DOMENICA 3 LUGLIO 2011
DENTI DI TERRAROSSA: FERRATA MAXIMILIAN
ESCURSIONE: Alpe di Siusi, rifugio Alpe di Tires e rifugio Bolzano
Un bellissimo percorso ad anello, lungo sentieri in quota che offrono panorami straordinariamente aperti e affascinanti.
Dislivello: m. 850 – Tempi di marcia: ore 6,30 – Difficoltà: E, non è particolarmente difficile ma risulta tuttavia abbastanza lunga e
richiede un discreto allenamento.
Dal parcheggio di Compaccio-Kompatsch m. 1840 dell’Alpe di Siusi prendiamo la seggiovia che porta all’albergo Panorama, m. 2011.
Dal piazzale dell’albergo seguiamo il tracciato tra i recinti in discesa verso sud. Per gradini, poi per passerelle, attraversiamo la zona
acquitrinosa dei prati Palù di Ladins. Ammiriamo sulla sinistra le belle cime del Sasso Lungo m. 3181 e del Sassopiatto m. 2499.
Continuiamo verso est per una mulattiera tra recinti. Un cartello indica la deviazione a destra in salita per i prati fino al sentiero n° 2.
Traversando per ripidi pascoli, giungiamo ad un canalone (m 2220). L'erto ghiaione viene superato per sentiero in tornanti fino alla
Forcella dei Denti di Terrarossa, m. 2499, ore 1.30, qui si apre un straordinario scenario sul gruppo del Catinaccio.
Il sentiero continua in breve discesa tra le rocce, poi traversando verso sudovest, porta al Rifugio Alpe di Tires-Tierser Alpl hütte, m.
2441, ore 0,20-2,00.
Dal rifugio prendiamo la mulattiera verso ovest, segn. 4, che scende brevemente, poi in salita ripida, aggiriamo il crinale dei Denti di
Terrarossa. L’ambiente , bellissimo anche sotto l’aspetto geologico con l’evidente cambiamento di colore tra le chiare rocce dello Sciliar e
quelle rosso-ocra del gruppo dei Denti di Terrarossa, consente ampie e spettacolari vedute sul Catinaccio. Più avanti si incontra qualche
passaggio leggermente esposto ma sempre facilmente superabile, a ridosso di ripide pareti di roccia. Giungiamo così ad un bivio a quota
2551 dove da destra arriva li sentiero proveniente dalla ferrata Maximilian, continuiamo dritti inizialmente in discesa per poi risalire e
raggiungere il grande e caratteristico rifugio Bolzano al Monte Pez, m. 2457, ore 2,00-4,00.
Dal rifugio in direzione Nord, ritorniamo sui nostri passi fino ad un bivio, teniamo la sinistra sul sentiero n° 5, denominato Sentiero dei
Turisti-Tuoristensteig, cominciamo a scendere, con pendenza sensibile ma regolare. Prendiamo così quota, apprezzando ampie vedute
sull’Alpe di Siusi e più lontano sulla Val Gardena, il fondo valle e superiamo il Rio Frötschbach, saliamo ripidamente alla Malga Saltner m.
1825. Saliamo ancora ripidamente un valloncello erboso e quindi con in lungo percorso in piano, sempre all’incirca a quota 2000 e con una
bellissima vista panoramica, attraversiamo un’estesa area paludosa su ponticelli di legno, proseguiamo sul sentiero che attraversa i
verdissimi prati fino al rifugio Laurinhütte. Pieghiamo a destra, nord, e con la stradina sterrata raggiungiamo la stazione a monte
Panorama, m. 2011, ore 2,30-6,30
FERRATA MAXIMILIAN. La lunga cresta ad est dell'Altipiano dello Sciliar, col versante nord roccioso e scosceso, rivolto all'Alpe di Siusi,
congiunge la Cima di Terrarossa con la cresta a spuntoni dei Denti di Terrarossa. Il suo versante sud ricade in pareti a picco sulle pendici
erbose dell'Alpe di Tires. La ferrata rappresenta un itinerario in quota con svariate vedute panoramiche, non molto impegnativo, attrezzato
solamente nei tratti ripidi ed esposti.
Dislivello: m. 1.050 – Tempi di marcia: ore 7,30 – Difficoltà: EEA, medio/facile – Attrezzatura: imbrago, set da ferrata e caschetto.
A monte del rifugio Alpe di Tires si segue il sentiero segnato che sale in tornanti fino al vicino attacco (m 2500). Lungo facili gradoni si
passa al canalone sul versante est. Per sentiero, poi per un salto roccioso attrezzato, si sale alla forcella (m 2590). Lungo il versante nord,
per rocce gradinate e ben attrezzate, si raggiunge la cima del Dente di Terrarossa m. 2653, ore 0.45-2,45. L'itinerario prosegue verso
ovest in discesa per la cresta, passa per un singolare portico di roccia e scende ad una forcella per un salto ripido (m 2580). Si continua
per la cresta, superati alcuni spuntoni si passa per un'altra forcella (m 2550). Il sentiero prosegue sul crinale pianeggiante, ricadente a
picco sui due lati. Passati altri spuntoni la ferrata scende per un camino che si supera in spaccata. Per le rocce frastagliate sul versante
nord si giunge alla forcella bassa, ore 030-3,15, sotto l'appicco est della Cima di Terrarossa. Per la rampa a destra, poi a sinistra, per
sentiero e gradoni attrezzati, si giunge alla cresta (in basso si vede il rifugio). Dopo un tratto meno ripido in cresta la via sale a destra, sul
versante nord, fino alla Cima di Terrarossa-Roterdspitze, m. 2655, ore 0.30-3.45. Il sentiero segnato scende ad ovest, per terreno poco
inclinato in direzione dell'Altipiano dello Sciliar. Raggiunto il bivio, m. 2560, segnaletica, si segue il sentiero sv. 3/4 tenendo la destra in
discesa e poi con una leggera salita arriviamo al rifugio Bolzano, m. 2457, ore 1,15-5,00.
PARTENZA DALLA SEDE ALLE ORE 5,00 CON PULLMAN
INFORMAZIONI: GRAZIANO MAIMERI 333-56.12.182