Carlo Ferretti – B olzano Geologo, R icercatore dei Terroir Geologici

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Vino e g eologia del territorio: un collegam ento predestinato da conoscere e valorizzare
Carlo Ferretti – B olzano
Geologo, R icercatore dei Terroir Geologici del Vino e Consulente di Cantine Vinicole
È convinzione assodata che la territorialità, intesa com e connubio tra m olteplici fattori naturali quali
com posizione e struttura del terreno, caratteristiche topografiche, clim a, vitigni e viticoltori, influisce in
m aniera determ inante sulle caratteristiche del vino. O gnuno di questi elem enti agisce in m aniera
separata e singolare nelle fasi di vitificazione e vinificazione, m a alla fine si com pongono insiem e
definendo le proprietà strutturali e organolettiche che donano carattere e esclusività al vino.
La tradizione e la storia dei vini di B orgogna, B ordeaux, valle del R odano, Toscana, P iem onte, sono la
dim ostrazione di un collegam ento predestinato tra l’eccellenza del vino e il suo territorio di origine.
Al giorno d'oggi appare sem pre più interessante e utile ricercare inform azioni e am pliare le
conoscenze sui diversi fattori naturali che, coniugati insiem e, im postano le proprietà distintive del
vino.
U no di questi fattori, certam ente uno dei più determ inanti per la crescita della vite, è rappresentato
dalla geologia del terreno, intesa nelle m olteplici sfaccettature, nelle particolarità e com plessità
tecnico-scientifiche che la definiscono. La natura geologica del terreno e la sua storia hanno infatti
contribuito a determ inare l’attuale com binazione m inerale e strutturale del suolo, condizionando la
presenza di acqua al suo interno e la disponibilità di elem enti nutritivi per la vita delle piante. Il suolo
rispecchia per natura e com posizione le proprietà della roccia e dei sedim enti su cui si è form ato, con
un forte im printing dettato dalle caratteristiche della cosiddetta roccia m adre da cui traggono origine.
La struttura e form a dei suoli derivano dai processi sedim entari e dai fenom eni di alterazione chim icofisica e pedogenesi che hanno agito negli ultim i m illenni. La storia geologica del territorio ha infine
influenzato in m aniera determ inante la m orfologia del paesaggio e il processo di selezione naturale
che ha portato i coltivatori a disegnare con precisione l’attuale disposizione dei vigneti nella regione.
La geologia del terreno è un fattore così vario e particolare, anche in zone ristrette, da influenzare in
m aniera originale non solo i vini regionali o locali, m a anche quelli delle diverse vigne lim itrofe. Il
connubio geologia-terreno è particolarm ente esplicito ed evidente proprio se si valutano con
attenzione i prodotti di vigneti poco distanti tra loro: sebbene questi si trovino all’interno di uno
identico contesto m orfologico, clim atico e vi si coltivi da sem pre lo stesso vitigno, allo stesso m odo e
da sem pre, in questi stessi vigneti si raccolgono uve con caratteristiche diverse e, di conseguenza, si
producono vini differenti tra loro nella struttura e negli arom i.
B reve storia geologica dell’Alto Adige
Il territorio Altoatesino si inserisce nel vasto e articolato am biente geografico delle Alpi, che si
estendono per più di 1.000 km dalla Francia sino a oltre Vienna. N ella parte nord e ovest dell’Alto
Adige sono presenti le rocce più antiche. Q ui affiora il cosiddetto basam ento m etam orfico, costituito
da rocce di età paleozoica, scientificam ente denom inate filladi m icascisti e paragneiss, risalenti ad un
periodo tra 500 e 300 m ilioni anni fa. P rocedendo verso sud si ritrovano progressivam ente le rocce
“più giovani”, che si sono stratigraficm ente sovrapposte a questo basam ento ed hanno origine
m agm atica e sedim entaria. In particolare presso B olzano si rinvengono i prodotti di una forte attività
vulcanica che ricoprì con lava e sedim enti enorm i superfici nel tardo P aleozoico (280 M io anni fa), a
form are la spessa e m assiccia piattaform a che costituisce il gruppo vulcanico atesino e che oggi
caratterizza e rende singolare questa porzione di territorio. Con l’inizio del M esozoico (240 M io anni fa)
ebbe inizio la sedim entazione di depositi che hanno ricoperto le vulcaniti, dapprim a con strati rocciosi
form ati da m ateriali terrigeni di disfacim ento dell’am biente e delle rocce ancora em erse e poi,
progressivam ente, con le rocce carbonatiche deposte in am biente sottom arino. Le ultim e rocce delle
dolom iti si sono form ate ca. 130 m ilioni di anni fa, quando la regione era orm ai stata ricoperta da un
m are profondo.
