La preparazione e la gestione della risposta alle emergenze sanitarie Confindustria Genova - Torre S. Vincenzo - Auditorium Cristoforo Colombo Genova 1212-13 dicembre 2006 Piano Pandemico Nazionale per l’Influenza P. Crovari Dip. di Scienze della Salute - Università di Genova Coordinatore del Sottocomitato Scientifico: “Influenza e Pandemie Influenzali” - Ministero della Salute Pandemie di Influenza del XX secolo Virus A/H1N1 A/H2N2 A/H3N2 1918 1933 1940 1950 1956 1957 1960 Spagnola 1968 1977 URSS Asiatica Hong Kong 2006 Influenza aviaria Dalla fine del 2003, da quando cioè i focolai di influenza aviaria da virus influenzale A/H5N1 sono divenuti endemici nei volatili di alcune aree del sud est asiatico ed il virus ha causato infezioni gravi anche negli uomini, il rischio di una pandemia influenzale è diventato più concreto e persistente Il Piano Pandemico Raccomandazioni OMS: Tutti i Paesi devono mettere a punto un Piano Pandemico seguendo le linee guida concordate e in base all’assetto epidemiologico mondiale Piano Pandemico Nazionale: riferimento per la messa a punto dei Piani Regionali Piano Pandemico: documento in costante aggiornamento Il Piano Pandemico Perché un “Piano Nazionale di Preparazione e Risposta ad una Pandemia Influenzale”? •Una pandemia influenzale costituisce una minaccia •Le emergenze sanitarie richiedono risposte globali e coordinate La Pianificazione consente di avere risposte coordinate e armoniche tra: •Stato e Regioni •Istituzioni sanitarie e Istituzioni non sanitarie Il Piano Pandemico Cosè il “Piano Nazionale di Preparazione e Risposta ad una Pandemia Influenzale”? Un documento in cui sono individuate le azioni chiave per le Autorità sanitarie Nazionali, Regionali e per tutti gli altri Organi coinvolti. Si sviluppa secondo le fasi pandemiche individuate prevedendo per ogni fase obiettivi, azioni e organi coinvolti. dall’OMS, Fasi di rischio Fasi di rischio Fasi di rischio Il Piano Pandemico Obiettivi del “Piano Nazionale di Preparazione e Risposta ad una Pandemia Influenzale” •Identificare e descrivere rapidamente casi di influenza causati da nuovi ceppi virali •Minimizzare il rischio di trasmissione interumana •Ridurre l’impatto sui servizi sanitari e sociali •Assicurare un’adeguata formazione a tutto il personale coinvolto •Garantire informazioni aggiornate e tempestive •Monitorare l’efficienza degli intrapresi Il Piano Pandemico Azioni del “Piano Nazionale di Preparazione e Risposta ad una Pandemia Influenzale” •Migliorare sorveglianza epidemiologica e virologica •Attuare le misure di prevenzione e controllo dell’infezione (misure di sanità pubblica, profilassi farmacologica e vaccinale) •Garantire trattamento e assistenza sanitaria dei casi •Mettere a punto tutte le strategie che consentano il mantenimento di adeguati livelli di assistenza sanitaria e non •Mettere a punto un Piano di formazione •Predisporre strategie di comunicazione •Monitorare l’attuazione delle azioni pianificate per ciascuna fase di rischio Fase 3. L’infezione nell’uomo con un nuovo sottotipo, ma senza trasmissione da uomo a uomo, o tutt’al più rare prove di trasmissione ai contatti stretti. Azioni di maggiore importanza Sorveglianza epidemiologica e virologica • Veterinaria • Umana Intensificazione della preparazione • Sviluppo vaccini • Stock pile antivirali • Riserva DPI • Altri aspetti organizzativi Fase 4-5. Piccoli/grandi cluster con limitata trasmissione interumana che indicano che il virus non è ben adattato all’uomo. Azioni di maggiore importanza Evitare importazione del virus • Controlli sanitari alle frontiere • Valutazione sospetti • Protocollo utilizzo DPI • Vaccinazione? Circoscrivere i primi cluster di malattia • Individuazione e isolamento dei sospetti • Quarantena volontaria dei contatti • Misure di Sanità Pubblica; utilizzo DPI • Antivirali Trattamento e assistenza Il Piano Pandemico Censire strutture di assistenza e operatori sanitari Censire strutture dotate di dispositivi ventilazione assistita Definire flussi di pazienti Definire i livelli delle strutture sanitarie Approvvigionamento, distribuzione stoccaggio di antivirali Definire linee guida per l’utilizzo degli antivirali Definire linee giuda per il trattamento domiciliare Il Piano Pandemico Mantenimento livelli essenziali tutti i servizi Servizi sanitari ma anche servizi quali rete elettrica, idrica, trasporti e comunicazione •Identificare personale che può fornire assistenza in caso di emergenza •Sviluppare lista servizi essenziali •Mettere a punto procedure che ne consentano un corretto funzionamento in caso di emergenza •Individuarne i responsabili Æ vaccinazione prioritaria Il Piano Pandemico Piano Nazionale di Formazione Per tutti gli operatori coinvolti •Acquisizione elementi cognitivi e abilità •Gestione emergenza •Identificazione dei differenti ruoli •Collaborazione integrata tra operatori sanitari e tutte le professionalità coinvolte •Programma differenziato per le differenti professionalità Il Piano Pandemico Piano di comunicazione Pianificazione delle strategie di comunicazione Preparazione delle strutture a livello nazionale, regionale e locale Individuazione portavoce a livello nazionale e locale Garantire la circolazione, scambio e condivisione delle informazioni Sviluppo rapporti con i mass media E noi a che punto siamo??? …noi non stiamo a guardare ma… ….ma…. ...per tutti noi!!! Considerazioni finali I E’ probabile, che dovremo affrontare una nuova pandemia di influenza umana ma, non è possibile prevedere quando ciò accadrà. La preparazione in assenza di crisi è fondamentale. E’ pertanto doveroso lavorare alacremente anche su questo fronte per predisporre gli interventi necessari in questa situazione di emergenza. Considerazioni finali II Il Piano Pandemico Nazionale costituisce un importante indirizzo riguardo agli interventi che risultano più convenienti alla luce delle attuali conoscenze scientifiche. I Piani Pandemici Regionali dovranno predisporre l’organizzazione per dare concreta attuazione agli interventi, modulandoli sulla base delle realtà locali. La preparazione e la capacità delle persone che operano nei servizi sanitari e in quelli che garantiscono la normalità della vita sociale, sarà fondamentale nel momento in cui scatterà l’emergenza. La comunicazione avrà un ruolo determinante. E’ opportuno che ogni occasione sia fin d’ora utilizzata per creare la massima sintonia fra chi deve gestire l’emergenza e gli operatori dei media. Considerazioni finali III L’allarme pandemia ha stimolato la ricerca scientifica sull’influenza in un modo che non ha precedenti. Il Piano Pandemico va quindi continuamente aggiornato con l’augurio che tale aggiornamento non finisca mai GRAZIE PER L’ATTENZIONE