Lo scienziato indiano Rajendra Kumar Pachauri, noto per il suo

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RAJENDRA KUMAR PACHAURI
A cura di Anita Luciani
A.A. 2010-2011
Lo scienziato indiano Rajendra Kumar
Pachauri, noto per il suo peculiare interesse
volto alla salvaguardia del nostro pianeta, si
occupa di temi riguardanti i cambiamenti
climatici, affrontando cause, conseguenze e
soluzioni. Si occupa in particolar modo di
tematiche che al giorno d’oggi hanno profonda influenza sulla società umana,
che deve costantemente confrontarsi con esse.
I “mutamenti climatici” sono causati dal continuo e forte intervento delle
attività umane e vanno ad assumere conseguenze gravi sugli equilibri naturali
e sulla salute stessa dell’uomo. Dunque non risulta essere errata
l’individuazione, soprattutto nelle azioni dell’uomo, di numerosissime cause
di malattie. Possiamo prendere come esempio i casi determinati dalla
diffusione di diserbanti, o sostanze come i CFC nei prodotti spray (in
particolare questi hanno portato alla riduzione dell’ozono negli alti strati ed
alla formazione del fenomeno detto “buco dell’ozono”). Abbiamo la certezza
che gli interventi umani assumono quotidianamente conseguenze gravissime
sugli equilibri chimici e fisici del pianeta.
Il dottor Rajendra Pachauri è ormai internazionalmente riconosciuto
come leader globale della ricerca scientifica (in particolar modo nel campo
tematico di ambientalista) ed oggi si ritrova persino catapultato nel ruolo di
statista internazionale, grazie alla moltitudine degli sforzi volti alla
promozione della consapevolezza del cambiamento climatico. Egli è infatti
costantemente in movimento per diffondere una maggiore conoscenza sui
cambiamenti climatici per gettare le basi volte all’adozione di misure
necessarie a contrastare tali cambiamenti. Il mondo ormai ha la necessità di
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confrontarsi
quotidianamente
con
le
problematiche
riguardanti
il
cambiamento climatico ed effettivamente le questioni ambientali sembrano
aver improvvisamente assunto un’urgenza extra.
Pachauri è nato il 20 Agosto 1940 a Nainital, si è laureato in ingegneria
meccanica presso l’Indian Railways University ed ha conseguito una seconda
laurea in ingegneria elettrica presso l’Università di Jamaplur. Dopo una
brillante carriera manageriale ha occupato importanti ruoli di direzione e
consulenza concernenti la ricerca applicata. Nel breve periodo dal 1981-1982
ha rivestito il ruolo di Visiting Professor di economia delle risorse presso la
West Virginia University. Ma il 1982 ha segnato l’inizio di un periodo focale
per Pachauri: infatti è diventato direttore generale di due tra le più importanti
società istituite con lo scopo di trattare l’insieme delle problematiche
affrontate precedentemente, ovvero il TERI e l’IPCC.
 TERI (ex Tata Energy Research Institute) è stata formalmente fondata
nel 1974 per affrontare problemi legati all’ambiente a causa del
graduale esaurimento delle risorse energetiche limitate dalla terra, che
sono in larga misura non rinnovabili, a causa dei metodi esistenti di
utilizzazione dell’uomo che sono altamente inquinanti. TERI sviluppa
soluzioni a problemi globali nei settori dell’energia e dell’ambiente.
Crea inoltre modelli di sviluppo che sono in gran parte sostenibili. Il
punto di forza dell’Istituto sta nella ricerca di montaggio, formazione e
progetti dimostrativi che portano allo sviluppo di specifiche tecnologie
per trarre benefici per la società in generale.
 IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) è il foro
scientifico formato nel 1988 da due organismi delle nazioni unite:
l’Organizzazione metereologica mondiale ed il Programma delle
Nazioni Unite per l’Ambiente, con lo scopo di studiare il riscaldamento
globale. Si occupa quindi di basi scientifiche dei cambiamenti climatici
e degli impatti di questi cambiamenti sui sistemi naturali e umani. Ma
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si occupa anche della mitigazione dei cambiamenti climatici; ovvero
della riduzione delle emissione dei gas a effetto serra.
È proprio prendendo l’incarico di direttore di questo Istituto, che egli ha reso
possibile lo studio e l’avanzamento della ricerca concernente i principi della
gestione sostenibile delle risorse in termini di consumi energetici. Ma egli
continua a sviluppare contatti con altre istituzioni accademiche: ad esempio
presso l’università di Yale (USA). Con questa vasta esperienza in patria e
all’estero si è conquistato una posizione di rilievo, necessaria per offrire un
contributo concreto alla realizzazione di una delle più grandi organizzazioni
di conoscenza globale riguardante queste tematiche: si tratta di un gruppo
intergovernativo di scienziati che si sono riuniti per valutare e ampliare le
conoscenze sulle più grandi minacce per il pianeta sin dagli albori dell’era
industriale.
L’11 Dicembre del 1997, sottoscrivendo il “Protocollo di Kyoto”, che è stato
firmato da più di 160 paesi in occasione della Conferenza COP3 della
Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici
(UNFCCC), si è mostrato totalmente favorevole all’adozione di questo
documento. Il trattato è entrato in vigore il 16 febbraio 2005, dopo la sua
ratifica anche da parte della Russia. Il Protocollo di Kyoto sui cambiamenti
climatici è un accordo internazionale che stabilisce precisi obiettivi per i tagli
delle emissioni di gas responsabili dell'effetto serra e del riscaldamento del
pianeta, da parte dei Paesi industrializzati. E' l'unico accordo internazionale
che sancisce una limitazione delle emissioni dei gas serra e limita gli
stravolgimenti climatici da essi causati. Infatti uno dei punti chiave del
protocollo risultava essere proprio l’obbligo di sviluppare un costante
impegno volto a ridurre le emissione dei gas serra di almeno il 15 % rispetto
ai livelli del 1990.
