Turchia ... LA CAPPADOCIA GOREME E LA FORMAZIONE DEI CAMINI DELLE FATE Lava e ceneri del vulcano Erciyes (Monte Argeo) coprirono, migliaia di anni or sono una superficie di circa 4200 kmq. Al termine dell'attività del vulcano questa regione subì una grandissima erosione da parte del vento e dell'acqua. In conseguenza a questa erosione le terre friabili furono asportate e le rocce non logorate presero forme singolari e soprattutto si formarono coni sormontati da blocchi di roccia dura che sono gli odierni camini di fata. I Cristiani rifugiatisi nella valle di Göreme a causa della minaccia araba, la chiamarono "Göremi" che significa "Non potere vedere!", e questo nome, col tempo, si trasformò prima in Korama e poi in Göreme che arrivò fino ai giorni nostri. San Paolo trovò molto idonea Göreme all'educazione dei missionari. In antichità Göreme era forse molto più vasta, ma oggi occupa solo questa valle. A Göreme, che fu uno dei maggiori centri del Cristianesimo dal VI secolo fino alla fine del IX secolo, si trovano circa 400 chiese sparpagliate nei villaggi vicini l'uno all'altro. Le chiese che si trovano a Göreme sono: Tokali Kilise (chiesa della fibbia), Carikli Kilise (chiesa dei sandali), Karanhk Kilise (chiesa oscura), Meryem Ana Kilisesi (chiesa della Vergine Maria), Elmali Kilise (chiesa della mela), Yilanli Kilise (chiesa del serpente), Barbara Kilisesi (chiesa di Santa Barbara), Elnazar Kilisesi (chiesa dello sguardo). AVCILAR (il villaggio di Göreme) Il paesino di Avcilar, situato nella valle di Göreme a 500 m a ovest del centro delle chiese rupestri di Göreme, è un villaggio che si trova in mezzo alle bellezze naturali e ai ruderi storici. In questa località che occupa uno spazio di circa 5 kmq, si trovano singolari camini delle fate, spelonche e chiese rupestri risalenti al periodo iconoclastico. Molte di esse furono rovinate molto tempo fa e, al giorno d'oggi, pochissime chiese affrescate sono rimaste in piedi. Gli abitanti di questo paesino continuano a convivere con quei meravigliosi camini delle fate e con le spelonche. Siccome in questa regione fa freddo d'inverno e caldo d'estate, i suoi abitanti si difendono dal freddo invernale e dal caldo estivo scavando nuove camere in queste spelonche. Queste camere scavate sono tiepide d'inverno e fresche d'estate ed alcune di esse, al giorno d'oggi, vengono utilizzate come pensioni turistiche.