggerire idee e proposte. Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 27/ 32 CLASSIFICAZIONE DEGLI ISCRITTI Per approfondire la comprensione delle varie tipologie di iscritti prospettiamo una clusterizzazione (gruppi di individui il più possibile simili tra di loro e diversi da quelli appartenenti ad altri gruppi) basata sulle priorità delle tematiche che il sindacato deve portare avanti. Cluster 1: Soddisfatti del sindacato. Chiedono aggiornamento professionale Pesa il 24% del totale iscritti; sono spesso freelance professionisti, presenti in Associazione da lungo tempo, abbastanza soddisfatti sia per il senso di appartenenza all’Associazione che per l’assistenza legale ricevuta. Sono user medi dell’ambulatorio medico, ritengono congruo il prezzo per i servizi erogati dall’Associazione. Mostrano interesse verso le nuove tecnologie, avvertono l’esigenza dell’aggiornamento professionale. Visitatori poco assidui del sito dell’Associazione, visitano invece il sito CASAGIT in misura superiore ai colleghi. Plaudono alla capacità che ha avuto il sindacato di ottenere il massimo anche in situazioni difficili, ritengono che l’Associazione sia attenta ai bisogni dei soci, dispongono del CDR in misura inferiore ai colleghi. Si collocano in questo cluster di preferenza uomini, non più giovani, che operano a Milano ma anche in altre città lombarde. Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 28/ 32 Cluster 2: Giovani insoddisfatti e delusi. A rischio abbandono Pesa il 27% del totale iscritti. Soprattutto giornalisti professionisti dipendenti, esigenti e non particolarmente soddisfatti dell’appartenenza all’Associazione e del servizio di assistenza legale ricevuto. Utilizzano poco l’ambulatorio medico, ritengono che il prezzo corrisposto non sia adeguato ai servizi ricevuti. Per loro, i freelance non rappresentano un argomento di interesse. Non sono alla ricerca di informazioni relative alla professione, come non sono troppo interessati dalle nuove tecnologie e dalla tematica dell’aggiornamento professionale. Contenuto anche l’interesse per la tematica dei giovani. Forti visitatori del sito dell’Associazione, del quale apprezzano i contenuti, ma visitano anche altri siti. Riconoscono serietà di comportamento all’Associazione ma sono critici sulla capacità di ottenere il massimo nei conflitti con l’editore. A loro avviso l’Associazione accetta compromessi al ribasso. In azienda, dispongono del CDR ma ne lamentano dell’efficienza. Sono giovani, abitano più nelle altre città della Lombardia che a Milano, mostrano una scarsa propensione ad andare a votare. Cluster 3: Orgoglio di appartenenza. Chiedono più impegno e capacità di informare Rappresentano il 49% dell’universo degli iscritti. Sono soprattutto le new-entry nell’Associazione. Sono orgogliosi di appartenervi, sono soddisfatti del servizio ricevuto di assistenza legale e sono forti utilizzatori del servizio di ambulatorio medico. Ritengono congruo il prezzo pagato per l’iscrizione, mostrano molta sensibilità verso i colleghi meno tutelati e i freelance. Sempre alla ricerca di informazioni sulla categoria, non richiedono però aggiornamento professionale (che evidentemente ritengono già di possedere). Navigano in tutti i siti legati alla professione ma esprimono critiche nei confronti del sito dell’Associazione. Riconoscono che la serietà dei comportamenti dell’Associazione ma non ritengono che sia riuscita ad ottenere il massimo nella recente contrattazione. Si collocano in questo gruppo giovani donne, per lo più residenti a Milano. Mostrano una forte intenzione di andare a votare. Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 29/ 32 Cluster 4: Ex iscritti risentiti e delusi La dimensione del cluster è rilevabile dai dati interni dell’Associazione. Giovani collaboratori, mediamente 45enni, uomini e donne in pari misura. Nel 70% dei casi risiedono fuori Milano, nel 27% dei casi sono addetti negli uffici stampa (vs il 9% del campione). Visitano raramente il sito dell’Associazione mentre navigano con elevata frequenza, di gran lunga superiore a quella dei colleghi iscritti, nei siti della FNSI e dell’Ordine. Severo è il giudizio sulla comunicazione dell’Associazione (nel migliore dei casi suscettibile di miglioramenti). Non sono soddisfatti del comportamento e dell’impegno del sindacato che non empatizza con le problematiche/bisogni dei propri associati trovando accordi al ribasso con gli editori. In pochi casi dispongono di un CDR, comunque, a loro avviso, incapace. Il documento completo degli allegati (il modulo d’intervista e le tavole statistiche) è disponibile sul sito dell’Istituto Freni Ricerche Sociali e di Marketing www.frenimkt.com Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 30/ 32 NOTE ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. 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Via Sandri Sandro - 20121 Milano - Telefono: (+39) 0229004708 Associazione Giornalisti della Lombardia - Ottobre 2010 ©Freni Ricerche Sociali e di Marketing pag. 32/ 32