Fig. 1: S chem a geotettonico sem plificato dell’Alto Adige.
N el periodo com preso tra 110 e 5 m ilioni d'anni fa si ebbe la conform azione paleogeografia delle Alpi,
iniziata con la collisione fra la zolla continentale adriatica e l’E uropa. Lo scontro creò l’accavallam ento
dei m argini delle zolle in collisione e l’innalzam ento dell’arco alpino. N acquero le m ontagne e,
lentam ente, si è arrivati all’attuale com plessa e variegata sequenza stratigrafica delle form azioni
rocciose, che si erano form ate m ilioni di anni prim a.
Il m ovim ento della crosta terrestre e il sollevam ento delle m ontagne com inciò a quietarsi verso la fine
del terziario (4 M io di anni fa). S eguirono am pie glaciazioni che hanno ricoperto la regione con ghiacciai
spessi anche chilom etri, che durante gli ultim i due m ilioni di anni si sono ciclicam ente sciolti
alternandosi con fasi clim atiche più calde. In epoca post-glaciale si è avuta la scultura finale del
territorio, che ha finalm ente portato ai lineam enti del paesaggio attuale. Con la loro energia i ghiacciai,
i torrenti e i fium i hanno profondam ente inciso ed eroso le rocce di tutta la regione, depositando,
soprattutto presso il fondo delle vallate, i sedim i sciolti che oggi ospitano le coltivazioni e i vigneti. I
terreni coltivi, che hanno quindi un origine piuttosto recente, al loro interno raccolgono la selezione
naturale di m inerali provenienti da più di 150 varietà rocciose locali che si associano nei suoli in
proporzioni diverse, testim oniando la com plessa storia, la varietà e l’originalità dei terreni.
terreni
Fig. 2: S chem a della configurazione geologica nei pressi di M agrè; vista verso nord. La viticoltura è
concentrata sui terreni Q uaternari. O gnuno di questi presenta una com posizione singolare, che
rispecchia in prim o luogo l’origine di provenienza del terreno. Il conoide di M agrè ha com posizione
quasi esclusivam ente dolom itica a tessitura grossolana, così com e il detrito che lo affianca. Il
fluvioglaciale presenta m ineralogia m olto eterogenea, in funzione della glaciazione che l’ha deposto e
dei fenom eni interglaciali locali. Il deposito di fondovalle ha una com posizione petrografica e
granulom etrica m olto varia, con tracce di rocce e m inerali provenienti da tutto il territorio S udtirolese.
R elazione tra geologia del territorio e distribuzione dei vigneti in Alto Adige
Gli avvenim enti geologici più recenti e le conform azioni geologico-m orfologiche che ne sono derivate
hanno condizionato in m aniera selettiva la distribuzione degli appezzam enti vinicoli sul territorio.
S eguendo le regole di coscienza e di esperienza i nostri antenati hanno concentrato le coltivazioni
nelle zone m eglio predisposte alla crescita della vite, avendo prim ariam ente cura della buona resa,
della conservazione e della loro protezione dai dissesti naturali. Agli inizi dell’800 anche il fondovalle,
nonostante fosse in parte inospitale a causa delle aree palustri e delle frequenti inondazioni, ospitava
alcuni vigneti (cfr. Fig. 3). N ella seconda m età dell’800 le aree acquitrinose della piana alluvionale del
fium e Adige vennero bonificate e il suo corso fu regim ato in argini sem pre più alti e resistenti. I
frutticoltori altoatesini conquistarono così una im portante quantità di nuove terre per la coltivazione.
Ciò nonostante le colture viticole si sono in parte allontanate dal fondovalle, concentrandosi
progressivam ente nei territori leggerm ente soprelevati, m eglio drenati, asciutti, stabili e che davano
vini più apprezzati. La scelta qualitativa dei vitigni m igliori e la loro disposizione sul territorio è avvenuta
cosìnel tem po, attraverso una sorta di selezione naturale
naturale.
Fig. 3: Carta geologica della valle del fium e Adige presso M agré, con inform azioni storiche relative alla
piana alluvionale (Concept and GIS data from H ystorical research: Carlo Ferretti. M ap graphics:
courtesy of w w w .4Land.it).
La collocazione geografica locale dei terreni più fertili e m eglio vocati alla viticoltura è connessa anche
all’evoluzione del territorio e principalm ente alle sue proprietà geologiche. I vitigni sono raggruppati
laddove queste proprietà sono più favorevoli e il suolo ha potuto form arsi al m eglio negli ultim i 12.000
anni, dal periodo in cui si sono ritirati i ghiacci e il clim a si progressivam ente reso favorevole alla
crescita di piante e vegetazione.
