Gite Escursionistiche C.A.I. Sezione di Brescia PASSO DELLA FRICCA (Ristorante Sindech) – BECCO DI FILADONNA (TN) Domenica 5 Luglio 2009 Dislivello: m. 1100 Tempo complessivo: ore 5,30 Partenza: Ore 6.30 da P.le Iveco (Via Volturno) Accompagnatore: Gianni Bledig Posta a sud est di Trento è la montagna che chiude l’anello di cime che circondano la città e deve il suo noma a due spuntoni rocciosi della cresta nord che la leggenda vuole siano due giganti pietrificati, conformati in modo da dare l’idea di una donna che fila. Uno di essi detto La Madonnina si vede sia da Trento che percorrendo l’autostrada del Brennero. La Val d’Adige la limita a ovest, mentre s’affondano nella valle del torrente Centa i suoi fianchi orientali, oltre al quale sorridono le belle ondulazioni dell’Altipiano di Lavarone. Si adagia a nord l’Altipiano di Vigolo Vattaro, mentre a sud si allunga quello di Folgaria e Serrada. Il versante settentrionale è detto Derocca, quello sud-ovest Scanuppia, termine col quale gli abitanti della Val Lagarina intendono comprendere l’intero massiccio. Itinerario: Raggiunto il bar ristorante Sindech, presso il passo della Fricca, ci carichiamo gli zaini sulle spalle e ci inerpichiamo per il sentiero n. 442, fino al rifugio Casarota (mt. 1572). Dopo circa 1 ora di ripida salita, usciamo dal fitto bosco in vista del rifugio. Il sentiero è sempre ben evidente. Dal rifugio, dopo circa tre ore, siamo in vetta: prima tocchiamo la roccia ove si erge una grande croce in ferro e poi risaliamo alcune roccette per raggiungere il "Becco di Filadonna". Questa cima, la più orientale del Gruppo, offre oltre al vario ed ampio panorama una bella e particolare veduta sugli strapiombi che dominano il Bivacco Madonnina, il lago di Caldonazzo, i paesi dell'altopiano della Vigolana (Vigolo Vattàro e Vattàro) e l'altopiano di Lavarone, il gruppo del Brenta e la Valle dell'Adige. Il ritorno avverrà seguendo il percorso a ritroso (sentiero n. 442) effettuato in salita.