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Proprio nel 2002 Rajendra Pachauri è stato eletto presidente del gruppo
intergovernativo sui cambiamenti climatici. Secondo Pachauri era necessaria
una maggiore conoscenza ed informazione globale riguardo i mutamenti
climatici ed egli ha inoltre sottolineato diverse volte le sue preoccupazioni a
tal riguardo in particolare per la situazione che si andava a prospettare per i
paesi più poveri del mondo (egli infatti non poche volte espresse disappunto
per le evidenti tensioni che andavano a svilupparsi tra paesi ricchi e poveri).
Inoltre egli ha condiviso, nel 2007, il Premio Nobel per la Pace con l’ex
Vice-Presidente USA Al Gore per aver creato e diffuso una maggiore
conoscenza dei cambiamenti climatici causati dall'uomo e aver stabilito le
misure necessarie per reagire a questa realtà.
Il Primo Ministro dell’India lo ha nominato membro del consiglio consultivo
PM sul cambiamento climatico ed attualmente il dottor Pachauri è ritenuto un
illustre luminare acclamato e richiesto in ogni singolo evento o congresso
avente come oggetto il tema dei cambiamenti climatici.
Il dottor Pachauri ha pubblicato più di un centinaio di articoli per riviste
scientifiche e decine di libri senza trascurare il costante impegnato per una
moltitudine di iniziative riguardanti la salvaguardia del nostro pianeta.
Ma di cosa parla esattamente Il dottor
Pachauri
quando
cita
le
parole
“cambiamento climatico”?
Questo tema tratta di variazioni a
livello
globale
del
clima
(cambiamenti dei valori medi o delle
variazioni rispetto la media). Essi si
producono su diverse scale temporali
su tutti i parametri meteorologici:
temperature
(media
massima
e
minima) precipitazioni e nuvolosità. Sono imputabili a cause naturali e, negli
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ultimi 150 anni, si ritiene anche all’azione dell’uomo, le cui influenze sul
clima sono ancora materia di dibattito scientifico. Proprio la Convenzione
quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) utilizza il
termine “mutamenti climatici” per riferirsi ai cambiamenti climatici prodotti
dall’uomo, mentre utilizza il termine di “variabilità climatica” per quello
generato da cause naturali. In alcuni casi, per riferirsi ai mutamenti climatici
di origine umana si utilizza l’espressione “mutamenti climatici antropogeni”.
Proprio le emissioni di gas-serra dovuti ad attività antropiche, ovvero attività
dell’uomo civilizzato, alterano l’atmosfera in maniera tale da influenzare il
clima. Grazie all’effetto serra la temperatura sul nostro pianeta si pone in una
fascia che consente la vita; ma in assenza di atmosfera la temperatura sulla
terra sarebbe incompatibile con la vita attuale.
Ormai molti dei parametri che influenzano il clima sono in continuo
mutamento (caratteristiche atmosferiche, parametri interni o esterni al
pianeta) tanto che il clima non ha mai un carattere statico ma è sempre alla
ricerca di un nuovo equilibrio: la caratteristica del clima è che è sempre in una
fase di cambiamento passando da momenti più caldi a momenti più freddi.
Negli studi del dottor Pachauri e quindi negli studi dei mutamenti climatici,
bisogna considerare molti aspetti correlati al problema ambientale, che ha
profonde influenze sulla società umana, la quale deve confrontarsi con essi
anche dal punto di vista economico e politico.
Alla base del problema c’è la rapida crescita della popolazione e lo stile
di vita insostenibile e consumistico che noi scegliamo di adottare. Il nostro
ambiente è quindi sottoposto a maggiori pressioni da parte degli abitanti che
vogliono assicurarsi almeno la pura sopravvivenza. Ogni giorno ognuno di
noi, nel suo piccolo, potrebbe compiere gesti di salvaguardia dell’ambiente in
cui viviamo. Infatti, dipende soprattutto da noi prendere coscienza di questo
fatto ed imparare ad evitare problemi gravi.
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Il riscaldamento globale e il cambiamento climatico sono causati dall’uomo
stesso
ed
ormai
è
dimostrato
che
la
temperatura sta aumentando ovunque; le
emissioni
di
anidride
carbonica
e
la
concentrazione nell’atmosfera dei gas hanno
raggiunto livelli record.
Dobbiamo proteggere noi e il nostro mondo,
ma per fare ciò bisognerebbe sviluppare
sistemi energetici rinnovabili e non inquinanti;
bisognerebbe adottare tecnologie e pratiche
produttive sostenibili.
Questi non sono traguardi difficili né da un punto di vista tecnico, né da
un punto di vista economico: potremmo fare tutto ciò con molto meno sforzo
e denaro di quello che attualmente il mondo spende per armi e guerre, creando
nel processo, un’economia forte e sostenibile.
Ma lo sforzo ancora più incredibile è quello di definire e condividere la
visione di questo futuro sicuro e sano, lavorando insieme.
Bibliografia e sitografia:
P. Solomon, R. Berg, W. Martin-Biologia-Edises, Napoli,2008
http://en.wikipedia.org/wiki/Rajendra_K._Pachauri
http://it.wikipedia.org/wiki/Protocollo_di_Ky%C5%8Dto
http://it.wikipedia.org/wiki/Mutamento_climatico
http://www.teriin.org/
http://cultura.blogosfere.it/2007/10/al-gore-premio-nobel-per-la-pace.html
http://www.difrontealfuturo.net//5ambiente.htm
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