O gni terreno coltivato ha proprie caratteristiche geologiche distintive, che possono variare in m aniera
significativa anche nel giro di poche decine di m etri. L’intreccio dei fattori genealogici del terreno
rende i suoli m olto vari ed originali dal punto di vista m ineralogico, fisico e agro-chim ico e fa
com prendere perché sia possibile che proprio la geologia rappresenti un elem ento selettivo prim ario
per la qualità dell’uva.
Fig. 4: Fotografie di terreni viticoli a sud di B olzano che testim oniano la notevole differenza geologica
che regola i fattori biotici e abiotici del terreno, anche all’interno dello stesso vigneto.
P articolarm ente diffuse sono al giorno d'oggi le colture della vite sui ripiani m orfologici fluvio-glaciali,
che rappresentano i residui dei depositi lasciati dai ghiacciai dopo la più recente erosione operata dai
corsi d’acqua. I ripiani m orfologici più estesi si rinvengono ai piedi dei fianchi vallivi nella zona di S anta
M addalena, Appiano, Caldaro, Term eno, M azzon e P ochi di S alorno. Intensam ente coltivati sono
anche i coni alluvionali e di versante, nonché i depositi torrentizi, ad esem pio presso Terlano,
Andriano, Term eno, M agrè. P ressoché assenti nei dintorni di B olzano sono invece le coltivazioni su
suolo form atosi direttam ente sulla roccia. In Alto Adige sono disponibili quasi tutti i m enu geologici in
cui possono affondare le radici della vite, approfittando di una varietà pedologica pressoché unica per
una zona così ristretta. Q ui si ritrovano terreni calcarei, dolom itici, m arnosi, vulcanici, granitici e
scistosi m escolati tra di loro in porzioni e strutture sem pre diverse e originali.
I cru m igliori si identificano in situazioni particolari, di solito m olto ristrette e che com prendono solo
alcuni vigneti, laddove il connubio tra i vari elem enti naturali (geologia, suolo, m icroclim a, esposizione,
vitigno) raggiunge potenzialità eccellenti ed esclusive.
U n approccio analitico per la valutazione del territorio
terri torio e dei suoi vini
Com e fanno gli aspetti geologici a condizionare la vita e la crescita della vite?
Com e è possibile che lo sconvolgim ento della terra, il m oto delle placche oceaniche durato m ilioni di
anni, la form azione delle enorm i m ontagne alpine, le rocce che le com pongono, nonché i sedim enti
che ne derivano siano in grado di caratterizzare in m aniera esclusiva il m icroam biente che costituisce il
suolo della vite?
P er cercare queste inform azioni e dare risposte pratiche e utili ai vignaioli applichiam o oggi nuovi
protocolli di ricerca scientifica, sposando le tecniche d’analisi più attuali con progetti di conoscenza,
interpretazione e di sviluppo vitivinicolo. S i qualificano e classificano i terreni con ricerche e prove,
param etrizzando i loro com portam enti in relazione alle attività viticole che li interessano. L’approccio
analitico allo studio delle relazioni geologia-vino, a differenza di quello naturalistico di norm a seguito,
ha potenzialità notevoli e tuttora poco esplorate.
esplorate
N ella pratica si analizzano la struttura del terreno, i m inerali e gli elem enti chim ici che ne derivano,
valutando sito per sito le principali com ponenti e le variabili che, a partire da un terreno, testim onianza
di una storia di m ilioni di anni, si associano alla vite e portano a m agici grappoli d’uva e a vini esclusivi,
caratteristici del territorio in cui sono prodotti.
Al terroir geologico devono essere attribuite caratteristiche geografiche e geologiche ben definite,
chiare, identificabili e ripetibili. Gli studi più dettagliati si concentrano pertanto su porzioni di territorio
specifiche, ricercando con attenzione gli elem enti distintivi d’interesse che classificano le reali
potenzialità dei cru.
L’esperienza insegna che le inform azioni geologiche raccolte dalle analisi e prove sui terreni si
accom pagnano a interessanti ricadute applicative. Gli studi diventano così utili per la validazione dei
criteri e delle tecniche di coltivazione adottate, per la corretta im plem entazione e per lo sviluppo
agrotecnico, nonché per la valutazione dell’im postazione produttiva del processo vitivinicolo.
Con questi obiettivi la ricerca geologica specializzata può interessare tutte le aziende, a partire dal
vignaiolo, che vuole com prendere perché il suo vino sia eccelso o com e può m igliorarne la qualità,
sino ai grandi consorzi che coltivano m igliaia di vigneti e hanno interesse nel conoscerli m eglio oppure
di razionalizzarli e rivalutarli produttivam ente, in m aniera giudiziosa e m otivata.
Conoscenza del territorio e dell’a
del l’am
l’a m biente.
La dettagliata conoscenza del territorio e delle sue proprietà va finalizzata anche al rispetto del dono
naturale rappresentato dal terroir geologico
geologico. P er questo le vigne vanno intim am ente conosciute,
protette e conservate, così da m antenere l’equilibrio naturale che accom pagnerà la vitificazione nelle
prossim e generazioni. La natura non deve essere alterata m a letta e interpretata con coscienza e
attenzione, creando il proprio vino sem pre più in sim biosi con essa. P er ogni luogo vanno com prese le
proprietà, gli equilibri e le potenzialità dei vigneti e dei vini.
Il rispetto della diversità geologica è stato recentem ente riscoperto com e valore esclusivo e
caratterizzante delle aziende vinicole e in tal senso c’è la necessità di conoscere a fondo i propri
vigneti. I loro dati territoriali, geografici, am bientali e viticoli vengono raccolti insiem e, com ponendo
database com pleti di tutte le inform azioni di valore che li caratterizzano. Q uesti dati, collegati tra loro e
valutati da prospettive nuove e diverse, arricchiscono la conoscenza e la consapevolezza del
patrim onio naturale della cantina. Vengono così docum entate e rese accessibili alle aziende ed ai
tecnici nuove inform azioni, fondam entali per vinificare adottando prospettive tecniche e processi
produttivi di qualità, controllati e consapevoli.
R isultati dei recenti studi in Alto Adige
Arom i distintivi, m ineralità, freschezza, eleganza e longevità sono solo alcune delle qualità esclusive
che caratterizzano i m igliori vini altoatesini.
•
L’analisi geologica dei vigneti può identificare nel dettaglio le aree e i cru unici, naturalm ente
predisposti a valorizzare tali presupposti d’eccellenza.
•
L’associazione tra le valutazioni agronom iche e le conoscenze geologiche m oltiplica il valore
pratico delle inform azioni sui terreni, riducendo i costi di ricerca e perm ettendo una
interpretazione più precisa delle caratteristiche dei suoli.
•
I vignaioli decidono con sem pre m aggiore consapevolezza e convinzione i vitigni da coltivare.
S elezionano i propri vini in relazione alla posizione del vigneto, secondo il criterio discrim inante
dell’unicità locale del terreno.
•
Le ricerche portano in alcuni casi a rivalutare le tecniche di coltivazione im piegate,
com prendendone i vantaggi o gli svantaggi in riferim ento al terreno naturale che ospita la vite,
riconoscendo qualità di vigneti talvolta non appieno valorizzati in passato.
•
D iversi sono i vitigni prim itivi della regione. Alcuni, com e il Gew ürztram iner, si sono diffusi nel
m ondo, m a solo nella loro terra d’origine riescono ad esprim ere i connotati unici, esclusivi e
tradizionali, im pressi dal loro terroir prim ordiale.
•
S ulla scorta di testim onianze scientifiche che docum entano il collegam ento predestinato tra
singolarità dei vini e il loro terroir geologico, alcune cantine hanno oggi la fortuna di poter
celebrare, anche a livello internazionale, le particolarità esclusive dei propri prodotti.
•
Le nostre ricerche indicano che le condizioni geologiche del terreno nel loro com plesso,
plesso
favoriscono o ostacolano l’adattabilità dei vitigni al terroir, esaltando o riducendo le
caratteristiche delle uve. N on si ritiene più attuale la convinzione per cui solo poche rocce nel
m ondo sono le m igliori per esaltare le caratteristiche dei vitigni e dei loro vini.
•
Alcuni vignaioli coltivano la propria vigna su terroir geologici unici ed esclusivi a livello
internazionale, senza averne piena consapevolezza.
Gli argom enti sopra elencati riassum ono solam ente alcuni dei risultati raggiunti e conferm ati dagli
studi più recenti. Alcune ricerche sono solo all’inizio, m a tutti gli esiti convergono a rafforzare un
im portante risultato, finalm ente riconosciuto e da esam inare sem pre più dettagliatam ente: l’im pronta
del terroir geologico è in grado di conferire ai vini un supplem ento di anim a, insiem e ad un tocco
singolare e distintivo di qualità.
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